22 November, 2024
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Dal 5 al 7 luglio, a Santa Margherita ligure, si terrà la 15ª edizione del Premio Bindi, una delle rassegne musicali più prestigiose della musica italiana, per tre serate che omaggeranno passato, presente e futuro della canzone d’autore.

La prima serata del festival vedrà esibirsi presso l’Acoustic Stage (ore 21.30) i Cartabianca, duo vincitore del concorso “Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore”, ed Agnese Valle, vincitrice del Premio Mario Panseri 2018. Agnese Valle si esibirà con la partecipazione di Pino Marino, coautore del brano vincitore del Premio Panseri, “Come la punta del mio dito”. Conduce la serata Enrico Deregibus. Inoltre verrà presentato il volume “I ragazzi che…”, raccolta di riflessioni, poesie e disegni realizzati da persone con disabilità del Centro Anffas Villa Gimelli. Il libro è a cura dei servizi bibliotecari del comune di Santa Margherita Ligure.

La seconda giornata del Premio Bindi inizierà alle 18 con la prima esibizione degli otto finalisti di questa edizione: (in ordine alfabetico) Daniele Aliperti, Lamine, Leanò, Francesco Lettieri, Nevruz, Sale, Micaela Tempesta ed Il Terzo Istante. In serata sarà la volta della seconda esibizione. Conduce la serata Massimo Cotto.

La giuria sarà composta da: Massimo Poggini (giornalista/direttore Spettakolo.it), presidente di giuria, Roberta Balzotti (Rai), Claudio Cabona (giornalista), Daniela Cappelletti (Radio Italia), Armando Corsi (musicista), Massimo Cotto (autore/conduttore), Gaetano d’Aponte (Premio Bianca d’Aponte), Daniela Esposito (ufficio stampa), Guido Festinese (critico musicale), Riccardo Loda (Warner Chappell italiana), Elisabetta Malantrucco (RadioRai), Lucia Marchiò (Repubblica), Marco Mori (AudioCoop), Francesco Paracchini (L’Isola che non c’era), Ezio Poli (L’Isola ritrovata).

Sempre sabato verrà assegnato il Premio Bindi New Generation. Quest’anno sarà premiato Venerus, una delle nuove proposte più interessanti dello scenario musicale indipendente. Con il debut EP A Che Punto È La Notte (Asian Fake), una delle sorprese discografiche dello scorso anno, e il recente EP Love Anthem, l’artista milanese ha conquistato pubblico e critica.

Quest’anno la serata conclusiva sarà dedicata a Fabrizio De André, uno dei cantautori fondamentali e più iconici della storia della musica italiana.

Presso l’Acoustic Stage alle 18.30 ci sarà il consueto happening pomeridiano condotto da Enrico Deregibus. In programma la live performance del vincitore del Premio Bindi 2019. Successivamente il pubblico incontrerà il cantautore Federico Sirianni e potrà assistere alla presentazione del libro “Il pianeta della musica”, insieme all’autore Franco Mussida, e “Massimo Riva Vive!”, con l’intervento degli autori Massimo Poggini e Claudia Riva e l’introduzione di Elisabetta Malantrucco.

Alle 21.30 ci si sposterà all’Anfiteatro Bindi, con le esibizioni di Federico Sirianni, Morgan e The André, per una serata unica e imperdibile che ripercorrerà i capitoli della vita musicale di De Andrè. Morgan riceverà il Premio Bindi alla Carriera 2019: spazio anche a Franco Mussida, vincitore del Premio Bindi Artigianato della Canzone 2019. Conduce la serata Massimo Cotto.

Il Premio Bindi è una vetrina musicale per gli artisti emergenti, un happening per la promozione di progetti di qualità, un’occasione per le nuove realtà musicali di confrontarsi su un palco prestigioso, davanti ad una giuria di esperti e di addetti ai lavori: tre serate con ospiti di prestigio, a significare la continuità artistica tra artisti affermati e cantautori in rampa di lancio. Il Premio Bindi, dedicato al mai dimenticato Umberto Bindi e con la direzione artistica di Zibba, è da sempre una realtà di incontro, di scambio e di crescita artistica, esaltata da giurati di assoluta qualità, provenienti dal mondo dell’industria musicale italiana.

