17 July, 2024
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E’ ufficiale: l’11 maggio è divenuta la “Giornata Identitaria Iglesiente”. In memoria dell’eccidio dell’11 maggio 1920 il Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria nello stesso giorno ma dell’anno 2024, con atto solenne ha votato, all’unanimità, l’importante riconoscimento. Una celebrazione delle vittime e degli altri minatori di quella tragica giornata, passata alla storia, che con coraggio, spinti dalla disperazione, affrontarono le guardie regie nel tentativo di chiedere aiuto per condizioni di vita migliori. “Un movimento dei minatori della Sardegna, come ha ricordato Fausto Durante, segretario generale della Cgil Sardegna, presente alla proclamazione, che ha creato le condizioni, nel 1904, per indire il primo sciopero generale”. Presenti alla proclamazione, in un’aula gremita di figuranti, anche i sindaci della Valle Anzasca, nella Val d’Ossola, con cui Iglesias, dal 2016, è gemellata, oltre diversi sindaci del territorio.

La proclamazione della Giornata Identitaria Iglesiente da parte del Consiglio comunale segue la rievocazione storica di quel tragico 11 maggio 1920 per la quale, quest’anno, il Centro storico di Iglesias, con i suoi abitanti, hanno riportato indietro le lancette della storia a quei giorni inquieti e tragici grazie all’impegno dei ragazzi e ragazze dell’associazione “11 maggio 1920” e del loro pigmalione, prof. Gianni Persico, che per anni, con i colleghi e gli alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo Eleonora D’Arborea, veri artisti in erba, ha riproposto una pagina tragica della nostra storia cittadina.  

La rievocazione storica.

Come un immenso set cinematografico le stradine e le piazze del cuore della città si sono popolate, di buon ora, di centinaia di donne, bambini e uomini vestiti con gli abiti dell’epoca, portati in modo dignitoso ed impeccabile, intenti nelle attività quotidiane, tra notabili e proprietari terrieri con le loro signore, intellettuali, artigiani e commercianti, tanti bimbi giocosi ignari della drammaticità della situazione che occorreva e poi loro, le donne, madri, mogli e fidanzate, veri pilastri familiari, di quegli uomini di miniera che lottavano da anni per avere condizioni di vita e di lavoro migliori per essi e per le loro famiglie, condannati ad una realtà che poche alternative offriva. 

Marcello Serra ha scritto: «…potrebbe dirsi che la storia della Sardegna si identifica sostanzialmente con quella delle sue miniere». Carlo Levi le miniere di Iglesias le descriveva così: «…A Monteponi è quasi notte, la valle stretta è piena di un rumore notturno di macchine, ripercosso dalle pareti dei monti; il cielo è sparso dei fumi che salgono dalle miniere, dalle rosse montagne di detriti, fino al brillare dei lumi lontani di San Giovanni, quando riempiono le strade, tornando dal lavoro, verso Iglesias, stormi di operai in bicicletta…una più antica storia di lavoro umano è condensata e compresa in queste miniere, che furono già cartaginesi e romane e pisane, abbandonate e riaperte tante volte, ricchissime di vicende…»

La storia. 

La sera del 10 maggio 1920 i minatori di Monteponi decisero, vista l’intransigenza a trattare da parte della direzione della miniera, che l’indomani avrebbero scioperato per rivendicare il pagamento, negato, di una mezza giornata persa nei giorni precedenti, per protestare contro l’aumento del prezzo del pane. Il preludio è stato raccontato magistralmente, in un’atmosfera di grande commozione, la sera del 10 maggio, nella piazza Municipio, attraverso le voci narranti di Gianni Persico, Grazia Villani e Fabrizio Congia. Ha chiuso la serata il coro Concordia Villae Ecclesiae. 

