22 November, 2024
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La Giunta regionale ha approvato l’Atto Aggiuntivo all’Accordo di Programma Quadro che riguarda il Piano di Rilancio del Nuorese. I contenuti del documento, che chiude tutta la programmazione legata al Piano, con un finanziamento di circa 55 milioni di euro, saranno illustrati dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu, il prossimo 11 giugno, nel corso di una conferenza stampa in programma, a Nuoro, nella sala consiliare della Provincia, con inizio alle ore 10.30. Saranno presenti gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu e della Cultura Giuseppe Dessena, l’amministratore della Provincia Costantino Tidu, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu ed i rappresentanti del Partenariato economico e sociale.

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Pigliaru-Dessena Premiazione scuole progetti Commissione pari opportunità

L’Istituto di Istruzione Superiore ITI di Tortolì e l’Istituto Comprensivo San Giovanni Suergiu Giba si sono aggiudicati il primo posto, rispettivamente nei progetti ‘Linguaggio di genere’ ed ‘Educazione scolastica’, banditi dalla commissione regionale per le Pari opportunità. La premiazione si è svolta nell’aula magna del liceo classico ‘Siotto Pintor’ di Cagliari, alla presenza del presidente della Regione Francesco Pigliaru, degli assessori dell’Istruzione e degli Enti locali, Giuseppe Dessena e Cristiano Erriu, e della Commissione con le componenti esterne di valutazione Grazia Maria De Matteis e Flavia Corda. Ciascuno dei due istituti ha ricevuto un premio di mille euro da destinare a progetti scolastici sulle pari opportunità. Al termine della cerimonia sono stati consegnati gli attestati a tutti gli istituti partecipanti.

La commissione regionale per le Pari opportunità si ritiene pienamente soddisfatta del lavoro svolto da tutte le scuole sia per l’impegno, sia per il messaggio trasmesso e pienamente recepito in ordine all’importanza dell’uso del linguaggio di genere e del superamento degli stereotipi di genere.

Al liceo Siotto si è celebrata la fase conclusiva di un articolato percorso avviato dalla stessa Commissione e che ha visto coinvolti quattordici istituti scolastici dislocati in tutto il territorio regionale. «Con questo percorso è stata avviata un’importante attività di prevenzione del fenomeno di discriminazione di genere attraverso il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse, nelle azioni di contrasto agli stereotipi e alla promozione dell’uso del linguaggio di genere», hanno dichiarato le commissarie durante le premiazioni.

Le scuole che hanno partecipato al bando ‘Educazione scolastica’, dedicato alle scuole secondarie di primo grado, sono state: l’Istituto Comprensivo G. Cima di Guasila – sede di Selegas e Samatzai, l’Istituto Mezzocapo di Senorbì, l’Istituto Comprensivo G. Marconi di San Giovanni Suergiu – Sede di Giba, l’Istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, l’Istituto di Santu Lussurgiu, l’Istituto Comprensivo 2 di Tortolì, l’Istituto Comprensivo di Fonni e l’Istituto Comprensivo di Bono.

Al bando ‘Linguaggio di genere’, riservato alle classi quarte degli istituti superiori, hanno aderito:’Istituto Tecnico Industriale Statale Othoca di Oristano, l’Istituto d’istruzione Superiore ITI di Tortolì (Istituto Tecnico Commerciale e Liceo classico), l’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Gramsci-Amaldi’ di Carbonia e l’Istituto Liceo delle Scienze Umane e Musicale Satta di Nuoro.

Gli elaborati sono stati giudicati da una commissione valutatrice composta dalle stesse componenti della Commissione regionale e da tre esperte esterne: Cristina Cabras, docente del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari; Grazia Maria De Matteis, Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza; la giornalista della RAI Flavia Corda.

