21 November, 2024
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Cresce, tra i lavoratori, la preoccupazione per l’allungamento dei tempi di riavvio produttivo dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, dopo il rinvio dell’incontro fissato al Mise per il 9 ottobre, alle 15.00, su richiesta dei segretari nazionali di Fim-Cisl Raffaele Apetino, Fiom-Cgil Mirco Rota e Uilm-Uil Guglielmo Gambardella. Le organizzazioni sindacali avevano chiesto il 19 settembre l’incontro al dottor Giampietro Castano, responsabile Unità gestione vertenze delle imprese in crisi al ministero dello Sviluppo economico, per verificare ed approfondire alcuni punti sulla Sider Alloys, l’azienda neo proprietaria dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme. Nello specifico, le tre organizzazioni sindacali, a nome e per conto delle strutture territoriali e della rappresentanza sindacale unitaria, chiedono di verificare ed approfondire il Piano industriale, il nuovo assetto societario, le riattivazioni degli impianti e la partecipazione finanziaria (Invitalia, lavoratori).

Il giorno dopo la richiesta d’incontro, Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, aveva scritto alle organizzazioni sindacali FIOM-FSM-UILM-CUB e, per conoscenza, al presidente della Giunta regionale, che «Il percorso intrapreso a seguito dell’acquisizione dello stabilimento “Ex Alcoa” di Portovesme da parte della società Sider Alloys Italia s.p.a. e volto all’entrata nel capitale sia di Invitalia sia dei lavoratori in essa impegnati, è proseguito negli scorsi mesi ed è in fase di positiva conclusione. Sono in corso gli incontri finali propedeutici alla definizione puntuale delle modalità operative di ingresso e dei relativi corrispettivi, nonché dei passi formali da compiere per renderlo possibile.»

Nonostante queste rassicurazioni, il rinvio annunciato alla stessa Invitalia, alla Sider Alloys ed alle organizzazioni sindacali dal dottor Giampietro Castano, con la specificazione che a breve verrà comunicata la nuova data, non lascia tranquilli i lavoratori.

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I segretari nazionali di Fim-Cisl Raffaele Apetino, Fiom-Cgil Mirco Rota e Uilm-Uil Guglielmo Gambardella hanno chiesto un incontro al dottor Giampietro Castano, responsabile Unità gestione vertenze delle imprese in crisi al ministero dello Sviluppo economico, per verificare ed approfondire alcuni punti sulla Sider Alloys, l’azienda neo proprietaria dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme. Nello specifico, le tre organizzazioni sindacali, a nome e per conto delle strutture territoriali e della rappresentanza sindacale unitaria, chiede di verificare ed approfondire il Piano industriale, il nuovo assetto societario, le riattivazioni degli impianti e la partecipazione finanziaria (Invitalia, lavoratori).

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«Dopo la presentazione del Progetto di rilancio dello smetter di Portovesme da parte di SiderAlloys abbiamo bisogno di capire meglio tempi e scelte industriali,in particolare quella sulla produzione interna degli anodi che equivale ad una differenza di 70 lavoratori in più sull’organico complessivo di 376. Ad oggi manca ancora il via libera definitivo di Invitalia sul finanziamento.»

Lo ha detto nel primo pomeriggio Guglielmo Gambardella, coordinatore di settore della Uilm nazionale, al termine dell’incontro odierno al ministero dello Sviluppo economico.

«Ci attendiamo che entro il mese di maggio SiderAlloys scelga il Main Contractor per il revamping degli impianti per avviare la cantierizzazione dei lavori e partire con la riassunzione dei lavori ex Alcoa e far ripartire tutto il sistema dell’indotto – ha aggiunto Guglielmo Gambardella -. E’ necessario trovare la copertura economica straordinaria per gli ammortizzatori sociali dei lavoratori ex Alcoa in scadenza a fine giugno.»

«Il MiSE si è assunto l’impegno su questo tema – ha concluso Guglielmo Gambardella – di proporre una proposta al Parlamento per tutte le Aree di crisi complessa.»

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Si è appena concluso, al ministero dello Sviluppo economico, l’incontro convocato dal responsabile della Gestione operativa del ministero dello Sviluppo economico, Giampiero Castano, tra le parti interessate al progetto di rilancio produttivo dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, acquisito Il ministro Carlo Calenda ha confermato che che Invitalia entrerà con il 20% nel capitale societario di Sider Alloys e, a tal fine, Invitalia sta lavorando alla perizia per valutare il valore totale dell’azienda, per poi finalizzare la sua entrata nell’azionariato. Carlo Calenda, inoltre, ha spiegato che ai lavoratori sarà assicurata una quota del 5% delle azioni totali della società. La quota di partecipazione annuale sarà simbolica. Un rappresentante dei lavoratori parteciperà nel consiglio di sorveglianza. È la prima volta che questo accade in Italia con tali modalità. Tale operazione verrà concretizzata entro il mese di aprile.
Il Sindacato ha chiesto al Governo in quali modalità dovrà palesarsi tale “partecipazione dei lavoratori”, quali aspetti giuridici dovrà rispettare e quali saranno i diritti e i doveri e, soprattutto, i vantaggi.
Da qui al 3 maggio verrà analizzata la bozza di contratto per l’entrata di Invitalia nel capitale societario della Sider Alloys e dei lavoratori con il 5%. Entro il 3 arriverà la risposta da parte del Governo e della Regione sul rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per il secondo semestre 2018. Per il 3 maggio la Sider Alloys si è impegnata a discutere il Piano Industriale.
A domanda diretta sulle modalità di partecipazione dei lavoratori, dunque se consultiva, di indirizzo, o di partecipazione agli utili per il 5%, il Governo ha confermato che la partecipazione si declinerà anche con la ripartizione degli utili (economica) al 5% per tutti i lavoratori.

«L’annuncio fatto dal ministro Carlo Calenda dell’ingresso di Invitalia (20%) e di un’associazione dei lavoratori di ex Alcoa (5% senza scopo di lucro) nel capitale della NewCo di SiderAlloys è una sfida importante per concretizzare ed aiutare il processo di rilancio dello smelter – ha dichiarato poco fa Guglielmo Gambardella, coordinatore settore siderurgia della Uilm nazionale –Ci incontreremo di nuovo il 3 maggio per avere l’illustrazione del Piano Industriale per affrontare nel merito gli aspetti industriali ed occupazionali, anche quelli del relativo indotto. Chiederemo in quell’incontro – ha concluso Guglielmo Gambardella -, il rispetto dei tempi del riavvio perché i lavoratori soffrono da troppo tempo e gli ammortizzatori sociali sono quasi scaduti.»