22 November, 2024
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Sabato 3 agosto alle 20.00 l’ultimo appuntamento di “Interconnessioni 2019”, a cura di Simonetta Pusceddu, vedrà a Settimo San Pietro, nella suggestiva cornice del sito archeologico Cuccuru Nuraxi, la prima fase di studio dell’opera “Elegia delle cose perdute” del coreografo e danzatore torinese Stefano Mazzotta. In scena sette ballerini-interpreti: Lucrezia Maimone, Amina Amici, Miriam Cinieri, Damien Camunez, Manuel Martin, Gabriel Beddoes e Simone Zambelli, con la partecipazione speciale di Loredana Parrella e l’intervento vocale di Elena Ledda e Simonetta Soro.

Alle 19.00 partirà da Cagliari una navetta bus, altezza viale Trento n. 39, fronte Istituto Europeo di Design, per trasportare il pubblico sul luogo dell’evento. Alle ore 19.30, partenza dalla piazza della chiesa parrocchiale San Pietro Apostolo di Settimo San Pietro per chi avesse piacere di percorrere il breve tragitto a piedi (10 minuti), fino al sito di Cuccuru Nuraxi, in compagnia della banda Giuseppe Verdi di Sinnai, gli artisti Erranti, gli abitanti di Settimo e il pubblico.

Alle 19.00 partirà da Cagliari una navetta bus, altezza viale Trento n. 39, fronte Istituto Europeo di Design, per trasportare il pubblico di Interconnessioni sul luogo dell’evento. Alle ore 19.30, partenza dalla piazza della chiesa parrocchiale San Pietro Apostolo di Settimo San Pietro per chi avesse piacere di percorrere il breve tragitto a piedi (10 minuti), fino al sito di Cuccuru Nuraxi in compagnia della banda Giuseppe Verdi di Sinnai, gli artisti Erranti, gli abitanti di Settimo e il pubblico.

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Ieri sera si è svolta la cerimonia di inaugurazione della stagione “Bandiera Blu”, che dal primo luglio al 31 agosto prossimo vedrà il prestigioso riconoscimento internazionale fare bella mostra di sé nell’arenile di Sant’Antioco. Un successo rilevante, che proietta l’isola sulcitana tra le mete turistiche di qualità. Prima il sindaco Ignazio Locci ha consegnato le bandiere blu agli stabilimenti balneari presenti nell’arenile (che a loro volta potranno esporre la bandiera fino a conclusione della “Blue Flag Season”, il 31 agosto), poi ha innalzato ufficialmente il vessillo, accompagnato dall’Inno di Mameli intonato dalla banda musicale “Giuseppe Verdi”.

Dopo la cerimonia e la benedizione della Bandiera Blu ad opera del parroco della Basilica di Sant’Antioco Martire, don Mario Riu, cui hanno partecipato anche la Guardia Costiera, la Protezione Civile, i Vigili Urbani ed una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Carbonia, è seguito un rinfresco nelle aree dello stabilimento dedicato ai pazienti gravi e gravissimi, “L’Isola del Cuore”, al quale ha fatto da cornice l’intrattenimento musicale degli allievi della Scuola Civica di Musica “Don Tore Armeni”.

Ad avviare la festa, l’intervento del consigliere comunale con delega all’Ambiente Pasquale Renna: «La Bandiera Blu – ha commentato – è un traguardo importantissimo per la città di Sant’Antioco, che mette in risalto il nostro inestimabile patrimonio paesaggistico ed ambientale: un tesoro che ci è stato regalato dalla natura. Il lavoro che dobbiamo fare oggi è impegnarci per conservare questo vessillo».

Il sindaco Ignazio Locci ha ricordato quando nel 2017, durante la campagna elettorale, aveva annunciato di voler puntare alla Bandiera Blu, come punto di partenza per la valorizzazione delle bellezze antiochensi: «Oggi possiamo dire di avercela fatta – ha evidenziato il primo cittadino – grazie anche a un momento storico decisivo: nel giugno nel 2018, infatti, abbiamo inaugurato lo stabilimento “Isola del Cuore”, un esempio in Sardegna e in Italia che ci ha dato quel qualcosa in più per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo fissati. Grazie all’associazione di volontariato “Le Rondini”, dunque, ai pazienti gravi e gravissimi è garantita l’accessibilità piena alla spiaggia di Maladroxia. Tuttavia, occorre migliorarci e potenziare i servizi, a partire dall’illuminazione e dalle strade».

Ignazio Locci, infine, ha ringraziato tutte le associazioni e i gestori di servizi che da anni operano a Maladroxia, dalla sicurezza alla balneazione, alla ristorazione.

