22 November, 2024
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La comunità di San Giovanni Suergiu è in lutto: è morto all’età di 104 anni il super-nonno Eraldo Secchi. Era nato a Tratalias il 23 novembre 1916, da Grazia Pinna ed Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Grazia Pinna ed Antonio Secchi hanno avuto 8 figli: Eraldo, Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Dal 2016, al compimento del 100° anno, ogni anno il 23 novembre, nel 2017, 2018, 2019 e 2020, San Giovanni Suergiu ha festeggiato Eraldo Secchi, ancora molto lucido al raggiungimento del traguardo del 104° anno, festeggiato inevitabilmente in tono minore a causa dell’emergenza sanitaria per la pandemia da Coronavirus, alla presenza della sindaca Elvira Usai.

Buon viaggio Eraldo Secchi…

Giampaolo Cirronis

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Eraldo Secchi, il nonnino ultracentenario di San Giovanni Suergiu, ha tagliato oggi il traguardo del 104° compleanno, in una condizione di eccellente lucidità. A distanza di poche settimane dai festeggiamenti per i 100 anni di Giovanna Lai ed Antioca Serafini, le restrizioni imposte dal Coronavirus hanno purtroppo impedito di festeggiare il compleanno di Eraldo Secchi come l’evento avrebbe meritato ma la sindaca, Elvira Usai, non ha voluto far mancare a nonno Eraldo il saluto dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità.

Francesco all’anagrafe, ma conosciuto e chiamato da tutti Eraldo, è nato a Tratalias il 23 novembre del 1916, la mamma si chiamava Grazia Pinna, il padre Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Otto i figli da sfamare, oltre Eraldo, altri due fratelli e cinque sorelle. Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Eraldo ha frequentato le scuole elementari in paese con ottimi voti, a metà degli anni ’30. Ha trovato lavoro nello stabilimento Samis, in un’officina elettrica, dove ha conosciuto il signor Arturo Manca, maestro operaio elettromeccanico di quel periodo, che lo ha accompagnato nel percorso, come lavoratore dipendente prima, poi come socio in diverse altre iniziative.

Nel 1938 la chiamata alle armi, un servizio militare durato sette anni, il congedo nel 1945. Eraldo è stato arruolato nell’82° Reggimento Fanteria di Civitavecchia, ha partecipato all’occupazione lampo della Dalmazia, poi è stato impegnato sul fronte occidentale. La vera prova di guerra, il sergente maggiore Eraldo Secchi l’ha avuta sul fronte russo, 18 lunghi mesi, trascorsi in prima linea sulle rive del Don, impegnato al comando del Reggimento, al servizio carburanti delle auto carrette, poi come staffetta motociclista.

Rientrato in Italia nel 1943, Eraldo ha trascorso altri due anni da militare, nel Battaglione Costiero di Muravera, partecipando alla guerra di liberazione dai tedeschi svoltasi in Sardegna. Ha ricevuto il riconoscimento dallo Stato Italiano, è stato decorato con la Croce al Merito di Guerra.

Finito il periodo di ferma, al suo rientro, Eraldo ha aperto una piccola officina con Arturo Manca. Eraldo ha lavorato poi in officina, alle dipendenze della Carbonifera Sarda per un anno, successivamente è stato alle dipendenze di Benigno Brai (l’imprenditore agricolo rapito il 19 settembre 1979 e mai tornato a casa), ha fatto il trasportatore ed il tassista a Cagliari, sino all’avvio del Mulino Pastificio Brai, dove è stato impiegato per dieci anni, dal 1950 al 1960, come collaboratore stretto, uomo di fiducia.

Ha cambiato ancora lavoro, gli è stata offerta la possibilità di gestire la stazione Agip, un’opportunità che Eraldo non si è lasciato sfuggire. Ha gestito l’impianto di rifornimento per quasi trent’anni. E’ proprio lì che ha messo a frutto le sue potenzialità imprenditoriali.

Ritornando indietro nel tempo, ai primi anni ’50, si scopre un’avventura ancora più coinvolgente che ha segnato la vita di Eraldo Secchi. Il fatto è accaduto durante un’escursione nei poderi agricoli, alla ricerca del grano, quando lavorava con Benigno Brai. E’ lì, a Santadi, che ha conosciuto Maria Langiu, giovane ragazza del posto, che è diventata sua moglie nel 1955 e dalla quale ha avuto quattro figli, tre femmine ed un maschio: Valeria, Marta, Marcella ed Antonello. Eraldo e Maria oggi hanno 8 nipoti, il più grande è Luca, 38 anni, la più giovane Greta, 25 anni; e quattro pronipoti (l’ultima arrivata, Nina, figlia di Luca, ha 6 mesi).

