21 November, 2024
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Il Club di Jane Austen Sardegna, con il contributo del comune di Buggerru, propone un nuovo omaggio alla scrittrice nuorese con la tavola rotonda “Il sogno di Grazia”. Con il coordinamento di Giuditta Sireus, manager culturale e direttrice artistica del Club, si confronteranno sulla figura della premio Nobel le autrici Claudia ZeddaValeria Usala ed Ilenia Zedda. «Con questo incontro desideriamo concentrare l’attenzione su un aspetto della vita di Grazia Deledda, ossia quel che lei aveva definito il suo sogno più grande, creare una letteratura sarda e farla conoscere a livello internazionale – spiega Giuditta Sireus -. Le nostre ospiti si confronteranno su questo tema e attraverso l’esempio di Grazia Deledda ascolteremo anche la loro testimonianza di scrittrici».

In chiusura, ciascuna autrice proporrà una lettura a propria scelta tratta dalle opere di Grazia Deledda.

L’incontro si terrà in piazza Santarelli, a Buggerru, a partire dalle ore 22.00. Ingresso libero e gratuito.

 

Clima sempre più pesante alla Centrale Enel Grazia Deledda di Portovesme, tra i lavoratori metalmeccanici degli appalti. Stamane hanno scioperato tre ore e le organizzazioni sindacali di categoria FIOM, FSM e UILM hanno proclamato il blocco di straordinari e reperibilità. Alle 11.00 la delegazione sindacale ha incontrato le assessore dell’Industria e del Lavoro.

La certezza della chiusura della centrale, conseguenza della decarbonizzazione, lascerà centinaia di lavoratori privi delle certezze occupative attuali, in un territorio già devastato dalla crisi industriale in atto da anni. L’assemblea ha affrontato la gravità del tema dei salari, esposti alla grave crisi economica in atto e ad un’inflazione che sta erodendo il potere di acquisto delle persone; per tali ragioni i lavoratori hanno condiviso pienamente il percorso intrapreso da FIOM, FSM e UILM di affrontare il tema, prima con il Comitato Interimprese, ed in seguito con ciascuna singola azienda metalmeccanica, presente in centrale, per migliorare le condizioni economiche dei lavoratori. La discussione affrontata in assemblea è stata sottoposta al voto dei lavoratori, che all’unanimità hanno deciso per l’azione di protesta, in attesa di ulteriori sviluppi.

Sono stati inaugurati questa mattina i parcheggi comunali di San Giovanni Suergiu. La zona di sosta ricavata al centro del paese, nell’ex area Serafini, con ingresso in via Gramsci e uscita in via Grazia Deledda, è un’opera pubblica strategica attesa da oltre 20 anni, per evitare il congestionamento del traffico nel cuore del paese. L’area parcheggi è costituita da 47 posti auto e i bagni pubblici: un servizio ai cittadini che si trovano a gestire la loro permanenza tra gli edifici scolastici, la sede comunale, il mercato civico e le tante attività commerciali presenti in quella parte del paese.

«Siamo riusciti a realizzare l’opera grazie a due finanziamenti regionali spiega il sindaco, Elvira Usaiper un totale di 400mila euro; adesso siamo in attesa di appaltare le restanti aree di sosta in via Portobotte.»

Sono tutte opere programmate ed iniziate nel primo mandato consiliare.

«In effetti siamo riusciti nei tempi stabilitiprecisa l’assessore dei Lavori pubblici, Gianfranco Ghisu a concludere i lavori nonostante lo stop forzato imposto dalla pandemia da Covid-19. Ci tengo a ringraziare il mio predecessore Giuseppe Pinna per il lavoro profuso, soprattutto, nel momento degli espropri.»

I nuovi parcheggi comunali saranno intitolati alla memoria dell’artista sarda Maria Lai alla fine del prossimo anno scolastico, con un progetto specifico dell’Istituto Comprensivo Marconi di San Giovanni Suergiu.

