24 November, 2024
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Il Carbonia di Andrea Marongiu ha espugnato il “Franco Frogheri” Quadrivio di Nuoro, 2 a 1 con goal di Suku Kassama Sariang (7° goal in campionato), Fabio Cocco per la Nuorese e Luigi Pinna (3° goal personale), ed è tornato in testa alla classifica, insieme al Castiadas, impostosi sulla San Marco Assemini ’80 con una doppietta dello spagnolo Alvaro Fernandez (5 goal in 2 partite casalinghe per lui dopo l’arrivo a Castiadas, rifilati 3 al Carbonia e 2 oggi alla San Marco Assemini ’80), e all’Ossese che ha vinto in rimonta a Ghilara, dallo 0 a 2 al 3 a 2, scavalcando la Nuorese, ora quarta a due punti di distanza. I biancoblu hanno così riscattato subito il primo passo falso stagionale subito il 22 dicembre, prima della pausa di fine anno, a Castiadas, e guardano alla seconda parte del campionato con grande fiducia, anche perché hanno dalla loro un calendario sulla carta favorevole, dovendo affrontare tutte le altre grandi del girone in casa, al “Carlo Zoboli”: Ossese, Ferrini, Castiadas.

Per la Nuorese si tratta della terza sconfitta stagionale, la prima dopo ben dieci giornate (perse il 13 ottobre in casa con l’Ossese, 0 a 3), nel corso delle quali ha infilato una serie di nove vittorie ed un pareggio.

La vittoria odierna rappresenta un’importantissima dimostrazione di forza della squadra di Andrea Marongiu, in un campo difficilissimo, davanti ad una squadra che aveva dalla sua il sostegno del numerosissimo pubblico nuorese. E lo è ancora di più dopo la sconfitta di Castiadas, maturata con un rovesciamento di situazioni particolare, con il Carbonia avanti in avvio di ripresa 2 a 0 con i goal di Marcello Angheleddu e Giuseppe Meloni, ed il Castiadas capace di capovolgere il risultato con una tripletta di Alvaro Fernandez ed un goal di Papa Medoune Seck.

Sugli altri campi, oltre al 2 a o del Castiadas alla SanMarco Assemini ’80, è maturato il pareggio in rimonta dell’Ossese a Ghilarza, 2 a 2 dallo 0 a 2; il pareggio senza goal della Ferrini sul campo del Porto Rotondo; il brillante esordio di Graziano Mannu sulla panchina del La Palma Monte Urpinu, impostosi 2 a 1 sul Guspini, con goal del 18enne Diarrassouba Aboubakar e Federico Porru su calcio di rigore; l’1 a 1 tra Kosmoto Monastir e Li Punti; la vittoria per 2 a 0 dell’Arbus sul Bosa; e, infine, la vittoria per 2 a 0 dell’Atletico Uri (è la quarta vittoria consecutiva per la squadra di Massimiliano Paba, dopo cinque sconfitte consecutive che erano maturate dopo altre tre vittorie consecutive).

 

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Domenica 5 gennaio, alle ore 15.00, allo stadio “Franco Frogheri” Quadrivio di Nuoro, è in programma Nuorese-Carbonia, match clou della prima giornata del girone di ritorno del campionato di Eccellenza regionale. La prima contro una delle tre seconde, distanziate di un solo punto, in 90′ che possono valere tanto nella lotta per la promozione in serie D. Dirigerà Gian Piero Gatta di Sassari, assistenti di linea Stefano Siddi di Cagliari e Mauro Biagini di Oristano.

Il Carbonia ha dominato la seconda parte del girone di ritorno, mantenendo a lungo l’imbattibilità ed isolandosi al comando della classifica, con un vantaggio massimo di 3 punti. La Nuorese è partita più lentamente, perdendo il confronto diretto di Carbonia (2 a 1)  e, alla quinta giornata, quello casalingo con l’Ossese (0 a 3). Allora aveva solo 5 punti, 12ª in classifica, a 8 lunghezze dalla capolista Ferrini e a 6 dal Carbonia.

Il Carbonia ha rallentato la sua marcia nel finale del girone d’andata, pareggiando in casa 2 a 2 con il Porto Rotondo, poi 0 a 0 a Monastir e, dopo l’8 a 0 al La Palma Monte Urpinu, perdendo 4 a 2 a Castiadas la prima partita stagionale, dopo aver costruito brillantemente il doppio vantaggio.

