22 December, 2024
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Search engine friendly contentIl nuovo treno Atr ha effettuato oggi il primo viaggio sulla rete ferroviaria sarda. E’ partito dalla stazione di Cagliari diretto a Sassari alle 10,45. Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio, parlamentari, sindaci e consiglieri, hanno tagliato il nastro tricolore sulla banchina del binario 6. Per Trenitalia era presente il direttore nazionale Divisione passeggeri regionale di Trenitalia, Orazio Iacono. I nuovi convogli entreranno quindi in servizio effettivo il 13 dicembre sulle tratte Sassari-Cagliari-Sassari, Olbia-Cagliari-Olbia, e Olbia-Sassari-Olbia.
«Questo è solo il primo passo, avremo un trasporto su ferro che funziona. Torno ora dai lavori della COP 21 di Parigi, la conferenza dell’Onu sul clima, dove è emerso chiaramente che uno degli elementi su cui si deve lavorare è la mobilità sostenibile – ha detto il presidente Francesco Pigliaru durante la conferenza stampa – ciò significa anche più treni e meno automobili e noi vogliamo andare in quella direzione». «La partenza dei nuovi treni – ha continuato il presidente – rappresenta un passaggio importante per adeguare agli standard nazionali ed europei la mobilità interna della Sardegna, un tassello fondamentale della nostra filosofia incentrata sulla ferrovia quale asse portante dei collegamenti interni e veicolo della messa in rete di porti e aeroporti. Conseguentemente si attrezzerà la rete per consentire un ulteriore aumento della velocità – e si valuteranno i dettagli del servizio in accordo con le comunità locali.»
«In questo anno e mezzo la Regione ha riattivato una procedura che aveva subito una prolungata battuta d’arresto e portato a termine un percorso molto delicato e decisivo per il miglioramento della qualità del nostro sistema di trasporto», ha aggiunto l’assessore Massimo Deiana.
Non potendo essere presente per motivi istituzionali, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, nel ringraziare il presidente Francesco Pigliaru per l’invito, ha espresso «soddisfazione per la partenza del ‘pendolino’ sardo. Oggi il trasporto pubblico locale dell’isola si arricchisce di un’offerta di qualità, che sarà ulteriormente accresciuta con gli investimenti sulla rete che faremo. Ora c’è da registrare il fatto che la lunga attesa dei cittadini, ha trovato finalmente una risposta fattiva e positiva, che ha tolto dal binario morto un investimento e un servizio, e l’ha messo sul binario giusto».
A partire da domenica, saranno inizialmente 3 i convogli che cominceranno a correre sulla rete isolana, sino ad arrivare gradatamente al pieno regime il 31 gennaio, quando tutti e 7 i treni della Regione copriranno le tratte Cagliari-Sassari-Cagliari, Cagliari-Olbia-Cagliari e Olbia-Sassari-Olbia. Il miglioramento del livello del servizio sarà immediato. Da subito si passerà da 10 a 14 collegamenti tra il capoluogo regionale e la città di Sassari, con un periodo massimo di percorrenza di 2 ore e 45 minuti, tenendo conto delle fermate. Il risparmio di tempo si aggirerà tra i 10 e i 20 minuti.
Anche sul collegamento Cagliari-Olbia-Cagliari si registrerà un apprezzabile taglio dei minuti, tra i 30 e i 50 rispetto al passato, considerato che le motrici spagnole effettueranno il percorso in 3 ore e 10. La Sassari-Olbia-Sassari, inoltre, incrementerà le corse da 12 a 16.
