22 December, 2024
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Politiche a tutela della famiglia, investimenti nella robotica ospedaliera, interventi a sostegno dei Comuni e, in particolare, di quelli che sono stati colpiti dagli incendi, ma anche l’istituzione di una task force che sia in grado di smaltire le 90mila pratiche arretrate di Argea. Sono alcuni dei principali interventi previsti nella “Quarta variazione di Bilancio 2019-2021 e disposizioni varie”, presentata oggi in commissione Bilancio, presieduta da Valerio De Giorgi (Misto), dall’assessore regionale della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino. Ottanta milioni di euro rimodulati per consentire di non perdere le risorse, renderle spendibili e effettuare modifiche normative urgenti a tutela del territorio e delle attività produttive. Tra gli interventi che l’esponente dell’Esecutivo regionale ha voluto evidenziare c’è, inoltre, quello a sostegno delle pazienti oncologiche e, in particolare, la possibilità di acquistare le parrucche a carico della Regione, ma anche la norma a sostegno delle famiglie e della natalità con la possibilità di vedere azzerata la retta degli asili nido e delle scuole materne e, in mancanza di strutture disponibili, sarà possibile avere un rimborso per chi deve assumere una baby sitter.

«Per la prima volta – ha affermato l’assessore Giuseppe Fasolino – le famiglie sarde avranno la possibilità di mandare i propri figli sia all’asilo nido sia alle scuole materne e vedersi rimborsare le quote della retta e il costo delle baby sitter. Si tratta di una norma che oltre a sostenere la famiglia può creare nuovi posti di lavoro e far emergere, in alcuni casi, il sommerso.»

Per quanto riguarda la robotica ospedaliera, Giuseppe Fasolino ha ricordato che si tratta di un investimento importante che riguarda due ospedali di Sassari, uno di Nuoro e uno di Cagliari.

L’assessore ha poi ricordato che sono presenti nel testo una serie di interventi per le chiese, ma anche che sostengono comparti come quello del sughero, che prevedono contributi per i comuni sardi affinché possano progettare e, quindi, programmare la partecipazione ai vari bandi proposti dalla Regione.

«L’obiettivo che ci siamo posti – ha aggiunto Giuseppe Fasolino – è di mettere gli enti locali nelle condizioni di poter partecipare ai bandi.»

L’esponente dell’Esecutivo ha anche evidenziato che ci sono alcune norme che possono chiarire aspetti importanti, come quella dell’articolo 8 «che prevede di salvare quegli imprenditori che hanno le strutture di facile rimozione, che svolgono servizi legati alla balneazione e che, in questo momento, si vedono obbligati a dover smontare le strutture a fine ottobre e doverle rimontare i primi di aprile».

«Questa norma salverebbe questi imprenditori – ha spiegato l’assessore del Bilancio e Programmazione -, che potrebbero anche sfruttare il clima favorevole allungando la stagione balneare e creando opportunità occupazionali. Nel testo è stata inserita anche una norma a favore dei tassisti, che prevede un contributo a fondo perduto del 40 per cento da parte della Regione, che in cambio chiede una serie di servizi da attivare sul mezzo:  wifi, pos obbligatorio, servizio per disabili, monitor all’interno dei taxi visibile dai posti posteriori, che possa far apprezzare le immagini della Sardegna, e, infine, che il tassista partecipi a un corso di inglese e che ottenga una certificazione in modo da offrire ai turisti un servizio più completo.»

Per l’opposizione sono intervenuti Eugenio Lai (Leu), Massimo Zedda (Progressisti), Giuseppe Meloni (Pd), Alessandro Solinas (M5S) e Gianfranco Satta (Progressisti). Gli esponenti della minoranza hanno evidenziato che il testo non prevede un’idea di sviluppo per la Sardegna, che ci sono molte norme intruse e troppo particolari, che accontenterebbero singole realtà, ma scontenterebbero tutta una platea di potenziali beneficiari. Critiche sono state mosse, in particolare, all’articolo 8 sulle disposizioni in materia di urbanistica, all’articolo 5 sui criteri di nomina dei direttori generali, all’utilizzo di personale regionale per istituire la task force per far fronte alle problematiche di Argea, perché sguarnirebbe altri servizi dell’Amministrazione. Massimo Zedda ha sottolineato, inoltre, la mancanza di una relazione tecnica che consenta di  un approvare un testo normativo in armonia con la legislazione vigente, evitando così possibili rilievi successivi. Michele Cossa (Riformatori sardi) ha affermato che il provvedimento  ha il titolo  Variazione di bilancio  e disposizioni varie e che perciò le norme non si posso considerare intruse, ma ha auspicato che si eviti l’utilizzo di norme troppo particolari che determinano «una disfunzionalità nella programmazione delle risorse».

Il presidente Valerio De Giorgi ha annunciato che sarà inviato alle altre commissioni per il parere relativo alle parti di competenza e che il termine per presentare gli emendamenti è stato fissato per lunedì, 25 novembre alle 14. La Commissione Bilancio si riunirà nuovamente martedì, 26 novembre, alle 10 per l’esame degli emendamenti e degli articoli.

