22 December, 2024
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#Ricucire il mondo” è un progetto espositivo dei #Musei Civici di Cagliari e del #Museo MAN di Nuoro dedicato a Maria Lai (1919-2013), una delle figure femminili più importanti e affascinanti della storia dell’’arte italiana della seconda metà del Novecento. L’’esposizione, realizzata grazie al contributo della Fondazione Banco di Sardegna, propone un percorso cronologico e tematico strutturato in tre diverse sedi: il Palazzo di Città di Cagliari, il Museo MAN di Nuoro, il paese di Ulassai. Con più di trecento opere provenienti da raccolte sia pubbliche sia private, oltre che dalla collezione della famiglia, Ricucire il mondo è la prima retrospettiva completa dedicata all’artista.

Cagliari -– Palazzo di città (inaugurazione giovedì 10 luglio ore 19.00)

Il palazzo di città di Cagliari ospiterà la prima parte del progetto, a cura di Anna Maria Montaldo, direttrice dei Musei Civici, dedicato alla produzione dell’’artista dagli anni Quaranta alla metà degli anni Ottanta del secolo scorso. Il percorso espositivo, articolato in aree tematiche, muove dal cospicuo corpus di disegni, realizzati a penna o matita a partire dai primi anni Quaranta, per arrivare alle tempere dedicate al tema del lavoro femminile, alla produzione ispirata alla tessitura (lavagne, libri cuciti, geografie), fino ai paesaggi, le terrecotte, i pani, i presepi e i telai degli anni Settanta, centrali nella produzione dell’’artista. La parte cagliaritana della mostra sarà arricchita dalla presentazione di materiale documentario, interviste e filmati d’archivio a ricostruire alcune tra le tappe più significative del percorso creativo dell’’artista. Tra questi anche il celebre video della performance collettiva Legarsi alla montagna, realizzata a Ulassai nel 1981, lavoro chiave nello sviluppo dei linguaggi dell’’artista, identificato come possibile elemento unificante le tre sedi del progetto.

Nuoro -– Museo MAN (Inaugurazione venerdì 11 luglio ore 19.00)

Il MAN di Nuoro ospiterà la seconda parte della mostra, a cura di Barbara Casavecchia e Lorenzo Giusti, direttore del museo, dedicata alla produzione di Maria Lai successiva ai primi Ottanta, un momento di particolare intensità creativa per l’artista, portato avanti in sintonia con gli sviluppi delle coeve ricerche internazionali di ambito performativo, relazionale e pubblico. Oltre a Legarsi alla montagna, la celebre azione collettiva del 1981, in mostra saranno presentati alcuni tra i principali interventi ambientali realizzati successivamente, da La disfatta dei varani (Camerino, 1983) a Essere è Tessere (Aggius, 2008). La mostra ricostruisce le tappe principali di questo percorso tramite opere, materiali documentari, foto e video, intrecciandole alla ricerca svolta da Lai nell’’ambito del teatro e della performance. Un altro elemento nodale del percorso espositivo (che comprende alcune importanti serie di lavori, tra cui Lenzuoli, Libri cuciti e d’artista, Geografie e Telai) è la relazione con il mondo dell’’infanzia e della didattica, esplorata da Maria Lai tramite la produzione di fiabe, libri, giochi e laboratori, volti a coinvolgere nella riflessione sul potenziale liberatorio dell’’arte ogni genere di pubblico, fino dalla più giovane età.

Claudia Losi & Antonio Marras – Come piccole api operaie

Un progetto speciale, frutto di una collaborazione tra l’artista Claudia Losi e lo stilista Antonio Marras, amico e collaboratore di Maria Lai, unisce idealmente le sedi di Cagliari e Nuoro. A Cagliari l’intervento collega la facciata del museo e le vie circostanti con l’interno di una sala al piano terra, dove un’opera di Lai sarà visibile anche durante la notte. A Nuoro, una tessitura di fili metallici partirà dall’esterno del MAN per attraversarne mura e finestre, fino a “legare” alle pareti una galassia di piccoli oggetti (cartoncini d’auguri, grafiche, gioielli, stoffe, ricami), realizzati da Maria Lai nel corso della propria vita e donati ad amici e parenti, ricostruendone il ruolo di artista attiva nella propria comunità, che generosamente condivide e “disperde” la propria opera.