 

Il circolo culturale Soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, ha ospitato ieri sera un dibattito sulla transizione energetica per l’ambiente ed il lavoro, organizzato dal Partito Democratico del Sulcis Iglesiente.

In oltre 4 ore di dibattito, si è parlato di energie rinnovabili come un bene per la comunità da sottrarre alla speculazione; comunità energetiche; metano nella transizione; problematiche legate alla chiusura della Centrale Grazia Deledda che Enel non intende riconvertire; il Piano per la giusta transizione. 

Il dibattito, coordinato da Giorgia Meli, assessore della Cultura del comune di Carbonia, è stato introdotto da Daniele Reginali, segretario della federazione e dal sindaco Pietro Morittu.

Dopo la relazione di Alfonso Damiano, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari, sono intervenuti Claudio Atzori, presidente della Lega delle cooperative, che ha illustrato le iniziative in corso per le comunità energetiche; Samuele Piddiu, segretario regionale della Cgil; Salvatore Vincis, segretario territoriale Cisl; Fabrizio Floris, lavoratore della Portovesme srl; Alessio Dessì, ingegnere industriale; Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa; Giacomo Guadagnini, consigliere comunale di Carbonia e consigliere d’amministrazione del Consorzio industriale; Piero Comandini, consigliere regionale; Alberto Bionducci, ingegnere, già direttore di una centrale elettrica a Portovesme; Emanuele Madeddu, segretario territoriale Filctem Cgil; Roberto Forresu, segretario regionale Fiom Cgil; Francesco Garau, segretario regionale Filctem Cgil.
Hanno concluso gli interventi, il deputato Andrea Frailis ed il senatore Gianni Marilotti, prima delle conclusioni di Tore Cherchi.

La posizione del PD sulle materie trattate, può essere così sintetizzata, come riportato in un documento:
• Piena condivisione dello sviluppo delle energie rinnovabili. Le Istituzioni, a partire dal Governo e dalla Regione, devono garantire che sole, vento, acqua, territorio e paesaggio siano considerati come beni della collettività per il suo benessere sociale e non come merci per la speculazione a profitto di pochi gruppi, come, spesso, attualmente accade.
• Sostegno alle comunità energetiche. Queste costituiscono una modalità di utilizzazione delle energie rinnovabili con effetti economici molto positivi sui cittadini. I Comuni devono dare impulso alla loro organizzazione.
• Agire per soddisfare interamente con fonti rinnovabili l’intero fabbisogno energetico pubblico a partire da quelli dei Comuni.
• Programmare i grandi impianti di energia rinnovabile in funzione degli interessi economici e sociali della collettività cioè cambiare metodo rispetto all’attuale mercato selvaggio.
• La filiera dell’idrogeno sia sviluppata nel Sulcis. Anche Enel vi abbia un ruolo attivo.
• Il gas naturale liquefatto nella transizione energetica è indispensabile. Senza la disponibilità del GNL, aziende rilevanti sono destinate alla chiusura e la già pesante situazione sociale si aggraverà.
• La sicurezza degli impianti per il GNL deve essere sempre ricercata. Per questo fine, sono indispensabili valutazioni pubbliche e trasparenti delle soluzioni più idonee, come del resto prevedono le leggi e come si è fatto in altre parti d’Italia e di Europa. In ogni sede devono esserci atteggiamenti responsabili e costruttivi.
• Il Governo e la Regione impediscano che l’Enel chiuda la centrale e scappi. il problema non si risolve accompagnando alla pensione gli attuali dipendenti e costruendo un parco batterie. Altrove, anche in Sardegna, le aziende elettriche, quando chiudono un impianto a carbone, propongono investimenti per la riconversione a gas. In altri casi nazionali ed
europei, sviluppano la filiera energia rinnovabile/idrogeno.
• Nella situazione di alti prezzi dell’energia cittadini ed imprese soffrono mentre le aziende energetiche italiane, comprese Enel e Eni, realizzano extra profitti stimati in 26 miliardi euro. Governo e Parlamento agiscano per risolvere la situazione della Portovesme che assicura il lavoro a 1500 persone non dimenticando che Enel ha nel Sulcis la sua più grande centrale eolica.

