22 November, 2024
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Sabato 13 aprile a Cagliari si chiude con un doppio appuntamento Musica e Storia, la rassegna organizzata dalla Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedicata quest’anno ai genocidi perpetrati tra l’Ottocento ed il Novecento.

Si comincia la mattina alle 9,30, nel Palazzo Siotto di via dei Genovesi 114, con Raccontare la storia, un incontro rivolto alle scuole in cui insigni studiosi spiegheranno ai giovani ed alle giovani i massacri che hanno colpito interi gruppi di popolazioni.

Dal genocidio armeno alla Shoah, sino al genocidio in Rwanda, gli studenti percorreranno un pezzo di storia recente insieme ai docenti di Storia dell’Università di Cagliari Aldo Accardo e Giampaolo Salice, al presidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiana (già ministro dell’Ambiente, sottosegretario agli Esteri e sottosegretario alla Difesa) Valdo Spini, e a Nicoletta Zannier, assistente legale ai richiedenti protezione internazionale.

La manifestazione prosegue alle 19.00, sempre nel Palazzo Siotto, con Hotel Rwanda, una serata dedicata alla lotta tra Hutu e Tutsi ed il genocidio del Ruanda del 1994. Saranno ospiti per l’occasione Francoise Kankindi ed Eric Wibabara, dell’associazione Bene Rwanda Onlus, che faranno il punto su uno dei più sanguinosi fatti che hanno segnato la storia dell’Africa nel ventesimo secolo. Eric Wibabara parlerà in particolare della sua esperienza di combattente nei ranghi del fronte patriottico rwandese.

In occasione della giornata di sabato da ieri notte, nel quartiere Sant’Elia, sono esposti di fronte allo stadio dei poster curati da Alonso Crespo e Giulia Casula del collettivo Home. Si tratta di lavori che indagano i concetti di “confine” e “genocidio culturale”.

 

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Sabato 30 marzo, alle 19.00, a Cagliari penultimo appuntamento con “Musica e storia”, la rassegna organizzata dalla fondazione di ricerca Giuseppe Siotto dedicata quest’anno ai genocidi compiuti tra Ottocento e Novecento.

Stavolta al centro della serata, intitolata Maschere per un massacro, sarà la guerra in Bosnia e il genocidio di Srebrenica (1992-1995). Per l’occasione nella sala dei ritratti del Palazzo Siotto, in via Dei Genovesi 114, sarà ospite il regista bosniaco Ado Hasanovic, che parlerà della situazione di oggi nell’ex Jugoslavia e presenterà The Angel of Srebrenica (2010), un raffinato corto che racconta di una giornata perfetta di Srebenica oggi.

A seguire, ci sarà un concerto del pianista Francesco Gianmarco che proporrà musiche di Franz Listz e Federich Chopin. All’attrice Laura Fortuna sono invece affidati gli inframezzi dedicati a letture dal libro di Paolo Rumiz “Machere per un massacro”.

Dalle 21,15, in collaborazione con Società umanitaria- Cineteca sarda, proiezione dei corti indipendenti realizzati da registi bosniaci: Memorie Condivise (2014), Breath of Life Srebrenica(2015), The Peace March (2018). Introduce Alice Deledda.

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Venerdì 29 marzo, a Cagliari, nuovo appuntamento con la 25ª edizione del festival Echi lontani, pensato per riproporre il prezioso patrimonio della musica antica nei più suggestivi angoli della città.

Alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte, in via Corte d’Appello, si esibirà il Janas Ensemble, formazione composta da Lorenzo Cavasanti (flauto), Antonio Fantinuoli (violoncello) e Paola Erdas (clavicembalo), che ha deciso di dedicare la serata al fondatore della rassegna, Ferruccio Garau, proprio nel giorno in cui avrebbe festeggiato il compleanno.

Il concerto, intitolato “Un sogno – La follia”, proporrà un programma che spazierà da brani del padre benedettino Diogeno Bigaglia a quelli di Francois Couperin, da Jean Fèry Rebel a Marin Marais sino a partiture di Antonio Vivaldi ed Arcangelo Corelli.