«Naturalmente – precisa l’assessore – l’orario in vigore dal 13 sarà soggetto a variazioni importanti a partire dal mese entrante, quando tutti i treni saranno immessi in circolazione: a quel punto si ragionerà anche sui diretti senza soste intermedie e si prenderanno in considerazione le peculiari esigenze rappresentate dai territori in relazione alla programmazione delle singole fermate».
Uno degli otto pendolini resterà ad Arezzo per la prosecuzione delle prove al fine di ottenere l’autorizzazione alla circolazione con il rango “P”, ossia al pendolamento e sino alla velocità massima di 180 chilometri all’ora. «Tutto questo sarà possibile non appena Rfi appronterà l’attrezzaggio della rete con il ‘Sistema Controllo Marcia Treno SCMT’, operazione già in appalto che porterà – ha spiegato il titolare dei Trasporti – verso la risoluzione una situazione lasciata in stato di abbandono durante gli anni precedenti». Il bando internazionale per l’acquisto dei convogli, pubblicato nel 2007 e affidato nel 2010, prevedeva un impegno finanziario della Regione pari a circa 80 milioni e, contestualmente, erano state stanziate le risorse per l’adeguamento della rete. Questi ultimi fondi, corrispondenti a 130 milioni, tuttavia non sono mai stati utilizzati per tale finalità ma dirottati dalla precedente Giunta di centrodestra sulla costruzione della strada Sassari-Olbia e mai più ripristinati.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria ha dato il via libera definitivo dopo aver esaminato i risultati dei test ai quali è stato sottoposto l’Atr 365 la primavera scorsa, in base alle norme europee e nazionali. Per completare tutti questi procedimenti sono serviti 503 giorni. Il treno è stato provato in tutte le condizioni possibili, a carico normale ed eccezionale e in diversi tracciati: rettilineo, curve strette, curve a largo raggio. Sono state raggiunte differenti velocità sino al superamento di quella massima consentita, compatibilmente con il livello di sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria. «Se non avessimo insistito affinché tutte le procedure di collaudo necessarie fossero attivate e le prove fossero effettuate in Sardegna, i tempi si sarebbero dilatati ulteriormente e probabilmente quei treni sarebbero rimasti ancora fermi in qualche deposito nella penisola o in Spagna», ha rimarcato l’assessore Deiana.
Le specifiche tecnologiche dei nuovi treni rispecchiano livelli di sicurezza, prestazioni, capacità di trasporto, qualità e rispetto dell’ambiente mai offerti in Sardegna e al top a livello nazionale. Tutte le carrozze sono motorizzate, la struttura delle casse in lega leggera di alluminio è autoportante, le vetture di testa sono dotate di due carrelli motore, i passeggeri a mobilità ridotta hanno a disposizione un carrello elevatore e un servizio igienico dedicato, tutti i comparti sono climatizzati, è previsto il posto per le biciclette, wi-fi, i sedili sono ergonomici con braccioli e tavolino ribaltabile, in caso di necessità si può inoltrare una chiamata di emergenza al macchinista attraverso un citofono. Il treno è dotato di un sistema di rilevamento ed estinzione incendi, mentre la trazione utilizza gruppi motore in classe IIIB per ridurre le emissioni di monossido di carbonio, idrocarburi e ossidi di azoto, come previsto dalla direttiva europea.

