22 December, 2024
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Sant’Anna Arresi è in festa per i 100 anni di nonna Speranza Uccheddu. Il centro di aggregazione sociale si è riempito domenica 29 dicembre, per festeggiare il grande traguardo raggiunto. Presenti il sindaco di Sant’Anna Arresi, Maria Teresa Diana ed il sindaco di Teulada, suo paese di origine, Daniele Serra. Dopo i saluti dei due sindaci, Speranza Uccheddu ha ricevuto mazzi di fiori, una targa da Maria Teresa Diana e, da Daniele Serra, la pergamena con l’albero genealogico della sua famiglia, ricostruito fino al XVIII secolo da Salvatore Loi, presidente dell’associazione culturale Is Sinnus di Teulada.

Speranza Uccheddu, sposata con Giuseppe Dessì, mancato nel 2008 all’età di 92 anni, ha avuto 4 figli: Isidoro, Nerina, Chiarina e Mario. 8 nipoti e 1 pronipote. Originaria di Foxi, piccolo medau oggi al confine tra i territori dei due Comuni, ha iniziato a lavorare fin da giovanissima. Il sindaco di Sant’Anna Arresi, Maria Teresa Diana, ha detto che Speranza Uccheddu le ha chiesto se il padre si trova ancora in vita, perché da giovanissimi, lui 7 anni, lei 6 anni, si conoscevano ed aiutavano i genitori nel lavoro nei campi. Una volta sposata, Speranza Uccheddu ha aiutato il marito nel lavoro dei campi ma poi ha fatto prevalentemente la casalinga, per accudire alla casa e ai quattro figli.

I due sindaci hanno portato i saluti delle rispettive comunità, prima Maria Teresa Diana, poi Daniele Serra, che hanno sottolineato, tra l’altro, il forte legame esistente, rinsaldatosi negli ultimi anni (il comune di Sant’Anna Arresi è stato istituito il 2 gennaio 1965 con legge regionale n° 16 del 21/ 10/1964, dopo il referendum del 15 dicembre 1963). La festa è proseguita, in una sala ormai gremita, con l’esibizione di sei giovanissimi componenti del gruppo estemporaneo San Domenico Savio che hanno proposto due balli sardi e poi quella del coro polifonico maschile sulcitano Sant’Isidoro di Teulada – Sant’Anna Arresi. Al termine, è stata la stessa Speranza Uccheddu a tagliare una delle tre torte preparate per l’occasione e a mangiare la prima fetta.

                                                    

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La commissione Sanità e Politiche sociali presieduta da Domenico Gallus (Udc) ha approvato con l’astensione della minoranza la nuova composizione della Consulta per l’emigrazione, integrata da tre esperti nominati dalla Giunta: Giuseppe Dessì, Carlo Manca ed Antonio Giua.

Illustrando il provvedimento l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha affermato fra l’altro che quella di investire di più per potenziare le attività dei Sardi nel mondo è una scelta strategica dell’amministrazione regionale, una scelta che gli stessi emigrati hanno fortemente condiviso, sia per “raccontare” la Sardegna e la sua storia millenaria nei loro Paesi di residenza che per attrarre nuovi investimenti.

Dalla grande realtà dell’emigrazione sarda e soprattutto dalle giovani generazioni, particolarmente interessate alla conoscenza della civiltà nuragica e dell’archeologia, ha proseguito l’assessore, emerge un nuovo protagonismo che la Regione intende assecondare per diffondere una nuova immagine della nostra terra. Un qualcosa di diametralmente opposto, ha poi precisato in riferimento ad alcune polemiche circolate nel mondo dei media, alla diffusione di nuraghi di plastica in giro per il mondo (“una grande bufala”). I nuraghi realizzati dai nostri emigrati, come quello di Biella che è stato il primo, sono in pietra e rappresentano il simbolo della civiltà sarda per molti aspetti ancora misteriosa e sconosciuta alla quale tutti siamo profondamente legati. Sono cose che non vanno assolutamente banalizzate, ha lamentato Alessandra Zedda, ed anche per questo stiamo valutando la possibilità di procedere per danno di immagine nei confronti di chi ha messo in giro vere e proprie fake news.

L’assessore Alessandra Zedda ha infine annunciato che l’iniziativa CasaSardegna, con la collaborazione del Cagliari Calcio e della Dinamo Sassari, sarà riproposta anche l’anno prossimo con fondi aggiuntivi.