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Prosegue l’attività delle Commissioni del Consiglio regionale. La Seconda commissione (Lavoro, Cultura e formazione professionale), presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) si riunirà mercoledì, 20 novembre, alle 16.00, in seduta congiunta con la Quarta commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia). All’ordine del giorno: l’audizione del Presidente di sistema dell’Autorità portuale del mare di Sardegna e dei sindacati CGIL, CISL, UIL regionali in merito alla grave situazione in cui versano i lavoratori della società Sinergest impiegati presso la stazione marittima del porto Isola bianca di Olbia (su richiesta di convocazione straordinaria del gruppo Movimento 5 stelle). I Parlamentini sentiranno in audizione anche il Direttore generale dell’Agenzia Forestas sulle problematiche dei cantieri forestali dell’Agenzia Forestas presenti nei Comuni di Alà dei Sardi, Bono, Bottida e Monti.

La Terza commissione (Programmazione, bilancio e politiche europee), presieduta dal vice presidente Cesare Moriconi (Pd), si riunirà martedì 19 novembre, alle 16.00. All’ordine del giorno: l’elezione del Presidente e di un Segretario e l’esame del Disegno di legge “Quarta variazione al Bilancio 2019-2021 e disposizioni varie” (qualora pervenuto).

La Quarta commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia), si riunirà martedì, 19 novembre, alle 16.00. All’ordine del giorno: l’audizione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, dei Sindaci dei Comuni di Nuoro, Macomer, Birori, Borore, Dualchi, Noragugume, Bortigali, Silanus, Lei, Bolotana, Orotelli, Oniferi, Bono, Anela, Burgos, Illorai, Bottida, Benetutti, Nule, Esporlatu, Bultei, del rappresentante del Comitato “Trenitalia” e del rappresentante del Comitato “Adesso Basta”, sulle problematiche della S.S. 129 Nuoro-Macomer.

I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì, 20 novembre, alle 10.00. Il Parlamentino sentirà in audizione l’assessore regionale dell’Urbanistica, Quirico Sanna, sulle problematiche relative ai manufatti amovibili e gli interventi di edilizia nei litorali. A seguire la Commissione esaminerà la proposta di legge n. 15 (Mula e più) su “Disposizioni sulla gestione della posidonia spiaggiata” e sentirà in audizione il Presidente dell’Anci Sardegna, Giovanni De Falco del IAS-CNR di Oristano (Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino), Giuseppe Andrea de Lucia del CNR Torregrande, Sandro Demuro del MedCoastLab ed i rappresentanti dell’Ordine regionale dei geologi della Sardegna.

Nel pomeriggio, alle 16.00, la Commissione si riunirà in seduta congiunta con la Seconda commissione. All’ordine del giorno: l’audizione del Presidente di sistema dell’Autorità portuale del mare di Sardegna e dei sindacati CGIL, CISL, UIL regionali in merito alla grave situazione in cui versano i lavoratori della società Sinergest impiegati presso la stazione marittima del porto Isola bianca di Olbia (su richiesta di convocazione straordinaria del gruppo Movimento 5 stelle). I parlamentini sentiranno in audizione anche il Direttore generale dell’Agenzia Forestas sulle problematiche dei cantieri forestali dell’Agenzia Forestas presenti nei Comuni di Alà dei Sardi, Bono, Bottida e Monti.

La Quinta commissione (Attività produttive), presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) si riunirà, compatibilmente con i lavori del Consiglio regionale, giovedì 21 novembre, alle 13.00. All’ordine del giorno l’audizione degli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, della Programmazione. Giuseppe Fasolino, e del Lavoro, Alessandra Zedda, dei rappresentanti di Confindustria Sardegna Centrale e di una rappresentanza di imprenditori del settore sulle problematiche del comparto delle cave di Orosei – IV polo industriale regionale.

La Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità, presieduta da Michele Cossa (Riformatori sardi) si riunirà, martedì 19 novembre, alle 10.30. All’ordine del giorno l’audizione dei rappresentanti del Comitato per l’Insularità in Costituzione e dell’ex presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru.

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La Giunta regionale ha approvato l’assestamento di bilancio da 80 milioni di euro destinati a finanziare una serie di interventi a favore di famiglie e imprese. Il disegno di legge (“Quarta variazione al bilancio 2019-2021”) sarà tra pochi giorni all’esame dell’Aula del Consiglio regionale.

«Abbiamo riprogrammato 80 milioni di euro – sottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas – per dare risposte concrete a settori vitali per lo sviluppo della Sardegna, garantendo sostegno alle attività economiche, al sociale, all’ambiente, alla promozione turistica, al lavoro, alla cultura. Questa Giunta ha una visione strategica e punta su una programmazione attenta che si concretizzerà ulteriormente con una manovra finanziaria costruita per rispondere alle reali esigenze delle nostre famiglie e delle nostre imprese. Alle chiacchiere e ai proclami vuoti preferiamo atti concreti per il benessere del popolo sardo.»

«Si tratta di interventi importanti in grado di incidere nell’immediato – evidenzia l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino – a cominciare dall’istituzione di una speciale task force in grado di fornire da subito risposte alle molteplici pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni nel settore agricolo. Un intervento fortemente voluto dal presidente Solinas, pronto a raccogliere le istanze e il ‘grido di disperazione’ di molti imprenditori e a tradurli in impegni concreti.»

