22 December, 2024
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ROY PACI a Voci per la libertà - foto di Artax

Dopo il successo delle due prime serate con l’incontro con gli Zen Circus e la presentazione del libro di Maurizio Crosetti “Il suo nome è Fausto Coppi”, la rassegna piemontese “PeM! Parole e Musica in Monferrato” prosegue fino al 3 ottobre tra San Salvatore Monferrato, Valenza e Lu Cuccaro Monferrato, con appuntamenti, a ingresso gratuito, in luoghi di grande fascino tra le colline del Monferrato, sito Unesco, in provincia di Alessandria, a un’ora da Torino, Milano e Genova.

Il prossimo evento sarà il 30 settembre con “Di passi e di respiri”, una camminata letteraria al tramonto con Giuseppe Cederna, il noto attore di vari film di Gabriele Salvatores e di spettacoli teatrali di successo. Cederna accompagnerà i camminatori leggendo racconti e poesie sul tema dell’ambiente. La camminata prenderà il via alle 19,15 a San Salvatore Monferrato in località Salcido e si snoderà in un percorso di circa 5 km, entrando nel comune di Lu-Cuccaro Monferrato.

Cuore del festival sono una serie di incontri con artisti di primo piano della musica italiana, che non daranno vita a un concerto ma si racconteranno accompagnati da una manciata di canzoni al Parco della Torre di San Salvatore, intervistati dal direttore artistico di PeM, Enrico Deregibus.

Giovanni Truppi

Il primo sarà il 3 settembre Giovanni Truppi, uno dei personaggi più inventivi della nuova musica italiana, incensato dalla critica e ora anche dal pubblico, imprevedibile e mai banale.

Dopo di lui toccherà a Marina Rei, una vera musicista oltre che un punto fermo della canzone del nostro Paese (10 settembre); Roy Paci, trombettista e musicista di levatura internazionale, artefice di vari brani di successo (17 settembre); Ensi, rapper di grande notorietà, considerato il più grande freestyler italiano (20 settembre).

Valenza ospiterà due momenti della rassegna, il 22 settembre ed il 3 ottobre. Il primo (alle 18.30 all’Agriturismo Cascina Nuova, Strada per Pavia), intitolato “Outside inside”, sarà una conversazione sull’arte con Maria Luisa Caffarelli ed Antonio De Luca e con gli interventi musicali di Carlot-ta, pianista e cantautrice di forte personalità e talento. Il secondo, “La Sicilia di Camilleri”, vedrà protagonista la musica della cantautrice Francesca Incudine (vincitrice della Targa Tenco 2018 nella sezione dialetto) e il ricordo e le letture dello scrittore recentemente scomparso. La serata sarà al Centro comunale di Cultura.

In un ulteriore appuntamento, “Open Day A Villa Fortuna”, previsto per il 27 settembre, la Fondazione Capellino, che presto inizierà a San Salvatore i lavori di recupero urbanistico e agricolo-paesaggistico della sua futura sede proprio presso Villa Fortuna, inviterà il pubblico in questo meraviglioso scenariopresentando progetti di agricoltura sostenibile, con le musiche e i racconti di ospiti che il fondatore, Pier Giovanni Capellino, accogliesotto gli alberi secolari della villa.

PeM !” è diventato ormai un punto di riferimento a livello nazionale, come dimostrano la grande attenzione della stampa e i tanti artisti che vi hanno partecipato, nomi come Nada, Luca Barbarossa, Ghemon, Ex-Otago, Frankie Hi Nrg Mc, Irene Grandi, Diodato, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola, Francesco Baccini, Zibba, Pino Marino e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli. A coadiuvare nella direzione artistica Enrico Deregibus è Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007.

