21 November, 2024
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Si terrà giovedì 29 agosto, alle ore 10,30, a sa Domo de sa cultura, via Newton 12, a Cagliari, la conferenza stampa di presentazione della 39ª Mostra artistica del pane, del dolce e dei vini da dessert, realizzata dalla Pro Loco Quartucciu. La Mostra, presentata domani in anteprima, alla presenza del sindaco di Quartucciu, Pietro Pisu, e della presidentessa della Pro Loco Anna, Chiara Loi, ospiterà una ricca esposizione di pane e dolci grazie alla partecipazione di espositori ed artigiani provenienti da diverse province della Sardegna.

L’Anteprima- In attesa della festa che si terrà nel paese di Quartucciu dal 21 al 23 settembre nell’ex casa Angioni, è previsto un evento in anteprima sabato 31 agosto, alle ore 20.30, sempre nella sede Domo de sa cultura, via Newton 12, che ospiterà una ricca esposizione di pane e dolci. Saranno presenti espositori ed artigiani provenienti da diverse provincie della Sardegna, e la serata sarà animata da suoni canti e balli popolari col gruppo folk Campidano di Quartucciu, accompagnati dai musicisti Massimo Carnevale ed Efisio Puddu.

E’ previsto anche uno spuntino sardo più un piatto tipico “Su Gateau”, dolce isolano di antica tradizione. Un croccante di mandorle al profumo di limone, citato anche nei romanzi del premio Nobel Grazia Deledda.

Il costo della serata con degustazione è di 8 euro.

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Il consigliere regionale della Lega Michele Ennas, è intervenuto ieri nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta Christian Solinas. Diversi i temi trattati.