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La Giunta regionale ha dato il via libera al programma di interventi per qualificare la filiera dell’istruzione, rivolto nello specifico agli Istituti Tecnici superiori, che favoriscono il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro. Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, è stato deliberato di potenziare, con 2 milioni 224mila euro, le Scuole speciali di tecnologia della Sardegna (ITS) esistenti e di dare vita a nuove fondazioni, entro il 2019, con indirizzi tecnologici mirati e già specificati nelle Linee guida. In particolare, con 1 milione e 443.470 euro si rafforzano gli Its esistenti, mentre 780.530 euro sono destinati al finanziamento dei percorsi formativi che porteranno avanti le nuove fondazioni.
Inoltre, quasi un milione di euro (973.075 euro) è stato destinato alla promozione della lettura e dei festival letterari di rilevanza regionale, nazionale e internazionale realizzati in Sardegna da soggetti pubblici e privati. Le risorse saranno così ripartite: 768.800 euro andranno a sostegno di progetti proposti da associazioni, 50.000 euro finanziano i progetti realizzati da cooperative e 154.275 euro quelli organizzati da enti locali.
La Giunta ha nominato i componenti dell’Organo d’indirizzo dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari: si tratta di Massimo Occhiena, Giuseppe Passiu, Antonio Succu, Francesca Piras, Antonio Balata. Confermato inoltre Luigi Floris quale commissario straordinario dell’Istituto dei ciechi della Sardegna Maurizio Falqui.
Approvata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’adesione della Regione Sardegna al Piano attuativo 2018-2019 del Comitato Permanente per i Sistemi Geografici, nell’ambito dell’Accordo quadro di cooperazione interregionale permanente per lo sviluppo di iniziative volte al rafforzamento della società dell’informazione e dell’e-government stipulato con il Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici. La Regione è da tempo impegnata nella realizzazione di banche dati territoriali fruibili, attraverso il geoportale regionale, aperte anche agli utenti esterni quali enti pubblici, privati, imprese, professionisti e cittadini in genere.

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Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione e dello Sport Giuseppe Dessena, in materia di impiantistica sportiva e abbattimento dei costi delle trasferte, la Giunta regionale ha approvato il disegno di legge che regola i provvedimenti urgenti relativi allo sport. L’obiettivo è quello di ridurre le spese per le società sportive che si recano nelle isole minori della Sardegna per le gare e individua al posto del Coni, come soggetti attuatori, i comuni di Carloforte e La Maddalena, ai quali è stata destinata la cifra di 45mila euro per gli anni 2018/2019.

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Questa mattina, nella la sede dell’assessorato dello Sport della Regione Sardegna, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Giro delle Miniere, corsa ciclistica a tappe giunta alla 19ª edizione che si svolgerà tra il 2 ed il 4 giugno prossimi sulle strade del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano in memoria del compianto Franco Ballerini. La gara, articolata su tre tappe per una distanza complessiva di 226 km, assegnerà in prima giornata (tappa Gonnosfanadiga-Pabillonis) i titoli italiani Fci a cronometro. Successivamente la carovana si sposterà a Iglesias, teatro della Gran Fondo Parco Geominerario – Memorial Roberto Saurra, mentre farà calare il sipario sulla kermesse il Giro del Cixerri, con partenza e arrivo nel comune di Villamassargia.

A introdurre la conferenza è stato Luigi Mascia, patron della Sc Monteponi, società che si occupa dell’organizzazione del Giro delle Miniere: «Sarà un’edizione particolare – ha dichiarato – anche quest’anno ci è stata affidata l’assegnazione dei titoli italiani a cronometro, a dimostrazione del fatto che la Federazione Ciclistica Italiana riconosce ed apprezza le nostre capacità organizzative. Per la 19esima edizione riproporremo l’apprezzato format sulle tre giornate con classifiche a tempo e non più a punti come nel recente passato. Avremo l’onore di ospitare testimonial d’eccezione come Claudio Chiappucci e Massimiliano Lelli, ma anche alcune squadre che giungeranno da Olanda, Gran Bretagna e Belgio. I numeri sono in netta ascesa, ci attendiamo circa 400 partecipanti, tutti accompagnati dalle rispettive famiglie. Questo è un aspetto che ci fa particolarmente piacere, perché un nostro obiettivo dichiarato è quello di creare un indotto turistico favorevole per l’economia di una zona notoriamente sofferente come il Sulcis Iglesiente».

