2 November, 2024
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«Auguriamo buon lavoro ai nuovi commissari straordinari e amministratori delle Province nell’adempimento delle funzioni e della missione che la legge ha loro attribuito: portare a compimento il percorso di riordino delle province e delle città metropolitane a seguito della riforma introdotta nel 2021.»

Mauro Esu, segretario provincia del Partito democratico del Sulcis Iglesiente, commenta così le nomine dei nuovi vertici delle Province deliberate ieri dalla Giunta regionale.

«A tale scopo le elezioni previste per il 30 giugno 2024 subiscono un differimento al 30 aprile 2025 – aggiunge Mauro Esu -. Entro tale termine si dovranno completare le procedure per la successione dei nuovi enti a quelli preesistenti. Deve essere, a questo punto, chiara e netta la volontà della Giunta regionale e della maggioranza di non voler andare oltre questi termini. Il commissariamento, che per sua natura è un fatto istituzionale straordinario, è stato trasformato dal precedente governo regionale di Centro Destra nella normale modalità di governo dei territori. Questa intollerabile situazione non deve ripetersi. C’è stata, infatti, in questi ultimi anni, una eccessiva demonizzazione dell’elezione di “secondo grado”, favorendo un metodo che ha negato ogni attività democratica nei territori.»

«Certo, noi auspichiamo il ripristino delle norme per l’elezione diretta dei presidenti e dei consigliconclude Mauro Esu -, tuttavia deve restare ferma la volontà di superare al più presto la situazione di commissariamento, quale che sia il sistema elettorale che si dovrà attuare nell’aprile del 2025.»

Le province sono commissariate dal 2012, a seguito dei risultati del referendum n° 4 (abrogativo) del 6 maggio 2012: «Volete voi che sia abrogata la legge regionale sarda 12 luglio 2001, n. 9 recante disposizioni in materia di “Istituzione delle Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e di Olbia-Tempio”?». Allora, nella XIV legislatura regionale era in carica la Giunta di Centro Destra presieduta da Ugo Cappellacci; nel mese di marzo 2014, XV legislatura, si è insediata la Giunta di Centro Sinistra presieduta da Francesco Pigliaru. Con la legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”, sono state istituite la Città Metropolitana di Cagliari e la provincia del Sud Sardegna, con la conferma delle province di Sassari, Nuoro, Oristano, rimaste tutte commissariate per l’intera legislatura di cinque anni.

Nel mese di marzo 2019 si è insediata la Giunta di Centro Destra presieduta da Christian Solinas e le province sono rimaste ancora commissariate ma nel 2021 è stata approvata la legge che reistituisce le province cancellate il 6 maggio 2012 dal referendum, con la legge 12 aprile 2021, n° 7, “Riforma dell’assetto territoriale della Regione. Modifiche alla legge regionale n. 2 del 2016, alla legge regionale n. 9 del 2006 in materia di demanio marittimo e disposizioni urgenti in materia di svolgimento delle elezioni comunali”. Nel nuovo assetto sono state previste l’istituzione della Città Metropolitana di Sassari, affiancata alla Città Metropolitana di Cagliari, e sei province: Oristano, Nuoro, Nord-Est Sardegna, Ogliastra, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano. La legge è stata impugnata dal Governo e solo all’inizio dello scorso mese di luglio la Corte Costituzionale ha bocciato il ricorso del Governo su alcuni punti inerenti la reistituzione delle nuove province. Le province sono rimaste tutte ancora commissariate.

Ricordiamo, infine, che a sottrarre ai cittadini la possibilità di eleggere direttamente i propri rappresentanti nelle Province, attraverso un’elezione di secondo livello, è stata la legge nazionale 56 del 7 aprile 2014, nota come Legge Delrio, dal nome di Graziano Delrio, oggi senatore, già ministro nei Governi Letta e Renzi, uomo di punta del Partito democratico. La conseguenza più immediata della riforma è stata l’eliminazione di un livello politico e di intermediazione amministrativa in quanto i consigli provinciali e le nuove assemblee vengono composti direttamente dai sindaci e consiglieri comunali dei comuni rappresentati. Questa riforma, di fatto, è rimasta inattuata e le province sono rimaste commissariate.

