22 December, 2024
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Sessantanove anni e qualche mese, sono trascorsi da quel pomeriggio in cui, la pattuglia comandata dal sergente Albert J. Kosjek, a bordo di un carro leggero da esplorazione e di alcune Jeep, in forza alla 3ª Armata del generale Patton, intorno al mezzodì, giungeva ai cancelli del Lager di Gusen, a circa 4 km ad oriente del campo di Mauthausen.

Avanzando all’interno del recinto, ora non più elettrificato, verso le basse colline del Nord, i due soldati a bordo della Jeep, videro venire loro incontro uno sparuto gruppo di esseri che ben poco conservavano di fattezze umane; più che uomini parevano spaventapasseri infagottati in pigiami biancoazzurri. I visi emaciati e grigiastri, le mani adunche e nere come artigli, si trascinavano zoppicanti su zoccolacci di legno sconnessi. Osservavano con un’espressione spaurita, quei giovani in linde uniformi caki che, a loro volta, li guardavano con un misto di orrore e pietà. Poi uno di quei giovanotti, si sfilò l’elmetto, si passò una mano sulla fronte, poi, aprendo il viso in un sorriso, allungò un braccio verso quelle larve umane, tendendo una mano che stringeva fra le dita un pacchetto di biscotti.

Dapprima timidamente, poi più deciso, incoraggiato dal sorriso del soldato, uno degli uomini con il pigiama a righe si avvicinò e prese il pacchetto. Stracciò, quasi con frenesia, la carta dell’involucro e addentò voracemente le stecche friabili e dolci che si sciolsero subito nella sua bocca come un nettare dolcissimo e di un sapore ormai dimenticato. Sollevato lo sguardo, vide i suoi compagni, che avevano ricevuto la loro parte di dolcezza, con un viso stranito ed un’espressione ebete sul viso, mentre l’automezzo si allontanava in una nube di polvere, in direzione di Mauthausen, qualche kilometro più ad Ovest.

Quell’uomo, era Modesto Melis, sopravvissuto ad oltre un anno di fame, fatica e maltrattamenti inenarrabili. Aveva attraversato l’inferno in terra ed era sopravvissuto. Era il 5 di maggio del 1945 e quel giorno veniva liberato l’ultimo lager nazista ancora in attività.

Mentre dal campo centrale di Mauthausen, distante appena quattro kilometri, si levavano urla di gioia che sottolineavano la liberazione, frammiste a spari e raffiche di mitra che annunciavano che anche la vendetta aveva avuto inizio, Modesto volgeva le spalle all’orrore ed oltrepassava definitivamente quei cancelli che si erano chiusi alle sue spalle in quell’agosto del 1944.

In quel campo, da allora non è più tornato… fino ad ora.

Domani, 12 settembre 2014, Modesto, con i suoi 94 anni, rivedrà i luoghi che lo hanno visto vittima della crudeltà dell’uomo sull’uomo, accompagnato da suo figlio Bruno, dall’autore e dall’editore della sua biografia, Giampaolo Cirronis, che ha finanziato la missione.

Giuseppe Mura

Autore del libro “L’animo degli offesi”

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«Ordiniamo che li candili che si faranno at honori et reverencia della Nostra Donna Vergini Madonna Santa Maria del mezo mese di Agosto si debbiano fare candili grossi octo di cera… così nel #Breve do Villa di Chiesa, che più avanti prosegue: … li quali candili abbiano venire in della piassa della corte… alla decta ecclesia di Santa Clara. Vada inansie quello della Università…»

Queste parole riportate dai “brevaiuoli” che scrissero lo Statuto di Villa di Chiesa (Iglesias) nell’anno 1323, seguendo probabilmente la falsariga di una precedente redazione, documentano la devozione che, il popolo nutriva per la Madonna, ricordandoLa nella fase terminale della vita, quella, di antica tradizione, nota come “Dormizione della Madonna”.