Ha fatto gli onori di casa, quindi, Andrea Dettori, assistente dell’assessore regionale dello Sport Giuseppe Dessena e consigliere dell’Area Metropolitana di Cagliari: “Nell’ultimo anno la Regione Sardegna ha investito 8,4 milioni di euro nello sport, al fine di incentivare non solo la pratica sportiva tra i più giovani, ma anche l’attività agonistica – ha dichiarato – affianchiamo con piacere manifestazioni come il Giro delle Miniere, perché siamo convinti che possano realmente promuovere i bellissimi paesaggi del Sulcis Iglesiente, che ha tanto da offrire anche in termini di archeologia mineraria”.

La parola è quinti passata a Claudio Chiappucci, per il secondo anno consecutivo testimonial del Giro delle Miniere: «Ringrazio Luigi Mascia per l’invito – ha detto il vincitore della Milano-Sanremo 1991 – mi fa sempre un gran piacere tornare in Sardegna, terra in cui ho scritto alcune delle pagine più belle della mia carriera da professionista. Qui ho fatto il ciclocross, ho corso in pista e su strada con il Giro di Sardegna. Gli impegni sono tantissimi, e a breve ci sarà anche la mia Gran Fondo in Francia, ma cerco sempre di incastrare gli impegni per presenziare a questa manifestazione, capace di coniugare il turismo con la passione per le due ruote». 

«Il Giro delle Miniere darà modo ad atleti provenienti da tutta Europa di scoprire le bellezze del Sulcis e del Guspinese – ha detto invece Stefano Dessì, presidente della Federciclismo regionale – il ciclismo è lo sport che più di qualunque altro promuove il territorio, permettendo di scoprire le bellezze anche di località poco conosciute. Sono certo che la qualità dei percorsi e dell’organizzazione renderanno la gara molto interessante.»

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente onorario della Fci Sardegna Salvatore Meloni: «Le difficoltà del Sud Ovest sardo sono note – ha affermato – ed eventi come il Giro delle Miniere rappresentano quel volano che può aiutare la ripresa economica del territorio. Questa manifestazione, giunta alla 19esima edizione, dimostra che la strada giusta da percorrere è stata individuata».

Presenti anche le autorità del comune di Pabillonis: “Per la terza volta siamo parte attiva di questa bellissima manifestazione – ha detto il sindaco Riccardo Sanna – ringraziamo Luigi Mascia e la Sc Monteponi per averci coinvolti. Si tratta di un evento che convoglierà nel nostro paese centinaia di persone, facendolo così scoprire anche ad atleti provenienti dall’estero. Siamo orgogliosi di ospitare ancora una volta il Giro – ha ammesso invece l’assessore dello Sport Marco Sanna – anche noi abbiamo bisogno di questo tipo di eventi. Non vogliamo più essere un semplice punto di passaggio, ma un riferimento nella zona per i ciclisti. Siamo in pianura, ma non distante da noi ci sono tante salite, e speriamo di vedere a Pabillonis un numero sempre maggiore di biciclette, anche per incentivare la pratica tra i più giovani.»

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Giovedì 24 maggio, alle ore 17.00, presso la Casa del Popolo in Via Barbagia 11, si terrà l’incontro dibattito: “Insegnare nel XXI secolo: il docente tra le competenze, i bisogni, le relazioni”. l’incontro è rivolto a docenti, dirigenti e a tutto il mondo della scuola per provare a discutere assieme dei temi legati al “mondo scuola”. All’incontro sarà presente l’assessore regionale dell’Istruzione Giuseppe Dessena, che relazionerà in merito al programma “Iscola” e si confronterà con il mondo della scuola, con le sue esigenze, i suoi bisogni, le sue proposte. Dopo gli interventi qualificati di Barbara Pischedda, psicologa del lavoro, Cristiana Pivetta, docente presso l’Istituto Comprensivo Don Milani di Carbonia, Igor Corrias, educatore, verrà aperto il dibattito con i presenti.

Gli interventi:

Barbara Pischedda, psicologa del lavoro “Burnout e insegnamento”

Cristiana Pivetta, docente I.C. Don Milani “Venire incontro ai bisogni degli studenti con la strategia della classe capovolta”

Igor Corrias, educatore “Scuola, disabilità, inclusione”

Giuseppe Dessena, Assessore Istruzione Regione Sardegna.

