5 November, 2024
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E’ stata una serata magica, indimenticabile, quella vissuta ieri nella sala del Centro culturale di Iglesias, con Poesie di Carta, il progetto musicale proposto dalla cantautrice Grazia Di Michele, omaggio a Marisa Sannia, la voce del vento e del mare, originaria di Iglesias, scomparsa nel 2008, all’età di 61 anni. L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Iglesias Musica.

Al termine, l’intervista di Nadia Pische a Grazia Di Michele, visibilmente emozionata, sia per il ricordo di Marisa Sannia, sia per l’accoglienza ricevuta nella sua città natale.

   

 

Dopo la Prima tenuta il 16 settembre dello scorso anno a San Teodoro, Grazia Di Michele riproporrà il suo progetto musicale “Poesie di carta”, speciale tributo a Marisa Sannia, in Sardegna, questa volta a Iglesias, la città dove la cantautrice sarda è nata il 15 febbraio 1947. L’appuntamento di Iglesias, fissato per il 12 maggio, alle 21.00, nella sala del Centro culturale, è stato organizzato dall’associazione culturale Iglesias Musica, con i contributi della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del comune di Iglesias, produzione Bertas. L’omaggio di Grazia Di Michele a Marisa Sannia è anche un atto d’amore rivolto a tutta la Sardegna, alla lingua, alle donne e agli uomini, alla voce del vento e del mare e, soprattutto, alla poesia. La stessa poesia che l’artista sarda aveva tanto amato nell’ultimo periodo della sua carriera. Il legame tra Grazia Di Michele e Marisa Sannia ha radici lontane ma è cresciuto nel tempo quasi a riprendere il filo di una stima artistica ininterrotta.

Allegata l’intervista a Giorgio Arba

 

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Il ricco programma degli eventi del 250° anniversario della fondazione del comune di Calasetta è stato presentato questa mattina a Cagliari, negli spazi dell’Exma. Sono intervenuti Claudia Mura, sindaca di Calasetta; Igor Lobascio, assessore della Cultura del comune di Calasett; Efisio Carbone, direttore del MACC, il Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta; Stefano Delunas, presidente dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

Millesettecentosessantanove: trentotto famiglie di pescatori di corallo e, poi, di tonni – genti di origini liguri, di Pegli, provenienti dall’isola tunisina di Tabarka, che avevano già fondato Carloforte trent’anni prima – chiedono al re Carlo Emanuele III di Savoia di popolare anche la costa settentrionale dell’isola di Sant’Antioco. Giunge così nella punta estrema di quel lembo di Sardegna sud-occidentale una prima comunità di Tabarchini. Quei coloni si insediarono, formalmente, nel settembre del 1770, duecentocinquant’anni fa, in quel luogo dal nome poetico, Cala di Seta (secondo alcune interpretazioni, dal sardo campidanese Cala de Seda, ovvero Cal’e Seda, perché i fondali dell’arcipelago sulcitano hanno sempre abbondato di una “seta di mare”; naturale, il bisso, ricavato dai filamenti secreti da particolari molluschi, le “nacchere”). E si stabilirono proprio di fronte all’isola di San Pietro e al suo centro abitato, Carloforte. Poi arrivarono coloni piemontesi, da Carignano (preziose le loro tecniche di coltivazione vitivinicola, da cui la produzione del  famoso Carignano del Sulcis), infine, giunsero altri coloni, dalla Sicilia. Gli originari tratti tabarchini e liguri sono però sempre rimasti immutati nella cultura e nelle tradizioni locali, compresa la lingua tabarchina, l’idioma ligure parlato a Calasetta e a Carloforte, ed il simbolo del paese, l’imponente torre costiera sabauda che lo domina.
E il comune di Calasetta ha voluto celebrare con tutti gli onori, con il sostegno della Regione Sardegna (Assessorati alla Cultura e al Turismo), il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e con l’organizzazione dell’Associazione Enti locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, il 250° anniversario della fondazione del paese tabarchino, con un programma denso e ricco di eventi, nel totale rispetto delle norme anti-Covid. Programma lungo, che è partito lo scorso 6 agosto, fra serate letterarie (con ospiti come Grazia Di Michele, Alessandro Cecchi Paone e Giampiero Mughini per il festival LiberEvento), presentazioni di libri, mostre e passeggiate culturali, curate dalla Fondazione MACC (Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta) e dalla cooperativa Millepiedi, fra i partner delle iniziative, e che troverà il suo culmine in questa prima settimana di settembre, fino al 6, data che segna il 250esimo e in cui si svolgerà la cerimonia commemorativa civile, per poi proseguire con gli appuntamenti legati alla festa del patrono del paese, San Maurizio (fra il 20 e il 26 settembre).
Una curiosità: “Piccola Torino”, così viene definita Calasetta. Perché? Sempre a partire dal 1770 ebbe inizio la sua costruzione per opera di Pietro Belly, ingegnere militare piemontese, che dà oggi il nome alla piazza principale del paese e che progettò un borgo concepito a scacchiera, proprio come la prima capitale dell’Italia unita, arrampicato su una collinetta, dove spicca la Torre settecentesca, e che va a declinare in modo estremamente regolare e ordinato fino al porto.