La Nuorese, viceversa, dopo lo stentato avvio, ha cambiato marcia ed ha infilato una serie positiva eccezionale di 9 vittorie ed un pareggio, che l’hanno rilanciata alla grande in classifica, fino a guadagnarsi il primo posto solitario al termine del girone d’andata, con un punto di vantaggio su Carbonia, Castiadas ed Ossese.

Il confronto diretto di Nuoro mette di fronte due squadre con un grande potenziale, forse le più autorevoli candidate alla vittoria finale, anche se il Castiadas dopo la grande rimonta sul Carbonia, ha ripreso a credere nella promozione con grande convinzione, e l’Ossese non ha alcuna intenzione di accontentarsi del ruolo di matricola terribile.

Il confronto tra le due squadre è anche il testa a testa tra due dei bomber più forti del campionato: da una parte Mauro Ragatzu, già in goal nel match di andata (realizzò il goal dell’1 a 2 dopo la doppietta biancoblù di Samuele Curreli), scatenato nelle ultime settimane, capocannoniere al termine del girone d’andata con 13 reti; dall’altra il neo acquisto Giuseppe Meloni, protagonista assoluto del campionato scorso, nel corso del quale ha trascinato alla promozione con i suoi goal il Muravera (42 in campionato, 9 in Coppa Italia, 51 complessivi), arrivato al termine del mercato di dicembre e già in goal a Castiadas, per il 2 a 0, ad inizio ripresa, punteggio poi capovolto dalla tripletta di Alvaro Fernandez e Papa Seck. Ma tanti altri hanno la qualità per diventare protagonisti e decisivi: tra questi, da una parte Luca Caboni e Fabio Cocco; dall’altra Marcello Angheleddu, Alessio Figos ed il giovane Suku Kassama Sariang.

La Nuorese arriva a questa partita dalla finale di Supercoppa, disputata la scorsa settimana con il Valledoria ed interrotta dall’arbitro Matteo Manis per scarsa visibilità, al 14′ del secondo tempo supplementare a causa di un guasto all’impianto che alimenta i fari dello stadio “Franco Frogheri”, quando il risultato era in parità, sul 2 a 2 La partita è stata rinviata a data da destinarsi.

La prima giornata di ritorno vedrà il Castiadas impegnato ancora in casa con la San Marco Assemini ’80 e l’Ossese sul campo del Ghilarza. Graziano Mannu farà il suo esordio sulla panchina del La Palma Monte Urpinu, nel match casalingo con il Guspini. Completano il programma della prima giornata del girone di ritorno, le partite Arbus-Bosa, Kosmoto Monastir-Li Punti, Porto Rotondo-Ferini e, infine, Taloro Gavoi-Atletico Uri.

Giampaolo Cirronis

 

 

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Alla soglia dei 50 anni (li compirà l’11 marzo 2020), Graziano Mannu torna in campo per una nuova avventura, alla guida del La Palma Monte Urpinu, nel campionato di Eccellenza regionale. La società cagliaritana lo ha chiamato al capezzale della squadra, precipitata all’ultimo posto in classifica con soli 9 punti in 15 partite, distanziata di 3 lunghezze dal Taloro Gavoi, 4 dal Porto Rotondo e 6 dalla coppia Guspini-Kosmoto Monastir. Graziano Mannu subentra a Franco Giordano, chiamato un mese fa al posto del dimissionario Paolo Busanca, che lasciò la squadra al penultimo posto, con 8 punti, a pari punti con il Porto Rotondo. Franco Giordano, responsabile del settore giovanile della società cagliaritana, aveva assunto la guida della squadra alla vigilia di un “ciclo terribile”, che l’ha opposta in quindici giorni a Nuorese, Castiadas e Carbonia, uscendone con le “ossa rotte”, tre sconfitte pesantissime, con 17 goal subiti e 1 realizzato (0 a 5 in casa con la Nuorese, 1 a 4 a Castiadas, 0 a 8 a Carbonia, le prime due affrontate con un organico ridotto al lumicino), prima del 3 a 3 casalingo con il Ghilarza (raggiunta dal 3 a 1).