L’indomani, 11 maggio, circa duemila minatori, provenienti da Campo Pisano, San Giovanni e Monteponi marciarono verso il Municipio, arrabbiati ma fiduciosi di ottenere soddisfazione alle loro giustificate richieste chiedendo aiuto e sostegno al sindaco Angelo Corsi. Con loro anche il vice direttore della miniera di Monteponi, ing. Andrea Binetti, obbligato dai minatori ad accompagnarli. Al loro arrivo, tra la via Satta e la piazza del Comune, però, trovarono un folto schieramento di guardie regie con l’ordine di fermare il corteo. Lo scontro fu inevitabile e tutto si compì in pochi istanti: i suoni degli spari dei moschetti delle guardie risuonarono in tutte le strade del centro, superando le urla dei minatori che tentarono di mettersi in salvo. Seguirono pochi istanti di irreale silenzio, poi la realtà si palesò in tutta la sua drammaticità: una trentina di operai furono feriti dai colpi esplosi dalle guardie, di questi 5 morirono subito, altri due a distanza di alcuni giorni per le ferite riportate. Loro erano: Raffaele Serrau, 23 anni, Pietro Castangia, 18 anni, Emanuele Cocco, 37 anni e Attilio Orrù, 40 anni, tutti di Iglesias, Salvatore Meles, cinquantenne, di Bonarcado, Efisio Madeddu, 40 anni di Villaputzu e Vittorio Collu, 18 anni, di Sarroch. 

Erano trascorse da poco le 10.00 del mattino. Le urla delle donne e la disperazione dei compagni di lavoro sono state riproposte, dinnanzi a centinaia di persone, in un clima di autentico dolore e commozione, dai figuranti, cittadini comuni, che con la loro attenta e profonda partecipazione hanno permesso che questa tragica pagina di storia continui ad essere ricordata. La rievocazione storica si è conclusa, come sempre, con il corteo dei figuranti e delle autorità, preceduti dai bravi musicisti della banda Verdi, verso il cimitero dove è stata deposta una corona d’alloro sulla lapide dei caduti, tra i canti del Coro di Iglesias

Per i membri dell’associazione promotrice «questo rappresenta l’anno zero. Contiamo di far crescere, negli anni, questa rievocazione perché diventi un monito contro le ingiustizie nel mondo del lavoro. Ringraziamo l’amministrazione comunale per il sostegno e per l’importante riconoscimento con l’istituzione della giornata identitaria e le diverse associazioni cittadine che ci hanno supportato. Ma soprattutto ringraziamo le centinaia di concittadine e concittadini che hanno risposto al nostro invito e che hanno permesso, con la loro sentita e commovente partecipazione, la grande riuscita della manifestazione dimostrando uno straordinario senso di appartenenza alla città e ai suoi valori». 

Per il sindaco Mauro Usai: «Quella di oggi, per la città di Iglesias e per tutta la nostra comunità, è una giornata storica. Tutti uniti nella memoria di una giornata tragica, che ha creato un solco profondo, un prima e un dopo, nella storia della lotta dei lavoratori e delle lavoratrici di miniera, destinato a rimanere impresso nella nostra identità. Vogliamo ricordare i caduti dell’11 maggio e tutte le vittime che hanno sacrificato la propria vita per chiedere condizioni di vita e di lavoro migliori. Perché questa data deve diventare il simbolo della nostra identità costruita sui valori della democrazia, del lavoro e della giustizia sociale».

Un patrimonio enorme, un lascito ereditario materiale e immateriale, che per il sindaco «assume un valore ancora più rilevante per il recupero di quei luoghi da riscoprire e da rilanciare, ma anche un capitale umano figlio delle competenze di tante persone che portano avanti la memoria e la consegnano in dote ad un futuro da costruire insieme».

Carlo Martinelli

Arrivano ad Iglesias gli appuntamenti di “Divina Sardegna”, il progetto curato dal FAI – Sardegna nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Una serie di percorsi tematici tra storia e cultura, con approfondimenti dedicati alla storia della Città e del territorio in relazione a quanto scritto da Dante nella sua opera.

La delegazione di Cagliari del Fondo Ambiente Italiano farà tappa ad Iglesias per due appuntamenti.

Sabato 29 maggio i partecipanti all’iniziativa potranno scoprire la struttura della Città con un itinerario nelle vie del Centro Storico fino alle mura pisane ed al Castello di Salvaterra.
La delegazione sarà accompagnata dalla professoressa Grazia Villani, con la quale sarà possibile ripercorrere ed approfondire la storia di Iglesias nel periodo medioevale.

Il 12 giugno, è previsto un altro tour per le vie della Città, nel corso del quale lo storico Fabio Manuel Serra curerà gli approfondimenti sulla figura di Guelfo della Gherardesca, figlio del conte Ugolino.
Dopo la visita alla Chiesa di Valverde ed alla Cattedrale di Santa Chiara, nel pomeriggio i partecipanti faranno tappa all’Archivio Storico Comunale, dove la dottoressa Daniela Aretino terrà una lezione sul Breve di Villa di Chiesa.