Giampaolo Cirronis

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Eraldo (Francesco all’anagrafe) Secchi, il nonnino ultracentenario di San Giovanni Suergiu, ha tagliato il traguardo dei 103 anni!

Eraldo Secchi è nato a Tratalias, il 23 novembre del 1916, la mamma si chiamava Grazia Pinna, il padre Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Otto i figli da sfamare, oltre Eraldo altri due fratelli e cinque sorelle. Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Eraldo ha frequentato le scuole elementari in paese con ottimi voti, la scuola si trovava a fianco dell’ingresso attuale del Municipio che dà verso la piazza. Siamo a metà degli anni ’30, tempi difficili e duri per realtà disastrate come la nostra, segnata dalla povertà e dalla fame. Lui è fortunato, trova lavoro nello stabilimento Samis, in officina elettrica, lì conosce il signor Arturo Manca, maestro operaio elettromeccanico di quel periodo, che lo accompagnerà nel percorso, come lavoratore dipendente prima, poi come socio in diverse altre iniziative.

Nel 1938 la chiamata alle armi, un servizio militare molto lungo, durato sette anni, il congedo nel 1945. Eraldo viene arruolato nell’82° Reggimento Fanteria di Civitavecchia, partecipa all’occupazione lampo della Dalmazia, poi viene impegnato sul fronte occidentale, per contenere una temuta avanzata francese.

Ma la vera prova di guerra, il sergente maggiore Eraldo Secchi l’avrà sul fronte russo, 18 lunghi mesi, trascorsi in prima linea sulle rive del Don, impegnato al comando del Reggimento, al servizio carburanti delle auto carrette, poi come staffetta motociclista. Patisce fame e freddo, ci sono punte di 20-40 gradi sotto zero, i militari hanno una dotazione individuale insufficiente, i viveri sono scarsi, non hanno da ripararsi, sono partiti in giugno con la divisa estiva, la porteranno per tutto l’inverno. In quell’inferno del fronte russo, Eraldo sarà, con la sua classe di leva più fortunato di chi gli darà poi il cambio, ci sarà infatti la disfatta, molti non torneranno più, altri conosceranno la prigionia e la deportazione.

Rientrato in Italia nel 1943, Eraldo trascorrerà altri due anni da militare, nel Battaglione Costiero di Muravera, partecipando alla guerra di liberazione dai tedeschi svoltasi in Sardegna. Avrà il riconoscimento dallo Stato Italiano, sarà decorato con la Croce al Merito di Guerra.

Finito il periodo di ferma, al suo rientro, Eraldo apre una piccola officina con Arturo Manca, insieme mettono insieme il loro ingegno, la loro creatività nelle innovazioni di quel periodo, riparano biciclette, fondo metallo per creare pallini per cartucce, aggiustano motori a scoppio, macchine trebbiatrici ed altro.

Eraldo lavora poi in officina, alle dipendenze della Carbonifera Sarda per un anno, successivamente è alle dipendenze di Brai, fa il trasportatore ed il tassista a Cagliari, sino all’avvio del Mulino Pastificio Brai, dove sarà impiegato per dieci anni, dal 1950 al 1960, come collaboratore stretto, uomo di fiducia. Conosce bene l’impianto, è lui che interviene in tutte le situazioni difficili. Si interessa, inoltre, della distribuzione della farina e dell’approvvigionamento del grano per l’azienda.

Cambia ancora lavoro, gli viene offerta la possibilità di gestire la stazione Agip, un’opportunità che Eraldo non si lascia sfuggire. Gestire l’ìmpianto di rifornimento per quasi trent’anni. E’ proprio lì che mette a frutto le sue potenzialità imprenditoriali. Si lavora dalla mattina presto fino a notte inoltrata, senza interruzioni. Per gestire questa nuova impresa occorrono diverse braccia, si fanno i turni, riesce ad avere 5/6 dipendenti contemporaneamente. Passeranno di lì, alle sue dipendenze, decine di ragazzi e ragazze che si avvicenderanno in questo lavoro. Non si rifornivano solo macchine, si facevano piccole riparazioni, manutenzioni, cambi olio, gomme, c’era l’impianto di lavaggio ed altro.

