Il 12 maggio, anche nel Sulcis, è stata celebrata la Giornata Internazionale dell’Infermieristica
Il 12 maggio, Giornata Internazionale dell’Infermieristica, è stato declinato in chiave provinciale invitando nel nostro Sulcis Iglesiente presso la sede l’assessora della Cultura Ilaria Portas, la sindaca di Villamassargia Debora Porrà, i consiglieri regionali Luca Pizzuto, Gianluigi Rubiu, Alessandro Pilurzu, per approfondire con gli infermieri e le infermiere alcuni contesti che in prospettiva andranno affrontati nel corso della XVII legislatura.
E a proposito di cultura, tema del confronto, il presidente dell’Ordine Graziano Lebiu ha posto l’accento sull’«impegno quotidianamente profuso dalla professione per sviluppare un sistema salute a misura di cittadino, ma soprattutto di “collegare la funzione di cura e assistenza che discende da tale impegno alla dimensione intellettuale e culturale del ruolo” e dell’essere infermiere e infermieri, infermiere pediatriche “sostenuti da un insieme di valori e di saperi scientifici».
Notevoli benefici economici e sociali nel nostro territorio «possono derivare anche per il tramite dell’iniziativa culturale di livello internazionale che rappresenta il Museo Filatelico Infermieristico, unico nel suo genere, a Villamassargia».
«Il Museo meriterebbe più attenzione e collaborazione da parte delle istituzioni regionali, soprattutto per la prospettiva e l’opportunità di entrare nel circuito museale regionale, valore aggiunto per l’intera comunità civica, residenziale e turistica nel Sulcis Iglesiente per tutte le bellezze di cui già dispone.»
La sindaca di Villamassargia Debora Porrà ha richiamato l’attenzione di tutti sulle «potenzialità del Consorzio AUSI di Iglesias Monteponi che può fungere da polo didattico per la formazione post base di I e II ad esempio il Master di Infermieristica di Famiglia e Comunità che nel territorio è una figura fondamentale di cui ASL Sulcis è privo», proseguendo con la proposta «di approfondire tutte le opportunità culturali in un tavolo tecnico ad hoc ed in un territorio che è già di suo un museo a cielo aperto».
L’on. Luca Pizzuto ha auspicato «una collettiva riconversione delle mentalità dell’azione amministrativa anche locale» e ha concordato con la sindaca Debora Porrà che «occorre riprendere la battaglia per la Facoltà di Scienze Infermieristiche nel Sulcis Iglesiente per dare opportunità di un percorso di studio universitario anche a chi non può permetterselo per motivi di grande sofferenza occupazionale».
L’on. Gianluigi Rubiu ha riportato al tavolo di confronto il tema della «qualità della vita delle infermiere e degli infermieri, troppo spesso professione sottoposta ad indebite pressioni sia organizzative interne che sociali esterne per il mal funzionamento della sanità nel suo complesso, per l’arrancare della medicina di prossimità, e per il persistere di un qualche dualismo tra Iglesias e Carbonia conseguente anche all’imposta unificazione di realtà sanitarie diverse e complesse per storia e conformazione geografica».
Per l’on. Alessandro Pilurzu, intervenuto da remoto, «la cultura non solo arricchisce le nostre vite, ma può anche catalizzare la crescita economica, creando opportunità per il nostro territorio e attrarre investimenti che favoriscano la sostenibilità della nostra comunità. La cultura è il motore anche del progresso sociale. Investire in essa è investire nel futuro della Sardegna e del Sulcis Iglesiente».
Ha chiuso i lavori Ilaria Portas, assessora regionale della Cultura e della Pubblica Istruzione. «La parola d’ordine territorio significa che nessuno dei 377 comuni della Sardegna e i 23 del Sulcis Iglesiente in materia di Cultura deve essere considerata periferia e nessuna comunità civica deve restare indietro e sentirsi politicamente isolata. La formazione assume un punto fermo in una stagione nuova e con importanti inversioni di tendenza, ad iniziare dal mondo accademico che guarda con interesse ad un’Università diffusa nel Sulcis Iglesiente e una logica e conseguente reale prospettiva di riscatto sociale ed economico. Più sedi periferiche, più opportunità di studio per molti e per chi non ha disponibilità. Il Museo Filatelico ha tutte le carte in regola per perfezionare le pratiche di inserimento nel circuito museale sardo e l’Assessorato sin d’ora è disponibile a collaborare per valutare i requisiti minimi e i parametri ministeriali per diventare una realtà culturale di tutto rispetto. Turismo e cultura, politica ed infermieristica possono viaggiare in direzioni convergenti.»
La giornata si è conclusa con la visita delle autorità al Museo Filatelico Infermieristico.