22 December, 2024
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Reparti sguarniti e medici in fuga. E’ una situazione di autentica emergenza quella che si trova ad affrontare l’azienda sanitaria del Sulcis Iglesiente a cui fanno riferimento gli ospedali di Carbonia e Iglesias. Criticità affrontate questa mattina dalla Commissione “Sanità” del Consiglio regionale con le audizioni del direttore generale della Asl 7, Giuliana Campus, e dei sindaci di Iglesias e Carbonia Mauro Usai e Pietro Morittu.

«La nostra Asl sconta una forte carenza di personaleha detto Giuliana Campusall’appello mancano 88 medici. Dei 153 attualmente in organico oltre il 50 per cento è in età avanzata. Una situazione a cui non si riesce a far fronte con i concorsi. Lo scorso anno sono state fatte 45 assunzioni ma è servito a poco, 28 dei nuovi medici sono andati via e, nel frattempo, altri 8 hanno raggiunto la pensione.»

Carenza di organico che si ripercuote inevitabilmente sull’organizzazione dei servizi: «La mancanza di medici ha portato alla chiusura di alcuni reparti (Urologia e Ortopedia)ha proseguito Giuliana Campus altri svolgono solo servizi ambulatoriali (Neurologia). La situazione più critica riguarda però gli anestesisti. Attualmente ne sono rimasti 9 e non si riesce a reperirne altri. Continuando di questo passo i due ospedali di Carbonia e Iglesias saranno costretti a chiudere.»
Per questo, gli amministratori locali chiedono interventi rapidi per tamponare l’emergenza: «Chiediamo di bandire concorsi diretti per la Asl 7ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai fare selezioni regionali serve a poco, i vincitori scelgono altre sedi e i reparti rimangono scoperti. Nel frattempo però si pensi a metodi di assunzione alternativi per evitare soluzioni drastiche».

Per Mauro Usai occorre inoltre spendere le risorse disponibili per il potenziamento delle strutture: «Per il punto nascita erano stati stanziati nella scorsa legislatura 2,5 milioni di euro per assumere 7 anestesistiha proseguito Mauro Usaidopo un anno non si vede nessun risultato».
Sulla stessa linea il sindaco di Carbonia Pietro Morittu: «Alla situazione drammatica degli ospedali si aggiunge quella della medicina territorialeha detto Pietro Morittumancano medici di base (25 in tutto il territorio della Asl 7) e pediatri. Tutto questo ha riflessi negativi sui pronto soccorso su cui si riversano centinaia di pazienti senza assistenza».
La presidente della Commissione Carla Fundoni ha garantito il massimo impegno dell’organismo consiliare per trovare una soluzione. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Gigi Rubiu (FdI), Umberto Ticca (Riformatori), Peppino Canu (Sinistra Futura), Alessandro Pilurzu (Pd) e Francesco Agus (Progressisti. Tutti hanno sollecitato un intervento immediato per far fronte a una situazione di emergenza e una maggiore sollecitudine da parte di Ares nell’espletamento delle pratiche.

La Commissione in mattinata ha espresso, a maggioranza, parere positivo sulla delibera della Gunta regionale che incrementa il fondo per la non autosufficienza che, per il 2025-2026, sarà pari a 59 milioni di euro.

Via libera anche alla proposta di nomina dei tre esperti all’interno della Consulta regionale per l’emigrazione. La Commissione ha sentito il direttore generale dell’assessorato del Lavoro Eugenio Annicchiarico che ha illustrato i criteri per l’individuazione dei tre nomi da un elenco di venti candidature selezionate attraverso un avviso pubblico. La scelta è caduta su Aldo Aledda (ex funzionario della Regione), Giuseppe Dessì (ex funzionario delle Acli) ed Elisa Manca (linguista). La proposta sarà esaminata dal Consiglio regionale.

Si chiudono gli appuntamenti del Premio Dessì con le scuole: giovedì 19 dicembre Nadia Terranova a Villacidro con il suo “Scintilla”.