«Il Premio Bindi non è soltanto un appuntamento fisso dell’estate di Santa Margherita Ligure: si è consolidato nel panorama della musica cantautorale italiana diventando un punto di riferimento per tanti giovani artisti. Ed è tuttora un piccolo grande contributo per tener vivo il ricordo di Umberto Bindi, un uomo gentile, buono e un grande artista» (Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure).

Il palco del Bindi ha ospitato negli anni grandi nomi della musica italiana come Gino Paoli, Mauro Pagani, Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi, Morgan, Niccolò Fabi, Andrea Mirò, Frankie Hi NRG, Cristina Donà, Francesco Baccini, Pacifico, Paolo Jannacci, Alberto Fortis, Fausto Mesolella, Avion Travel, Vittorio De Scalzi, Maurizio Lauzi, Carlo Fava, Massimo Bubola, Quintorigo, Renzo Rubino, Enzo Iacchetti, Filippo Graziani, Cristina Donà, Mario Venuti, Izi.

Il Premio Bindi è sostenuto dal contributo del comune di Santa Margherita Ligure, della Regione Liguria e della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

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Venerus

Si avvicina la 15ª edizione del Premio Bindi. Dal 5 al 7 luglio a Santa Margherita Ligure (GE) ritorna il fascino di una delle rassegne musicali più prestigiose della musica italiana, per tre serate che omaggeranno passato, presente e futuro della canzone d’autore.

I finalisti di questa edizione, che si esibiranno sabato 6, saranno (in ordine alfabetico) Daniele Aliperti, Lamine, Leanò, Francesco Lettieri, Nevruz, Sale, Micaela Tempesta e Il Terzo Istante. Ogni finalista si esibirà davanti alla giuria due volte: al pomeriggio, sul palco sul lungomare, proporrà due propri brani in versione acustica, mentre alla sera, sul palco dell’anfiteatro Bindi, toccherà all’interpretazione di un brano di Umberto Bindi e di un proprio brano.

La giuria, proveniente dal mondo dell’industria e del giornalismo musicale italiano sarà composta da: Massimo Poggini (giornalista/direttore Spettakolo.it), presidente di giuria, Roberta Balzotti (Rai), Claudio Cabona (critico musicale), Daniela Cappelletti (Radio Italia), Armando Corsi (musicista), Massimo Cotto (autore/conduttore), Daniela Esposito (ufficio stampa), Guido Festinese (critico musicale), Riccardo Loda (Warner Chappell italiana), Elisabetta Malantrucco (RadioRai), Lucia Marchiò (Repubblica), Marco Mori (AudioCoop), Francesco Paracchini (rivista L’Isola che non c’era), Ezio Poli (L’Isola ritrovata).

Sempre sabato verrà assegnato il Premio Bindi New Generation. Quest’anno sarà premiato Venerus, una delle note più liete tra le nuove proposte dello scenario musicale indipendente. Con il debut EP A Che Punto È La Notte (Asian Fake), una delle sorprese discografiche dello scorso anno, e il recente EP Love Anthem, l’artista milanese ha conquistato pubblico e critica.

Il Bindi è una vetrina musicale per gli artisti emergenti, un happening per la promozione di progetti di qualità, un’occasione per le nuove realtà musicali di confrontarsi su un palco prestigioso, davanti ad una giuria di esperti e di addetti ai lavori: tre serate con ospiti di prestigio, a significare la continuità artistica tra artisti affermati e cantautori in rampa di lancio. Il Premio Bindi, dedicato al mai dimenticato Umberto Bindi, è da sempre una realtà di incontro, di scambio e di crescita artistica.

«Il Premio Bindi non è soltanto un appuntamento fisso dell’estate di Santa Margherita Ligure: si è consolidato nel panorama della musica cantautorale italiana diventando un punto di riferimento per tanti giovani artisti. Ed è tuttora un piccolo grande contributo per tener vivo il ricordo di Umberto Bindi, un uomo gentile, buono e un grande artista» (Paolo Donadoni, sindaco di Santa Margherita Ligure).

Nelle prossime settimane saranno annunciati nuovi ospiti: il Premio Bindi sarà ancora una volta capace di illuminare i vari mondi della musica italiana, esaltando eccellenze e novità del suo panorama.