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“L’immaginario malato”, colloquio a due fra il grande bastonatore dei nostri tempi, Goffredo Fofi, saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico, letterario e teatrale italiano, e Stefano Salis, giornalista antiochense de Il Sole 24 Ore, alla continua ricerca delle ultime meraviglie. Appuntamento culturale, nell’aula del Consiglio comunale di Sant’Antioco, giovedì 17 ottobre, alle 19.00. Un “confronto” a due, che verterà su cinema, letteratura, società. L’evento è organizzato dal Sulki Centro Commerciale Naturale di Sant’Antioco, con la collaborazione del Comune, del Mab Museo Archeologico Ferruccio Barreca, dell’Archeotur, del Circolo del Cinema “Immagini” e della Cooperativa “Studio 87”.

«Il progetto culturale presentato dal Sulki CCN – commenta l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – meritevole del nostro sostegno, ci consente di ospitare un importante evento culturale che si inserisce nel più ampio scenario regionale e nazionale. Un evento che, per la sua valenza, rientra negli obiettivi di questa Amministrazione: incentivare e sostenere attività culturali che favoriscono momenti di scambio, aggregazione, sviluppo culturale e sociale. Senza sottovalutare il fatto che non capita tutti i giorni di ospitare un uomo di cultura quale è Goffredo Fofi.»

«Siamo orgogliosi di poter accogliere una delle firme storiche più autorevoli del panorama culturale italiano come Goffredo Fofi in un incontro pensato e costruito proprio per lui –commenta Gianni Esu, presidente del Sulki CCN -. A colloquio con Stefano Salis, Fofi analizzerà la produzione artistica contemporanea alla ricerca del filo delicato che ancora ci lega alle grandi produzioni del ‘900. Un percorso che, dalla decadenza annunciata del mondo contemporaneo, ci conduca fino alla scoperta di quanto ancora ci sia di meraviglioso nella letteratura, nel cinema e nell’arte di oggi. Siamo felici di poter dar vita a collaborazioni che si estendono anche a questo tipo di eventi. Sant’Antioco mostra il lato migliore dell’ospitalità anche in queste occasioni, dove il benvenuto lo si dà a pezzi storici della cultura italiana e oltre. Già a fine settembre abbiamo avuto l’onore di accogliere una buona parte dei nomi presenti al Premio Giuseppe Dessì di Villacidro ed il segno lasciato dal nostro territorio è sembrato indelebile nelle impressioni degli ospiti. Ora, sempre grazie alla collaborazione con il nostro Stefano Salis, avremo la possibilità di un incontro unico nel suo genere. Un altro momento per riflettere e riscoprire i valori di civiltà che ancora possono elevare una comunità.»

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Per un’improvvisa indisposizione di salute dello scrittore Mauro Covacich, salta la presentazione del suo libro “Di chi è questo cuore” in programma oggi (martedì 24), alle 19.00, a Villacidro, nell’ambito della settimana culturale che accompagna la trentaquattresima edizione del premio letterario “Giuseppe Dessì”, in corso fino a domenica (29 settembre) nella cittadina del Medio Campidano.  

La giornata odierna si completa dunque, come da programma, alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì, con lo psichiatra, sociologo e saggista Paolo Crepet, al centro di un incontro, intitolato “Passione & Libertà”, che prenderà spunto dal suo libro più recente, “Passione”, pubblicato l’anno scorso da Mondadori.Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito. Informazioni e aggiornamenti sul Premio e la programmazione degli eventi culturali sono disponibili sulla pagina Facebook e nel sito della Fondazione Dessì, mentre la segreteria organizzativa risponde ai numeri 0709314387, 3474117655, 3406660530, e all’indirizzo di posta elettronica fondessi@tiscali.it .

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Si avvicina il consueto appuntamento di fine settembre a Villacidro con il premio letterario “Giuseppe Dessì”, organizzato dalla Fondazione intitolata allo scrittore sardo, che da domenica 22 a domenica 29 vivrà la sua 34ª edizione.

Nutrito, come sempre, il programma di presentazioni di libri, concerti, mostre e laboratori, ospitato dalla cittadina del Sud Sardegna in cui l’autore di “Paese d’ombre”, scomparso nel 1977 (e di cui ricorre il centodecimo anniversario della nascita), aveva le sue radici.

L’intensa settimana culturale farà da cornice al momento più atteso, in programma sabato 28: la proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni – Narrativa e Poesia – in cui si articola il concorso letterario, e la consegna degli altri due riconoscimenti che ne impreziosiscono ogni edizione: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna.