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Zen Circus

Ci saranno Roy Paci, Zen Circus, Marina Rei, Ensi, Giuseppe Cederna e molti altri nella 14a edizione di “PeM! Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri e musica tra San Salvatore Monferrato, Valenza e Lu Cuccaro Monferrato, in programma dal 25 agosto (con gli Zen Circus) al 3 ottobre. Una calendario di appuntamenti di qualità, a ingresso gratuito, in luoghi di grande fascino tra le colline del Monferrato, sito Unesco, in provincia di Alessandria, a un’ora da Torino, Milano e Genova.

Cuore della rassegna saranno una serie di incontri con artisti di primo piano della musica italiana, che si racconteranno accompagnati da una manciata di canzoni al Parco della Torre di San Salvatore Monferrato.

Si tratta di The Zen Circus, portabandiera del miglior rock italiano e reduci quest’anno dal successo a Sanremo (in programma in apertura, il 25 agosto); Giovanni Truppi, personaggio geniale e unico della nuova scena cantautorale e indie (il 3 settembre); Marina Rei, una vera musicista oltre che un punto fermo della canzone del nostro Paese (il 10 settembre); Roy Paci, trombettista e musicista di levatura internazionale, artefice di vari brani di successo (il 17 settembre); Ensi, rapper di grande notorietà, considerato il più grande freestyler italiano (il 20 settembre). Gli artisti saranno intervistati dal direttore artistico di PeM, Enrico Deregibus.

Ma quest’anno sarà fitto anche il calendario degli appuntamenti che mescolano la musica con altro. Il 26 agosto a Villa Genova a San Salvatore ci sarà una serata dedicata a Fausto Coppi con il giornalista di Repubblica Maurizio Crosetti, il critico letterario Giovanni Tesio e le canzoni degli anni Cinquanta e sul ciclismo, mentre il 30 agosto toccherà a una camminata letteraria (con partenza alle 19.30 da Salcido di San Salvatore e un percorso che si snoderà fra San Salvatore e Lu Cuccaro) con l’attore Giuseppe Cederna intitolata “Di passi e di respiri”. Valenza ospiterà invece due momenti della rassegna il 22 settembre e il 3 ottobre. Il primo (alle 18.30 all’Agriturismo Cascina Nuova, Strada per Pavia), intitolato “Outside to inside”, sarà una conversazione sull’arte con Maria Luisa Caffarelli ed Antonio De Luca e con gli interventi musicali di Carlot-ta, pianista e cantautrice di forte personalità e talento. Il secondo, “La Sicilia di Camilleri”, vedrà protagonista la musica della cantautrice Francesca Incudine (vincitrice della Targa Tenco 2018 nella sezione dialetto) e il ricordo e le letture dello scrittore recentemente scomparso. La serata sarà al Centro comunale di Cultura.

In un ulteriore appuntamento, il 27 settembre, la Fondazione Capellino, che presto inizierà a San Salvatore i lavori di recupero urbanistico e agricolo-paesaggistico della sua futura sede a Villa Fortuna, inviterà il pubblico in questo meraviglioso scenario presentando in un open day dalle 11 alle 21 progetti di agricoltura sostenibile, con le musiche e i racconti di ospiti che il fondatore, Pier Giovanni Capellino, accoglierà sotto gli alberi secolari della villa.

PeM !” è diventata ormai un punto di riferimento a livello nazionale, come dimostrano i tanti artisti che vi hanno partecipato, nomi come Nada, Luca Barbarossa, Ghemon, Ex-Otago, Frankie Hi Nrg Mc, Irene Grandi, Diodato, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola, Francesco Baccini, Pino Marino, Zibba e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli.

A coadiuvare nella direzione artistica Enrico Deregibus è Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007.

 

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Un festival unico, in cui gli artisti si raccontano accompagnati da una manciata di canzoni e in luoghi di grande suggestione. È “PeM ! Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri e musica tra San Salvatore Monferrato e Valenza, che anche quest’anno ha in serbo una edizione di alto livello, una serie di succosi appuntamenti a ingresso gratuito da fine agosto a fine settembre.

