UST CISL Sulcis Iglesiente: «Vanno definiti modi e tempi della transizione energetica e di un rilancio verso un’economia eco e socio sostenibile»
Il metodo utilizzato in questi giorni per la presentazione di nuovi scenari sul futuro energetico della Sardegna e le affermazioni di alcuni attori della partita transizione energetica, sembrano ricordare il vecchio adagio di Jannacci «…per vedere di nascosto l’effetto che fa…».
E’ stucchevole la leggerezza con la quale si compiono fughe in avanti, rilasciano dichiarazioni e si recita il “de profundis” del gas sardo, con la conseguenza di alzare ancor di più il livello di tensione sociale in territori come quello del Sulcis.
Il “gioco” sembra esser giunto al momento della conta di chi sta da una parte e chi sta dall’altra…
Ma tra questi dubbi ed ipotesi, si fa finta, in particolare per il Sulcis, di non conoscere i numeri dei lavoratori da ricollocare dopo la transizione, quelli che ancora oggi sono fuori dalle produzioni in ammortizzatori sociali senza fine, quelli che non sono mai entrati nel mondo del lavoro e sperano nella ripresa economica per avere la propria chance.
Si fa finta di ignorare gli effetti domino di certe decisioni sulla globalità del tessuto economico e sociale del territorio.
Si parla di “solidarietà e resilienza” ma si è pronti a far pagare ai lavoratori gli errori di piani industriali, che oggi, dopo anni di attesa ed aspettative, paiono impercorribili. Ma per essere onesti intellettualmente dobbiamo ricordare il “placet” politico dato a tali progetti, e perché non ricordare il sostegno economico pubblico agli stessi.
Oggi serve coerenza e valutare quello che ulteriori errori comporterebbero per la pace collettiva di un territorio a rischio desertificazione economica e sociale.
E’ il momento di esplicitare per il Sulcis il progetto, organicamente inserito in quello regionale e nazionale, che coinvolga e detti il futuro di tutte le realtà economiche e produttive, cadenzando modi e tempi della transizione energetica ed un rilancio verso un’economia eco e socio sostenibile. Progetti reali, concreti, duraturi, che aprano scenari produttivi con basi di mercato solide, per intenderci, che non “vendano stufe in Africa o ghiaccioli in Alaska”, per il Sulcis è un film già visto.
Come CISL, siamo e saremo disponibili a discutere su ogni tavolo tutte le problematiche, con atteggiamento libero da ogni vincolo ideologico, se non quello che siamo e saremo intransigenti, fermi per la difesa e creazione di ogni singolo posto di lavoro, pronti ad utilizzare tutti gli strumenti democratici per far valere le ragioni dei lavoratori.
La Segreteria della UST CISL Sulcis Iglesiente
Salvatore Vincis – Gloria Dessì – Antonello Saba