Sarà recuperato giovedì 19 dicembre l’appuntamento, precedentemente rinviato, con la scrittrice Nadia Terranova, a conclusione del ciclo di incontri che il Premio letterario “Giuseppe Dessì” dedica al mondo della scuola.

L’incontro, pensato per avvicinare alla letteratura per ragazzi gli studenti delle scuole di Villacidro, si terrà giovedì 19 dicembre con le scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo Loru-Dessì.

Nadia Terranova sarà a disposizione dei ragazzi, suddivisi in due gruppi, che potranno ascoltarla e interagire con lei nella palestra di via Stazione, dalle 9 alle 12,30.

Nadia Terranova – vincitrice di numerosi premi, tra cui il Bagutta Opera Prima e l’americano The Bridge Book Award e finalista allo Strega nel 2018, Premio Strega Ragazze e Ragazzi, Premio Andersen – accompagnerà con il suo ultimo libro, Scintilla (Mondadori, 2024, illustrato da Mariachiara Di Giorgio), i ragazzi in un viaggio coinvolgente nel mondo della lettura.

 

La Fondazione Giuseppe Dessì porta la rassegna cinematografica Visioni Sarde nelle scuole di Villacidro per parlare ai giovani. Dopo il successo riscosso dalla tappa tenuta all’Istituto Agrario (sede distaccata dell’I.I.S.Buonarroti – Volta), giovedì 28 novembre, alle 10.00, al Liceo Classico-Linguistico Piga si completa il ciclo di proiezioni nelle scuole.
Sullo schermo dell’aula magna del Liceo scorreranno i cortometraggi di giovani registi sardi premiati in concorsi nazionali, cui seguirà un confronto con gli studenti con la partecipazione dei registi Michela Anedda e Daniele Arca. Con loro anche il regista Tore Cubeddu.
«Il cinemadichiara la presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, Debora Aru ci può aiutare a leggere la realtà in cui viviamo e a interpretare i processi e le trasformazioni messi in atto dall’uomo nelle attività sociali e culturali nella Sardegna dell’età contemporanea. Abbiamo scelto i cortometraggi di Visioni Sarde, ambientati per la maggior parte in Sardegna, perché propongono temi universali come l’analisi dell’animo umano nell’adolescenza e nella maturità, i rapporti intergenerazionali, la difesa dalle calamità naturali, la guerra. Un progetto rivolto ai giovani come stimolo alla consapevolezza e alla discussione, come occasione di riflessione e di confronto su tematiche di stringente attualità.»
Le opere di Visioni Sarde proposte agli studenti del liceo villacidrese affrontano e raccontano l’attualità da molteplici punti di vista, con pari efficacia e forza espressiva, prestandosi a fornire interessanti spunti di confronto e riflessione. Eccole:
– Giù cun giuali di Michela Anedda. Due cugini sono diversissimi tra loro: uno è pulito e ordinato, l’altro è sporco e irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze;
– Ranas di Daniele Arca. Due amici affrontano alcune sfide che metteranno a dura prova il loro coraggio, la loro concezione della vita e il loro rapporto con la morte;
– Tilipirche di Francesco Piras. La forza della natura e il coraggio dell’uomo. Storia di una famiglia di allevatori durante l’invasione delle cavallette nel centro Sardegna.