Graziano Mannu ritorna in campo dopo una stagione e mezza. L’ultima esperienza risale all’ultimo scorcio del campionato di Eccellenza 2017/2018, quando venne chiamato al capezzale della Kosmoto Monastir e riuscì a salvare la squadra ai play-out.

Ha alle spalle una lunga e brillante carriera, prima da calciatore, poi da allenatore. Ha concluso quella di calciatore a Carbonia, la sua città, dove ha iniziato ad allenare, prima alla guida della squadra juniores, poi con la prima squadra, per sette lunghe stagioni. I risultati migliori che si ricordano sono la promozione in Eccellenza e la finale di Coppa Italia persa nel mese di febbraio 2010, a Nuoro, con il Porto Torres, ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari ed i supplementari si erano conclusi sull’1 a 1 (con il vantaggio iniziale del Carbonia).

Lasciato il Carbonia, ha guidato il Sanluri in Eccellenza, raggiungendo il quinto posto nella stagione 2013/2014; il Ghilarza, squadra con la quale ha vinto Coppa e Supercoppa nella stagione 2015/2016; il Castiadas, per l’esperienza meno fortunata, nella stagione 2016/2017, conclusa con l’esonero dopo sole sei giornate di campionato.

Al La Palma Monte Urpinu trova una squadra profondamente rinnovata rispetto all’inizio della stagione. L’impegno che lo attende, quello di raggiungere la salvezza, non è certamente agevole, ma ha accettato con la ferma convinzione di poterci riuscire.

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90 minuti per conquistare l’accesso alla finalissima, in programma l’8 febbraio 2020 sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano. Il Carbonia ospita l’Arbus alle 15.00, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli“, con la ferma determinazione di superare anche l’ultimo ostacolo che la divide dall’atto finale, nel quale inseguire quella Coppa che gli sfugge sistematicamente ormai da 10 anni! Al 2010 risale la precedente finale della Coppa Italia di Eccellenza, persa ai calci di rigore al Quadrivio di Nuoro, dopo il vantaggio iniziale e la rimonta della quadra turritana; ma sono più recenti le altre due cocenti delusioni subite nella Coppa Italia di Promozione regionale, nel 2015 con il Bosa e nel 2017 con la Dorgalese, sfuggite ugualmente entrambe ai calci di rigore, dopo l’iniziale vantaggio (1 a 1 con il Bosa, 3 a 3 dal 3 a 1 con la Dorgalese).

Il tecnico biancoblu Andrea Marongiu, in panchina in entrambe le finali della Coppa Italia di Promozione (nel 2010 in panchina c’era Graziano Mannu), non ha mai nascosto, nel corso di questo avvio di stagione, che qualora la sua squadra quest’anno dovesse riuscire ad arrivare a giocarsi la finalissima, questa volta la Coppa Italia cercherà in ogni modo di non farsela sfuggire.

Carbonia ed Arbus scenderanno in campo partendo dall’1 a 1 maturato quindici giorni fa ad Arbus, quando Luca Orgiana al 10′ portò in vantaggio il Carbonia ed Alessio D’Agostino pareggiò i conti alla mezz’ora dello stesso primo tempo. Il Carbonia, dunque, parte con un leggero vantaggio, derivante dal goal segnato in trasferta, ma sarebbe un grave errore partire puntando al nulla di fatto (lo 0 a 0 varrebbe l’accesso alla finalissima) ed Andrea Marongiu ha catechizzato a dovere i suoi giocatori alla vigilia. Il Carbonia scenderà in campo per vincere!

Il Carbonia è stato fin qui protagonista assoluto sia in campionato sia in Coppa Italia. In campionato, dopo 11 giornate, guida la classifica con tre punti di vantaggio sulla Ferrini, quattro sul Castiadas, cinque sull’Ossese e sei sulla Nuorese (queste quattro sono le squadre con le quali si giocherà la promozione in serie D). In Coppa Italia è stata fin qui un’autentica macchina da goal, eliminando prima la San Marco Assemini ’80 (4 a 1 in trasferta e 3 a 0 in casa), poi la Ferrini (6 a 1 in casa, 4 a 1 in trasferta), prima dell’1 a 1 di Arbus. Samuele Curreli è il capocannoniere della Coppa Italia, con 10 goal realizzati in 5 partite, alla straordinaria media di 2 goal a partita ed anche oggi sarà la punta di diamante dell’attacco biancoblu, alla ricerca dei goal della qualificazione alla finalissima

