19 July, 2024
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Piazza Roma con la TORRE

Sabato 10 maggio, in occasione della seconda tappa della Festa dell’Europa 2014, evento itinerante organizzato dalla Regione Sardegna in collaborazione con il comune di Carbonia, si sono svolte le premiazioni dei partecipanti al concorso “L’Europa a casa mia”. Tra i 388 elaborati in concorso, a classificarsi nei primi tre posti è stato l’istituto comprensivo “Deledda Pascoli”. I tre cortometraggi sono stati selezionati con la seguente motivazione: «Perché testimoniano il legame tra la storia passata e quella futura e valorizzano la realtà locale proiettandola nel più ampio contesto europeo».

Al secondo e terzo gradino del podio rispettivamente, “Carbonia stella d’ Europa”, realizzato dalla classe terza B  e “Le 12 stelle della salvezza per Carbonia”, della classe prima B, mentre a ricevere il premio (materiale didattico) per il primo classificato assoluto, dalle mani del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, “Da Addis Abeba a Tembien, Carbonia, gli alberghi operai tra passato e futuro”, realizzato dai ragazzi della seconda C e della terza D.

I ragazzi hanno ripercorso la storia della fondazione di Carbonia, focalizzando la loro ricerca su quelli che furono gli alloggi, dove vivevano i primi minatori che diedero il via all’epopea mineraria, e della città di Carbonia, ovvero gli alberghi per operai e impiegati e la loro trasformazione nel tempo, sino all’utilizzo dei giorni nostri, inseriti nella struttura abitativa, pubblica e sociale di quegli edifici. Interessante l’intervista a chi di quegli alloggi fu ospite, il novantaduenne ex minatore Antonino Moi. A coordinare e supportare il lavoro degli studenti, le docenti Laura Cicilloni, Simona Basciu, Teresa Florio e, per le riprese, Gianfranco Olianas.

Conferenza stampa Giusepep Casti sul bilancio preventivo 2014

Il sindaco, Giuseppe Casti, ha presentato nel corso di una conferenza stampa il bilancio di previsione 2014 del comune di Carbonia. Anche quest’anno, come la quasi totalità dei comuni italiani, l’Amministrazione di Carbonia ha dovuto discutere del Bilancio di previsione oltre la data del 31 dicembre, a causa dell’incertezza del quadro normativo nazionale e regionale.

L’impegno è stato, comunque, quello di giungere alla discussione del Bilancio in tempi brevi.

Il nuovo Bilancio non prevede alcun aumento sulle varie aliquote, sulle tariffe, sulle rette per i servizi a domanda individuale (come Asilo nido e Mensa scolastica) e sull’addizionale Irpef che rimangono invariate agli stessi livelli dell’anno scorso. Viene introdotta, per obbligo di legge, la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili), ma al livello del 1,5 per mille, ben al di sotto del limite massimo consentito e scelto da molti altri Comuni italiani. L’Amministrazione comunale ha deciso di non aumentare le tasse, anche a costo di contrarre ulteriormente le spese, già arrivate al limite minimo.

Il comune di Carbonia subisce un’ulteriore riduzione dei trasferimenti che si concretizza con un taglio del Fondo Unico Regionale pari al 6,5%, mentre il Fondo di solidarietà dello Stato è stato ridotto del 11%. Il Comune ha visto tagliati, progressivamente dal 2009 ad oggi, circa 5 milioni di euro di trasferimenti (indicativamente è una decurtazione pari a un sesto). Soltanto quest’anno avrà circa un milione di euro in meno. In particolare per la lotta alla povertà la Regione ha tagliato 200.000 euro. A fronte di 350.000 euro ricevuti nel 2013, per il 2014 riceverà appena 150.000 euro.

Nonostante questi pesanti tagli, l’Amministrazione comunale non ha tagliato alcun servizio, ma a fronte dell’aumento delle necessità dei cittadini si registra una diminuzione delle risorse per farvi fronte.

Le entrate previste sono di circa 40 milioni di euro, ma molte di queste figurano immediatamente in uscita poiché appena incassate devono essere trasferite ad altri soggetti. Così accade, ad esempio, per la gestione associata di alcuni servizi: per il PLUS (Piano Locale Unitario Servizi alla persona), il comune di Carbonia è ente capofila e deve ridistribuire i fondi che riceve dalla Regione tra tutti i Comuni che fanno parte del Distretto socio-sanitario di Carbonia.