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La Fondazione Giuseppe Dessì porta la rassegna cinematografica Visioni Sarde nelle scuole di Villacidro per parlare ai giovani. Due le tappe previste: giovedì 14 novembre, alle 10.00, all’Istituto Agrario (sede distaccata dell’I.I.S.Buonarroti – Volta) e giovedì 28 novembre, alle 10.00, al Liceo Classico-Linguistico Piga.
Ospiti delle due proiezioni i cortometraggi di giovani registi sardi premiati in concorsi nazionali, cui seguirà un confronto con gli studenti con la partecipazione dei registi Michela Anedda e Daniele Arca. Con loro, il 14 novembre all’Istituto Agrario anche Enzo Cugusi, direttore artistico di Visioni Sarde, e il 28 novembre al Liceo Piga il regista Tore Cubeddu.
«Il cinemadichiara la presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, Debora Aru ci può aiutare a leggere la realtà in cui viviamo e a interpretare i processi e le trasformazioni messi in atto dall’uomo nelle attività sociali e culturali nella Sardegna dell’età contemporanea.
Abbiamo scelto i cortometraggi di Visioni Sarde, ambientati per la maggior parte in Sardegna, perché propongono temi universali come l’analisi dell’animo umano nell’adolescenza e nella maturità, i rapporti intergenerazionali, la difesa dalle calamità naturali, la guerra. Un progetto rivolto ai giovani come stimolo alla consapevolezza e alla discussione, come occasione di riflessione e di confronto su tematiche di stringente attualità.»
Le opere proposte agli studenti nelle due tappe villacidresi di Visioni Sarde affrontano e raccontano l’attualità da molteplici punti di vista, con pari efficacia e forza espressiva, prestandosi a fornire interessanti spunti di confronto e riflessione. Eccole:
– Giù cun giuali di Michela Anedda. Due cugini sono diversissimi tra loro: uno è pulito e ordinato, l’altro è sporco e irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze;
– Ranas di Daniele Arca. Due amici affrontano alcune sfide che metteranno a dura prova il loro coraggio, la loro concezione della vita e il loro rapporto con la morte;
– Tilipirche di Francesco Piras. La forza della natura e il coraggio dell’uomo. Storia di una famiglia di allevatori durante l’invasione delle cavallette nel centro Sardegna.

Venerdì 18 ottobre, appuntamento a Villacidro per la decima Giornata Internazionale de I Parchi Letterari. La Fondazione Giuseppe Dessì celebra la decima Giornata Internazionale de I Parchi Letterari con un incontro pubblico a Casa Dessì: tra gli ospiti, Anthony Muroni, presidente Fondazione Mont’e Prama. Durante la serata si parlerà dei due progetti, Elisir e Officina Giovani, realizzati dal comune di Villacidro nell’ambito dei propri Servizi Socio Educativi del Plus (Piano Locale Unitario Servizi) di Guspini e gestiti dal Consorzio Network, con la Cooperativa Alfabeta.

I Giganti

Alle 18.00 – a Casa Dessì, in via Roma, a Villacidro è previsto un incontro con Anthony Muroni, presidente Fondazione Mont’e Prama, che farà il punto sullo stato dell’arte dell’attrattiva archeologica, a 50 anni dalla sua scoperta. Nella sua esposizione, Anthony Muroni rivelerà interessanti dettagli sul sito, avvalendosi anche della presentazione di materiale fotografico dedicato.

I Giganti di Mont’e Prama, statue scolpite tra l’VIII e il IX secolo a.C., rappresentano una delle scoperte archeologiche più affascinanti della Sardegna e dell’intero Mediterraneo. Il rinvenimento è del 1974, quando fortuitamente un contadino si accorse della loro presenza mentre stava arando un campo in località di Mont’e Prama, nella penisola del Sinis.

Gli scavi archeologici successivi portarono alla luce frammenti di numerose statue, poi identificate come rappresentazioni di guerrieri, arcieri e combattenti. Questi reperti, di grande valore storico, hanno contribuito a ridefinire la conoscenza della cultura nuragica e la sua importanza nel Mediterraneo antico. Le imponenti figure in pietra testimoniano la grandezza della civiltà nuragica e aprono formidabili scenari sulle radici storiche dell’isola. I Giganti incarnano anche il perfetto connubio tra patrimonio culturale e ambiente, coniugando l’antico fascino della storia con la maestosità delle ricchezze naturali appartenenti al Parco Naturale del Sinis, ricco di spiagge, lagune e meraviglie naturalistiche.