Nella sera del 15 di agosto si ripeterà ad Iglesias, l‘antica Villa di Chiesa del “BREVE”, la processione nella quale, i pesanti Candelieri sormontati dai ceri offerti dai quattro quartieri, da alcuni dei gremi che operavano nella città, e da quello della comunità, verranno traslati dalla chiesa della Purissima a quella di Santa Chiara, la cattedrale.

Si tratta di una manifestazione capace di richiamare i cittadini iglesienti, che per lavoro o altre ragioni si trovano a vivere lontano, nonché numerosi turisti  che, lasciando per qualche ora  le spiagge, rivivono tradizioni che arrivano fino a noi da un remoto passato.

In realtà il termine candili, riportato nel “BREVE” significa candele, ceri, e non candelieri come lo si è voluto interpretare. I supposti candelieri non sono mai menzionati nel “BREVE” né in alcun altro documento successivo. Si trattava, insomma, di un’offerta di grandi Ceri, dei quali veniva indicato anche il peso, in cera, ed il rispettivo costo.

Per chi volesse approfondire l’argomento, tutta la storia è sta analizzata e documentata minuziosamente dallo studioso iglesiente Francesco Cherchi, sul blog che è divenuto ormai punto di riferimento di tutti coloro che desiderano approfondire la storia della città. (notedarchivio.myblog.it/manifestazioni-religiose-e-civili/).

La #processione dei Candelieri è, però, ormai entrata nel cuore degli iglesienti  e quindi auspicabile che prosegua, malgrado l’inesattezza storica, negli anni a venire.

Giuseppe Mura

Il marocchino Yassine Rachik e l’etiope Limeneh Zerfie Tesema hanno vinto la XXIX edizione della #Gonnesa Corre 6° trofeo Eugenio Poncellini, corsa su strada a carattere internazionale organizzata dalla società Atletica Gonnesa, con la collaborazione della #Fidal regionale e il patrocinio del comune di Gonnesa.

Il marocchino Yassine Rachik, portacolori dell’Atletica Cento Torri Pavia, si è imposto sulla distanza degli 8,2 km, davanti al connazionale Jamel Chatbi, dell’Atletica Riccardi e all’ucraino Roman Romanenko. Alle loro spalle africani fino all’ottava posizione, al nono posto, primo degli italiani, Andrea Gargamelli, della società Sef Stamura Ancona. Primo dei sardi, Giuseppe Mura, dell’ASD Futura Cagliari Soloatletica, 16°.

L’etiope Limeneh Zerfie Tesema, 18 anni, s’è imposta tra le donne, sulla distanza dei 6 km, davanti alla connazionale e coetanea Melkitu Workeneh Geremew e alla keniana Brendah Kamonya Kebeya. Prima delle italiane, Silvia La Barbera, del GS Forestale, classificatasi quinta.

Ottima, come sempre, l’organizzazione dell’Atletica Gonnesa di Mauro Lenzu.

I vincitori nelle categorie giovanili.

Esordienti femminili C Pulcini 200 metri: Anna Barlini (Atletica Cortoghiana)

Esordienti femminili B Miniatletica metri 200: Rebecca Usai (Atletica Cortoghiana)

Esordienti femminili A Promoatletica metri 600: Valentina Corda (GS Atletica Dolianova)

Esordienti maschili C Pulcini metri 200: Andrea Onnis (Atletica Gonnesa)

Esordienti maschili B Miniatletica metri 200: Federico Deiana (GS Atletica Dolianova)

Esordienti maschili A Promoatletica metri 600: Davide Piras (Atletica San Gavino)

Ragazze metri 1.200: Giorgia Lecca (GS Atletica Dolianova)

Ragazzi metri 1.200: Riccardo Zaottini (ASD Atletica Valeria)

Cadette metri 1.800: Carolina Farci (ASD Atletica Valeria)

Cadetti metri 1.800: Enrico Loche (GS Atletica Dolianova)

Allieve metri 1.800: Daniela Marongiu (Atletica Iglesias)