A rilanciare il tema dell’elezione diretta è stata la Lega, con la presentazione di una proposta di legge, primo firmatario il deputato Alberto Stefani, che mira a ripristinare le province come enti di primo livello e alla conseguente reintroduzione dell’elezione diretta del presidente della provincia e dei consiglieri provinciali.

Se l’iter legislativo farà il suo corso in tempi ragionevoli e arriverà alla conclusione con l’approvazione definitiva e l’entrata in vigore della legge, dunque, saremo chiamati a votare il 30 aprile 2025. Ma, intanto, le province restano commissariate e nei prossimi giorni si insedieranno gli 8 amministratori unici nominati ieri dalla Giunta regionale e i tre commissari liquidatori di Sassari Gallura, Nuoro Ogliastra e Sud Sardegna, enti cancellati dalla legge n° 7 del 12 aprile 2021.

 

Il gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale rilancia sulla riforma degli enti locali, invitando la Giunta Solinas a non perdere altro tempo per restituire un governo democratico alle Province.

«Dopo aver raccontato di intervenire sulla riorganizzazione degli enti locali in campagna elettorale, la Giunta regionale si prende tempo sino al 2024 per restituire un governo democratico alle Province. Questo è solo l’ennesimo fallimento di una amministrazione regionale inerte», attaccano i consiglieri regionali del Partito democratico in merito all’emendamento inserito nel collegato alla manovra Finanziaria della Regione sulla riforma degli enti locali che, al momento, prevede elezioni di secondo livello per le Province.

«Riteniamo doveroso che i Presidenti e i Consigli provinciali vengano eletti direttamente spiegano i consiglieri regionali del Partito democratico -. Dobbiamo avere il coraggio di sfidare il Governo su questo tema, prevedendo già in questa legge la loro elezione diretta. Far partire le Province con dei Commissari significa farle tornare indietro di un altro anno.»

«Ecco perchéconcludono i consiglieri regionali del Partito democratico – occorre accelerare la loro istituzione senza perdere ulteriore tempo, al fine di garantire fin da subito una rappresentanza democratica e istituzionale del territorio e delle esigenze di tutti i cittadini sardi.»

Ricordiamo che a sottrarre ai cittadini la possibilità di eleggere direttamente i propri rappresentanti nelle Province, attraverso un’elezione di secondo livello, è stata la legge 56 del 7 aprile 2014, nota come Legge Delrio, dal nome di Graziano Delrio, oggi senatore, già ministro nei Governi Letta e Renzi, uomo di punta del Partito democratico. La conseguenza più immediata della riforma è stata l’eliminazione di un livello politico e di intermediazione amministrativa in quanto i consigli provinciali e le nuove assemblee vengono composti direttamente dai sindaci e consiglieri comunali dei comuni rappresentati. 

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Lo scalo marittimo di Porto Torres e l’aeroporto di Alghero sono stati inseriti nel Piano straordinario nazionale della mobilità turistica 2017-2022. Lo ha assicurato stamattina il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio all’assessore Carlo Careddu. La risposta dell’esponente del Governo giunge dopo diverse segnalazioni inviate da Carlo Careddu al Capo di Gabinetto del Mit il 30 novembre e il 17 gennaio scorsi, dove si sottolineava la necessità di integrare lo studio del Ministero con le due porte di accesso alla mobilità turistica nel nord ovest della Sardegna.
«Siamo certi che il tempestivo intervento del ministro in accoglimento alla nostra richiesta rappresenterà una ulteriore occasione per impostare al meglio le strategie di sviluppo e di rilancio del territorio – dice Carlo Careddu -. Si manifesta ancora una volta tutta l’attenzione necessaria, sia da parte della Regione sia da parte del Ministero, nel continuare a portare avanti un percorso comune, finalizzato non solo all’accoglimento delle istanze legittime del nord ovest dell’Isola, ma in primis di una strategia di crescita economica e culturale.»

