22 November, 2024
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museo man
La Giunta regionale ha stanziato 1 milione e 500mila euro per l’ampliamento del Man di Nuoro. «In questi anni il Man ha avuto una crescita costante nelle sue attività museali – ha detto l’assessore regionale della Cultura Giuseppe Dessena – ed è diventato una realtà importante per tutto il territorio regionale. I numeri delle presenze registrate parlano da soli: al Museo si contano circa 60mila ingressi all’anno. Questo intervento permetterà una ulteriore evoluzione, consentendo una mostra permanente, e la possibilità di attrarre sempre più persone e turismo».
La delibera, attraverso la rimodulazione della somma dell’Accordo di Programma Quadro (Apq) in materia di Beni Culturali, prevede interventi strutturali e di arredo nell’ex Casa Deriu e nell’ex albergo Sotgiu, che costituiscono ampliamento del museo e stretto raccordo fisico fra lo stesso e la piazza Satta sulla quale si affacciano.

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Per ridurre il tasso di dispersione scolastica, potenziare l’offerta formativa e migliorare le competenze degli studenti, l’Esecutivo ha affiancato al programma di Iscol@ e Tutti a Iscol@ un nuovo strumento: l’Osservatorio regionale sulla dispersione scolastica. Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessena, insieme all’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la Giunta ha approvato l’istituzione dell’organo consultivo, con il finanziamento di 1 milione e 500mila euro, sino al 2020, su fondi Por FSE.
«Abbiamo costruito un ulteriore tassello, che va a completare il quadro dei progetti dedicati alla scuola – ha detto l’assessore Dessena –. L’Osservatorio serve a fare sintesi e rendere sempre più efficaci tutte le azioni messe in campo dalla Giunta in questi anni. Un lavoro impegnativo sull’istruzione che doveva essere fatto e adesso inizia a dare i suoi frutti, ma che è fondamentale monitorare in maniera sistematica per comprendere dove possiamo intervenire e dove fare correttivi e miglioramenti.»
Anche l’assessore Mura ha ribadito la necessità dell’istituzione dell’Osservatorio per contrastare la dispersione scolastica e orientare meglio gli studenti nel mondo del lavoro. «Abbiamo voluto dotarci, con un importante stanziamento del Fondo sociale europeo, di uno strumento in grado di studiare a fondo il fenomeno – ha detto Virginia Mura – per individuare al meglio le azioni di contrasto all’abbandono scolastico, e strutturare l’offerta formativa tenendo conto anche dei fabbisogni territoriali e delle prospettive occupazionali. L’Osservatorio sarà utile anche per una più efficace pianificazione dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP), finora avviati ricorrendo alla programmazione FSE, che la Regione vuole ampliare anche con risorse proprie.»

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Il consigliere del gruppo Misto-Rossomori Emilio Usula, prendendo spunto dalle situazioni anomale che si sarebbero verificate in alcune classi di Sorgono e Tonara, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ed all’assessore della Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, per sollecitare un impegno più incisivo in materia di diritto allo studio, in considerazione del fatto che la lotta alla dispersione scolastica passa attraverso il miglioramento della qualità dell’istruzione e la capacità delle istituzioni e del sistema scolastico di “includere” pienamente i soggetti disabili, per i quali la formazione incide profondamente sul piano individuale, relazionale e professionale.    

«La legge – ha ricordato Usula – richiede che in presenza di alunni disabili le classi non possano superare le 20 unità ed occorre, in primo luogo, approfondire le motivazioni per le quali alcune scuole avrebbero sforato. Ma, ovviamente, i numeri non dicono tutto, perché bisogna valutare le peculiari esigenze formative dei ragazzi, i progetti di integrazione, le specifiche strategie ed attività didattiche portate avanti da docenti, insegnanti di sostegno e personale della scuola.»

«Ferma restando la necessità di fare luce sui casi specifici – ha concluso Usula – ritengo che la Regione abbia il dovere di esercitare fino in fondo le sue competenze intervenendo in modo efficace per abbattere ed eliminare una componente particolarmente grave della dispersione scolastica come quella relativa ai ragazzi disabili.»

