22 December, 2024
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Giovedì 24 ottobre si terrà a Cagliari, nella sede di “Sa Manifattura”, in viale Regina Margherita 33, con inizio alle 9.00, il convegno di chiusura del programma cambiaMENTI, con la partecipazione di esperti di innovazione sociale e culturale e rappresentanti delle istituzioni che discuteranno delle possibili collaborazioni da mettere in atto per migliorare e coordinare le politiche sociali.
cambiaMENTI è il programma creato dallo Sportello Startup di Sardegna Ricerche per identificare e valorizzare le migliori idee imprenditoriali ad alto valore sociale e culturale. L’evento sarà l’occasione per presentare i risultati del programma, che nell’ultimo anno e mezzo si è articolato in attività formative, seminariali e di affiancamento. Il programma, finanziato dal POR FESR Sardegna 2014-2020, si è sviluppato a partire da una fase di scouting delle idee d’impresa, con due giornate informative e quattro bootcamp nel territorio, che hanno dato luogo a 47 domande di partecipazione. Trentacinque dei team richiedenti sono stati quindi ammessi ai quattro percorsi di formazione e accompagnamento, e ben ventisette hanno portato a termine il percorso. Nove i seminari di approfondimento del ciclo “Sentieri Inediti”, aperti al pubblico, realizzati parallelamente ai percorsi, con 25 relatori e oltre 500 partecipanti. Tutti i contributi dei relatori coinvolti sono stati raccolti in una pubblicazione che sarà consegnata a tutti i partecipanti.

In apertura dei lavori è prevista una presentazione dei team che hanno partecipato a questo ciclo di cambiaMENTI. Seguirà un dibattito sul tema “Gli innovatori come agenti di cambiamento e trasformazione generativa”, tra gli esperti di innovazione sociale: Ilda Curti (Associazione IUR – Innovazione Urbana e Rigenerazione, Torino), Elena Ostanel (Università IUAV, Venezia) e Flaviano Zandonai (Euricse, Trento); modera Bertram Niessen (CheFare, Milano).
Nel pomeriggio, la tavola rotonda “La governance per l’innovazione” vedrà impegnati in una discussione sulle future azioni di politica sociale e culturale i rappresentanti di diverse istituzioni e assessorati regionali: Emiliano Deiana (ANCI Sardegna), Roberto Doneddu (RAS – Autorità di gestione Fondo Sociale Europeo), Francesca Piras (RAS – Ass. Politiche sociali), Renato Serra (RAS – Ass. Beni culturali), Annalisa Ponti (SFIRS) e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche); coordina Gianluca Cadeddu (Centro Regionale di Programmazione).

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Le coop della Sardegna under 40 puntano su Innovazione e formazione. E la necessità di rivedere e ripensare i processi produttivi con cui si forniscono i servizi. Concetti rimarcati nel corso dell’assemblea regionale di Generazioni, l’insieme delle coop under 40 che aderiscono a Legacoop Sardegna, riunite a Bauladu. Appuntamento per  anche un primo bilancio sull’attività svolta dall’organismo cooperativistico. «Uno degli obiettivi che ci siamo posti era quello di investire sulla formazione, che riteniamo particolarmente importante – ha spiegato Carla della Volpe, coordinatrice di Generazioni -. Per questo abbiamo costruito, insieme con il nostro istituto di formazione, Isforcoop, un primo percorso di formazione che coinvolge i giovani Cooperatori che ricoprono ruoli di responsabilità all’interno delle imprese. In queste settimane stiamo raccogliendo i fabbisogni sulla base delle esigenze delle Cooperative, e nei primi mesi del 2019 partirà il primo corso targato Generazioni, indirizzato ai futuri manager cooperativi e naturalmente finalizzato anche al rinnovamento generazionale nella governance delle Cooperative. Individuiamo nella formazione uno degli elementi distintivi, formazione continua e costante per fornire competenze che procedano di pari passo con i cambiamenti».