Due progetti tra persone e territorio

Prima di accostarsi ai Giganti, alle 17,30, Anna Paola Atzori, presidente della Cooperativa Alfabeta e Veronica Murgia, con Franca e Fabio Fotografi, Daniele Mocci e Giacomo Putzu, parleranno dei progetti Elisir e  Officina Giovani in corso di svolgimento e avviati alle loro battute conclusive. In particolare saranno annunciati i primi risultati e le prossime attività, tra le quali una mostra finale, che si terrà al Mulino Cadoni e sarà inaugurata giovedì 28 novembre.

«Per i due interventiha spiegato la presidente della Cooperativa Alfabeta, Anna Paola Atzoriabbiamo pensato pensato e condiviso con l’amministrazione comunale di Villacidro di dare valore ad alcuni luoghi di interesse esperienziale, individuando nel patrimonio identitario di Villacidro e del contesto di riferimento del Parco Letterario alcuni percorsi fortemente connessi all’opera di Giuseppe Dessì. Da questo punto di vista la figura dell’autore di “Paese d’ombre” ha rappresentato un punto di riferimento centrale nella fase progettuale.»

A partire dalla valorizzazione del territorio, il progetto Elisir, rivolto alle fasce di popolazione adulta, ha l’obiettivo di promuovere il benessere della persona, incoraggiare il mantenimento di una vita relazionale attiva, prevenire le situazioni di isolamento e solitudine. Analogamente, il progetto Officina Giovani, rivolto alle fasce di popolazione giovanile, è mirato a incentivare la dimensione cognitivo emotiva, lo sviluppo di processi di inclusione, coesione e solidarietà sociale, intelligenza emotiva e sviluppando la consapevolezza di potere essere cittadini attivi.

 

Anita Likmeta per la Narrativa e Ida Travi per la Poesia sono le vincitrici della trentanovesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì”.

La scrittrice di origini albanesi Anita Likmeta, in lizza con Deborah Gambetta ed Helena Janeczek, ha ottenuto il riconoscimento per la sezione Narrativa con il romanzo Le favole del comunismo (Marsilio) e la poetessa bresciana Ida Travi, giunta alla finale con Laura Accerboni e Donatella Bisutti si è aggiudicata la palma per la sezione Poesia, con I Tolki (il Saggiatore).

Sono stati assegnati anche i due riconoscimenti annunciati: il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato a un autore o a un’opera di vario genere culturale e letterario, andato ad Alessandro Bergonzoni; e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, destinato a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento, che quest’anno è stato attribuito a Dori Ghezzi.

La serata, presentata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, è stata inframezzata dagli interventi musicali dei Perturbazione tratti dal loro repertorio e dalla reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

«Questa cerimoniaha ricordato il sindaco di Villacidro, Federico Sollai chiude un’edizione del premio di altissimo profilo, che per numerose settimane ha posto la cultura al centro delle attività di Villacidro: un susseguirsi di appuntamenti di primo livello che si sono distinti per la qualità, la vivacità e l’eccellenza artistica dei partecipanti.»

La presidente della Fondazione Dessì, Deborah Aru, a margine dei ringraziamenti, ha ricordato «il percorso di modernizzazione imboccato dalla Fondazione Dessì con il consolidamento della sua struttura organizzativa, allo scopo di rafforzare i legami tra le attività proposte e il territorio, con particolare riferimento al coinvolgimento e alla partecipazione dei giovani». Presente alla cerimonia anche l’assessora regionale della Cultura, Ilaria Portas, che è così intervenuta: «”Siamo le storie che ci raccontiamo”, come hanno cantato poco fa i Perturbazione, e noi, come assessorato alla Cultura abbiamo il dovere di diffondere ciò che di bello e positivo avviene attorno a noi. Il premio Dessì rappresenta un gioiello per la Sardegna, e oggi il Paese d’ombre si è illuminato, grazie al faro della cultura».

Narrativa. Likmeta racconta nel suo potente romanzo d’esordio il periodo di tumultuosa transizione politica, economica e sociale nell’Albania di fine Novecento, dopo i quarant’anni del regime di Enver Hoxha. La protagonista è Ari, che narra in prima persona i suoi anni da bambina cresciuta – a cavallo tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta – in un villaggio rurale albanese, descrivendo in modo sinceramente ingenuo i disagi che lei e i suoi compaesani si trovano ad affrontare, sullo sfondo delle contraddizioni di un sistema illiberale.