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Sono state firmate ieri le proroghe della continuità territoriale aerea anche per gli aeroporti di Alghero e di Olbia. Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, dando seguito agli accordi con la Regione, ha emanato il decreto che consente di garantire sino a giugno prossimo le tratte sottoposte a oneri di servizio per Roma e Milano. Come previsto, saranno le compagnie Alitalia e Meridiana a gestire i collegamenti con i principali hub della penisola rispettivamente dagli aeroporti “Riviera del corallo” e “Costa Smeralda”.
«Con l’emanazione odierna dei decreti di proroga della continuità territoriale in scadenza a novembre anche per Olbia e Alghero, i voli sottoposti a oneri di servizio saranno garantiti per tutti i sardi e non solo sino a giugno prossimo – dice l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu –. Ovviamente questo è solo un punto di passaggio verso la pubblicazione dei nuovi bandi ai quali la Regione sta lavorando, in accordo con il ministero e con il dialogo aperto a Bruxelles. Massima attenzione sarà dedicata in questa fase all’efficienza del trasporto in tutti gli scali e riguardo all’aeroporto di Alghero non sono esclusi incrementi di voli e capienze. Con la Commissione europea – conclude Carlo Careddu – è già stato fissato un appuntamento la prossima settimana per portare avanti il confronto sui contenuti delle prossime gare: difenderemo il diritto alla mobilità dei sardi senza rinunciare alle prerogative per noi irrinunciabili a tutela della qualità del servizio e al rilancio di uno strumento di sviluppo importante per l’economia isolana.»

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«I sardi sono cittadini dell’Unione Europea e hanno lo stesso diritto degli altri alla mobilità: è una questione di pari opportunità ed è la pretesa, che riteniamo del tutto legittima, su cui si basa il nostro disegno di Continuità territoriale.» Lo ha detto oggi il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.
«L’attuale CT si è dimostrata inadeguata a garantire tale diritto ed è per questo che la nostra proposta prevede più voli e più posti a disposizione rispetto a quanto sia stato fatto sinora. Chiunque abiti in Sardegna sa perfettamente che il trasporto aereo è il nostro ponte con il resto del mondo, la connessione essenziale da cui dipende la nostra possibilità di spostarci. Gli aerei sono per noi, che viviamo su un’isola periferica, ciò che per altri è l’alta velocità: subire vincoli ingiusti sulla mobilità aerea è forse lo svantaggio principale conseguente a una non riconosciuta condizione di insularità. Noi lo sappiamo, ma deve prenderne atto anche l’Europa. Siamo impegnati fin dal primo giorno nel confronto sull’insularità e alcune cose le abbiamo ottenute, come dimostrano i 3 miliardi di risorse del Patto – ha aggiunto Francesco Pigliaru – e continuiamo a adoperarci su tutti i fronti perché le nostre richieste, sulle quali abbiamo ottenuto condivisione da parte del ministro Graziano Delrio proprio in occasione del G7 Trasporti, vengano accolte in Europa. Le interlocuzioni vanno avanti e gli uffici dell’Assessorato, che lavorano a pieno regime, forniranno tutti gli approfondimenti richiesti. Ma non permetteremo che venga negato il nostro diritto alla mobilità, punto essenziale della questione insularità: è la grande battaglia che ci riguarda tutti – ha concluso il presidente Francesco Pigliaru – e per vincerla dobbiamo combatterla uniti.»

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Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha firmato oggi il decreto di proroga della continuità territoriale aerea di Cagliari. In attesa della pubblicazione della nuova gara sarà la compagnia Alitalia a gestire le rotte per Roma e Milano e a garantire senza alcuna interruzione i collegamenti con gli obblighi di servizio. «Ringrazio il Ministro che ha mantenuto gli impegni assunti nel mese di agosto – dice l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu – il collegamento aereo su Cagliari sarà assicurato in attesa della predisposizione del nuovo bando su cui stiamo lavorando senza sosta: questo è un primo risultato importante».

Sui rilievi comunicati oggi dalla Commissione europea, che riguardano sia il bando non assegnato per Cagliari e sia quelli assegnati per Olbia e Alghero, la Regione si dichiara pronta a fornire tutti gli approfondimenti richiesti per difendere il diritto dei sardi alla mobilità. «Si tratta della comunicazione formale di rilievi sui quali abbiamo tenuto lunghe interlocuzioni sostenendo la nostra posizione – aggiunge l’assessore Careddu -. Non siamo disposti a subire l’ennesimo tentativo di subordinare richieste essenziali della collettività, dal nostro punto di vista legittime, a un regolamento comunitario generale che riconosce le problematiche legate all’insularità solo parzialmente, limitandosi a consentire l’attivazione di servizi minimi. Siamo tutt’altro che rassegnati – sottolinea l’assessore dei Trasporti -, e continueremo convintamente a far valere le nostre ragioni a Bruxelles, tenendo in considerazione il fattore tempo. Abbiamo un confronto aperto con le compagnie aeree per individuare con loro la soluzione più appropriata». 