L’attenzione dei giovani cooperatori va proprio all’innovazione che non è solo tecnologica ma «anche innovazione di processo produttivo, di prodotto, il legame tra innovazione e settori tradizionali è fondamentale. Il piano Industria 4.0, apre un ventaglio  di opportunità e di vantaggi. Innovazioni come il Cloud, Internet delle cose, Cybersicurezza, IA, la realtà aumentata». E poi la necessità di costruire reti tra piccole, medie e grandi realtà, «passaggio fondamentale per lo sviluppo della cooperativa». A supporto del lavoro che Generazioni Legacoop porta avanti anche il dato di partenza relativo alla presenza di under 40 nei Consigli di amministrazione delle coop. La media regionale per l’intera Sardegna è pari circa al 20%. L’analisi territoriale evidenzia che nell’area vasta di Cagliari, la percentuale sale al 32%; nella provincia di Oristano la percentuale è di circa l’11%. A Nuoro la percentuale è del 10,8% , mentre a Sassari, il 24%. Tra i settori, quelli che registrano percentuali più elevate sono la PL, un 25% nei CdA, e il settore sociale, con un 21%. L’agroalimentare e la pesca, registrano rispettivamente 13% e 8% nei CdA. Le culturali il 14% , l’abitazione, 13% ed il turismo, il 10% circa di presenza di giovani nei CdA. Attenzione poi anche agli strumenti finanziari e alle difficoltà che, molto spesso le giovani aziende devono affrontare. Aspetti affrontati da Riccardo Barbieri, direttore di Fidicoop Sardegna che ha rimarcato la necessità per le aziende di avere  una maggiore “educazione finanziaria”.

L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura ha illustrato le misure messe a disposizione dalla  Regione per sostenere le nuove iniziative e, allo stesso tempo, la necessità «emersa nel corso di numerosi incontri con le diverse realtà produttive» di avere una «maggiore formazione e professionalizzazione» di chi deve affrontare il mercato del lavoro. Katia de Luca, coordinatrice nazionale di Generazioni Legacoop Italia, ha parlato di “capitale umano”. E puntato l’attenzione proprio sulle risorse umane, sulle idee. «Noi abbiamo un grande potenziale che è il Capitale umano, dobbiamo poterlo utilizzare attivamente. Puntare sulla crescita per valorizzare gli strumenti che abbiamo per fare innovazione». 

Marzia Mastino (Confindustria) ha parlato di sinergia, start up e problematiche che incontra un nuovo imprenditore. Gabriele Mulas, delegato al Trasferimento tecnologico dell’università di Sassari h rimarcato l’importanza dell’innovazione e delle opportunità offerte dalla trasformazione digitale. Giuseppe Serra, sportello Start up Sardegna ricerche ha parlato di nuove iniziative imprenditoriali, tra difficoltà e procedure. 

Nell’intervento conclusivo Il presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori ha rimarcato il fatto che «Legacoop sta investendo sui giovani e sulla tecnologia». «L’innovazione tecnologica è fondamentale – ha detto Atzori – così come è fondamentale investire sulle persone. Questo è ciò che come Legacoop stiamo facendo con i nostri giovani e il mondo cooperativo».

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Venerdì 20 aprile, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, si svolgerà la giornata informativa dedicata a cambiaMENTI, il programma dello Sportello Startup di Sardegna Ricerche che mira a diffondere metodi e strumenti a supporto di idee e progetti innovativi nei settori dell’industria culturale e creativa e dell’economia sociale, con particolare riferimento ai seguenti ambiti d’intervento:

  • innovazione di organizzazioni culturali e creative già esistenti;
  • nuove idee d’impresa culturali e creative;
  • nuove idee imprenditoriali ad alto valore sociale;
  • nuove idee imprenditoriali orientate al riutilizzo e alla riqualificazione di spazi urbani.

L’infoday inizierà alle 9.30 e si aprirà con i saluti dell’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci. Seguiranno gli interventi di Ugo Bacchella, presidente della Fondazione Fitzcarraldo e docente dell’Università di Bologna; Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, Alessandro Bollo, direttore della Fondazione Polo del ‘900 di Torino; Gianfranco Marocchi, direttore della rivista Welfare Oggi e co-direttore della Biennale della Prossimità; Roberto Covolo, project manager di “ExFadda – Officina del sapere” di San Vito dei Normanni (Brindisi). Chiuderà la mattinata Giuseppe Serra, responsabile dello Sportello Startup di Sardegna Ricerche, con la presentazione degli aspetti tecnici e delle modalità di realizzazione del programma.

