22 December, 2024
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A distanza di due giorni dall’andata degli ottavi di Coppa Italia, il Carbonia è già pienamente proiettato verso il prossimo impegno di campionato, in programma sul campo dell’Atletico Uri di Massimiliano Paba, una delle formazioni più in forma, reduce da 6 vittorie e una sconfitta nelle sette partite disputate nel girone di ritorno. La partita, al Campu Nou “Ninetto Martinez”, verrà diretta da Matteo Manis di Oristano, coadiuvato dagli assistenti di linea Nicola Graziano Sechi di Sassari e Pietro Fae di Ozieri.

Atletico Uri e Carbonia si troveranno di fronte per la terza volta nel corso di questa stagione. In entrambe le sfide precedenti, s’è imposta la squadra di Andrea Marongiu. 3 a 1 in campionato, il 3 novembre dello scorso anno, con goal di Luca Orgiana al 20′ del primo tempo, raddoppio di Samuele Curreli su calcio di rigore al 20′ del secondo tempo, goal di Giacomo Fantasia al 33′ del secondo tempo e terzo goal del Carbonia di Mattia Cordeddu, al 39′ del secondo tempo. Quella sconfitta spezzò la serie positiva di tre vittorie consecutive iniziata dall’Atletico Uri dopo l’arrivo in panchina di Massimiliano Paba. La seconda sfida tra le due squadre è molto recente, risale all’8 febbraio, finalissima della Coppa Italia, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano, dove il Carbonia s’è imposto di misura con un goal di Giuseppe Meloni, su un Atletico Uri confermatosi squadra di qualità. I giallorossi sono reduci dalla grande impresa compiuta sul campo della vicecapolista Castiadas che li ha rilanciati in classifica in zona play-off e, per centrare l’obiettivo, vogliono vincere anche contro il Carbonia, anche per riscattare la delusione subita in Coppa Italia, con la terza finale persa nelle ultime quattro edizioni.

Andrea Marongiu recupera tutti i titolari e, contrariamente a quanto ha fatto mercoledì in Coppa Italia a Monterotondo Scalo, schiererà la miglior formazione possibile. L’ostacolo è indubbiamente assai insidioso ma il Carbonia ha già dimostrato, nel corso della stagione, di saper preparare al meglio tutti gli impegni e di saper reagire alle poche giornate storte, come è accaduto a Nuoro, vincendo contro l’allora capolista Nuorese, dopo la prima sconfitta subita a Castiadas sette giorni prima (dal 2 a 0 al 2 a 4).

L’ottava giornata del girone di ritorno propone una trasferta insidiosa anche al Castiadas, sul campo della Kosmoto Monastir, una delle sei squadre che ha saputo fermare su un pareggio il Carbonia e che due settimane fa ha espugnato il Frogheri di Nuoro.

Sugli altri campi, domenica si giocheranno le seguenti partite: Bosa-Ossese, Nuorese-Porto Rotondo, Ferrini-San Marco Assemini ’80, Arbus-La Palma, Li Punti-Guspini e, infine, Taloro Gavoi-Ghilarza.

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Il Real Monterotondo Scalo ha fatto suo per 3 reti ad 1 il match di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia di Eccellenza ma il Carbonia è uscito dal campo a testa alta ed il goal di Giuseppe Meloni che ha aperto la sfida, lascia aperta la qualificazione che si deciderà mercoledì prossimo, 4 marzo 2020.

Andrea Marongiu ha scelto la formazione da opporre alla forte squadra laziale, con un chiaro pensiero rivolto alla prossima sfida di campionato con l’Atletico Uri, in programma domenica 1 marzo. Il campionato resta il primo obiettivo del Carbonia. Nell’undici iniziale, dunque, alcune “seconde linee”: Matteo Saias, Luca Orgiana, Diego Pinna, Daniele Contu e Keba Gassama.