 

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Giunta del 17 aprile 2018
La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha approvato il disegno di legge che estende al personale coinvolto nelle attività di eradicazione della peste suina l’autorizzazione al lavoro straordinario. Tali attività, già assimilate a quelle di Protezione civile, si esplicitano in azioni di contrasto all’allevamento illegale e al pascolo brado incontrollato, fattori di maggior rischio per la persistenza della malattia. La delibera è stata proposta dalla Presidenza, d’intesa con l’assessore della Difesa dell’Ambiente e del Personale e conformemente all’ordine del giorno del Consiglio Regionale, il n. 82 dello scorso 9 gennaio.

Su proposta dell’assessore Luigi Arru, nell’ambito del processo di revisione sistematica della salute mentale, è stata approvata una rivisitazione della programmazione che tenga conto degli erogatori pubblici e privati. Via libera anche al Programma assistenziale per ragioni umanitarie 2018, che prevede interventi sanitari per prestazioni di alta specializzazione per il trattamento di specifiche gravi patologie a favore di cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Approvata, infine, l’assegnazione di 500 mila euro all’Ats per la prevenzione del randagismo e il controllo delle nascite degli animali da affezione.
Per fornire supporto gestionale e amministrativo alle scuole che partecipano alle iniziative del programma Tutti a iscol@, il cui avviso è di prossima pubblicazione, la Giunta, su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, ha approvato l’istituzione, per il 2018-19 e 2019-20, delle Scuole Polo. Le Scuole Polo hanno un ruolo di raccordo tra le Autonomie scolastiche partecipanti all’avviso “Tutti a Iscol@” e fra esse e la Regione e svolgono attività di assistenza e supporto alle altre Autonomie in fase di programmazione, gestione e monitoraggio.

 

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La crescita esponenziale del festival internazionale Ai Confini tra Sardegna e Jazz e dell’ente organizzatrice l’Associazione Culturale Punta Giara, impongono un nuovo e più efficace piano di comunicazione integrato che superando la mera enunciazione delle notizie si arricchisca di relazioni dirette con i media e con associazioni che si interessano della musica contemporanea e in particolare del jazz.

Questa esigenza nasce dal sempre più crescente aumento di ascoltatori che ogni anno arrivano appositamente a Sant’Anna Arresi per seguire il festival, provenienti in maggioranza dall’Est Europa.

Per questo l’Associazione Culturale Punta Giara ha raccolto con molto piacere l’invito di partecipare al festival internazionale di jazz di Cerkno, piccola località della Slovenia Occidentale nel cuore delle Alpi Giulie, che si svolgerà dal 17 al 19 maggio 2018 con tanti artisti di prestigio del panorama jazz internazionale.

L’Associazione Culturale Punta Giara, sarà presente alla manifestazione con il suo presidente e alcuni membri del direttivo per rapportarsi con la stampa internazionale ed il pubblico presente a Cerkno in un’apposita conferenza stampa che tratterà i seguenti punti:

1) Narrare l’originale esperienza di SJN Sardinia Jazz Network, istituzione che racchiude i cinque festival jazz più rappresentativi della Sardegna ( Jazz in Sardegna, Time in Jazz, Ai confini tra Sardegna e Jazz, Calagonone Jazz, Musica sulle Bocche) federati in un patto che certamente coinvolge le Associazioni da cui derivano ma che è incentrato sull’assunzione di un ruolo culturale nuovo che nasce dal valore di ogni singola manifestazione e non dall’attività generale delle Associazioni. Il progetto SJN vuole traghettare verso la definitiva professionalità esperienze organizzative consolidate e proporsi come scenario ulteriore a garanzia di una crescita diffusa dell’esperienza musicale in Sardegna.

2) Live in Sant’Anna Arresi. Sempre di più gli artisti che transitano al festival chiedono di poter realizzare nuove produzioni discografiche Live (esempi: Summit Quartet, Roscoe Mitchell, Matthew Shipp e tanti altri), merito della professionalità dei tecnici e del suono della Piazza del Nuraghe che sempre di più stanno caratterizzando l’attività del festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz. Gli organizzatori di Cerkno vogliono scoprire i segreti che si celano  dietro le registrazioni Live in Sant’Anna Arresi.