«Grazie al grande gioco di squadra – aggiunge Giuseppe Fasolino – è stato possibile recuperare molte risorse non spese per avviare azioni articolate in grado di incidere positivamente sulla condizione economica delle nostre famiglie dando loro la possibilità di accedere più facilmente ai servizi rivolti alla prima infanzia tramite l’abbattimento della retta per la frequenza dei propri figli negli asili o il contributo per i servizi di baby-sitting a favore di genitori lavoratori.»

«Nell’assestamento di bilancio – spiega l’assessore della Programmazione – trovano spazio anche lo stanziamento di 4 milioni di euro per far fronte agli effetti dei devastanti incendi di questa estate che hanno colpito amministrazioni locali e privati, i circa 9 milioni per la diffusione e l’implementazione della chirurgia robotica, e le micro azioni per migliorare la qualità della vita delle donne sottoposte a terapia oncologica chemioterapica.»

Sono poi previsti contributi per la riqualificazione e la modernizzazione del servizio taxi in Sardegna, quelli sugli oratori per valorizzarne la funzione sociale, educativa e aggregativa, e per la messa in sicurezza di strade, ponti, edifici di culto.

«Questi sono solo alcuni dei provvedimenti contenuti nel testo per migliorare la qualità della vita di famiglie, delle imprese e dei cittadini – conclude Giuseppe Fasolino . che vogliono rappresentare quel ‘ponte ideale’ verso la nuova manovra che stiamo predisponendo e che costituirà la vera sfida per il raggiungimento degli obiettivi di governo, mettendo a frutto anche i grandi risultati conseguiti con la chiusura dell’accordo sulla vertenza entrate.»

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«Oggi possiamo dire con certezza che Sa Manifattura rappresenta un esempio virtuoso, frutto della battaglia autonomistica portata avanti fin dal 2003 e proseguita sotto il segno della continuità amministrativa dalle diverse Giunte regionali. Recuperato grazie ai fondi Europei, questo bene è stato restituito alla città di Cagliari e, più in generale, alla Sardegna perché possa essere proiettata su uno scenario internazionale sia attraverso la ricchezza delle tradizioni e sia attraverso l’innovazione che qui prende forma, con evidenti riflessi sull’occupazione e sulle nuove opportunità per le imprese.»

Così l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino in merito al progetto “La fabbrica della creatività”, realizzato grazie all’alleanza tra Regione Sardegna e Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il progetto, che testimonia appunto la riqualificazione e la restituzione del bene alla comunità, è stato esposto oggi alla presenza, tra gli altri, di  Maria Assunta Serra, commissario di Sardegna ricerche, e di Alessandra Cardaci della direzione generale della Politica regionale ed urbana (Dg Regio) della Commissione europea.

Nel mese di novembre la Sardegna è al centro de “L’Europa nella mia regione”, campagna che vuole valorizzare progetti e iniziative locali sostenute e sviluppate dai fondi europei. Sa Manifattura ospiterà un Innovation Lab, in cui sperimentare nuove tecnologie con l’obiettivo di fornire strumenti a utenti e imprese.

«Si tratta – ha concluso l’assessore regionale della Programmazione – di un percorso che vogliamo condividere con i territori. Per questo abbiamo coinvolto anche il Comune di Cagliari, che parteciperà alle scelte strategiche di questo bene attraverso la redazione di un master plan d’area condiviso. La riqualificazione di questo importantissimo bene dimostra che quando c’è la collaborazione tra l’Unione europea e i territori arrivano risultati concreti.»

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Domani, mercoledì 13 novembre, alle 10.00, nei locali della Manifattura Tabacchi di Cagliari, si terrà la conferenza stampa di presentazione della campagna “Le idee migliori nascono in fabbrica”, commissionata dall’Unione europea per testimoniare la riqualificazione e la restituzione del bene alla comunità. Interverranno l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, il commissario di Sardegna ricerche, Maria Assunta Serra, ed Alessandra Cardaci della direzione generale della Politica regionale e urbana (Dg Regio) della Commissione europea.

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Un lavoro intenso nelle ultime settimane con il Governo e la Ragioneria generale dello Stato, condotto in prima linea dal presidente della Regione Christian Solinas, dal vice ministro dell’Economia e delle Finanze Antonio Misiani, dall’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, dall’ispettore generale capo dell’IGEPA Salvatore Bilardo e dalle strutture tecniche dei rispettivi dicasteri ha tracciato il perimetro per la definizione di un accordo ampio, che va oltre la sola vicenda degli accantonamenti ed affronta i nodi storici delle infrastrutture e dell’insularità.
«E’ stato un confronto serrato ma leale – ha dichiarato il governatore Christian Solinas – il cui percorso intendo riferire all’Aula del Consiglio regionale nei prossimi giorni prima di partire per Roma, dove conto di sottoscrivere in settimana un accordo che chiuderà finalmente la partita degli accantonamenti e porterà alle casse regionali importanti risorse anche per un piano straordinario di interventi infrastrutturali.»
Grande soddisfazione e ottimismo anche da parte dell’assessore Giuseppe Fasolino, che ha sottolineato «la responsabilità morale e l’obbligo nei confronti dei sardi di provare in tutti i modi a risolvere una vertenza storica per la Sardegna. Per questo abbiamo lavorato per individuare la migliore soluzione, che partendo dal riconoscimento delle somme dovute alla nostra Isola arrivasse fino ad un patto sul futuro. Sembrava una battaglia impossibile, invece con caparbietà e con grande impegno siamo ad un passo dal portare a casa un risultato che restituisca dignità al popolo sardo».
Il presidente non aveva mai fatto mistero, a partire dalle dichiarazioni programmatiche, di puntare ad una chiusura della trattativa entro l’anno per poter programmare nella parte iniziale della legislatura una serie di interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e valorizzazione di strade, scuole, beni archeologici ed immobili del patrimonio regionale, oltreché di realizzazione di nuovi plessi ospedalieri.
«Vogliamo inoltre sancire in questo Accordo l’avvio di un tavolo istituzionale per trovare le compensazioni necessarie a rimuovere gli svantaggi strutturali permanenti derivanti dall’insularità, anticipando di fatto l’inserimento del principio in Costituzione e restituendo da subito ai Sardi la possibilità di poter godere degli stessi diritti e della stessa intensità di prestazioni dei cittadini di terraferma, senza pagare ancora l’intollerabile diseguaglianza in termini di trasporti, energia, servizi ed infrastrutture», ha concluso il presidente della Regione.