In avvio il Carbonia non ha mostrato alcun timore reverenziale, giocando alla pari con la squadra di casa e dopo soli 10 minuti ha sbloccato il risultato, con un goal del solito Giuseppe Meloni, pronto a deviare di testa un cross di Keba Gassama e fortunato ad incontrare una grave indecisione del portiere ospite Matteo Santi.

Il Carbonia non ha avuto neppure il tempo di festeggiare sotto gli scatenati Briganti, presenti anche in questa lunga trasferta sulla tribuna dello stadio Ottavio Pierangeli di Monterotondo Scalo, che il Real Monterotondo Scalo ha riportato il risultato in parità: al 13′ Simone Abbondanza ha scagliato un bolide dai 25 metri, Antonio Fortuna è stato superato dal pallone finito sull’incrocio dei pali e sul pallone tornato al centro dell’area s’è avventato come un falco il bomber Marco Lupi che ha spedito il pallone nell’angolino basso alla destra del portiere biancoblu.

Di lì a poco la squadra di David Centioni è passata in vantaggio: Marco Lupi ha lanciato a sinistra Jacopo Passiatore che, appena entrato in area, è stato strattonato ingenuamente da Fabio Mastino, provocando l’inevitabile calcio di rigore. Dal dischetto ha trasformato Alessio Lalli con il classico “cucchiaio” che ha spedito sulla sinistra di Antonio Fortuna, spostatosi sulla destra.

Nel finale del tempo, una grande reazione del Carbonia che ha sfiorato il 2 a 2 prima con un diagonale maligno di Keba Gassama, spedito in anglo da Matteo Santi, poi con Daniele Contu che a pochi metri dal portiere, ha avuto un attimo d’indecisione prima del tiro ed è stato chiuso da un difensore in calcio d’angolo. Prima del riposo, il Real Monterotondo Scalo ha avuto la palla per il 3 a 1 con Simone Abbondanza.

Il secondo tempo, prima e dopo la girandola di sostituzioni, effettuata da entrambi i tecnici, la partita ha offerto ancora tante emozioni ma un solo goal, autore ancora Marco Lupi, bravo a superare Antonio Fortuna con un tocco di punta tipico delle partite di calcio a cinque (21° goal stagionale). Le numerose occasioni del Real Monterotondo Scalo si sono perse quasi tutte sul fondo, sfiorando i pali della porta biancoblu, mentre a frenare la voglia di rimonta del Carbonia ci ha pensato il portiere laziale, che si è reso protagonista di alcuni grandi interventi, in particolari due parate eccezionali su un colpo di testa di Luigi Pinna (servito da un calcio di punizione del capitano Marcello Angheleddu) e un tocco preciso di Diego Pinna.

Nel finale l’arbitro Simone Serani, de L’Aquila ha espulso Marco Lupi per doppia ammonizione e proprio l’inevitabile squalifica del giocatore più forte e rappresentativo del Real Monterotondo Scalo, contribuisce a rendere carica di interesse la sfida di ritorno, in programma tra 6 giorni al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. La squadra di Andrea Marongiu, per accedere ai quarti di finale, dovrà giocare la classica partita perfetta, segnando almeno due goal, senza subirne, perché un o più goal al passivo rendere ls salita ancora più ripida.

Tra i circa 400 spettatori presenti sulla tribuna dello stadio di Monterotondo Scalo, c’era un grande ex del Carbonia, Fernando Bianchini, protagonista di due campionati di C2, 1986/87 e 1987/88, il primo concluso con la salvezza grazie ad uno straordinario girone di ritorno, il secondo con un’amara retrocessione, nello spareggio del Liberati di Terni con il Pontedera, impostosi 4 a 3 ai supplementari, dopo aver espugnato il Comunale all’ultima giornata, rimontando un goal negli ultimi 20 minuti ed i due punti che lo separavano alla vigilia dalla squadra di Luciano Aristei. Fernando Bianchini, nonostante la retrocessione, concluse quel campionato con il titolo di capocannoniere, con 15 reti.