Gli eventi sono realizzati in collaborazione con il comune di Iglesias (Assessorato alla Cultura, Spettacolo Grandi Eventi), il Liceo Linguistico e l’Istituto Comprensivo “Eleonora d’ Arborea” di Iglesias, L’Archivio storico comunale, la diocesi di Iglesias e Gennarta Servizi.

«Un’importante vetrina per la nostra città ed un’importante occasione per ammirare le bellezze del Centro Storicocommenta l’assessore della Cultura Claudia Sanna -. Ringrazio il FAI per aver inserito Iglesias tra le città interessate dalle manifestazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, e tutte le persone che contribuiranno alla riuscita delle iniziative.»

Tutti gli eventi saranno a numero chiuso e realizzati nel rispetto delle disposizioni di sicurezza anti Covid-19. Sarà necessaria la prenotazione.

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Mercoledì 24 giugno, presso il giardino della Biblioteca Comunale “N. Canelles” in via Diana, a Iglesias, inizieranno gli incontri della XIII edizione della Scuola Civica di Storia, “Memoria, Identità, Futuro”, organizzata dalla professoressa Grazia Villani e da Fabio Manuel Serra, con il patrocinio dell’assessorato della Cultura del comune di Iglesias comunica che, da m

«La Scuola Civica di Storia riparte, inaugurando la stagione estiva delle manifestazioni culturali, nonostante le limitazioni rese necessarie dall’emergenza Covid-19 spiega l’assessore della Cultura, Claudia Sanna -. Con una rassegna di appuntamenti dedicati alla storia ed ai racconti della nostra Città e non solo, accolti per le prime sei lezioni in un salotto particolare come il giardino della nostra Biblioteca. Anche quest’anno la rassegna avrà un calendario ricco, con tanti nuovi argomenti, grazie all’apporto sia di giovani relatori che di veterani della manifestazione.»

Il calendario della rassegna:

– 24 giugno – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“La festa in onore di Sant’Antioco Sulcitano in alcuni documenti iglesienti
di Celestina Sanna

– 9 luglio – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“Piazza Sella tra il 1950 e il 1970: trasformazioni ed aneddoti”
di Laura Aru Pintus

– 23 luglio – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“Streghe ed eretici: il Tribunale della Santa Inquisizione a Iglesias”
di Alessandro Podda

– 6 agosto – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“Fra scudi e blasoni: stemmi di nobiles pisani nel Sigerro”
di Giampiero Vacca

– 27 agosto – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“La donna delinquente: infanticide e adultere nell’Ottocento iglesiente”
di Roberta Piras

– 10 settembre – ore 21.00 (Giardino Biblioteca “N. Canelles”)
“Siamo tutti Indiana Jones? Contenuti e metodi della storia”
Di Fabio Manuel Serra

– 24 settembre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Le epidemie ad Iglesias: aspetti medici e sociali”
di Nuccio Guaita, Fabio Manuel Serra, Grazia Villani

– 8 ottobre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Addio, Su Maimoni! L’emigrazione iglesiente nello scenario internazionale”
di Simone Cara

– 22 ottobre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Gli ultimi feudatari: i Gessa-Asquer di Fluminimaggiore”
di Ester Lai

– 12 novembre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Fra escudos e reales: la monetazione spagnola tra Cinquecento e Seicento”
di Andrea Murenu

– 26 novembre – ore 1.00 (Sala Remo Branca)
“Il patrimonio archeologico del Comune di Iglesias”
di Simone Ledda

– 3 dicembre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Testimonianze pisane nel sottosuolo di Iglesias”
di Luciano Ottelli

– 17 dicembre – ore 18.00 (Sala Remo Branca)
“Quando ad Iglesias si parlava con accento piemontese”
di Grazia Villani