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Il Consiglio regionale ha approvato la mozione sugli adempimenti conseguenti all’ordinanza della Corte di Cassazione sulla richiesta di referendum abrogativi ed il bilancio consolidato.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, alcuni consiglieri regionali hanno preso la parola sull’ordine dei lavori.

Il consigliere di Udc-Cambiamo Giorgio Oppi, auspicando che si possa mettere ordine nel disordine, ha ricordato la recente riunione dei capigruppo per consentire al Consiglio di operare in modo più spedito ma, ha osservato, tale volontà appare vanificata dalla decisione di convocare la quinta commissione per la giornata di giovedì, per cui è opportuno lo spostamento della riunione

Laura Caddeo, dei Progressisti, firmataria di una mozione presentata il 10 ottobre scorso per discutere le linee guida dal Piano di ridimensionamento scolastico, ha raccomandata la sollecita discussione dell’argomento perché, nel frattempo, l’assessorato ha convocato Comuni e dirigenti scolastici in assenza delle linee guida.

Il presidente ha recepito la richiesta.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha ripercorso un suo intervento nella precedente seduta, finalizzato al rispetto della legge che prevede per i consiglieri regionali la disponibilità delle delibere di Giunta. Questo ancora non avviene, ha lamentato, e si tratta di un diritto che va salvaguardato.

Il presidente ha preso atto delle richiesta.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni ha chiesto l’inversione di ordine del giorno per trattare prioritariamente gli argomenti legati al bilancio che rivestono carattere di urgenza.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto 10 minuti di sospensione proprio in considerazione delle novità intervenute nel contenuto di alcuni documenti di provvedimenti di bilancio.

Il vice capogruppo del Pd Roberto Deriu ha invitato la maggioranza a riflettere sulla necessità di assicurare il numero legale in presenza di provvedimenti che richiedono una maggioranza qualificata; occorre a suo avviso una regola chiara perché l’opposizione è stanca di coprire le assenze della maggioranza.

Il consigliere di Sardegna 20/20 Stefano Tunis ha ribadito che la richiesta di sospensione è dovuta soltanto alla necessità di approfondire il contenuto di alcune norme e spiace, ha aggiunto, che l’opposizione intervenga strumentalmente per far rilevare una presunta mancanza del numero legale che invece c’è.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha protestato contro quello che ha definito un teatrino che non va bene. Bisogna dire le cose come stanno, ha aggiunto, e cioè che il motivo della sospensione è dovuto alla la delibera di modifica di referendum presentato dalla Lega che richiede la maggioranza qualificata, cosa che adesso non c’è.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, ha chiesto l’autorizzazione ad allargare la pausa dei lavori per poter incontrare il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova sul prezzo del latte, paventando che forse la seduta riprenderà di pomeriggio.

Il presidente ha sospeso la seduta per 10 minuti.

Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha iniziato l’esame della mozione n. 98 (Giagoni e più) “sugli adempimenti conseguenti all’ordinanza della Corte di Cassazione sulla richiesta di referendum abrogativi.

Illustrando il provvedimento, il consigliere Dario Giagoni ha affermato che occorre dare seguito alle osservazioni dell’ufficio competente della Corte di Cassazione, con riferimento sia alla formulazione del quesito che va integrato con la trascrizione dei testi di cui si richiede l’abrogazione, che alla modifica della denominazione della richiesta referendaria. Quindi, ha concluso, è necessario anche cambiare il testo della mozione approvata dal Consiglio il 25 settembre scorso.

A nome della Giunta, la vice presidente Alessandra Zedda ha annunciato la rimessione all’Aula.

Per dichiarazione di voto il consigliere della Lega Pierluigi Saiu, favorevole, ha ribadito le argomentazioni sostenute nella seduta precedente.

Il consigliere Stefano Tunis (Sardegna 20/20), favorevole, ha detto che i recenti fatti della politica richiedono ancora di più un rapporto sempre più stretto fra istituzioni e cittadini, superando alchimie incomprensibili. La proposta referendaria farà molto bene al dibattito ed alla comunità che sarà messa nelle migliori condizioni per comprendere compiutamente le scelte che la riguardano. Un segnale in questa direzione, ha concluso, è arrivato in modo molto forte dalle recenti elezioni regionali dell’Umbria.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, contrario, ha ricordato che il testo della mozione precedente, come aveva sostenuto l’opposizione, era scritto male, tanto è vero che la stessa Cassazione ha introdotto modifiche significative.

