25 November, 2024
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Nel pomeriggio, all’Assessorato regionale della Sanità, in via Roma, a Cagliari, si è svolto l’atteso incontro sulla vertenza AIAS. Il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore regionale Luigi Arru, Giuseppe Pintor e Stefano Lorusso dell’ATS, hanno ricevuto una delegazione composta da rappresentanti sindacali, lavoratori, genitori dei malati, tutori.

Da parte della Regione, che ha manifestato vivo interessamento per la situazione e, in particolare, per i pazienti e i dipendenti, è stata ribadita la disponibilità a pagare secondo quanto definito nella sentenza della Corte di Appello in tempi rapidi e secondo quanto stabilito dalla legge. Sul punto sono già in corso le interlocuzioni tra i legali di AIAS e la Regione. È stata inoltre ribadita la necessità del pagamento degli stipendi ai dipendenti dell’azienda, come disposto da una risoluzione del Consiglio regionale e dall’attuale contratto al fine di poterne stipulare il rinnovo. Rispondendo ai timori di parte della delegazione, è stato detto che se la volontà politica è certamente quella di addivenire il prima possibile a una soluzione con AIAS che permetta la prosecuzione dei servizi, si sta comunque lavorando anche a un piano B per individuare una rete di protezione capace di garantire la continuità delle prestazioni in essere.

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Svolta nel contenzioso tra la Regione Autonoma della Sardegna e l’AIAS. Oggi la Direzione dell’ATS Sardegna ha annunciato la rescissione del rapporto contrattuale tra ATS ed AIAS, a seguito del mancato pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori ed ha assicurato che il rapporto contrattuale tra ATS ed AIAS proseguirà fino a fine anno, secondo quanto proposto dall’azienda unica all’erogatore privato e quindi non ci sarà nessuna interruzione dell’assistenza.

«Non ci saranno pazienti che resteranno senza assistenza, né lavoratori senza occupazione: rispettando una chiara indicazione del Consiglio regionale, i contratti con gli erogatori privati prevedono il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori, pena la risoluzione del contratto stesso e la perdita dell’accreditamento. E’ quanto sta avvenendo con l’AIAS», hanno chiarito ancora una volta nel corso di una conferenza stampa, nel pomeriggio, – l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, affiancato dal direttore del Dipartimento Affari generali, Giuseppe Pintor.
«AIAS ha chiesto all’associazione di regolarizzare la sua situazione ed entro ieri avremmo dovuto avere la comunicazione dell’avvenuto pagamento delle retribuzioni arretrate – hanno spiegato Luigi Arru e Fulvio Moirano -. Dal momento che ciò non è avvenuto, ATS ha mandato una nota con la quale comunica all’AIAS la risoluzione del contratto e la prosecuzione dell’attività, fino al 31 dicembre, per ragioni di pubblica utilità.»
Regione e ATS assicurano che si lavorerà da subito per trovare la soluzione migliore per garantire l’assistenza e l’occupazione, ma non chiudono la porta in faccia all’associazione – «in questi mesi ci auguriamo che dia ai lavoratori tutto ciò che spetta loro» – e ribadiscono che non c’è mai stato alcun atteggiamento pregiudiziale nei confronti dell’AIAS. ATS è in regola col pagamento delle fatture (ai 60 giorni), sono stati pagati anche i decreti ingiuntivi, con provvisoria esecuzione, da quasi 2 milioni di euro, mentre non può essere accolta la fideiussione presentata da AIAS lo scorso 27 luglio perché rilasciata da un intermediario sospeso dalla Banca d’Italia. Sul contenzioso (per un totale di 15 milioni di euro) si attende la pronuncia dei giudici.
A chi oggi lo accusa di non pagare, Luigi Arru ha ricordato che, al primo incontro in Prefettura a Cagliari, sulla vicenda AIAS, l’associazione dichiarava un credito di 42 milioni nei confronti della Regione: «A chi governava allora, domando perché non abbiano pagato, visto che ora ritengono fossero soldi dovuti».

