4 November, 2024
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«La Sardegna, terra storica di accoglienza e di emigrazioni, potrebbe ricevere i minori della Sea Watch.»

Questo è il suggerimento della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis che si associa così alle dichiarazioni della Garante nazionale Filomena Albano e al documento dell’Associazione Nazionale Magistrati. Nel ribadire che la tutela dei minori, così come previsto dalla Convenzione di New York, dalla Costituzione italiana e dalla legge, obbliga il loro immediato sbarco ed impegna tutti ad un’adeguata accoglienza, ricorda che in Sardegna è appena terminata la formazione di tutori volontari per i minori stranieri non accompagnati e ci si trova nelle condizioni di poter accogliere anche i giovani che attualmente transitano nel Mediterraneo a bordo della Sea Watch.

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«La salute dei  minori è un diritto da garantire con il massimo sforzo da parte di tutte le istituzioni.»

 La Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis, che da tempo segue il problema, esprime una forte preoccupazione per la situazione dell’assistenza pediatrica di base in Sardegna. I recenti pensionamenti di numerosi specialisti creano pericolosi vuoti negli organici che ricadono sui loro piccoli assistiti e sulle loro famiglie.

«Auspico che da parte di tutti – conclude Grazia Maria De Matteis – si vada oltre i meri calcoli matematici per superare una impasse che può diventare foriera di danni anche irreparabili alla salute dei minori.»

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Il comune di Carbonia, al pari di Napoli e Taranto, è stato inserito da Unicef Italia e dal ministero della Gioventù all’interno di un nuovo progetto, denominato “NEET equity”, che verrà presentato domani mattina, giovedì 13 dicembre, alle ore 10.30, al Teatro Centrale di piazza Roma. All’evento parteciperanno le classi quarte e quinte degli Istituti di Istruzione Superiore.

«L’Amministrazione comunale ha aderito con convinzione al progetto di Unicef e ministero della Gioventù al fine di mettere in campo politiche attive e partecipate a favore dell’inclusione dei giovani NEET, ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. La nostra attenzione al mondo giovanile è forte e costante. Lo dimostra anche la recente attivazione del nuovo Centro Eurodesk, uno sportello che eroga servizi qualificati di informazione, formazione e aggiornamento sulle politiche e sui programmi messi in campo dall’Unione Europea in favore della gioventù», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Come ha precisato l’assessore alle Politiche giovanili Loredana La Barbera, «il progetto NEET Equity durerà 24 mesi e avrà come destinatari i ragazzi dai 16 ai 22 anni, i quali si trovano spesso nella difficile fase di transizione che si registra nel passaggio dalla scuola secondaria al mondo del lavoro. Pertanto, occorre garantire alle giovani generazioni occasioni di partecipazione anche attraverso l’esperienza del volontariato sociale».

NEET Equity è un progetto selezionato dal Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale nell’ambito dell’Avviso “Prevenzione e contrasto di disagio giovanile”.

Alla conferenza stampa parteciperanno: il sindaco di Carbonia Paola Massidda; l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera; Grazia Maria De Matteis, garante regionale Infanzia e Adolescenza; Ramon G.M. Magi, presidente Eurodesk Italy; Orsola Apice, Presidente Unicef Cagliari; Paolo Serra, Direttore CSC Carbonia Società Umanitaria/Fabbrica del Cinema; Renata Corona, Unicef Italia-coordinatrice territoriale del progetto NEET Equity.

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Da venerdì 30 novembre, a Nuoro, prende il via il corso obbligatorio degli aspiranti tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati organizzato dall’Ufficio della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza del Consiglio regionale con il supporto dell’Ufficio di coordinamento  regionale per l’accoglienza migranti  della Regione. Parteciperanno 32 candidati di cui: 15 della provincia di Nuoro, 11 della provincia di Oristano; 5 dal territorio di Olbia Tempio e 1 dell’Ogliastra. Il corso, della durata di tre giorni (30 novembre, 1 e 2 dicembre) si terrà presso il Centro Etico Sociale (CESP) di Pratosardo. I lavori saranno aperti alle 9,30 di venerdì dalla Garante regionale Grazia Maria De Matteis. Parteciperanno ai lavori l’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu, il prefetto Carolina Bellantoni, il presidente del tribunale dei minori di Sassari Pietro Fanile ed il presidente del tribunale dei minori di Cagliari Guido Pala, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il questore Massimo Colucci, rappresentanti dell’ufficio scolastico regionale, dell’Unicef e degli enti locali. Al termine del corso, gli aspiranti tutori volontari sosterranno una prova scritta di idoneità.