Poesia. Con la saga poetica premiata oggi, Travi ha portato a termine un vasto ciclo poetico cui ha lavorato ininterrottamente per quindici anni. I Tolki (un’invenzione linguistica giocata sulla sonorità del verbo inglese to talk) sono esseri parlanti e la loro esistenza è marchiata dal linguaggio, il loro mondo parallelo ha molti punti di contatto con il mondo reale, ma allo stesso tempo è un universo “altro”. Nella poesia di Travi, la parola viene riportata alla sua essenza più pura e semplice, grazie a un processo di spoliazione che dona al linguaggio una nuova trasparenza.

Bilancio. Nell’anno che precede il traguardo della quarantesima edizione il Premio ha confermato il successo della nuova formula che differisce gli eventi in cartellone distribuendoli su tre settimane diverse, gradita dal pubblico e in grado di tenere più a lungo i riflettori accesi sugli appuntamenti culturali del Paese d’ombre.

Domani, domenica 6 ottobre), l’appuntamento con i finalisti e i vincitori che incontreranno il pubblico, a partire dalle 10.00 nel cortile di Casa Dessì, chiuderà il sipario dell’edizione 2024 del Premio.

 

Saranno svelati sabato 5 ottobre i nomi delle vincitrici della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Con inizio alle 18.00, a Villacidro, nella Palestra di via Stazione, si terrà la cerimonia di proclamazione e premiazione delle vincitrici e la consegna dei Premi speciali.

Un’edizione tutta al femminile quella di quest’anno, che vede sei finaliste donne, come mai si era verificato prima nella storia del Premio. Ad ambire al premio per la sezione Narrativa sarà la terna composta da: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); mentre per la sezione Poesia si contenderanno il riconoscimento: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).
Alle vincitrici andrà un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuna delle altre finaliste) oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Letterario Dessì.

Le due terne delle finaliste sono state individuate, tra le 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia), dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

La cerimonia di premiazione sarà guidata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, che dialogherà con le finaliste e con Alessandro Bergonzoni e Dori Ghezzi, i due vincitori dei già annunciati premi speciali, anch’essi consegnati durante la serata. A inframezzare la serata culturale ci saranno interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Il Premio speciale della Giuria è stato attribuito ad Alessandro Bergonzoni dalla giuria che ha così «[…]voluto mettere in risalto il lavoro da lui condotto sul linguaggio, segnalandolo così ai giovani e ai meno giovani come un prezioso maestro di libertà, inventività e intelligenza», mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, è stato tributato a Dori Ghezzi per «[…]ribadire e consolidare il legame con la Sardegna con orgoglio e con la gratitudine che si deve a chi ha saputo andare oltre gli “incidenti della felicità” per riconoscere in questa terra “un ritaglio di paradiso”.

È giunto alla terza settimana di proposte il variegato programma di spettacoli, incontri con autori e concerti a corollario alla XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Tutti gli appuntamenti si terranno a Villacidro e saranno aperti al pubblico e gratuiti.

Si parte giovedì 26 settembre – alle 18.00, al Mulino Cadoni – con Benedetta Tobagi che presenterà Le stragi sono tutte un mistero (Laterza & Figli), in dialogo con Vito Biolchini, giornalista, esperto di comunicazione, autore teatrale e operatore culturale.
Nel suo libro, Benedetta Tobagi oppone alla diffusa convinzione che i colpevoli delle stragi della stagione delle bombe in Italia non sono mai stati trovati né puniti, la verità emersa grazie al lavoro, negli anni, di giudici, giornalisti e storici che tra mille ostacoli e difficoltà, sono riusciti a ricostruire, sulla base di testimonianze e atti processuali, l’origine politica della matrice eversiva che ha ispirato la cosiddetta “Strategia della tensione”.