Sono 351 le opere pervenute quest’anno al Dessì: 239 per la Narrativa e 112 per la Poesia. Dopo averle valutate, la giuria presieduta da Anna Dolfi, ha selezionato i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni letterarie, i cui nomi verranno annunciati nel corso della conferenza stampa in programma venerdì 6 settembre a Cagliari, presso la sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, 2.
 
All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 11.00, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, Graziano Milia, responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna, il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci, e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio.

Nel corso della conferenza stampa, verranno annunciati anche i nomi dei vincitori del Premio Speciale della Giuria e del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, ed il programma completo della settimana culturale villacidrese.


 

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Si avvicina, in Sardegna, il tempo di uno degli appuntamenti letterari più attesi dell’isola: è il premio intitolato a Giuseppe Dessì, in programma a Villacidro, per l’edizione numero trentaquattro, da domenica 22 a domenica 29 settembre. E sarà, come da tradizione, un fitto calendario con presentazioni di libri, concerti, mostre e laboratori e il momento centrale della premiazione dei vincitori, sabato 28 settembre: quaranta appuntamenti, che animeranno il centro del Sud Sardegna dove lo scrittore sardo aveva le sue radici, con la presenza di ospiti d’eccezione, come, tra gli altri gli scrittori Enrico Galiano, Diego De Silva, Simona Sparaco, la violinista Anna Tifu ed il pianista Marco Schirru, il cantautore Pacifico.

Sono 351 le opere pervenute alla segreteria del premio: 239 per la Sezione Narrativa e 112 per la Sezione Poesia. Nei prossimi giorni saranno esaminate dalla giuria che selezionerà tre finalisti per ciascuna delle due sezioni letterarie, i cui nomi verranno annunciati nel corso di una conferenza stampa prevista per i primi di settembre. Presieduta da Anna Dolfi, la qualificata commissione giudicatrice è composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Stefano Salis, Gigliola Sulis, dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, e, in un passaggio di testimone con Massimo Onofri e Mario Baudino, da due nuovi giurati: l’italianista Gino Ruozzi, dell’Università di Bologna, e la firma del quotidiano Il Giornale Luigi Mascheroni.

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Ritorna il “viaggio emozionale” più suggestivo e coinvolgente alla riscoperta del centro storico di Sassari, delle sue atmosfere e della sua vivacità culturale ai tempi della Belle Époque. Venerdì 5 luglio, alle 19.00, il Circolo Culturale Aristeo propone un’accattivante edizione estiva delle “Passeggiate di Enrico Costa”, in una versione rinnovata per i 110 anni dalla morte del grande intellettuale.

Lungo l’itinerario prestabilito, gli attori Daniele Monachella e Gabriella Ferrandico permetteranno di riapprezzare la magia dei luoghi e le ambientazioni ormai dimenticate. Suoni, sapori e veri e propri squarci di vita tardo ottocentesca. La formula è quella della divulgazione diretta, attraverso animazioni teatrali di forte impatto emotivo che riescono a trasmettere non solo le conoscenze ma anche le sensazioni e le atmosfere dei luoghi di ispirazione o ambientazione letteraria. La partecipazione è libera e aperta a tutti.

La partenza è prevista alle 19.00, in un luogo a dir poco simbolico, Piazza Azuni, che con le sue immediate adiacenze costituisce ancora oggi il luogo del terziario per eccellenza. A margine di quel periodo subì un sorprendente e rapido mutamento funzionale: con la demolizione della chiesa di Santa Caterina e di altri edifici di natura politico istituzionale, divenne spiazzo commerciale e il più nobile ritrovo dei signori. Con i suoi caffè, gli alberghi e i ristoranti, fu uno dei più rinomati salotti della città e meta delle personalità di spicco. E quindi il luogo per il quale sono maggiori gli spunti provenienti dalle ricerche di Aristeo, ricchi di valore evocativo e educativo.

Il percorso si snoderà poi dietro le quinte della città vecchia, attraverso la declinazione di affascinanti aspetti storico-narrativi. Lungo le viuzze che costeggiano il piazzale, “Enrico Costa” passeggerà nei dintorni del “Circolo borghese”, l’antesignano dell’attuale “Circolo sassarese”, teatro di famose feste danzanti e ritrovo della Sassari bene del tempo. Poco distante si potrà ammirare la splendida facciata del mobilificio Clemente.

In questa atmosfera coinvolgente, “Costa” ricorderà il suo vecchio amico Giuseppe Dessì, al quale dedicò versi ispirati: «Non ho che a chiuder gli occhi per vedere l’amico, per udire la sua voce, per sentirmelo al fianco… Lo vedo scantonare la via Scano o il Portico del Carmelo, col suo lungo pastrano grigio, il cappello a cencio, il fazzoletto al collo e l’inseparabile bastone dal manico uncinato».