«Insieme a Fabio Manuel Serra, come organizzatori, abbiamo pensato, a causa dell’emergenza epidemiologica, di utilizzare per gli incontri una modalità mista: le conferenze si terranno contemporaneamente in presenza contingentata (presso il giardino della Biblioteca Comunale in estate e presso la Sala Branca da fine settembre in poi) e in streaming sul canale YouTube della Scuola Civica di Storia di Iglesias. Verrà anche aperto un gruppo Facebook dedicato, per poter pubblicizzare ulteriormente il programma e riflettere sulle diverse tematiche proposte – spiega la professoressa Grazia Villani -. L’intento è, infatti, nonostante le difficoltà del momento, di continuare quella serie di incontri culturali che attesi, richiesti e partecipati, costituiscono per la città quasi una tradizione. Ci piace anche l’idea di rappresentare la dimostrazione reale, che, quando una comunità condivide ideali e valori, non esistono elementi esterni che possano ostacolarne gli obiettivi. Il calendario è molto ricco e vario nei contenuti, tutti incentrati sulla storia di Iglesias, ma con un respiro più vasto, proiettato verso l’intero distretto: si va dall’archeologia a problemi contemporanei quali l’emigrazione, cogliendo anche aspetti sanitari, sociali e religiosi della comunità iglesiente. Un programma a tutto tondo, presentato da relatori di diverse età e formazioni culturali, ma tutti di certificata competenza.»

«Questo sarà la prima rassegna senza il dottor Sebastiano Forteleoni, a cui va il nostro ricordo conclude l’assessore Claudia Sannale persone che sono state sue compagne di strada per tanto tempo nella Scuola Civica di Storia porteranno avanti anche quest’anno un lavoro ultradecennale, diventato una tradizione che in tanti ci invidiano, fatta di cultura, di passione, e di amore per la nostra città.»

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Mercoledì 26 giugno, ad Iglesias, alle ore 11.00, presso la Sala Remo Branca del Palazzo Municipale, Sebastiano Forteleoni e Grazia Villani presenteranno la XII edizione della Scuola Civica di Storia, intitolata “Memoria, Identità, Futuro”. Sono previsti  13 appuntamenti, dal 27 giugno al 12 dicembre, suddivisi tra la piazza Municipio e la sala Remo Branca.

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Giovedì 13 dicembre, alle 18.00, l’archivio storico del comune di Iglesias ospiterà l’ultimo incontro della Scuola Civica di Storia 2018. La relatrice, professoressa Grazia Villani, svolgerà una conferenza sul tema “Cinema, balli e feste: la dolce vita degli iglesienti agli inizi del Novecento”. Si conclude così la serie di incontri-lezioni organizzate per il comune di Iglesias da Grazia Villani e Sebastiano Forteleoni. Anche quest’anno l’iniziativa culturale ha avuto una grande partecipazione di pubblico, attratto dagli argomenti trattati dai relatori, sempre con grande competenza. Il livello della manifestazione culturale è sicuramente alto e questo incoraggia gli organizzatori a far vivere la Scuola Civica per tanto tempo e, possibilmente, a migliorarne ancora la qualità.

«Concludiamo la nuova stagione positivamente il 13 dicembre – dice Sebastiano Forteleoni – raccontando la vita sociale e mondana di una Iglesias del passato glorioso ed ottimista,proprio come vogliamo che sia ancora la nostra città. Invitiamo quindi tutti, iglesienti e amici del Sulcis, a venire a trovarsi il 13 dicembre alle 18.00, ricordiamo in Archivio storico e non all’Istituto Minerario come era stato programmato mesi fa. Sarà anche occasione per assaggiare insieme un panettone ed uno spumante, offerti dall’Amministrazione comunale di Iglesias.»

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Al via la scuola Civica di Storia di Iglesias 2018. La manifestazione culturale, arrivata alla 11ª edizione, è articolata su incontri che programmai da giugno a dicembre, di alto livello culturale, tenuta da relatori volontari ma con il patrocinio e la disponibilità dell’assessorato della cultura del comune di Iglesias. Le conferenze tratteranno molti argomenti della vita trascorsa della Città di Iglesias, con spunti ed idee per il futuro. Anche quest’anno gli incontri sono curati da Grazia Villani e Sebastiano Forteleoni.

Allegato il manifesto con il programma completo.

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Prenderà il via il 22 giugno, a Iglesias, la decima edizione della Scuola civica di storia.

Una ricorrenza importante, per un evento culturale che procede autonomamente, condotto e sostenuto da volontari, che si ormai inserito stabilmente nella vita culturale di Iglesias. Si tratta di una serie di incontri-conversazioni, spesso delle vere e proprie lezioni, aventi per argomento fatti storici, personaggi, racconti di luoghi che hanno significato il passato lontano o più recente della città di Iglesias.