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Incontro Pigliaru-Delrio

Dossier insularità in primo piano, presso la sede dell’ex provincia di Olbia, nell’incontro tra il presidente Francesco Pigliaru e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Con il rimando ai gruppi tecnici per l’approfondimento dei dettagli, l’incontro di ieri ha aggiunto importanti tasselli alla definizione delle questioni che il Presidente sta portando da tempo, con costanza e determinazione, all’attenzione del Governo nazionale. Si tratta, nello specifico, del dossier sull’insularità consegnato al presidente del consiglio Renzi in occasione della sua visita ad Olbia.

«È stata una delle riunioni di lavoro che regolarmente teniamo con il Governo per esaminare insieme gli stati di avanzamento – ha detto Francesco Pigliaru al termine dell’incontro durato oltre tre ore -. Sul grande tema del gap infrastrutturale ci prepariamo a migliorare significativamente le condizioni di mobilità interna, che è strettamente legata con quella esterna.»

«Ci siamo concentrati soprattutto sul trasporto ferroviario. Vogliamo treni che colleghino Cagliari, Sassari e Olbia con tempi di percorrenza civili e abbiamo bisogno che gli aeroporti siano molto sinergici tra loro e parte di uno stesso sistema regionale. La continuità deve essere come un ponte, con più sicurezza per i nostri cittadini e per chi viene in Sardegna, certezza di mobilità nei tempi e nei costi. Stiamo trovando un punto di equilibrio tra la parte che vogliamo regolamentare e quella che è in libero mercato», ha aggiunto il presidente della Regione, sottolinenando che nello specifico sulla continuità territoriale «oggi abbiamo discusso la nostra proposta, chiara e bene articolata, che sta ricevendo l’attenzione del Governo».

Il ministro Delrio ha definito l’incontro molto positivo, in armonia con le priorità del Governo, sottolineando come la Regione Sardegna abbia le idee chiare, sappia cosa c’è da fare e cosa è da fare subito. Secondo Graziano Delrio questa chiarezza è un elemento prezioso nei rapporti con il Governo, perché è lo strumento indispensabile per stilare un programma di interventi seri, certi e fattibili. Il Ministro ha infine specificato che il Governo è impegnato a investire prioritariamente sui sistemi metropolitani urbani, sulla rete delle ferrovie e dei punti nodali del trasporto.

 

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Il presidente Francesco Pigliaru, ha accolto con soddisfazione oggi a Roma, gli impegni contenuti nel Piano contro il dissesto idrogeologico e le alluvioni.
«Per il dissesto idrogeologico in Sardegna abbiamo ottenuto risorse importanti, pari a quasi il 10% di quanto stanziato per l’intero territorio nazionale – ha detto Francesco Pigliaru -. Dal Governo arrivano infatti oltre 110 milioni immediatamente spendibili, che utilizzeremo al meglio per aprire subito i cantieri e mettere in sicurezza il nostro territorio. Siamo particolarmente soddisfatti. Questo risultato è un ottimo esempio di leale collaborazione con lo Stato, frutto di un grande lavoro da parte dell’assessorato dei Lavori Pubblici e di tutti gli uffici competenti.»
A Olbia, che riceverà in totale 81,2 milioni di euro, partiranno subito i cantieri per la mitigazione del rischio idraulico nel territorio del Rio Gadduresu, Rio San Nicola e Rio Seligheddu. A Cagliari, cui andranno 30 milioni, si metterà in sicurezza la municipalità di Pirri.
«Si tratta di interventi attesi da tempo – ha aggiunto in serata il governatore dopo l’incontro con il ministro Graziano Delrio -, che permetteranno a una vasta fascia di popolazione di vivere con maggiore tranquillità.»
La Regione Sardegna, assieme ai parlamentari sardi e al comune di Olbia, ha premuto per ottenere l’inclusione di Olbia al programma destinato, in origine, solo alle città metropolitane. I primi fondi destinati a Olbia, provenienti dal Cipe (16 milioni e 300mila euro) saranno erogati già nell’autunno. I fondi successivi saranno previsti nella Legge di stabilità 2016 e saranno disponibili nei primi mesi dell’anno prossimo.

Pigliaru-Delrio copia

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

E’ caos nel mondo dell’autotrasporto della Sardegna: la chiusura delle province sta causando gravissimi disagi agli imprenditori dei trasporti che per revisionare il proprio automezzo, o vedere modificata la propria posizione nell’albo di settore, dovranno attendere anche 1 anno.

Lo denuncia il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, nonché vicepresidente nazionale, Giovanni Mellino che ha scritto ai quattro prefetti isolani, al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, per far conoscere la situazione, mentre il Deputato cagliaritano Andrea Vallascas ha inoltrato una interrogazione al Ministro Del Rio per capire come il Governo intenda agire.

«La situazione in Sardegna è gravissima e siamo a rischio paralisi – afferma Mellino – dopo la cancellazione delle Province, un Decreto del Presidente del Consiglio, dal 4 maggio ha trasferito i servizi di tenuta degli Albi provinciali degli Autotrasportatori (principalmente revisioni dei veicoli e variazioni delle iscrizioni agli albi) dalle ormai ex Amministrazioni Provinciali alle Motorizzazioni. Queste, di conseguenza, sono state letteralmente “sommerse” dalle pratiche dei trasportatori conto terzi nella Motorizzazione di Sassari, per esempio, abbiamo notizie di revisioni che potranno essere effettuate solo fra 12 mesi.»

Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri in questione è quello dell’8 gennaio 2015 (“Trasferimento di funzioni in materia di tenuta degli Albi provinciali degli autotrasportatori dalle province agli uffici periferici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell’articolo 1, comma 94 della Legge n. 147/2013 (Legge di stabilità 2014″), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 101 del 4 maggio 2015.

«I danni che si stanno venendo a creare sono gravissimi – sottolinea Mellino – sia per gli autotrasportatori che sono costantemente a rischio sanzione o sequestro del mezzo, per le revisioni non effettuate, sia per gli operatori delle Motorizzazioni che, avendo già un organico sottodimensionato, sono stati costretti a dei gravosissimi servizi aggiuntivi.»

In Sardegna, alla fine del 2014 il settore ha chiuso con 2.726 imprese registrate, che hanno dato lavoro a 6.554 addetti. Negli ultimi 5 anni chiuse 531 aziende, il 16,3% di tutto il comparto.

«La nostra preoccupazione è che con questo provvedimento si allontanino ancora di più i servizi dai territori e quindi dalle imprese – continua Mellino – soprattutto quelle piccole che nei territori ancora resistono, non essendo presente una rete diffusa in maniera capillare di motorizzazioni capaci di coprire le esigenze concrete di servizio dell’utenza e non riuscendo, tali imprese, a vedere soddisfatte le proprie richieste di servizio.»

Per il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna una soluzione, ripresa anche dal deputato Andrea Vallascas, potrebbe essere quella di «affidare ad altri uffici periferici almeno la possibilità di raccogliere una parte delle pratiche utili all’attività di trasporto e lasciare aperta la possibilità per sedi periferiche diverse dalla Motorizzazioni, come gli uffici delle ex province, di esercitare le competenze amministrative ed operative sulle iscrizioni variazioni e cancellazioni, concentrando nelle Motorizzazioni competenze di carattere più organizzativo e gestionale degli albi».

Questa, e altre proposte, verranno sottoposte al ministro Graziano Delrio in una interrogazione che il Parlamentare cagliaritano presenterà nei prossimi giorni alla Camera dei deputati.

Confartigianato Trasporti Sardegna, in conclusione, auspica un interessamento di tutte le forze politiche e istituzionali a tutela dei diritti delle imprese dell’autotrasporto, di quelle sarde in particolare che già, per via dei problemi legati alla continuità territoriale, soffrono di numerose altre criticità.

L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha annunciato oggi che ci sarà il 20,7% di posti in più sugli aerei da e per la Sardegna nel trimestre estivo: 185.500 biglietti aggiuntivi offerti che fanno slittare a oltre 1 milione il totale delle poltrone rese disponibili da Alitalia e Meridiana dal 15 giugno al 15 settembre.

«Rispetto a quanto previsto dal decreto sulla continuità territoriale, si tratta di un incremento considerevole», dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. La nuova strategia del trasporto aereo non investe solo nella ‘continuità’: realizza anche un ponte di collegamento con i Paesi obiettivo del Continente europeo, tenendo conto delle esigenze di mobilità dei sardi e naturalmente di quelle dei mercati turistici.

«E poi la grande sfida – continua Deiana –. Chiediamo che lo Stato garantisca e finanzi un ‘main bridge’ virtuale con la penisola, un servizio continuativo di trasporto aereo con l’altra sponda del Tirreno a tariffa fissa, frequenza oraria cadenzata e a priorità di esecuzione.»