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È stato finanziato con 195 milioni – oltre la metà del Patto per la Sardegna – il nuovo ospedale di Sassari, i cui lavori partiranno con la demolizione del palazzo rosso, nel quale sorge il reparto Materno infantile.
La consegna dei lavori è avvenuta oggi con una cerimonia cui hanno preso parte il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il rettore dell’Università di Sassai, Massimo Carpinelli, il sindaco della città turritana, Nicola Sanna. A illustrare brevemente il progetto del nuovo ospedale Materno infantile – per la realizzazione del quale ci sono a disposizione 95 milioni di euro da finanziamento Fsc -, insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, Antonio D’Urso, era presente l’architetto Massimo Peresso della Salc, la società che si è aggiudicata la gara.
Il rettore dell’Università di Sassari ha sottolineato la perfetta sintonia con l’azienda ospedaliera e le importanti risorse umane ed economiche messe a disposizione dall’Ateneo. Anche per il sindaco Nicola Sanna il nuovo ospedale sarà un importante segnale per Sassari e per tutto il Nord Sardegna.
La demolizione del palazzo rosso prevede prima lo svuotamento (stripping) di impianti ed infissi interni, quindi si partirà con la demolizione vera e propria con una sorta di escavatore dotato di pinza idraulica. Tempo complessivo previsto, circa sei mesi. Nel frattempo dovranno essere realizzate le nuove camere mortuarie al palazzo Clemente quindi si dovrà procedere alla demolizione delle camere mortuarie del SS. Annunziata per poter iniziare gli scavi e realizzare i sotterranei (parcheggi) del nuovo materno infantile.
Il finanziamento iniziale è di 95 milioni a valere su fondi FSC: l’importo di contratto è di poco superiore ai 71 milioni, dei quali un milione e 700 mila euro per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.

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«Assumeremo quindici anestesisti attraverso la graduatoria del concorso pubblico che, come Aou, abbiamo chiuso proprio nei giorni scorsi. Questo ci consentirà di venire incontro alle richieste delle nostre chirurgie e ridurre così le liste d’attesa, in particolare per i pazienti oncologici.»

Lo ha detto ieri sera il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Antonio D’Urso, intervenuto durante la riunione della conferenza socio sanitaria provinciale, convocata dall’Ats Sardegna-Assl Sassari nella sala Angioy della provincia di Sassari.

La direzione aziendale dell’Aou, proprio nei giorni scorsi, ha deliberato l’approvazione dei verbali e degli atti della commissione esaminatrice del concorso per tre dirigenti medici anestesisti e rianimatori.

Sono 30 i medici inseriti in graduatoria e risultati idonei alla selezione che si è svolta dal 5 al 7 febbraio scorso. Di questi, quindici saranno quelli che l’azienda di viale San Pietro intende assorbire entro breve.

«Registriamo una carenza di medici di pronto soccorso, cardiologi, radiologi e anestesisti – ha detto Antonio D’Urso – e proprio la mancanza di questi ultimi, spesso, costringe ad allungare le liste d’attesa dei pazienti da operare.»

«Queste assunzioni – ha aggiunto Antonio D’urso – ci consentiranno di potenziare la breast unit. Non solo. L’ingresso di nuovi anestesisti permetterà all’azienda di avviare il progetto di partoanalgesia.»

L’istituzione del servizio di parto in analgesia, che vedrà lavorare assieme un’equipe multidisciplinare, prevede un’integrazione sia all’interno del dipartimento materno infantile che con l’unità operativa di Anestesia e rianimazione. L’attivazione di questo percorso consentirà di ridurre il ricorso al parto cesareo, quando non motivato da esigenze cliniche e di sicurezza della madre e del bambino.

La partoanalgesia, inoltre, fa parte dei progetti che l’azienda attiverà nell’ambito del piano triennale di rientro per il miglioramento della qualità delle cure e l’adeguamento dell’offerta.

Durante la riunione, inoltre, il direttore generale ha sottolineato che l’azienda con i suoi ospedali si inserisce nel territorio e nella situazione storica della città di Sassari e che l’accorpamento era l’unica soluzione pensabile, «ma ancora c’è molto da fare» con investimenti e risorse qualificate. Un accenno quindi alla rete ospedaliera e alla necessità di un “gioco” in sinergia con le strutture territoriali e ospedaliere dell’Ats.