Il palco del Bindi ha ospitato negli anni grandi nomi della musica italiana come Gino Paoli, Mauro Pagani, Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi, Morgan, Niccolò Fabi, Andrea Mirò, Frankie Hi NRG, Ron, Cristina Donà, Francesco Baccini, Pacifico, Paolo Jannacci, Alberto Fortis, Fausto Mesolella, Avion Travel, Vittorio De Scalzi, Maurizio Lauzi, Carlo Fava, Massimo Bubola, Quintorigo, Renzo Rubino, Enzo Iacchetti, Filippo Graziani, Cristina Donà, Mario Venuti, Izi e Coma_Cose.

 

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La magia di una della rassegne musicali più prestigiose della musica italiana torna in un’edizione, la quattordicesima, che porterà dal 6 all’8 luglio, sul palco dei Giardini a Mare di Santa Margherita Ligure, davanti all’anfiteatro Bindi, i nuovi talenti del panorama cantautorale nazionale. Al centro del Premio Bindi 2018 ci sarà infatti, come sempre, la canzone d’autore, declinata in tutte quelle sfaccettature che la rendono ancora oggi perno imprescindibile della musica italiana. Il tutto con la direzione artistica di Zibba.

Una vetrina musicale per gli artisti emergenti, un happening per la promozione di progetti di qualità, un’occasione per le nuove realtà musicali di confrontarsi su un palco prestigioso, davanti ad una giuria di esperti e di addetti ai lavori: tre serate con ospiti di prestigio, a significare la continuità artistica tra artisti affermati e cantautori in rampa di lancio. Il Premio Bindi, dedicato al mai dimenticato Umberto Bindi, è da sempre una realtà di incontro, di scambio e di crescita artistica, esaltata da giurati di assoluta qualità, provenienti dal mondo dell’industria musicale italiana.

Venerdì 6 luglio

Proiezione: “La canzone d’autore secondo Enrico de Angelis”

Esibizione dei vincitori dei contest “Duel” (Chiara Effe) e “Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore” (Le teorie di Copernico)

Sabato 7 luglio

Contest del Premio Bindi con l’esibizione degli 8 finalisti

Ospite: Armando Corsi

Premio Artigianato della Canzone: Ernesto Assante

Domenica 8 luglio

Incontri pomeridiani

Ron

Coma_Cose

Mirco Menna

Roberta Giallo (Vincitrice Premio Bindi 2017)

La prima sera ci sarà spazio per la proiezione del docufilm “La canzone d’autore secondo Enrico de Angelis”, del regista Michelangelo Ricci. L’opera propone un montaggio di riprese e interviste al giornalista Enrico de Angelis, storico della canzone e ventennale direttore artistico del Premio Tenco di Sanremo. Ricci proporrà anche alcuni suoi brani in veste di cantautore. Alla serata parteciperà inoltre la vincitrice del contest torinese “Duel – Cantautori a confronto”, Chiara Effe, e i vincitori del contest romano “Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore”, le Teorie di Copernico.

Il 7 luglio vedrà l’esibizione degli 8 finalisti: Paolo Antonio, Braschi, Massimiliano D’Alessandro, Federico D’Annunzio, Roberta De Gaetano, Elasi, Jack Jaselli, Lisbona. Caratteristica fondamentale del contest del Premio Bindi è quella di non premiare una singola canzone ma l’artista nel suo complesso. Infatti ogni finalista si esibirà davanti alla giuria due volte: al pomeriggio sul palco sul lungomare proporrà due propri brani in versione acustica, mentre in serata, sul palco dell’anfiteatro Bindi, toccherà all’interpretazione di una cover di un cantautore italiano e a un proprio brano. A condurre la serata sarà Massimo Cotto.

Per questa edizione i componenti della giuria saranno: Ernesto Assante (Repubblica), Roberta Balzotti (Rai), Armando Corsi (musicista), Massimo Cotto (Virgin Radio), Gaetano d’Aponte (Premio Bianca d’Aponte), Enrico de Angelis (storico della canzone), Daniela Esposito (ufficio stampa), Guido Festinese (Manifesto), Riccardo Loda (Warner Chappell), Elisabetta Malantrucco (Rai), Christian Marras (produttore), Lucia Marchiò (Repubblica Genova), Mirco Menna (musicista), Francesco Paracchini (L’isola che non c’era), Andrea Podestà (saggista e segretario di giuria), Massimo Poggini, Ezio Poli (L’isola ritrovata), Massimo Schiavon (Queste piazze davanti al mare).