Durante l’infoday, saranno inoltre introdotti i quattro bootcamp che anticiperanno la pubblicazione del bando di selezione delle candidature e la partenza dei percorsi strutturati, con l’obiettivo di intercettare chi vuole già iniziare a mettersi in gioco in una delle tematiche di cambiaMENTI:

  • Idee e azioni per la rigenerazione urbana” (Cagliari, 12 e 13 maggio);
  • Immaginare l’imprevedibile: la creatività incrocia la tecnologia” (Nuoro, 19 e 20 maggio);
  • L’economia sociale per la costruzione di città e territori collaborativi” (Macomer, 24 e 25 maggio);
  • We-Culture: co-creare imprese culturali” (Cagliari, 13, 14 e 15 giugno).

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“L’impresa riparte!” è la cornice dei tre giorni di approccio per i 110 iscritti all’incubatore di idee, culture e competenze diverse curato dall’Università di Cagliari. CLab 2016 è il quarto capitolo di un percorso che coniuga istanze accademiche e formative con mercati, territorio e aziende. In aula magna “Alberto Boscolo”, Cittadella di Monserrato, si è aperta ieri e si chiude domani, mercoledì 13 luglio, la sessione estiva introduttiva. All’avanguardia in Italia per formazione e accompagnamento su innovazione e imprenditorialità, il CLab – con Fabio Aru testimonial nel 2015 – è stato avviato nel 2013 nell’ambito di “INNOVA.RE – Innovazione in rete”. I partecipanti hanno esperienze universitarie differenti, vengono raggruppati in team interdisciplinari e cooperano nello sviluppo e nella condivisione di progetti di start up, frequentano lezioni formative e training sul campo.

«Ringrazio l’assessore Raffaele Paci per l’attenzione personale e della Regione verso il CLab. Siamo orgogliosi del progetto che avvicina studenti e laureati. Ragazzi che si mettono in gioco, motivati e pronti a sfidare e sfidarsi. Chi si prepara, è determinato e si organizza può cogliere il momento. La fortuna – spiega Maria Del Zompo – non c’entra, conta il volere fortemente certe cose. Queste esperienze offrono maggiori opportunità per costruire il futuro. Il CLab è un’iniziativa di successo. Ma alla base c’è la cultura: le competenze senza conoscenza non funzionano». Un format che funziona in un contesto solido. «L’università di Cagliari è seria e credibile, sappiamo – aggiunge il rettore – dove andare, siamo organizzati mentre altre istituzioni nazionali non lo sono. Rilanceremo le sfide, siamo pronti a dare risposte valide e vincenti.»

«Il ContaminationLab – rimarca Raffaele Paci, vice presidente consiglio regionale e assessore bilancio e programmazione – è un’ottima occasione per i giovani di creare imprenditorialità in ambito universitario. CLab ha avuto premi e riconoscimenti, la Regione lo rifinanzia per i prossimi tre anni con un milione200mila euro. Ci crediamo fortemente e siamo pronti a supportare le start up nell’intero processo: metteremo gli stessi denari, senza altre analisi, che vengono investiti dal venture capital. L’obiettivo è nitido: fare in modo che queste imprese vadano bene, generino utili e occupazione». Per l’assessore la strada è segnata: «Creatività e cross-fertilizzazione aiutano crescita tecnologica e imprese. Il CLab ha gli ingredienti per fare bene: giovani, provenienze diverse, idee, organismi che studiano le capacità di riuscita. Università e Regione, ricerca e didattica, ma anche lavoro sul territorio per mettere a sistema capacità e conoscenze».

«Oggi nasce una squadra, lo scrigno dell’ateneo è ricco e cela molte opportunità. Abbiamo ampliato i partner e le attenzioni alla città e alla regione. Nel febbraio 2016 una giuria di investitori valuterà i vostri progetti. Nel 2015 ci sono stati premi importanti in denaro e servizi. Quest’anno le ambasciate americana e israeliana si sono impegnate a supportarci» dice agli iscritti Maria Chiara Di Guardo, responsabile scientifico del CLab. «Abbiamo selezionato centodieci profili diversi, portatori di idee da mettere a sistema per generare innovazione. Per farvi crescere più velocemente coinvolgeremo anche gli studenti Erasmus e ci saranno scambi con progetti simili all’estero, Francia e Inghilterra in particolare».

