24 November, 2024
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Il Carbonia passa a Li Punti con una doppietta di Giuseppe Meloni (7′ e 44′ del primo tempo) e mantiene il comando solitario della classifica del campionato di Eccellenza regionale con 48 punti. Tiene il passo solo il Castiadas, vittorioso di misura sul Taloro a Gavoi per 2 a 1 e secondo a 1 punto, mentre perdono ancora terreno sia l’Ossese (0 a 0 sul campo della Ferrini che ha sciupato un calcio di rigore) che ora è a 7 punti dal Carbonia, sia la Nuorese (sconfitta in casa dalla Kosmoto Monastir 1 a 0), ora a ben 9 punti dal Carbonia e ormai, probabilmente, tagliata fuori dalla corsa verso i primi due posti.

Sugli altri campi, amara sconfitta per il La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu, bravo a rimontare due volte un goal ma alla fine sconfitto a Uri per 3 a 2; vittoria esterna per il Ghilarza a Bosa, 2 a 1, 3 punti pesanti in chiave salvezza; pari, 1 a 1, tra Arbus e Porto Rotondo; e, infine, vittoria di misura della San Marco Assemini ’80 sul Guspini, 2 a 1.

Andrea Marongiu ha schierato la stessa formazione che sabato scorso aveva iniziato la finale di Coppa Italia, con cinque cambi nella ripresa, tra il 68′ ed il 75′. La squadra ha mostrato grande determinazione fin dalle battute iniziali, riuscendo a sbloccare il risultato dopo soli 7′ con Giuseppe Meloni, puntuale alla deviazione vincente di testa su crosso di Mattia Cordeddu. Ha continuato a costruire tanto e a subire poco, fino al 44′, quando Giuseppe Meloni ha finalizzato un’azione orchestrata da Marcello Angheleddu e Suku Kassama Sariang. Nel secondo tempo i biancoblu hanno tenuto la situazione sempre sotto controllo, rischiando poco.

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Il Carbonia ha vinto la Coppa Italia di Eccellenza 2019/2020. Battuto l’Atletico Uri 1 a 0 con goal di Giuseppe Meloni, nella finalissima disputata sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano. La squadra di Andrea Marongiu ha così sfatato il tabù della Coppa che aveva sfiorato ben tre volte, tra Eccellenza e Promozione, negli ultimi 10 anni, perdendo sempre ai calci di rigore (nel 2010 in Eccellenza con il Porto Torres; nel 2016 e nel 2018 in Promozione con Bosa e Dorgalese (in queste ultime due occasioni con Andrea Marongiu in panchina, nella prima con Graziano Mannu). Continua, invece, il tabù dell’Atletico Uri, finalista sfortunato per la terza volta nelle ultime tre edizioni della Coppa Italia di Eccellenza regionale.

Il goal partita è arrivato al 14′ del primo tempo, autore il nuovo bomber Giuseppe Meloni che ha sfruttato con grande tempismo e precisione, con un perfetto colpo di testa, un preciso assist di Suku Kassama Sariang. L’Atletico Uri, inizialmente ha subito il colpo, poi ha reagito, in alcune fasi della partita ha anche messo in difficoltà il Carbonia, ma solo in rare occasioni è riuscito a creare seri pericoli alla difesa bianco blu, sempre fortissima nella coppia centrale formata da Federico Boi e Luigi Pinna e con un attentissimo Antonio Fortuna tra i pali, mentre dall’altra parte, nel secondo tempo il Carbonia avrebbe potuto andare in goal in più occasioni, con Giuseppe Meloni e Suku Kassama Sariang, ma ha trovato sulla sua strada un ottimo portiere.

Nel finale si è assistito ad una continua girandola di cambi, ma il risultato non è cambiato e al termine, dopo 6 minuti di recupero, in campo e in tribuna, sulla sponda biancoblu è esplosa la festa per un traguardo inseguito a lungo e, fino a questo pomeriggio, sempre mancato, mentre su quella giallorossa, inevitabilmente, è stata grande la delusione per un traguardo mancato per la terza volta, in finale, nelle ultime quattro edizioni (in precedenza aveva perso 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara).