Figlia del giornalista Walter Tobagi, assassinato in un attentato terroristico della Brigata XXVIII marzo, Benedetta Tobagi è scrittrice e storica. Collabora con “la Repubblica” ed è stata conduttrice radiofonica Rai. Si occupa di progetti sulla storia del terrorismo con la Rete degli archivi per non dimenticare.

Alle 21,30 – a Casa Dessì – spazio alla comicità, con OmeoPhonie – Favole omeopatiche per adulti, di e con Arianna Porcelli Safonov. Otto radiografie ciniche di persone che non vorremmo mai essere, impreziosite dalle musiche dal vivo di Renato Cantini e Michele Staino. Le Omeophonie sono fiabe per adulti in cui la morale risorge dalla sofferenza altrui, quando diviene selvaggia, quando si libera dal senso civico. Arianna Porcelli Safonov è una scrittrice, comica e performer dall’umorismo pungente e satirico: nelle sue performance dal vivo, unisce monologhi comici a riflessioni sociali. Il suo stile sarcastico e dissacrante è riscontrabile anche nei suoi libri, Fottuta campagna e Storie di matti (Fazi editore), dove traccia una critica alla società contemporanea attraverso una vena di intelligente comicità.

Venerdì 27 settembre – alle 18.00, al Mulino Cadoni – si terrà A&C Anima e Cuore, a cura di Is Mascareddas, compagnia teatrale viaggiante di burattini e marionette. Lo spettacolo per tutti, bambini e adulti, è un omaggio all’arte dei burattini, un tributo simbolico al lavoro svolto dalla Compagnia in quarant’anni di attività. Anima e cuore sono gli ingredienti che un burattinaio deve trasferire nel corpo del burattino perché possa verificarsi il prodigio tutto peculiare in cui un oggetto inanimato agli occhi del pubblico, prenda vita.

Alle 21,30 – a Casa Dessì – musica, con Francesco Tricarico (voce e flauto traverso) e Michele Fazio (pianoforte). La serata di Villacidro è inserita nel Faccio di Tutto Tour, un concerto-reading intimo, vero e contemporaneo che il cantautore sta portando in giro per i palchi di tutt’Italia.

Francesco Tricarico nelle sue canzoni offre uno spaccato di vita con lo sguardo, al contempo, lucido e amaro, che è la sua cifra stilistica fino dai suoi esordi. Il debutto discografico di Tricarico avvenne nel 2000, con Io sono Francesco, brano spiazzante quanto illuminante che lo portò alla popolarità come uno dei cantautori più originali. Nel corso della sua carriera, ha scritto brani, tra gli altri, per Adriano Celentano, Zucchero, Gianni Morandi, Malika Ayane. Non solo cantautore ma anche pittore: collabora dal 2016 con la Galleria Fabbrica Eos di Giancarlo Pedrazzini.

Sabato 28 settembre – alle 18, al Mulino Cadoni – Giovanni Succi presenta Amaro Succi (Valigie Rosse) in dialogo con Duilio Caocci, ricercatore e docente di letteratura all’università di Cagliari. Narrato in prima persona come un diario di confessioni, Amaro Succi apre il sipario sul dietro le quinte di un musicista rock alle strette, che, ripercorrendo alcune tappe delle proprie scelte, escogita un modo per sbarcare il lunario.

Alle 21,30 – a Casa Dessì – l’autore porterà in scena il suo spettacolo poetico-musicale Leopardi Dark Ambient, una lettura integrale sonorizzata de La ginestra di Giacomo Leopardi, su colonna sonora originale di Giovanni Succi.

Giovanni Succi, piemontese, classe 1969, è irregolare di lungo corso del rock in italiano dagli anni Novanta a oggi. Autore di canzoni, voce e chitarra dei Bachi Da Pietra, affianca a quella del gruppo la produzione cantautorale in solo e l’attività letteraria, proponendo eventi dal vivo come performer e come direttore artistico.

In caso di pioggia gli spettacoli programmati nel cortile di Casa Dessì si terranno al teatro Don Bosco, in via Asproni.