L’Arbus in campionato ha avuto fin qui, anche per una serie di vicissitudini, un rendimento inferiore alle attese e a quello che è il potenziale dell’organico a disposizione del tecnico Marco Piras. Domenica scorsa è tornato alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive, superando il Ghilarza che arrivava da quattro vittorie consecutive, ed occupa l’ottavo posto in classifica in compagnia della Kosmoto Monastir, con 13 punti. In Coppa Italia ha vinto quattro partite nei primi due turni, eliminando prima i cugini del Guspini (2 a 0 in trasferta e 2 a 1 in casa), poi la Kosmoto Monastir (2 a 0 in casa, 2 a 1 in trasferta).

Questo pomeriggio dirige Gian Piero Gatta di Sassari, assistenti di linea Francesco Serusi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari. Fischio d’inizio alle ore 15.00.

Nell’altra semifinale, a Nuoro si affrontano Nuorese ed Atletico Uri. Dirige Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, assistenti di linea Giacomo Sanna e Francesco Meloni di Cagliari. Nella gara d’andata, due settimane fa, l’Atletico Uri s’è imposto per 2 a 1, con il doppio vantaggio iniziale e goal della Nuorese, con Mauro Ragatzu su calcio di rigore, al 93′.

Giampaolo Cirronis

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Sono in programma questo pomeriggio le partite di andata delle semifinali della Coppa Italia di Promozione regionale 2018/2019. Alle 15.00 scenderanno in campo Valledoria e Fonni, alle 17.00, a Orroli, Orrolese e Carbonia (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Luca Mocci e Francesco Serusi di Oristano). Le partite di ritorno sono in programma mercoledì prossimo, 3 aprile, a campi invertiti (Fonni-Valledoria alle 16.00, Carbonia-Orrolese alle 17.00).

Il tecnico del Carbonia, Fabio Piras, recupera Nicola Serra e Momo Cosa, fuori per squalifica tre giorni fa nella vittoriosa partita di  campionato contro il Sant’Elena, mentre non è disponibile Giacomo Sanna, che ha scontato una giornata di squalifica in campionato, fermato da un attacco influenzale. Non ci sarà Marco Foddi, ripresosi da un infortunio ma squalificato in Coppa Italia.

Il Carbonia vuole fortemente la finale e poi la conquista della Coppa Italia, manifestazione nella quale è da anni protagonista assoluta e sfortunata, battuta due volte ai rigori nelle ultime tre edizioni (nel 2016 dal Bosa, 1 a 1 dopo 120′; nel 2018 dalla Dorgalese, 3 a 3 al 120′) ed una terza volta, sempre ai rigori, quando militava in Eccellenza, a Nuoro, dal Porto Torres (1 a 1 al 120′). In tutte e tre le finali, il Carbonia segnò per primo (un anno fa con il doppio vantaggio di 2 a 0 e 3 a 1 già nel primo tempo) e venne raggiunto nei tempi regolamentari.

L’unico superstite di tutte e tre le finali (nel 2010 sotto la guida tecnica di Graziano Mannu, nel 2016 e 2018 con Andrea Marongiu) è il portierone biancoblu Daniele Bove, capitano della squadra.

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Il Carbonia Calcio pensa in grande. Dopo una stagione di transizione, il nuovo gruppo dirigente sta gettando le basi del nuovo corso con grandi ambizioni.

Il primo passo è stato quello della promozione alla guida della prima squadra di Fabio Piras, 41 anni, chiamato alla successione di Andrea Marongiu, 48 anni, che ha concluso un ciclo di tre stagioni, caratterizzate da eccellenti risultati: un terzo posto (a pari punti con il secondo classificato, Bosa, poi promosso in Eccellenza) e finale della Coppa Italia, persa ai calci di rigore con lo stesso Bosa, il primo anno; secondo posto il secondo anno, con una sfortunata partecipazione alla Coppa Primavera, il secondo anno; settimo posto e finale della Coppa Italia, persa ai calci di rigore contro la Dorgalese, il terzo anno. Il lavoro e i risultati della prima squadra, sono stati inoltre impreziositi dalla valorizzazione di tanti giovani cresciuti nel vivaio, uno dei più floridi in campo regionale.