Messa ai voti, la mozione n.98 è stata approvata con 35 voti favorevoli

Successivamente il Consiglio ha iniziato la discussione del Documento n. 3 riguardante il bilancio consolidato della Regione per il 2018.

Il consigliere del Psd’Az Stefano Schirru, relatore di maggioranza, ha ricordato che il documento comprende il risultato economico patrimoniale e finanziario del sistema Regione inserito nella riforma normativa per il controllo della finanza pubblica, che va approvato entro il 30 settembre con riferimento all’anno precedente. Dal consolidato, ha proseguito, manca la relazione dei Revisori dei Conti il cui collegio non è stato ancora completato, ma l’elemento più significativo riguarda la visione incompleta dei dati relativi ad Enti ed Agenzie perché non tutti hanno trasmesso la prescritta relazione in tempi utili. Per questo, ha concluso, è auspicabile l’adozione di provvedimenti adeguati e di direttive che consentano sia un indirizzo più incisivo della capogruppo-Regione, che una maggiore efficienza in tema di governance e controlli.

Il consigliere Massimo Zedda, relatore di minoranza, ha sottolineato alcuni aspetti preoccupanti del consolidato, sia per quanto concerne la sottovalutazione degli obblighi delle partecipate nei confronti della capogruppo-Regione, fatto che determina una vistosa carenza di dati numerici, riferibili a ben 15 soggetti su 32 che non hanno trasmesso documenti, indebolendo di fatto il consolidato in termini di programmazione controllo ed intervento in caso di inefficienze. A nostro giudizio, ha aggiunto, il documento presenta anche una sottovalutazione degli effetti delle assunzioni effettuate dalle partecipate che si riflette sulla capacità assunzionale della capogruppo e non deve andare fuori controllo. Zedda ha infine proposto che, all’atto della nomina degli amministratori, siano introdotte in un quadro di indirizzi più stringenti, misure sanzionatorie con il taglio dei premi di produzione, per quanti non presentino in tempo i documenti di bilancio.

Il presidente ha dato la parola all’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Fasolino, il quale ha condiviso  l’analisi fatta dal consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda, e ha affermato di ritenere utile avere uno strumento che consenta di intervenire sull’amministratore o il commissario dell’ente. Per Fasolino sarebbe necessario che gli obblighi venissero estesi anche a quelle società, seppur piccole, che non rientrano nel bilancio consolidato, ma che incidono sul bilancio della Regione.

L’Aula ha poi approvato gli allegati 1, 2, 3 e, infine ha dato il via libera al documento con 29 voti favorevoli e 20 astenuti.

Il presidente Michele Pais ha aperto la discussione sul successivo punto all’ordine del giorno: il Disegno di legge 22/A “Riconoscimento di debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettere a) ed e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive modifiche ed integrazioni, e autorizzazione di spese non rientranti tra i debiti fuori bilancio di cui all’articolo 73 del decreto legislativo n. 118 del 2011”.

Ha preso la parola il relatore di maggioranza, Stefano Schirru (Psd’Az), il quale in apertura ha ringraziato il vice presidente della Commissione bilancio, Cesare Moriconi, e la struttura della Commissione per il lavoro svolto.

Il provvedimento in esame, ha spiegato Stefano Schirru, prevede due tipologie di debiti fuori bilancio: quelli derivanti dalle sentenze esecutive e quelli per l’acquisizione di beni e servizi in assenza di un preventivo impegno di spesa. Poi all’articolo 3 è presente un elenco di spese non rientranti tecnicamente nei debiti fuori bilancio: si tratta dei contributi obbligatori dovuti all’Anac in occasione della pubblicazione di gare e spese di notifica di verbali per violazione del codice della strada. L’articolo 4 prevede la copertura finanziaria e infine l’articolo 5 l’entrata in vigore. Il testo del disegno di legge, ha continuato il relatore, è correlato da una dettagliata relazione nella quale, come chiarito dall’assessore alla Programmazione, ciascun assessorato interessato, dopo aver ricostruito l’iter di formazione dei debiti in esame ha attestato la sussistenza degli stessi. I dati sono poi stati verificati dall’assessorato della Programmazione.

Stefano Schirru ha poi spiegato che l’assessore, in Commissione, ha anche illustrato i due emendamenti proposti dalla Giunta: un emendamento aggiuntivo all’articolo 2 per ulteriori debiti dovuti all’acquisizioni di beni e servizi da parte degli assessorati, e un emendamento articolo 4 che ricalcola il totale delle risorse necessarie per la copertura anche dell’emendamento all’articolo 2 (1,945 milioni per il 2019 e 5.937 euro per il 2020). La commissione Bilancio ha approvato, nella seduta del 16 ottobre 2019, il Disegno di legge in esame come modificato e integrato dagli emendamenti, ha concluso Schirru, con i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza e l’astensione dei gruppi di opposizione.