Lo sforzo è stato quello di costruire un Bilancio reale in cui sia possibile spendere quanto impegnato, pagando le imprese e i fornitori di beni e servizi. Naturalmente la maggior parte delle spese comunali sono a carattere vincolato, mentre la spesa non vincolate rappresenta circa il 20% e lo spazio di manovra per gli interventi, consentito dall’attuale normativa, conseguentemente, è molto limitato.

Giuseppe Casti ha spiegato che «per sostenere la spesa corrente è indispensabile che la Regione riporti il Fondo Unico ai livelli di tre anni fa, consentendo al Comune di fornire risposte più efficaci alle continue richieste dei cittadini».

Per rilanciare gli investimenti basterebbe che lo Stato escludesse dai limiti imposti dal Patto di Stabilità alcune tipologie di lavori, come le ristrutturazioni degli edifici scolastici o gli interventi a salvaguardia dell’ambiente e del territorio. La situazione potrebbe notevolmente migliorare anche con la reintroduzione, da parte della Regione, di un Patto di Stabilità Verticale che consentirebbe di contrarre mutui per almeno 5 milioni di euro (dato che il Comune di Carbonia non ha problemi di cassa e neppure di indebitamento), consentendo all’Amministrazione comunale di effettuare numerosi interventi per la Città.

«Per questo – ha concluso Giuseppe Casti – l’Amministrazione comunale prosegue con forza la sua battaglia per ottenere l’alleggerimento del Patto di Stabilità e per aiutare l’economia a risollevarsi.»

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Nuovo importante riconoscimento per un’opera visitabile a Carbonia. Il ministero per i Beni e le attività culturali (Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna), ha dichiarato bene di interesse culturale, storico e artistico la “Chiesa campestre di Santa Maria di Flumentepido”. Attraverso questo provvedimento l’opera sarà sottoposta alle dovute azioni di tutela previste dal decreto legislativo 42 del 22 gennaio 2004.

La chiesetta di Santa Maria di Flumentepido, edificata nell’XI secolo e proprietà dei monaci di Montecassino dal 1066, sorge su una piccola altura in prossimità dell’attuale strada che da Carbonia conduce a Portoscuso. Interessante esempio di edificio religioso, mostra un impianto molto semplice, a navata unica senza abside, copertura lignea a capriate e con una facciata con campanile a vela.

Nel XVII secolo la piccola chiesa fu arricchita con un portico che ha conservato, fra le sue colonne, ben quattro miliari romani relativi all’antica Via Sulcitana, ossia l’asse viario che collegava in età romana le due città di Karales (Cagliari) e Sulci (Sant’Antioco). Del complesso faceva parte anche un monastero di cui si conservano soltanto alcune piccole tracce ad est dell’edificio.

«Il riconoscimento ottenuto dall’opera – ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia – è motivo d’orgoglio per tutta la città e contribuisce a far crescere Carbonia come luogo d’arte e di cultura.»

Casti-Marongiu

«Il comune di Carbonia ha un bilancio sano, non ha problemi di cassa ma paga pesantemente i vincoli posti dal patto di stabilità che gli impediscono di poter spendere le risorse a sua disposizione e di realizzare i progetti programmati per dare risposte alla città e ai suoi cittadini.»

Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia da tre anni, ha presentato così, ieri mattina, il conto consuntivo del bilancio 2013, alla vigilia della presentazione del bilancio preventivo, fissata per questa mattina alle 11.30.

Nel 2013 il comune di Carbonia ha incassato complessivamente 39 milioni e mezzo di euro, tra trasferimenti nazionali, regionali, del fondo unico ed imposte pagate dai cittadini, ed ha speso circa 37 milioni di euro. L’avanzo di amministrazione è così cresciuto da 5 a 7,5 milioni di euro.

Giuseppe Casti ha spiegato che il freno all’azione dell’Amministrazione giunge dai vincoli del patto di stabilità, fino a ieri pagati dai comuni più grandi ed ora denunciati da tutti gli enti locali.