Alla giornata di apertura – con un video che esalta il gioco squadra e le premiazioni delle idee vincenti nel 2015 – hanno preso parte anche Mario Mariani («Cagliari è fertile per lo sviluppo di start up digitali» dice il fondatore di The Net Value) e Augusto Coppola («Cambierete il modo di percepirvi. Finisce il tempo di scuse e alibi, proverete senza simulazioni a costruire una vera azienda: in team. Da soli, si fallisce» è il mantra del docente di LVenture). Attesi gli interventi di Gianluca Cadeddu (Centro regionale programmazione) e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche).

Al CLab UNiCa #04edizione i partecipanti sono 110. Tra questi, il 68 per cento sono studenti, il 29 laureati e il 4 dottorandi. In crescita gli ammessi provenienti dall’ambito scientifico (24 per cento). Al primo posto si confermano le richieste di ammissione appartenenti all’ambito sociale, giuridico ed economico (41). In calo l’area di ingegneria e architettura (22). Dall’ambito umanistico proviene il 12 per cento degli iscritti.

Dalle attività extra-curriculari volte a promozione e sviluppo di capacità su gestione del processo imprenditoriale e all’innovazione: il CLab UniCa ha dato vita a circa 20 startup attive sul territorio nazionale appartenenti ai settori Itc, turismo, nautica, gamification, food etc. Start up il cui business è legato a innovazione, utilizzo di conoscenza e  tecnologia, anche a vocazione sociale. Sono stati riconosciuti a varie start up premi in danaro e riconoscimenti: StartCup, Premio Nazionale Innovazione, Gsvc, Facebook programm ecc. Le startup hanno raccolto da investitori privati circa mezzo milione di euro. Il CLab UniCa è stato selezionato dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) a rappresentare l’Italia in Europa al Premio europeo sulla promozione d’impresa (Eepa).

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E’ il Perù con il trionfatore assoluto del “Tuna Competition”, la gara gastronomica fulcro del 14° Girotonno, rassegna dedicata alla valorizzazione dell’antica cultura di tonni e tonnare che si tiene a Carloforte, sull’isola di San Pietro, dal 2 al 5 giugno.

Lo chef Rafael Rodriguez, con la ricetta Il tonno nell’altopiano del Perù, nella finalissima di ieri sera condotta dallo chef Andy Luotto e dalla showgirl Eliana Chiavetta, ha avuto la meglio sull’Italia degli chef Stefano De Gregorio e Alberto Sanna e sulla Polonia dello chef Nestor Grojewski. Quarto posto per il Giappone che, con gli chef Kurosu Hiroyuki e Suzuki Tomoya si è aggiudicato anche il Premio Giuria Tecnica. Menzione speciale a Nikita Sergeev chef della Russia per la prima volta in gara al Girotonno.

Il primo premio per il Perù, un’opera d’arte in ceramica realizzata dall’artista genovese Angelo Baghino, è stato consegnato dal sindaco di Carloforte, Marco Simeone. A consegnare gli altri premi ai finalisti sono stati rispettivamente il prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta e Fatmir Toci, segretario al Parlamento Albanese per la ricerca scientifica e membro della commissione per l’istruzione, la cultura e l’informazione pubblica dell’Assemblea della Repubblica di Albania. Una partecipazione la sua che ha testimoniato il recente gemellaggio stretto tra il comune di Carloforte e l’Albania.

 Grande lavoro e partecipazione per la riuscita dell’evento gastronomico internazionale hanno assicurato i ragazzi dell’Istituto alberghiero “G. Ferraris” di Iglesias che hanno servito per quattro intense giornate centinaia di piatti alla giuria tecnica e popolare. I vini proposti durante il Tuna Competition e il Girotonno Live cooking sono stati serviti dall’Ais, Associazione italiana sommelier sezione Sardegna.