Come relatore di minoranza è intervenuto Massimo Zedda (Progressisti), il quale ha ringraziato anche lui per il lavoro svolto il vice presidente Cesare Moriconi e referendari consiliari. Il consigliere di opposizione ha esaminato nel dettaglio due punti. Il primo è stato quello relativo alla “realizzazione di un sistema di monitoraggio elettronico e di sistemi di comando per la prevenzione degli incendi nelle zone boschive individuate dal piano regionale ex legge 1 marzo 1975 n. 47”, per cui il Servizio vigilanza e coordinamento tecnico della Direzione generale del Corpo forestale, in data 4 giugno 2008, non aveva approvato la relazione e il certificato di collaudo presentato, ritenendo che gli atti fossero affetti da abbondanti sintomi di inidoneità per verificare se il sistema di monitoraggio elettronico fosse eseguito secondo le prescrizioni tecniche prestabilite ed in conformità al contratto e agli atti aggiuntivi successivi. Nella stessa data veniva revocato l’incarico ai collaudatori e successivamente negato il pagamento degli onorari.  Con sentenza del Tribunale di Cagliari, pubblicata il 20 novembre 2018, la Regione è stata condannata al pagamento degli onorari e delle spese. Massimo Zedda ha chiesto di capire cosa avesse originato nel 2008 l’opposizione della Regione e se quel sistema di monitoraggio contestato ha poi funzionato.

Il secondo debito fuori bilancio di cui si occupato il relatore di minoranza è stato quello relativo alla vicenda di Tuvixeddu, quando, ha spiegato Massimo Zedda, due legislature fa la Regione Sardegna scelse la via dell’arbitrato. Gli arbitri, ha ricordato il consigliere, avevano stabilito che la Regione dovesse risarcire 84 milioni di euro. Un anno fa si è scoperto, ha continuato Massimo Zedda, che la Regione deve 1 milione di euro. Il consigliere dei Progressisti ha chiesto di capire quali azioni e motivazioni siano state presentate per ottenere questo stravolgimento e quali azioni la Regione stia intraprendendo per riottenere gli 83 milioni di euro già erogati. Massimo Zedda ha, infine, dichiarato il voto di astensione.

Il presidente Pais ha dato quindi la parola alla Giunta. L’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Fasolino, ha ritenuti esaustivi gli interventi dei due relatori e ha affermato che, come assessore del Bilancio, ha il ruolo di riconoscere i debiti fuori bilancio in base all’articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42). Giuseppe Fasolino ha poi affermato che per entrare nel merito delle vicende che hanno portato ai debiti fuori bilancio riconosciuti è opportuno fare riferimento agli assessorati competenti.

Il presidente Michele Pais ha messo in votazione il passaggio agli articoli, che è stato approvato con 28 voti favorevoli e 20 astenuti. L’Aula ha poi approvato gli articoli 1 e 2 con 32 voti favorevoli e 21 contrari.

Sull’articolo 3, il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha presentato un emendamento aggiuntivo orale per recepire una norma nazionale e consentire agli operatori che hanno concessioni demaniali di poter mantenere le strutture montate fino al 31 dicembre 2020, in attesa dell’approvazione di una norma regionale specifica. Contro l’emendamento si è pronunciato il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus. Sono poi intervenuti Giovanni Satta (Psd’Az), Massimo Zedda (Progressisti), Angelo Cocciu (FI) e Giuseppe Meloni (Pd). (eln)

Il consigliere Roberto Deriu (Pd) ha invitato il presidente del Consiglio a dichiarare prima della discussione l’eventuale ammissibilità o meno degli emendamenti presentati: «Posto che la materia debba essere affrontata con un provvedimento organico noi non vogliamo entrare nel merito della questione, ponevamo solo una questione di opportunità».

Il consigliere Roberto Li Gioi (M5S) si è detto dispiaciuto per la decisione del gruppo dei progressisti di opporsi all’emendamento orale «fondamentale per tutelare una categoria di imprenditori che ha bisogno di certezze».

Il capogruppo dei progressisti Francesco Agus ha ribadito la sua posizione: «La nostra posizione è chiara: la norma statale può e deve essere applicata. Se non c’è competenza della Regione sul demanio vuol dire che la competenza è dello Stato. Alcune norme statali possono essere recepite automaticamente, per altre occorre farlo espressamente. In questo caso, l’assessorato all’urbanistica non vuole prendersi responsabilità. Non si può chiedere al Consiglio di esprimersi su una materia sulla quale non ha competenza. Si rischiano contenziosi che potrebbero trasformarsi in un danno per i lavoratori. La mia contrarietà è dovuta anche a questioni di metodo, credo che il tema meriti una seria istruttoria. Devono essere sentiti tutti: direttori dei servizi, direttori generali e assessori».

Il capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu (Forza Italia) si è pronunciato a favore dell’emendamento chiedendo alla maggioranza di andare avanti nella discussione.

Il proponente Franco Mula (Psd’Az) ha ribadito: «Non votare un emendamento per una questione di metodo mi sembra davvero singolare. Non lo chiedo per me ma per chi ha problemi in tutta la Sardegna. Si tratta solo di recepire una legge nazionale».

Giorgio Oppi (Udc), rivolto all’on. Cocciu, ha ricordato le disposizioni del regolamento sulla presentazione di emendamenti orali in aula: «Stiamo perdendo tempo, quando un solo consigliere si oppone l’emendamento decade, non c’è oggetto di discussione».

