2 November, 2024
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Andrea Cammilleri, alunno carboniense dell’I.C. “Deledda-Pascoli” (e atleta della ASD Sulcis Atletica Carbonia), s’è laureato Campione Italiano Studentesco 2024 degli 80 metri ad ostacoli, a Pescara nelle gare svoltesi dal 28 al 30 maggio.
Andrea Cammilleri è solo l’ultimo prodotto, in ordine di tempo, della collaborazione e del progetto sportivo ormai più che decennale portato avanti dal suo Istituto in collaborazione con la società di atletica leggera ASD Sulcis Carbonia.
L’Istituto, infatti, riconosciuta la valenza anche dell’attività sportiva per la formazione e la maturazione dei giovani, attraverso una convenzione ha siglato un accordo con la Sulcis che permette ai suoi alunni la possibilità di conoscere, sperimentare e praticare le varie discipline dell’atletica leggera in modo gratuito e, magari in facendo, trovarne una per la quale siano predisposti.
Andrea Cammilleri è uno di questi. Praticava il calcio ma, avendolo notato e scoperte due anni fa le sue qualità dai due insegnanti di educazione fisica dell’Istituto, Giuseppe Lai e Giovanni Gianeri, fu da loro stessi invogliato a provare l’atletica leggera. Dopo qualche mese lasciò definitivamente il calcio per darsi in toto all’atletica leggera.
Si è subito imposto, grazie alle sue doti e al grande lavoro tecnico a cui si è sottoposto sotto la guida dei suoi docenti e del tecnico della Sulcis Antonello Murgia
a cui è stato affidato, anche in ambito federale qualificandosi per il Trofeo CONI Nazionale ove è riuscito con prestazioni strabilianti a conquistare un secondo posto ad una manciata di punti dal primo classificato, l’altrettanto fenomenale Diego Ficarra di Bologna che, guarda caso ha ritrovato avversario quest’anno a Pescara ma Andrea Cammilleri impegnato sugli ostacoli e Diego Ficarra sugli 80 piani.
Questo progetto, portato avanti in sinergia dai docenti di educazione fisica e dai tecnici della Sulcis, ha fatto emergere in questi anni tanti talenti che hanno poi proseguito l’attività anche a livello federale con la maglia del sodalizio sulcitano.

Nel 2020 solo il Covid impedì lo svolgimento della fase nazionale e la possibilità di competere per vincere, presentando una formazione dell’Istituto riconosciuta per essere forse la più forte del lotto, addirittura il titolo a squadre cadette.
Nel 2022, sempre per Pescara per la finale nazionale, si qualificò addirittura la squadra cadette, composta da sole ragazze di seconda media.
A memoria nessun atleta/alunno sardo ha mai conquistato un titolo individuale analogo nell’atletica leggera.
Andrea Cammilleri è un talento di suo ma è anche la dimostrazione che quando Scuola e Mondo Sportivo si incontrano, i risultati, anche quelli che possono sembrare impossibili, possono essere raggiunti.
E’ la Scuola il serbatoio ove attingere e far emergere, anche sportivamente, i talenti. Ma ci vogliono Scuole “illuminate”.
E’ quando si ha la fortuna, come è successo ad Andrea Cammilleri e ad altri, di “finire” in un Istituto propositivo, all’avanguardia e attento al divenire dei ragazzi, come è l’I.C.
“Deledda-Pascoli” disponibile a strutturare un progetto con società sportive come la ASD Sulcis Atletica Carbonia, che si compiono questi miracoli che non sono poi miracoli ma frutto di un lavoro quotidiano tra docenti e tecnici sportivi.
Questo risultato di Andrea Cammilleri, ai molti, può sembrare un punto di arrivo mentre è solo un punto, gigantesco, di partenza.
Nuovi “traguardi” lo aspettano.
Andrea ha vinto la gara fin dall’inizio: ha vinto la propria batteria su una pista resa umida da un diluvio che si è abbattuto su Pescara precedente la gara; ha stravinto la semifinale realizzando il proprio personale (10”87). Ha dominato la finale. Ha portato a Carbonia e al suo Istituto una medaglia d’oro dal valore incredibile.