Grande successo e pubblico delle grandi occasioni ieri sera (sabato 4 giugno) per il concerto di Antonello Venditti, uno dei cantautori più amati e che nelle quasi tre ore di musica ha ripercorso tutti i più grandi successi della quarantennale carriera musicale. 

Oggi (domenica 5 giugno) gran finale, sul palco in corso Battellieri, con “Isola in festa”, lo spettacolo gratuito condotto da Giuliano Marongiu che vedrà alternarsi musica, cabaret e gruppi folcloristici. Tra i protagonisti della serata Benito Urgu, Maria Giovanna Cherchi, Roberto Tangianu, Massimo Pitzalis, Laura Spano, il corpo di ballo degli Incantos, Giuseppe Serra, Gianbattista Longu e 4Jay Band, il gruppo folk femminile Chentu Viddas, i gruppi folk Civitas Mariana di Luogosanto e Funtana ‘e olia di Sinnai.

Il sipario sul Girotonno si chiude, infine, con i tradizionali fuochi d’artificio di mezzanotte. 

Per il Live Cooking oggi (domenica 5 giugno), sul palco dell’Exme, è la volta del carlofortino Luigi Pomata, uno dei migliori chef sardi, presenza fissa dell’evento con il piatto “Il tonno va nei boschi” e, sul palco di corso Battellieri, Claudio Colombo Severini, uno dei massimi esperti di cucina sana ma gourmand, che presenterà il progetto NutriGourmet by Daniela Morandi, con la ricetta “Il tonno in vacanza a Milano. La proteina e il carboidrato innamorati”. A condurre gli appuntamenti sul palco l’attore e chef italo-americano Andy Luotto e la showgirl Eliana Chiavetta.

  Girotonno - Rafael Rodriguez chef Peru premiato dal sindaco Marco Simeone 4Girotonno - Chef Italia premiato con il secondo posto 2 Girotonno - Chef Perù con premio IMG_9547Girotonno - Il piatto vincitore del Perù Piatto vincitore del Tuna competition 2016 IMG_9548 IMG_9546Girotonno - Chef Polonia premiato con il terzo posto 3 IMG_9545 IMG_9544 IMG_9543 IMG_9542 IMG_9535 IMG_9533 IMG_9530 IMG_9522 IMG_9521 IMG_9520 IMG_9519 IMG_9518 IMG_9512 IMG_9503 IMG_9500 IMG_9498 IMG_9496 IMG_9495 IMG_9494 IMG_9493 IMG_9492 IMG_9490 IMG_9489 IMG_9483 IMG_0541 IMG_0540 IMG_0539 IMG_0538 IMG_0532 IMG_0530 IMG_0529 IMG_0528 IMG_0527 IMG_0524 IMG_0523 IMG_0520 IMG_0519 IMG_0518 IMG_0517 IMG_0516 IMG_0515 IMG_0513 IMG_0511 IMG_0503 IMG_0501 IMG_0497 IMG_0496 IMG_0489 IMG_0488 IMG_0486 IMG_0485 IMG_0478 IMG_0475 IMG_0474 IMG_0473 IMG_0472 IMG_0470 IMG_0463 IMG_0461 IMG_0458 IMG_0457 IMG_0456 IMG_0455 IMG_0454 IMG_0453 IMG_0452 IMG_0451 IMG_0446 IMG_0442 IMG_0441 IMG_0440 IMG_0439 IMG_0438 IMG_0436 IMG_0435 IMG_0433 IMG_0425 IMG_0424 IMG_0423 IMG_0422 IMG_0420 IMG_0418 IMG_0413 IMG_0412 IMG_0411 IMG_0410 IMG_0409 IMG_0408 IMG_0407 IMG_0406 IMG_0406 2 IMG_0403 IMG_0402 IMG_0399 IMG_0398 IMG_0397 IMG_0395 IMG_0394 IMG_0393Girotonno - Il pubblico del Live cooking Girotonno - La fila per le degustazioni Girotonno - Premio tecnico della giuria al Giappone Girotonno - Pubblico ai concerti del PalapaiseChentu Viddas - Gruppo folk Giuliano Marongiu 1 Giuliano Marongiu 2 Laura SpanoBenito Urgu Maria Giovanna Cherchi Massimo Pitzalis 2 a.r. Girotonno - Foto gruppo finale Tuna Competition