Sulla stessa linea il capogruppo di Leu, Daniele Cocco, che però ha avanzato una proposta: «Visto che non c’è unanimità sull’emendamento perché non fare un ordine del  giorno per chiedere all’assessore di applicare la normativa nazionale? Se la norma esiste va applicata, altrimenti si danneggiano le persone che lavorano costringendole a spendere inutilmente i pochi soldi che hanno guadagnato d’estate».

Di diverso avviso Massimo Zedda (Progressisti): «Abbiamo già affrontato questo tema delle concessioni balneari discutendo la mozione presentata da Dario Giagoni (Lega). Il problema nasce perché la norma sta cedendo davanti ai tribunali e c’è difficoltà di applicarla da parte degli uffici, anche a livello nazionale. Ci sono dubbi di legittimità. Se a questo si aggiungono i nostri problemi con i piani di utilizzo dei litorali si capiscono i timori degli uffici. Serve chiarezza, finora i tentativi di risolvere in modo differente le varie  situazioni sono andati a sbattere contro un muro. Continuare ad affrontare in questo modo la questione rischia di arrecare danno a chi opera nei litorali».

Giovanni Satta (Psd’Az) ha contestato la linea dell’opposizione: «Presenteremo una proposta di legge. La gente però deve sapere che l’emendamento non è passato per questioni di lana caprina».

Il presidente Michele Pais ha quindi dichiarato non ammissibile l’emendamento orale per la contrarietà di una parte della minoranza e ha messo in votazione l’articolo 3 “Autorizzazione alla copertura di spese non rientranti tra i debiti fuori bilancio di cui all’articolo 73 del decreto legislativo n. 118 del 2011” che è stato approvato.

Via libera anche all’emendamento aggiuntivo n.1 che riconosce un debito fuori bilancio di 315 euro a favore dell’Anac (contributo obbligatorio per l’espletamento di alcune gare).

L’Aula ha poi  approvato l’emendamento n.2, sostitutivo totale dell’art.4 (Copertura finanziaria), l’articolo 5 “Entrata in vigore” e la Tabella allegata.

Il testo finale del provvedimento è stato, infine, approvato con 31 voti a favore. 23 gli astenuti.

Successivamente, il presidente Michele Pais ha messo in discussione il terzo punto all’ordine del giorno: Variazione del bilancio del Consiglio regionale. Ad illustrarla il questore Antonio Piu (Progressisti): «Si tratta di circa 10 milioni di euro di avanzi di amministrazione. Soldi non spesi dal Consiglio regionale che adesso vengono liberati. Abbiamo avanzato all’assessore al bilancio una proposta di utilizzo della somma». Posto in votazione il documento è stato approvato con con 45 voti contrari e tre astenuti.

Il presidente Michele Pais ha quindi annunciato la richiesta di rinvio in commissione “Bilancio” della Risoluzione n.1 sulla ridefinizione dei rapporti economico-finanziari tra Stato e Regione.

Sul punto ha preso la parola il consigliere Cesare Moriconi (Pd): «Prendo atto dell’orientamento del Consiglio vorrei però che si capisse il senso dell’iniziativa discussa e approvata con urgenza dalla Commissione – ha affermato Cesare Moriconi – quel documento si riferiva a una data precisa, il 15 luglio, termine in cui il Governo doveva decidere sulla misura degli accantonamenti da inserire nella legge di stabilità.

Questa risoluzione puntava a una mobilitazione generale e alla convocazione straordinaria del Consiglio. Non è una ricerca di responsabilità politica. Oggi c’è ancora il rischio che la Sardegna continui a dover contribuire pesantemente al risanamento della finanza pubblica nazionale. Se non si interviene entro la definizione della prossima legge di stabilità il rischio aumenta. Serve una battaglia unitaria di tutto il Consiglio. Tutti i parlamentari sardi devono impegnarsi nella prossima legge di stabilità. Ecco perché credo che un ulteriore rinvio sia un errore. Chiedo che in commissione si acceleri la revisione del dispositivo approvato».

Il presidente Michele Pais si è detto d’accordo con Moriconi e ha auspicato che i lavori della commissione “Bilancio” si concludano nel più breve tempo possibile. «Questo – ha detto Michele Pais – è il tema dei temi. Serve una soluzione rapida». Posta in votazione la richiesta di rinvio in commissione della Risoluzione n.1 è stata approvata per alzata di mano.

Il presidente ha quindi dichiarato conclusa la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno martedì 5 novembre.

 

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Oltre 70mila partecipanti da più di 160 Paesi da tutto il mondo, 2.000 giornalisti attesi, 11 mila amministratori delegati e 1200 relatori delle più grandi compagnie di tecnologia del pianeta che si avvicenderanno da oltre 20 palchi. Dal 4 al 7 novembre Lisbona diventa la capitale mondiale della tecnologia e dell’innovazione. All’evento, che la rivista Forbes ha definito come la più importante conferenza planetaria in ambito tecnologico, parteciperanno anche 21 aziende dell’Isola, grazie all’impegno congiunto degli assessorati regionali dell’Industria e della Programmazione e la collaborazione di Sardegna Ricerche. La Sardegna sarà l’unica Regione in Italia a partecipare all’evento internazionale, portando a Lisbona ventuno startup innovative.