La Scuola civica di storia è nata nel 2007 con l’intento di rivalorizzare ed esaltare la memoria della città, sensibilizzando gli iglesienti ma non solo, tutte le persone che, per diversi motivi, hanno affetto e stima per Iglesias ed il suo territorio.

Il programma completo:

22 giugno, ore 21.00 Piazza Municipio

Nuccio Guaita e Pietro Greco: LA LOTTA ALLA TUBERCOLOSI AD IGLESIAS: STRUTTURE  SANITARIE E PROTAGONISTI”;

13 luglio, ore 21.00, Piazza Municipio

Damiano Vacca: “QUANDO IGLESIAS ERA UNA PICCOLA CAPITALE DEL LAVORO, SPUNTI PER UN’AUTOCRITICA”;

27 luglio, ore 21.00, Piazza Municipio

Simone Cara: “VITA E LAVORO DEI MINATORI IGLESIENTI, IL RESOCONTO DELLA COMMISSIONE DI INDAGINE (1950-1960)”;

24 agosto, ore 21.00, Piazza Municipio

Giampiero Vacca: “UGOLINO E GLI ALTRI, STORIE DI AQUILE, DI CHIESE E DI CASTELLI AD IGLESIAS TRA DUECENTO E TRECENTO”;

7 settembre, ore 19,00, Sala conferenze Istituto Minerario Giorgio Asproni

Paolo Cau: IGLESIAS E IL SULCIS NEI DIARI DI FRANCESCO D’AUSTRIA ESTE;

28 settembre, orte 19.00, Sala Remo Branca

Luciano Ottelli: “UNA PASSEGGIATA LUNGO I SENTIERI DELLA MEMORIA”;

28 ottobre, ore 19.00, Teatro Electra

Sebastiano Forteloni: “…DEL CONTE UGOLINO,ANALISI  DI UNA VENDETTA SOCIALE”;

23 novembre, ore 19,00, Sala conferenze Istituto Minerario Giorgio Asproni

Fabio Manuel Serra: “IL RUOLO DI IGLESIAS NEL PROMO PARLAMENTO VILLANOVA (1518-1523)”;

14 dicembre, ore 19,00, Sala conferenze Istituto Minerario Giorgio Asproni

Grazia Villani: “ALLA RICERCA DI IGLESIAS CHE NON C’E’ PIU’: UN EVENTO, UN LUOGO,UN PERSONAGGIO”.

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Venerdì sera, alle 18.00, la biblioteca comunale di Iglesias “Nicolò Canelles” in collaborazione con Grazia Villani, presenta “Tuttigiorni8marzo”, incontro semiserio sulla parità – ma non equivalenza – dei generi. Sono previste letture a cura della biblioteca comunale e dell’archivio storico: Remo Branca; Tuttocambia; Fidapa; Io non ho paura. Interventi di Grazia Villani, Giampaolo Atzori, Christian Castangia e Nicoletta Pusceddu. Accompagnamento musicale a cura di Silvia Sinatra.

Gli organizzatori auspicano che ogni donna partecipante all’incontro porti con sé un uomo (figlio, marito/fidanzato/compagno, padre, amico o persino un passante casuale).

 

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Nel suo decimo anniversario, l’Amministrazione comunale di Iglesias intende organizzare l’edizione 2017 della Scuola Civica di Storia. In questa prima fase saranno raccolte le disponibilità dei relatori a tenere le lezioni. Gli interessati sono invitati a proporre un abstract della relazione che intendono tenere entro venerdì 24 marzo inviandolo alla mail: cultura@comune.iglesias.ca.it .

L’abstract della relazione dovrà contenere il titolo, ed eventualmente un testo descrittivo dei contenuti di max 1.500 battute e una indicazione di massima delle fonti che si intende utilizzare. I materiali pervenuti non saranno restituiti e saranno archiviati dall’Ufficio Cultura. Nell’organizzazione della prossima edizione della Scuola Civica l’Amministrazione comunale continuerà ad avvalersi della collaborazione volontaria della dott.ssa Grazia Villani e del dott. Sebastiano Forteleoni.

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Giovedì 15 dicembre, alle ore 19.00, si terrà l’ultimo incontro della Scuola Civica di Storia di Iglesias, nell’Aula Magna dell’Istituto Minerario “Giorgio Asproni”.

Grazia Villani terrà una conversazione intitolata: “Villa di Chiesa prima di Villa di Chiesa. Ricerca sulle origini della città”.