Il capocannoniere del torneo è Samuele Curreli, con 10 reti, realizzate tutte nelle prime quattro partite, con San Marco Assemini ’80 e Ferrini.

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A Carbonia ha vissuto una delle tappe della sua lunga carriera da calciatore e a Carbonia è tornato, quattro anni fa, da allenatore, per guidare la squadra biancoblu nel campionato di Promozione regionale. Tre stagioni consecutive da protagonista, una promozione sfiorata e due Coppe sfumate soltanto ai calci di rigore, contro Bosa e Dorgalese.

La prima esperienza di Andrea Marongiu alla guida del Carbonia si è conclusa nell’estate del 2018, quando la società biancoblu decise di cambiare, affidando la panchina all’esordiente Fabio Piras. Lui ci rimase male, ma accettò la decisione, perché in fondo il calcio è così, è fatto di gioie e delusioni e queste ultime, spesso, formano più delle vittorie.

Poco più di un anno fa, dopo alcuni mesi alla finestra, Andrea Marongiu ha deciso di ricominciare accettando una “sfida impossibile”, la panchina della Monteponi, ultima in classifica in Promozione, con soli 2 punti dopo 9 giornate di campionato. Il presidente Giorgio Ciccu gli ha messo tra le mani una squadra quasi interamente rinnovata rispetto a quella che aveva iniziato la stagione con Andrea Marras, con un punta di diamante, Samuele Curreli, e lui, dopo una titubanza iniziale, determinata da una breve di transizione tra vecchio e nuovo organico e da un calendario “impossibile” (Orrolese in casa, Carbonia in trasferta e San Marco Assemini ’80 in casa, nelle quali ha raccolto solo un punto, nelle battute finali del derby con il Carbonia), ha confezionato un’impresa straordinaria e quasi irripetibile, rimontando posizione su posizione fino al quarto posto finale, con il sostanzioso contributo dei 19 goal di Samuele Curreli.

La scorsa estate, a Iglesias, è arrivato il divorzio e, di lì a poco, è maturato il “ritorno di fiamma” con il Carbonia. La società biancoblu ha acquisito il titolo per l’iscrizione al campionato di Eccellenza, sfiorato sul campo, attraverso la fusione con il Samassi, e ha progettato una stagione da protagonista, con una campagna acquisti di grande qualità. E per guidare la squadra in questa nuova avventura, ha “riportato a casa” lui, Andrea Marongiu che, a 50 anni, ha ritrovato ciò si era visto sfuggire poco più di un anno prima, impreziosito…dalla categoria superiore e da un organico di primissima qualità.

La scelta della società guidata da Carlo Foti è stata accolta positivamente dai più, per i risultati e, soprattutto, la qualità del lavoro svolto nella prima esperienza durata tre anni, ma non sono mancati gli scettici, che facevano leva sul fatto che Andrea Marongiu fosse all’esordio sulla panchina di una squadra di Eccellenza, peraltro costruita per una stagione di primissimo piano.

Il campo ha fin qui fugato ogni dubbio! Il Carbonia è primo in classifica in campionato, con 1 punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese. E sabato 8 febbraio, ad Oristano, si gioca la Coppa Italia con l’Atletico Uri di Massimiliano Paba (battuta all’andata in campionato, con goal di Luca Organa, Samuele Curreli e Mattia Cordeddu), traguardo raggiunto con un percorso straordinario, fatto di cinque vittorie ed un pareggio, venti goal segnati e quattro goal subiti, il capocannoniere della manifestazione Samuele Curreli, con ben dieci reti (realizzate nelle prime quattro partite, con San Marco Assemini ’80 e Ferrini).