Alla riunione di ieri hanno partecipato anche il direttore generale di Ats Sardegna Fulvio Moirano, il direttore dell’area Assl Sassari Giuseppe Pintor, il presidente della conferenza socio sanitaria e sindaco di Thiesi Gianfranco Soletta quindi numerosi sindaci del territorio.

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Il laboratorio analisi di via Tempio non chiuderà e i pazienti affetti da Parkinson potranno contare su un ambulatorio specialistico sul territorio. Due notizie importanti per l’utenza sassarese, e non solo, che potrà fare affidamento sulla continuità dei prelievi e sulle prestazioni laboratoristiche relative alla coagulazione. Questo in estrema sintesi quanto emerso nei giorni scorsi a Palazzo Ducale, durante un incontro al quale hanno partecipato il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso e il direttore generale di Ats Sardegna Fulvio Moirano.

Una riunione voluta dal sindaco Nicola Sanna per fare il punto sulla Sanità a Sassari e alla quale hanno preso parte anche gli assessori comunali al completo quindi il direttore dell’Assl Sassari Giuseppe Pintor e il direttore amministrativo dell’Azienda di viale San Pietro Lorenzo Pescini.

«È importante un costante confronto – ha detto il primo cittadino – soprattutto in questa fase di cambiamento che la sanità sassarese e dell’intera regione quella regionale stanno vivendo. Il confronto, allora, aiuta a trasmettere da una parte quel senso di presidio della politica, del sindaco, della giunta e del consiglio, e dall’altra di tranquillità alla cittadinanza.»

E se il direttore dell’Aou di Sassari ai primi di agosto era stato già sentito in audizione in consiglio comunale in merito alle novità contenute nell’atto aziendale, il sindaco Nicola Sanna ha chiesto al direttore generale dell’Ats di fare il punto sulla situazione, «perché – ha detto – in termini di programmazione è importante che si elaborino elementi strategici e operativi condivisi».

Sul piatto la questione dell’integrazione con i servizi sociali, la realizzazione di percorsi condivisi tra Ats e Aou per la presa in carico dei pazienti, le dimissioni protette, l’assistenza domiciliare. E ancora, come sottolineato dall’assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda, la realizzazione di punti salute per la medicina di iniziativa previsti negli Interventi territoriali integrati (Iti) e la loro sperimentazione anche in altre zone della città fuori dall’ambito Iti. E poi ancora, la questione del laboratorio analisi di via Tempio e l’assistenza ai pazienti con Parkinson.

Se sulla maggior parte dei punti si renderanno necessari ulteriori incontri operativi, sul laboratorio analisi di via Tempio il manager Ats Fulvio Moirano ha subito rassicurato:«La struttura non chiuderà e, oltre al punto prelievi, garantirà l’assistenza ai pazienti in terapia anticoagulante orale (Tao)». Un’operazione che si realizzerà in stretta collaborazione con l’Aou della quale, al momento, fa parte il laboratorio Tao del Santissima Annunziata. «Tra le nostre azioni – ha spiegato Antonio D’Urso – puntiamo a delocalizzare le attività come quella del laboratorio Tao che viene considerata un’assistenza di tipo territoriale. Questo ci consentirà di avviare la riorganizzazione del day hospital oncologico dell’ospedale civile, lavori per i quali disponiamo del progetto definitivo-esecutivo e dei fondi».

Il presidio ospedaliero dell’Aou quindi potrà puntare maggiormente all’assistenza di alto profilo per acuti. In quest’ottica Ats e Aou stanno lovarando anche per garantire la migliore assistenza ai pazienti con Parkinson. L’obiettivo è quello dell’apertura dell’ambulatorio territoriale di prima accoglienza dedicato a questa patologia, lasciando all’Aou la gestione dei casi più complessi e delle terapie chirurgiche. Una nuova prospettiva di assistenza quindi che i due manager hanno già illustrato al rappresentate provinciale dell’associazione Parkinson, il quale ha manifestato apprezzamento per un progetto che garantisce ai pazienti continuità delle cure e dell’assistenza.

«Un percorso che – ha aggiunto il direttore generale dell’Aou – dovremo seguire anche per l’Alzheimer.»

Antonio D’Urso e Fulvio Moirano, inoltre, hanno fatto sapere di aver avviato un lavoro sinergico sulle liste d’attesa per le visite specialistiche e ambulatoriali.