Real Monterotondo Scalo: Santi, Palmarucci, Passiatore, Passeri, Albanesi, Lalli, Fiorucci, Abbondanza, Collacchi, Tilli, Lupi. A disposizione: Bandinetti, Bostan, Fornetti, Braccio, Lanzoni, D’Orazi, Braido, Baldassi, Palma. All. David Centioni.

Carbonia: Fortuna, Mastino, Saias, Orgiana, Boi, Pinna Diego, Contu, Angheleddu, Gassama, Drmurtas, Meloni. A disposizione: Rubbiani, Zedda, Serra, Cordeddu, Kassama, Pinna Luigi, Figos. All. Andrea Marongiu.

Arbitro: Simone Serani de L’Aquila (assistenti di linea Andrea Barcherini di Terni e Matteo Lauri di Gubbio).

Reti: Giuseppe Meloni (C), Marco Lupi (R.M.S.), Lalli (R.M.S.), Lupi (R.M.S.).

Spettatori: 400 circa.

Espulso Marco Lupi (R.M.S.).

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Assimilata “l’ubriacatura di gioia” scaturita dalla “storica” conquista della Coppa Italia, a tre giorni dall’esordio nelle finali nazionali, previsto mercoledì 26 febbraio a Monterotondo Scalo, dopo la convincente vittoria di Li Punti, il Carbonia si rituffa oggi nel campionato di Eccellenza, per affrontare uno degli ostacoli più insidiosi che restano sulla strada che porta alla promozione in serie D: la Ferrini di Sebastiano Pinna (dirigerà Francesco Loiodice di Collegno, assistenti di linea Alessio Evangelisti e Michele Volturo di Oristano). Non devono ingannare i risultati maturati nei tre incontri precedenti disputati tra Coppa Italia e campionato, stradominati dalla squadra di Andrea Marongiu (tre larghe vittorie: 6 a 1 in casa e 4 a 1 in trasferta in Coppa Italia, 2 a 0 in trasferta in campionato), perché la squadra cagliaritana, dopo un periodo di flessione seguito allo splendido avvio di stagione che l’aveva lanciata in testa alla classifica, da alcune settimane ha ripreso a marciare brillantemente e, dopo la sconfitta di misura subita a Castiadas, ha infilato due vittorie consecutive ed un pareggio interno senza goal con l’Ossese (con un calcio di rigore parato dal portiere ospite) ed occupa la quinta posizione in classifica a apri punti con l’Atletico Uri, a cinque lunghezze dalla terza posizione dell’Ossese.

Il Carbonia è cambiato rispetto al girone d’andata e alle sfide dei quarti di Coppa Italia. Nella manifestazione tricolore, le due sfide si svilupparono nel segno di Samuele Curreli, autore di un poker di goal nella partita casalinga e di uno in trasferta, ed oggi al centro dell’attacco biancoblu c’è un altro grande bomber, Giuseppe Meloni, decisivo con una sua prodezza nella finale di Coppa Italia con l’Atletico Uri ed in goal già otto volte nelle sette partite disputate in campionato. Andrea Marongiu deve fare a meno di Federico Boi, squalificato per una giornata dal giudice sportivo per recidività in ammonizioni, al cui posto con ogni probabilità giocherà Matteo Saias, al fianco di Luigi Pinna. Per il resto, dovrebbe essere confermata la squadra che ha iniziato le ultime due partite, con Antonio Fortuna tra i pali, i fuoriquota Fabio Mastino e Gioele Zedda esterni bassi, Stefano Demurtas e Marcello Angheleddu in mezzo al campo, Mattia Cordeddu e Suku Kassama Sariang esterni alti, Giuseppe Meloni ed Alessio Figos coppia d’attacco.

La prima rivale del Carbonia nella lotta al vertice, il Castiadas, ospita l’Atletico Uri, sulla carta uno degli avversari più ostici, battuto con onore nella finale di Coppa Italia dal Carbonia, già capace di battere il Castiadas nella sfida del girone d’andata, 2 a 1 in rimonta.