Il Comune di Sant’Antioco apre “Sport nei Parchi”

 

Giuseppe Lai, campione di volley, terrà a battesimo la cerimonia .

 

Presso il Parco Giardino Comunale, Lungomare Silvio Olla

Sabato 27 maggio 2023, alle ore 16:00

“Sport nei parchi – Linea d’intervento 2”, urban activity weekend, ideato da Sport e Salute S.p.a., la società dello Stato per la promozione dello sport e dei sani stili di vita, in collaborazione con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e i comuni beneficiari e attori, sabato 27 maggio 2023 vedrà l’apertura di un nuovo capitolo di “Urban Sport Activity e Weekend” a Sant’Antioco.

Il Comune entra nella “Palestra a cielo aperto di Sport e Salute” che, abbraccia tutta Italia e unisce le persone da sud a nord attraverso lo sport praticato nelle piazze e negli spazi verdi all’aperto, e sceglie di aderire a un nuovo modello di fruizione degli spazi verdi pubblici all’aperto dove fruire attività sportiva gratuita durante i fine settimana, per tutti e senza limiti d’età.

Sabato 27 maggio, dalle ore 16.00, inizieranno le attività sportive di tai chi, ciclismo, calcio, ginnastica, karate, difesa personale, vela, sup e canoa dirette dalle ASD/SSD beneficiarie dei fondi del progetto, che sono:

  • asd Il Tempio del Drago
  • asd Stella Speciale Onlus
  • asd Centro Nautico marinai d’Italia
  • asd Isola di Sant’Antioco
  • asd Karate Club Sant’Antioco
  • asd I due Leoni Isola di Sant’Antioco

La festa durerà fino alle ore 20.00. A presentare l’iniziativa e il programma un momento istituzionale con:

  • Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco
  • Giuseppe Lai, testimonial sportivo
  • Stefano Esu, Coordinatore regionale sport e salute spa

«La società è sempre attenta ai territoridice il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoliperché vuole favorire il diritto allo sport di tutti. ‘Sport di Tutti Parchi’ aggiungerà valore all’idea che lo sport è e deve essere accessibile a ogni area del Paese.»

Le attività verranno svolte dalle asd durante i weekend nel corso dell’anno, all’interno del Parco Giardino Comunale, location ideale per il progetto sport nei parchi e di tutta l’attività motoria all’aria aperta.

 «Sport e sociale” o “sport e salute” in favore dell’intera comunità commenta il sindaco Ignazio Loccicon lo scopo di veicolare messaggi e campagne di sensibilizzazione su temi sociali quali razzismo, violenza sulle donne, bullismo, omofobia e sui corretti stili di vita. Teniamo tanto a questo programma e auspichiamo una ampia partecipazione di associazioni sportive, che avranno il compito di dare impulso allo sport nel nostro bellissimo fazzoletto verde, in cui si respira l’aria del mare, della laguna. Un progetto di straordinaria importanza dall’alta valenza sociale: coinvolgere tutte quelle fasce di popolazione che solitamente non esercitano attività sportiva.»

La VBA Olimpia Sant’Antioco e la Pallavolo Sulcis hanno deciso di iniziare una collaborazione che durerà a tempo indeterminato, per la creazione di un settore giovanile unito. In comune vi sarà solo la categoria dell’S3, mentre a Sant’Antioco giocheranno e si alleneranno i ragazzi dell’under  15, under 19 e Serie c maschile; a Cortoghiana ci saranno l’under 13, under 17 e Serie d.
«Il rapporto di collaborazione con la Sulcis Cortoghiana e,  speriamo anche con altre societàdice Giuseppe Lai, direttore tecnico ed allenatore della VBA Olimpia Sant’Antioco che milita in serie C -, nasce non solo dall’esigenza di unire le forze ma, sopratutto, per far maturare i giovani del territorio dando loro più opportunità di giocare disputando più campionati.»
«La collaborazione nasce dal desiderio comune di rilanciare la pallavolo maschile nel Sulcis, culla negli anni precedenti di un movimento di massimo rispetto, la collaborazione tra le due società, VBA Olimpia Sant’Antioco e Pallavolo Sulcis Cortoghianaaggiunge Giuseppe Perra, presidente della Pallavolo Sulcis . Senza egoismi di parte, ma entrambi con unico scopo, quello di voler ridare lustro al settore maschile, che per diversi motivi, ha avuto un declino negli anni trascorsi. Con un settore  tecnico a disposizione di tutto rispetto: Giuseppe Lai, Sergio De Moliner, Mario Della Pia, Antonello Sodduconclude Giuseppe Perra -. Queste sinergie messe a disposizione del Territorio, daranno sicuramente una svolta per ridare vitalità al Volley Maschile.»