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Il 17 ottobre la sala convegni del Banco di Sardegna, in viale Bonaria 33, a Cagliari, aprirà le sue porte per ospitare 130 studenti dell’Istituto Tecnico Statale “L. Einaudi” di Senorbì che partecipano all’incontro “Oggi parliamo di moneta elettronica e pagamenti del futuro”, mentre il 18 ottobre altri 130 studenti dell’Istituto Devilla Dessì Lamarmora (Sassari), dell’Istituto Salvator Ruju (Sassari) e del Liceo Economico Galilei (Macomer) varcheranno le soglie della sede del Banco di Sardegna di Sassari per parlare di economia.

Durante le mattinate i ragazzi saranno accompagnati alla scoperta dei nuovi strumenti di pagamento elettronico grazie al percorso didattico “Pay 2.0. Il denaro del futuro”, che illustra i processi collegati alla dematerializzazione del denaro e alla sicurezza delle transazioni, con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza e un approccio sempre più orientato alla legalità economica.

L’iniziativa di Cagliari ospitata e sostenuta dal Banco di Sardegna è la prima dopo la firma del Protocollo di collaborazione per la diffusione dell’educazione finanziaria sottoscritto da Regione Sardegna, Ufficio Scolastico Regionale e Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, ente promosso dall’Associazione Bancaria Italiana per favorire la diffusione di attività didattiche sulla cultura economica nelle scuole a livello nazionale.

I dati dell’indagine OCSE PISA che nel 2015 ha interessato in Italia oltre 11.500 studenti suddivisi in 474 scuole, dimostrano infatti come l’analfabetismo finanziario nelle nostre scuole sia abbastanza diffuso: i ragazzi hanno ottenuto un punteggio medio pari a 483 punti, in linea con Stati Uniti d’America e Polonia ma inferiore alla media OCSE (489).

L’importanza che riveste l’educazione finanziaria per le giovani generazioni è confermata dalla partecipazione all’incontro del 17 ottobre di Giuseppe Cuccurese – Direttore Generale del Banco di Sardegna, di Giuseppe Dessena, assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, di Francesco Feliziani – Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna e di Giovanna Boggio Robutti – Direttore Generale della Fondazione per l’Educazione finanziaria e al Risparmio proprio per testimoniare come la collaborazione tra Pubbliche istituzioni e settore privato possa avere un ritorno assolutamente positivo e senza costi per la collettività grazie all’avvio di iniziative che mettono competenze e professionalità al servizio della cittadinanza.