Lo testimoniano i primi ospiti annunciati, che confermano anche la vocazione della manifestazione a toccare mondi musicali molti diversi. Si tratta di Marina Rei, un punto fermo nella musica italiana (in programma il 10 settembre), Ensi, rapper di grande notorietà e fra i più apprezzati (il 20 settembre), Giovanni Truppi, personaggio geniale e unico della nuova scena cantautorale ed indie (il 3 settembre), senza dimenticare una incursione dentro alla storia del costume e dello sport italiano, con una serata (il 26 agosto) dedicata a Fausto Coppi con il giornalista di Repubblica Maurizio Crosetti, il critico letterario Giovanni Tesio ed uno spazio dedicato alle canzoni degli anni Cinquanta e a quelle sul ciclismo.

Altri nomi e appuntamenti sono in via di definizione e saranno annunciati prossimamente, così come le sedi di ogni singola serata, tutte comunque in luoghi in cui spiccano la bellezza e i colori delle colline del Monferrato, sito Unesco.

È questa una caratteristica fondamentale di una rassegna diventata ormai un punto di riferimento a livello nazionale, come dimostrano i tanti artisti che vi hanno partecipato, nomi come Nada, Ghemon, Ex-Otago, Frankie hi nrg, Luca Barbarossa, Irene Grandi, Diodato, Giorgio Conte, Vittorio De Scalzi, Massimo Bubola e, in ambiti non musicali, Guido Catalano, Ernesto Ferrero, Rosetta Loy, Gianluigi Beccaria, Natalino Balasso, Guido Davico Bonino, Anita Caprioli.

Anche quest’anno la rassegna si avvale della direzione artistica del giornalista Enrico Deregibus, coadiuvato da Riccardo Massola, ideatore della manifestazione nel 2007. Sarà proprio il direttore artistico a intervistare gli artisti, che si sveleranno con le parole e non solo con le loro canzoni.

In uno degli appuntamenti, la Fondazione Capellino, che presto inizierà a San Salvatore Monferrato i lavori di recupero urbanistico e agricolo-paesaggistico della sua futura sede Villa Fortuna, inviteràil pubblico in questo meraviglioso scenario presentando progetti di agricoltura sostenibile, con le musiche e i racconti di illustri ospiti che il fondatore, Pier Giovanni Capellino, accogliesotto gli alberi secolari della villa.

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Giornata fitta di appuntamenti, sabato 30 settembre, a Neoneli, per l’ottava edizione di “Licanìas”, il festival culturale ed enogastronomico in corso da ieri (giovedì 28) e fino a domenica (primo ottobre) nel piccolo paese del Barigadu, in provincia di Oristano.

Si comincia alle 11.00, a Casa Cherchi, con una riflessione sul tema dello spopolamento dei piccoli paesi nell’incontro dal titolo “Culle vuote, scenari possibili futuri”, con Giulia Rivellini, professore associato di Demografia e Statistica Sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano, a colloquio con la giornalista Simonetta Fiori, inviata del quotidiano la Repubblica. Autrice di numerosi articoli pubblicati su volumi e riviste nazionali e internazionali, Giulia Rivellini ha rivolto la sua più recente attività di ricerca principalmente allo studio integrato tra i comportamenti demografici individuali e la dimensione del contesto territoriale e relazionale, con riferimento alle tematiche dell’invecchiamento, del supporto sociale, dell’instabilità coniugale e della life satisfaction. 