• Si denuncia, una volta di più, il grave ritardo nella predisposizione del “Piano territoriale per la giusta transizione” per il quale l’Unione Europea ha messo a disposizione centinaia di milioni di euro di finanziamenti. La Regione è perfettamente latitante.
La Giunta regionale guidata dal presidente Solinas si è rivelata incapace di affrontare questioni cruciali come la transizione energetica, il piano per la giusta transizione, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Ha abbandonato il piano Sulcis. Nel vuoto di iniziative della Giunta regionale, è necessaria una forte iniziativa politica e sociale nel territorio. Un ruolo cruciale di progettazione del futuro e di guida unitaria spetta alle Amministrazioni locali in raccordo con le organizzazioni sociali a partire da sindacati.
Il Partito Democratico, direttamente e attraverso sindaci e amministratori, parlamentari e consiglieri regionali, agirà ricercando l’unità con l’insieme delle forze che vogliono contribuire seriamente ad affrontare questioni cruciali come la transizione energetica, a difendere le aziende pesantemente colpite da una congiuntura dei prezzi alti dell’energia e a cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Fondo per la giusta transizione.

 

 

Un’importante iniziativa ha animato le numerose celebrazioni nel Sulcis in occasione dell’8 marzo. A Villamassargia il convegno “Donne straordinarie”, organizzato dalla sezione territoriale della FIDAPA, in collaborazione con il Club Jane Austen Sardegna, ha voluto dedicare la Giornata Internazionale della Donna a grandi personalità della storia sarda.

La manager culturale Giuditta Sireus e lo scrittore prodigio Matteo Porru, menzione speciale al Premio Costa Smeralda e Premio Campiello Giovani, hanno affascinato il pubblico presente in platea, e gli appassionati collegati da remoto, tracciando un suggestivo itinerario al femminile alla scoperta di otto indimenticate donne straordinarie che hanno rivoluzionato la società, l’arte e la scienza: Francesca Sanna Sulis, Maria Manca, Ninetta Bartoli, Paola Satta, Eva Mameli Calvino, Maria Lai, Maria Carta e Grazia Deledda.

Nomi rappresentativi della Sardegna evoluta ed emancipata che sottolineano, come affermato dalla presidente del Distretto Sardegna della Fidapa BPW Italy Anna Rita Cogoni, «la straordinarietà della donna anche nell’intimità e nella personalità».

Per Maria Gemma Moi, Past Presidente del Club, «le grandi donne straordinarie che hanno fatto la storia spesso sono andate contro corrente e contro stereotipi ancora oggi duri a morire».

Nonostante le celebrazioni in Consiglio regionale non è voluta mancare all’appuntamento la consigliera della Commissione Pari opportunità della Regione, Maria Chiara Basciu, medico dentista ed impegnata in numerose attività di volontariato, tra le fondatrici della Fidapa Sulcis e già past President del Club, che «ritiene fondamentale in questo momento storico ricordare al mondo intero cosa ci accomuna e non ciò che ci divide».

«Il vero progresso che è insito nel cambiamentoha sottolineato la consigliera Maria Chiara Basciu sta nell’evoluzione culturale che deve portare al superamento dei pregiudizi tra i quali quelli legati al gender gap, che non è orientamento alla parità assoluta tra sessi bensì ha come punto di arrivo l’equiparazione sociale, ovvero il riconoscimento delle specificità, capacità, inclinazioni proprie della persona indipendentemente dal genere.»

«Non ci sono lavori da donna e lavori da uominiha spiegato Maria Chiara Basciuci sono attività per le persone che sono portate, hanno capacità e abilità in quel tipo di professioni, a dispetto del genere.»