«Ho spiegato più volte in tutte le sedi, regionali e nazionali – ha sottolineato Casti – che gli enti locali non possono continuare ad essere schiacciati dal patto di stabilità. Il comune di Carbonia ha risorse per oltre 45 milioni di euro (cifra che a breve dovrebbe raggiungere i 55 milioni di euro) che non può spendere, almeno per la metà per i vincoli del Patto. Si parla tanto di Piano Sulcis e delle somme messe a disposizione – la cui disponibilità alla spesa, peraltro, rischia di essere seriamente condizionata dallo stesso patto di stabilità – ma non si tiene nella giusta considerazione il fatto che tra le risorse bloccate nei soli comuni di Carbonia e Iglesias e nella provincia di Carbonia Iglesias, si arriva a circa la metà di quanto previsto nel Piano Sulcis. Se i vincoli del patto venissero allentati, il comune di Carbonia potrebbe sbloccare e portare a termine tanti appalti, dando così risposte sia in termini di occupazione sia di servizi alla città.»

Giuseppe Casti ha spiegato inoltre che il comune di Carbonia è uno dei pochissimi comuni sardi che vantano crediti nei confronti di Abbanoa, per circa due milioni e mezzo di euro, derivanti dai lavori realizzati e pagati con fondi del proprio bilancio per il completamento della rete idrica che, sulla base di un preciso accordo raggiunto con la Regione e la stessa Abbanoa, devono essere pagati da quest’ultima.

Alla conferenza stampa ha partecipato l’assessore ai servizi sociali e vicesindaco Maria Marongiu, che ha spiegato come anche nel suo settore i vincoli condizionano gli interventi e costringono il comune di Carbonia ad anticipare le risorse per assicurare la continuità dei servizi con altri fondi del bilancio.

 

Martedì 6 maggio, l’Auditorium del Centro Ricerche Sotacarbo ospiterà un convegno sulle valutazioni sull’utilizzo delle biomasse forestali per la cogenerazione diffusa. I lavori verranno introdotti, alle 9.15, dall’ing. Mario Porcu, presidente della Sotacarbo, e dopo il saluto del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, verranno presentati da Francesco Floris, presidente Ati-Sezione Sardegna, e da Giuseppe Girardi, vicepresidente della Sotacarbo.

Nella sessione del mattino, sono previste le relazioni di Sofia Mameli, rappresentante di Chimica Verde Bionet, sul tema “Le biomasse: la normatica di riferimento”; Fabio Tore, rappresentante della Regione Sardegna, sul tema “Politiche regionali di ricerca e innovazione nel settore energetico”; Pier Francesco Orrù ed Emanuela Melis, dell’Università di Cagliari, sul tema “Valutazione della biomassa ritraibile nella foresta di Monte Olia”; Efisio Antonio Scano, di Sardegna Ricerche, sul tema “Quantificazione e caratterizzazione energetica delle biomasse forestali in Ogliastra”; Daniele Cocco, dell’Università degli studi di Cagliari, sul tema “La sostenibilità ambientale nell’impiego energetico delle biomasse”; Angelo Moreno, rappersentante dell’Enea, sul tema “Celle a combustibile alimentate a syngas dalla gassificazione di biomasse”.

Nella sessione pomeridiana, dopo la pausa pranzo, interverranno Giovanni Roncato, rapprsentante di CPL Concordia, sul tema “Synfon: impianti di piccola taglia per la cogenerazione diffusa”; e Alessandro Saponaro, del Centro Combustione Ambiente, sul tema “La gassificazione delle biomasse e l’esperienza del Centro Combustione Ambiente”. Seguirà il question time. La giornata si concluderà con la visita guidata da Alberto Pettinau, rappresentante della Sotacarbo, ai laboratori e alla piattaforma pilota Sotacarbo.

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Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha scritto stamane una lettera aperta a tutti i cittadini.

«In un momento in cui il populismo sembra dominare lo scenario politico, a qualsiasi livello, ci sembra doveroso riaffermare le motivazioni che stanno alla base dell’operato dell’Amministrazione del Comune di Carbonia; lo facciamo per non sfuggire al confronto con tutti coloro che, in un modo o in un altro, fanno osservazioni sull’azione del Sindaco, della Giunta e della maggioranza politica che guida l’Amministrazione comunale.