Tiene banco nel pomeriggio “sa fregulada”, l’immancabile gara di cucina, uno dei momenti più attesi di “Licanìas”, che vedrà sfidarsi alcuni tra i migliori chef della Sardegna nella preparazione di ricette originali a base di fregula, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro. In lizza a partire dalle 16.00, nella competizione culinaria promossa con il coordinamento del Grande Maestro della ristorazione Guido Murtas e dal presidente regionale dell’Unione Cuochi Elia Saba, sette chef: Roberto Paddeu (delle Botteghe Frades di Porto Cervo), Daniele Sechi (del Blu Restaurant di Golfo Aranci), Leonardo Marongiu (del ristorante HUB di Macomer), Sara Congiu (dell’Antica Dimora “Il Gruccione” di Santu Lussurgiu), Marco Norio (del birrificio-osteria Horo di Sedilo), Francesco Murtas (del ristorante Al Gambero Rosso di Bosa) e Daniele Tanda (del ristorante La Rosa dei Venti di Porto Torres). Presenta la giornalista Alessandra Addari.

I piatti preparati passeranno al vaglio della giuria presieduta dall’enogastronomo Paolo Zaccaria e composta dal delegato ONAV Sardegna Quirico Mura, dallo chef del ristorante “Su Carduleu” di Abbasanta Roberto Serra, dall’enogastronomo Tommaso Sussarello e dai giornalisti Dario Cappelloni, Roberto Ripa e Pasquale Porcu. Dopo la degustazione dei piatti in gara, a partire dalle 17.00, il vincitore viene incoronato alle 20.00 nella cerimonia di proclamazione e premiazione e di consegna degli attestati agli chef partecipanti.

Tre diversi appuntamenti scandiscono la serata in piazza Italia: il primo, alle 19.00, è l’incontro “Culture e sapori dei paesaggi rurali”, con Marco Bolasco, direttore area enogastronomica di Giunti Editore e consigliere di amministrazione di Slow Food, e con il coordinatore della guida I vini d’Italia de L’Espresso Maurizio Valeriani; dialoga con loro la critica enogastronomica Erica Battelani, amministratore delegato e responsabile dei contenuti del sito Via dei Gourmet.

Alle 21.00 riflettori puntati sul poeta e performer Guido Catalano di scena con il reading dei versi racchiusi nel suo ultimo libro “Ogni volta che mi baci muore un nazista” (Rizzoli): sono versi che fanno ridere, surreali e fulminanti, quelli che questo artista della parola (“Per essere un poeta son troppo di buon umore”, si legge nella pagina BIO del suo sito) propone nelle sue divertenti e stralunate performance sui palchi dei centri sociali e dei festival letterari come negli spazi più raccolti di circoli, bar e librerie. Torinese, classe 1971, Guido Catalano è autore di sette libri di poesie (circa trentamila copie vendute per “Ti amo ma posso spiegarti”, del 2012, e “Piuttosto che morire m’ammazzo”, del 2013, pubblicati da Miraggi Edizioni) e di un romanzo, “D’amore si muore ma io no” (Rizzoli), uscito l’anno scorso con l’emblematico sottotitolo “Il primo romanzo dell’ultimo dei poeti”.

Chiusura di serata, alle 22.00, con Ginevra Di Marco accompagnata da Francesco Magnelli alle tastiere e Andrea Salvadori alla chitarra in un live del suo ultimo album, “La Rubia canta la Negra”, dedicato a Mercedes Sosa, la grande voce folk argentina (1935-2009), simbolo della lotta per i diritti civili della sua terra. Un disco che rappresenta la tappa più recente (è uscito lo scorso maggio) del percorso artistico che la cantante fiorentina, già prima voce accanto a Giovanni Lindo Ferretti nei gruppi CSI e PGR, porta avanti dal 1999 con la collaborazione di Francesco Magnelli: una carriera solista sempre più aperta verso le altre culture, a partire dal progetto Stazioni Lunari, un evento che ogni volta si rinnova di artisti diversi. Canti dai margini del mondo e della storia, dai Balcani all’America Latina, dagli italiani del Sud a quelli della sua terra, la Toscana: un mondo in cui la voce di Ginevra Di Marco si conferma interprete a tutto tondo sposando con trasporto e generosità la vitalità delle proteste popolari, le doglianze e le meditazioni sulla difficile arte di stare al mondo, i volti diversi e complementari dell’amore.