E’ in corso di svolgimento, a Cagliari, il CLab (ContaminationLab dell’Università di Cagliari). Oggi, la seconda giornata evidenzia il rafforzamento dei legami e delle sinergie con enti e aziende pubbliche e private. “Cagliari ha la leadership dei percorsi innovativi in ambito nazionale. Siamo riusciti a creare un circuito virtuoso che aggrega e amplia le opportunità di successo per i nostri allievi” dice Maria Grazia Di Guardo, docente e direttore scientifico di CLab. La presentazione ai 120 iscritti alla terza edizione del CLab, della rete di competenze e servizi del territorio, si è sviluppata con gli interventi di esperti di vaglia. Domani – sempre nell’aula magna di Medicina, Cittadella universitaria, Monserrato – dalle 9.30 alle 13.30, interventi di docenti dell’ateneo di diversi ambiti disciplinari.

«Cagliari ha un territorio tecnologico digitale ad elevata densità, accadono cose molto interessanti seguite dai mercati internazionali. Ad esempio – dice Mario Mariani, The Net Value – abbiamo 112 start up innovative, Cagliari è al primo posto in Italia per start up con fatturato superiore a due milione di euro (Applix srl e DoveConviene srl), al quarto posto per start up innovative pro capite, al quinto per start up con produzione di software (28 su 758), all’ottavo per start up innovative di servizi (47 su 1937) e al decimo posto per start up di start up innovative (57 su 2514). The Net Value? È l’asilo nido delle start up”. Per Ivan Stammelloti (The European House – Ambrosetti) “in Italia esperienze come il ContaminationLab sono utili per recuperare il gap tecnologico e innovativo. Le aziende hanno opportunità per incontrare le idee e le start up migliori e tradurle in business di successo”. Monica Scanu (direttore Istituto europeo design) non ha dubbi: «Anche nel nostro settore iniziative come questa dell’Università di Cagliari sono indispensabili per formare figure che conoscano materie quali marketing ed economia aziendale». Da Alessandro Vagnozzi, presidente dei Giovani di Confindustria, un assist mica male: «Le start up e CLab offrono integrazione e opzioni tra diversi settori produttivi. E pensiamo anche al manifatturiero e all’edilizia. Ovvero, innovazione tecnologica ma anche tradizione». Per Luigi Filippini, presidente del Crs4, la parola chiave è «contaminazione. Siamo specializzati nell’Ict, informatica e biomedicina. Il Clab amplia gli scenari e ha una forza aggregativa che fa crescere tutti». Sandra Ennas (Sardegna Ricerche) sfodera uno slogan incisivo: «Pensa a cento all’ora e realizza a chilometro zero. Noi offriamo servizi, in collaborazione con l’università di Cagliari, e supporto sul fronte marchi e brevetti. Il nostro laboratorio di fabbricazione digitale assiste anche nella realizzazione dei prototipi». Gianluca Cadeddu, direttore Centro programmazione regionale, lancia un messaggio agli allievi che gremiscono l’aula magna: «In Sardegna i fondi non sono mai mancati. Abbiamo avviato la Strategia di specializzazione intelligente. Si tratta di storie di valori aggiunti, basate su analisi e verifica dei vantaggi competitivi del territorio: ovvero, dove sei più forte per competenze e attualità. Il settore pubblico deve dare una mano per irrobustire il vantaggio competitivo. Ad esempio, va garantita la banda larga da qui al 2023». Sull’argomento denari, è incoraggiante la posizione della Sfirs: «A disposizione di CLab ci sono risorse ingenti. Offriamo – spiega il presidente Antonio Tilocca – le istruzioni per l’uso di ingegneria finanziaria. Per la prima fase ci sono 60 milioni di euro del Fondo sociale europeo. Nella seconda siamo a 240 milioni del Fondo di garanzia, nella terza i 15 milioni del Fondo dedicato che coinvolge la start up sostenuta dall’assessorato regionale all’Industria».

Ai lavori hanno preso parte anche Giuseppe Serra (Sardegna ricerche), Luigi Minerba (comune di Cagliari) e Alice Soru (Open Campus Tiscali).