«Duecentocinquant’anni fa un gruppo di uomini e donne si insediava a Calasetta per dare vita al nostro paesericorda Claudia Mura, sindaca del comune tabarchino, che sottolinea -: in questo 2020, segnato da una delle più grandi sfide che come essere umani ci siamo trovati ad affrontare, vogliamo ancorarci, ancora più saldamente, alle nostre radici, stringerci come comunità, per continuare insieme a costruire la nostra storia. Nonostante le limitazioni legate all’emergenza sanitariaconclude Claudia Muraabbiamo voluto con forza che questa importante data per la nostra comunità non passasse sottotono e che i festeggiamenti, nel rispetto della normativa vigente, non venissero rimandati».

Il programma
Eventi legati all’ufficialità del 250° anniversario della fondazione, valorizzazione della cultura tabarchina, del territorio e dei prodotti locali, concerti, convegni, itinerari storico – culturali e
naturalistici, arte e performance artistiche: questo il menù degli appuntamenti che Calasetta continuerà a ospitare nel mese di settembre. In Piazza Belly è stato allestito ed è attivo un info-point, dove è possibile ricevere tutte le informazioni utili sugli eventi in programma ed effettuare le relative prenotazioni (tel. 347 0502072).
Mentre fino al 6 settembre il Museo MACC – che accoglie fino al 20 ottobre la mostra COSMOMED, tracce di cosmopolitismo intorno al Mediterraneo, migrazioni, memorie, attualità – ospiterà ogni giorno, alle 11.00 e alle 17.00, Dalle radici al contemporaneo, laboratori didattici per bambini curati dalla Fondazione del Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta, la serata di giovedì 3 prevede nel Piazzale della Torre Sabauda, alle 19.00, un concerto del QUARTETTO D’ARCHI CASTELLO, guidato dal violinista Alessio De Vita, che proporrà un repertorio cameristico con musiche della fine del ‘700.
L’ensemble nasce nel 1999 ed è composto da musicisti che si sono formati nelle più prestigiose accademie internazionali, fra cui la F. Liszt Academy of Music di Budapest e l’Orchestra Giovanile Italiana, e che hanno collaborato con alcune fra le più importanti istituzioni concertistiche nazionali e internazionali, come l’Orchestra Filarmonica del Mediterraneo e l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari. Il quartetto, che vanta anche numerose incisioni discografiche, si esibisce nei più importanti teatri isolani e della Penisola, con un repertorio che spazia dalla musica classica alla musica “leggera”.
Venerdì 4, nell’Aula consiliare del Comune si svolgerà, dalle 18.30, il convegno Lentiggia naigra de Cadesedda – La lenticchia nera di Calasetta. Una biodiversità agricola identitaria, organizzato dal comune di Calasetta in collaborazione con l’Agenzia Laore Sardegna (Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura) e la Comunità di tutela biodiversità – Lenticchia nera di Calasetta. Ai saluti della Sindaca Claudia Mura, di Igor Lobascio, assessore comunale della Cultura, ed Ambra Cincotti, consigliera comunale referente del progetto di valorizzazione della lenticchia nera, seguirà la presentazione di un breve filmato con testimonianze storiche sulla lentiggia naigra de cadesedda, curato dalla Comunità di tutela. Per parlare degli aspetti storici, culturali ed identitari, del progetto e dei percorsi di valorizzazione della biodiversità vegetale della lenticchia nera calasettana interverranno Silvana Pusceddu (Comunità di tutela), Luca Mameli (Agenzia Agris Sardegna), Francesco Sanna (Agenzia Laore Sardegna). In chiusura uno chef locale presenterà le potenzialità gastronomiche della lenticchia nera e la Comunità per la sua tutela consegnerà ufficialmente la documentazione storica (relazioni, interviste, filmati e foto) al Museo della Cultura Tabarchina “Ràixe”, che in calasettano significa “radice”, per l’appunto.
E proprio dall’Archivio Multimediale della Cultura Tabarchina “Ràixe”, in via Umberto 61, partirà alle 19.00 una Passeggiata naturalistica, condotta dalla guida specializzata Annalisa Mura, di Aguadora Experience, che rientra negli itinerari culturali con visite guidate curati dalla cooperativa Millepiedi. L’ex Tonnara e la scogliera del Nido dei Passeri, le mete (per le prenotazioni: 328 8836251; raixe@coopmillepiedi.it).
La prima edizione del Babel Music Fest si aprirà, alle 22.00, in Piazza Principato di Monaco (nella passeggiata del Porto) con il concerto dei CORDAS ET CANNAS.