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Tutti a Iscol@, il programma della Regione pensato per il miglioramento delle competenze degli studenti e per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, è alla sua terza edizione. E’ stato pubblicato infatti l’avviso per il terzo anno consecutivo, al quale possono partecipare tutte le Autonomie scolastiche per le tre linee d’intervento: la linea A, miglioramento delle competenze di base italiano e matematica, linea B Scuole aperte, con la didattica laboratoriale, linea C sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale. Questa mattina, a Villa Devoto, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena hanno presentato le novità del terzo bando.
«Se con Iscol@ interveniamo sull’edilizia scolastica perché i nostri ragazzi abbiano scuole belle e sicure, con Tutti a Iscol@ contribuiamo a dar loro una didattica adeguata ai tempi, perché possano arrivare a confrontarsi alla pari con i loro coetanei delle regioni più avanzate – ha detto il presidente Pigliaru, sottolineando come il grande nemico da combattere sia la dispersione scolastica –. Il calo in tre anni dal 23,5% al 18,1% è un buon miglioramento: abbiamo vinto una battaglia, ma dobbiamo vincere la guerra. Quando un ragazzo abbandona la scuola abbandona un pezzo del proprio futuro e del futuro della Sardegna – ha spiegato Francesco Pigliaru -. Queste risorse, che faremo crescere ulteriormente, sono tra i soldi meglio spesi in assoluto in questi anni di governo. E quando dico che stiamo portando avanti un’azione importante non intendo che lo sta facendo la sola Giunta: tutto ciò è possibile grazie alla bravura e l’impegno di intere comunità scolastiche coinvolte insieme ai Comuni in questo processo di crescita, dai dirigenti sino agli alunni e le famiglie. La dimostrazione è la partecipazione straordinaria che abbiamo avuto qualche giorno fa, in Manifattura, per la giornata di Sinnova dedicata ai nostri progetti. Quell’entusiasmo è il miglior modo per trasmettere il messaggio che stare a scuola è bello, utile, vivace, importante ed è la miglior lotta contro la dispersione scolastica. Siamo sulla strada giusta: ora dobbiamo disseminare gli interventi il più possibile nella regione – ha concluso il presidente Pigliaru -, e farlo molto in fretta.»
Le risorse investite dalla Giunta nel biennio precedente per il programma sono state complessivamente 33,8 milioni. Di queste si stima un finanziamento medio per Autonomia di 121mila euro, e un importo medio per studente di 400 euro.
Per quest’anno scolastico 2017/2018 la dotazione sarà di 21 milioni, di cui 2,6 milioni dedicati alle Autonomie scolastiche del nuorese, un elemento di novità introdotto grazie al Fondi FSC di Integrazione per il Piano straordinario di Rilancio del Nuorese.
Negli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017 hanno aderito ai progetti 228 Autonomie, ovvero l’82%, per un totale di 1.100 laboratori portati a termine. Gli studenti che hanno partecipato e beneficiato del programma Tutti a Iscol@ nei primi due anni sono stati 84mila: per animare l’attività didattica extracurricolare sono stati assunti 486 nuovi docenti, che hanno affiancato quelli di ruolo, e 727 persone tra il personale Ata tra collaboratori scolastici e assistenti amministrativi. Le imprese, gli enti e le associazioni che hanno aderito a Scuole Aperte sono state 430. L’obiettivo che si sta perseguendo di aggredire la dispersione scolastica ha dato i primi risultati e si continua a lavorare in questa direzione. Nel 2014, infatti, i giovani che non portavano a termine gli studi erano il 23,5% mentre, secondo l’ultima rilevazione Eurostat di maggio 2017, gli studenti sardi che abbandonano i banchi prima del tempo sono il 18,1%. Quasi il 5% in meno. La rilevazione evidenzia inoltre che nessuna regione d’Italia ha ridotto maggiormente la propria percentuale di abbandoni scolastici/formativi nello stesso lasso di tempo.
Oltre ai 2,6 milioni dedicati ai progetti delle Autonomie scolastiche del nuorese, tra le novità di quest’anno c’è la firma del Protocollo d’intesa tra Regione e Ministero dell’Istruzione (3 febbraio 2017) che garantisce agli insegnanti sardi, impegnati nei progetti di Tutti a Iscol@, il punteggio nelle graduatorie. Un risultato importante che valorizza i profili professionali degli insegnanti, mentre per il personale Ata il punteggio era stato riconosciuto già l’anno scolastico 2015/2016.
E’ stato inoltre firmato un Protocollo aggiuntivo tra Miur e Regione per il potenziamento organizzativo, che servirà a garantire sostegno alle attività dei Dirigenti scolastici reggenti. Si coprono così 42 scuole in reggenza. Tra i nuovi interventi portati avanti dalla Regione a favore delle scuole c’è il rafforzamento della cultura professionale degli insegnanti. Per questo sono infatti stati stanziati 8,6 milioni di euro per la formazione: un programma triennale mirato all’apprendimento di un metodo didattico al passo con i tempi e innovativo. L’intervento prevede tre linee: la linea 1 per circa 3 milioni di euro per la formazione degli insegnati su approcci e metodologie didattiche innovative, la linea 2 che riguarda l’internazionalizzazione dei sistemi educativi e la mobilità che sarà finanziata con 4 milioni, e infine la terza linea sulla formazione del personale della scuola e nuove tecnologie per 1milione 558mila euro.
«Con il terzo bando di Tutti a Iscol@ – ha concluso l’assessore Dessena – abbiamo introdotto elementi di novità molto importanti, che aiuteranno le scuole nella parte amministrativa e gli studenti, ancor più di quanto avvenuto sinora, per la parte di sostegno e innovazione della didattica. È un’azione sistemica di rilevante importanza per le risorse finanziarie che abbiamo destinato, e per i risultati tangibili che si stanno ottenendo, soprattutto nell’aggressione alla dispersione scolastica. Solo quest’anno abbiamo investito 21 milioni sui laboratori, ai quali si aggiungono i 7 milioni dell’Orientamento Universitario, fondamentale per i ragazzi che devono decidere del loro futuro professionale. Gli insegnanti saranno supportati nella formazione e a questo abbiamo dedicato un programma triennale che vale 8,6 milioni, altri 12 milioni sono dedicati alla didattica innovativa in classe, per l’acquisto di tablet e pc per gli studenti. Il programma funziona e continueremo a girare per i territori per monitorare le singole situazioni e apportare miglioramenti.»