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Questa mattina, alla MEM, in via Mameli 164, a Cagliari, è stato presentato l’evento in programma domenica 25 novembre dalle ore 16.30 alle ore 19.30 al SEARCH (sottopiano del Municipio, ingresso dal Largo Carlo Felice).

Alla conferenza stampa ha partecipato l’assessore comunale alle Pari opportunità Marzia Cilloccu.

«Anche quest’anno il Festival Letterario San Bartolomeo, giunto alla 13ª edizione – dice Vincenzo Di Dino, presidente A.R.K.A. Eventi Culturali – aderisce al nutrito programma del cartellone comunale “Viva la Libertà. Cagliari contro la violenza”. La sessione speciale del Festival conterrà vari momenti culturali, perché solo con la cultura si potrà battere la violenza e in particolare la violenza di genere. Un dibattito con vari ospiti, letture a tema, riduzioni e frammenti teatrali che faranno riflettere sulla problematica della violenza e su come combatterla efficacemente, partendo dalla Cultura.»

L’assessore comunale Marzia Cilloccu, che ha portato anche i saluti della presidente della commissione Pari opportunità Rosanna Mura, si è soffermata sull’importanza del cartellone comunale (dal 25 ottobre al 27 novembre) e sul fatto che il Comune ha messo a disposizione gratuitamente gli spazi per gli eventi.

«La maggiore durata temporale delle manifestazioni previste nel cartellone – ha aggiunto Marzia Cilloccu – sottolinea l’impegno dell’Amministrazione comunale nella sensibilizzazione contro la violenza e contro le discriminazioni.»

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche: Francesco Pandolfi che presenterà domenica il libro “Uscire dalla violenza si può!” e mostrerà ai presenti degli esempi pratici di come ci si può difendere dalle aggressioni fisiche; l’avvocato Carla Cuccu che ha annunciato il suo intervento sulla violenza psicologica e verbale quale ipotesi di reato; la scrittrice e operatrice sanitaria a Monza, Rossella Mura, autrice del libro “Vietato sognare” che racconta e testimonia alcuni fatti e situazioni accaduti alle persone che hanno chiesto l’intervento sanitario e che sarà prossima ospite del Festival Letterario San Bartolomeo (non sarà presente domenica per precedenti impegni); l’attivista politica Barbara Lorettu che ha spronato le donne ricordando le battaglie effettuate dalla sua generazione come emancipazione purtroppo  non durature nella conquista della parità di genere; Rita Russu, scrittrice da sempre impegnata per il Festival Letterario San Bartolomeo;l’editore Cristian Mameli e la laureanda Sara Scano che hanno realizzato un toccante video che verrà proiettato all’apertura dei lavori di domenica pomeriggio.

Al dibattito di domenica parteciperanno come relatori, o con interventi programmati e comunicazioni anche Annamaria Busia avvocata e politico estensore della legge sui crimini domestici; Grazia Maria De Matteis garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; Maria Grazia Fois assessore alle politiche sociali del comune di Quartucciu; Tiziana Mori responsabile ufficio comunicazione e fundraising Rosa Roja Onlus; Cinzia Collu del circolo tematico Spinelli di Quartu; il medico e biologo Luciano Congiu che parlerà di una particolare forma di violenza, le mutilazioni genitali femminili; Patrizia Cadau della commissione Pari opportunità del comune di Oristano; Angelo Cremone, attivista di Sardegna Pulita, impegnato da anni contro la violenza scaturente dalla guerra e da chi la alimenta e contro le violazioni dei diritti umani, comprese quelle per decreto; Samuele Mereu, attivista nel sociale sulla violenza proveniente dal degrado nei quartieri cosiddetti “periferici”; Angelo Pili dell’Associazione Aloe Felice.