Band capitanata da Francesco Pilu, voce storica del gruppo e polistrumentista (armonica, launeddas, organetto), che l’ha fondata a Olbia nel 1978, i Cordas et Cannas fin dalle origini incidono ed eseguono musica tradizionale e composizioni proprie in limba, rivalutando il repertorio dei poetas e cantadores, una rielaborazione musicale contaminata da elementi rock e jazz, che li ha avvicinati anche alle nuove generazioni. Band flessibile, quella dei Cordas, nel trattare, in tempi non sospetti, la musica sarda in forma aperta verso altre culture, che ha ottenuto così risultati affascinanti e individuato interessanti possibilità di confronto sul piano internazionale.
Il gruppo ha suonato dal vivo in tutta la Sardegna, nella Penisola e all'estero (Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America, Australia), ha partecipato al festival Womad di Peter Gabriel, collaborato con artisti come Paolo Fresu, Antonello Salis, Gavino Murgia, Marino De Rosas e Andrea Parodi. Del 2018 l’album più recente, “Terra Muda”.
Ad aprire gli appuntamenti di sabato 5 sarà ancora una Passeggiata nel centro storico, condotta da Annalisa Mura, a cura della cooperativa Millepiedi, con partenza sempre dall’Archivio Multimediale “Ràixe” alle 19.00 (con prenotazione). Alle 21.00, il Piazzale della Torre accoglierà alle 21.00 il Concerto d’;estate della storica “Banda Musicale G. Puccini”; di Calasetta.
E alle 22.00, per il Babel Music Fest, nel palco deputato di Piazza Principato di Monaco l’interessante concerto dei gruppi SABER SYSTÈME e GAI SABER.
I SABER SYSTÈME, “sistema sapere”, nascono nel 2014. Piemontesi, del Cuneese, hanno sviluppato una proposta musicale “glocal”, che si riferisce strettamente alla musica, alla cultura e alle lingue del proprio territorio transfrontaliero e che, nello stesso tempo, mescola world music e pop elettronico di oggi, sempre presenti nelle loro performance. L’occitano e l’italiano sono le lingue che utilizzano, ma anche le vicine francese e spagnolo, con qualche accenno al “dioula” dell’Africa occidentale, lingua madre della cantante Fatima. I Saber Système, proprio per la loro musica che mixa conoscenza delle proprie radici e modernità, hanno ricevuto apprezzamenti importanti a livello internazionale, in particolare da esponenti della scena musicale underground europea. Partecipano ai più importanti festival internazionali di world music e musica etnica.
I GAI SABER nascono invece prima, nel 1992, e la loro ricerca parte dalla musica colta dei trovatori medievali di lingua occitana. Si ispirano quindi al significato profondo della poetica trobadorica, parlano nei loro brani di convivenza e tolleranza e nelle loro linee melodiche si ritrovano i tratti della musica araba, i legami con la musica popolare, i riferimenti alla musica sacra gregoriana. Anche i Gai Saber mescolano sonorità diverse, sospese fra tradizione e modernità, fondendo folk, rock, musica latina ed elettronica. La multimedialità caratterizza spesso i concerti del gruppo, che ha partecipato a molti importanti eventi musicali in Italia e in Europa, in particolare in Francia, e ricevuto importanti riconoscimenti.
Domenica 6 settembre si arriverà al clou delle celebrazioni per il 250° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL COMUNE DI CALASETTA. La mattinata si aprirà alle 9.30 con una cerimonia religiosa nella chiesa di San Maurizio. Alle 10.30, in Piazza Belly avrà inizio la cerimonia commemorativa civile, momento solenne alla presenza di autorità civili, religiose e militari. Ma la giornata del 6 sarà lunga e densa di eventi. Alle 9.00 si darà il via, dagli impianti sportivi, a “Calasetta In Bike”, ciclopedalata di 30 km (evento gratuito e aperto a tutti), a cura di A.S.D. Sulcis Bike Cross Country. Nel pomeriggio, alle 16, si potrà assistere alla performance/installazione di Gabriella Locci, curata da Casa Falconieri, in collaborazione con il MACC. L’esibizione dell’artista è pensata in due momenti, quello del viaggio e quello della nascita del paese e della comunità di Calasetta. Il primo momento performativo, “E’ rosso sotto e sopra l’acqua”, avrà luogo nella spiaggia di Sottotorre, dove Gabriella Locci aprirà la sua grande opera su carta (4 metri x 7) e la spingerà in mare, facendole compiere un viaggio simbolico nell’acqua.
Il viaggio da Tabarka a quella terra che diventerà Calasetta è rappresentato dalla scelta di una gamma cromatica che si dipana quasi esclusivamente attraverso i rossi e gli aranciati, colori della vita, dell’amore ma anche delle ferite e delle difficoltà, che sicuramente hanno accompagnato un viaggio non semplice.