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Lunedì 27 maggio a Cagliari proseguono gli appuntamenti con il IX Festival pianistico del Conservatorio, che quest’anno ha per sottotitolo “…80 ma non li dimostra…”.

Alle 20,30 nello splendido scenario dell’Auditorium del “Da Palestrina” è in programma “Gran Galà”, lirico in memoria del maestro Arrigo Pola.

Tenore tra i più famosi nel periodo a cavallo tra gli ’40 e ’60, Arrigo Pola fu anche un celebre insegnante di canto (tra i suoi allievi c’era Luciano Pavarotti). In quest’ultima veste, intorno alla metà degli anni Settanta, arrivò a Cagliari, dove fu docente proprio nell’istituzione musicale che ora gli rende omaggio.

Protagonisti della serata a lui dedicata saranno i soprani Ilaria Vanacore, Maria Grazia Piccardi e Vittoria Lai, i mezzosoprani Laura Spano e Lara Rotili, i tenori Francesco Scalas, Michelangelo Romero, Marco Puggioni e Mauro Secci, il baritono Gabriele Barria ed il basso Francesco Leone, accompagnati al pianoforte da Riccardo Leone.

Il programma proporrà brani di autori da Jacques Offenbach a Giuseppe Verdi sino a Gioachino Rossini.

Il concerto sarà preceduto, alle 18.00, nell’aula magna del Conservatorio, da “Invito al concerto”, appuntamento curato dal presidente dell’istituzione musicale, Gianluca Floris, in cui verranno ricordate le figure artistiche dei maestri Arrigo Pola, Roberto Pellegrini e Nino Bonavolontà.

Dopo quello del 27 maggio, i concerti del Festival pianistico ritornano lunedì 3 giugno per una serata dedicata al ricordo del maestro Roberto Pellegrini, docente di Percussioni al “Da Palestrina” e musicista di grande sensibilità, scomparso cinque anni fa.

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La Stagione lirica di Sassari torna a settembre. Per il 76° anno, curato dall’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”, il principale appuntamento culturale del territorio anticipa di qualche settimana rispetto al passato e propone un cartellone tutto italiano, con prime assolute in Sardegna e grandi ritorni, fino alla conclusione con un concerto lirico-sinfonico con protagonista il tenore di Porto Torres Francesco Demuro, ormai acclamata star internazionale. La Stagione, ospitata al Teatro Comunale, partirà il 27 settembre per concludersi il 15 dicembre.

Quattro titoli (l’anno scorso erano stati tre più un atto unico), tutti di autori italiani, in un percorso lungo 150 anni nel segno del melodramma. Ad aprire la Stagione 2019 sarà un’opera mai eseguita in Sardegna, “Il cappello di paglia di Firenze“ (“prima” il 27 settembre, replica il 29) del compositore milanese Nino Rota. La deliziosa farsa musicale, tratta dalla commedia “Un chapeau de paille d’Italie“ di Eugene Labiche e Marc-Michel, fu scritta dall’autore insieme alla madre Ernesta Rinaldi e musicata nel 1945, ma debuttò soltanto 10 anni dopo, nell’aprile 1955, al Teatro Massimo di Palermo. L’Ente Concerti apre la Stagione col capolavoro operistico di Rota volendo in questo modo onorare, a quarant’anni dalla scomparsa, la memoria di un grandissimo autore italiano ricordato, soprattutto, per le sue immortali colonne sonore cinematografiche, tra cui i primi due capitoli della saga del “Padrino” di Francis Ford Coppola (per cui vinse un Oscar nel 1975), “Rocco e i suoi fratelli” e “l Gattopardo” di Luchino Visconti, “Romeo e Giulietta“ di Franco Zeffirelli e di tutta la filmografia di Federico Fellini da “Lo sceicco bianco” a “Prova d’orchestra”.

Il 18 e 20 ottobre il secondo appuntamento stagionale sarà con “Pagliacci“ di Ruggero Leoncavallo. Rappresentato l’ultima volta al Teatro Verdi nel 2006, uno dei principali lavori veristi del melodramma italiano era stato proposto in città già nei mesi successivi al debutto assoluto al Teatro Dal Verme di Milano nel 1892. Sarebbe poi tornato a Sassari, nell’era dell’Ente Concerti, nel 1953, 1958 e 1970. Per questa produzione, un nuovo allestimento, saranno coinvolti gli allievi dell’Accademia di Belle arti di Sassari che si occuperanno di ideare e realizzare scene e costumi.