Alla serata interverranno anche il gruppo teatrale Is Amigas, Teo Spigno Pittaluga e Silvia Serafi, Riccardo Montanaro, Matteo Scarano, Roberto Usai, che contribuiranno a una lettura del tema della violenza usando diversi mezzi di espressione, particolarmente graditi al pubblico.

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«Per combattere la violenza di genere è necessario puntare sull’educazione dei giovani a partire dall’infanzia.»

Lo ha sostenuto ieri, a Cagliari, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Grazia Maria De Matteis aprendo i lavori del seminario “Il rispetto dei diritti dei minori: un veicolo di contrasto alle diseguaglianze”, organizzato in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei bambini e degli adolescenti.

«Solo rendendo già dalla più tenera età le persone consapevoli dei propri diritti ma anche dei doveri – ha aggiunto la Garante – è possibile formare un adulto consapevole e un buon cittadino».

Il seminario si inserisce tra gli eventi “Viva la libertà! Cagliari contro la violenza” programmati dalla commissione Pari opportunità del comune di Cagliari. Alla tavola rotonda hanno partecipato Stefania Bandinelli (avvocata), Michelina Masia (sociologa), Roberta Melis e Daniela Idili (docenti nella scuola dell’infanzia), Tiziana Puddu e Graziella Posadino (docenti nella scuola media), la regista Monica Zuncheddu e la pediatra Maria Francesca Vardeu che hanno portato le esperienze vissute nel loro impegno professionale con i minori. Il panorama emerso testimonia che in Sardegna si sono già raggiunti alti e positivi livelli di coinvolgimento nelle scuole facendo ben sperare per il futuro.

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«Un interessante incontro in cui il fenomeno del cyberbullismo è stato analizzato da molteplici angolature grazie alle relazioni tenute da esperti qualificati.«

Così l’assessore alle Politiche giovanili Loredana La Barbera ha commentato le risultanze del convegno “Vincere il cyberbullismo si può“, tenutosi ieri pomeriggio nella sala polifunzionale, organizzato dall’Amministrazione comunale di Carbonia in collaborazione con IFOS.
Nel corso dell’incontro, sono state raccontate esperienze di segno positivo, capaci di arginare e mitigare il cyberbullismo e alcune delle sue conseguenze: dalla perdita di autostima della vittima al calo di fiducia nelle istituzioni sociali come la scuola e la famiglia. Ampia è stata la partecipazione di pubblico.
Sono intervenuti i seguenti relatori: Luca Pisano, esperto in fenomeni di cybercrime, cyberbullismo e direttore scientifico del master in criminologia dell’Ifos (Istituto di Formazione Sardo); Grazia Maria De Matteis (Garante dell’Infanzia Sardegna); Francesco Greco (Vicedirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sardegna); Roberto Manca (Polizia Postale di Cagliari); Gabriella Comi (Dirigente del Commissariato di Polizia di Carbonia); Carla Zurru (Pedagogista Servizi Sociali Comune di Carbonia).
Erano inoltre presenti i Comitati Digitali Scolastici (docenti, genitori e studenti).