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Film e documentari, concerti, incontri e masterclass per indagare e ragionare sulla musica applicata al cinema, tema caratterizzante di “Creuza de Mà”, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage: una manifestazione unica nel suo genere in Sardegna, e tra le pochissime nel panorama dei festival cinematografici nazionali e internazionali, che giunge alla sua undicesima edizione.  

L’appuntamento si rinnova secondo la formula collaudata un anno fa: una prima parte è in calendario da venerdì 27 a domenica 29 ottobre, a Carloforte, il paese sull’isola di San Pietro, di fronte alla costa sud occidentale della Sardegna, dove il festival è nato nell’estate del 2007 e in cui affonda le sue radici; la seconda è invece da giovedì 2 a domenica 5 novembre a Cagliari, dove “Creuza de Mà” trova ancora casa al Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” anche per la sua parte didattica: dal 4 al 9 dicembre ritorna infatti, dopo la riuscita esperienza dell’anno scorso, il corso di tecnica di composizione musicale per il cinema condotto da un compositore del calibro di Franco Piersanti e intitolato a Sergio Miceli, il musicologo scomparso nel 2016 che per primo ha contribuito, attraverso la sua ultratrentennale attività di ricerca, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche.  

Organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, ed assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo), del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Fondazione Sardegna Film Commission, della Fondazione di Sardegna, della SIAE e del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, l’undicesima edizione del festival Creuza de Mà verrà presentata alla stampa venerdì 13 ottobre a Cagliari presso l’assessorato regionale dello Spettacolo ed Attività culturali, in viale Trieste, 186 (sala conferenze, secondo piano).

Interverranno all’incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle 11.00, l’assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Giuseppe Dessena, l’assessore alla Cultura del comune di Cagliari Paolo Frau ed il direttore artistico del festival “Creuza de Mà” Gianfranco Cabiddu.

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Nuova Giunta 4 luglio 2017

La Giunta ha inoltre preso atto del Rapporto di Gestione 2016 illustrato dall’assessore Spanu. Il documento, redatto dall’Ufficio interno di gestione, è finalizzato, soprattutto, a fornire informazioni sull’attività complessivamente svolta dalle strutture dell’Amministrazione regionale in relazione al processo di programmazione e al grado di raggiungimento degli obiettivi.
Su proposta di delibera dell’assessore della Cultura, Giuseppe Dessena, sono stati riprogrammati 10,7 milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) destinati al potenziamento delle strutture residenziali per studenti universitari, che saranno utilizzati per interventi di valorizzazione dei beni culturali, campagne di scavi e restauri (4 milioni), impiantistica sportiva (3 milioni), interventi per favorire la qualificazione e l’innovazione dell’offerta formativa degli Istituti Tecnici superiori (1,2 milioni), e infine l’accesso per le scuole sarde ai servizi digitali (2,5 milioni). La Giunta ha inoltre concordato di erogare 16,3 milioni di euro per i musei di ente locale e le aree archeologiche e monumentali. Le risorse serviranno per coprire i costi di gestione di 136 siti, attraverso 70 progetti che danno occupazione a circa 467 operatori.