Con un salto indietro di quasi un secolo si tornerà poi al 1817, anno della prima esecuzione della Cenerentola (o La bontà in trionfo) di Gioachino Rossini, melodramma giocoso in due atti su libretto di Jacopo Ferretti, in programma l’8 e 10 novembre. Come spesso accadeva in passato, l’opera arrivò a Sassari pochi anni dopo il suo debutto al Teatro Valle di Roma: la prima traccia della Cenerentola in città risale al 1831, quando inaugurò la Stagione lirica al Teatro Civico, allora la “casa” dell’Opera. Tornerà poi, in tempi moderni, nel 1970 e poi altre tre volte fino al 2009, anno dell’ultima esecuzione in città. Il soggetto è tratto dalla celebre favola di Perrault mentre, come d’abitudine per il compositore pesarese, sono molti gli “autoimprestiti” da lavori precedenti, tra cui la famosa sinfonia già utilizzata nella Gazzetta del 1816.

Dopo il celebrato “Rigoletto” dell’anno scorso, trasmesso con grande successo da Sky Classica ed inciso su dvd, per il 2019 l’Ente Concerti propone il 6 e 8 dicembre il secondo capitolo della trilogia popolare di Giuseppe Verdi: “Il Trovatore”, musicato su libretto di Salvadore Cammarano, tratto dal dramma “El Trovador” di Antonio Garcìa Gutiérrez. Datato 1853, dopo la prima assoluta al Teatro Apollo di Roma venne rappresentato fin da subito a Sassari, almeno 4 volte fino al 1884. L’ultima a Sassari è del 2004 ma si contano sette rappresentazioni dalla seconda metà del Novecento.

La conclusione della Stagione è affidata a una delle stelle più brillanti della lirica mondiale, orgoglio sardo ormai affermato nei maggiori teatri internazionali: il tenore Francesco Demuro, originario di Porto Torres, torna per tre concerti a Sassari, dove mosse i suoi primi passi nella lirica. Nel 2007 prese parte a “Luisa Miller”, l’anno dopo ancora Rodolfo nella “Bohème” e poi Edgardo in “Lucia di Lammermoor”. L’appuntamento con Francesco Demuro, da sempre molto legato alla sua terra d’origine, sarà il 13, 14 (fuori abbonamento) e 15 dicembre.

L’offerta della Stagione lirica 2019 è la più ricca degli ultimi anni: vengono confermate, infatti, le 5 le produzioni offerte, tutte comprese in abbonamento, con quattro titoli “pieni”. La campagna abbonamenti partirà il 6 maggio con la conferma dei vecchi abbonati. Dal 3 giugno sarà invece possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti.

Sono confermate le iniziative a favore delle scuole e degli studenti del territorio. Al costo di soli 7 euro, il mercoledì antecedente la prima gli allievi ed i loro docenti accompagnatori potranno assistere all’anteprima a loro dedicata.

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Il 30 dicembre, alle ore 19.30, al Teatro Electra di Iglesias, si terrà il “Concerto di Fine Anno” del Circolo Musicale Giuseppe Verdi di Iglesias, che vedrà l’Orchestra di fiati del circolo diretta dai maestri Stefano Pisano e Fabio Diana.

Stefano Pisano, diplomato in Contrabbasso al Conservatorio di Cagliari, è stato il direttore della Banda Verdi per 17 anni fino al 2005, anno di inizio della direzione dell’attuale maestro Fabio Diana, diplomato in Tromba al Conservatorio di Cagliari.

Sarà, dunque,un vero e proprio viaggio tra passato e presente, con i maestri e le musiche che hanno accompagnato la nostra attività musicale degli ultimi decenni.

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Domani, 7 dicembre, con l’ultima serata dedicata all’integrale dell’opera pianistica di Claude Debussy, cala il sipario sull’VIII Festival pianistico del Conservatorio.

Protagonisti di quest’ultimo appuntamento, in programma alle 18.00 nell’auditorium dell’istituzione musicale (in piazza Porrino) saranno la pianista Simona Coco, docente al Conservatorio “Canepa” di Sassari, che proporrà gli “Études 2ème livre”, ed i pianisti Francesco Ghiglieri e Mattia Casu che affronteranno il 2° libro dei “Préludes”.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme” e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

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Lunedì 3 dicembre proseguono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con l’VIII Festival pianistico, dedicato quest’anno a Claude Debussy nel centenario della morte.

Alle 18.00, nell’aula magna, Gianluca Floris, presidente dell’istituzione musicale cagliariana, incontrerà il pianista Stefano Figliola, nell’ambito delle “Conversazioni Pianistiche”. Sempre Stefano Figliola sarà al pianoforte mercoledì 5 dicembre, alle 18.00, nell’auditorium del Conservatorio per la serata conclusiva della seconda parte dell’Opera Pianistica di Maurice Ravel. Il programma proporrà la “Pavane pour un infante defunte” la “Sonatine” il “Menuet sur le nom de Haydn”, il “Prelude”, i “Valses nobles et Sentimentales” e i “Miroirs”.