I 24 candidati della lista “Movimento 5 Stelle 2050”una delle 4 liste che sostengono la candidatura a sindaco di Carbonia del segretario regionale Luca Pizzuto, per le elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre prossimi.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Gian Luca Lai, Sabrina Sabiu, Paolo Zandara, Loredana La Barbera, Marco Craig, Stefania Loche, Adolfo Lebiu, Giuseppe Lai, Giovanni Nicolò Murgioni, Patrizia Casu, Marcello Vacca, Maria Laura Lai, Simonetta Murru, Simonediego Perria, Valter Piga, Stefania Merche, Roberto Vacca, Giancarlo Pinna, Gianluca Autullo, Alessandro Giuseppe Cantone, Stefano Carbone, Michela Caria, Susanna Cuccu, Giampietro Scotto.

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Number one!!! Sotto tutti i punti di vista. Giocatore straordinario, Rafael Pascual ha vissuto a Sant’Antioco alcune stagioni indimenticabili, tappe fondamentali sia per la promozione dell’Olimpia in serie A, sia per la sua crescita personale, proseguita con la maglia dell’Alpitour Cuneo, con la Nazionale spagnola e con tantissime squadre di “mezzo mondo”. Per alcuni anni venne incoronato miglior schiacciatore al mondo!
Rafael Pascual, nato a Madrid il 16 marzo 1970, arrivò a Sant’Antioco quando aveva 23 anni, alla vigilia della stagione 1993/1994, in A2, proveniente dal Club Voleibol Almería (aveva iniziato a giocare a 15 anni, e con il Bomberos de Barcelona arrivò in Superliga nelle stagioni 1988-89 e 1989-90. Successivamente giocò con l’Universidad de Granada ed il Club Voleibol Gran Canaria). Fece il suo esordio nella squadra di Radames Lattari poche ore dopo l’arrivo nell’Isola, nella prima delle due sfide dell’Italian Open con il Charro Padova, manifestazione coda della stagione 1992/1993. Il suo fu un autentico show! Attaccò come un indemoniato da tutte le posizioni, trascinando la squadra ad una vittoria schiacciante: 3 a 0 (15-11, 15-10, 15-12). Il suo score personale fu incredibile, considerati i punteggi minimi dei parziali: 7 punti e 24 cambi palla!
Da quel giorno la sua è stata un’ascesa irresistibile, il suo inserimento fu la classica ciliegina su una torta già ben farcita dalla società, guidata dal presidente Antonello Aste, dal direttore sportivo Nereo Baliello e dagli altri dirigenti guidati da Tore Solinas, che in estate completò l’organico con alcuni inserimenti di grandissima qualità. Con Rafael Pascual e Krzystof Stelmach, i fratelli Esteban e Manuel De Palma. Giorgio Baldi e Mimmo Polito, Giorgio Esposito e Waldemaro Gustinelli, i giovanissimi Mario Bonamici, Sandro Stangoni ed Alessandro Mascia e, soprattutto, capitan Giuseppe Lai, l’Olimpia conquistò una storica promozione in A1!