Tra le novità annunciate, anche quella del passaggio al patrimonio dell’Aou di Sassari del Palazzo Rosa di via Monte Grappa e la richiesta, già presentata da entrambe le aziende ai vigili del fuoco, per la valutazione del rischio antincendio per i parcheggi dell’edificio. La conclusione positiva della pratica darebbe il via alla disponibilità di circa 300 posti auto e a un decongestionamento del traffico nell’area della cittadella sanitaria.

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Ha preso il via questa mattina, e durerà una settimana, a Sassari, la prima sessione dei corsi pratici di counselling per l’allattamento al seno. In aula lavoreranno insieme operatori che provengono dalla realtà ospedaliera e territoriale, compresi i pediatri di libera scelta, per garantire l’integrazione interprofessionale di quanti operano nel percorso nascita e nel sostegno continuo all’allattamento materno.

Questa mattina, al settimo piano del Santissima Annunziata, ad aprire il corso erano presenti il direttore sanitario dell’Aou Nicolò Orrù, il direttore dell’Assl Sassari Giuseppe Pintor e il responsabile della Neonatologia dell’Aou Giorgio Olzai.

In aula questa mattina c’era il personale sanitario proveniente dalle due aziende, operatori dei centri nascita, dei reparti di pediatria ospedaliera, dei consultori familiari e dei pediatri di libera scelta. «La formazione sarà gestita in maniera integrata da formatori della Assl Sassari e dell’Aou che – ha ricordato Giorgio Olzai – hanno effettuato un adeguato percorso di formazione, previsto dal piano regionale di prevenzione».

I corsi, infatti, sono previsti all’interno del programma regionale per gli interventi di promozione della salute “Comunità in Salute”, e «l’obiettivo – ha chiuso il direttore della Neonatologia che ha ringraziato gli uffici aziendali della Formazione dell’Aou – è promuovere azioni finalizzate a facilitare comportamenti salutari nella popolazione, attraverso la promozione di stili di vita sani».

«L’allattamento al seno è una priorità di salute pubblica – ha ricordato Nicolò Orrù – perché si tratta di una pratica importante dal punto di visita culturale, sociale della donna, oltreché importante per lo stesso bambino; rafforza il rapporto madre e piccolo e aiuta a garantire una maggiore copertura anticorpale al bambino. Con l’attivazione di questi corsi – ha concluso il direttore sanitario dell’Aou – vogliamo attivare nel nostro ospedale regole e protocolli promossi dall’Oms e avviare un percorso che consenta alle nostre strutture di diventare “ospedale amico dei bambini”.»

Il programma rappresenta, infatti, un’occasione per le aziende del sistema sanitario sardo per avviare un percorso per l’accreditamento di eccellenza, fornito dall’Oms-Unicef con l’iniziativa “Insieme per l’allattamento: Ospedali e Comunità amici dei bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell’allattamento materno”.

Uno dei primi passi per accedere all’accreditamento è, infatti, formare tutto il personale sanitario con corsi di aggiornamento appropriati per il ruolo svolto nel percorso nascita.

«Più lavoriamo assieme in materie a forte integrazione ospedaliero-territoriale – ha aggiunto Giuseppe Pintor, che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa – migliori potranno essere le risposte che potremo dare all’utenza e le sinergie per l’appropriatezza delle cure.»

Ecco allora che le lezioni puntano a migliorare la formazione di base per assicurare agli operatori sanitari strumenti, conoscenze e competenze pratiche, univoche e condivise, necessarie per promuovere e sostenere, in maniera efficace, l’allattamento al seno. È considerata fondamentale l’acquisizione di conoscenze sulle peculiarità del latte materno, sull’allattamento al seno nel neonato a termine, nel prematuro, nel neonato patologico e sulla salute della madre. Saranno affrontate anche le tematiche relative alle influenze del travaglio e del parto e le modalità di approccio alla gestante e alla coppia madre e bambino.

Sono state previste già altre due sessioni della durata di una settimana ciascuna: la seconda inizierà il 27 novembre e la terza il 22 gennaio 2018. Gli operatori interessati a segire i corsi possono trovare le informazioni utili sul sito web dell’Aou di Sassari e della Assl di Sassari nella sezione Formazione quindi nella pagina dedicata agli eventi formativi.