Nei tre mesi estivi del 2015, la compagnia di bandiera aggiunge 118.625 posti in più, ovvero +18,7% rispetto al contratto, così suddivisi: 65.660, cioè +25,1%, su Cagliari-Fiumicino; 16.772 (+ 8,4%), su Cagliari-Linate; 19.580 (+30,9%) su Alghero-Linate e 13.099 (+12%) su Alghero-Fiumicino. A questi si sommano altre 3.514 poltrone rese disponibili per l’utilizzo degli Airbus 330 nei week-end dal 25 luglio al 30 agosto. L’aereo più capiente della flotta Alitalia effettuerà due frequenze mattina e sera, il venerdì, il sabato e la domenica, sulla Cagliari-Roma-Cagliari. Le rotte Olbia-Fiumicino e Olbia-Linate gestite da Meridiana, sempre dal 15 giugno al 15 settembre, aumenteranno la disponibilità, rispettivamente, del 14,9%, con 18.954 posti in più, e del 35,7%, corrispondente a 47.921 poltrone. Il totale dell’aumento capienza di Meridiana arriva al 25,6% con 66.875 biglietti aggiuntivi messi in vendita.

«Difficilmente possono essere riscontrate condizioni di trasporto simili in altre regioni italiane, come è vero che l’insularità è certamente un fattore specifico svantaggioso – commenta Massimo Deiana -. Ecco perché la continuità territoriale, per cui la Regione investe 44 milioni di euro, è un impianto in continuo miglioramento». Oggi si propone un aumento importante di posti disponibili e «si richiede alle compagnie sempre maggiore impegno – aggiunge l’assessore – nella esclusiva salvaguardia delle esigenze dei Sardi e delle priorità dettate dalla Regione».

L’Assessorato ha effettuato un’analisi attenta sugli incrementi dei posti, sull’effettivo traffico passeggeri e sui coefficienti di riempimento dal 2012 a oggi. Emerge un quadro quasi sempre in crescita, sicuramente a partire dallo scorso anno, cioè dall’entrata in vigore della nuova ‘continuità’. Le compagnie hanno costantemente integrato le disponibilità e migliorato complessivamente la qualità del servizio. I posti offerti sulla Cagliari-Fiumicino-Cagliari sono aumentati del 7,16% nel 2014 rispetto al 2013, e continuano a crescere del 3,83% da gennaio a maggio 2015 rispetto al medesimo periodo dell’anno passato. Stessa dinamica si registra sulla Cagliari-Linate-Cagliari, con un incremento delle poltrone del 24,59% nel 2014 e dello 0,53% nei primi cinque mesi di quest’anno.

Cresce la capienza anche sull’Olbia-Linate-Olbia (+10,27% nel 2014 e +10,75% a gennaio-maggio 2015). I collegamenti per Fiumicino da Olbia e da Alghero e quello per Linate sempre dalla città catalana, infine, aumentano le capienze anche considerevolmente nel 2014 (+54,48% AHO-LIN-AHO) mentre non registrano ancora incrementi nel parziale di quest’anno sino a maggio. In base allo studio della struttura assessoriale, si rileva inoltre che i coefficienti di riempimento degli aerei sono in generale sotto controllo, non superano mai la media del 75% con punte massime del 78% nei periodi caldi. Anche in virtù di questi numeri si afferma che il progetto continuità non è statico, si adegua piuttosto allo sviluppo progressivo delle esigenze della collettività e punta a una sempre maggiore corrispondenza tra i parametri dettati dal mercato e quelli della pubblica utilità.

Saranno i collegamenti invernali l’altra vera novità della nuova strategia del trasporto aereo per l’Isola. Voli per le capitali dei Paesi obiettivo dei mercati europei di riferimento (Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Belgio e Svizzera) per fornire un servizio ai Sardi che si recano all’estero, ad esempio, per vacanza o per lavoro, e naturalmente per offrire un’opportunità al turista che vuole raggiungere la Sardegna con un trasporto affidabile e continuativo. Naturalmente questa scelta è in piena sintonia con le politiche dell’assessorato del Turismo, mirate alla destagionalizzazione e all’apertura a nuovi mercati.

«La navetta Sardegna-Continente è un obiettivo di legislatura, una delle richieste importanti che l’Isola avanza al Governo per superare il gap dell’insularità – spiega Deiana – un’operazione che vale 65 milioni di euro e che sarà all’ordine del giorno delle rivendicazioni della Regione a Palazzo Chigi». L’argomento è stato già sottoposto al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio durante la loro recente visita a Olbia. Sono state calcolate 14 frequenze giornaliere a cadenza oraria, con un biglietto da 25 euro, pari a un pedaggio autostradale per eguale distanza.