«L’esempio concreto di quanto distante dai bisogni reali ci può portare la miopia politica è rappresentato dalla sanità – ha esordito Michele Ennas, al suo primo intervento dopo l’elezione -. La situazione in cui versa oggi il sistema sanitario nella nostra Regione è allarmante. I dati ci riportano un quadro di complessivo declino nel settore, che ci ha portato ad essere una delle regioni peggiori in assoluto. I tempi medi di attesa sono raddoppiati. Siamo tra gli ultimi per livelli di assistenza. I territori sono stati progressivamente privati dei servizi, costretti a confrontarsi con ospedali aperti part-time, come nel caso del Sulcis, e a una lotta giornaliera tra gli stessi ospedali per contendersi questa o quella professionalità, sempre in numero insufficiente, per assenza di un adeguata programmazione. Bisogna integrare l’assistenza medica nei sistemi locali, coinvolgendo pienamente tutti i protagonisti e gli attori e puntando ad una sanità che vuole essere facilmente raggiungibile e costantemente al servizio dell’utenza.»
Sul tema della riforma degli Enti locali e delle Province. Michele Ennas ha detto: «Come da tanti colleghi sostenuto, per ottenere risposte efficaci è necessaria in primo luogo una profonda riforma degli enti locali che ponga al centro i territori e i comuni, i quali devono essere autenticamente dotati delle risorse finanziarie necessarie per svolgere con penetrante efficacia, le loro funzioni. Nell’ottica complessiva di tale riforma-riorganizzazione, risulta indispensabile ripristinare la funzione determinante delle provincie, quali enti intermedi, ponendole al centro dell’attività dell’esecutivo e dotandole di mezzi finanziari adeguati per le azioni e gli interventi che risultano essere quanto mai necessari».
«Parlando di territori e delle loro esigenze, ma anche della loro rappresentanza in questa aula, mi sento in dovere di rilevare che è necessario al più presto mettere mano all’attuale legge elettorale – ha detto ancora il consigliere regionale di Iglesias -. Non è accettabile che alcuni territori non arrivino a eleggere il numero di candidati previsti per il collegio. Riferendomi al territorio da cui provengo, il Sulcis per un’assurda previsione della legge sostenuta da un complicato calcolo esprime soltanto due consiglieri regionali contro i quattro previsti per il collegio. E questo che essi siano di maggioranza o opposizione è un danno per il territorio. Su questo tema auspico ampia convergenza tra tutte le parti politiche di qualsiasi provenienza territoriale superando, per questa discussione e per le altre, quel deleterio campanilismo che, rivendicando una miriade di esigenze, di richieste, utili solo a ottenere piccoli risultati di facciata risulta poco funzionale allo sviluppo e alle esigenze dei cittadini.»
Altra azione determinante sottolineata da Michele Ennas è quella relativa alla «semplificazione burocratica. L’incomunicabilità, la mancanza di trasparenza, l’incertezza giuridica e gli adempimenti troppo onerosi, hanno generato una profonda incrinatura, soprattutto nei rapporti tra le imprese, i cittadini e i pubblici uffici, che ha provocato l’allontanamento di molti imprenditori italiani e stranieri che, purtroppo, non vogliono più investire in Sardegna anche per l’eccessiva ridondanza e lentezza del nostro sistema burocratico».
«Attraverso due importanti modifiche e con concreti interventi riguardo l’accesso al credito otterremo il risultato di far ripartire la crescita e quindi il lavoro di cui tanto è affamata la nostra isola. Su formazione e turismo. bisogna agire attraverso un concreto appoggio alla scuola e alla formazione al fine sia per invertire i drammatici dati sulla dispersione scolastica sia perché l’investimento sulla conoscenza è sempre la formula vincente da applicare. Solo attraverso un forte legame tra competenze, identità e lavoro, il sistema, complessivamente inteso, sarà in grado di dare risposte alla questione agropastorale, allo sviluppo dell’artigianato, a un turismo sostenibile che diventi effettivamente volano decisivo per la nostra economia – ha rimarcato Michele Ennas -. Occorre valorizzare i nostri prodotti impiegandoli nelle nostre mense, nelle nostre attività ricreative, favorendo quindi la diffusione di alimenti nostrani, sani e prodotti in Sardegna i quali spesso rappresentano eccellenze di livello internazionale. Solo così daremo alla parola identità un significato vero, ricca di contenuti e di valori, una parola in cui credere e che ci protegge. Sarà di fondamentale importanza il sostegno alle nuove tecnologie. La cittadinanza digitale e tutto ciò che ruota intorno ai nuovi e potenti strumenti di impresa che la tecnologia mette a disposizione. La Sardegna e i suoi cittadini, devono essere “collegati” autenticamente col mondo, al fine di favorire l’impresa, lo sviluppo, la creazione di posti di lavoro, determinando inoltre i presupposti affinché altre aziende operanti nel campo delle nuove tecnologie vedano nella nostra isola un luogo “amico”, dove portare investimenti.»
Michele Ennas ha concluso il suo intervento, con alcune considerazioni sul territorio del Sulcis Iglesiente: «L’attuale crisi che interessa la provincia del Sulcis Iglesiente Carbonia Iglesias, e non a caso uso questo termine per definire questo territorio, ha indubbiamente origine nelle recenti difficoltà delle sue realtà industriali, con conseguenze occupazionali devastanti. Il tasso di disoccupazione è altissimo, tra i più alti d’Italia, a cui si somma un utilizzo sempre più accentuato degli ammortizzatori sociali. Purtroppo siamo eredi di una situazione che non ha avuto ancora sbocchi credibili e ci impone un impegno profondo e determinato. Sono mancate scelte di programmazione che fossero indirizzate ad andare oltre modelli di sviluppo in via di declino e talvolta ci siamo fossilizzati in battaglie che guardavano più al passato che al futuro, mentre nel frattempo i nostri fratelli o figli andavano via per cercare un lavoro e un reddito per vivere in maniera dignitosa. E’ evidente che da noi la politica ha perso di vista il principio di responsabilità che impone di agire non solo guardando al bisogno immediato, che qualche volta rischia di tramutarsi in mero tornaconto, ma progettando anche la società che vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti. Dobbiamo quindi pensare a risposte concrete e dare sostegno a chi vuole salvaguardare il tessuto produttivo individuando nuove prospettive di sviluppo con particolare attenzione filiera dell’agro-alimentare, filiera per il risanamento ambientale e alla filiera del turismo, compreso il rilancio del Parco Geominerario.
Gli investimenti indirizzati alla salvaguardia delle imprese del comparto metallurgico (il presidente è coinvolto in prima persona nella vertenza Sider Alloys-Ex Alcoa), rappresentano un importante caposaldo degli interventi destinati a questo territorio, unitamente a una sapiente gestione dell’innovazione, della diversificazione produttiva e del rispetto degli standard ambientali. In tal senso il tema dell’energia e dei relativi costi risulta essere determinante Il presidente Solinas per conto della Regione Sardegna ha espresso la volontà di partecipare attivamente ai tavoli nei quali si sta discutendo il Phase Out previsto per il 2025 che coinvolge la Centrale Grazia Deledda di Portovesme. Come determinante è il tema delle infrastrutture, e delle bonifiche che non dovranno assolutamente essere sottovalutati in un ottica di rinnovamento del sistema di sviluppo del Sulcis. In particolare la programmazione delle bonifiche dovrà essere pazientemente e saggiamente modulata, con indicazioni certe in ordine alle tempistiche necessarie per arrivare alla conclusione delle relative opere. Occorre con coraggio pianificare interventi per messa in sicurezza e risanamento ambientale di aree industriali e aree minerarie dismesse. Elementi, questi ultimi, di vitale importanza in quanto il sistema ambientale del Sulcis Iglesiente costituisce, anch’esso, una risorsa per lo sviluppo del territorio.
Auspico per tutte queste tematiche – ha concluso Michele Ennas – l’istituzione di un tavolo permanente per la gestione delle vertenze principali e per l’urgente rimodulazione del Piano Sulcis».

