22 November, 2024
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“L’immaginario malato”, colloquio a due fra il grande bastonatore dei nostri tempi, Goffredo Fofi, saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico, letterario e teatrale italiano, e Stefano Salis, giornalista antiochense de Il Sole 24 Ore, alla continua ricerca delle ultime meraviglie. Appuntamento culturale, nell’aula del Consiglio comunale di Sant’Antioco, giovedì 17 ottobre, alle 19.00. Un “confronto” a due, che verterà su cinema, letteratura, società. L’evento è organizzato dal Sulki Centro Commerciale Naturale di Sant’Antioco, con la collaborazione del Comune, del Mab Museo Archeologico Ferruccio Barreca, dell’Archeotur, del Circolo del Cinema “Immagini” e della Cooperativa “Studio 87”.

«Il progetto culturale presentato dal Sulki CCN – commenta l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – meritevole del nostro sostegno, ci consente di ospitare un importante evento culturale che si inserisce nel più ampio scenario regionale e nazionale. Un evento che, per la sua valenza, rientra negli obiettivi di questa Amministrazione: incentivare e sostenere attività culturali che favoriscono momenti di scambio, aggregazione, sviluppo culturale e sociale. Senza sottovalutare il fatto che non capita tutti i giorni di ospitare un uomo di cultura quale è Goffredo Fofi.»

«Siamo orgogliosi di poter accogliere una delle firme storiche più autorevoli del panorama culturale italiano come Goffredo Fofi in un incontro pensato e costruito proprio per lui –commenta Gianni Esu, presidente del Sulki CCN -. A colloquio con Stefano Salis, Fofi analizzerà la produzione artistica contemporanea alla ricerca del filo delicato che ancora ci lega alle grandi produzioni del ‘900. Un percorso che, dalla decadenza annunciata del mondo contemporaneo, ci conduca fino alla scoperta di quanto ancora ci sia di meraviglioso nella letteratura, nel cinema e nell’arte di oggi. Siamo felici di poter dar vita a collaborazioni che si estendono anche a questo tipo di eventi. Sant’Antioco mostra il lato migliore dell’ospitalità anche in queste occasioni, dove il benvenuto lo si dà a pezzi storici della cultura italiana e oltre. Già a fine settembre abbiamo avuto l’onore di accogliere una buona parte dei nomi presenti al Premio Giuseppe Dessì di Villacidro ed il segno lasciato dal nostro territorio è sembrato indelebile nelle impressioni degli ospiti. Ora, sempre grazie alla collaborazione con il nostro Stefano Salis, avremo la possibilità di un incontro unico nel suo genere. Un altro momento per riflettere e riscoprire i valori di civiltà che ancora possono elevare una comunità.»

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È entrata nel vivo l’estate di concerti e spettacoli a Sant’Antioco con il grande successo che sta riscuotendo la prima edizione del Sulky Jazz Festival. Ma cresce già l’attesa per il primo dei grandi eventi dell’edizione 2019 dell’Arena Fenicia Festival. Si parte sabato 13 luglio con la prima nazionale di Palma de Sols di Mauro Palmas. L’artista si esibirà (ore 21.00) insieme a Simonetta Soro (voce), alle cornamuse di Fabio Rinaudo, le percussioni e la batteria di Andrea Ruggeri, il basso di Silvano Lobina, il clarinetto e il sax di Marco Argiolas, gli Archaea Strings con Mauro Fabbrucci, Damiano Puliti, Riccardo Capanni e Marcello Puliti, le chitarre di Marcello Peghin, l’organo ed il pianoforte di Alessandro Foresti e, ancora, altri ospiti a sorpresa.

Ma il ricchissimo cartellone di musica proseguirà venerdì 19 luglio con il concerto di Vinicio Capossela, sempre alle ore 21.00, che presenterà al pubblico l’ultima sua raccolta di brani inediti: “Ballate per uomini e bestie”. Sempre Vinicio Capossela, il giorno prima (18 luglio, ore 21.00) sarà al MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca (ingresso libero e gratuito), per una “chiacchierata” in compagnia del saggista Goffredo Fofi e del giornalista antiochense Stefano Salis. Gli spettacoli dell’Arena Fenicia festival proseguiranno il 28 luglio con il grande concerto di Carl Brave (ore 21.00). Il 12 agosto la musica di Fabrizio de Andrè risuonerà all’Arena Fenicia grazie allo spettacolo ‘La Buona Novella’ di Antonella Ruggiero (ore 21.00) che salirà sul palco con la Polifonica Santa Cecilia e Laborintus gruppo vocale, mentre la chiusura dell’edizione 2019 dell’Arena Fenicia sarà in mano ai Negrita il 17 agosto (ore 21.00) per celebrare nel migliore dei modi i loro 25 anni di rock.

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Sant’Antioco si prepara ad accogliere Vinicio Capossela, cantautore, poeta ed “immaginatore”, per un doppio appuntamento tra cultura e musica. Il 18 luglio Capossela sarà al MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca (ingresso libero e gratuito), per una “chiacchierata” in compagnia del saggista Goffredo Fofi e del giornalista antiochense Stefano Salis. Mentre il giorno seguente si esibirà in concerto all’Arena Fenicia, dove presenterà al pubblico l’ultima sua raccolta di brani inediti: “Ballate per uomini e bestie”.

“Miti e realtà di ieri e di oggi – Ballate per uomini e bestie” è il titolo dell’evento eccezionale che si terrà al MAB, a partire dalle 21 di giovedì 18 luglio: una conversazione sull’opera di Vinicio Capossela, tra lo stesso autore, il saggista e critico letterario, teatrale e cinematografico Goffredo Fofi, e il giornalista di Sant’Antioco de “Il Sole 24 Ore” Stefano Salis. Un appuntamento imperdibile, nel quale verrà approfondito l’ultimo lavoro del cantautore: “Ballate per uomini e bestie”, opera con la quale ha vinto la prestigiosa targa Tenco 2019 nella categoria Disco in assoluto. Una raccolta di inediti che, nell’ambito dell’Arena Fenicia Festival, verrà portata in concerto il giorno seguente, venerdì 19, alle 21.00.

“Ballate per uomini e bestie” prende il nome dal nuovo album di inediti di Vinicio Capossela, l’undicesimo lavoro in studio, che in autunno girerà i palcoscenici d’Italia trasformandosi in un tour teatrale. Il disco è stato anticipato dal singolo Il povero Cristo, presentato dallo stesso Vinicio Capossela come “Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”. Il disco viene così anticipato da un brano che riferisce dell’incapacità dell’uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: «Ama il prossimo tuo come te stesso». Un precetto apparentemente semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L’avidità, l’egoismo e l’ignoranza che caratterizzano l’agire dell’uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare, infine, sulla croce. «Cristo – racconta Vinicio Capossela nelle sue canzoni che sembrano poesie – incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana».