22 December, 2024
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Prenderà il via domani, venerdì 5 luglio, l’edizione 2024 di FestArtes, musica jazz e narrazioni. Il primo appuntamento è in programma nella bellissima spiaggia di Cala Sapone, con le sonorità di Sandro Joyeux, il cosiddetto “musicista giramondo”: le sue influenze nascono da un ipotetico e reale viaggio artistico Europa – Africa Andata e Ritorno, e con la sua ensemble è pronto a far ballare il pubblico di Cala Sapone, a partire dalle 21.30, per inaugurare questa seconda, ricchissima edizione di FestArtes Sulky Jazz Festival (lo spettacolo è libero e gratuito).

Con Sandro Joyeux si dà il via a un’edizione che questa estate porterà a Sant’Antioco grandi nomi della musica e delle “narrazioni”, formazioni jazz, rappresentazioni teatrali, street band. Dal 5 luglio al 6 settembre, dieci serate culturali che ancora una volta spazieranno in diverse e suggestive location: dalla spiaggia di Cala Sapone alla rinnovata Piazza Umberto, fino all’Arena Fenicia. Per citare alcuni dei nomi su cui si concentra maggiormente l’attesa del pubblico, il festival ospiterà il musicista e compositore bosniaco Goran Bregovic, sul palco dell’Arena Fenicia di via Carducci il 14 agosto, il volto attualmente più celebre e seguito delle narrazioni sportive, Federico Buffa, sullo stesso palco il 24 agosto, nonché la cantautrice e polistrumentista Serena Brancale, anche lei nel fazzoletto verde dell’Arena, cuore del Parco Storico Archeologico di Sant’Antioco, il 2 agosto.

 

E’ stato presentato stamane il programma degli eventi dell’estate 2024 del comune di Sant’Antioco. Torna l’Arena Fenicia Festival, i grandi concerti nel fazzoletto verde al centro del Parco archeologico con due date per altrettanti nomi del panorama italiano ma di fama internazionale (Roy Paci e Carmen Consoli). E dopo il successo del 2023, ritorna anche la formula di FestArtes (10 appuntamenti tra Cala Sapone, Piazza Umberto, Piazza De Gasperi e Arena fenicia): musica di alta qualità con artisti nazionali e internazionali, giornalisti, performer (Goran Bregovic, Federico Buffa, Serena Brancale, per citarne alcuni). A questi grandi eventi si aggiungono una rassegna di concerti di musica da camera e masterclass con il coinvolgimento di artisti e direttori d’orchestra noti al grande pubblico, in collaborazione con la Scuola Civica di Musica don Tore Armeni; “Suoni Urbani”, una rassegna di band locali che si svolgerà nelle piazze cittadine e, infine, sempre nell’ambito degli spazi musicali, un importantissimo concerto rock di una celebre band internazionale per la prima edizione del “Sulky Rock”: i Wolfmother, gli australiani vincitori di un Grammy Awards e capaci di fare sold out a ogni tour mondiale. Ma se FestArtes è di per sé un ampio contenitore culturale in questa estate 2024 ci sarà tanto spazio anche per altre forme culturali: gli aperitivi con l’autore che porteranno a Sant’Antioco importanti nomi della letteratura (Gabriella Greyson, Massimo Carlotto, Simone Tempia – l’autore di Vita da Loyd – e Flavio Soriga, sempre per citarne alcuni); oppure gli appuntamenti letterari al Museo Ferruccio Barreca, che tra gli ospiti annovera Beniamino Zuncheddu; l’attività di promozione della cultura cinematografica, di approfondimento sulla storia della cinematografia e proiezione di cortometraggi; nonché, naturalmente, il classico CineSulky – cinema sotto le stelle (8 proiezioni).

A fare da cornice, la realizzazione di un mercato artigianale ed enogastronomico con eventi e spettacoli itineranti nell’ambito delle attività di animazione e intrattenimento turistico e di crescita delle attività produttive territoriali: un contenitore di eventi vastissimo che pone al centro la valorizzazione delle tipicità antiochensi e sostiene l’imprenditoria locale, con una forte attenzione per il centro cittadino, nell’asse via Roma, Piazza Italia, Corso Vittorio Emanuele e Piazza Umberto. Naturalmente non possono non essere citate la Festa di San Pietro del 29 e 30 giugno, con i dj di Radio 105 e tanto street food; la Festa di Sant’Antioco Martire del primo agosto, con la processione, l’evento di spettacolo in piazza Umberto in compagnia del violinista “immersivo” Andrea Casta, “Jedi”, e i fuochi d’artificio; il Ferragosto in Laguna, la Festa di Bonaria di fine agosto, Gruttas Obertas.

«Le tradizioni sarde, la musica dal vivo, il nostro buon vino, l’atmosfera accogliente e le specialità gastronomiche sono gli ingredienti degli appuntamenti estivi in programmazione, pensati per animare il centro cittadino, intrattenere piacevolmente i turisti e i localicommenta l’assessora del Turismo e delle Attività produttive Roberta Serrenti -. Immancabili ancora gli appuntamenti di Calici di stelle e Carignano Festival dove i nostri produttori cittadini proporranno indimenticabili serate, dal sapore esclusivamente antiochense. Un’attenzione particolare, con un investimento economico importante, l’abbiamo riservata al centro cittadino, con l’intento di rilanciare le attività dell’asse commerciale che da via Roma arriva fino a piazza Umberto.»

«Anche quest’estate non mancheremo di offrire una significativa programmazione culturale all’insegna della musica, delle performance artistiche, della promozione alla lettura, del cinemaspiega l’assessore della Cultura Luca MereuFestArtes, Sulky Rock, CineSulky, LUDiCA, l’evento di ricerca storica partecipata sulle nostre radici identitarie. E ancora tanti momenti di promozione alla lettura grazie al progetto Bibliotecadiffusa rivolto alle giovani generazioni. E, infine, diversi eventi musicali pop e rock, che animeranno le piazze cittadine per  promuovere i giovani talenti di casa e del territorio.»

Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci non nasconde la soddisfazione per il grande lavoro svolto fin qui: «Amministrazione e Uffici comunali sono impegnati da mesi per dare alla città e ai turisti una serie di manifestazioni di intrattenimento, tra cultura, musica, spettacolo, tradizione, degna della destinazione turistica Sant’Antioco. Negli anni abbiamo lavorato per collocarci tra le mete più ambite e offrire una stagione di eventi di alto profilo è sempre stato uno dei nostri principali obiettivi. Oggi presentiamo nel dettaglio un carnet di appuntamenti di livello e per tutti i gusti».

Programma FestArtes Sant’Antioco

Programma generale estate 2024 a Sant’Antioco

Dopo il successo del 2023, torna “FestArtes”, musica jazz e narrazioni: dieci spettacoli, dal 5 luglio al 6 settembre, uno più invitante dell’altro, con i grandi della musica, a partire da Goran Bregovic, al volto attualmente più celebre e seguito delle narrazioni sportive, Federico Buffa. E poi le formazioni jazz, le rappresentazioni teatrali, le street band: serate culturali che ancora una volta spazieranno in diverse e suggestive location: dalla spiaggia di Cala Sapone alla rinnovata Piazza Umberto, fino all’Arena Fenicia. “FestArtes” è solo il primo tassello di una programmazione estiva che questo 2024 si annuncia ricchissima e che avrà come forte richiamo la grande musica, nazionale e internazionale: «L’annuncio di “FestArtes” è solo l‘inizio, quello con cui intendiamo stuzzicare l’interesse di ospiti e antiochensi su ciò che ci riserverà l’estate vissuta nella nostra splendida isola commenta il sindaco Ignazio Locci posso dire fin d’ora che tornerà anche l’Arena Fenicia Festival, con due date e altrettanti nomi del panorama nazionale, risuoneranno inoltre le note del pop italiano per la Festa di Sant’Antioco Martire e il grande rock sbarcherà nel prato verde dell’Arena Fenicia con una celebre formazione australiana. Insomma, vale la pena vivere appieno l’estate di Sant’Antioco».

«Arriva l’estate e torna FestArtes – commenta l’assessore della Cultura Luca Mereu -. Le nostre piazze, le nostre spiagge, i nostri luoghi identitari saranno il palcoscenico naturale della seconda edizione di un festival che, ancora una volta, offrirà ai nostri concittadini, ai turisti e all’intero territorio momenti indimenticabili di pubblico spettacolo. L’intuizione che ha permesso la nascita di Festartes è stata quella di regalare al pubblico una serie di eventi culturali capaci di utilizzare gran parte dei linguaggi artistici. Così all’ormai storica e consolidata rassegna di musica jazz Sulky Jazz saranno abbinati momenti di musica, prosa e teatro di artisti di fama nazionale e internazionale. Si passerà così, senza soluzione di continuità, da luglio a settembre, dai ritmi gitani e cosmopoliti del maestro Goran Bregovic all’ammaliante storytelling di Federico Buffa, dalla frizzante creatività di Serena Brancale ai ritmi funky e folk che troveranno la loro location più adeguata nella spiaggia di Cala Sapone. La programmazione culturale di quest’estate contemplerà inoltre eventi di promozione alla lettura e al cinema. Vi aspettiamo quindi “in giro” per un’estate all’insegna del divertimento, creatività e aggregazione.»

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Ritmo Naturale è il tema della XXII edizione della Sagra delle Olive. Il programma è stato presentato questa mattina in conferenza stampa nella Biblioteca Regionale di viale Trieste, a Cagliari. Presente tutta l’Amministrazione comunale di Villamassargia che ha illustrato il ricco calendario di eventi che animeranno questo fine settimana il suggestivo Uliveto Storico di S’Ortu Mannu.

«È un’occasione straordinaria di crescita per il nostro territorio, far conoscere Villamassargia attraverso i valori della cultura e dell’ambiente; è, inoltre, un’opportunità di promozione per le produzioni locali, di lavoro per le nostre aziende, di valorizzazione del paesaggio e dell’economia», ha affermato il sindaco Debora Porrà.

La Sagra delle Olive è il grande evento annuale organizzato dal comune di Villamassargia, con una crescita esponenziale di visitatori negli ultimi due anni sta crescendo grazie anche al riconoscimento come Grande evento di interesse turistico “Sardinia Endless Island” rilasciato dall’assessorato regionale al Turismo dal 2016.

Laboratori, escursioni, intrattenimento e tante degustazioni:

Il venerdì sarà presente  il consueto assaggio dell’olio e l’accoglienza ai bambini e ragazzi delle scuole che parteciperanno ai laboratori archeologici.

Il tema del sabato sarà all’insegna del folklore e della tradizione: Voci, Parole e Passi di un Tempo, a partire dall’esibizione del Coro Montanaru di Desulo e dei gruppi Folk di Villamassargia, Dolianova e Desulo per finire con il concerto di Piero Marras.

La domenica sarà invece dedicata alla Festa nel Paesaggio dei Sensi, passando dal Cooking Show di Stefano Deidda fino al Concerto di Goran Bregović.

Durante tutte le giornate del sabato e della domenica, immancabile la passeggiata nel viale degli stand: hobbistica, artigianato ed enogastronomia proporranno le peculiarità del territorio a cura delle associazioni e delle imprese locali.

Per due giorni, sabato 21 e domenica 22, l’oliveto costituirà il fulcro dei servizi turistici del paese, con escursioni e visite guidate, servizi di trasporto turistico gratuito forniti dall’Amministrazione Comunale alla scoperta del Parco di S’Ortu Mannu e del Villaggio Minerario di Orbai.

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È la cantautrice cagliaritana Chiara Effe ad approdare alle semifinali del sedicesimo Premio “Fabrizio De Andrè”: la cantautrice cagliaritana si è imposta, infatti, sugli altri quattro artisti sardi – Carlo Addaris, Pasquale Demis Posadinu, Igor Lampis, Flavio Secchi – in lizza nella selezione regionale del concorso nazionale intitolato al grande Faber che si è tenuta ieri sera (domenica 4 giugno) a Villamassargia nell’ambito della seconda edizione di “Tempi d’arte”, promossa dal Comune guidato dal sindaco Debora Porrà con la segreteria artistica della cooperativa Vox Day di Cagliari.

Ogni artista era chiamato a offrire un saggio della propria proposta interpretando dal vivo due brani del suo repertorio di fronte alla giuria composta dal noto giornalista musicale, conduttore televisivo e radiofonico Carlo Massarini da Luisa Melis, direttrice artistica del Premio De Andrè, e da Francesca Bonato, della Monna Lisa srl che ne cura l’organizzazione. 

Chitarra e voce (con un minimo ricorso a una loop station), unica a presentarsi senza l’accompagnamento di altri musicisti, Chiara Effe (al secolo Chiara Figus) ha cantato “Il colore della mia città” e “La strada dei giardini” conquistando le preferenze dei giurati che, al termine delle cinque prove hanno motivato così, attraverso le parole di Carlo Massarini, la loro preferenza: «A noi è sembrato che la performance più interessante sia stata quella di Chiara Effe. Oltre al coraggio di venire qui da sola, e non è facile affrontare il palco da soli, ci è sembrato che le canzoni fossero interessanti, che lei avesse una bella voce, e che a livello cantautorale ci stesse bene in una selezione del genere». Parlando a nome della giuria, Massarini ha sottolineato che «il Premio De Andrè non cerca il nuovo De Andrè, e neanche una figura cantautorale: cerca una cosa interessante, che può essere hip hop, può essere rap o quant’altro: nelle passate edizioni del premio, i dodici finalisti spesso e volentieri sono stati musicisti molto diversi l’uno dall’altro. Quindi, non abbiamo scelto Chiara Effe perché è cantautrice, ma perché ci è sembrata, in rapporto alle sue canzoni e alla sua performance, quella più interessante».

La cantautrice cagliaritana è, dunque, fra i trenta artisti che parteciperanno alle semifinali del concorso nazionale intitolato a Fabrizio De André (e patrocinato dalla Fondazione che porta il suo nome) previste tra fine estate e inizio autunno, dalle quali usciranno i dodici/tredici finalisti del premio. Ma la serata di ieri (domenica 4 giugno) valeva anche a selezionare, tra le altre quattro proposte in lizza, l’artista che aprirà il concerto di Goran Bregovic, grande protagonista della musica balcanica, in programma a Villamassargia con la sua Wedding and Funeral Band il prossimo 22 ottobre. La preferenza di un’apposita giuria, formata dall’assessore comunale Fabio Bernardini, dal musicista Stefano Cherchi e dal giornalista Giacomo Serreli, è andata al cantautore di Nulvi Pasquale Demis Posadinu che, accompagnato da Marco Manca alla chitarra e Matteo Alfonsi alle percussioni, ha interpretato due brani del suo album omonimo del 2015, “Più vecchi di Guccini” e “S.E.T.”.

 

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Sfida in musica e canzoni, domani sera, domenica 4 giugno, a Villamassargia: protagonisti Chiara Effe, Igor Lampis, Pasquale Demis Posadinu, Carlo Addaris e Flavio Secchi, i cinque artisti sardi in lizza per la tappa isolana di “E ti piace lasciarti ascoltare”, il tour di selezioni regionali del Premio “Fabrizio De Andrè”. A partire dalle 20.00, si avvicenderanno in quest’ordine sul palco dello Spazio Eventi, in via dello Sport, in quello che si presenta come il clou della seconda edizione di “Tempi d’arte”, la “festa della comunità” promossa dal comune di Villamassargia, con la segreteria artistica della cooperativa Vox Day.

Ciascun artista avrà dieci minuti di tempo per offrire un saggio del proprio talento interpretando dal vivo due brani del suo repertorio. Il compito di valutare le diverse proposte, con particolare attenzione per l’originalità, spetterà a un’apposita giuria composta da Luisa Melis, direttrice artistica del Premio De Andrè, da Francesca Bonato, della Monna Lisa srl che ne cura l’organizzazione, e da un volto ben noto dell’informazione musicale: il giornalista, conduttore radiofonico e televisivo Carlo Massarini.

In palio c’è un posto alle fasi finali del concorso nazionale intitolato al grande Faber (e patrocinato dalla Fondazione che porta il suo nome) previste per l’estate in arrivo: un concorso che – come recita il regolamento – si pone come scopo quello di «stimolare e promuovere giovani autori, compositori, interpreti ed esecutori di musica italiana esordienti o comunque non noti al grande pubblico, che abbiano una creatività libera e scevra da tendenze legate alle mode, ai generi e ai falsi concetti di commerciabilità, al fine di ridare originalità e vitalità alla produzione artistica».  

Oltre a eleggere il semifinalista sardo al Premio De André, l’appuntamento di domani sera (domenica 4 giugno) varrà anche a selezionare, fra le altre quattro proposte in lizza, l’artista che aprirà il concerto di Goran Bregovic, grande protagonista della musica balcanica, in programma a Villamassargia con la sua Wedding and Funeral Band il 22 ottobre. La valutazione, in questo caso, sarà compito di una giuria composta dall’assessore comunale Fabio Bernardini, dal musicista Stefano Cherchi (ex componente dei Nielsa e attuale leader dei Camera Oscura) e dal giornalista Giacomo Serreli.  

Terminate le cinque esibizioni, e prima delle proclamazioni, un altro evento impreziosisce la serata musicale di domani a Villamassargia: intorno alle 22.00, si prendono la scena i Dorian Gray con “Sound and vision”, la performance che vede in azione insieme alla band cagliaritana un illustratore con i suoi disegni dal vivo: in questa occasione sarà l’artista isolano Gildo Atzori a offrire con le sue immagini in tempo reale il complemento visivo alla musica e ai versi di Davide Catinari (voce, chitarra acustica, percussioni), Samuele Dessì (chitarre, loops, voci) e Nico Meloni (chitarre), con la partecipazione di Riccardo Erba alla tromba, Andrea Viti al basso) e Mario Marino alle percussioni.

A precedere la serata di musica, un dibattito sul tema “Amore e Politica”: moderati da Giacomo Serreli, interverranno il sindaco di Villamassargia Debora Porrà, il presidente dell’Anci e sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana, l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ed il rappresentante studenti dell’Ersu di Cagliari, Federico Orrù. L’inizio è previsto per le 19.00.

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TEHO TEARDO e ELIO GERMANO - Foto Elia Falaschi © 2016 - http://www.eliafalaschi.it

TEHO TEARDO e ELIO GERMANO – Foto Elia Falaschi © 2016 – http://www.eliafalaschi.it

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TEHO TEARDO e ELIO GERMANO – Foto Elia Falaschi © 2016 – http://www.eliafalaschi.it

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Un documentario dal titolo emblematico, “La musica per il cinema”, apre alle 16.00, al MiniMax del Teatro Massimo, la giornata di domani (sabato 10) di Creuza de Mà, il festival dedicato appunto al rapporto fra le due arti, in corso a Cagliari fino a domenica (con un’appendice finale il 16).

Girato nel 2000 per la regia di Annarosa Morri e Mario Canale, “La musica per il cinema sviluppa il tema attraverso le testimonianze di compositori come Ennio Morricone, Luis Enriquez Bacalov, Franco Piersanti, Goran Bregovic, Nicola Piovani, del musicologo Sergio Miceli e dei registi Bernardo Bertolucci, Gillo Pontecorvo, Giuseppe Tornatore, Werner Herzog e Wim Wenders. Il racconto avviene attraverso sequenze cinematografiche, con l’esecuzione di colonne sonore in studio di registrazione e di brani musicali da film.  

Segue la proiezione del documentario un incontro con i registi Annarosa Morri e Mario Canale, un tandem che si è riproposto anche nel 2006 e nel 2007 con la realizzazione dei documentari “Marcello una vita dolce“, “Marco Ferreri il regista che venne dal futuro”, “Settanta volte set” (per i settant’anni di Cinecittà) e “Gillo, i cavalieri, l’armi e gli amori”. Il compito di dialogare con i due spetta a Riccardo Giagni, musicista e compositore, uno dei conduttori “storici” delle conversazioni di fronte al pubblico con gli ospiti del festival. 

Altre immagini e suggestioni, alle 18.00, con la visione del film “Un attimo sospesi” (2008, 90′), il primo lungometraggio realizzato da Peter Marcias che narra un momento della vita di cinque persone quasi qualunque, sullo sfondo di avvenimenti drammatici per l’umanità intera. A seguire, Riccardo Giagni incontra il regista oristanese e l’autore delle musiche del film, il compositore, pianista e arrangiatore Fabio Liberatori (al suo attivo colonne sonore di documentari e film e collaborazioni con Luciano Salce, Carlo Vanzina, Francesca Marciano, Claudio Bonivento, Stelio Passacantando e in particolare Carlo Verdone).

Alle 21.00, microfoni e riflettori del festival si trasferiscono all’Auditorium del Conservatorio per l’ultimo appuntamento della giornata: teatro, musica e reading letterario sono la cifra di “Viaggio al termine della notte, lo spettacolo tratto dal capolavoro di Louis-Ferdinand Céline che l’attore Elio Germano e il musicista Teho Teardo (autore di colonne sonore per film come “L’amico di famiglia”, “La ragazza del lago”, “Diaz – Don’t Clean Up This Blood”, “Il divo”, “Denti”) portano in scena in una versione rinnovata nelle musiche e nei testi. Affiancano la voce narrante del primo e la chitarra e i live electronics del secondo, gli archi di Elena De Stabile al violino, Ambrachiara Michelangeli alla viola e Laura Bisceglia al violoncello. Avvalendosi della sensibilità interpretativa di Elio Germano, Teho Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti del “Viaggio” restituendo, in una partitura inedita, la disperazione grottesca di questo capolavoro di scrittura che ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics. Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico nel quale le immagini evocate dal testo interpretato da Germano si inseriscono nelle atmosfere cinematiche di Teardo. La scenografia è quasi inesistente. Il palco, scarno e immerso nel buio, lascia spazio a una scrittura dalla spiccatissima natura, una partitura “impressionista” che diventa essa stessa narrazione e si fa interprete del genio di Céline.