Ci preme iniziare ricordando che il Bilancio Comunale è, non soltanto il principale documento politico e di programmazione di cui dispone un’Amministrazione, ma è anche il più importante parametro per valutare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. In un momento storico, come quello attuale, in cui una parte considerevole degli effetti della crisi economica ricadono sugli Enti Locali e ancor di più sui Comuni, il far quadrare i conti non è un mero atto ragionieristico, ma è semplicemente l’unico modo per permettere all’Amministrazione comunale di lavorare per il bene dei cittadini e sostenere coloro che vivono in situazioni di difficoltà.

Le oltre 400 opportunità occupazionali offerte, i tanti alloggi messi a disposizione dei cittadini e quelli in fase di completamento e/o progettazione, i diversi milioni di euro utilizzati per far fronte alle problematiche vissute dalle persone in difficoltà economica, gli interventi nelle scuole e in molteplici altri settori, non ci sembrano meritare la definizione di atti ragionieristici.

Così come è fondamentale il lavoro continuo di contatto e di relazione con gli organi istituzionali, di ogni ordine e grado, per provare a risolvere le catastrofi create dalla crisi e per reperire i fondi necessari per gli interventi.

In questi tre anni sono stati numerosissime le richieste che l’Amministrazione  comunale ha rivolto, con forza e determinazione, a Governo e Regione per sbloccare la situazione del Polo industriale di Portovesme; molteplici sono state le richieste di intervento per far fronte alle varie difficoltà che, di volta in volta, si sono manifestate; permanente è il dialogo con le diverse istituzioni per cercare di dare risposte che, il più delle volte, non sono di diretta competenza del Comune.»

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I quattro consiglieri del gruppo Iniziativa Cittadina, Roberto ConcasAlberto Zonchello, Alessandra Tresalli e Arturo Troilo, hanno presentato una mozione per sollecitare l’Amministrazione comunale di Carbonia a dotare gli impianti sportivi comunali di dispositivi di emergenza cardiaca quali i DAE, per dare un grande segnale di attenzione per la vita di tutti gli sportivi e anche per le società sportive che, senza un aiuto da parte delle istituzioni, difficilmente potranno rispondere a tale obbligo di legge.

I consiglieri proponenti ritengono che l’Amministrazione comunale debba farsi carico (così come avvenuto in altre realtà italiane e sarde) dell’acquisto e della relativa manutenzione di defibrillatori semiautomatici da dislocare nelle varie strutture sportive comunali. La mozione, se verrà approvata dal Consiglio comunale, impegnerà il sindaco, Giuseppe Casti, e la Giunta, ad individuare all’interno del Bilancio comunale i fondi necessari all’acquisto e alla relativa manutenzione dei defibrillatori semiautomatici (DAE) da posizionare poi nelle varie strutture sportive comunali; e d avviare un progetto di collaborazione con la Asl, con Associazioni di vario genere e con tutte le realtà pubbliche o private che siano sensibili al tema, nell’intento di raggiungere l’obiettivo di dotare ogni struttura sportiva pubblica di un dispositivo salvavita nel più breve tempo possibile.

 

Giunta Carbonia

La Giunta comunale di Carbonia, guidata dal sindaco, Giuseppe Casti, ha approvato due delibere che hanno accolto l’elenco inviato dalla Regione Sardegna relativo ai lavoratori che hanno ottenuto i. La Regione ha inviato al Comune la richiesta di inserimento di altre 6 persone che hanno presentato la domanda per i sussidi e che saranno inseriti presso diversi servizi del comune di Carbonia, per la durata di sei mesi. 

Con l’ultimo elenco, l’Amministrazione comunale di Carbonia ha già accolto 24 richieste relative ai sussidi una tantum regionali.

«Ribadiamo con forza che l’Amministrazione comunale di Carbonia – ha detto il sindaco, Giuseppe Casti – non lascerà sfuggire alcuna possibilità per far fronte ai gravissimi disagi economici con cui siamo costretti a convivere quotidianamente. È nostro obiettivo rispondere positivamente a eventuali altre richieste provenienti dalla Regione per garantire a chi ne ha diritto un importante strumento per compensare, almeno in parte, gli squilibri economici causati dalla crisi.»