L’Ossese, scivolata a 7 punti dalla vetta dopo il pari di Carbonia, a seguito della sconfitta interna subita con la Nuorese e del pari sul campo della Ferrini, ospita la San Marco; la Nuorese, priva degli squalificati Matteo Secchi e Fabio Cocco, appiedati dal giudice sportivo per due giornate dopo la sconfitta interna subita con la Kosmoto Monastir, ora a 9 punti dalla vetta, gioca sul campo del Guspini di Giampaolo Murru (dirige Luca Casula di Carbonia, assistenti di linea Francesco Meloni di Cagliari e Pietro Fae di Ozieri). In panchina fa il suo esordio Gianluca Peddio, subentrato al dimissionario Antonio Prastaro.

Sugli altri campi, infine, si giocano Ghilarza-Li Punti, La Palma Monte Urpinu-Bosa, Kosmoto Monastir-Arbus e Porto Rotondo-Taloro.

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Il Carbonia passa a Li Punti con una doppietta di Giuseppe Meloni (7′ e 44′ del primo tempo) e mantiene il comando solitario della classifica del campionato di Eccellenza regionale con 48 punti. Tiene il passo solo il Castiadas, vittorioso di misura sul Taloro a Gavoi per 2 a 1 e secondo a 1 punto, mentre perdono ancora terreno sia l’Ossese (0 a 0 sul campo della Ferrini che ha sciupato un calcio di rigore) che ora è a 7 punti dal Carbonia, sia la Nuorese (sconfitta in casa dalla Kosmoto Monastir 1 a 0), ora a ben 9 punti dal Carbonia e ormai, probabilmente, tagliata fuori dalla corsa verso i primi due posti.

Sugli altri campi, amara sconfitta per il La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu, bravo a rimontare due volte un goal ma alla fine sconfitto a Uri per 3 a 2; vittoria esterna per il Ghilarza a Bosa, 2 a 1, 3 punti pesanti in chiave salvezza; pari, 1 a 1, tra Arbus e Porto Rotondo; e, infine, vittoria di misura della San Marco Assemini ’80 sul Guspini, 2 a 1.

Andrea Marongiu ha schierato la stessa formazione che sabato scorso aveva iniziato la finale di Coppa Italia, con cinque cambi nella ripresa, tra il 68′ ed il 75′. La squadra ha mostrato grande determinazione fin dalle battute iniziali, riuscendo a sbloccare il risultato dopo soli 7′ con Giuseppe Meloni, puntuale alla deviazione vincente di testa su crosso di Mattia Cordeddu. Ha continuato a costruire tanto e a subire poco, fino al 44′, quando Giuseppe Meloni ha finalizzato un’azione orchestrata da Marcello Angheleddu e Suku Kassama Sariang. Nel secondo tempo i biancoblu hanno tenuto la situazione sempre sotto controllo, rischiando poco.

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Dopo l’ubriacatura di gioia seguita alla storica conquista della Coppa Italia di Eccellenza, il Carbonia si rituffa nel campionato, il suo primo e più grande obiettivo, che potrebbe portarlo alla promozione in serie D. La squadra di Andrea Marongiu, ad un terzo dalla fine del campionato, comanda la classifica con 1 punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese. Questo pomeriggio affronta una trasferta assai insidiosa a Li Punti, sul campo di una squadra reduce da quattro vittorie casalinghe consecutive, sconfitta all’andata per 2 a 1 con il goal decisivo realizzato da Samuele Curreli al 93′ (dirige Marco Casula di Ozieri, assistenti di linea Daniele Di Maggio di Ozieri e Sandro Lisi di Olbia).

Il testa a testa con il Castiadas (senza trascurare Ossese e Nuorese, con quest’ultima che ci crede ancora, come emerge chiaramente dal tesseramento del giovane centrocampista Andrea Porcheddu, classe 1999, reduce da una positiva esperienza all’Arzachena, con 20 presenze in Lega Pro, al termine della quale è stato svincolato.