L’annata in A1 fu importante per la promozione del movimento, con l’arrivo in Sardegna di tutti i grandi del volley nazionale ed internazionale (tra iquali goi azzurri Andrea Zorzi, Lorenzo Bernardi, Andrea Lucchetta, Andrea Giani, Luca Cantagalli, Ferdinando De Giorgi, Pasquale Gravina, Andrea Gardini, Paolo Tofoli, Samuele Papi, Marco Bracci, solo per citarne alcuni) non altrettanto per i risultati, condizionati anche da qualche scelta di mercato sbagliata che portò a smantellare parzialmente l’organico protagonista della storica promozione, con l’inserimento di alcuni giocatori il cui rendimento si rivelò inferiore alle attese. Arrivò, inevitabile, la retrocessione immediata in A2…
Rafael Pascual era giocatore tecnicamente immenso e dalle caratteristiche inimitabili ma anche dotato di un’incredibile generosità e di rarissime qualità umane. Al termine di ogni partita vinta (o persa, come accadde spesso nell’anno della A1), si fermava senza limiti di tempo con i ragazzi, molti giovanissimi, che affollavano il Palazzetto dello sport di via Rockfeller, a Cagliari, e lo assediavano letteralmente per firmare autografi. Non si sottraeva mai all’abbraccio entusiastico e non mostrava mai segni di insofferenza (come, purtroppo, accade ancora oggi a molti calciatori, anche i più idolatrati dai tifosi).
Rafael Pascual è rimasto nei cuori di tutti, dei tifosi dell’Olimpia e di quanti, ed erano tantissimi, allora si avvicinarono al volley in tutta la Sardegna.
Lasciata Sant’Antioco, Rafael Pascual approdò all’Alpitour Cuneo nell’estate 1995, per giocare al fianco di Samuele Papi, Ferdinando De Giorgi, Andrea Lucchetta e Claudio Galli. Nella prima stagione vinse quattro trofei: una coppa Italia, una Supercoppa italiana, una Supercoppa europea ed una coppa CEV. Nella seconda stagione una coppa delle Coppe ed una Supercoppa europea; nella terza la seconda coppa delle Coppe consecutiva; infine, nella quarta ed ultima stagione in Piemonte, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana contro la Sisley Volley di Treviso, squadra dominatrice di quel periodo, nella quale militavano Pasquale Gravina, Lorenzo Bernardi, Samuele Papi e Damiano Pippi.
Nell’estate del 2000 Rafael Pascual lasciò Cuneo ed andò a giocare in Giappone, al Panasonic Panthers di Osaka, dove rimase un solo anno. Da lì in avanti cambiò spesso squadra, prima lo Stade Poitevin di Poitiers in Francia, poi tornò in Italia, al Top Volley di Latina, a Perugia e a Gioia del Colle.
Ancora in Spagna, al Club Voleibol Pòrtol di Palma di Maiorca, ritorno a Gioia del Colle, poi in Grecia, nel Panathinaikos Athlitikos Omilos, dove lasciò a metà stagione per andare a giocare in Portorico, nei Patriotas de Lares.
Il “giro del mondo” di Rafael Pascual proseguì con il ritorno nella massima serie italiana nella stagione 2005-06, nella Callipo Sport di Vibo Valentia, alla quale seguirono due stagioni con la maglia della Materdomini Volley di Castellana Grotte, Una breve esperienza in Bulgaria, nel CSKA Sofia. Nel 2007, a 37 anni, vinse il Campionato europeo con la sua Nazionale.
Firmò, infine, con l’Association Sportive Orange Nassau, in Francia, dove però decise di appendere le scarpette al chiodo con due anni di anticipo rispetto alla conclusione del contratto.
Giampaolo Cirronis