L’Atletico Uri non è sicuramente un avversario facile. Andrea Marongiu lo sa e tiene tutti in guardia. «Non sarà facile – ha detto più volte il tecnico di Gonnesa – ma questa volta la Coppa vogliamo portarcela a casa.»

Il Carbonia ha un conto aperto con la Coppa Italia, sfiorata tre volte, una in Eccellenza e due in Promozione, negli ultimi dieci anni. E le ultime due Andrea Marongiu le ha vissute in panchina, con il Bosa nel 2016 e la Dorgalese nel 2018 (in Eccellenza, nel 2010, in panchina c’era Graziano Mannu). Tutte perse ai calci di rigore. Ma anche l’Atletico Uri ha un conto aperto con la Coppa Italia, perché ha giocato due finali, entrambe perse, 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara, nelle ultime tre stagioni.

Sabato 8 febbraio, nel tardo pomeriggio, una delle due, tra Carbonia ed Atletico Uri, sfaterà il tabù e festeggerà alzando la Coppa al cielo. Andrea Marongiu, stanotte, sognerà che a farlo sarà il suo capitano, Marcello Angheleddu. A volte…i sogni si avverano…

Giampaolo Cirronis

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Il Carbonia ha battuto 4 a 0 il Guspini (2 goal di Giuseppe Meloni, 1 a testa di Marcello Angheleddu ed Alessio Figos) e si è confermato capolista solitario del campionato di Eccellenza regionale. Alle sue spalle, ad un solo punto, il Castiadas, impostosi di misura sul Li Punti, 2 a 1. L’Ossese è stata battuta in casa dalla Nuorese in rimonta, 4 a 2, e scivola a 5 punti dal Carbonia, 1 punto avanti alla stessa Nuorese.
La Kosmoto Monastir ha interrotto la serie di 7 vittorie consecutive dell’Atletico Uri, battuto 3 a 1 e scavalcato dalla Ferrini che ha vinto 4 a 2 sul campo del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu, sempre più solo all’ultimo posto in classifica.
L’Atletico Uri sabato 8 febbraio sarà protagonista con il Carbonia della finalissima della Coppa Italia, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano.
Il Guspini ha impegnato il Carbonia nella prima mezz’ora, giocata con il vento alle spalle, creando qualche problema alla difesa biancoblu. Il Carbonia ha reclamato un rigore per un evidente trattenuta su Alessio Figos, subito dopo le proteste si sono trasferite nell’area del Carbonia per un fallo apparso altrettanto evidente ma il direttore di gara, Andrea Senes di Cagliari, in entrambi i casi non ha concesso il penalty.
La partita si è sbloccata nel finale del tempo, prima con il goal di Giuseppe Meloni, poi con il raddoppio di Marcello Angheleddu, pronto a ribadire in rete di testa un pallone respinto dalla traversa su conclusione di Alessio Figos.
Chiusi i primi 45 minuti avanti di due goal, il Carbonia ha controllato con relativa tranquillità il risultato nella ripresa, Per il Guspini, brillante nella prima mezz’ora, tutto è diventato più difficile ed il Carbonia ha messo al sicuro il risultato con autentiche prodezze di Alessio Figos e Giuseppe Meloni, autori di due tiri al volo bellissimi per coordinazione, potenza e precisione, sulle quali nulla ha potuto il portiere del Guspini Nicola Loddo. Diego Pinna, preferito inizialmente a Suku Kassama Sariang, ha poi sciupato una grande opportunità per il quinto goal, ma la partita, a quel punto, era ormai chiusa, con un punteggio forse troppo severo per il Guspini.

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Il Carbonia ospita il Guspini per la 5ª giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale (dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Davide Nurchi di Alghero e Roberta Falchi di Sassari). Andrea Marongiu deve rinunciare a Gioele Zedda, squalificato oper un turno dal giudice sportivo per somma di amminizioni (Federico Boi è stato diffisato per la quarta ammonizione), ma per il resto ha a disposizione la rosa al completo per affrontare la squadra di Giampaolo Murru, reduce dalla sconfitta interna con l’Ossese ma tre settimane fa vittoriosa sulla vicecapolista Castiadas. All’andata finì con la vittoria del Carbonia per 2 a 0, con i goal di Suku Kassama Sariang e Marcello Angheleddu.