Altro fattore decisivo, contemplato nella visione della nuova mobilità interna isolana basata sul trasporto ferroviario, è il collegamento tra gli aeroporti attraverso le strade ferrate: «Anche questo è un obiettivo ambizioso al quale stiamo lavorando – conclude l’esponente della Giunta Pigliaru – ovvero mettere in connessione i tre scali isolani e creare una destinazione Sardegna riconoscibile e utilizzabile come sistema unico».

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha incontrato questa mattina i rappresentanti della Fasi Italia, federazione che riunisce i circoli dei sardi in Italia, presieduta da Serafina Mascia, affrontando i temi legati a insularità, Expo, promozione dei prodotti sardi.«Stiamo lavorando intensamente sulla insularità, e superare gli svantaggi che ne derivano è una priorità. Sulla continuità territoriale, in particolare, abbiamo aperto interlocuzioni con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. La nostra posizione è netta e chiara: vogliamo una continuità molto più ampia, ma il Governo deve fare la sua parte. Non può essere tutto a carico nostro», ha esordito il presidente Pigliaru, rammentando che alla continuità territoriale si legano anche i trasporti interni, in cui la debolezza, specie della rete su ferro, «si sconta con la mancanza di collegamenti tra gli aeroporti e non ci permette di specializzare e seguire la vocazione di ogni aeroporto».

«È fondamentale il ruolo dei Circoli sia nell’organizzazione di eventi propri che nel partecipare e sostenere iniziative già esistenti per la promozione del territorio – ha proseguito il Presidente –. Crediamo esista un reale potenziale dei Circoli anche sul fronte dell’internazionalizzazione delle aziende sarde, a partire dall’Expo. Dobbiamo capire insieme se e come, attraverso le vostre organizzazioni, si possano aprire possibilità interessanti anche per piccole aziende, che non rientrano nelle catene nazionali della grande distribuzione.»

 

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha incontrato questa mattina a Olbia il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio. All’incontro hanno partecipato l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana e l’assessore delle Infrastrutture Paolo Maninchedda.

«È stato il primo di una serie di approfondimenti in vista degli interventi concordati con il presidente Renzi – ha detto Francesco Pigliaru alla fine della riunione -. Durante il vertice a tre di ieri con il presidente del Consiglio e con il ministro Delrio, abbiamo affrontato la questione Sardegna nel suo complesso, mettendo al centro il tema dell’insularità, degli svantaggi che ne derivano e del lavoro che dobbiamo affrontare insieme per superarli.» 

Sono stati fissati i termini del confronto su continuità territoriale, su ANAS, strade ferrate, porti e aeroporti. «C’è un forte impegno comune a colmare il grave gap infrastrutturale della Sardegna e superare davvero e in fretta il problema dell’insularità – conclude il presidente Pigliaru -. Nelle prossime settimane verranno definite le schede progetto e le coperture finanziarie. La chiusura del percorso è per questo autunno. La Sardegna non può più aspettare».

Tra i temi affrontati, anche quello del trasporto marittimo. La Regione Sardegna ha espresso la preoccupazione che, sul fronte delle possibili evoluzioni della vicenda Tirrenia, possano consolidarsi posizioni dominanti che potrebbero avere conseguenze significative sul sistema tariffario e sull’utenza. In più, se questa eventualità si verificasse, il quadro sarebbe reso ulteriormente anomalo dal fatto che tali posizioni si avvantaggerebbero delle risorse pubbliche concesse a favore della Tirrenia.

Una delegazione di lavoratori ex Alcoa è stata ricevuta questo pomeriggio dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e dal governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, a Olbia, dove si è svolta l’inaugurazione del Mater Olbia.