«Quando abbiamo dato a Sardegna Ricerche l’incarico di aprire la manifestazione di interesse per dare la possibilità alle imprese di partecipare al Web Summit – dice l’assessore dell’Industria, Anita Pili -, siamo rimasti positivamente sorpresi dal numero di domande ricevute. Un segnale di forte dinamismo da parte delle nostre startup, che ci ha spinto a impegnarci per aumentare i posti disponibili, inizialmente dodici. La partecipazione a eventi internazionali è fondamentale per rafforzare la rete di relazioni con i possibili investitori, per conoscere i potenziali clienti sul mercato e per confrontarsi con i grandi protagonisti a livello mondiale. Una grande opportunità non solo per le imprese, ma per tutta l’Isola.»

«È il segnale di una Sardegna che – sottolinea l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino -, grazie a strumenti innovativi, si propone sullo scenario internazionale, forte delle proprie tradizioni e della capacità di interpretarle in chiave moderna, per conquistare i mercati e creare nuove opportunità lavorative. La Giunta ha colto la vitalità del mondo imprenditoriale ed è partner dei sardi che con la forza delle idee, con il lavoro ostinato, con la tecnologia possono aiutare la Sardegna a superare il divario insulare per competere con altre regioni, nazionali ed europee.»

A Lisbona, oltre a uno spazio espositivo che sarà contraddistinto dai loghi della Regione e Sardegna Ricerche, le aziende avranno la possibilità di prendere parte ai confronti con le grandi realtà della scena high-tech mondiale, realizzare incontri B2B e partecipare a presentazioni (“pitch”) della propria attività all’interno di un’area dedicata.

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Si insedierà domani, martedì 15 ottobre, alle 9.00, a Cagliari (sala convegni della Presidenza, in viale Trento 69), il ‘Group of auditors’, l’organo di supporto all’Autorità di Audit del ‘Programma Eni Cbc Med 2014-2020’, che vede nuovamente la Sardegna esercitare un ruolo da protagonista come autorità di gestione anche per il ciclo di programmazione in corso. Lo ha annunciato l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, che aprirà i lavori e darà il benvenuto ai paesi partecipanti.

«L’Eni Cbc Bacino del Mediterraneo 2014-2020 – ricorda l’assessore regionale della Programmazione – è il più grande Programma di cooperazione transfrontaliera cofinanziato dall’Unione europea per numero di paesi coinvolti. Vi fanno parte 13 paesi, di cui 6 non appartenenti all’Ue, Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna e Tunisia. Il Programma finanzia progetti di cooperazione transfrontaliera, presentati da soggetti pubblici e privati organizzati in partenariati transfrontalieri, finalizzati alla promozione dello sviluppo economico e sociale e alla tutela ambientale. Il ‘Group of auditors’ è costituito da un revisore dei conti in rappresentanza di ciascun paese partecipante al Programma. L’Italia è rappresentata di diritto dal dirigente pro tempore dell’Autorità di Audit che lo presiede. Tale organo, che può essere definito una sorta di collegio dei revisori, assiste l’Autorità nelle funzioni di controllo e di revisione nell’ambito delle sue funzioni istituzionali e si riunisce per la prima volta dall’avvio del Programma operativo. I suoi componenti sono personalità di elevata professionalità ed esperienza provenienti dal mondo accademico, dall’alta dirigenza pubblica, dalle magistrature superiori.»

«In un momento storico in cui il Mediterraneo è visto come luogo di forti tensioni politiche e sociali di rilievo internazionale – conclude l’assessore Giuseppe Fasolino – la Sardegna esercita una funzione attiva, positiva, idonea a rinforzare le relazioni per creare sviluppo e dare un contributo alle grandi questioni che oggi agitano questa area del mondo. Abbiamo dimostrato negli anni di essere all’altezza del compito, ora è giunto il tempo di cogliere l’occasione da questa importante conferma per ambire a nuovi traguardi, che vedano la nostra Isola sempre più protagonista nello scenario internazionale.»

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Sarà Bonorva la prossima tappa della missione nei territori dell’assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino: lunedì a Bonorva, alle ore 15.00, è previsto un confronto con i sindaci del Meilogu-Villanova, con la partecipazione dei consiglieri regionali eletti nel territorio.

«Partiamo da una fase di ascolto dei primi cittadini, che vivono a stretto contatto con la comunità, sia per accelerare la programmazione 2013-2020, superando le criticità riscontrate, sia per condividere in anticipo le scelte relative alla prossima programmazione. Abbiamo deciso – ha detto l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino – di incontrare i territori, toccare con mano le questioni più sentite dalla collettività, individuare e condividere soluzioni e modalità operative compatibili con la vita delle famiglie, delle imprese, dei Comuni. Tappa dopo tappa andremo in tutte le aree della Sardegna coinvolgendo i rappresentanti istituzionali in tutte le fasi di un percorso che deve vedere tutti partecipi di un cammino comune, che sviluppi le potenzialità di ciascun territorio. Vogliamo una Sardegna – ha concluso l’assessore regionale della Programmazione – che sia in grado di migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, un sistema che contribuisca a superare le storiche criticità e che ci permetta di affacciarci realmente a competere con le altre realtà nazionali e internazionali.»