Tra le dirette concorrenti nella lotta per la promozione in serie D, è in programma uno socntro diretto, tra Ossese e Nuorese. All’andata vinse l’Ossese, a Nuoro, 3 a 0, e la squadra barbaricina oggi si gioca molte delle residue possibilità di restare attaccata al treno promozione, perché alla vigilia è quarta, a 6 punti dal Carbonia capolista.

Il Castiadas, sulla carta, ha un impegno meno complicato, in casa, con il Li Punti.

Sugli altri campi, il La Palma di Graziano Mannu ospita la Ferrini e si giocano anche Kosmoto Monastir-Atletico Uri, Porto Rotondo-Bosa, Ghilarza-San Marco Assemini ’80 ed Arbus Calcio-Taloro Gavoi.

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Il Carbonia ritorna sul campo di via delle Aie, a Decimonannu, per affrontare la San Marco Assemini ’80 (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Michele Volturo e Flavio Pisu di Oristano), a distanza di quasi 5 mesi dalla gara di andata degli ottavi di Coppa Italia, nella quale si impose nettamente per 4 a 1, con una tripletta di Samuele Curreli. Rispetto a quel giorno e anche alla gara di andata in campionato, decisa da un calcio di rigore trasformato da Marcello Angheleddu, tante cose sono cambiate, non tanto per il Carbonia, che ha continuato a marciare con autorità, sia in campionato sia in Coppa Italia (manifestazione nella quale sabato 8 febbraio è attesa dalla finalissima di Oristano con l’Atletico Uri), quanto per la San Marco Assemini ’80, che si è assestata, anche con alcuni nuovi innesti, e in classifica occupa una tranquilla nona posizione con 22 punti, in condominio con l’Arbus. La squadra campidanese arriva all’appuntamento odierno con la capolista reduce dall’impresa esterna sul campo del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu (tornato sul mercato in settimana con gli inserimenti del brasiliano Matheus Mendes e del nigeriano Salif Moussa).

Il Carbonia arriva a Decimomannu fortemente motivato e deciso a conquistare i 3 punti, dopo il pari interno con l’Ossese che ha parzialmente frenato la sua marcia decisa in testa alla classifica. Le due principali avversarie nella corsa verso la serie D, Castiadas ed Ossese, giocano pure in trasferta, rispettivamente a Bosa e Guspini.

Sugli altri campi, la Nuorese cerca il riscatto, dopo tre sconfitte consecutive, al “Frogheri”, contro l’Arbus; l’Atletico Uri insegue la settima vittoria consecutiva nel match casalingo cin il Porto Rotondo; il La Palma Monte Urpinu cerca punti a…Li Punti; la Ferrini ospita il Ghilarza; il Taloro Gavoi, infine, la Kosmoto Monastir.

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Nella giornata che avrebbe potuto segnare una tappa fondamentale nella corsa verso la serie D, nel confronto diretto casalingo con la prima inseguitrice Ossese, il Carbonia ha sciupto una grande occasione, facendosi imporre il pareggio, 2 a 2, nel finale di partita, giocato con un uomo in più. E’ stata una partita difficile, come previsto, che il Carbonia ha sempre condotto, sciupando più volte le occasioni create per chiuderla. L’Ossese ha avuto il merito di non arrendersi mai, di rispondere colpo su colpo, sia sullo 0 a 1 maturato sul bel goal di Suku Kassama Sariang (al nono centro in campionato) su assist di Giuseppe Meloni nel primo tempo, chiuso in parità con goal di Carlo Nurra; sia sull’1 a 2 arrivato nel secondo tempo, con goal di Giuseppe Meloni (al terzo goal in quattro partite) e la successiva espulsione di Francesco Zichi, quando Antonio Cocco ha trovato una conclusione forte ed angolata che non ha lasciato scampi ad Antonio Fortuna.