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La voce appassionata di Rita Atzeri, con un’intensa interpretazione recitativa ha portato in scena “Maria di Eltili” di Bepi Vigna all’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu, concludendo la giornata inaugurale dell’evento “Una Miniera di Cultura”, coordinato dall’AES.

Il testo inedito di Vigna, sulle musiche di Alessandro Muroni, è stato occasione per parlare di temi molto attuali, dalla violenza sulle donne al problema dell’integrazione dei migranti e del diverso in generale.

In “Maria di Eltili” Vigna ha raccolto una tradizione orale piuttosto diffusa in Ogliastra, che riguarda una serie di racconti popolari ispirati alle incursioni dei mori saraceni. La leggenda vuole che Maria sia stata rapita e, dopo mille peripezie, sia riuscita a tornare a vivere nella sua Sardegna e a integrarsi nella propria comunità.

Questo patrimonio orale, rivisitato dalla fantasia dello scrittore, è stato quindi messo brillantemente in scena da Rita Atzeri sotto forma di melologo, un recital con voce narrante e musica.

La serata è stata caratterizzata dalla presentazione di due libri di racconti, molto vicini al fantasy.

Il primo è “Guardando le formiche dal basso” (Aipsa) di Roberto Paracchini, giornalista e scrittore, che ha illustrato ai presenti le differenze tra la scrittura puramente giornalistica e quella romanzata, per poi addentrarsi nelle trame complesse delle sue narrazioni, ricche di psicologismi e ambientazioni oniriche, tra realtà e fantasia.

Il secondo è “Peccato che sia giorno” (Cuec) di Silvia Serafi, scrittrice cagliaritana di grande simpatia, il cui stile narrativo ricorda atmosfere simili a quelle dei film di Hitchcock, ispirate peraltro alle teorie freudiane. Sono storie complesse ma dalla scrittura fresca e piacevole, inserite all’interno di diverse dimensioni narrative. Ciò che caratterizza in particolar modo i racconti della Serafi, è la tecnica narrativa dell’effetto sorpresa, dove alla fine niente è come sembra.

Nel corso della serata è stato presentato “Grazia Deledda. Una Vita per il Nobel”, di Maria Elvira Ciusa, edito da Carlo Delfino, dedicato a una delle grandi donne di valore: le “reinas” sarde.

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La Giunta regionale ha stanziato 30 milioni a favore di cantieri per la manutenzione straordinaria e lo sviluppo del territorio, destinati a contrastare la disoccupazione e favorire il reinserimento sociale dei lavoratori. Le risorse, reperite dopo una ricognizione sugli interventi inseriti negli Accordi di Programma Quadro della Programmazione FSC (ex FAS) 2000-2006, saranno inserite nella programmazione FSC 2014-2020 – Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna. Sempre su proposta della Presidenza, la Giunta ha anche deciso di finanziare, attraverso la realizzazione di piani d’intervento regionali, attività ed iniziative volte all’integrazione, all’inclusione sociale e alla convivenza dei cittadini di paesi terzi regolarmente presenti in Italia. A tal fine ha approvato le quattro proposte progettuali dell’Avviso Multi-azione OS2 Integrazione/Migrazione legale – ON2 Integrazione (Piani d’intervento regionali per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi) del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 adottato dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero del Lavoro. Nulla osta, infine, all’immediata esecutività della delibera con cui l’amministratore unico ha approvato il bilancio di previsione finanziario (2017-2019) e di cassa (2017) dell’Enas, l’Ente Acque della Sardegna.