Il presidente Renzi ha dichiarato di essere operativo per raggiungere l’obiettivo  del riavvio della produzione nello stabilimento ex Alcoa e di avere interlocuzioni costanti con l’Unione europea, in attesa di ricevere la risposta in merito alla questione energetica. Ha aggiunto che conta di avere conferme entro due mesi e di ritenere ipotizzabile una visita nel Sulcis entro il prossimo mese di settembre, per definire la riapertura dello stabilimento. In risposta alle perplessità dei lavoratori, riferite alle dichiarazioni di Alcoa sulla rinuncia alla cessione se questa non si fosse conclusa entro il mese di luglio, è intervenuto il governatore Pigliaru che ha detto di aver incontrato nei giorni scorsi sia i vertici di Glencore sia quelli di Alcoa e di aver ricevuto da queste l’impegno a voler attendere i tempi necessari alla definizione dell’accordo.

Matteo Renzi ha anche comunicato di aver assegnato delega al ministro Graziano Del Rio per la “questione Sulcis” con priorità Alcoa, senza la quale, ha aggiunto, tutto il resto crollerebbe. E’ stato concordato inoltre di dare aggiornamenti da qui a breve per conoscere lo stato del percorso.

I lavoratori e i loro rappresentanti sindacali presenti all’incontro hanno definito l’incontro positivo, tenuto conto che gli impegni sono stati assunti in prima persona dal presidente del Consiglio.

Fotografie di Romeo Ghilleri.

Alcoa incontro a OlbiaMatteo Renzi

 

 

Il viceministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti è stato nominato sottosegretario della presidenza del Consiglio nel posto lasciato vacante dal neo ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Claudio De Vincenti conosce molto bene la situazione di crisi in cui versa la Sardegna, avendo seguito in prima persona, prima da sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, poi da viceministro dello stesso Ministero, le vicende legate alle vertenze Alcoa ed Eurallumina e più complessivamente il Piano Sulcis. Il neo sottosegretario della presidenza del Consiglio faceva parte della delegazione ministeriale del Governo Monti che quel 13 novembre 2012 giunse alla Grande miniera di Serbariu, per firmare il Piano Sulcis, in una giornata che rimarrà scolpita nella storia del territorio anche per la “ripartenza in elicottero dalla Grande Miniera” dei ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera, del ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca e dello stesso Claudio De Vincenti, in un clima di grandissima tensione.

Claudio De VIncenti 10 copiaFirma del Piano Sulcis 2 copia22 novembre 2012  Mise sottoscrizione protocollo d ' intesa per l' eurallumina

Morandi - Maninchedda 1 copia

La Regione Sardegna ha chiesto ad Abbanoa di posticipare l’incasso dei conguagli regolatori, la cui scadenza era fissata per la prima rata al 31 marzo. Si tratta di 106 milioni di euro per 700mila famiglie sarde. La decisione arriva all’indomani della delibera assunta dall’Autorità per energia e gas di avviare il procedimento per l’anticipazione dei conguagli alla società così come richiesto da Regione e Abbanoa sin da luglio 2014. Un ulteriore incontro istruttorio si era svolto il 24 febbraio nella sede dell’Autorità. È la prima volta che l’Autorità, accogliendo le richieste della Regione Sardegna, avvia una procedura di perequazione nel settore dell’acqua, finora l’aveva fatto solo nel settore elettrico.

«È una novità importante, perciò abbiamo chiesto ad Abbanoa di posticipare la data del 31 marzo – dice l’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda -. Speriamo, dunque, che la decisione dell’Autorità consenta a brevissimo l’anticipazione dei conguagli e quindi di spostare l’incasso in un tempo più lungo e meno impattante sui redditi delle famiglie. Per questo importante risultato voglio ringraziare prima di tutto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, l’onorevole Luca Lotti, i parlamentari Francesco Sanna, Roberto Capelli e Luciano Uras che si sono quotidianamente e in silenzio impegnati per portare a casa il risultato, il consigliere regionale Gavino Manca e infine un particolare ringraziamento ad Anci Sardegna. È un tema che ormai sta diventando importante per tutte le regioni italiane – conclude Maninchedda – e la Sardegna sta giocando un fondamentale ruolo da apripista».