La tabella di marcia per la promozione in serie D non consente passi falsi ed impone oggi al Carbonia una vittoria contro il Li Punti. Andrea Marongiu conosce bene le insidie e si attende dai suoi giocatori una partita accorta in fase difensiva (con 15 goal subiti il Carbonia ha ampiamente la miglior difesa del campionato, davanti a quelle di Ossese – 20 -, Castiadas ed Atletico Uri – 21 -) e si affida all’esperienza ed al grande stato di forma dei due centravanti Giuseppe Meloni ed Alessio Figos, senza trascurare l’esterno Suku Kassama Sariang, 19 anni, miglior realizzatore del Carbonia fin qui in campionato con 9 reti, nonostante non sempre abbia fatto parte dell’undici iniziale.

Il Castiadas affronta il Taloro, a Gavoi, una trasferta che, a dispetto della precaria posizione di classifica, è tutt’altro che agevole (ne sanno qualcosa il Carbonia, impostosi non senza fatica con un goal realizzato da Luigi Pinna nella ripresa, e la Nuorese, sconfitta 3 a 2).

Anche l’Ossese, reduce dalla sconfitta interna subita ad opera della Nuorese, gioca in trasferta, contro un avversario molto ostico, la Ferrini, assoluta protagonista della prima parte del campionato, poi scivolata indietro ma in ripresa, con due vittorie consecutive, dopo la sconfitta di misura subita a Castiadas.

La Nuorese ospita la Kosmoto Monastir, con l’obbligo di vincere se vuole continuare a coltivare l’ambizione di restare agganciata al treno della promozione in serie D.

Completano il programma della sesta giornata del girone di ritorno, le partite Arbus-Porto Rotondo, Atletico Uri-La Palma, Bosa-Ghilarza e, infine, San Marco Assemini ’80-Guspini.

 

 

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Il Carbonia ha vinto la Coppa Italia di Eccellenza 2019/2020. Battuto l’Atletico Uri 1 a 0 con goal di Giuseppe Meloni, nella finalissima disputata sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano. La squadra di Andrea Marongiu ha così sfatato il tabù della Coppa che aveva sfiorato ben tre volte, tra Eccellenza e Promozione, negli ultimi 10 anni, perdendo sempre ai calci di rigore (nel 2010 in Eccellenza con il Porto Torres; nel 2016 e nel 2018 in Promozione con Bosa e Dorgalese (in queste ultime due occasioni con Andrea Marongiu in panchina, nella prima con Graziano Mannu). Continua, invece, il tabù dell’Atletico Uri, finalista sfortunato per la terza volta nelle ultime tre edizioni della Coppa Italia di Eccellenza regionale.

Il goal partita è arrivato al 14′ del primo tempo, autore il nuovo bomber Giuseppe Meloni che ha sfruttato con grande tempismo e precisione, con un perfetto colpo di testa, un preciso assist di Suku Kassama Sariang. L’Atletico Uri, inizialmente ha subito il colpo, poi ha reagito, in alcune fasi della partita ha anche messo in difficoltà il Carbonia, ma solo in rare occasioni è riuscito a creare seri pericoli alla difesa bianco blu, sempre fortissima nella coppia centrale formata da Federico Boi e Luigi Pinna e con un attentissimo Antonio Fortuna tra i pali, mentre dall’altra parte, nel secondo tempo il Carbonia avrebbe potuto andare in goal in più occasioni, con Giuseppe Meloni e Suku Kassama Sariang, ma ha trovato sulla sua strada un ottimo portiere.

Nel finale si è assistito ad una continua girandola di cambi, ma il risultato non è cambiato e al termine, dopo 6 minuti di recupero, in campo e in tribuna, sulla sponda biancoblu è esplosa la festa per un traguardo inseguito a lungo e, fino a questo pomeriggio, sempre mancato, mentre su quella giallorossa, inevitabilmente, è stata grande la delusione per un traguardo mancato per la terza volta, in finale, nelle ultime quattro edizioni (in precedenza aveva perso 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara).