3) Saranno presentate le linee guida e le produzioni originali che caratterizzeranno la XXXIII edizione del festival internazionale Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2018 in programma dal 1 al 8 settembre;

4) Saranno presentati il logo di SJN Sardinia Jazz Network e la grafica della nuova edizione del festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz, con distribuzione di materiale promozionale;

5) Sarà allestito uno stand con tutte le pubblicazioni discografiche dell’Associazione Culturale Punta Giara.

L’Associazione Culturale Punta Giara ringrazia anticipatamente tutta l’organizzazione del festival Jazz di Cerkno per l’invito, ringrazia l’assessore della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Giuseppe Dessena e tutto il suo Staff per il lavoro profuso per la crescita di SJN Sardinia Jazz Network, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, la Fondazione di Sardegna ed il comune di Sant’Anna Arresi, tra gli sponsor istituzionali di Ai Confini tra Sardegna e Jazz e di SJN Sardinia Jazz Network.

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Si chiude il salone del libro di Torino e la Sardegna tira le somme della 31ª edizione, realizzata con la collaborazione (per la prima volta) di tre assessorati regionali (Cultura, Turismo e Agricoltura) e l’Associazione editori sardi (Aes). L’edizione 2018, contraddistinta anche dal ritorno dei grandi gruppi editoriali nazionali, è stata per la Sardegna una delle più ricche in termini di calendario e per numero di visitatori nello stand. L’affluenza è stata da record per tutto il salone, e anche per la Regione Sardegna grazie alla varietà degli eventi organizzati in una location ampia e accogliente (gli spazi sono stati raddoppiati rispetto all’edizione precedente).

Anzitutto i numeri: 144.386 visitatori unici al Lingotto contro i 143.815 del 2017, cui vanno aggiunti i 26.400 al Salone Off contro i 25.000 del 2017. Per un totale di 170.786 visitatori. Ma, come ha sottolineato il direttore editoriale del Salone, Nicola Lagioia, è bene forse dare meno peso ai numeri – seppur positivi – e considerare la crescita in base «alla qualità del progetto culturale».

Ed è questo che ha fatto la Sardegna, presentando oltre 30 appuntamenti che hanno spaziato su tutti gli aspetti del panorama culturale dell’Isola (dalla letteratura al teatro e al cinema) avendo come punto di partenza e di riferimento sempre il “libro” e l’editoria sarda.

In particolare, sono stati 13 i saggi presentati (storici e culturali, tra cui anche quello sul razzismo di Luigi Manconi che ha animato il dibattito con Massimo Recalcati), 2 i testi fotografici, 4 i testi narrativi (tra cui un romanzo di un autore appena 17enne, alle prese con il suo 17mo titolo) e un libro di poesie. Due i reading (accompagnati da musiche e canti) e numerosi dibattiti. Spazio anche alle presentazioni di progetti culturali (4 appuntamenti) e nell’ambito del salone Off sono stati proposti anche il Cinema sardo (una serata con la proiezione di 3 cortometraggi), il teatro (con due rappresentazioni) ed un concerto letterario. Il Salone OFF, nonostante l’orario serale e l’ambientazione lontana dal Lingotto, ha registrato il pienone di visitatori nei diversi palazzi storici e teatri della città di Torino. Ma il Salone del libro sardo è stato anche mostre e spettacoli.

Nell’ambito di Fiabe del Gusto, poi, sono state presentate letture tematiche sull’enogastronomia e territorio, dando spazio alla degustazioni degli stessi sapori descritti nei testi.

L’obiettivo della partecipazione a questa edizione del Salone, come ricorda l’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, era quello di promuovere l’offerta culturale sarda a 360 gradi. L’assessorato della Cultura, in collaborazione con quello del Turismo e dell’Agricoltura e con l’Aes, ha voluto promuovere l’editoria sarda da diversi punti di vista, sempre partendo e avendo come punto di riferimento i libri, per trasmettere una idea di cultura sarda nella sua interezza e nella sua ricchezza di contenuti. L’esempio arriva dalle due novità del Salone OFF (con spazio a cinema e teatro) e delle FIABE DEL GUSTO (con spazio all’enogastronomia e al territorio).

Giuseppe Dessena, assessore regionale della Cultura:

«Partendo dall’editoria, dagli autori ed editori sardi, abbiamo cercato di rappresentare la trasversalità della cultura sarda, presentando il nostro panorama culturale da diversi punti di vista, compreso il cinema e il teatro.