Approvato in via definitiva, dopo il passaggio alla competente Commissione consiliare, l’elenco dei beni immobili del patrimonio regionale per i quali sarà avviata a breve la procedura di alienazione, come proposto dall’assessore Cristiano Erriu. Dall’elenco è stato stralciato il Centro intermodale di Ozieri (località Chilivani) in quanto, a seguito di più approfondite valutazioni con l’assessorato dell’Ambiente, il comune di Ozieri e gli altri enti locali del territorio, è emersa l’opportunità di una diversa destinazione per finalità pubbliche.
Per il servizio di trasporto e supporto scolastico a ragazzi con disabilità, come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena, è stato approvato lo stanziamento di 8,4 milioni di euro, da ripartire tra Comuni e Province, in base alle competenze e in misura proporzionale agli studenti. Destinati inoltre 100mila euro ai Comuni che si occuperanno delle manifestazioni celebrative dedicate ai personaggi illustri della cultura sarda. Sono previsti 15mila euro al Comune di Galtellì per omaggiare Grazia Deledda, 20mila a Cagliari per Antonio Gramsci e 7mila per le celebrazioni di Francesco Alziator, 25mila euro andranno invece a Nuoro per Sebastiano Satta, a Desulo 6mila euro per Antioco Casula “Montanaru” e 8mila euro a Collinas per Giovanni Battista Tuveri. Ancora, per Mario Delitala, celebrato all’interno dei progetti del comune di Orani, è previsto un finanziamento di 7mila euro; per Peppino Mereu stanziati 6mila euro a Tonara. Di Vadore Sini si occuperà il comune di Sarule, con 6mila euro di contributo regionale. Destinati infine al finanziamento di progetti a tutela delle minoranze linguistiche 1milione 100mila euro per la lingua sarda e 195mila euro per il catalano. Le risorse saranno ripartite tra le Province e la Città metropolitana di Cagliari per offrire un servizio omogeneo in tutto il territorio: lo sportello linguistico regionale coordinerà e supporterà gli sportelli linguistici sovracomunali.

Modificando la delibera di ripartizione dei contributi per il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle case di accoglienza, è stato deciso su proposta dell’assessore Luigi Arru di confermare la presenza di due Centri Antiviolenza a Cagliari, di prevedere che un Centro abbia sede nel capoluogo e l’ente gestore sia il Comune, che l’altro Centro abbia sede a Cagliari, con una sede operativa anche a Quartu Sant’Elena e che l’Ente gestore sia la Città Metropolitana.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato il recepimento del decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali n. 2490 del 25 gennaio 2017, avente per oggetto la Disciplina del regime di condizionalità e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di svilup¬po rurale, applicabile dal 1 gennaio 2017. Le regole di condizionalità comprendono i criteri di gestione obbligatori (CGO) e le norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA), con riferimento ai settori ambiente, cambiamento climatico e buone condizioni agronomiche del terreno, sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, nonché benessere degli animali. La Giunta ha poi approvato la terza variazione di bilancio di previsione in esercizio provvisorio dell’Agenzia agricola Agris Sardegna. L’esecutivo ha inoltre dato il via libera alle norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale; agrobiodiversità, marchio collettivo e distretti. Votata quindi l’istituzione e la disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità, dei biodistretti e dei distretti della pesca e dell’acquacoltura di qualità.

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Resterà aperta anche in questo fine settimana, dalle 9.00 alle 20.00, la mostra “Stato di Grazia, artisti e opere intorno a Grazia Deledda”, allestita nella hall del palazzo del Consiglio regionale di via Roma a Cagliari, nell’ambito della XX edizione di Monumenti aperti.

L’esposizione ricorda fra l’altro la ricorrenza dei 90 anni dalla nascita della grande scrittrice nuorese e degli 80 dall’assegnazione del premio Nobel per la letteratura.

Divisa in tre sezioni, è una sorta di viaggio nel mondo deleddiano, attraverso foto d’epoca ed immagini, e di racconto della Sardegna del primo Novecento, stagione culturale, intellettuale ed artistica quanto mai ricca di personaggi di grandissimo livello come Francesco Ciusa, Giuseppe Biasi, Eugenio Tavolara ed Antonio Ballero.