Domani, mercoledì 15 luglio, dalle 10.00, nella sala congressi di Medicina – Cittadella Universitaria, Monserrato – si apre la tre giorni sul CLab-Cagliari. Il progetto di formazione e accompagnamento su innovazione e imprenditorialità è nato nel 2013 dall’Università di Cagliari (progetto INNOVA.RE – Innovazione in rete) con l’esperienza di InnovAction Lab e The Net Value. Giovedì 16 e venerdì 17 i lavori proseguiranno con relazioni e interventi sulla Rete di competenze e servizi del territorio.

La terza edizione del Contamination Lab Cagliari ha avuto oltre 270 iscritti. Tra questi, dopo il test motivazionale del 2 luglio, sono 120 tra studenti, laureati e dottorandi provenienti dalle sei facoltà dell’ateneo, quelli all’opera da settembre. Gli allievi, raggruppati in team interdisciplinari, svilupperanno progetti di start up, frequenteranno sessioni formative e training sul campo.

Il rettore Maria Del Zompo apre i lavori. A seguire, interventi di Annalisa Bonfiglio (prorettore Territorio e innovazione), Maria Chiara Di Guardo (direttore scientifico CLab). Partecipano, tra gli altri, Augusto Coppola (InnovAction Lab), Mario Mariani (The Net Value), Gianluca Cadeddu (Crp-Regione Sardegna), Luigi Minerba (Comune di Cagliari), Antonio Tilocca (Sfirs), Monica Scanu (Istituto Europeo Design), Alessandro Vagnozzi (Confindustria Sardegna), Luigi Filippini (Crs4), Sandra Ennas e Giuseppe Serra (Sardegna Ricerche), Alice Soru (Open Campus Tiscali).

«L’Università di Cagliarei offre ai “contaminati” le sue competenze: ricercatori appartenenti a diverse anime dell’ateneo presenteranno innovazioni e sfide emergenti legate a potenziali opportunità di business. Il CLab – spiega Annalisa Bonfiglio – crea un network operativo e relazionale che sostiene i ragazzi dall’idea imprenditoriale al suo consolidamento, fornendo gli strumenti professionali di formazione e conoscenza». E ancora. «La logica della “contaminazione” si è dimostrata vincente, favorendo la creazione di idee di impresa particolarmente innovative e promettenti (è stata depositata anche una domanda di brevetto). Il Clab – prosegue il pro rettore – ha già cambiato la vita a più di 200 ragazzi, sono state generate circa 15 iniziative imprenditoriali, alcune start-up hanno ricevuto riconoscimenti e premi nazionali e hanno attratto investimenti privati. Inoltre, una delle start-up create è a Chicago da Google-1871 in un percorso di accelerazione di eccellenza, altre stanno validando la loro idea in acceleratori di impresa in Europa. Intendime (start-up vincitrice della seconda edizione) volerà a New York per incontrare vari investitori privati, grazie alla sponsorizzazione dell’Ambasciata Americana». Maria Chiara Di Guardo aggiunge: «Vogliamo potenziare il ruolo di CLab nell’ecosistema regionale per la promozione della nuova imprenditoria. Da questa edizione sono state attivate importanti collaborazioni con attori istituzionali (esempio Sardegna Ricerche e Crs4) e privati (Istituto Europeo di Design e Confindustria): permetteranno ai ragazzi di far crescere velocemente il valore del loro progetto». Ma non è tutto: «Abbiamo attivato opportunità riservate alle start-up generate nelle precedenti edizioni con la finalità di sostenerle nel lungo periodo e dare continuità al progetto. Si apre una nuova stagione di politiche di apertura dell’ateneo al tessuto sociale ed economico sardo, in grado – rimarca il direttore scientifico Clab – di favorire imprenditorialità innovativa e trasferimento tecnologico. L’obiettivo? Confermare il ruolo di motore della promozione dello sviluppo sul territorio».

Maria Paola Corona

È alle battute finali, alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, l’incontro “Imprenditori startup si diventa!”, organizzato dallo Sportello Startup di Sardegna Ricerche per presentare il nuovo programma “Dall’idea al business model” e per discutere sui temi dell’innovazione e della creazione d’impresa.