Il capocannoniere del torneo è Samuele Curreli, con 10 reti, realizzate tutte nelle prime quattro partite, con San Marco Assemini ’80 e Ferrini.

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E’ iniziato il conto alla rovescia per la finalissima della Coppa Italia di Eccellenza regionale, che vedrà di fronte sabato pomeriggio, alle 15.00, sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano, Carbonia ed Atletico Uri.

La partita verrà diretta da Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Riccardo Loi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari.

Le due squadre, protagoniste in campionato, il Carbonia di Andrea Marongiu capolista solitario con un punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese, l’Atletico Uri di Massimiliano Paba risalito al sesto posto dopo un incerto avvio di stagione, puntano al successo in Coppa Italia che finora è sempre sfuggito loro in sfortunate finali.

Il capocannoniere della Coppa Italia è Samuele Curreli, autore di ben 10 goal in 6 partite (realizzati tutti nelle prime quattro), che come è noto non sarà protagonista della finale, perché alla vigilia di Natale, è tornato alla Monteponi, nel girone A del campionato di Promozione regionale.

Il Carbonia ha raggiunto la finalissima dieci anni fa, perdendola 5 a 4 ai calci di rigore, il 10 febbraio 2010, al Quadrivio di Nuoro, con il Porto Torres, dopo essere passato in vantaggio con Chicco Trogu; ha raggiunto e perso altre due finali nella Coppa Italia di Promozione, nel 2016 e 2018, contro Bosa e Dorgalese (sia ai tempi regolamentari sia a quelli supplementari, terminò in parità: 1 a 1 con il Bosa – goal di Stefano Demontis, 3 a 3 con la Dorgalese, dopo il 3 a 1 del primo tempo – goal di Claudio Cogotti, Lorenzo Loi e Simone Giovagnoli).

L’Atletico Uri è approdato in finale per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Ha perso le prime due di misura, rispettivamente 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara.

La squadra che sabato pomeriggio riuscirà a sollevare la Coppa al cielo, affronterà i laziali del Real Monterotondo Scalo nel primo turno delle finali nazionali. La squadra laziale, ieri pomeriggio, ha conquistato la Coppa, superando di misura il Villalba Ocres Moca, per 2 a 1.

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Il Carbonia ha battuto 4 a 0 il Guspini (2 goal di Giuseppe Meloni, 1 a testa di Marcello Angheleddu ed Alessio Figos) e si è confermato capolista solitario del campionato di Eccellenza regionale. Alle sue spalle, ad un solo punto, il Castiadas, impostosi di misura sul Li Punti, 2 a 1. L’Ossese è stata battuta in casa dalla Nuorese in rimonta, 4 a 2, e scivola a 5 punti dal Carbonia, 1 punto avanti alla stessa Nuorese.
La Kosmoto Monastir ha interrotto la serie di 7 vittorie consecutive dell’Atletico Uri, battuto 3 a 1 e scavalcato dalla Ferrini che ha vinto 4 a 2 sul campo del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu, sempre più solo all’ultimo posto in classifica.
L’Atletico Uri sabato 8 febbraio sarà protagonista con il Carbonia della finalissima della Coppa Italia, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano.
Il Guspini ha impegnato il Carbonia nella prima mezz’ora, giocata con il vento alle spalle, creando qualche problema alla difesa biancoblu. Il Carbonia ha reclamato un rigore per un evidente trattenuta su Alessio Figos, subito dopo le proteste si sono trasferite nell’area del Carbonia per un fallo apparso altrettanto evidente ma il direttore di gara, Andrea Senes di Cagliari, in entrambi i casi non ha concesso il penalty.
La partita si è sbloccata nel finale del tempo, prima con il goal di Giuseppe Meloni, poi con il raddoppio di Marcello Angheleddu, pronto a ribadire in rete di testa un pallone respinto dalla traversa su conclusione di Alessio Figos.
Chiusi i primi 45 minuti avanti di due goal, il Carbonia ha controllato con relativa tranquillità il risultato nella ripresa, Per il Guspini, brillante nella prima mezz’ora, tutto è diventato più difficile ed il Carbonia ha messo al sicuro il risultato con autentiche prodezze di Alessio Figos e Giuseppe Meloni, autori di due tiri al volo bellissimi per coordinazione, potenza e precisione, sulle quali nulla ha potuto il portiere del Guspini Nicola Loddo. Diego Pinna, preferito inizialmente a Suku Kassama Sariang, ha poi sciupato una grande opportunità per il quinto goal, ma la partita, a quel punto, era ormai chiusa, con un punteggio forse troppo severo per il Guspini.