Siamo soddisfatti dal numero di visitatori e dal lavoro svolto da tutti gli attori coinvolti: dall’Aes a tutte le collaborazioni che hanno contribuito a conseguire il risultato comune, ovvero quello di promuovere e sostenere l’editoria isolana.

Il Salone internazionale del libro di Torino è infatti una vetrina importante per l’editoria sarda, che consente ad autori ed editori di presentarsi a una platea internazionale, una platea potenzialmente infinita di persone e di culture.»

Simonetta Castia, presidente dell’Associazione editori sardi:

«Nella cornice trionfale e da tutto esaurito del bilancio ufficiale fornito dal Salone del Libro, l’AES può ritenersi soddisfatta del successo di pubblico e del gradimento ottenuto dalla proposta culturale, fatta di presentazioni, dibattiti e reading che, nel complesso, hanno visto la forte partecipazione del pubblico della fiera, con veri e propri picchi di affluenza in numerosi casi.

Purtroppo è meno positivo il dato delle vendite, in linea con quelle del 2016, ma decisamente inferiori all’anno passato.

In prospettiva futura dobbiamo cogliere la sfida che rappresenta il Salone e, per parafrasare quanto detto dal direttore editoriale Nicola Lagioia, ricordarci che siamo qui per non tradire quello che siamo.»

Ma l’impegno ed il sostegno della Regione agli autori ed editori sardi non si ferma qui, e l’impegno presto si tradurrà nel bando “Liber Lab” dedicato appunto all’editoria.

        

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A Parigi, sabato 12 maggio 2018, è stato realizzato punto per punto il programma del convegno internazionale su “La ricezione delle opere e del pensiero di Gramsci in Francia”, organizzato dalla  F.A.S.I. (Federazione delle 70 Associazioni Sarde in Italia),  in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, il progetto “Sardinia Everywhere” e la Fondazione Istituto Gramsci e preannunciato in questo sito (si veda  il link: https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/2018/05/si-terra-sabato-12-maggio-a-parigi-un-convegno-internazionale-di-studi-sulla-ricezione-delle-opere-e-del-pensiero-di-antonio-gramsci-in-francia/

Il convegno nella capitale francese ha concluso un trittico di colloqui internazionali sulla diffusione della conoscenza della figura e dell’opera di Gramsci in Francia. Grazie, infatti, alla collaborazione dell’Institut Français – Centre Saint-Louis di Roma e della Fondazione Istituto Gramsci, la F.A.S.I. nel dicembre 2017 aveva potuto organizzare due importanti convegni, a Roma il 5 dicembre, e a Cornaredo (Milano) il 7 dicembre, su un argomento ignorato da tutti i numerosi incontri di studi realizzati nel corso del 2017 (dichiarato “Anno Gramsciano” dalla Giunta regionale della Regione Autonoma della Sardegna), in cui ricorreva l’ottantesimo anniversario della morte del grande politico ed intellettuale sardo oggi di fama internazionale (nato ad Ales il 22 gennaio 1891 e morto il 27 aprile 1937).

Oltre che sui siti italiani che danno conto delle iniziative dei circoli  degli emigrati sardi nel mondo, la notizia del convegno aveva trovato ampia eco in alcuni siti web di riferimento per gli italiani che vivono a Parigi e, in generale, in  Francia.

Si vedano i seguenti link:

https://altritaliani.net/a-paris-journee-dediee-antonio-gramsci-et-reception-ses-oeuvres-en-france/ (Carla Cristofoli per la redazione di Altritaliani.net)

https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://paris.carpediem.cd/events/6487610-la-r-ception-des-oeuvres-et-de-la-pens-e-de-gramsci-en-france-at-cit-internationale-des-arts/&ved=2ahUKEwj60sDdo_jaAhXmAJoKHYm0D4UQFjACegQICBAB&usg=AOvVaw39koAZWhiYDAKN2uBJlxxQ (Carpe Diem! – une locution latine, signifiant «profite de l’instant» ou «sois heureux maintenant». www.CarpeDiem.cd – site web, où se trouvent tous les événements à Paris, tirés de Facebook. Ne manque pas les événements les plus excitants à Paris!);

https://www.sies-asso.org/evenements/colloques/2554-la-ricezione-delle-opere-e-del-pensiero-di-gramsci-in-francia (S.I.E.S.-Sociéte des italianistes de l’enseignement supérieur);

Anche che la Società Dante Alighieri di Toulouse ha rilanciato la notizia.