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Il presidente della Giunta Francesco Pigliaru e l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, nella sede della provincia di Nuoro, hanno sottoscritto con i soggetti istituzionali coinvolti (Provincia, Comuni, Unioni di Comuni e Comunità Montane) l’Accordo di Programma con il quale viene dato concreto avvio a 15 progetti inseriti nel Piano di Rilancio del Nuorese. Per realizzare le azioni previste sono immediatamente disponibili 28 milioni e 896mila euro.
Sono previsti interventi nel mondo dell’istruzione, nelle infrastrutture, nell’ambiente e nella cultura, nel settore manifatturiero, nell’agroalimentare e nella formazione per porre le basi di uno sviluppo duraturo in sintonia con peculiarità e le reali vocazioni del territorio.
Con Francesco Pigliaru e Filippo Spanu c’erano gli assessori della Cultura Giuseppe Dessena e della Sanità Luigi Arru. Hanno inoltre preso parte all’incontro l’amministratore della Provincia Costantino Tidu, i sindaci e i rappresentanti della Confindustria, delle associazioni di categoria e dei sindacati che hanno avuto un ruolo nelle diverse fasi del percorso del Piano e una rappresentanza dei consiglieri regionali eletti nel nuorese,
Nell’ambito “Scuole del nuovo millennio” saranno attuati il Progetto generale sulla nuova organizzazione scolastica (scuole 2° ciclo) con un finanziamento di 5 milioni e 340mila euro e il Progetto pilota vincere la sfida contro la dispersione scolastica (scuole 1° ciclo) per un importo di 3 milioni e 350mila mila euro.
L’obiettivo è quello di ridurre la dispersione scolastica e favorire il miglioramento delle competenze degli studenti sardi e l’innalzamento qualitativo degli studi a tutti i livelli.
Nel settore “Ambiente e cultura, Competitività agroalimentare” i progetti ammessi al finanziamento sono: Visit Nuorese con un importo di 820mila euro; Ecosistema ospitale (150mila); Start up del Tepilora (550mila euro); Strada del vino Cannonau (340mila euro); Airport Museum box (444mila euro). Con queste azioni si vuole costruire un sistema ambientale, produttivo, culturale ed enogastronomico che possa essere proposto, in modo integrato, come attrattore turistico di forte richiamo.
Nell’ambito “Manifatturiero innovativo e competitivo”, i progetti che saranno attuati mirano ad agevolare lo sviluppo del settore manifatturiero locale, agevolando la nascita, l’insediamento e la crescita di imprese innovative in grado di competere sui mercati nazionali e internazionali.
Saranno emanati bandi per dare corso a queste iniziative: Progetto per lo sviluppo del marmo di Orosei con un finanziamento di 2 milioni di euro; Punto di conferimento scarti di lavorazione (un milione e 500 mila euro); Export rete Manna (un milione di euro); Distretti urbani e del commercio (700mila euro).
All’interno di quest’ultimo ambito tematico sarà sviluppato, attraverso uno stanziamento di 2 milioni di euro, un progetto di formazione a regia regionale e ad attuazione territorializzata per rispondere ai fabbisogni formativi espressi all’interno dei diversi progetti presenti nel Piano di Rilancio del Nuorese.
L’ambito “Infrastrutture per la crescita” ha l’obiettivo di completare le infrastrutture necessarie allo sviluppo e al rilancio del territorio, in particolare delle infrastrutture funzionali all’attuazione delle idee progettuali approvate dal Piano di rilancio del Nuorese.
I progetti ammessi al finanziamento sono quelli che riguardano il Centro per la valorizzazione e la logistica dei materiali lapidei destinati alle seconde lavorazioni e la discarica degli sfridi della lavorazione del marmo (5 milioni e 700mila euro); il nuovo collegamento e svincolo della zona industriale di Pratosardo con la SS 131 dcn (un milione e 800mila euro) e l’adeguamento Porto turistico “ La Caletta” (3 milioni di euro).
Sul progetto “Servizi Area Vasta di Nuoro” sono ancora in corso le valutazioni che si concentrano in particolare sull’università. Gli interventi previsti integrano e completano il progetto sulla riqualificazione generale della città recentemente finanziato dallo Stato.
Le proposte del Piano di Rilancio del Nuorese ancora in fase di valutazione saranno oggetto di un atto integrativo all’Accordo di Programma mentre le proposte che non dovessero essere esitate positivamente dal Gruppo di Valutazione saranno inviate alla Cabina di regia per un riesame della loro strategicità e fattibilità.
Lo stanziamento complessivo ammonta a 55 milioni di euro a cui si aggiungono i circa 30 milioni messi a disposizione dalla Regione per altri interventi che costituiscono un completamento del Piano.

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La Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna e la Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche – Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni Dottorato di ricerca in Storia Beni Culturali e Studi Internazionali- dell’Università degli Studi di Cagliari, hanno organizzato un ciclo di attività sui 70 anni di Autonomia speciale della Sardegna.