«In ogni parte del Mondo le donne hanno però lottato e combattuto per i propri diritti fondamentali, si sono distinte ed hanno conseguito importantissimi risultati umanitari, sociali, culturali, scientifici e professionaliha aggiunto la componente del massimo organo in Sardegna preposto alla tutela delle pari opportunitàquindi il motto da proporre universalmente, non oggi per oggi ma oggi per il futuro, visto il momento cruciale del conflitto in essere tra Russia e Ucraina, potrebbe essere: lavoriamo su ciò che ci accomuna per superare le barriere, di qualunque tipo, che ci dividono.»

«Se ciò fosse alla base del dialogo comune tra le potenze mondiali ha concluso la dentista sulcitanaforse sarebbe più semplice giungere a soluzioni che tengano realmente conto del bene comune e degli equilibri internazionali, riportando immediatamente la pace nel cuore dell’Europa e restituendo la libertà e la dignità ad un popolo ingiustamente occupato che oggi piange tante vittime e immani sofferenze.»

Nella foto uno scatto di gruppo al termine del convegno “Donne Straordinarie” a Villamassargia (da sinistra Giuditta Sireus, Anna Rita Cogoni, Matteo Porru, Maria Chiara Basciu, Maria Gemma Moi, Anna Rita Pisu e l’assessore di Villamassargia Sara Cambula).

Sarà la Festa Internazionale della Donna l’importante occasione per una nuova iniziativa in presenza della Fidapa Sardegna che vuole celebrare questa ricorrenza con un momento di riflessione dedicato ad alcune “Donne Straordinarie” della storia sarda.

Ad organizzare il convegno, in programma martedì 8 marzo presso l’Oratorio di Villamassargia con inizio alle 10.30, la sezione Sulcis dell’Associazione internazionale delle donne impegnate nelle arti, nelle professioni e nell’economia.

Dopo due edizioni online, il sodalizio sulcitano, in collaborazione con il Club letterario Jane Austen, ha pensato ad una manifestazione in presenza con la possibilità di seguire l’evento anche da remoto attraverso il collegamento zoom attivato per l’occasione dalla Fidapa.

Il parterre è di tutto rispetto perché dopo il saluto della Presidente della sezione locale, Anna Rita Cogoni, interverrà la Presidente del Distretto Sardegna, Maria Lucia Fancellu, che sarà anche protagonista alla fine della giornata per la conclusione dei lavori.

Si entrerà nel vivo con la prima relazione affidata a Maria Chiara Basciu, fondatrice e Past President della Fidapa Sulcis, medico dentista impegnato nel volontariato e nelle cure dei carcerati in tutta l’Isola e componente della Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna.

Dopo di lei la scena vedrà protagonista la fondatrice del Club Jane Austen, Giuditta Sireus, socia Fidapa, che intervisterà il giovane scrittore Matteo Porru, uno dei grandi talenti della letteratura sarda: sarà lui a parlare della vita di grandi personaggi al femminile, da Francesca Sanna Sulis, a Maria Manca, da Paola Satta alla straordinaria Maria Lai fino al Premio Nobel Grazia Deledda.

Per assistere sarà necessario il green pass rafforzato e l’utilizzo obbligatorio della mascherina FFP2.

L’assemblea Filctem Cgil Sardegna Sud Occidentale ha approvato un ordine del giorno all’unanimità sui temi legati alla transizione energetica, al termine dell’incontro svoltosi alla presenza del Segretario Regionale Filctem Francesco Garau e del Segretario della Camera del Lavoro Antonello Congiu.

«La bozza che oggi circola, affronta seppur non totalmente, l’approvvigionamento del metano in Sardegna necessario sia per il sistema produttivo industriale che per l’uso civile garantendo alle famiglie sarde un risparmio di circa il 3o% sulla bolletta – ha detto il segretario generale Emanuele Madeddu . La proposta, giunta oramai nella fase finale di concertazione tra Ras e Ministro della transizione ecologica recepisce le esigenze che da tempo poniamo come OO.SS.»