Allievi metri 1.800: Emanuele Carta (Atletica Cortoghiana)

Senior donne SF35 metri 6.000: Claudia Pinna (Cus Cagliari)

Senior donne SF40 metri 6.000: Cinzia Meloni (Atletica San Gavino)

Senior donne SF45 metri 6.000: Claudia Dardini (GS Lammari)

Senior uomini SF35 metri 5.000: Francesco Minerva (Dynamyk Fitness)

Senior uomini SF40 metri 5.000: Massimo Leonardi (GS Valsugana)

Senior uomini SF45 metri 5.000: Alviero Atzeni (Atletica San Gavino)

Senior uomini SF50 metri 5.000: Giuseppe Lai (GS Atletica Dolianova)

Senior uomini SF55 metri 5.000: Sandro Rizzardini (Atletica Cortoghiana)

Senior uomini SF60 metri 5.000: Giovanni Pili (Atletica 4 Mori)

Senior uomini SF65 metri 5.000: Marcello Scandola (CSI)

 

 

Si sono ritrovati in tanti, questa mattina, allo #Stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, al 1° Trofeo di calcio “Roberto Dore” triangolare organizzato dall’associazione Vecchie Glorie del Carbonia per ricordare l’ex portiere di Cagliari, Carbonia, Parma e Messina scomparso prematuramente il 12 dicembre scorso, vittima di un infarto, all’età di soli 53 anni (era nato a Gonnostramatza il 29 marzo 1960).

In campo tre squadre di vecchie glorie del Cagliari, del Carbonia e del Panatlhon di Cagliari. Tra gli ex rossoblù del Cagliari, presenti in campo, fra gli altri, Giuseppe Tomasini, Gigi Piras, Gianfranco Matteoli, Gianluca Festa, Giovanni Roccotelli, Sebastiano Pinna, Massimiliano Pani e Lucio Bernardini. In tribuna Mario Brugnera, Pino Bellini e Sandro Loi. Tra gli ex del Carbonia, tra gli altri, Floriano Congiu, Sandro Zaccolo, Giuseppe Mura, Giorgio Melis, Mondo Mameli e Pino Tocco. Nella squadra del Panatlhon, tra gli altri, hanno giocato Carlo Tronci, Marco Dasara e Antonio Mura.

Il torneo è stato vinto dalle vecchie glorie del Carbonia che hanno vinto entrambe le partite, disputate nell’arco di due tempi di 15 minuti ciascuno. La prima, quella tra Carbonia e Cagliari, è stata decisa da uno splendido goal realizzato da Floriano Congiu, di destro, con un pallonetto sotto l’incrocio dei pali (la classe è intatta anche a 60 anni!). 
La giornata in ricordo di Roberto Dore si è conclusa con le premiazioni, alle quali ha partecipato anche Elena Zoboli, vedova dell’indimenticabile Carlino, e con il tradizionale pranzo.

Ricordiamo che Roberto Dore era cresciuto nelle Giovanili del Cagliari fino alla Primavera, nell’estate del 1979 passò al Carbonia, in serie D, con il compagno di squadra Sandro Loi, sotto la guida di Checco Fele. Nonostante la giovanissima età e la concorrenza del più esperto Mondo Mameli, riuscì a ritagliarsi uno spazio importante ed alla fine della stagione, prima del rientro a Cagliari per fine prestito, mise insieme ben 14 presenze. In rossoblù esordì in serie A, giocando una partita nella stagione 1981/82 ed una in quella successiva, che concluse con la maglia del Parma, in C1. Ritornò ancora al Cagliari nel 1985 e fu protagonista in serie B, per due stagioni.

La sua carriera proseguì quindi a Venezia, in C2, a Messina e a Terni. Smise di giocare ancora giovane, a soli 33 anni, nel 1993.