Il Carbonia recrimina, perché ha avuto tante opportunità per chiudere i conti e, soprattutto, perché ha subito il pari quando aveva la superiorità numerica. E’ accaduto, a parti invertite, esattamente quanto accadde ad Ossi, quando il Carbonia andò sotto di un goal, rimase in 10 al 28′ per l’espulsione di Samuele Curreli e riuscì a pareggiare con Marcello Angheleddu, sfiorando poi ripetutamente anche il goal della vittoria che avrebbe meritato. Sull’1 a 0, nel primo tempo, prima Suku Kassama Sariang, poi Giuseppe Meloni, non hanno concretizzato due occasioni molto favorevoli; sul 2 a 1, nel finale, altre opportunità, tra queste una del neo entrato Daniele Contu, prima del pareggio ospite. Va detto che Andrea Marongiu a metà del primo tempo ha perso per infortunio il centrale difensivo Luigi Pinna, sostituito da Matteo Saias, e la sua assenza ha pesato parecchio sull’assetto difensivo del Carbonia.

Il secondo tempo è stato ricco di emozioni anche per le notizie che arrivavano dagli altri campi, dove ad un certo punto, la Nuorese perdeva 3 a 0 a Gavoi (finale 3 a 2) ed il Castiadas perdeva in casa con la Ferrini. A quel punto, con il Carbonia avanti 2 a 1 sull’Ossese, la classifica ha rischiato di prendere una fisionomia clamorosamente favorevole al Carbonia, primo con 5 punti di vantaggio sull’Ossese, 6 sul Castiadas e 8 sulla Nuorese. Poi è arrivata la rimonta del Castiadas con la Ferrini (ancora un goal dello spagnolo Alvaro Fernandez, il sesto in 4 partite) che, insieme al pareggio dell’Ossese, ha ridotto sensibilmente le distanze tra le prime tre: Carbonia ancora primo solitario con 39 punti, Castiadas ora secondo ad un punto, l’Ossese terza a due. La Nuorese segue ancora più distanziata, a sei punti, dopo la terza sconfitta consecutiva (10 goal subiti in tre partite, esattamente quanti ne aveva subiti nell’intero girone d’andata). L’Atletico Uri continua la sua risalita, ora la squadra di Massimiliano Paba, corsara in rimonta ad Arbus, è quinta, con 30 punti, un punto avanti alla Ferrini di Sebastiano Pinna.

Sugli altri campi, sconfitta del La Palma Monte Urpinu in casa con la San Marco Assemini ’80, 0 a 2, primo stop della gestione di Graziano Mannu; pirotecnico, 3 a 3, tra Porto Rotondo e Li Punti; prima vittoria esterna del Guspini di Giampaolo Murru, a Ghilarza, 2 a 1; pari, 1 a 1, tra Kosmoto Monastir e Bosa.

                           

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C’è grandissima attesa per la sfida tra Carbonia ed Ossese, prima e seconda del campionato di Eccellenza regionale, divise da due punti, in programma questo pomeriggio, alle 15.00, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Carbonia arriva a questo appuntamento, snodo fondamentale sulla strada che porta alla promozione in serie D, reduce da due brillanti vittorie, ottenute a Nuoro e in casa con il Ghilarza. L’Ossese, da parte sua, ha iniziato il girone di ritorno con una vittoria in rimonta a Ghilarza (da 0 a 2 a 3 a 2) ed il pareggio casalingo con il Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu.

Il campionato è ancora lungo ma il Carbonia non vuole assolutamente fallire la grande opportunità odierna. L’Ossese, come il Carbonia, è una matricola e finora costituisce la più grande sorpresa della stagione. All’andata finì 1 a 1 con tanti rimpianti per il Carbonia. L’Ossese passò in vantaggio in avvio di partita con il bomber Michele Chelo, il Carbonia rimase in 10 uomini per l’espulsione di Samuele Curreli ma reagì da grande squadra, pareggiando con Marcello Angheleddu e sfiorando ripetutamente il goal della vittoria.