«Registriamo, purtroppo, l’ostracismo di chi considera l’infrastruttura portuale proprietà privata dimenticando che questa risponde alle finalità di una realtà industriale che va ben oltre il singolo comune, ma risponde alle esigenze del territorio e dell’intera Sardegna ha aggiunto Emanuele Madeddu -. Risulta quanto mai ingiustificato, e teso a insinuare nell’opinione pubblica un’idea di pericolosità, che Autorità Locali rilascino dichiarazioni su una presunta situazione di allarme senza mai spiegarla con fatti o mancato rispetto delle norme di riferimento. Il tema sicurezza, legato al posizionamento del rigassificatore (FSRU), è un tema che sta a cuore a tutti, e rappresenta la precondizione essenziale per la sua realizzazione; per questo motivo riteniamo fondamentale che sia competenza degli organi preposti valutare e rilasciare le autorizzazioni nel rispetto della Legge Seveso.»

«E’ evidente che il fattore tempo non sia una variabile indipendente, occorre dar gambe a quanto previsto nel Dpcm per recuperare il gap energetico di venti anni, favorendo la ripartenza di Eurallumina ed un risparmio significativo per le famiglie sarde ha concluso il segretario generale della Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale -. Preoccupano ancora i ritardi sull’escavo del porto, intervento indispensabile per l’utilizzo del porto non solo per il rigassificatore ma per qualsiasi altra iniziativa imprenditoriale che accogliamo positivamente. Relativamente al caro prezzi sull’energia che in questi mesi ha portato alla parziale fermata dell’impianto della Portovesme Srl (linea zinco) si chiede un impegno significativo della Regione Sardegna e dei parlamentari Sardi per sollecitare il Governo. Rimane irrisolta la situazione della Centrale Grazia Deledda Enel a cui è legato il futuro dei lavoratori diretti e indiretti. Perché, se da un lato si annuncia la chiusura al 2025, dall’altro si utilizza in modo invasivo la centrale, aumentando addirittura la produzione elettrica con il personale decisamente sotto organico

 

 

Si terrà martedì 12 ottobre 2021, alle 11.00, nella Sala Conferenze della Pinacoteca Nazionale di Sassari, il reading letterario di Rita Atzeri “Seusu cannas e sa sotti esti su bentu” della Compagnia teatrale ‘Il Crogiuolo’ di Cagliari.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale “S’Arza”, ed è inserito nell’ambito del progetto Grazia Deledda un’isola aperta al mondo
Antonio Caria

Cibi&LibriFest2021a Sant’Antioco va in scena la prima edizione di un festival letterario che ambisce a coniugare i sapori alla letteratura. L’evento, promosso dall’Associazione Cibi&Libri con DreamBOOK Sardegna, è sostenuto dal comune di Sant’Antioco e si avvale della fattiva collaborazione del Centro Commerciale Naturale Welcome to Sant’Antioco, di Slow Food e dello SBIS – Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis. Il primo appuntamento del festival è previsto giovedì 16 con l’anteprima, mentre sabato 18 e domenica 19 avranno luogo gli eventi specifici inseriti nel cartellone in un mix di cucina, letteratura e intrattenimento. La rassegna è stata presentata questa mattina con la partecipazione del Sindaco Ignazio Locci, della consigliera comunale delegata alla Cultura, Rosalba Cossu, della rappresentante dell’associazione Cibi&Libri, Loriana Pitzalis, del presidente Slow Food, Raimondo Mandis, e dell’editore di Green Book, Stefano Mecenate.