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Carbonia 1979-80

 

Sabato 7 giugno, nella sede degli Invalidi di Guerra, a Carbonia, si è svolta l’assemblea annuale dei soci. Erano presenti, tra gli altri: il presidente della sezione di Carbonia, il cavaliere Modesto Melis; il presidente regionale A.N.M.I.G. commendatore Antonio Manca; il presidente della sezione di Cagliari, cavaliere Eugenio Poddighe; il presidente della sezione di Oristano, cavaliere Francesco Bianchina; il colonnello Orazio Sechi, del 1° Reggimento Corazzato di Teulada; il dottor Fabrizio Selis, dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carbonia; l’assessore della Pubblica Istruzione del comune di Carbonia, Lucia Amorino; il dottor Luciano Arus, presidente dell’A.N.P.S.; don Amilcare Gambella, parroco della chiesa di San Ponziano.

L’assemblea ha nominato il presidente dell’Assemblea, Eugenio Poddighe e segretario Agnese Delogu, ed ha proceduto con la relazione morale del presidente Modesto Melis che, nel suo intervento, ha ricordato il suo predecessore, il cavaliere Pietro Delogu, deceduto nello scorso mese di gennaio, elogiandone le virtù, la serietà e l’attaccamento all’associazione. Modesto Melis ha ricordato, inoltre, il socio segretario per oltre dieci anni Domenico Cadoni, anche lui venuto a mancare nello scorso mese di aprile, dedicando loro un minuto di silenzio e la lettura della preghiera del mutilato.

Modesto Melis ha comunicato che l’assemblea era convocata per il rinnovo del Consiglio Direttivo ed ha terminato il suo intervento, ringraziando i presenti.

Dopo i saluti di rito degli ospiti, il presidente Eugenio Poddighe ha dato la parola alla socia Agnese Delogu, collaboratrice della sezione che ha consegnato un riconoscimento a tutti coloro che hanno contribuito a divulgare direttamente o indirettamente la storia dei Soci dell’A.N.M.I.G., Tra questi erano presenti Alessandro Spiga fotografo professionista che ha fotografato alcuni soci della sezione di Carbonia e con quelle immagini ha allestito una mostra che sta girando in tutta la Sardegna e Giampaolo Cirronis, giornalista ed editore, che ha pubblicato il libro sulla storia del presidente Modesto Melis vissuta in un campo di concentramento, scritta da Giuseppe Mura. Sono state inoltre consegnate le fotografie omaggiate da Alessandro Spiga ai soci presenti cavaliere Casimiro Fois e cavaliere Salvatore Atzori. Inoltre, vista la recente onorificenza conferita al presidente Modesto Melis, è stata consegnata la spilla decorazione di Cavaliere della Repubblica.

Agnese Delogu, infine, ha presentato il progetto “Le pietre della Memoria” che dovrebbe vedere protagonisti le scuole, enti ed istituzioni. Al termine dei lavori dell’assemblea, il presidente Poddighe ha ringraziato ed ha invitato i soci a votare per il rinnovo del Consiglio direttivo.

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Modesto Melis.

L'animo degli offesi.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avvalendosi della facoltà concessagli dallo Statuto dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana”, ha conferito a Modesto Melis, uno degli ultimi sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti, l’onorificenza di Cavaliere. La decisione è stata comunicata con un telegramma nella giornata di ieri da Donato Marra, Segretario generale della Presidenza della Repubblica.

Modesto Melis, riceve il prestigioso quanto significativo riconoscimento, alla vigilia del suo 94° compleanno, che cade nella giornata di domani, 11 aprile.

La storia di Modesto Melis è stata ricostruita da Giuseppe Mura nel libro “L’animo degli offesi – Storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno”, editore Giampaolo Cirronis.

Da alcuni anni e sempre con maggiore frequenza dalla pubblicazione del libro, che risale al gennaio 2013, Modesto Melis, ora Cavaliere, porta la sua testimonianza nelle scuole di tutta la Sardegna e non solo, per far conoscere ai giovani il dramma vissuto nel corso della seconda guerra mondiale, costato la vita a milioni di persone innocenti.