In apertura dei lavori, la presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, ha posto l’accento sull’ampio catalogo di attività posto in essere dall’Ente e volto al sostegno delle attività delle imprese della Sardegna nei campi dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

«Oltre al programma che oggi presentiamo e che attiene alla selezione, con criteri scientifici, delle idee imprenditoriali che potranno avere maggiori chance  di riuscita dando vita ad altrettante startup, Sardegna Ricerche sta al fianco delle imprese in tutte le fasi della loro esistenza attraverso, ad esempio, lo Sportello ricerca europea, quello sulla Proprietà intellettuale, attraverso l’Albo delle imprese esportatrici, oppure sostenendo le startup innovative con contributi a copertura delle spese necessarie per il completamento e per lo sviluppo del nuovo prodotto, processo o servizio”, e ancora con i Programmi d’’innovazione e trasferimento tecnologico rivolti alle piccole e medie imprese per favorirne la competitività.»

La presidente Corona ha poi sottolineato l’importanza dell’accordo che Sardegna Ricerche ha stretto con la Banca di Sassari e con la Sfirs: «Abbiamo fatto in modo che la banca medesima possa erogare le anticipazioni finanziarie dovute alle startup sulla base delle istruttorie operate da Sardegna Ricerche. Le stesse startup in altri contesti sarebbero ritenute non bancabili, precludendo loro il ricorso al credito.  Attraverso la co-garanzia della Sfirs le startup possono accedere alle anticipazioni finanziarie, avendo come riferimento unicamente i loro bilanci di previsione, non potendo avere a disposizione i bilanci di esercizi precedenti».

È quindi intervenuto Cosimo Panetta (The Doers), curatore per l’Italia del progetto Startup Genome, che ha prodotto il rapporto “Cracking the Code of Innovation (la versione italiana del rapporto può essere richiesta online sul sito di The Doers: http://thedoers.co

L’obiettivo del progetto Startup Genome – spiega Panetta ‑ è quello di aumentare il tasso di successo delle start-up e accelerarne il ritmo di innovazione in tutto il mondo con la convinzione che l’imprenditorialità possa essere una disciplina da studiare ed applicare con metodo.
L’analisi basata su dati e informazioni provenienti da circa 650 web startup, ha permesso di classificare le diverse tipologie di startup a seconda dell’approccio al mercato, e di introdurre un nuovo sistema di valutazione delle startup: più efficace ed oggettivo, grazie alla capacità di riconoscere e misurare  le tappe attraverso cui esse articolano il proprio percorso e costruiscono il proprio successo.”

Ha preso quindi la parola Nicola Junior Vitto, cofondatore di Blomming, un’innovativa piattaforma di commercio online, che ha raccontato il suo percorso imprenditoriale, presentando un caso concreto di approccio lean startup.

Nella seconda parte del pomeriggio, Giuseppe Serra, responsabile dello Sportello Startup e del programma “Dall’idea al business model“, ha illustrato nel dettaglio il bando e le modalità di partecipazione: «Il programma è stato ideato secondo la metodologia lean startup, proprio per aumentare le possibilità di passare con successo dall’idea innovativa a veri progetti imprenditoriali, riducendo al minimo gli sprechi di risorse, di tempo e di costi». Serra ha spiegato che: «I proponenti delle prime 40 idee in graduatoria accederanno a un percorso di validazione di circa quattro mesi, strutturato in diversi workshop su temi specifici. Inoltre i primi dieci potranno usufruire di un voucher di 7.000 euro per la realizzazione di una versione minimale del prodotto, il cosiddetto MVP (Minimum Viable Product), prosegiranno in un percorso di affiancamento che li guiderà nell’applicazione del metodo e degli strumenti al proprio progetto d’impresa, che si concluderà con la presentazione ad un panel d’investitori. Inoltre avranno a disposizione una postazione di lavoro presso le strutture del Parco tecnologico della Sardegna».

Il bando resterà aperto per la presentazione delle domande online da domani, 19 settembre, fino al 17 di ottobre. Il testo completo del bando con la modulistica è disponibile sul sito dello Sportello Startup, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it/sportellostartup