Legati da amicizia e da una solida affinità artistica, Elio Germano e Teho Teardo, che si sono conosciuti sul set del film “Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari, portano avanti questo spettacolo dal 2012, anno della prima tournée che ebbe come tappa inaugurale Genova, la città dove è stato ambientato il film “Diaz” che li ha visti entrambi impegnati, l’uno come attore, l’altro come autore della colonna sonora.

Domenica sera (11 dicembre) il festival fa ancora base all’Auditorium del Conservatorio di Musica per celebrare il momento culminante della prima edizione della Masterclass di composizione musicale per il cinema tenuta a novembre da Franco Piersanti e intitolata a Sergio Miceli. Si comincia alle 21.00, con un incontro in ricordo del musicologo fiorentino scomparso lo scorso luglio, che vedrà la partecipazione dei compositori Daniele Furlati, Riccardo Giagni e Franco Piersanti, e dei musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, oltre a un intervento registrato in video del presidente onorario della masterclass, Ennio Morricone. A seguire un concerto con l’esecuzione di musiche firmate da Riccardo Giagni e Franco Piersanti, e sette commenti musicali, realizzati da altrettanti allievi della masterclass su alcune sequenze filmiche di quattro pellicole provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Sul palcoscenico lo Scisma Ensemble Laboratorio insieme al percussionista Vittorino Naso, il contrabbassista Massimo Tore e gli allievi del Conservatorio di Cagliari e della MasterClass, con la partecipazione di Gavino Murgia al sax soprano e alla voce.

Creuza de Mà chiude la sua decima edizione venerdì 16 dicembre con l’incontro “La parola a chi scrive Musica per il Cinema”, in programma alle 17.30 nella sala conferenze Fondazione di Sardegna (in via San Salvatore da Horta). Nella serata, proposta in collaborazione con il Ce.D.A.C. Sardegna, ragionano sul comporre per il grande schermo due compositori che dagli anni Settanta a oggi hanno contribuito a disegnare la musica per film: Nicola Piovani e Franco Piersanti, autori diversi che spesso si sono avvicendati con gli stessi registi, lasciando il segno. Dialogano con loro Gianfranco Cabiddu e Riccardo Giagni.

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È con l’atteso concerto del noto compositore e musicista Goran Bregovic, in programma questa sera al Cluster Biomediterraneo (ore 20.00), che si concluderà il National Day della Serbia a Expo Milano 2015. La Giornata nazionale serba si è aperta, in mattinata, con la cerimonia dell’alzabandiera e con gli inni nazionali italiano e serbo davanti all’Expo Centre.

All’evento erano presenti il vice Primo ministro e ministro degli Affari esteri serbo Ivica Dacic e il sottosegretario di Stato agli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

«È un grande onore essere a capo della delegazione della Serbia che partecipa a Expo Milano 2015 – ha detto il vice Primo ministro Dacic -. La grande fortuna della Serbia è che questa Esposizione Universale ha luogo in un Paese cui siamo legati da profonde radici storiche. Vogliamo rappresentare al meglio il nostro Paese in Expo Milano 2015 e sfruttare questa grande occasione per sollecitare la collaborazione anche a livello culturale. Desidero – ha aggiunto – che in futuro non ci siano solo giorni serbi, ma anni di collaborazioni europee.»

Anche il sottosegretario Benedetto Della Vedova ha dato il benvenuto alla delegazione serba sottolineando il forte legame tra Italia e Serbia: «Abbiamo apprezzato molto la partecipazione della Serbia al Cluster Biomediterraneo con il tema Assapora il cibo, senti la vita. La promozione dell’attività di sviluppo e di partnership con le controparti italiane – ha proseguito il sottosegretario Della Vedova – è uno degli obiettivi principali che vogliamo proporci per far conoscere le specificità dei singoli Paesi e per portare avanti le relazioni in termini politici ed economici tra tutti».

Al termine della cerimonia, la delegazione ha raggiunto Palazzo Italia, per una visita, e ha raggiunto in seguito il padiglione serbo, dove sono proseguiti i festeggiamenti: i visitatori sono stati coinvolti in esibizioni di ballerini in abiti tradizionali, degustazioni e performance culturali.