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Gli anni a cavallo tra la fine dei ’70 e gli inizi degli ’80, nel Sulcis Iglesiente, sono stati caratterizzati da stagioni molto importanti, per molti versi indimenticabili, negli sport di squadra. Erano gli anni della crescita del Carbonia nel calcio (culminata con il ritorno in serie C), dell’Olimpia Sant’Antioco nel volley (impreziosita alla fine del decennio e all’inizio degli anni ’90 dalla promozione in serie A), della Sulcispes Sant’Antioco nel basket (arrivata fino alla serie B1).
Nei tre sport di squadra si misero in evidenza grandissime individualità, dalle storie per certi versi simili, perché sicuramente meritevoli di una valorizzazione ancora più “importante” di quella pur straordinaria vissuta.
Senza nulla togliere agli altri, cito qui tre talenti naturali indiscutibili: Floriano Congiu nel calcio, Giuseppe Lai nel volley, Giorgio Vacca nel basket. Ho avuto la fortuna di conoscere bene tutti e tre e di raccontarne, fin da giovanissimo giornalista, le gesta. Lo sport sulcitano e sardo deve ringraziarli ancora oggi, perché posso assicurare ai giovani delle nuove generazioni che non hanno avuto questa fortuna, che vederli giocare era uno spettacolo!
Nella sequenza fotografica dò la precedenza a Giorgio Vacca (è quello con la maglia colore arancione), del quale purtroppo ho solo qualche fotogramma di non grande qualità, perché degli altri due, Floriano Congiu e Giuseppe Lai, ho avuto spesso occasione di scrivere anche recentemente.

 

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E’ scomparso improvvisamente ieri, stroncato da un arresto cardiaco, Carlo Baldini, coach della storica promozione dell’Olimpia in A2 nella stagione 1989/90. 72 anni, dopo aver terminato la sua esperienza nella pallavolo, prima da eccellente giocatore, poi da ottimo coach, Carlo Baldini, originario di Piacenza, si era dedicato alla ristorazione e dopo aver gestito il ristorante “Bue d’Oro” di Rivergaro, piccolo comune in provincia di Piacenza, da diversi anni era alla guida dell’osteria “Pane e Salame”, a Gragnano.

Carlo Baldini, diplomato all’Isef insegnante di educazione fisica, ha giocato negli anni ’60 e ’70 in varie formazioni di serie A e B. Indossò anche la maglia azzurra della nazionale cadetta di volley. Giunse in Sardegna nel 1988, all’età di 41 anni, chiamato dal presidente Nino Locci e dal diesse dell’Olimpia Tore Solinas, per guidare l’ambiziosa squadra isolana in B1. Era reduce da un’esperienza con l’Olio Zeta Cremona, maturata 4 anni prima, nel campionato di serie B, allorché prese la squadra a stagione iniziata e la portò a sfiorare l’accesso ai play-off per la promozione in A2. A Sant’Antioco si inserì benissimo nell’ambiente, innamorandosi presto del mare e della cucina, e trascinò la squadra verso brillanti successi. Alla vigilia della seconda stagione, 1989/1990, la società allestì un roster competitivo con l’obiettivo della prima, storica promozione di una squadra sarda in A2, e centrò l’obiettivo, nell’indimenticabile sfida con Ferrara, il 28 aprile 1990, in un Palazzetto stracolmo di tifosi e di entusiasmo. I protagonisti di quell’impresa, con il loro coach Carlo Baldini, furono il capitano Giuseppe Lai, Quinto Valdes, Luca Boy, Luca Meletti, Vincenzo Esposito, Giampiero Lai, Franco Sabbatino, Graziano Longu, Giuseppe Puddu, Claudio Aiello e Mimmo Polito.

Confermato alla guida della squadra nel primo campionato di A2, centrò l’obiettivo salvezza. L’anno successivo le cose andarono meno bene e nel corso della stagione venne esonerato, sostituito dal coach brasiliano Radames Lattari. sotto la cui guida la squadra iniziò un ciclo che l’avrebbe portata ad una ancora più storica promozione in A1, con il fenomenale fuoriclasse spagnolo Rafael Pascual, Giuseppe Lai, Manuel ed Esteban De Palma, Krzystof Stelmach, Giorgio Baldi, Valdemaro Gustinelli, Vincenzo Esposito, Mimmo Polito.

Carlo Baldini è rimasto molto legato alla Sardegna e, una volta terminata l’esperienza a Sant’Antioco, ha scelto di restare nell’Isola, per guidare la San Domenico Oristano, in B2, rifiutando offerte da squadre di A2 e B1.

Personalmente ho sempre avuto un ottimo rapporto con Carlo Baldini, di stima reciproca, tra giornalista e tecnico, e nell’estate 2017 l’ho reincontrato, a distanza di tanti anni, su Facebook. Gli ho inviato alcune foto e articoli di giornale della storica promozione della “sua” Olimpia in A2, regalandogli momenti di grande gioia e commozione.

Ieri il suo cuore si è spento all’improvviso, ma Sant’Antioco e l’intera Sardegna pallavolistica lo ricorderanno per sempre.

Giampaolo Cirronis

 

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Garantire per almeno altri quattro mesi le attività di assistenza tecnica in zootecnia svolte dall’associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras), nonostante la messa in liquidazione dell’associazione ed a fronte dell’anticipazione, da parte dell’agenzia per l’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo (Laore), delle somme relative al secondo quadrimestre 2018 e quantificate in circa 4.600.000 euro. È questa l’ipotesi che nelle prossime ore vedrà impegnati tecnici e amministratori regionali e che ha registrato una sostanziale condivisione nella Quinta commissione del Consiglio regionale, a conclusione della sessione di audizioni che sul tema ha avuto come protagonisti i sindacati, i commissari di Aras ed i vertici di Laore.

Una situazione, quella dell’Aras e delle Apa, particolarmente complicata e che richiede – a giudizio dei sindacati e dei commissari del parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd) – una soluzione immediata per non perdere i circa 47 milioni di euro destinati alle aziende sarde, a valere sulla misura relativa al cosiddetto benessere animale, le cui domande scadono il prossimo 15 giugno e che non possono essere riconosciute in sede comunitaria senza la necessaria attività (notificata in sede Ue) dell’Aras.

Ma non solo, sono a rischio i 296 dipendenti dell’associazione regionale allevatori e gli 81 lavoratori delle quattro associazioni provinciali (Apa). Non è un segreto, infatti, che agli stessi lavoratori sia già stata comunicata, quale data ultima per la trasmissione delle lettere di licenziamento, quella del prossimo 6 giugno.

Il caso che contrappone i commissari di Aras e i vertici di Laore nasce dalle controversie relative alla rendicontazione delle attività svolte nel 2014, 2015, 2016 e 2017 ed è precipitato a seguito della formalizzazione del mancato riconoscimento, da parte di Laore, di un presunto credito di Aras pari a 1.987.761 euro (a fronte di un contributo complessivo di 54.200.000  euro) per il periodo sopra indicato. Da qui la messa in liquidazione dell’associazione regionale allevatori a cui segue la nota di Laore che, il 16 maggio dichiara, non solo di non avere alcun debito con Aras ma di vantare crediti nei confronti dell’associazione allevatori per 2.075.708 euro, ed un’altra comunicazione, datata 17 maggio 2018, con la quale l’assessorato regionale degli Enti locali evidenzia che a seguito dello scioglimento dell’Aras, tutti gli immobili funzionali all’esercizio dei servizi resi, devono ritornare nella disponibilità dell’amministrazione regionale.

Nel corso delle rispettive audizioni i commissari Aras (Vitangelo Tizzano e Enrico Leccisi) e i vertici Laore (Maria Ibba, direttore generale; Tonino Selis, direttore del servizio attività zootecniche) anche sollecitati dagli interventi dei consiglieri Piermario Manca (Pds), Marco Tedde (Fi), Gianni Lampis (FdI), Luigi Crisponi (Riformatori), Fabrizio Anedda (Misto), Gianmario Tendas (Pd), Franco Sabatini (Pd), Piero Comandini (Pd), Gianluigi Rubiu (Udc), Antonello Peru (Fi) e Gaetano Ledda (Psd’Az – La Base), hanno ribadito le proprie ragioni ed hanno sostenuto con forza la correttezza del rispettivo operato. In particolare, i dirigenti di Laore, hanno insistito sulla necessità di poter effettuare verifiche efficaci e stringenti sulla rendicontazione delle attività svolte da Aras ed hanno anche dichiarato piena disponibilità per un contradditorio, così da far venir meno le anomalie che, a giudizio di Ibba e Selis, non consentono all’agenzia Laore di poter erogare le somme che l’associazione allevatori vanta come presunto credito per le annualità comprese tra il 2014 e il 2017.