«Attraverso le “Passeggiate” i luoghi divengono paesaggi della memoria e di una socialità mai perduta. Solo in questo modo si riesce a contagiare il senso di un posto attraverso il posto stesso e il contatto con le generazioni che ci hanno preceduto», sottolineano le organizzatrici. Questa edizione pone un ulteriore tassello verso la realizzazione di un sogno nel cassetto del Circolo Aristeo: la nascita del “Festival dei viaggi emozionali Genius Loci”.

Enrico Costa sarà inoltre evocato dalle sagome lignee colorate e mute presenti lungo il percorso, insieme a un richiamo delle réclames del tardo Ottocento. È quest’ultimo il canale di comunicazione privilegiato, assieme ai giornali dell’epoca, per evocare la funzione di aggregazione socio-culturale e commerciale, scenario di un progetto partito nel lontano 2004, assieme all’originale e pioneristica mostra en plein air “Impossibile concorrenza! Venite, osservate e comprate”.

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La sala conferenze della Miniera di Sa Marchesa, a Nuxis, ha ospitato questa sera la presentazione del libro “Viaggiando Chiesa” (Ediuni edizioni), di don Angelo Pittau, organizzata dall’associazione Speleo Club Nuxis guidato da Roberto Curreli, con il patrocinio dell’associazione minatori Nebida Onlus, del comune di Nuxis e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Hanno partecipato alla presentazione, tra gli altri, con l’autore don Angelo Pittau e uno dei due curatori, Gianfranco Murtas, storico e scrittore (l’altro curatore è Andrea Giulio Pirastu), il sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias; Andreano Madeddu, vicepresidente dell’associazione Minatori Nebida onlus e amico di don Angelo Pittau; il professor Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; Alberto Secci, scrittore; Giampaolo Cirronis, giornalista ed editore, moderatore della serata.

Dopo i saluti del sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias, Andreano Madeddu e Tarcisio Agus hanno aperto la serata ricordando le esperienze vissute al fianco di don Angelo Pittau, il primo da amico e cofondatore del periodico “Il Confronto”, il secondo da sindaco di Guspini, comune nel quale don Angelo Pittau negli stessi anni guidava la parrocchia principale; è seguito un lungo ed appassionato intervento dello scrittore Alberto Secci che ha recensito il libro. E’ stata poi la volta di Gianfranco Murtas che ha raccontato come è nato il libro-intervista e tanti aneddoti delle esperienze di vita di don Angelo Pittau, «in giro per il mondo»… Dopo due nuovi brevi interventi di Andreano Madeddu e Tarcisio Agus, ha chiuso la serata don Angelo Pittau con un intervento che ha tenuto incollati sulle sedie i numerosi presenti.

La serata è stata allietata dall’esibizione del Coro Collegium Musicum di Santadi, diretto dal maestro Paolo Sanna, che ha proposto tre brani, in apertura di serata, a metà e alla fine della serata. Al termine, Maria Antonietta Pinna, organizzatrice della presentazione, ha ringraziato tutti i presenti e consegnato a don Angelo Pittau una confezione di vini offerta dal presidente della Cantina Santadi, Antonello Pilloni.

Don Angelo Pittau, presbitero villacidrese, classe 1939, ordinato nel 1965, laureatosi in Scienza e Tecnica dell’Opinione Pubblica all’Università Pro Deo (poi LUISS) di Roma con una tesi sull’opera letteraria di Giuseppe Dessì, nel 1967 partì per il Vietnam, al tempo coinvolto in una feroce guerra e vi rimase tre anni, impegnato in attività di docenza alla Pontificia Facoltà Teologica di Dakar, anche da giornalista free lance per diverse testate occidentali.

Rientrato in Europa nel 1970, prete operaio a Lione, poi a Torino, dove con don Piergiorgio Ferrero fondo la Comunità parrocchiale dell’Ascensione.

Rientrò in Sardegna nel 1974, chiamato dal vescovo Antonio Tedde, con l’incarico di dar vita alla nuova parrocchia Madonna del Rosario, in un quartiere molto povero.

I vescovi di Ales lo incaricarono della pastorale del lavoro e della direzione della Caritas diocesana, nel cui ambito diede vita a diversi Centri di Ascolto nelle comunità della Diocesi e si occupò di dare risposta ai più disparati bisogni sociali.