È previsto un articolato programma di formazione che nel corso del 2018 coinvolgerà tutto il personale sanitario e non sanitario che a vario titolo entra in contatto non le gestanti, le mamme e i bambini.

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È nata ufficialmente ieri, secondo la legge regionale che l’ha istituita, l’Azienda per la tutela della salute che ha incorporato e fuso le otto aziende sanitarie locali. Insieme all’Azienda ospedaliera Brotzu, alle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e all’Areus (Azienda regionale per l’emergenza-urgenza), l’Ats completa il nuovo quadro del sistema sanitario sardo.
«L’Ats rappresenta una sfida epocale» ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, a Sassari questa mattina per la presentazione ufficiale insieme ai vertici della nuova azienda unica e agli otto direttori delle aree socio sanitarie locali:
Di seguito l’organigramma completo della ATS Sardegna:
Direttore Generale: Fulvio Moirano
Direttore Sanitario: Francesco Enrichens
Direttore Amministrativo: Stefano Lorusso
ASSL di Sassari: Giuseppe Pintor
ASSL di Olbia: Pierpaolo Pani
ASSL di Nuoro: Andrea Marras
ASSL di Lanusei: Pino Frau
ASSL di Oristano: Mariano Meloni
ASSL di Sanluri: Antonio Onnis
ASSL di Carbonia: Maria Maddalena Giua
ASSL di Cagliari: Paolo Tecleme.
«Stiamo ridisegnando il sistema tenendo come riferimento l’interesse delle persone – ha detto Luigi Arru – e senza annunci. L’Azienda unica rappresenta principalmente uniformità dell’assistenza, qualità dei servizi ovunque e a parità di costi». L’assessore Arru ha ringraziato i commissari che per due anni hanno lavorato «in una situazione difficile, riuscendo a portare a casa risultati importanti. I direttori delle Assl non sono direttori generali – ha precisato – e sono stati scelti dal direttore generale Fulvio Moirano con una selezione pubblica e trasparente».
«Non sarà un percorso breve, ma i risultati arriveranno» garantisce Luigi Arru. Anche Fulvio Moirano ha sottolineato come occorrano almeno sei mesi per vedere i primi passi: «Occorre l’atto aziendale, quasi una sorta di statuto dell’Ats. Certamente sarà importante investire sulla formazione e sulle risorse umane, creando aree di coordinamento, confrontandoci attivamente con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei territori».

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Il manager unico della sanità sarda, Fulvio Moirano, ha nominato ieri, in collaborazione con il responsabile della direzione sanitaria Francesco Enrichens e quello della direzione amministrativa Stefano Lorusso, i direttori generali delle otto aree socio-sanitarie (Assl) istituite con la riforma proposta dalla Giunta ed approvata dal Consiglio regionale, al posto delle otto Asl.

I nuovi direttori generali che entreranno in carica lunedì 2 gennaio 2017, sono i seguenti:

Cagliari: Paolo Tecleme

Sassari: Giuseppe Pintor

Olbia: Pierpaolo Pani

Nuoro: Andrea Marras

Lanusei: Pino Frau

Oristano: Mariano Meloni

Sanluri: Antonio Onnis

Carbonia: Maria Maddalena Giua.

Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, dunque, viene spostato nell’area socio-sanitaria del Medio Campidano, mentre nel Sulcis Iglesiente arriva Maria Maddalena Giua, 61 anni, laureata in Giurisprudenza, Dirigente Amministrativo a tempo indeterminato, Responsabile della struttura complessa “Area Amministrativa Territoriale” alla Asl 8 di Cagliari.

 

 

 

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha presentato oggi alla stampa il futuro direttore generale dell’Azienda unica Fulvio Moirano ed il nuovo direttore generale dell’Aou sassarese Antonio D’Urso, ed ha esposto a grandi linee quelli che saranno i programmi della Asl: L’Ats nasce per dare tutela al sistema sanitario e «gli obiettivi primari che cercheremo di realizzare sono la riduzione dei tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie e l’offerta di una capillarità di servizi che garantisca la prossimità dei territori». L’incontro si è svolto nella sede della Asl regionale, alla presenza del rettore dell’Ateneo di Sassari, Massimo Carpinelli, del direttore generale dell’assessorato Sanità, Giuseppe Sechi, dei commissari uscenti delle aziende sassaresi, Giuseppe Pintor e Agostino Sussarellu. Il manager ligure Fulvio Moirano si è insediato alla guida della Asl 1 di Sassari ma prenderà in mano il timone della Sanità sarda il 1° gennaio 2017, quando l’Azienda per la tutela della salute sarà una realtà operativa.
L’assessore Arru ha ringraziato i commissari uscenti ed ha parlato dei programmi della Asl unica.