Nei giorni scorsi sono stati messi a segno i primi colpi sul mercato, dallo spessore dei quali emergono chiaramente le ambizioni per la prossima stagione.

Nell’ultima stagione la squadra biancoblu ha palesato chiaramente la mancanza di un bomber in grado di capitalizzare l’enorme volume di gioco creato dalla squadra, risultato spesso decisivo, e la società ha deciso di porre rimedio a questa grave carenza, inserendo nell’organico a disposizione di Fabio Piras, quello che probabilmente è il bomber più forte degli ultimi anni che abbia calcato i campi della Promozione regionale: Christian Cacciuto.

34 anni (è nato a Cagliari il 2 settembre 1983), Christian Cacciuto è reduce da una stagione disputata nei primi due mesi e mezzo in Promozione, con la maglia del Siliqua, con la quale ha realizzato 7 goal, e da inizio dicembre in Eccellenza, con la maglia della Kosmoto Monastir, con la quale ha realizzato 9 goal, 7 nella stagione regolare e 2 (decisivi), nel playout salvezza con il Calangianus, quando sulla panchina era arrivato da alcune settimane Graziano Mannu.

Nelle tre precedenti stagioni, Christian Cacciuto, vissute in Promozione regionale, ha realizzato complessivamente 87 reti, 30 con la maglia del Siliqua, 32 con quella dell’Orrolese e 25 con quella del Samassi, risultando decisivo nella promozione in Eccellenza dell’Orrolese e del Samassi.

Sistemato l’attacco con il meglio che c’era sul mercato, la società mineraria ha piazzato un altro grande colpo in difesa, con il ritorno di Fabiano Todde, 29 anni (è nato il 18 novembre 1988 a Gonnesa), in maglia biancoblu nella stagione 2015/2016. Anche in questo caso, si tratta del miglior difensore disponibile sul mercato, con il quale Fabio Piras potrà costruire un reparto di sicura affidabilità.

Anche Fabiano Todde arriva dalla Kosmoto Monastir, nelle cui fila ha giocato per due stagioni, con una breve parentesi, all’inizio dell’ultima, a Muravera.

Giampaolo Cirronis

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Graziano Mannu, 48 anni il prossimo 11 marzo, conclusa la sua lunga carriera da calciatore che l’aveva visto protagonista fin da giovanissimo nel campionato Interregionale con la maglia del Carbonia, la squadra della sua città, ha iniziato la carriera da allenatore nello stesso Carbonia, che ha allenato per ben sette stagioni consecutive, tra Eccellenza e Promozione. Ha guidato poi il Sanluri; la rappresentativa regionale allievi; il Ghilarza, con il quale ha vinto due Coppe; e, infine, il Castiadas, esperienza conclusa con un esonero dopo sole 6 giornate, con la squadra al 5° posto in classifica, con 11 punti, e la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia.

Nella stagione calcistica in corso, Graziano Mannu si è concesso una pausa, per dedicarsi interamente al suo lavoro extra-calcio, ma resta un attento osservatore delle vicende calcistiche regionali, in attesa di tornare su una panchina la prossima estate.

Vediamo l’intervista realizzata ieri mattina.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215780302848467/

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Le due sconfitte consecutive subite sul campo del fanalino di coda della classifica Quartu 2000 (0 a 1) e in casa con l’Arborea (0 a 3), sono costate al Carloforte il primato in classifica appena conquistato con la vittoria nel recupero infrasettimanale con il Vecchio Borgo Sant’Elia (con uno scivolamento al quarto posto, a 4 punti dalla capolista San Marco Assemini ’80 e a 1 dalla coppia Arbus-La Palma Monte Urpinu) e la panchina al tecnico Massimo Comparetti. Il presidente Giuseppe Buzzo, dopo aver sostituito Tony Poma dopo la terza giornata del girone d’andata (pari esterno, 2 a 2, ad Arborea) con Massimo Comparetti, esattamente 15 giornate più tardi, ancora dopo la partita con l’Arborea, questa volta persa 3 a 0 al Nuovo Comunale Puggioni, ha cambiato ancora, affidando la guida tecnica della squadra al 26enne Pasquale Lazzaro (nato il 7 giugno 1991). Il nuovo tecnico era stato tesserato a inizio stagione come calciatore ma è già stato sulla panchina rossoblu due stagioni fa (anche allora come terzo allenatore, dopo Massimo Comparetti e Roberto Santamaria), quando fu protagonista di una grande rimonta che culminò con la salvezza nel playout con il Girasole.