Gli appuntamenti successivi

Il programma di presentazioni, concerti e spettacoli che accompagna il Premio Dessì prosegue giovedì 3 ottobre – a Casa Dessì, alle 21,30 – con Presto saprò chi sono, reading di e con Nicola Lagioia. Gran finale il 5 ottobre, con la cerimonia di premiazione del concorso letterario. In lizza tra i finalisti, nella categoria Narrativa Deborah Gambetta, con Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, Il tempo degli imprevisti (Guanda); Anita Likmeta, Le favole del comunismo (Marsilio); nella sezione Poesia Laura Accerboni, con Il prima e il dopo dell’acqua (Einaudi); Donatella Bisutti, con Erano le ombre degli eroi (Passigli); Ida Travi, con I Tolki (il Saggiatore). Nel corso della serata saranno consegnati anche il Premio speciale della Giuria ad Alessandro Bergonzoni e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna a Dori Ghezzi.

La trentanovesima edizione Premio letterario Giuseppe Dessì è promossa e organizzata dalla Fondazione Giuseppe Dessì, con il contributo dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Villacidro e della Fondazione di Sardegna, con il Patrocinio di Rai Sardegna e la Media Partner di TGR,  del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.

Prosegue a Villacidro il ricco programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti, tutti aperti al pubblico gratuitamente, che fa da corollario alla XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì.

La seconda settimana di appuntamenti offre una due giorni con quattro variegati spunti. Si parte giovedì 19 settembre – alle 18, al Mulino Cadoni – con Ricordando Gigi Riva: un incontro dedicato alla memoria dell’indimenticabile campione scomparso a gennaio  e pianto da tutta l’Isola. Parteciperanno il figlio Nicola, Stefano Melis (Direttore Generale Cagliari Calcio) e Adriano Reginato, portiere del Cagliari dello scudetto. Conduce Gianluca Scroccu.

Alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì, andrà in scena lo spettacolo teatrale Mistero buffo di Dario Fo e Franca Rame, proposto da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri. Martelli, attore, drammaturgo, giullare, è nato a Urbino nel 1986. Con Mistero Buffo, il capolavoro di Dario Fo, Matthias Martelli calca i più importanti palcoscenici nazionali e internazionali, andando in scena da Roma a Los Angeles, da Londra a Bruxelles, passando per Milano, Zurigo, Nizza, Stoccarda, Monaco di Baviera, collezionando oltre 200 repliche. L’attore è solo in scena, senza trucchi, con l’intento di coinvolgere il pubblico nell’azione drammatica, passando in un lampo dal lazzo comico alla poesia, fino alla tragedia umana e sociale.

Venerdì 20 settembre, sarà la volta di Francesca Agus, che presenterà – alle 18.00, al Mulino Cadoni – Un raro esemplare (Condaghes), in dialogo con la giornalista Valentina Frau e con letture affidate a Dario Cosseddu. Cagliaritana, laureata in Lingue e letterature straniere, Francesca Agus ha insegnato inglese nei licei della sua città. Un Raro Esemplare è il suo primo romanzo, prima del quale ha pubblicato racconti per diverse case editrici e per la rivista Nur – Cultura e identità di Sardegna. La pittura figurativa è la sua seconda passione.

Alle 21,30 – a Casa Dessì – spazio alla musica, con il concerto della cantautrice Bianca Frau, accompagnata alle tastiere e alla batteria elettronica da Jean Prat. Bianca Frau, 30 anni, sassarese, è una cantautrice che unisce alla solida preparazione musicale una freschezza compositiva e una vocalità dai tratti fortemente personali, che rendono le sue composizioni originali e poco accostabili alle produzioni di tendenza. Si è diplomata in canto jazz nel 2019 al Conservatorio Luigi Canepa di Sassari e, successivamente, ha perfezionato la sua formazione musicale a Bruxelles, conseguendo nel 2022 un Master in Canto Jazz presso il Koninklijk Conservatorium. Dopo i singoli Illumina, Cosa resta e Va tutto bene (finalista all’ultima edizione del Musicultura Festival) sta lavorando al suo ultimo EP, prodotto dal batterista e compositore francese Jean Prat.