«Il Sulcis si sposa magistralmente con la nostra idea di abbinare i libri alle eccellenze enogastronomiche del territorio commenta Loriana Pitzalis, anima del festival e rappresentante dell’associazione Cibi&Libril’isola di Sant’Antioco è palcoscenico d’eccezione per una kermesse che aspira a diventare evento di portata regionale. Il Comune di Sant’Antioco offre sul piano turistico, culturale ed enogastronomico, una proposta strategica che tende a valorizzare e a far crescere l’isola in sinergia con tutte le risorse del territorio. Per questo primo evento privilegiamo la Sardegna, selezionando chef di Sant’Antioco e autori isolani e del resto d’Italia. Nel corso della storia della letteratura, il connubio tra questa e il cibo possiamo farlo risalire a Dante e, in casa nostra, a Grazia Deledda, unico Nobel donna in Italia, di cui ricorre il 150° anniversario, che nei suoi romanzi spesso cita ricette nostrane. Quest’anno ricorre anche il 700° Anno Dantesco e con questo primo evento vogliamo rendere omaggio a questi due grandi della letteratura, dedicando loro una sezione speciale con un convegno sulla figura di Grazia Deledda e un accenno alle sue esplorazioni culinarie nei romanzi, e con una lezione seminario in cui verranno declamati alcuni versi della Divina Commedia e del Convivio.»

All’interno del Festival si inserisce una kermesse gastronomica tra 5 chef di Sant’Antioco: questi dovranno far proprio un romanzo che verrà loro abbinato tramite sorteggio e che conterrà la citazione, e a volte la spiegazione, di una ricetta che dovranno rivisitare. Le ricette tradotte in pietanze verranno valutate da una giuria selezionata che decreterà il vincitore della competizione. Al concorso culinario si accompagnano momenti di riflessione e studio, sia sulla letteratura (lezione seminario Dante e la Divina Commedia; Giallo letterario e intrighi letterari, per citare due esempi), sia sul mangiare “Slow Food”, con laboratori e seminari sulla valorizzazione dei prodotti enogastronomici del territorio sulcitano o con la presentazione della guida Slow Food degli oli extravergini d’Italia 2021. Tanti momenti che celebrano l’unione tra i libri e le pietanze, all’insegna della buona lettura e del buon mangiare. E non mancheranno, naturalmente, gli spazi di puro intrattenimento ma sempre a tema: “spettacolo Di Vino commedia”, teatro e musica dal vivo intorno alla Divina Commedia a cura della compagnia del Delfino; commedia Fura Santus, a cura della compagnia Il Calderone.

Ignazio Locci, Sindaco del comune di Sant’Antioco: «Questa prima edizione è l’inizio di una collaborazione con l’associazione Cibi & Libri: un rapporto che ci auguriamo diventi sempre più forte e solido. L’evento è una vera novità per la comunità di Sant’Antioco e ci fa molto piacere che partecipino i nostri chef e le nostre eccellenze enogastronomiche. Così come ci appaga vedere la collaborazione di Slow Food per questa rassegna che coniuga cibi e libri in una formula tutta nuova, da scoprire e vivere».

Rosalba Cossu, consigliera comunale delegata della Cultura: «L’Amministrazione prova gioia ad affrontare questa esperienza, per noi insolita e nuova, e siamo certi che anche la cittadinanza sarà entusiasta di partecipare. Due elementi che sembrano apparentemente così lontani: cibo e libri, si coniugano in questa rassegna-festival in un connubio curiosissimo e per nulla scontato. Il cibo, del resto, è un’espressione culturale: fa parte della tradizione, fa parte della memoria. Siamo felicissimi di poter onorare la nostra esile, minuta Grazia Deledda, che con la sua descrizione suggestiva ci fa entrare nella Terra Sarda, insieme al sommo Dante Alighieri. Entrambi saranno al centro di questo Festival letterario, che si annuncia ricco di curiosità e spunti di riflessione».