E’ stato tra i promotori del Centro Servizi del Volontariato Sardegna Solidale e presidente regionale del coordinamento delle comunità di recupero, dando a queste attività un respiro internazionale, per le relazioni avviate e sostenute con centri ecclesiali in Africa, Asia e America Latina.

Nel 1987, come Caritas diocesana lanciò la Marcia per la Pace, giunta alla 33ª edizione.

Giornalista pubblicista, laureatosi in Pedagogia all’Università di Sassari, fondò e diresse nel 1977 il mensile “Confronto” e collabora con diverse testate anche nazionali, pubblicò inoltre diversi libri.

Vediamo ora le interviste con don Angelo Pittau, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus ed il presidente dell’associazione Speleo Club di Nuxis Roberto Curreli, realizzate al termine della presentazione del libro.

       

 

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Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Venerdì 21 giugno, appuntamento a Villacidro, alle 18.00, in via Cavour 36, presso l’Istituto comprensivo n° 2 “Giuseppe Dessì”. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini. Dopo Lanusei, Orosei, Senorbì e Terralba, quello di Villacidro è il quinto di quaranta comuni che hanno aderito all’iniziativa e nei quali la ceramica verrà collocata.

Insieme agli studenti delle scuole elementari e ai volontari del territorio, all’iniziativa di venerdì, che sarà aperta dalla banda musicale “Santa Cecilia”, prenderanno parte il sindaco di Villacidro, Marta Cabriolu, il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, ed il presidente del Centro di Ascolto Madonna del Rosario e del Centro di Alta Formazione don Angelo Pittau.

Al termine della manifestazione è previsto un incontro pubblico e un momento conviviale nei locali dell’ex Seminario di via Vittorio Emanuele 15. Le testimonianze dei volontari saranno intramezzate dalle esibizioni della banda musicale “Santa Cecilia” e del gruppo folk “Città di Villacidro”.

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Dopo il grande successo del concerto tenuto il 1 giugno da Mauro Palmas con il Palma de Sols Trio sulla spiaggia di Perd’e Sali, a Sarroch, domenica 9 giugno, a partire dalle ore 10,00, la Foresta Monti Mannu, a Villacidro, farà da cornice al nuovo appuntamento con il progetto speciale “Muidas”.  L’evento, inserito nel all’interno della più ampia programmazione dell’edizione 2019 di Mare e Miniere, è organizzato in sinergia con L’Officina delle Idee di Sarroch, associazione culturale che promuove iniziative ed attività volte a perseguire la valorizzazione del territorio.
La mattinata si aprirà alle ore 10,00 con il percorso letterario a cura di Simonetta Soro e dedicato allo scrittore villacidrese Giuseppe Dessì del quale verranno letti alcuni brani tratti dal libro “Un pezzo di luna. Note, memoria e immagini della Sardegna” che raccoglie gli scritti più belli ed intensi sulla Sardegna. La passeggiata attraverso i boschi di Monti Mannu restituirà la storia della potente vocazione narrativa di Dessì, del suo modo di sentire e di vivere, di esistere e di entrare in relazione col mondo, che ancora convince, appassiona e commuove.
Al termine del percorso letterario, alle ore 11,00, sarà protagonista la musica con il concerto di Gabriele Mirabassi (clarinetto) e Simone Zanchini (fisarmonica), un vero e proprio incontro al vertice tra due grandi virtuosi del proprio strumento e nonché protagonisti della scena musicale internazionale. La trasversalità musicale che contraddistingue entrambi permette loro di esprimersi con facilità da sempre sia nel mondo del jazz che in quello della musica classica. In questo duo la goliardia dei ritmi del Sud America e la profondità pulsante del vecchio swing si mescolano alle sonorità di un jazz odierno e moderno che si esprime nello stile compositivo di entrambi. L’eclettismo dei due musicisti permette loro di spaziare ed improvvisare in maniera estemporanea con altissimo inter-play comunicativo, alternando composizioni originali a celebri standard del repertorio latino-americano. Grande forza e suono di un solista del calibro di Gabriele Mirabassi, da più di trent’anni al vertice tra i migliori clarinettisti del panorama mondiale, sostenuto dal magma sonoro e creativo di Simone Zanchini, considerato uno dei più originali e innovativi fisarmonicisti della scena internazionale. Coniugando la valorizzazione del territorio e delle sue bellezze naturalistiche con l’attenzione verso la cultura sarda e la musica internazionale, “Muidas” si conferma come uno degli appuntamenti da non perdere del cartellone di Mare e Miniere.