Il Carbonia non ha più Samuele Curreli, tornato alla Monteponi, ed al centro dell’attacco c’è ora Giuseppe Meloni, andato in goal due volte nelle tre partite disputate dopo il suo arrivo, prima a Castiadas, poi in casa con il Ghilarza. I suoi goal promettono di essere l’arma in più del Carbonia sia oggi sia nella corsa verso la serie D!

Le altre due dirette concorrenti per la promozione, Castiadas e Nuorese, sono attese da impegni ricchi di insidie. Il Castiadas in casa gioca in casa con la Ferrini; la Nuorese, scossa dalle due sconfitte consecutive subite con il Carbonia in casa e ad Uri (1 a 5), gioca a Gavoi il derby con il Taloro. La società barbaricina, alla ripresa degli allenamenti, ha costretto i calciatori ad una levataccia alle 6.00 del mattino, ha poi ha promosso Pietro Rudellat a team manager ed è tornata sul mercato tesserando il giovane attaccante Daniele Cannas, classe 2001, originario di Bitti e cresciuto nel vivaio del Cagliari, da dove è arrivato in prestito.

Sugli altri campi, l’Atletico Uri, la squadra più in forma del momento reduce com’è da cinque vittorie consecutive, gioca ad Arbus; scontri salvezza tra Ghilarza e Guspini e tra La Palma Monte Urpinu e San Marco Assemini ’80; la Kosmoto Monastir ospita il Bosa, il Porto Rotondo gioca con il Li Punti.

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Il Carbonia ha travolto il Ghilarza 4 a 0 ed è tornato solitario in vetta alla classifica del campionato di Eccellenza regionale. La seconda giornata di ritorno ha registrato la sconfitta del Castiadas sul campo del Guspini di Giampaolo Murru (2 a 3), il crollo della Nuorese ad Uri (1 a 5) ed il pari in extremis del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu ad Ossi (1 a 1). Ha perso in casa anche la Ferrini con la Kosmoto Monastir, 1 a 2. La squadra di Andrea Marongiu conduce ora con 2 punti di vantaggio sull’Ossese, 3 sul Castiadas, 5 sulla Nuorese e 9 sulla Ferrini. E domenica prossima al Comunale “Carlo Zoboli” ci sarà lo scontro diretto con la prima inseguitrice, la matricola Ossese.

La partita odierna con il Ghilarza è stata dominata dal Carbonia dall’inizio alla fine. Ci sono voluti 20 minuti per sbloccare il risultato, con un preciso colpo di testa del 19enne Suku Kassama Sariang, giunto all’ottavo goal stagionale e da lì in avanti il risultato non è mai stato in discussione. Numerose le palle goal costruite dalla squadra biancoblu, alcune svanite d’un soffio, anche per la bravura portiere del Ghilarza, ma prima del riposo Alessio Figos ha trovato il varco giusto per il goal del 2 a 0.

Nella ripresa il Carbonia ha continuato a comandare il gioco, Alessio Figos ha firmato il secondo goal personale e Giuseppe Meloni ha cercato ripetutamente la via del goal all’esordio casalingo, sfiorandolo ripetutamente, fino a quando lo ha trovato, al termine di un’azione tambureggiante, su preciso assist di Mattia Cordeddu.

Nel finale il Ghilarza, orgogliosamente, ha provato in ogni modo di creare i presupposti il goal della bandiera, senza riuscirvi per l’attenzione sempre alta della difesa del Carbonia, impeccabile anche nella giornata in cui Andrea Marongiu ha tenuto a riposo Federico Boi per un leggero infortunio. Nell’ultimo scorcio di partita il tecnico biancoblu ha effettuato alcuni cambi.

E’ finita tra gli applausi del pubblico e, in particolare, il solito ringraziamento dei giocatori ai Briganti che non hanno mai smesso di incitare la squadra, dal primo all’ultimo minuto.