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«Abbiamo risposto all’ennesimo rinvio con l’occupazione dell’Aula e delle commissioni, oggi non parteciperemo ai lavori e da domani inizieremo una battaglia sempre più forte.»

Lo ha annunciato il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, aprendo la conferenza stampa dei gruppi di minoranza sulla continuità territoriale aerea. «Chiediamo da 10 mesi – ha protestato Gianfranco Ganau – che il Consiglio sia messo nelle condizioni di esercitare il suo ruolo, cosa che la maggioranza ha cercato di impedire con motivazioni inconsistenti e false ma ora parlano i fatti: c’era un band che è stato revocato, quello nuovo non c’è e la Sardegna sarà bloccata dal prossimo 18 aprile con danni gravissimi per i sardi, il sistema economico e la stagione turistica.»

«Ci aspettavamo una reazione diversa alla nostra protesta – ha commentato il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus -, invece da una maggioranza in grande confusione sono arrivate solo chiacchiere senza serietà ed insulti, rivolti in particolare alla collega Desirè Manca alla quale va tutta la nostra solidarietà. Noi continueremo a batterci per i sardi ed i loro diritti, coinvolgendo anche il Parlamento e il mondo economico.»

«Per definire ciò che è accaduto ieri non ci sono parole – ha affermato Desirè Manca, capogruppo del M5S -. Sono 10 mesi che la Giunta regionale non fa nulla per risolvere i problemi dei sardi e si occupa invece di proporre leggi che moltiplicano spese e poltrone. La continuità, ha concluso, non è solo turismo ma anche diritti fondamentali come lavoro, studio e (purtroppo per chi ne ha bisogno) salute.»

«Ormai è chiaro che presidente della Regione, maggioranza ed assessore dei Trasporti sono nel caos per colpa della loro inerzia e delle loro scelte – ha sintetizzato il consigliere di Leu Eugenio Lai -: prima hanno revocato il bando della Giunta precedente e poi hanno sparato chiacchiere al veto compresa quella del vertice Ue del 28. Non solo non c’era nessun vertice, ha detto infine, ma c’è già la certezza dei danni gravissimi che la Sardegna ha già subito.»

Piena solidarietà a Desirè Manca è stata espressa anche dal consigliere dei Progressisti Massimo Zedda «perché – ha sottolineato – le offese nei confronti delle donne devono riguardare anche gli uomini».

Polemizzando nei confronti della maggioranza, Massimo Zedda ha affermato che «di fronte ad una Sardegna isolata dal resto del mondo la Giunta organizza una conferenza per parlare dei voli nello spazio: siamo alla follia!»

Entrando nel merito delle problematiche legate alla continuità territoriale l’esponente dei Progressisti ha messo in evidenza che non solo il tempo perso è denaro ma la cosa più grave, in questo momento delicatissimo, è che il governo regionale non ha nessuna idea: non c’è più la tariffa unica e nemmeno quella cosiddetta low cost che richiede comunque risorse pubbliche ingenti mentre la Regione non ha nemmeno un bilancio. «Nonostante gli annunci – ha previsto Zedda – non ci sarà nessuna proroga se non in cambio di un bando scritto secondo le regole europee, quindi non cambierà nulla.»