Dopo il viaggio il racconto della costruzione del paese, simboleggiato dalla performance partecipata “Segni minimi nello spazio del tempo”: gli abitanti di Calasetta coinvolti sposteranno 250 opere, come gli anni dalla fondazione, realizzate da Gabriella Locci sotto forma di piccoli moduli di cemento, dal museo MACC all’Archivio Multimediale Ràixe, rappresentando così la nascita del paese, la sua strutturazione, e la possibilità dell’incontro tra lo sguardo verso il contemporaneo ed il patrimonio di memoria custodito dal Museo della Cultura Tabarchina.
Alle 18.00 il momento ufficiale dell’Annullo di Poste Italiane per Calasetta 250 (in via Marconi) e alle 19.00 la cooperativa Millepiedi organizza un’altra passeggiata nel centro storico, condotta daAnnalisa Mura  (con prenotazione, consueta partenza dalla sede di “Ràixe”, in via Umberto 61).
La giornata del 250esimo si chiuderà con il terzo appuntamento del Babel Music Fest, alle 22.00, in Piazza Principato di Monaco: l’atteso concerto dell’artista di casa Matteo Leone, con la partecipazione di Farees, polistrumentista italo-tuareg di fama internazionale. Matteo Leone, cantautore, chitarrista, batterista più che emergente, dopo un percorso artistico di ricerca nella cultura afroamericana, dove il blues è stato parte essenziale, ha sentito il bisogno di tornare alle sue origini: Calasetta e l’Africa. Il concerto di Leone per Calasetta 250 è diviso in due parti: nella prima verrà eseguito il primo disco del cantante calasettano, “Scattered House Place” (“Località Case Sparse”), in lingua inglese, che racconta di Cussorgia, frazione di Calasetta dove abita, e dei luoghi cari all’artista; nella seconda verrà presentato in anteprima il nuovo disco “Ràixe”, fra afroblues e musica del deserto, interpretato interamente in tabarchino, questa la peculiarità del lavoro, essendo i brani legati alla lingua, alla storia di Calasetta e dei suoi abitanti.
L’ultima fatica discografica di Matteo Leone vede la partecipazione e collaborazione di Farees, che sarà con lui sul palco di Piazza Principato di Monaco, e diverse collaborazioni importanti, con
i gruppi tuareg maliani Terakaft e Tinariwen, pionieri del “desert rock” e del “blues del deserto”, dall’affascinante sound sahariano, e con il cantante e chitarrista statunitense Ben Harper. Il concerto di Calasetta verrà registrato per essere poi pubblicato sulla rete social, per promuovere la musica indipendente, il territorio e la cultura calasettano-tabarchina. Matteo Leone ha suonato in svariati festival in Italia e all’estero, è stato in tournée negli Stati Uniti e in Giappone, ha suonato “in casa” al Narcao Blues, al Sant’Anna Arresi Jazz, al festival Rocce Rosse, ha collaborato con artisti isolani come le Balentes e Joe Perrino.
Domenica 20 settembre, sempre nell’ambito di Calasetta 250, avrà inizio il programma di eventi legati alle celebrazioni in onore del santo patrono del paese, San Maurizio, con un torneo organizzato dal Circolo Bocciofilo proprio a lui intitolato (alle 9.30, in via Strada Vecchia).
Martedì 22, segna la data della Festa di San Maurizio, che avrà il suo momento ufficiale alle 19.00 nella chiesa omonima, dove si svolgerà una solenne funzione religiosa. Alle 18.00, intanto, in Piazza Principato di Monaco, l’appuntamento con 250 sorrisi, con l’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro, a cura della Pro Loco di Calasetta.

Venerdì 25, nell’Aula Consiliare del Comune, alle 10.00 si terrà il convegno Calasetta 250 – Percorsi storici e culturali, in collaborazione con l’Università di Sassari ed il Parco Geominerario, mentre sabato 26 settembre il Museo MACC ospiterà, alle 19.00, la Mostra diffusa Overlap, curata dall’associazione Senza Confini di Pelle.
Nel programma di Calasetta 250 rientrano, in realtà, tre progetti promossi dal Comune tabarchino con l’importante sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna: Calasetta: 250 anni di comunità, storia, tradizione e cultura, del quale sono parti integranti le presentazioni di libri, le mostre al Museo MACC, i concerti ede il cartellone del Babel Music Festival, un convegno e tutte le attività collegate alla cerimonia commemorativa del 6 settembre in Piazza Belly; comune di Calasetta: sviluppo della destinazione turistica, di cui fanno parte gli itinerari culturali con le passeggiate naturalistiche e nel centro storico, i laboratori e il convegno sulla lenticchia nera di Calasetta, la ciclopedalata per la promozione del territorio; Volontariato e servizio civico: un percorso di promozione e valorizzazione, che comprende le letture pubbliche in collaborazione con la Biblioteca comunale, i laboratori per bambini sulla storia di Calasetta, i tornei sportivi, la mostra e il convegno sui percorsi della memoria.

 

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Venerdì 7 agosto, alle 22.00 davanti alla suggestiva Torre Sabauda di Calasetta Liberevento, il festival culturale organizzato dall’associazione Contramilonga con la direzione artistica del giornalista Claudio Moica, prosegue con Grazia Di Michele.

Cantautrice, musicoterapeuta, attrice e insegnante di canto, a Liberevento Grazia Di Michele arriva nelle vesti di scrittrice per presentare il suo primo libro, “Apollonia”, uscito lo scorso anno per Castelvecchi editore.

Incalzata dalle domande della storica dell’arte Manuela Perria, l’autrice ripercorrerà la storia di Apollonia, la gracile protagonista di questo romanzo che sta dalla parte delle donne.

 

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Arriva il calendario definitivo per Liberevento, il festival culturale organizzato dall’associazione Contramilonga, dietro la direzione artistica del giornalista e scrittore Claudio Moica. Dal 2 al 23 agosto tra il Nuraghe Seruci di Gonnesal’antica tonnara “Su Pranu” di Portoscuso, la Torre Sabauda di Calasetta e il Chiostro di San Francesco, a Iglesias, torna l’appuntamento con uno dei festival più amati delle estati isolane, nel rispetto di tutte le prescrizioni imposte per il contenimento del Covid-19.