Il Festival pianistico del Conservatorio nasce da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana. La manifestazione è divenuta negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

L’ingresso è libero e gratuito.

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Con un seminario del pianista e musicologo Carlo Balzaretti dal titolo “Claude Debussy. Alfiere della modernità”, domani, giovedì 22, e venerdì 23 novembre, proseguono nel Conservatorio di Cagliari, gli appuntamenti con l’VIII Festival pianistico.

Durante gli incontri (in programma la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e nel pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30) saranno approfonditi alcuni aspetti dell’opera di Claude Debussy, a cui il festival quest’anno è dedicato in occasione del centenario dalla morte.

Personalità musicale poliedrica, Carlo Balzaretti ha iniziato in giovanissima età l’attività concertistica, tenendo numerosissimi recital pianistici, prendendo parte a trasmissioni televisive per la Rai, registrando compact disc e svolgendo un significativo ruolo nell’ambito dell’istruzione e della diffusione della musica classica in Italia.

Il Festival pianistico del Conservatorio nasce da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana. La manifestazione è divenuta, negli anni, un sicuro riferimento per quel pubblico che, sempre più numeroso ed attento, ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme” e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

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Con la quarta delle cinque serate dedicate all’esecuzione integrale dell’opera pianistica di Claude Debussy mercoledì 21 novembre, alle 18.00, nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari prosegue l’ottava edizione del Festival Pianistico.

La serata proporrà “D’un cahier d’esquisses” e gli “Études 1ère livre” eseguiti dalla pianista Angela Oliviero, le “Deux arabesques”, la “Berceuse heroique”, la “Danse bohemiénne” e “L’isle joyeuse” eseguite dai pianisti Sara Sestu, Veronica Melis, Michele Maccioni ed Angelo Tramaloni.

Si prosegue ancora giovedì 22 e venerdì 23, quando nell’aula magna del Conservatorio il maestro Carlo Balzaretti terrà un Seminario sul tema “Claude Debussy. Alfiere della modernità”.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival Pianistico è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che sempre più numeroso e attento ne ha seguito le precedenti edizioni.

Il festival quest’anno conta sulla collaborazione con i Dipartimenti di “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, “Strumenti ad arco e a corda”, con la Sezione Interdipartimentale di “Discipline d’insieme” e con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como.

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La dodicesima edizione del Barezzi Festival andrà in scena dal 21 al 24 novembre al Teatro Regio di Parma. Nato nel 2007 a Parma con l’intento di diffondere musica di qualità, il Barezzi Festival è dedicato alla figura di Antonio Barezzi, droghiere di Busseto, che ebbe la lungimiranza di intravedere il talento del giovanissimo Giuseppe Verdi per poi finanziarne formazione e studi. Barezzi fu quindi un vero, grande mecenate, lungimirante ed appassionato.

Il connubio tra classico e contemporaneo è la chiave del Barezzi Festival che, nel corso delle sue edizioni, ha confermato con successo la sua formula unica ospitando alcuni tra i protagonisti assoluti del panorama musicale italiano ed internazionale: Franco Battiato, Herbie Hancock, Brad Mehldau, Brian Auger, Raphael Gualazzi, Stefano Bollani, Morton Subotnick, Gary Lucas, Arto Lindsay, The Notwist, Rufus Wainwright, Calexico, Levante, Calcutta, The Giornalisti, Benjamin Clementine, Michael Kiwanuka, Philip Glass, Wim Mertens, Paolo Conte, Anna Calvi, solo per citarne alcuni.

A partire da questa edizione, iCompany sarà partner del Festival; in particolare l’agenzia romana curerà l’area social all’interno degli spazi del caffè e del foyer del Teatro Regio durante la quattro giorni di musica parmense.

Saranno organizzati talk e interviste agli artisti sotto la regia di Fabio de Luca. Sarà ricreato un vero e proprio salotto gestito dal team social di iCompany e animato da media partner mirati e selezionati, il tutto in collaborazione con il Tanqueray Bar. 

La vicinanza con il Barezzi Festival è parte del naturale processo di una collaborazione iniziata durante il Concerto del Primo Maggio 2018 di Roma. Quest’anno, infatti, per la prima volta i principali festival italiani, tra i quali il Barezzi, sono stati invitati al Concertone organizzato da iCompany per dare vita a una rete di collaborazioni tra realtà live di qualità.