Per il M5S Roberto Roberto Li Gioi ha detto che «ci si trova di fronte ad una Giunta ed una maggioranza di incoscienti, ormai sempre più lontani dalla realtà, che si occupano solo di poltrone. A proposito, quelle nuove non saranno solo 34 ma forse 90/100 perché dovrebbero essere inseriti anche altri organismi a partire dai consorzi industriali. Sulla continuità Li Gioi ha ribadito il diritto del Consiglio a sapere come stanno davvero le cose, uscendo finalmente dall’incertezza della quale approfitta la maggioranza, dicendo tutto ed il contrario di tutto».

Sulla mancanza di informazioni che ha colpito anche il Consiglio regionale si è soffermato il consigliere del Pd Giuseppe Meloni (componente della commissione Trasporti nella precedente legislatura). Giuseppe Meloni ha ricordato di aver presentato nello scorso mese di gennaio una richiesta di accesso agli atti a Bruxelles per conoscere lo stato delle interlocuzioni fra Regione ed Unione europea sulla continuità territoriale. «Ebbene – ha spiegato – da quella documentazione si capisce tutto: c’è la richiesta al ministro ri revocare il bando dell’ex assessore Careddu ed una seconda richiesta per la proroga dello stesso bando per un solo anno ma non (ed un è un dettaglio molto significativo) per il tempo necessario a preparare il nuovo. La verità, ha concluso, è che il nuovo bando doveva essere pronto già ad ottobre; non saremmo arrivati a questo punto.»

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Il Carbonia è passato a Decimomannu sul campo della San Marco Assemini ’80 con un goal per tempo e mantiene il primato in classifica in solitudine, con margini immutati sulle dirette concorrenti, tutte vittoriose. Il Castiadas ha vinto a Bosa 3 a 0, dopo che il Bosa ha sciupato un calcio di rigore; l’Ossese è passata di misura a Guspini, 1 a 0; la Nuorese è tornata alla vittoria rimontando un goal all’Arbus, 2 a 1;  l’Atletico Uri ha rifilato un altro 5 a 1 (dopo quello alla Nuorese di due settimane fa) al Porto Rotondo, settima vittoria consecutiva.

Il campionato diventa ogni settimana più interessante ed incerto, con distanze minime tra le prime tre: Carbonia 42, Castiadas 41, Ossese 40. Il campionato è ancora lungo ma i 6 punti di ritardo della Nuorese e i 9 dell’Atletico Uri, visto l’equilibrio al vertice, sembrano tanti, forse troppi…per pensare ad un riaggancio in vetta.

Il Carbonia oggi non ha giocato una grande partita ma ha vinto con autorità. Nel primo tempo ha avuto sempre in mano il pallino del gioco, ha sbloccato il risultati al 27′ con Federico Boi, bravo a risolvere una mischia a due passi dalla linea di porta, ha sciupato una grande occasione per raddoppiare pochi minuti dopo con Suku Kassama Sariang che ha calciato sul fondo da ottima posizione a porta vuota, e poi ha controllato la reazione della San Marco Assemini ’80, senza correre rischi fino al riposo.

Nel secondo tempo la squadra di Bebo Antinori è cresciuta, ha guadagnato campo ed ha cercato di mettere in difficoltà la difesa biancoblu, disimpegnatasi sempre con decisione, evitando particolari pericoli per la porta di Antonio Fortuna. Il risultato, comunque, è rimasto in bilico fino ad una decina di minuti dalla fine, quando Giuseppe Meloni, fino a quel momento in ombra, ha ricevuto un pallone prezioso sulla trequarti, si è inserito con grande mestiere ed ha superato imparabilmente il bravo portiere della San Marco Assemini ’80 Werther Carboni.

La partita, a quel punto, non ha avuto più storia, la San Marco Assemini ’80 ha tentato ancora qualche incursione ma senza grande convinzione, perché comunque un goal non avrebbe più cambiato il risultato finale.

Allegate le fotografie della partita e le interviste all’allenatore della San Marco Assemini ’80, Bebo Antinori; all’allenatore del Carbonia Andrea Marongiu e al centrale difensivo del Carbonia, autore del primo goal, Federico Boi.

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