Alessandro Checchi Paone, Giampiero Mughini, Grazia di Michele, Francesco Abate, Ritanna Armeni, Gesuino Nemus e Valerio Massimo Manfredi sono solo alcuni degli ospiti della rassegna che proporrà anche momenti dedicati al teatro e alla musica, senza dimenticare l’omaggio a Bruno Rombi, intellettuale recentemente scomparso che nelle sue opere mantenne sempre vivo il ricordo dell’amata Calasetta, e il ricordo dedicato a Bibi Orsi, poetessa e figura che ha ricoperto incarichi istituzionali nel comune di IglesiasIn programma anche degustazioni di prodotti del territorio in collaborazione con la Cantina Aru di Iglesias.

Domenica 2 agosto l’edizione numero nove di Liberevento prende il via dal suggestivo Nuraghe Seruci di Gonnesa dove, alle 21,30, è atteso lo scrittore, archeologo e storico Valerio Massimo Manfredi. Nell’incontro moderato dallo storico dell’arte Marco LoiManfredi parlerà del suo ultimo lavoroAntica Madre (Mondadori). La serata prosegue con San Pietroburgo Express”, concerto del Quartetto K, formazione che propone, rielaborandolo, il repertorio musicale dall’area mittel-europea, russa e balcanica.

Il 4 agosto (alle 22) l’appuntamento è a Portoscuso con la giornalista e saggista Ritanna Armeni che, in dialogo con la blogger Manuela Zurru, presenterà il suo ultimo lavoro dedicato alle donne, Mara. Una donna del Novecento” (Ponte alle grazie, 2020).  Chiusura di serata, ancora una volta, nel segno del Quartetto K.

Ritanna Armeni sarà ospite di Liberevento anche il giorno dopo (5 agosto) nell’incontro organizzato a Iglesias a cui seguirà Senza rete tutto quello che avreste voluto sapere sul doppiaggio e non avete mai osato chiedere, piéce teatrale con Simeone Latini, e il 6 agosto alle 20.30 a Carloforte per un evento realizzato in collaborazione con il festival letterario “L’isola dei libri.

Il 6 agosto alle 22 ai piedi della splendida Torre Sabauda di Calasetta omaggio a Bruno Rombi in compagnia dell’attore Simeone Latini e, a seguire, concerto dell’associazione bandistica “Giacomo Puccini”.

La Torre Sabauda di Calasetta sarà la cornice anche dei succosi appuntamenti dei giorni seguenti: il 7 agosto è attesa la cantautrice, musicoterapeuta, e scrittrice Grazia Di Michele, da qualche mese in libreria con il romanzo “Apollonia” (Castelvecchi editore), che dialogherà con la storica dell’arte Manuela Perria. L’8 agosto sarà ospite Alessandro Cecchi Paone per parlare, insieme al giornalista Carlo Floris, del suo libro “Dieci vite per la scienza (Rubettino 2012), incontro a cui seguirà lo spettacolo di e con Rita Atzeri Gene mangia gene. Il 9 agosto l’ospite della serata sarà Giampiero Mughini, scrittore che verrà intervistato dal giornalista Vito Biolchini a proposito del suo ultimo libro Uffa. Cartoline da un tempo in cui accadde di tutto, edito lo scorso anno da Marsilio.  Chiusura in musica con i Rakia, ensemble composto da Matteo Gallus (violino), Riccardo Sanna (fisarmonica), Matteo Sedda (tromba), Emanuele Pusceddu (batteria), Matteo Marongiu (contrabbasso).

Gli appuntamenti che Liberevento propone a Calasetta si inseriscono nelle celebrazioni per il 250ennale della sua fondazione, e rientrano nella sezione tematica del festival “€migrazione. Il business del dolore”, in cui gli autori sono chiamati ad esprimersi sul tema.

Il 10 agosto, ma stavolta a Gonnesa, nuovo incontro con Alessandro Cecchi Paone, seguito daStelle a Sud-Ovest: tra storia ed astronomia, un appuntamento con la scienza dedicato alle Perseidi. Il giorno dopo a Portoscuso è in programma un concerto dei solisti del Circolo musicale “Ennio Porrino, che si concluderà con una degustazione enogastronomica in collaborazione con la Cantina Aru di Iglesias.

La serata del 12 agosto avrà per cornice ancora il Chiostro di San Francesco di Iglesias che ospiterà un nuovo incontro con Giampiero Mughini a cui seguirà “Il concerto che sconcerta con il Cinquetto tirato a lucido (sono le voci di Carla Caredda, Daniela Pibiri ed Alessandro Ragatzu, accompagnati al pianoforte da Federico Melis).

Giallo sardo, un mosaico di storie policrome ambientato in Sardegna appena uscito per Piemme editore sarà il libro al centro dell’incontro del 13 agosto, sempre a Iglesias. Per l’occasione saranno ospiti alcuni degli autori della raccolta: Francesco Abate, Ciro Auriemma e Carlo Augusto. Modera lo scrittore Marcello Murru.

Dopo una breve pausa ferragostana Liberevento ritorna il 18 agosto: la tonnara di Portoscuso ospiterà l’esuberante attrice e imitatrice Francesca Reggiani che, in dialogo con il giornalista Luca Gentile, parlerà del suo libro “Sono italiana ma voglio smettere (Ultra 2018), incontro che sarà proposto anche il giorno dopo a Iglesias.