Ulassai – – Una stazione per l’’arte (inaugurazione sabato 12 luglio ore 11.30)

Terza sede del progetto è il paese di Ulassai, che, in occasione delle mostre di Cagliari e Nuoro, con il coordinamento di Cristiana Giglio, direttore della “Stazione dell’’Arte”, presenta due occasioni di visita. La prima coinvolge gli spazi dell’’antica stazione ferroviaria, oggi sede del museo dedicato a Maria Lai, dove, per la prima volta dalla sua apertura, avvenuta nel 2006, le sale saranno riallestite secondo il progetto originale, ideato dalla stessa Maria Lai, con uno spazio dedicata alle carte geografiche, uno con gli omaggi ai maestri (Salvatore Cambosu, Giuseppe Dessì, Arturo Martini) ed una ospitante l’’installazione Invito a tavola. La seconda occasione di visita riguarda invece gli interventi ambientali nel paese di Ulassai, realizzati a partire dai primi anni Ottanta. Il giorno dell’’inaugurazione una navetta collegherà i diversi siti, dando la possibilità al visitatore di muoversi con facilità all’’interno di quello che può essere considerato un vero e proprio museo all’’aperto, con opere quali La strada delle capre cucite, Il gioco del volo dell’’oca, il Telaio soffitto del lavatoio e molti altri. Una nuova segnaletica faciliterà la visita, con percorsi a terra e cartelli illustrativi.

lailancio

L’associazione Pozzo Sella, con la collaborazione dell’associazione Sa Mena di Guspini, del Gruppo Scout Santa Maria Assunta di Villacidro, della Consulta delle associazioni e della Rete dei Cammini, con il patrocinio dei comuni di Gonnosfanadiga e di Villacidro, della Provincia del Medio Campidano, dell’Anci Sardegna e dell’Agenzia Sardegna Promozione e con il contributo del Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, organizza per domenica 12 gennaio 2014 un’escursione dalla miniera di molibdeno di Perda ‘e Pibera, località sita nel comune di Gonnosfanadiga, alla miniera di stagno di Canale Serci nel comune di Villacidro, lungo il Cammino minerario di Santa Barbara.

Si tratta di un percorso di grande interesse geo-giacimentoalogico e minerario in quanto consente di scoprire due importanti miniere che hanno cessato di produrre alla fine della seconda guerra mondiale per l’estrazione di due metalli particolari, il molibdeno e lo stagno, che testimoniano la varietà dei fenomeni minerogenetici connessi all’intrusione del batolite granitico dell’arburese che ha generato i grandi filoni piombo-zinciferi di Ingurtosu e Montevecchio.

Il raduno e la registrazione dei partecipanti avverrà alle 8.00 presso il parcheggio antistante la miniera di Perda ‘e Pibera, dove è fissata la partenza, intorno alle 8.30.

Il percorso è lungo 13,6 km con un dislivello di quasi 300 ml, su un tracciato impegnativo adatto ai praticanti dell’escursionismo purché muniti di scarpe da trekking e in buone condizioni fisiche.

L’arrivo alla vecchia miniera di Canale Serci, ora adibita a stazione dell’Ente Foreste, è previsto intorno alle 13.30-14.00, dove si potrà consumare il pranzo al sacco a cura dei partecipanti.

Alle 16.00 gli escursionisti che dispongono del servizio pullman e gli altri che vorranno farlo, si trasferiranno al centro abitato di Villacidro, dove potranno essere visitati i luoghi descritti da Giuseppe Dessì in “Paese d’Ombre” (lavatoio e Casa Dessì) e l’antica chiesa di Santa Barbara, con la possibilità di partecipare, alle 17.00, alla celebrazione della Santa Messa.

Alle 18.00 è prevista la partenza dei pullman per Cagliari e Iglesias.

Dopo il grande successo riscontrato con i primi appuntamenti dell’evento “Un pezzo di … luna. Pagine in scena”, tenutosi a Guspini sabato 19 ottobre e a Gonnosfanadiga domenica 27 ottobre, la G. Fulgheri Società Cooperativa ha organizzato due nuovi appuntamenti, il 16 e 17 novembre, a Villacidro Mulino Cadoni, a partire dalle ore 18.00.
Le serate, negli intenti degli organizzatori, vogliono essere un omaggio alle opere letterarie dello scrittore sardo Giuseppe Dessì e di altri scrittori locali e a tutte quelle tradizioni agro-alimentari, enogastronomiche ed artigianali del territorio del Medio Campidano.
Protagonisti della serata saranno, infatti, non solo l’attore e il musicista in scena, ma anche gli artigiani e i produttori, chiamati anch’essi sul palcoscenico magico della narrazione e della musica con la musicalità e l’arte dei loro gesti antichi.
L’ingresso alle serate è gratuito, inviamo in allegato il calendario della rassegna e Le chiediamo gentilmente di inoltrare il presente invito anche ai suoi contatti per aiutarci a dare la maggior diffusione possibile.

Coop Fulgheri