Ieri, dopo l’esonero di Massimo Comparetti, il presidente Giuseppe Buzzo ha pensato di affidare la squadra a Graziano Mannu, ex tecnico di Carbonia, Sanluri, Ghilarza e Castiadas, ma la trattativa non è decollata perché il tecnico di Carbonia (48 anni il prossimo 11 marzo) in questo momento ha grossi impegni di lavoro che gli impediscono di tornare su una panchina quando è già trascorsa oltre metà stagione.

La società tabarchina ha così virato rapidamente su Pasquale Lazzaro che ha accettato l’incarico con grande entusiasmo, assume la guida della squadra alla vigilia del sosta del campionato ed avrà quindi dieci giorni di tempo per preparare al meglio la prossima partita che vedrà i tabarchini impegnati nientemeno che sul campo della capolista San Marco Assemini ’80, in una sfida che, in caso di vittoria della squadra di Paolo Ledda renderebbe il ritardo del Carloforte ancora più pesante e quasi incolmabile, almeno nella corsa verso la prima posizione ma, al tempo stesso, in caso di vittoria di Antonio Grosso e compagni, riaprirebbe completamente i giochi. Il 18 febbraio Pasquale Lazzaro potrà disporre dell’organico quasi al completo, considerato che Giacomo Sanna e Gabriele Pancotto hanno finito di scontare le loro squalifiche, mentre osserverà ancora un turno di stop forzato Youssou Pape Diop.

 

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La prima sconfitta stagionale del Castiadas, maturata domenica pomeriggio nel big match casalingo con la capolista Tortolì (1 a 2) è costata la panchina a Graziano Mannu nel campionato di Eccellenza. Per il tecnico di Carbonia, arrivato alla guida del Castiadas dopo la brillante esperienza maturata con il Ghilarza, conclusa con due trofei, Coppa Italia di Eccellenza e Supercoppa regionale, si tratta del primo esonero in carriera.

Graziano Mannu ha iniziato la carriera da allenatore nella “sua” Carbonia, dove ha concluso quella da calciatore. La sua esperienza con la squadra mineraria è durata ben 7 stagioni. Concluso il ciclo, Graziano Mannu è approdato sulla panchina del Sanluri, squadra con la quale è stato protagonista di una stagione eccellente, fermatasi ad un passo dai play off promozione. Ha maturato quindi un’esperienza con la rappresentativa regionale allievi ed è poi tornato nel campionato di Eccellenza, con il Ghilarza, con il quale, come già ricordato, ha vinto due Coppe. La scorsa estate l’accordo con l’ambizioso Castiadas, per un rapporto interrotto dall’esonero di stamane deciso dal presidente Pierpaolo Piu, con un bilancio di 11 punti in 6 giornate, frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, 5° posto in classifica, e la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia che domani vedranno il Castiadas impegnato contro la Kosmoto Monastir, nella partita di ritorno per l’accesso alle semifinali, con Pierluigi Scotto in panchina.

Graziano Mannu 1 copia

 

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Graziano Mannu è il nuovo allenatore del Castiadas. Il 46enne tecnico di Carbonia, dopo aver portato il Ghilarza al doppio trionfo di Coppa Italia (2 a i al Taloro Gavoi nella finale disputata il 19 gennaio sul campo del Centro federale di Sa Rodia, a Oristano) e Supercoppa (1 a 0 al Bosa, nella finale disputata l’11 maggio sul campo della squadra vincitrice della Coppa Italia di Promozione e neo promossa in Eccellenza), arriva nella cittadina del Sarrabus con un obiettivo preciso: riportare subito la squadra in serie D dopo l’amara retrocessione della stagione appena conclusa.

Graziano Mannu arriva alla guida del Castiadas con grandi motivazioni e lavora con i dirigenti alla costruzione di un organico all’altezza delle ambizioni societarie.

Graziano Mannu 4 copia