Il vincitore riceverà il Premio Bindi 2018 e una borsa di studio in denaro, mentre il miglior autore sarà premiato da Warner Chappell Music Italiana con la Targa Giorgio Calabrese e una borsa di studio e il miglior arrangiamento riceverà la Targa Quirici. La Targa per la Migliore Canzone verrà consegnata dall’etichetta Platonica. Durante la giornata Ernesto Assante riceverà il Premio Artigianato della Canzone. Durante la serata Armando Corsi presenterà “Luigi”, album dedicato a Luigi Tenco e realizzato con Roberta Alloisio, grande artista e grande amica del Premio Bindi prematuramente scomparsa.

Domenica 8 nel pomeriggio ci sarà il tradizionale happening con incontri e showcase. Si esibiranno il neovincitore del Premio Bindi 2018 e Roberta Giallo (vincitrice nel 2017). Spazio poi per la presentazione, condotta da Elisabetta Malantrucco del volume “Evviva Sanremo. Il festival della canzone italiana tra storia e pregiudizio” di Paolo Jachia e Francesco Paracchini (Editrice Zona) con interventi musicali di Patrizia Cirulli, che proporrà alcuni brani del suo album “Sanremo d’autore”. Infine, un incontro-intervista con Ron.

Alla sera sarà protagonista proprio Ron, che ritirerà il Premio alla Carriera, onorando la memoria di Lucio Dalla con un set a lui dedicato. Il Premio intende sottolineare il valore artistico di tutto il percorso di Ron, autore e interprete di tante canzoni significative, da “Piazza grande” a “Non abbiam bisogno di parole” a “Attenti al lupo”, nonché eccelso musicista e arrangiatore. Il ricordo di Lucio Dalla passerà anche attraverso l’esibizione di Mirco Menna e quella della vincitrice del Bindi 2017 Roberta Giallo.

 

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Voce della Sardegna per eccellenza, è la cantante Elena Ledda che si aggiudica con Lantiàs (S’Ard Music) il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana assegnato al Miglior Album del 2017.

Giunto alla 14a edizione, il Premio Loano è il principale riconoscimento per la musica di tradizione in Italia ed è consegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre sessanta giornalisti specializzati.

Dal 23 al 27 luglio cornice della manifestazione – la prima a cura del nuovo direttore artistico Jacopo Tomatis – sarà come sempre l’omonima cittadina ligure in provincia di Savona ed avrà come titolo riGenerazioni. Un’edizione dedicata dunque ai passaggi generazionali nella musica di tradizione, con un occhio rivolto agli sviluppi contemporanei più vivaci e originali della scena folk italiana.

Al secondo posto si classifica Canti, ballate e ipocondrie d’ammore di Canio Loguercio ed Alessandro D’Alessandro (Squilibri); mentre il Canzoniere Grecanico Salentino conquista il terzo posto con Canzoniere (Ponderosa).

Quest’anno debutta inoltre anche il Premio Loano Giovani, assegnato dalla giuria di giornalisti alla miglior produzione musicale di musicisti under 35 che non abbiano pubblicato più di due album. Il disco più votato è stato La muta vita delle Lame da Barba (autoproduzione).

La direzione artistica e l’organizzazione del Premio Loano hanno attribuito come di consueto il Premio alla Carriera ed il Premio alla Realtà Culturale, rispettivamente a Gastone Pietrucci (La Macina) e ai Trouveur Valdotèn.

Premio Miglior Album 2017 al disco Làntias (S’ard Music), di Elena Ledda.

Elena Ledda – vincitrice del Premio Loano per il migliore album con Làntias (S’ard Music) dà voce a un disco destinato a diventare un classico istantaneo della nostra tradizione ed illumina la via come un lume (Làntias, in sardo) nella notte dei tempi che stiamo vivendo.

Con una produzione che rimanda alla world music “mediterranea”, Làntias è un gran lavoro curato da un affiatato gruppo di musicisti, composto con testi poetici e allo stesso tempo con le orecchie bene aperte alle sfide e i problemi di oggi.

Premio Loano Giovani 2017 al disco La muta vita (autoproduzione) di Lame da Barba.