La notizia del conferimento dell’onorificenza di Cavaliere l’ha ricevuta ieri pomeriggio, mezz’ora prima della presentazione del libro presso la sala I Sufeti di Sant’Antioco, organizzata dall’associazione culturale Il Calderone, con la collaborazione dell’associazione culturale Agorà e Opera Nomadi (Consiglio Nazionale e Gruppo Collaboratore Cagliari/Carbonia).

Insieme all’autore, hanno partecipato alla presentazione Modesto Melis, protagonista delle vicende narrate, e l’editore Giampaolo Cirronis. Ha coordinato il giornalista Paolo Lusci.
Sono intervenuti Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco, il regista Dario Siddi e Massimo Converso, presidente nazionale di Opera Nomadi.
Nel corso della serata, sono state raccolte le firme per l’integrazione della legge sul Giorno della Memoria, per l’inserimento in essa degli stermini dimenticati (disabili, Omosessuali, rom/sinti)

 

Giuseppe Mura e Modesto Melis.

Giuseppe Mura e Modesto Melis.

L'animo degli offesi.

L’animo degli offesi.

Domani, 9 aprile, alle ore 18.00, presso la sala I Sufeti di Sant’Antioco, si terrà la presentazione del libro  “L’ animo degli offesi. Storia di Modesto Melis da Carbonia a Mauthausen e ritorno”, di Giuseppe Mura, editore Giampaolo Cirronis.

La presentazione è curata dall’associazione culturale Il Calderone, con la collaborazione dell’associazione culturale Agorà e Opera Nomadi (Consiglio Nazionale e Gruppo Collaboratore Cagliari/Carbonia).
Insieme all’autore, saranno presenti Modesto Melis, protagonista delle vicende narrate, e l’editore Giampaolo Cirronis. Coordinerà il giornalista Paolo Lusci.
Interverranno Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Loriana Pitzalis, assessore alla cultura del Comune di Carbonia; Massimo Converso, presidente nazionale di Opera Nomadi.
Nel corse della serata, verranno raccolte le firme per l’integrazione della legge sul Giorno della Memoria, per l’inserimento in essa degli stermini dimenticati (disabili, Omosessuali, rom/sinti)

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E’ in corso, nell’auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale di Via Toscana, a Nuoro, una seconda presentazione del libro “L’animo degli offesi – Storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno “. Dopo l’appuntamento di ieri sera, riservato alle classi dei corsi serali, sono presenti nell’auditorium, pieno in ogni ordine di posti, le classi terze, quarte e quinte del corsi del turno del mattino.
La presentazione in questo momento vede un’esposizione del tema della professoressa Marina Moncelsi. Seguirà l’intervento del protagonista del libro, Modesto Melis, intervistato dell’autore del libro, Giuseppe Mura.
E’ presente l’editore del libro, Giampaolo Cirronis.

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E’ in corso, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale di Nuoro, la presentazione del libro “L’animo degli offesi – Storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno”. Sono presenti l’autore del libro, Giuseppe Mura; l’editore, Giampaolo Cirronis; e il protagonista del libro, Modesto Melis.

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Giuseppe Mura è il nuovo allenatore del Serramanna. Per l’ex capitano del Carbonia si tratta di un ritorno, dopo la promozione in Eccellenza conquistata nello scorso campionato di Promozione e la mancata conferma, accolta con grande amarezza. Il presidente della formazione campidanese, Chicco Maccioni, ha deciso di affidarsi all’esperienza di Giuseppe Mura che conosce benissimo l’ambiente, dopo le sfortunate esperienze di Guido Fenza che ha iniziato la stagione ed è stato poi sostituito da Mariano Ruggiero, esonerato dopo il pesante rovescio subito dalla squadra a Valledoria (1 a 4).

Il Serramanna occupa oggi l’11ª posizione in classifica con 22 punti e domenica prossima ospiterà il Progetto Sant’Elia, 15° con 17 punti, in un delicato scontro salvezza.

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