Il 23 agosto a Gonnesa la chiusura del sipario di questa edizione del festival è affidata allo scrittore Gesuino Nemus con il suo L’eresia del Cannonau (Elliot 2019). Modera il giornalista Manolo Mureddu. A seguire un nuovo concerto del Cinquetto tirato a lucido.

Tutti gli appuntamenti saranno organizzati nel rispetto delle prescrizioni imposte per il contenimento del contagio da covid-19, e saranno perciò a numero chiuso dietro prenotazione. Per alcune delle serate sarà messo a disposizione un servizio di bus navetta.

Dal 2 al 23 agosto, nel Sulcis, si terrà la nona edizione numero nove per il Festival culturale Liberevento, appuntamento ormai fisso delle estati isolane, che ha deciso di esserci anche quest’anno, nonostante le difficoltà create dall’emergenza Covid-19.

Organizzato dall’associazione culturale Contramilonga, dietro la direzione artistica del giornalista e scrittore Claudio Moica, dal 2 al 23 agosto Liberevento proporrà quindici appuntamenti. Pensati, anche stavolta, secondo la formula del festival diffuso: saranno toccati i comuni di Calasetta, Iglesias, Gonnesa e Portoscuso.

Tra gli ospiti sono in arrivo il conduttore e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone; l’istrionico giornalista Giampiero Mughini; la giornalista e saggista Ritanna Armeni; la cantautrice, musicoterapeuta, e ora anche scrittrice Grazia Di Michele, l’attrice e imitatrice Francesca Reggiani, lo scrittore e storico Valerio Massimo Manfredi. Tra gli autori sardi è atteso invece Francesco Abate.

Gli eventi collaterali vedranno ospiti, per la musica, il Quartetto K, formazione da due decenni impegnata a proporre, rielaborandolo, il repertorio musicale dall’area mittel-europea, russa e balcanica, e l’ensemble Cinquetto, un mescolarsi di voci e pianoforte, melodie e cori. Per il teatro, sono in arrivo nomi conclamati della scena isolana, e non solo: da Simeone Latini a Rita Atzeri, sino a Nunzio Caponio.

Alcuni appuntamenti coinvolgeranno le bande cittadine, altri omaggeranno personaggi che hanno dato lustro al territorio. Come Bruno Rombi, poeta e scrittore recentemente scomparso.

Tutti gli appuntamenti saranno organizzati nel rispetto delle prescrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19, e saranno perciò a numero chiuso. Per partecipare sarà quindi indispensabile la prenotazione. Per alcuni appuntamenti sarà messo a disposizione un servizio navetta.

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Chiacchierate in streaming con gli scrittoriinviti al pubblico a presentare in un video il libro del cuore, e dalla prossima settimana anche l’iniziativa Nonno racconta.

In tempi di emergenza da Covid-19, per mandare un messaggio di speranza e offrire un servizio in più, Liberevento, il festival letterario punto di riferimento dell’estate isolana, diretto dal giornalista Claudio Moica, propone alcune anticipazioni trasferendosi sulla rete.

Grazie a Libervento Live (la formula pensata per gli incontri con gli autori organizzati sulla pagina Facebook Festival Culturale Liberevento) dopo i mesi di marzo e aprile in compagnia di scrittori come Giampiero Mughini, Ritanna Armeni, Elvira Serra, Gianluigi Paragone, Francesca Reggiani, Eugenia Rico, e i sardi Rossana Copez e Matteo Martis, anche maggio si preannuncia ricchissimo.

Il primo appuntamento del mese è domenica 3 (tutti gli incontri sono alle 17.00, e vedono ogni volta gli autori interagire con un moderatore diverso) con una diretta che vedrà protagonista Grazia Di Michele, cantautrice, musicoterapeuta, insegnante di canto, attrice. Al centro dell’incontro ci sarà il suo primo lavoro come scrittrice: Apollonia, luminoso romanzo sulla forza delle donne, edito nel 2019 da Castelvecchi.

Giovedì 7 maggio è la volta della carlofortina Lorenza Garbarino con Hauswirth della montagna. Storia di un poeta della carta, libro uscito lo scorso anno per Fusta editore, che ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica.

Domenica 10 maggio si prosegue con Zaira Zingone, cantante e performer sassarese, che presenterà il suo primo libro “Andai nei boschi”, edito da Catartica Edizioni, mentre il 14 maggio è la volta di Caterina Perali da febbraio di nuovo in libreria con il romanzo Le affacciate, uscito per Neo edizioni.

Domenica 17 maggio si parlerà di poesia e dintorni in compagnia di uno dei più grandi esponenti in Italia di questo genere letterario: Giuseppe Conte, autore di innumerevoli opere, l’ultima della quale, I senza cuore”, è stata pubblicata lo scorso anno da Giunti.

Il 21 maggio quattro chiacchiere con gli scrittori sardi Chicco Fiabane e Marcello Murru mentre il 28 maggio l’appuntamento è con la giornalista Manuela Pompas, considerata tra le più importanti divulgatrici italiane nel campo della ricerca psichica e spirituale.

Il 31 maggio la chiusura del sipario virtuale per la programmazione di maggio è affidata a Marcello Introna, autore e sceneggiatore televisivo che lavora come veterinario.