Francesco Paolino, Alessandro Predasso, Stefania Megale, Giuseppe “Pippi” Dimonte e Alberto Mammolino sono le Lame da Barba, vincitori del  Premio Loano Giovani 2017 con il disco La muta vita (autoproduzione). Se la barberia era in passato vera scuola di musica popolare e luogo di incontro degli uomini del paese, quella delle Lame da Barba è piuttosto una barberia mediterranea, dove si incontrano tarantella e musica balcanica, valzer popolari italiani e melodie da Turchia e Armenia. Una barberia contemporanea, adatta alle esigenze e alle sfide di uomini e donne di oggi, da qualunque lato del mare provengano.

Premio alla Carriera 2018 a Gastone Pietrucci / La Macina.

Ricerca e riproposta, tradizione e creazione si frantumano e mescolano fino a diventare indistinguibili sotto la forza antica de La Macina, che si aggiudicano il Premio alla Carriera. Gruppo di Ricerca e Canto Popolare Marchigiano fondato da Gastone Pietrucci nel 1968, l’“altro” sessantotto, da allora hanno attraversato da protagonisti la musica italiana, proseguendo l’attività di ricerca sulla tradizione popolare delle Marche e portandola sui palchi della canzone d’autore (con gli album Aedo malinconico ed ardente), del rock (grazie alla collaborazione con i Gang) e perfino della musica classica e del jazz, sempre nel segno del confronto e dello scambio tra generazioni e linguaggi diversi.

Premio alla Realtà Culturale 2018 ai Trouveur Valdotèn.

Attivi dalla fine degli anni Settanta, ricercatori e musicisti, operatori culturali e organizzatori di eventi (uno su tutti il festival Ététrad, punto di riferimento nel suo genere), i “trovatori valdostani” – che hanno conquistato il Premio alla Realtà Culturale 2018 – sono uno dei migliori esempi di come le modalità di trasmissione dei saperi della cultura popolare sopravvivano e mutino nella società contemporanea. Dai genitori ai figli, da Liliana Bertolo e Alessandro Boniface ai due fratelli Rémy e Vincent, il nome dei Trouveur Valdotèn è passato da una generazione all’altra e la loro musica, partendo dalla piccola Val d’Aosta, si è resa disponibile per altre musiche e altri suoni, in innumerevoli progetti (L’Orage, Toc Toc Toc, Abnoba, Estremìa, Pitularita…).

Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato quattordici anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, e promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali.

E’ organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’assessorato del Turismo e della Cultura del comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e con il patrocinio della Regione Liguria e dell’ANCI.

La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis e Annalisa Scarsellini.

La classifica del Premio al miglior Album 2017

1° posto: Làntias (S’Ard Music) – Elena Ledda

2° posto: Canti, ballate e ipocondrie d’ammore (Squilibri) – Canio Loguercio e Alessandro D’Alessandro

3° posto: Canzoniere (Ponderosa) – Canzoniere Grecanico Salentino

4° posto: U fujutu su nesci chi fa? (Urtovox) – Cesare Basile

5° posto: Come un albero d’inverno (Visage Music) – Luisa Cottifogli

6° posto: Cuttuni e lamé (Finisterre) – Eleonora Bordonaro

7° posto: Perle d’Appennino (Visage music) – Maurizio Geri

8° posto: Bella una serpe con le spoglie d’oro (Squilibri) – Marco Rovelli

 9° posto: Ed un pensiero ribelle in cor ci sta! Due secoli di storia d’Italia cantata (Nota Records) Giovanna Marini / Coro Inni e canti di lotta / Banda della scuola popolare di musica di Testaccio

 10° posto: 40 gir 1977-2017 (Felmay) – Tre Martelli

La Giuria del Premio

Maurizio Agamennone, Giovanni Alcaini, Ricky Barone, Marco Boccitto, Loris Bohm, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Pietro Carfì, Giordano Casiraghi, Daniele Cestellini, Gianni Ciaccio, Aldo Coppola Neri, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Paolo De Bernardin, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Giuseppe De Trizio, Salvatore Esposito, Antonio Fanelli, Gerardo Ferrara, Massimo Ferro, Guido Festinese, Flavia Gervasi, Guido Giazzi, Mario Giovannini, Jonathan Giustini, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Marco Lutzu, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Beppe Montresor, Anna Nacci, Alessandro Nobis, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Riccardo Piaggio, Massimo Pirotta, Massimo Poggini, Piercarlo Poggio, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Roberto Sacchi, Vincenzo Santoro, Annalisa Scarsellini, Stefano Starace, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Gianluca Veltri, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Paolo Zara, Giorgio Zito.