Echi lontani è organizzato dall’omonima associazione culturale in partenariato con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e con la collaborazione della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e dell’associazione culturale “Le Officine”.

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Dopo l’applauditissimo concerto del Quartetto Vanvitelli, che giovedì 21 ha inaugurato la Stagione 2019, domenica 24 marzo per il festival Echi lontani arriva il secondo appuntamento.

Alle 11.00, ancora una volta nel suggestivo Palazzo Siotto di Cagliari, sale sul palco il Duo Daccapo (composto da Enrico Bissolo e Luigi Accardo) per un matinèe interamente dedicato alle musiche per clavicembalo composte da Francoise Cuperin e Johann Sebastian Bach.

Nella scrittura tastieristica, Couperin (1668-1733) considera con attenzione speciale le peculiarità del clavicembalo, rendendo impossibile eseguire lo stesso brano scambiando le tastiere di questo strumento e dell’organo, come ancora all’epoca era possibile. Dei suoi brani di composizioni per clavicembalo, ordinati in 27 ordres e distribuiti in quattro libri, domenica saranno proposti: IV Ordre e III Ordre.

Johann Sebastian Bach (1685-1750) ha dedicato al clavicembalo un gruppo imponente di concerti solistici risalenti al decennio 1727- 1736 trascorso a Lipsia. Di questi, l’aspetto più rilevante è quello di una vera e propria ridefinizione del ruolo del cembalo, considerato sino a quel momento uno strumento di accompagnamento con scarse possibilità solistiche. Nell’appuntamento di domenica del genio tedesco sarà proposto il Concerto per due clavicembali in Do Maggiore BWV 1061.

Echi lontani, giunto alla 25ª edizione, è organizzato dall’omonima associazione culturale in partenariato con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” e con la collaborazione della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e dell’associazione culturale “Le Officine” con l’obiettivo di proporre il prezioso patrimonio della musica antica suonato nei più suggestivi angoli del capoluogo sardo.

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Dal 21 marzo al 21 giugno, Cagliari ospita per il 25° anno Echi lontani, festival di musica antica organizzato dall’omonima associazione culturale, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”

I dettagli dell’edizione 2019 della rassegna saranno illustrati nella conferenza stampa in programma domani, martedì 19 marzo, alle 10,30, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari (p.zza Porrino 1).

All’incontro con i giornalisti interverranno il direttore e il presidente del Conservatorio, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il direttore artistico di Echi Lontani, Dario Luisi, la musicologa Myriam Quaquero, il presidente della commissione Cultura del comune di Cagliari, Alessio Alias.

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Dal 21 marzo al 21 giugno Cagliari ospiterà la 25ª edizione di Echi lontani, festival di musica antica organizzato dall’omonima associazione culturale, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”.

I dettagli dell’edizione 2019 della rassegna saranno illustrati nella conferenza stampa in programma martedì 19 marzo, alle 10,30, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari (p.zza Porrino 1).

All’incontro con i giornalisti interverranno il direttore ed il presidente del Conservatorio, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il direttore artistico di Echi Lontani, Dario Luisi, la musicologa Myriam Quaquero, il presidente della commissione Cultura del comune di Cagliari, Alessio Alias.

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Ultimo appuntamento della stagione domani, sabato 21 luglio, per Le Salon de Musique, la rassegna organizzata dall’associazione Suoni e Pause per creare momenti d’attenzione verso la musica, le arti visive e la letteratura.

Alle 21.00 negli spazi della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, a Cagliari, in via Dei Genovesi 114, il gruppo musicale Dulce de Leche (composto da Claudia Giua alla voce, Maria Giovanna Cardia al violoncello, Luca Spanu alla chitarra) porta sul palco “Un viaggio verso l’America latina”

Attraverso il suo repertorio, fatto di musica popolare e cantautoriale di paesi come Argentina, Messico, Cile e Colombia i Dulce de leche offriranno al pubblico (giovani, adulti e bambini) momenti di leggerezza, grazie anche a ritmi danzanti, e altri improntanti più sulla riflessione grazie a pezzi che toccano tematiche sociali e politiche.