Notevole è stato il successo per quanto riguarda i consolidati contenuti scientifici, l’efficienza organizzativa, il numero dei partecipanti (considerata ovviamente la difficile “trasferta” a Parigi  dell’incontro culturale).

Non si può non citare almeno la presenza della signora Gallico, cugina di Nadia Gallico Spano (che fu moglie del notissimo politico e intellettuale sardo Velio Spano), della già citata Carla Cristofoli, di Michela Secci (redattrice di “La Voce – Le magazine des Italiens de France-La rivista degli Italiani in Francia”), della pittrice Anne Viret (che accompagnò il poeta Antonio Canu a Padova in occasione della presentazione delle poesie algheresi di quest’ultimo presso il Circolo “Eleonora d’Arborea”), di Luis Dapelo, che è stato docente di letteratura latino-americana presso l’Università di Cagliari.
A Parigi è stato fondamentale il supporto organizzativo assicurato da Giulio Biddau per il reperimento della sede: l’Auditorium de la Cité Internationale des Arts (18 Rue de l’Hôtel de Ville), attrezzato non solo come sala convegni ma anche auditorium musicale.

Le relazioni su Gramsci in Francia (per ragioni familiari era assente il prof. Jean-Yves Frétigné, ma il suo intervento è stato sintetizzato  da chi scrive) sono state introdotte e chiuse da due brevi interventi della presidente della F.A.S.I., Serafina Mascia, che ha anche letto i messaggi inviati al convegno da due assessori della Giunta regionale sarda: Virginia Mura (Lavoro) e Giuseppe Dessena (Pubblica istruzione, Beni culturali). Il “filo rosso” delle  tre esposizioni è stato il concetto che il sardo Gramsci è un intellettuale oggi tradotto e conosciuto tutto il mondo e come tale è un “testimonial” eccezionale non solo di sé stesso come persona dotata di una intelligenza sopraffina (applicata alla politica, alla filosofia, alla teoria politica, alla critica teatrale e letteraria) e come simbolo perenne del martire che ha combattuto per affermare il valore universale della libertà e della democrazia ma anche come personaggio pubblico che promuove in tutto il mondo l’immagine della sua amatissima Sardegna e l’unicità della sua lingua, della sua storia, della sua cultura.

Dopo il buffet “alla sarda”, ottimamente preparato dall’organizzazione “Tour all’Italiana” che distribuisce a Parigi in particolare i prodotti enogastronomici sardi, si è svolta la seconda parte della giornata dell’incontro franco-sardo.

Andrea Vallebona, responsabile del progetto “Sardinia Everywhere”, ha dialogato con i giovani dirigenti del da poco costituitosi gruppo di giovani che intende impegnarsi per ri-fondare un’associazione dei sardi a Parigi che purtroppo manca da molti anni. Nel dibattito sono intervenuti per la F.A.S.I. la presidente Serafina Mascia ed il presidente onorario Tonino Mulas.

Nella terza parte della giornata culturale si sono ricordate, come da programma, la figura di Marc Porcu (10 dicembre 1953 – 13 giugno 2017), poeta e traduttore francese di origini sarde e la sua antologia poetica “Le cri de l’aube / L’urlo dell’alba”. L’attore Bruno Putzulu, anche lui di origine sarda, molto noto in Francia, ha letto dall’antologia di Porcu i versi della “Lettre à Gramsci”. La poetessa sarda – milanese Pasqualina Deriu ha dato brevi cenni biografici di Porcu e ha letto una sua poesia-racconto dedicata all’amico Marc. Chiusura quindi in bellezza con un omaggio a Lao Silesu (1883-1953), il musicista nativo di Samassi che nei primi decenni del Novecento fece fortuna a Parigi, soprattutto scrivendo canzoni, alcune delle quali divennero molto famose. Alcune sue “Mélodies” sono state eseguite e cantate  da due giovani talenti formatisi presso il Conservatorio di Cagliari: il pianista Giulio Biddau e la soprano Vittoria Lai.

Paolo Pulina