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«Norme e riforme devono trovare uomini e donne adatti per portarle avanti: noi abbiamo scelto quelli giusti per cambiare la sanità sarda». Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha presentato oggi alla stampa, con l’assessore della Sanità, Luigi Arru, i nuovi manager delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Regione: Fulvio Moirano per la Asl di Sassari e poi Ats, Antonio D’Urso per la guida dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Graziella Pintus per l’Azienda Brotzu e Giorgio Sorrentino, per l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Alla presentazione ha partecipato anche il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Raimondo Perra.
«E’ un risultato di cui, come Giunta, siamo orgogliosi, e che arriva dal grande lavoro portato avanti dall’assessorato, dalla nostra maggioranza in Consiglio regionale, dalla commissione Sanità» – ha proseguito il presidente Pigliaru -. Ringraziamo chi ha lavorato come commissario nelle Asl in questo lungo periodo, in una situazione certamente non facile. E ringraziamo chi porta ora qui la sua professionalità e lo fa con entusiasmo. La capacità di attrarre competenze essenziali per crescere è il segno di quella società aperta che la Sardegna sta dimostrando di essere.»

Luigi Arru ha aggiunto che, facendo gioco di squadra, «Abbiamo portato a casa un obiettivo impegnativo, dopo un percorso scosceso, ma affrontato sempre con grande intesa con il Presidente. Siamo soddisfatti – ha detto l’assessore – per le scelte e non c’è stata alcuna preclusione per manager sardi: in questa fase occorreva qualcuno che fosse già pronto per la sfida del piano di rientro e dell’incorporazione delle Asl». Presentando Antonio D’Urso («individuato per la grande esperienza in processi di fusione»), Arru ha ricordato l’importante lavoro del commissario Giuseppe Pintor ed i risultati raggiunti.

Il direttore generale della Asl di Sassari, Fulvio Moirano, entrerà ufficialmente in servizio dal 15 ottobre: «So che sarà impegnativo – ha detto – ma mi piacciono le sfide. La Sardegna non è una Regione cosiddetta canaglia, ma ha un forte disavanzo abbinato a una bassa qualità dei Lea (livelli essenziali di assistenza). Non sono venuto qui per tagliare, credo che i bilanci si mettano a posto riorganizzando le reti di offerta dei servizi. Sarà importante portare a casa la riforma della rete ospedaliera e le cure sul territorio».

Prenderà ufficialmente la guida dell’Aou di Sassari dal 14 ottobre Antonio D’Urso e, come Moirano, ha un contratto per cinque anni. «Non ho timore di affrontare questa nuova esperienza – ha detto ai giornalisti – né paura, ma rispetto e voglia di mettere a disposizione della comunità i miei valori professionali e le mie competenze».

Direttore generale dell’Azienda Brotzu, dopo esserne stata il commissario per oltre due anni, Graziella Pintus ha ricordato il percorso di incorporazione degli ospedali Businco e Microcitemico, concluso lo scorso anno. «Non è stato semplice – ha detto – ma abbiamo raggiunto risultati rilevanti: dall’aumento dei trapianti al punto di accesso di Pronto soccorso pediatrico e, a breve, completeremo il trasferimento della chirurgia pediatrica».

Anche il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, ha illustrato per grandi linee il lavoro fatto in questi anni da commissario: «Presto concluderemo il trasferimento del Pronto soccorso al Policlinico, abbiamo un reparto di emodinamica all’avanguardia e una rianimazione finalmente unificata e da undici posti. Vogliamo e possiamo valorizzare ancor più l’Azienda universitaria e, quanto fatto finora, ha concluso, si è reso possibile grazie alla collaborazione degli operatori della sanità».

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