I punti toccati dalla Commissione europea riguardano le frequenze, la capacità, le tariffe e una serie di obblighi addizionali contenuti nei nuovi bandi che per la Regione sono invece ritenuti fondamentali al fine di garantire un diritto sancito dalla Carta costituzionale. «Difenderemo fino in fondo il nostro progetto di continuità convinti che questo modello sia fortemente migliorativo e molto più adeguato a soddisfare le esigenze di trasporto dei sardi e della Sardegna rispetto al precedente – conclude Carlo Careddu –. Siamo in rapporto costante con il Ministero, che sostiene le nostre posizioni; nel mentre gli uffici della Regione stanno elaborando la procedura più snella possibile che permetterà a tutti i cittadini della Sardegna di continuare a volare da e per la penisola con un servizio garantito e di qualità». 

In dettaglio, Bruxelles ritiene che gli oneri di servizio pubblico travalichino le disposizioni del regolamento europeo sui servizi aerei (1008/2008). La motivazione si basa sul fatto che la nuova continuità territoriale della Regione sarebbe stata progettata per soddisfare l’intera domanda stimata attraverso i requisiti massimi anziché attraverso i requisiti minimi richiesti dall’articolo 16 del regolamento sul servizio aereo. La Commissione rileva inoltre che, laddove le compagnie aeree usufruissero di risorse pubbliche considerate illegali e incompatibili con l’applicazione delle norme sugli aiuti di Stato, con molta probabilità sarebbero tenute alla restituzione dei finanziamenti.

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Spano Bruxelles incontro Rete dei funzionari sardi nelle istituzioni europee

L’assessore regionale degli Affari Generali, Filippo Spanu, è intervenuto all’incontro con la Rete dei funzionari sardi impegnati nelle istituzioni europee, svoltosi a Bruxelles nella sede dell’Ufficio della Regione, in Rond-point Robert Schuman.

«Abbiamo bisogno della vostra collaborazione per dare ulteriore forza a tutto ciò che stiamo facendo sul tema dell’insularità periferica, questione centrale nell’agenda politica della Giunta – ha detto Filippo Spanu -. Siamo convinti che anche da lontano i sardi possono e vogliono fare qualcosa di importante per la loro terra. Il vostro contributo è essenziale su alcuni temi al centro dell’azione della Giunta. In particolare sui problemi specifici che derivano dall’essere un’isola periferica. Su questo punto abbiamo avviato un percorso insieme a Corsica e Baleari che ha portato alla sottoscrizione di un documento consegnato al ministro Graziano Delrio al G7 Trasporti che si è svolto a Cagliari nello scorso mese di giugno.»

L’assessore degli Affari Generali si è poi soffermato sul valore dell’Ufficio della Regione Sardegna a Bruxelles, «utile non solo nell’interlocuzione con le strutture europee ma anche per instaurare proficui rapporti con altre regioni». 

A proposito del concorso per l’assunzione di 20 dirigenti nel Sistema Regione, per il quale dallo scorso 4 ottobre è possibile presentare le domande di partecipazione, infine, Filippo Spanu ha osservato che «la procedura concorsuale può’ essere un’utile opportunità di crescita professionale per i sardi che vivono e lavorano all’estero». 
All’incontro è intervenuta anche Giovanna Medde, responsabile del Servizio Rapporti Internazionali e con l’Unione Europea, Nazionali e Regionali, che ha tracciato il quadro della nuova organizzazione dell’Ufficio della Regione Sardegna a Bruxelles.