Le iniziative del festival organizzato dall’associazione culturale Contramilonga non si fermano qui: con Liberevento streaming il pubblico è chiamato a interagire inviando un video in cui racconta la sua lettura del momento o il suo libro del cuore. Gli interventi sono poi pubblicati sui profili Facebook Instagram di Liberevento.

Come Presidio del Libro di Iglesias, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Presidi del LibroLiberevento dalla prossima settimana proporrà anche l’iniziativa Nonno racconta: i nonni sono invitati a girare un video mentre leggono una fiaba, un racconto o una favola immaginando di leggerla ai loro nipoti, spesso lontani per via della quarantena.

Liberevento è organizzato dall’Associazione Contramilonga di Iglesias, ed è realizzato grazie ai contributi della Regione autonoma della Sardegna (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) e della Fondazione di Sardegna.

 

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Le mille anime di uno stilista. Dalla realizzazione di collezioni destinate a passerelle di prestigio, alla scelta di portare la sua abilità e il suo intuito al servizio di una nota catena alberghiera. Roberto Stella, stilista sassarese di 42 anni, ha scelto di stravolgere la connotazione più classica della sua professione per intraprendere un percorso che lega moda e turismo.

«Due anni fa – spiega Roberto Stella – ho chiuso il mio atelier di Sassari per dirigere le boutique “Profumo di Sardegna”, dove è possibile trovare una linea di abbigliamento che porta la mia firma. Le boutique sono diventate il mio nuovo atelier, con l’obiettivo di promuovere “Profumo di Sardegna”, marchio totalmente sardo, a livello internazionale».

Roberto Stella è diventato così il precursore di una nuova tendenza che in Sardegna unisce la moda al turismo: sono sempre di più le catene alberghiere di alto livello che decidono di ospitare le collezioni di stilisti di fama. La collaborazione ha un doppio effetto: consente agli hotel di avere una carta in più da giocare sul mercato delle vacanze e, al tempo stesso, offre agli stilisti la possibilità di godere di vetrine esclusive.

«Resto prima di tutto uno stilista – precisa Roberto Stella -. Oggi sono anche il direttore commerciale di negozi di abbigliamento ma la moda resta il primo, grande amore che non abbandonerò mai. Non è necessario abbandonare la Sardegna per andare a lavorare come stilista a Roma o Milano: l’insularità rappresenta un problema dal punto di vista della comunicazione verso il resto dell’Europa, ma la Sardegna dà maggiori opportunità di sviluppo perché c’è poca concorrenza interna. Il mio caso è emblematico».

Tra le abilità di Roberto Stella c’è anche quella dell’ideazione e organizzazione di eventi fashion come la “Notte della moda” che per diversi anni ha portato a Sassari alcune delle maggiori firme sarde dell’abbigliamento e diverse modelle di successo come Francesca Rossi: «C’è un grande feeling tra me e Roberto – confida l’indossatrice -. Indosso sempre le sue creazioni in tutti gli eventi pubblici che mi vedono protagonista come modella e attrice».

La “Notte della moda” ha una madrina d’eccezione: fin dagli esordi la cantante Grazia di Michele ha sposato l’evento sassarese e, ormai da anni, indossa gli abiti firmati da Roberto Stella in qualsiasi occasione pubblica. «Lei è una cara amica, una persona splendida, con la quale ho un rapporto davvero bello e che dura ormai da tempo», conclude lo stilista.

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Un fil rouge che collega musica, arte e cultura – per grandi e piccini – con oltre cinquanta eventi sul territorio,  dedicati a chi abita, frequenta e vive la Costa Smeralda. Un’estate più dinamica, innovativa, ricca di eventi e – per la prima volta – anche più lunga: il Consorzio Costa Smeralda ha, infatti, deciso di ideare e promuovere iniziative anche nei mesi di giugno, settembre e ottobre: un ricco e denso calendario di iniziative – con concerti, presentazioni di libri e incontri con gli autori, public reading, percorsi naturalistici, eventi legati all’identità e tradizioni della Sardegna e spettacoli per bambini, per rispondere e soddisfare una importante e sempre crescente domanda di chi frequenta Porto Cervo nei mesi di fine estate.

Teatro degli eventi saranno il cielo stellato delle piazzette di Porto Cervo e la natura incontaminata della Costa Smeralda.

L’evento clou sarà il grande concerto del 17 agosto di Giovanni Allevi: l’esibizione del pianista marchigiano – amato e apprezzato da adulti, come da giovani e consacrato da un successo internazionale – è inserita nel programma di “Note d’Estate 2017”, la prestigiosa rassegna musicale e culturale ideata e curata dal Consorzio Costa Smeralda che caratterizzerà l’estate di Porto Cervo tra appuntamenti con grandi concertisti, autori affermati e artisti.

Quest’anno il Consorzio Costa Smeralda raddoppia e propone – oltre a quello di Giovanni Allevi – un secondo grande concerto il 16 luglio, con la straordinaria voce di Bianca Atzei, cantante di origine sarda sta attraversando un periodo di grandi successi  e numerosi riconoscimenti discografici.