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“Mare e Miniere” prosegue la sua programmazione con un doppio appuntamento da non perdere. Si parte questa sera alle ore 20,30 al Teatro Electra (Piazza Pichi) di Iglesias con la sonorizzazione dal vivo di “Cenere”, film muto del 1916, tratto dal romanzo omonimo della scrittrice nuorese Grazia Deledda, e restaurato digitalmente. Prodotto da Arturo Ambrosio e dalla Caesar Film di Torino e girato per le esterne prevalentemente in Piemonte, in quanto la Sardegna non era raggiungibile a causa dei sommergibili austriaci, il film fu diretto da Febo Mari su soggetto della grande attrice Eleonora Duse, la quale dopo l’abbandono delle scene teatrali nel 1908, si convinse anche ad esserne lei stessa protagonista. La recitazione dell’attrice è singolarmente misurata (non parla mai davanti alla macchina da presa), in contrasto con quella di Febo Mari, che recita con una certa concitazione e parla continuamente. Cenere è anche l’unica interpretazione cinematografica della Duse.
Presentata in occasione dei cento anni dalla realizzazione della pellicola ed in collaborazione con la Fiera del Libro di Iglesias, questa produzione originale mescola musica, cinema e teatro in un tutt’uno di grande suggestione, con la voce narrante di Simonetta Soro che aprirà la serata tracciando un percorso utile alla visione del film, e successivamente la proiezione della pellicola, il cui commento sonoro è affidato alle musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Mauro Palmas (liuto cantabile), accompagnato da un ristretto ensemble acustico, composto da Alessandro Foresti (pianoforte) e Silvano Lobina (basso).

Domani, alle ore 11,00, “Mare e Miniere” si sposterà a Carbonia presso il teatro Centrale, per lo spettacolo “Nostra Patria è il Mondo Intero” con ideato e diretto da Mauro Palmas, figura di spicco nel panorama della musica mediterranea, da tantissimi anni impegnato con passione anche in un interessante percorso di ricerca teso al recupero della musica popolare, sarda e non solo, nella quale ha avuto grande spazio il repertorio della canzone storico-politica.L’intento di questo particolare recital, la cui realizzazione è stata patrocinata anche dalla presidenza del Consiglio regionale della Sardegna e dall’A.N.P.I., è di far riemergere in chiave più attuale, ma senza pretese revisionistiche, pagine archiviate della nostra musica e della nostra cultura, attraverso un equilibrato rigore filologico e un necessario spirito critico che il tempo e lo sviluppo della storia impongono.Il risultato è uno spettacolo di fortissimo impatto emotivo: un coinvolgente viaggio tra musica e parole che ripercorre, attraverso una nuova interpretazione creativa, le pagine indimenticabili della musica e della cultura popolare, legate fortemente ai capitoli sociali e civili dell’ italia dal 1860 al 1960; un percorso nella memoria, non solo musicale ma anche ideale e culturale, un viaggio nella storia rivisitata  con arrangiamenti freschi e moderni tra folk-music e raffinato jazz-swing, scandito e accompagnato dalle efficacissime letture sugli avvenimenti storico-politici di Bruno Gambarotta: uno dei più lucidi e brillanti protagonisti della scena culturale italiana. Un “libro” avvincente di storia musicale alternativa nel quale sfogliare, ascoltandole, ricche testimonianze canore di cultura popolare che difficilmente si trovano nelle versioni ufficiali, interpretate dallo spirito critico e ironico di Gambarotta, geniale nel saper osservare la contemporaneità e offrire una lettura sempre pungente della realtà. Tra i brani, che procederanno in un ordine storico-cronologico, prenderanno vita le letture dei testi originali di sua composizione. In scaletta  da “Andiremo in Roma Santa”, la più antica, un canto dei primi del ‘700, nato durante la guerra di successione spagnola, alle canzoni garibaldine tra le quali, “Rondinella d’Aspromonte” e “Camicia Rossa”, a quelli della resistenza, come “Partigiani chiamateci ancora” e “Bella Ciao”, passando attraverso i canti delle lotte operaie, quelli antifascisti e delle due guerre mondiali. Canti che fanno capaci di far rivivere i drammi e le sofferenze procurati dalla guerra e delle lotte politiche e sociali, o anche la semplice gioia di vivere. In scena grandissimi interpreti: Elena Ledda alla voce e Mauro Palmas alla voce e alle mandole, protagonisti indiscussi del canto sardo e della musica mediterranea; Maurizio Geri alla chitarra, Simonetta Soro, altra voce superba della musica sarda, Silvano Lobina al basso e Marco Argiolas al clarinetto e clarinetto basso.

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