A Ginevra Di Marco spetta anche il compito di aprire domenica, 1 ottobre, la giornata conclusiva di Licanìas: accompagnata ancora da Andrea Salvadori alla chitarra, proporrà alle 10.30 una serenata mattutina dal balcone della biblioteca in via san Pietro.

Alle 11.00 a Casa Cherchi è invece in programma un incontro dal titolo “Felicità d’Italia”, paesaggio, arte, musica e cibo, con la giornalista Simonetta Fiori e Piero Bevilacqua, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza. La conversazione è seguita da un aperitivo con prodotti locali. Dalle 11.30 alle 13.00, a Sa ‘omo ‘e Bona, spazio a un laboratorio sulla preparazione manuale della fregula.  

Nel pomeriggio due appuntamenti in contemporanea alle 16.00: nel centro storico si snoda un concerto con i cori a tenores S’Angelu di Neoneli, Sa Niera di Pattada e Gonare di Sarule; a Casa Cherchi si tiene invece la tavola rotonda “Industria Culturale e Festival Letterari” con la partecipazione del giornalista e scrittore Romano Cannas (direttore della sede Rai della Sardegna dal 2003 al 2013), dell’operatrice culturale Mattea Lissia, ideatrice del festival letterario “Pazza Idea”, dello storico dell’arte Christian Caliandro e dell’archeologa Maria Antonietta Mongiu, assessore regionale all’Istruzione e ai Beni culturali nella giunta Soru, negli anni in cui ha visto la luce la legge regionale sarda sui festival e i progetti di promozione della lettura.  

In piazza Barigadu, alle 17.30 un momento di festa e convivialità con la degustazione (al costo di dieci euro) dei due piatti tipici della tradizione culinaria neonelese: “Sa fregula istuvada” e “sa cassola”. Accompagna gli assaggi la musica di Salvatore Corda all’organetto e alla fisarmonica. Poi, a partire dalle 20.30 in piazza Italia, sipario sull’ottava edizione di Licanìas con Nada in concerto con brani del suo repertorio accompagnata dalla A Toys Orchestra.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, ma attraverso il ricavato dalle vendite del merchandising si punta a colmare la parte scoperta delle spese di viaggio degli studenti pendolari di Neoneli che frequentano le scuole superiori.

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Guido Catalano (m)

“A diciassette anni ho deciso che volevo diventare una rock star. Poi ho capito che forse non ce la facevo e ho ripiegato su poeta professionista vivente, che c’erano più posti liberi”. Si presenta così Guido Catalano, il poeta e performer torinese atteso con la sua ironia in versi venerdì 29 gennaio a Cagliari per un reading a Palazzo Siotto (in via dei Genovesi, 114), con inizio alle 21,30, che attraverserà la sua produzione letteraria (edita e non): un insieme di scritti che oggi conta sei libri di poesie (circa ventimila copie vendute solo per gli ultimi due, “Ti amo ma posso spiegarti” ePiuttosto che morire m’ammazzo, pubblicati da Miraggi Edizioni), in attesa del primo romanzo, “D’amore si muore ma io no”, in uscita il mese prossimo (per Rizzoli).

Sono versi che fanno ridere di cuore e di pancia, intrisi di romanticismo e tenerezza, surreali e fulminanti, quelli che questo artista della parola, capace di collezionare oltre centocinquanta reading all’anno, propone nelle sue divertenti e stralunate performance sui palchi dei centri sociali e dei festival letterari come negli spazi più raccolti di circoli, bar e librerie.

Quarantacinque anni da compiere il 6 febbraio, studi in Lettere Moderne e un’esperienza giovanile come cantante in un gruppo rock demenziale, oltre a scrivere ed esibirsi in giro per l’Italia, Guido Catalano collabora con Smemoranda, cura un blog sul Fatto Quotidiano e una rubrica settimanale nella trasmissione Caterpillar su Radio 2.