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Si è tenuto questa mattina a Villa Devoto un nuovo incontro tra i rappresentanti della Regione e del comune di Cagliari per fare il punto sui numerosi beni immobili di proprietà statale e regionale che presto potrebbero essere riqualificati o ceduti all’Amministrazione del capoluogo. Hanno partecipato il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu, dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e dei Trasporti Carlo Careddu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ed il vicesindaco Luisanna Marras.
In merito al progetto di riqualificazione e ammodernamento di piazza Matteotti, con l’obiettivo di dare un maggiore respiro alla viabilità a ridosso del porto e realizzare il nuovo centro intermodale, adiacente alla stazione ferroviaria, le parti hanno condiviso la necessità di avviare un’interlocuzione con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, per l’istituzione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento dei vertici di Rfi, Arst ed Autorità portuale.
Un altro tavolo sarà istituito nelle prossime settimane e vedrà coinvolti, insieme a Regione e Comune, l’Agenzia del Demanio, il Mibact e l’Università di Cagliari: insieme dovranno ragionare circa il futuro utilizzo dell’ex carcere di Buoncammino.
Si è discusso poi dell’ex ospedale Marino, sulla cui vocazione naturale – turistico-ricettiva – le parti concordano in pieno. Tra le decine di immobili di interesse pubblico figurano l’area della Fiera internazionale della Sardegna, il compendio di Sa Illetta (realizzato su terreni di proprietà del Cacip), piazzale Trento, piazza Deffenu ed il parcheggio di viale La Plaia.

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Aereo Meridiana 2

Il presidente della regione Francesco Pigliaru e l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu hanno espresso grande soddisfazione per la chiusura dell’accordo Meridiana-Qatar Airways.

«La firma di oggi è la conclusione positiva di un percorso non semplice e, per Meridiana, il segno un nuovo inizio. Siamo certi che potrà tornare a svolgere un ruolo di primo piano per la Sardegna e per l’Italia – ha detto il presidente Pigliaru -. Fin da principio abbiamo sostenuto e seguito questa vicenda con preoccupazione ma anche con fiducia, perché sapevamo con quanto impegno veniva affrontata soprattutto da parte del ministro Graziano Delrio, cui va il nostro particolare ringraziamento. Meridiana è una compagnia che ha storicamente solide basi in Sardegna e per noi costituisce un tassello importante, sia sul fronte delle connessioni che su quello dell’occupazione: vederla non solo fuori dall’incertezza ma, al contrario, avviata verso nuove ed ampie prospettive di sviluppo – ha concluso il presidente Pigliaru – non può che riempirci di soddisfazione.» 
«E’ un risultato importante e adesso guardiamo avanti – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu -. Ci attendiamo un piano industriale che rafforzi l’offerta di collegamenti a livello nazionale e internazionale e che tuteli l’occupazione, garantendo tutti i lavoratori che sino ad oggi hanno contribuito in maniera determinante alla crescita della compagnia e alla buona riuscita dell’acquisizione. Sarà fondamentale – ha concluso l’assessore Careddu – il mantenimento della base del vettore nell’isola.»

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«Non si poteva trovare uno scenario migliore per ragionare di ambiente e, nello specifico, di educazione ambientale.» Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru ieri sull’isola di Tavolara, aprendo il suo breve saluto all’incontro per discutere sul futuro della rete dei CEAS, i Centri di Educazione ambientale della Sardegna, organizzato dall’Area marina protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo e al quale ha preso parte il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio.
«L’organizzazione della conoscenza e un concreto e costante lavoro sull’educazione alla sostenibilità sono fondamentali – ha detto Francesco Pigliaru -, ed è dovere delle istituzioni investire risorse, idee ed energie in questa direzione. Lo abbiamo fatto sulle infrastrutture e basti citare gli ultimi esempi: 20 milioni per la mobilità elettrica e l’avvio della grande rete ciclabile, oltre 2000 km di cui 1230 di ciclovia turistica. Ora ci impegniamo a finanziare in misura importante i laboratori sull’ambiente dentro Iscol@, nella parte del progetto dedicata alla didattica. Vogliamo far funzionare le scuole come luoghi di intelligenza collettiva di un territorio: dare ai nostri ragazzi gli strumenti per conoscere e rispettare lo straordinario ambiente della Sardegna – ha concluso il presidente della Regione -, è un passaggio essenziale.» 
Concetti ripresi dal ministro Graziano Delrio, che ha sottolineato come si tratti di un passaggio fondamentalmente politico. «Noi dobbiamo incoraggiare chi si occupa di educazione, perché chi lo fa semina un valore straordinario nella società – ha detto Graziano Delrio, spiegando che si tratta del valore che crea la fiducia nell’agire insieme per uno sviluppo durevole e sostenibile -. Di questa fiducia è fatto il capitale sociale – ha concluso Il ministro Delrio -, ed è questo il valore che determina successo o insuccesso».