Durante la serata si leggeranno anche poesie di autori come Pablo Neruda e testi scritti dalla stessa cantante e attrice Claudia Giua, scelti assieme alla violoncellista Maria Giovanna Cardia.

La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione culturale Le Officine e con la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”.

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Sarà il grande pianista franco-libanese Billy Eidi a chiudere domani, sabato 16 giugno, la seconda edizione di 5×88, la rassegna per pianoforte solo ideata e prodotta dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella Sala dei ritratti della Fondazione Siotto (a Cagliari, in via dei Genovesi 114), dove Billy Eidi delizierà il pubblico con un concerto tutto incentrato sul pianoforte francese. Saranno proposte partiture di compositori come Fryderyk Chopin, Gabriel Fauré, Maurice Ravel, sino a Guy Sacre e Reynaldo Hahn.

Organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS, sotto la direzione artistica della pianista Irma Toudjian, 5×88 deve il suo nome al numero di appuntamenti inseriti nel cartellone (cinque) e a quello dei tasti del pianoforte (88).

La rassegna si avvale del supporto delle associazioni Le OfficineACCuS (Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna) e Suoni&Pause.

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Sarà il grande pianista franco-libanese Billy Eidi a chiudere, sabato 16 giugno, la seconda edizione di 5×88, la rassegna per pianoforte solo ideata e prodotta dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella Sala dei ritratti della Fondazione Siotto (a Cagliari, in via dei Genovesi 114) dove Billy Eidi delizierà il pubblico con un concerto tutto incentrato sul pianoforte francese. Saranno proposte partiture di compositori come Fryderyk Chopin, Gabriel Fauré, Maurice Ravel, sino a Guy Sacre e Reynaldo Hahn.

Organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS, sotto la direzione artistica della pianista Irma Toudjian, 5×88 deve il suo nome al numero di appuntamenti inseriti nel cartellone (cinque) e a quello dei tasti del pianoforte (88).

La rassegna si avvale del supporto delle associazioni Le OfficineACCuS (Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna) e Suoni&Pause.

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Sabato 26 maggio a Cagliari il festival Echi lontani prosegue con una serata dedicata alle “frottole”, un genere musicale che si sviluppa in Italia tra il XV e XVI secolo contendendo il primato al “madrigale”.

L’appuntamento è alle 21.00, nella chiesa di Santa Maria del Monte dove l’ensemble ContrArco Consort (composto da Antonella Tatulli, canto, Valentina Nicolai alla viola da gamba basso, Marco Ottone alla viola da gamba tenore, Gianfranco Russo alla viola da braccio rinascimentale, direzione) proporrà un concerto dal titolo Non val acqua al mio gran foco, fioretti di frottole del Rinascimento italiano.

Saranno proposti brani da Bartolomeo Tromboncino a Johannes Martini sino a Vincenzo Ruffo.

Le “frottole” furono un genere musicale sviluppatosi specialmente nella corte mantovana dei Gonzaga, grazie soprattutto a Isabella d’Este, sposa mecenate del duca Francesco, che, scrive nel testo di presentazione al concerto, Gianfranco Russo, «secondo le convenienze di una dama del suo rango, si dilettava nel Canto accompagnandosi sul Liuto, come ci testimonia Baldassarre Castiglione nel De Elisabella Gonzaga canente».

A Mantova operarono i più apprezzati compositori, gli stessi che saranno proposti nella serata di sabato.

Organizzata dall’associazione Echi lontani, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”, il festival vuole fare riscoprire il prezioso patrimonio della musica antica proponendo concerti in alcuni dei luoghi più suggestivi di Cagliari. La direzione artistica è affidata a Dario Luisi, violinista genovese e grande esperto di musica antica.

Echi lontani è tra i membri del network Rema, l’unico rappresentante per la musica antica in Europa nato con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenze, informazioni e collaborazioni nel campo della musica antica.