La preoccupazione per il futuro lavorativo degli oltre 350 addetti impiegati  tra Aras ed Apa è stata invece manifestata dalle rappresentanze sindacali.

Confederdia, con Osvaldo Ibba, Giuseppe Lai e Paola Naitana, ha affermato con nettezza il proprio favore per il ricorso alle previsioni contenute nella legge 3 del 2009 che all’articolo 2 comma 40 autorizza l’agenzia Laore a inquadrare, attraverso prove selettive concorsuali per soli titoli, il personale dipendente Aras alla data del 31 dicembre 2016. Per la piena applicazione di tali disposizioni serve però il via libera del ministero per superare i vincoli assunzionali imposti alle pubbliche amministrazioni.

Gaia Garau (Uil), Raffaele Lecca (Cgil) e Francesco Piras (Cisl) hanno confermato, in via di principio, il proprio sostegno per l’inquadramento del personale Aras in Laore, ma non hanno nascosto le perplessità sulla effettiva possibilità per l’ottenimento della necessaria deroga ministeriale al fine del superamento dei vincoli nelle assunzioni. I confederali, evidenziando la professionalità e la disponibilità di tutti i dipendenti Aras, e sottolineando il mancato pagamento degli stipendi, a partire dalla retribuzione di dicembre scorso, hanno mostrato disponibilità a valutare la prosecuzione del lavoro e delle attività attualmente svolte da Aras ed Apa anche attraverso la costituzione di una nuova società o di una nuova associazione, in accordo con Laore e la Regione.

A margine delle audizioni sulla vertenza Aras, la commissione ha ascoltato l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, sulla situazione della Keller. L’audizione, richiesta dal consigliere FdI, Gianni Lampis, ha consentito di fare il punto sulla  fabbrica di Villacidro che, fondata nel 1983 per produrre carri ferroviari, è stata liquidata nel 2011. Lo stabilimento (250.000 metri quadrati di superficie) è stato acquisito dal locale consorzio industriale per rilanciarne le attività ma dopo i tre bandi di vendita del tribunale di Cagliari, è andato deserto anche il bando ad offerta libera pubblicato dal consorzio industriale. L’assessore ha quindi informato i commissari del coinvolgimento di Invitalia al fine di individuare operatori interessati allo stabilimento della Keller. Il consigliere Lampis, ricordando che il prossimo dicembre scadranno gli ammortizzatori per gli ultimi cento lavoratori beneficiari, ha sollecitato il ricorso a tutti gli strumenti utili a garantire un reddito agli ex Keller.

Il presidente della commissione Luigi Lotto, ha domandato invece all’assessore Maria Grazia Piras notizie sul futuro della miniera di Olmedo e la responsabile dell’Industria ha assicurato che entro la fine del mese sarà pubblicato il bando per la concessione della miniera auspicandone esiti positivi anche in considerazione del miglioramento dei prezzi nel mercato della bauxite.

L’ulteriore argomento trattato dalla Quinta commissione è stata la proposta di legge n. 506 (Lotto e più) che ha l’obiettivo di regolamentare la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento di prodotti agricoli esclusivamente aziendali. Luca Saba (Coldiretti), Pietro Tandeddu (Copagri) e Serafino Casula (Confagricoltura) hanno espresso un giudizio sostanzialmente positivo sulla proposta ed hanno rimarcato la necessità chiarezza in ordine all’applicazione delle disposizioni in materia di igiene e sanità, così da non ingenerare confusione e fraintendimenti  tra gli operatori agricoli.

Il direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi e la responsabile dei servizi veterinari, Daniela Mulas, hanno confermato la piena applicazione delle norme nazionali e comunitarie in materia di igiene, somministrazione e lavorazione degli alimenti, nonché hanno suggerito di attendere le annunciate linee guida ministeriali in materia di home food e home restaurant.