In caso di pioggia, gli spettacoli programmati nel cortile di Casa Dessì si terranno al teatro Don Bosco, in via Asproni.

 

Si apre a Villacidro il ricco programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti, tutti aperti al pubblico gratuitamente, che fa da corollario alla XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì.

Il primo appuntamento è per giovedì 12 settembre – alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì – con Luca Barbarossa, popolare cantautore e conduttore radiofonico e televisivo, che per l’occasione parlerà del suo libro Cento storie per cento canzoni (La nave di Teseo). A dialogare con lui, l’autore e regista teatrale Giacomo Casti.

Durante l’incontro Tra parole e musica, Luca Barbarossa svelerà alcune delle storie contenute nel suo libro, nel quale parla di canzoni (non sue) che sono state importanti per lui e che hanno fatto un po’ la storia di tutti noi: come sono nati i pezzi, da quale contesto sono scaturiti e altre curiosità. L’incontro sarà inframmezzato anche da alcuni suoi brani, proposti dal vivo con voce e chitarra.
In caso di pioggia l’incontro si terrà al teatro Don Bosco, in via Asproni.

I prossimi appuntamenti

Dopo Luca Barbarossa e il suo Cento storie per cento canzoni, il programma di presentazioni, concerti e spettacoli che accompagna il Premio Dessì prosegue con una serie di appuntamenti fino al 5 ottobre, data della cerimonia di premiazione del concorso letterario – in lizza tra i finalisti, nella categoria Narrativa Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); nella sezione Poesia Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli) – e di consegna del Premio speciale della Giuria ad Alessandro Bergonzoni e del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna a Dori Ghezzi.

Giovedì 19 settembre, alle 18.00 il Mulino Cadoni ospiterà “Ricordando Gigi Riva“, con la partecipazione di Nicola Riva, ospiti del Cagliari Calcio di ieri e di oggi, condotto da Gianluca Scroccu; alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì andrà in scena lo spettacolo teatrale “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame, proposto da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri.

Venerdì 20 settembre, sarà la volta di Francesca Agus, che presenterà, alle 18.00, al Mulino Cadoni, “Un raro esemplare” (Condaghes), con letture di Dario Cosseddu e in dialogo con Valentina Frau; alle 21,30, a Casa Dessì, spazio alla musica, con il concerto della cantautrice sassarese Bianca Frau, accompagnata alle tastiere e alla batteria elettronica da Jean Prat.

Giovedì 26 settembre, alle 18.00, Benedetta Tobagi, che presenta, al Mulino Cadoni, “Le stragi sono tutte un mistero” (Laterza & Figli), in dialogo con Vito Biolchini; alle 21,30, a Casa Dessì, Omeophonie, spettacolo di e con Arianna Porcelli Safonov.

Venerdì 27 settembre al Mulino Cadoni, alle 18.00, si terrà A&C Anima e Cuore, con Is Mascareddas e alle 21,30, a Casa Dessì, musica, con Faccio di tutto tour di e con Francesco Tricarico.

Sabato 28 settembre, al Mulino Cadoni alle 18.00, Giovanni Succi presenta “Amaro Succi” (Valigie Rosse) in dialogo con Duilio Caocci, successivamente, alle 21,30, a Casa Dessì, l’autore porterà in scena il suo spettacolo poetico-musicale Leopardi Dark Ambient.

Giovedì 3 ottobre, a Casa Dessì alle 21,30, Presto saprò chi sono, reading di e con Nicola Lagioia.

La trentanovesima edizione Premio letterario Giuseppe Dessì è promossa e organizzata dalla Fondazione Giuseppe Dessì, con il contributo dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Villacidro e della Fondazione di Sardegna, con il Patrocinio di Rai Sardegna e la Media Partner di TGR,  del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.