Giovedì 12 ottobre 2017, dalle ore 16.00 alle 20.00, l’Aula Baffi della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche, in viale Sant’Ignazio 74, ospiterà una tavola rotonda di apertura sull’“Evoluzione e prospettive delle istituzioni formative e culturali nella Sardegna autonomistica”.

Dopo i saluti di Stefano Usai, presidente della Facoltà di Scienze Giuridiche Economiche e Politiche, interverrà Cecilia Novelli, direttrice del Dipartimento Scienze Sociali e delle Istituzioni.

I lavori saranno presieduti da Mariarosa Cardia, professoressa di Storia delle Istituzioni Politiche dell’Università di Cagliari e coordinati da Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Parteciperanno: Maria Del Zompo, magnifico rettore dell’Università degli Studi di Cagliari; Giuseppe Dessena, assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Spettacolo e Sport; Francesco Feliziani, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna; Filippo Maria Gambari, segretario regionale del MiBACT; Paola Mura, direttrice dei Musei Civici di Cagliari; e, infine, Maurizio Virdis, professore di Lingua sarda e Linguistica sarda dell’Università di Cagliari.

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Venerdì 6 ottobre, dalle 18.00, il Forte Village, Santa Margherita di Pula, ospita la cerimonia di consegna dei Premi Ussi Sardegna 2017. L’evento, realizzato grazie al supporto del resort, prevede riconoscimenti per atleti e club isolani e nazionali che si siano messi in evidenza nel corso delle stagioni agonistiche 2016 e 2017. Madrine della serata le neoelette Miss Italia Cinema, Francesca Ena, e Miss Sardegna, Francesca Carrucciu.

Tra i premiati la campionessa olimpionica di windsurf e vicepresidente Giunta nazionale Coni Alessandra Sensini, la medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016 Giovanni Achenza, Fabio Pisacane del Cagliari, il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il giornalista Franco Bragagna (Rai), Vittorio Lai, presidente Federazione pugilistica italiana, il campione mondiale Laser 4.7 Cesare Barabino, i nuotatori di fondo Marcello Guidi (campione italiano 2,5 km) e Kai Schirrmacher, Alessandro Bonan, Luca Marchegiani e Fayna (Sky tv), il presidente del Comitato regionale Fip Bruno Perra, il giornalista Luigi Garlando (Gazzetta dello sport), i velocisti Filippo Tortu, Wanderson Polanco e Dalia Kaddari, gli hockeisti su prato approdati in serie A1 della Juvenilia Uras, il campione italiano di surf Under 16 Matteo Calatri, il direttore sportivo del triathlon Challenge Forte Village Sardinia Andrea Mentasti, All’evento prendono parte, tra gli altri, la sindaca di Pula Carla Medau e l’assessora al Turismo Ombretta Pirisinu, l’assessore regionale Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, gli assessori comune Cagliari allo Sport e alla Comunicazione, Yuri Marcialis e Claudia Medda, i presidenti del Coni Sardegna, Gianfranco Fara e della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara, il coordinatore televisivo Sky Davide Bucco. Attesi, a sorpresa, anche alcuni campioni del calcio internazionale.

I Premi Ussi – su “Sport: tra diritti, doveri e buone pratiche”, oltre a riconoscere gli exploit sportivi ed etici in ambito regionale – sono un’occasione per riflettere e ampliare il confronto su temi d’attualità, con forti riverberi mediatici locali e nazionali. I Premi hanno, tra gli altri, il patrocinio di presidenza Giunta regionale, assessorato regionale Sport, Coni, Coni Sardegna, Ussi nazionale, Università di Cagliari, corso laurea Scienze comunicazione. La manifestazione è supportata da Banco di Sardegna, Coni Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, Intesa San Paolo e Ordine dei giornalisti Sardegna. L’evento prevede i premi “Ussi-Joseph Vargiu” per Vittorio Lai, “Ussi-Banco di Sardegna” per Federico Pasquini, “Ussi-Intesa San Paolo” per Fabio Pisacane, “Ussi – Sportivi per diletto” per Antonello Cabras e Ordine degli ingegneri di Cagliari.