Ora bisogna però ritornare indietro nel tempo, ai primi anni ’50, per scoprire un’avventura ancora più coinvolgente che ha segnato la vita di Eraldo Secchi. Il fatto è accaduto durante un’escursione nei poderi agricoli, alla ricerca del grano, quando lavorava con Benigno Brai (l’imprenditore agricolo rapito il 19 settembre 1979 e mai tornato a casa, n.d.r.). E’ lì, a Santadi, che conosce Maria Langiu (oggi 94enne), giovane ragazza del posto, che diventerà sua moglie nel 1955 e dalla quale avrà quattro figli, tre femmine ed un maschio: Valeria, Marta, Marcella ed Antonello. Eraldo e Maria oggi hanno otto nipoti, il più grande è Luca, 37 anni, la più giovane Greta, 24 anni; e tre pronipoti.

Eraldo Secchi con il sindaco di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, davanti alla torta e agli altri dolci preparati per festeggiare il suo 103esimo compleanno.

 

 

 

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San Giovanni Suergiu ha festeggiato oggi ancora una volta Eraldo Secchi, il suo nonnino ultracentenario, che ha raggiunto il traguardo dei 102 anni. E’ stata una festa più sobria rispetto a quella del 100°, alla quale, comunque, non è voluta mancare Elvira Usai, sindaco del paese.

Francesco all’anagrafe, ma conosciuto e chiamato da tutti Eraldo, è nato a Tratalias il 23 novembre del 1916, la mamma si chiamava Grazia Pinna, il padre Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Otto i figli da sfamare, oltre Eraldo altri due fratelli e cinque sorelle. Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Eraldo ha frequentato le scuole elementari in paese con ottimi voti, a metà degli anni ’30. Ha trovato lavoro nello stabilimento Samis, in un’officina elettrica, dove ha conosciuto il signor Arturo Manca, maestro operaio elettromeccanico di quel periodo, che lo ha accompagnato nel percorso, come lavoratore dipendente prima, poi come socio in diverse altre iniziative.

Nel 1938 la chiamata alle armi, un servizio militare durato sette anni, il congedo nel 1945. Eraldo è stato arruolato nell’82° Reggimento Fanteria di Civitavecchia, ha partecipato all’occupazione lampo della Dalmazia, poi è stato impegnato sul fronte occidentale. La vera prova di guerra, il sergente maggiore Eraldo Secchi l’ha avuta sul fronte russo, 18 lunghi mesi, trascorsi in prima linea sulle rive del Don, impegnato al comando del Reggimento, al servizio carburanti delle auto carrette, poi come staffetta motociclista.

Rientrato in Italia nel 1943, Eraldo ha trascorso altri due anni da militare, nel Battaglione Costiero di Muravera, partecipando alla guerra di liberazione dai tedeschi svoltasi in Sardegna. Ha ricevuto il riconoscimento dallo Stato Italiano, è stato decorato con la Croce al Merito di Guerra.

Finito il periodo di ferma, al suo rientro, Eraldo ha aperto una piccola officina con Arturo Manca. Eraldo ha lavorato poi in officina, alle dipendenze della Carbonifera Sarda per un anno, successivamente è stato alle dipendenze di Brai, ha fatto il trasportatore ed il tassista a Cagliari, sino all’avvio del Mulino Pastificio Brai, dove è stato impiegato per dieci anni, dal 1950 al 1960, come collaboratore stretto, uomo di fiducia.

Ha cambiato ancora lavoro, gli è stata offerta la possibilità di gestire la stazione Agip, un’opportunità che Eraldo non si è lasciato sfuggire. Ha gestito l’impianto di rifornimento per quasi trent’anni. E’ proprio lì che ha messo a frutto le sue potenzialità imprenditoriali.

Ritornando indietro nel tempo, ai primi anni ’50, si scopre un’avventura ancora più coinvolgente che ha segnato la vita di Eraldo Secchi. Il fatto è accaduto durante un’escursione nei poderi agricoli, alla ricerca del grano, quando lavorava con Benigno Brai (l’imprenditore agricolo rapito il 19 settembre 1979 e mai tornato a casa, n.d.r.). E’ lì, a Santadi, che ha conosciuto Maria Langiu, giovane ragazza del posto, che è diventata sua moglie nel 1955 e dalla quale ha avuto quattro figli, tre femmine ed un maschio: Valeria, Marta, Marcella ed Antonello. Eraldo e Maria oggi hanno otto nipoti, il più grande è Luca, 36 anni, la più giovane Greta, 23 anni; e tre pronipoti.