Sono poi arrivate le notizie ufficiali da Guspini, Ossi ed Uri, a mettere la classica ciliegina sulla torta per festeggiare una domenica importantissima nella corsa verso la serie D.

Nell’intervallo sono state festeggiate le conquiste della Coppa Santa Barbara e della Coppa Capodanno delle squadre allievi e giovanissimi che nelle due finali hanno superato, con l’identico punteggio di 4 a 0 (lo stesso risultato poi maturato sul campo tra la prima squadra ed il Ghilarza), rispettivamente la Marco Cullurgioni Giba e la Monteponi. Anche nella passata stagione allievi e giovanissimi avevano vinto insieme le due coppe.

Giampaolo Cirronis

             

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Gli arrivi di Graziano Mannu sulla panchina del La Palma Monte Urpinu (Eccellenza regionale), subito dopo Natale, e di Fabio Piras su quella della Monteponi (Promozione regionale), ufficializzata stamane, rafforzano la presenza di tecnici di Carbonia sulle panchine dei due principali campionati regionali. Graziano Mannu, uno dei tecnici di più lunga e brillante esperienza nel campionato di Eccellenza, è tornato sulla scena dopo un anno e mezzo, al capezzale di una squadra “malata”, con l’obiettivo di ripetere l’impresa compiuta nel campionato 2017/2018 alla guida della Kosmoto Monastir. In precedenza ha guidato per sette stagioni consecutive il Carbonia, tra Eccellenza e Promozione, il Sanluri, il Ghilarza (con il quale ha vinto Coppa Italia e Super Coppa) e Castiadas. Ha iniziato la nuova esperienza nel campionato che ha avuto fin qui grande protagonista, capolista con Castiadas ed Ossese in campionato e finalista con l’Atletico Uri in Coppa Italia, la sua ex squadra, il Carbonia, guidata brillantemente da Andrea Marongiu, tecnico originario di Gonnesa ma ormai veterano al Carbonia, alla quarta stagione non consecutiva in panchina, dopo l’esperienza avuta da calciatore. Fabio Piras è tornato in panchina oggi, dopo l’esperienza avuta nella passata stagione alla guida del Carbonia, conclusa con un terzo posto, ed alcuni mesi di pausa, i primi dopo i tanti anni vissuti prima da calciatore, poi da allenatore nel settore giovanile, con l’obiettivo di rilanciare un’altra squadra “malata”, la Monteponi, costruita per vincere in estate e ricostruita quasi interamente prima di Natale, oggi ancora lontana dal vertice della classifica.

Nel girone A del campionato di Promozione, allena un altro tecnico di Carbonia, Titti Podda, una lunga carriera alle spalle (le esperienze più lunghe le ha vissute con la Gialeto ed il Siliqua, brevi quelle con Carbonia e Monteponi), quest’anno alla guida del Villamassargia. Marco Farci, originario di Paringianu, è protagonista con il Cortoghiana dei miracoli, secondo un anno fa in Prima Categoria, ripescato a seguito della fusione del Carbonia con il Samassi ed ora quarto in classifica al termine del girone d’andata e semifinalista in Coppa Italia con la Macomerese.

La pattuglia dei tecnici di Carbonia è forte anche nel girone B del campionato di Prima Categoria. Due delle quattro squadre sulcitane, infatti, sono guidate da un paio di stagioni da tecnici della città mineraria: la Fermassenti da Roberto Concas, l’Atletico Villaperuccio da Gian Marco Manca.

Da diversi anni non si ricorda una presenza così numerosa e qualificata di tecnici di Carbonia nei campionati regionali, a conferma della crescita del movimento che sicuramente potrà avere un’ulteriore spinta dai risultati delle squadre più attrezzate, Carbonia in testa. E ad alimentare la fiducia è sicuramente l’età media ancora giovane dei tecnici oggi protagonisti.

Giampaolo Cirronis