La rassegna di eventi smeraldina è articolata in 50 appuntamenti e comprende due grandi novità:

  • il Costa Smeralda Music Festival dal 3 al 9 settembre
  • il Premio letterario Costa Smeralda  dal 6 all’8 ottobre, che rappresenterà il finale della programmazione dopo i tradizionali e imperdibili appuntamenti con gli scrittori in piazzetta, in calendario dal 5 luglio fino all’8 ottobre con la partecipazione di grandi nomi del panorama letterario e giornalistico, sardo e nazionale.

Un programma variegato che spazia dal jazz, alla musica barocca fino alle chicche imperdibili come il tradizionale concerto all’alba nella spiaggia di Capriccioli.

Tra i nomi di punta del programma: Grazia Di Michele il 15 settembre, Rosalia De Souza il 30 giugno e alcuni grandi personaggi della musica anni ‘60 e ‘70 come Don Backy il primo luglio; Mal il 21 luglio e Randy Roberts figlio di Rocky e interprete apprezzatissimo dei grandi successi del padre.

In cinque mesi di festival saranno protagonisti anche grandi concertisti come il pianista Bruno Canino, il violinista Vadim Brodski, la violista Lyda Argheric, il quartetto d’archi di Guglielmo De Stasio, il flautista Giuseppe Nova, il pianista Pietro De Maria, il chitarrista Luciano Pompilio, le pianiste Helga Pisapia e Rosangela Flotta, il Duo Aldebaran, la giovanissima e talentuosa violinista gallurese Matilde Sotgiu e tanti altri.

L’alba del 3 agosto sarà tutta per l’emozionante concerto al sorgere del sole con l’Ensemble Aurora che proporrà dalle 5.30, nella spiaggia di Capriccioli, un suggestivo repertorio di musiche a cavallo tra ‘700 e ‘800. Il 7 agosto la serata “Sardegna Magica”, un grande spettacolo delle tradizioni popolari sarde ed esposizioni artigiane e di prodotti tipici.

Anche i bambini saranno protagonisti con gli spettacoli del Circo Maccus (23 luglio e 27 agosto) e del virtuoso delle bolle di sapone Michele Cafaggi il 10 agosto.

La musica da camera avrà un ruolo di primo piano con varie giornate di grande interesse.

Appuntamento per gli amanti della musica operistica al “Gran Galà della Lirica” che si terrà il 28 luglio in occasione dell’Assemblea annuale del Consorzio Costa Smeralda.

Il Venice Jazz Quartett proporrà “Il giro del Mondo in 80 minuti… di Jazz” il 6 agosto.

Il giorno di Ferragosto viene festeggiato con l’Orchestra Antonio Vivaldi di Venezia che eseguirà un programma intitolato “Le Danze dal ‘600 a oggi”.

Spazio alla musica argentina il 23 agosto con la serata “La Storia del Tango”.

Ancora grande musica a settembre con il “Costa Smeralda Music Festival” dal 3 al 9 settembre: il 3 settembre protagonista l’orchestra d’archi diretta dalla violista Lyda Chen Argerich con solista il violinista Vadim Brodski. Il Festival proseguirà il 5 settembre che prevede l’esibizione dell’Ars Duo formato da Marco Fiorentini violino e Laura Pietrocini pianoforte.

Da non perdere, il 7 settembre, la produzione originale dedicata alla rassegna smeraldina. Scritta appositamente per il festival la fiaba, intitolata “Le Quattro Stagioni” sulle note della splendida “Serenata per Archi” op. 48 di P. I. Tchajkovsky, sarà eseguita dall’orchestra d’archi come base musicale per il corpo di ballo “Estemporada” che con i suoi ballerini racconterà la nuova storia del celebre capolavoro vivaldiano.

Ancora grandi capolavori classici il 9 settembre con il virtuoso del pianoforte Pietro De Maria in quartetto con il violinista Guglielmo De Stasio, il violista Gabriele Croci e il violoncellista Francesco Ferrarini protagonisti di un suggestivo programma comprendente due composizioni tra le più belle ed importanti del repertorio cameristico.

Un menù ricchissimo di musica e tutto a ingresso libero che si snoderà tra le Piazze di Porto Cervo e la Chiesa Stella Maris, oltre agli scenari mozzafiato dell’eliporto e della spiaggia di Capriccioli.

Anche l’Istituto Superiore di Scienze Religione “Euromediterraneo” (Università) diretto da don Raimondo Satta, parroco di Porto Cervo, parteciperà al cartellone smeraldino con un grande evento culturale incentrato sul ruolo dei social media nella vita di oggi sviscerato da una personalità molto nota al pubblico, il neuro-psichiatra Paolo Crepet.

Nutrita anche la pattuglia di autori che presenteranno alcune novità editoriali in 17 appuntamenti di Porto Cervo Libri che è diventato negli anni punto di riferimento estivo per i più importanti scrittori e per gli appassionati della lettura: ospiti dell’edizione 2017 saranno autori sardi come Francesco Abate, fino a nomi di punta del panorama nazionale come Roberto Giacobbo, Flaminia Bolzan, Vera Slepoj, Antonio Padellaro ed Elvira Serra, e altri autori sardi che racconteranno il territorio come Marina Pala, Sonia Pala e Eugenio Trainittu (Monte Zoppu, Natura e storia in Costa Smeralda), ma anche Mario Gregu con il suo romanzo ambientato nella Gallura di tanto tempo fa.