Unica tappa in Sardegna, il suo appuntamento a Cagliari è presentato in coproduzione dalla cooperativa cagliaritana Vox Day e la milanese Via Audio (che cura il booking e management di Catalano) con la collaborazione della Fondazione “Giuseppe Siotto”.

 

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Il festival “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz”, dopo aver chiuso i battenti di un’edizione straordinaria, regala ancora emozioni musicali. Nella storica Piazza del Nuraghe, questa sera, infatti, andrà in scena l’arrivederci alla prossima edizione, con la partecipazione straordinaria della Bandakadabra, la superlativa marching band che da anni accompagna e partecipa alla rassegna arresina, presentatasi ieri in anteprima al termine del concerto della Fire! Orchestra. Il rapporto che lega il festival alla Banda è ormai diventato amicizia, trascendendo il rapporto professionale, tanto che ogni ritorno della marching band torinese è salutato con gioia dall’intera comunità di Sant’Anna Arresi.

La grande festa è programmata a partire dalle ore 21.30, sino a tarda notte, ci sarà musica e divertimento per allontanare la malinconia che accompagna la fine del festival. Una chiusura in allegria che proietterà con la testa al futuro e alla prossima edizione. L’ingresso sarà gratuito ed aperto a chiunque voglia festeggiare i primi 30 anni di vita dell’associaizone culturale Punta Giara e del Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”.

Carlo Petrini, giornalista, fondatore di Slow Food, l’ha definita una “fanfara urbana”. Calzante definizione per una marching band che fa della città il suo panorama d’elezione e della strada non solo il luogo in cui esibirisi, ma anche dove tratte ispirazione.

Nata nel 2005 a Torino, la Bandakadabra ha saputo percorrere negli anni un percorso artistico che l’ha portata prima a esplorare le sonorità della musica balcanica e mitteleuropea, per poi approdare su un repertorio originale, in cui prevale l’influenza jazz e latin.

I brani sono composti da Massimo Rossi, sassofonista della band con una sensibilità artistica poliedrica, capace di spaziare tra generi diversi con intelligenza e raffinatezza.

Nel 2013 il gruppo cambia pelle, stile e formazione: alcuni componenti lasciano la band che si arricchisce di giovani musicisti con una solida esperienza live (Africa Unite, Sweet Life Society, Persiana Jones).

L’elemento teatrale resta affidato alla verve dissacrante dell’istrionico percussionista Gipo Di Napoli, front-man storico del gruppo. La Bandakadabra inizia così a offrire spettacoli ironici e surreali, dove la musica si unisce all’improvvisazione e al teatro. Il risultato di questa sovrapposizione di stili è uno show musicale trascinante che in pochi mesi raggiunge le 60 repliche in giro per l’Italia e all’estero.

L’avvenuta maturazione del gruppo è inoltre testimoniata dal livello delle collaborazioni realizzate negli anni: oltre ad aver ospitato nei suoi live Carlo Actis Dato, Gianluigi Carlone (Banda Osiris) e Roy Paci, nel 2013 la fanfara torinese inizia a lavorare con i Marta sui Tubi, uno dei gruppi più interessanti della scena musicale italiana, il poeta Guido Catalano, autore di composizione ironiche e stralunare, e Fabio Barovero, musicista, compositore e produttore artistico.

Capace di affrontare sia concerti itineranti che da palco, la Bandakadabra ha prodotto due album ed è stata coinvolta nelle registrazioni del live dei Marta sui Tubi nella raccolta “Balkanica!” dei FeelGoodProductions nel disco di natale pubblicato da Federico Siriani, nelle colonne sonore dell’ultimo film di Davide Ferrario, scritte da Fabio Barovero, e nel disco d’esordio della Banda Elastica Pellizza, vincitrice della Targa SIAE Tenco nel 2009.

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