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Si parlerà di cyberbullismo, mercoledì pomeriggio, dalle 15.00, in un incontro organizzato dall’Amministrazione comunale di Carbonia nella sala polifunzionale di piazza Roma. Verrà analizzato il fenomeno del cyberbullismo da molteplici angolature grazie alle relazioni tenute da esperti qualificati. Nel corso del convegno verranno raccontate esperienze di segno positivo, capaci di arginare e mitigare il cyberbullismo e alcune delle sue conseguenze: dalla perdita di autostima della vittima al calo di fiducia nelle istituzioni sociali come la scuola e la famiglia. «La finalità dell’incontro è fornire ai partecipanti gli strumenti per prevenire e contrastare i rischi connessi alla navigazione online, che sfociano spesso nel cosiddetto sexting, ovvero l’invio di testi o immagini a contenuto sessuale tramite internet o telefono cellulare», ha detto l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera. «Siamo convinti invece che si possano costruire percorsi ad hoc in modo da educare i giovani a un uso consapevole ed equilibrato della rete e delle tecnologie informatiche».
Introdurranno i lavori il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, e l’assessore delle Politiche giovanili, Loredana La Barbera.
Interverranno i seguenti relatori: Luca Pisano, esperto in fenomeni di cybercrime, cyberbullismo e direttore scientifico del master in criminologia dell’Ifos (Istituto di formazione sardo); Grazia Maria De Matteis (Garante dell’Infanzia Sardegna); Francesco Greco (vicedirigente della Polizia postale e delle Comunicazioni della Sardegna); Gabriella Comi (dirigente del commissariato di Polizia di Carbonia); Lucia Dilio (comandante della compagnia dei Carabinieri di Carbonia); Carla Zurru (pedagogista dei Servizi sociali del comune di Carbonia).
Saranno inoltre presenti i Comitati digitali scolastici (docenti, genitori e studenti).

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Analizzare il fenomeno del cyberbullismo da molteplici angolature grazie alle relazioni tenute da esperti qualificati. È l’obiettivo che si pone l’Amministrazione comunale di Carbonia, che ha organizzato, in collaborazione con IFOS, per mercoledì 17 ottobre, alle ore 15.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma, un incontro pubblico intitolato “Vincere il cyberbullismo si può”. Nel corso del convegno, verranno raccontate esperienze di segno positivo, capaci di arginare e mitigare il cyberbullismo ed alcune delle sue conseguenze: dalla perdita di autostima della vittima al calo di fiducia nelle istituzioni sociali come la scuola e la famiglia.

«La finalità dell’incontro è fornire ai partecipanti gli strumenti per prevenire e contrastare i rischi connessi alla navigazione online, che sfociano spesso nel cosiddetto sexting, ovvero l’invio di testi o immagini a contenuto sessuale tramite Internet o telefono cellulare – spiega l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera -. Siamo convinti invece che si possano costruire percorsi ad hoc in modo da educare i giovani a un uso consapevole ed equilibrato della rete e delle tecnologie informatiche.»
Ad introdurre i lavori saranno il sindaco Paola Massidda e l’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera.
Interverranno i seguenti relatori: Luca Pisano, esperto in fenomeni di cybercrime, cyberbullismo e direttore scientifico del master in criminologia dell’Ifos (Istituto di Formazione Sardo); Grazia Maria De Matteis (Garante dell’Infanzia Sardegna); Francesco Feliziani (Dirigente Ufficio Scolastico Regione Sardegna); Francesco Greco (Vicedirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Sardegna); Gabriella Comi (Dirigente del Commissariato di Polizia di Carbonia); Lucia Dilio (Comandante Compagnia Carabinieri Carbonia); Carla Zurru (Pedagogista Servizi Sociali del comune di Carbonia).
Saranno inoltre presenti i Comitati digitali scolastici (docenti, genitori e studenti).

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I Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza della Sardegna e del Lazio seguono con la massima attenzione la vicenda della bambina sarda contesa tra i genitori ed ora affidata al padre residente nel Viterbese.

L’iniziativa di attivare la “rete” è stata presa questa mattina dalla Garante regionale Grazia Maria De Matteis che, dopo aver verificato che la dolorosa vicenda del distacco della bambina dalla madre sia avvenuta nel pieno rispetto della legge, ha contattato telefonicamente il collega del Lazio Jacopo Marzetti per richiedere allo stesso anche il suo intervento in quanto la bimba si trova ormai in quel territorio.

«Non posso e non voglio entrare nel merito degli aspetti giudiziari avendo piena fiducia nell’operato di tutti gli organi istituzionali intervenuti nella vicenda – ha sottolineato la Garante – ma quello che mi preme è garantire l’interesse superiore della minore e tutelarla da tutti i possibili traumi richiamando i genitori al primario ruolo di garanti della serena crescita dei figli.»

La Garante Grazia Maria De Matteis vigilerà sugli sviluppi della vicenda in continuo contatto con il Garante del Lazio.