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Difendere i minori, prevedere tutte le azioni per aiutarli a superare questa delicata fase di emergenza sanitaria e a supportarli nel reinserimento graduale che la fase due del Covid-19 richiede, questo il messaggio della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis, che condivide l’Appello fatto con i Garanti per l’infanzia delle altre regioni, rivolto a chiedere una maggiore attenzione verso i minori nella gestione della emergenza da Covid-19.
La Garante, che esprime forte preoccupazione per la situazione esistente anche in Sardegna, ha già più volte richiamato l’attenzione delle Istituzioni alla adozione di provvedimenti specifici per i più giovani, per i quali sostenere la difficile situazione derivante dal Coronavirus, in alcuni casi, diventa ancor più pesante.
In una lettera ufficiale rivolta al presidente della Regione, al presidente del Consiglio e all’Assessore regionale alla sanità, Grazia Maria De Matteis, sollecita l’attivazione di azioni mirate a garantire un sostegno psicologico alle famiglie con minori. Istituire, presso ogni distretto sanitario dell’ATS, uno sportello di supporto psicologico online destinato esclusivamente alle famiglie con minori e pubblicizzarne l’attivazione mediante una campagna di comunicazione istituzionale a livello regionale, «sarebbe oltremodo utile per aiutare le famiglie e le comunità , confuse tra provvedimenti da adottare e talvolta privi degli strumenti idonei ad arginare ansie e disturbi da isolamento».
«In una Regione come la nostra – chiede ancora la Garante – dove sin dalle elementari è molto marcato il fenomeno dell’abbandono scolastico, è prioritario che le Istituzioni mettano in campo mezzi a sostegno dei minori, superando le difficoltà che, nonostante le “nuove pratiche di didattica a distanza – decise dal Ministero, ancora sussistono -. Gli studenti devono essere messi tutti nelle stesse condizioni e devono essere le Istituzioni a garantire in maniera totalitaria il diritto allo studio.»
In una lettera inviata, nei giorni scorsi, al Direttore generale dell’ufficio regionale scolastico, la Garante chiede, infatti di sapere, se tutti gli studenti sardi abbiano a disposizione in comodato d’uso gratuito i dispositivi per seguire le lezioni da casa e in quali comuni la didattica a distanza sia difficile per assenza di mezzi o di connessione alla rete internet.
Grande preoccupazione è stata espressa dalla Garante anche per i minori che hanno necessità di particolari cure in ambito psichiatrico. «Ci vogliono degli atti organizzativi e gestionali – scrive la Garante – che consentano di dare risposte a questi soggetti particolarmente fragili e alle loro famiglie”.
Infine, aderendo alle preoccupazioni nonché difficoltà segnalate dalle Comunità di accoglienza e recepite dalle istituzioni di vigilanza si associa alle richieste rivolte a garantire il massimo della assistenza, e vigilanza sanitaria e non, sui minori accolti per i quali la situazione è di ancor maggiore difficoltà perché lontani dai loro affetti.