C’è grande attesa per l’ultima serata della Rassegna Cinematografica AngoLazioni – visioni di donne fra Sardegna e Africa, organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la collaborazione della Società Umanitaria – CSC Carbonia La Fabbrica del Cinema, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e il supporto logistico dell’ANSPI di Sant’Anna Arresi).

Domenica 12 settembre salirà sul palco una prima assoluta che nasce dall’idea di creare un prodotto di dialogo musicale tra la Sardegna e l’Africa. Quattro musiciste Africane, Fadimatou Wallet Oumar (Tuareg del Mali), Nawal Mlanao (Isole Comore), Hanta Gasy (Madagascar), Yagaré Kouyaté (Burkina Faso) e due artiste sarde, Gisella Vacca e Rosalia Potettu, si sono conosciute per la prima volte nella giornate della Rassegna. Hanno messo insieme le loro professionalità e le loro specificità artistiche, contaminandosi vicendevolmente, al fine di creare un prodotto originale dove le musiche tradizionali si sono incontrate e hanno camminato insieme. Per la precisione ogni artista, presso l’incantevole Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, proporrà un brano del suo Paese di provenienza e le altre componenti della formazione artistica lo interpreteranno insieme arricchendolo dei loro suoni e dei loro ritmi. Il concerto darà anche la possibilità di vedere sullo stesso palco strumenti tipici di diverse zone dell’Africa e della Sardegna. Lo spettacolo sarà, inoltre, arricchito dalla presenza di una danzatrice del vecchio continente. Il concerto sarà preceduto, alle 21.00, dalla proiezione del film Saint Louis Blues” di Dyana Gaye (Sénégal).

La giornata di ieri venerdì 10 settembre, invece, è iniziata con un omaggio alla regista sarda Maria Piera Mossa e la proiezione del suo documentario “Una fabbrica inventata su un paese reale, Bitti”. A renderle omaggio e a farla conoscere ai presenti il cugino Mario Mossa. “Maria Piera, che è sempre stata per me un faro, ha dimostrato un interesse per la documentazione sin da giovane e già da allora sembrava un genio. Tutta la sua vita è stata improntata dal rigore e dalla professionalità. Vincitrice del concorso nazionale alla RAI, prima regista donna sarda, ha dedicato la sua vita professionale al raccontare la Sardegna, il lavoro, l’identità e le donne dell’Isola. A lei non piacevano i fronzoli, voleva scomparire per dare spazio alle immagini e a ciò che documentava”. La serata è proseguita con la proiezione dei Cortometraggi: Lyiza” di Marie Clèmentine Dusabejambo (Ruanda), “Aya go to beach” di Maryam Touzani (Marocco), “Tu seras mon allié” di Rosine Mfetgo Bakam (Camerun), “Soubresauts” di Leyla Bouzid (Tunisia) e “Sur la route du paradis” di Uda Benyamina (Marocco). A presentarli è stata la professoressa ed esperta cinematografica camerunese Marie Nadége Tsogo. Nel suo intervento ha rilevato come «il cinema al femminile in Africa è rinato subito dopo l’indipendenza, quando qualche donna ha preso in mano la cinepresa. In particolare il numero delle registe è aumentato considerevolmente all’inizio di questo secolo con l’arrivo del digitale. Grazie al lavoro delle donne gli spettatori scoprono l’Africa con un altro sguardo, con una visione diversa da quella proposta dai colleghi uomini».

Nella giornata di oggi, sabato 11 settembre, alle ore 21.00, Maria Grazia Perria presenta il suo ultimo lavoro: “Cercando Grazia”. Il film racconta la storia di undici ragazze che hanno partecipato al Casting per realizzare un film sulla scrittrice sarda e Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, facendo emergere sia il ritratto della Deledda da giovane sia scorci della vita delle 11 protagoniste del casting. A seguire saranno presentati due nuovi cortometraggi di registe africane: “Quand ils dorment” di Maryam Touzani (Marocco) e “Zakaria” di Leyla Bouzid (Tunisia 2013).