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Il GS Olimpia Sant’Antioco ha scritto pagine molto importanti nella storia dello sport sardo, che resteranno per sempre nella memoria di chi le ha vissute da protagonista, sui campi di gioco o nell’ambiente. Gli anni d’oro delle due promozioni nel gotha della pallavolo italiana, prima in A2 sotto la guida tecnica di Carlo Baldini, poi in A1, con il coach brasiliano Radames Lattari, hanno fatto conoscere Sant’Antioco in tutta Italia e non solo (con un notevole riscontro anche nella promozione turistica dell’Isola di Sant’Antioco ed un concreto ritorno in termini economici), perché sono tanti i campioni del volley mondiale che hanno vestito la maglia dell’Olimpia, su tutti lo spagnolo Rafael Pascual, partito da Sant’Antioco ed arrivato ad essere protagonista assoluto nelle massime platee internazionali, sia con le maglie dei vari Club in cui ha militato sia con quella della sua Nazionale, e Luigi Mastrangelo, per alcuni lustri centrale della Nazionale e tra i migliori centrali del mondo. Ma l’Olimpia, prima squadra sarda a raggiungere la serie A1 negli anni d’oro della pallavolo che ha visto la Nazionale di Julio Velasco vincere tutto (eccezion fatta per le Olimpiadi) è stata anche la squadra che ha visto crescere ed affermarsi campioni come Giuseppe Lai, un talento naturale straordinario che, a dispetto della struttura fisica normale per un pallavolista, ha deliziato tutti con le sue qualità tecniche per quasi vent’anni. Ancora oggi, quando si nomina l’Olimpia, automaticamente il pensiero va a Sant’Antioco ma anche alla pallavolo, perché come hanno urlato per tanti anni in tutti i palazzetti i super tifosi del Commandos Lions… «La pallavolo in Sardegna siamo noi!»

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, nell’ambito della Festa di Sant’Antioco, stamane ha assegnato civiche benemerenze a giocatori, tecnici e dirigenti protagonisti della storica promozione dell’Olimpia Sant’Antioco in A2, maturata al termine dell’indimenticabile campionato di serie B1 1989/90, caratterizzato da un entusiasmante testa a testa con la Sestese Volley e la 4 Torri Ferrara Volley.

Il sindaco Ignazio Locci e gli assessori, hanno assegnato le civiche benemerenze ai giocatori Giuseppe e Giampiero Lai, Graziano Longu, Francesco Sabbatino e Giuseppe Puddu; ad Angelo Mocci, componente dello staff tecnico; Antonio Locci, presidente dell’epoca, in rappresentanza dell’intera dirigenza; e, infine, a Salvatore Uccheddu, in rappresentanza della tifoseria “Commando Lions”.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216309077507503/

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Sabato mattina, alle 12.00, nell’ambito della Festa di Sant’Antioco, verranno assegnate civiche benemerenze a giocatori, tecnici e dirigenti protagonisti della storica promozione dell’Olimpia Sant’Antioco in A2. Un traguardo prestigioso che ha segnato la storia della pallavolo sarda: l’Olimpia fu, infatti, la prima squadra isolana a far parte dell’élite della pallavolo nazionale. Nella stagione sportiva 1989/90, l’Olimpia militava nel campionato di B1 e proveniva da alcune stagioni disputate al vertice. La promozione in A2 arrivò dopo un testa a testa durato sette mesi con la Sestese Volley e la 4 Torri Ferrara Volley.

In occasione della ricorrenza del Santo Patrono, sabato alle 12.00, presso l’aula consiliare, verranno consegnate le civiche benemerenze “Premio Città di Sant’Antioco” alla società VBA Olimpia Sant’Antioco e agli antiochensi che, a diverso titolo, hanno contribuito alla promozione dell’Olimpia nella serie A2, rendendosi protagonisti di un’impresa epica. Si tratta dei giocatori Giuseppe e Giampiero Lai, Graziano Longu, Francesco Sabbatino e Giuseppe Puddu. Il premio verrà inoltre consegnato ad Angelo Mocci, dello staff tecnico, Antonio Locci, presidente dell’epoca, e Salvatore Uccheddu, in rappresentanza della tifoseria “Commando Lions”.