2 November, 2024
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La Procura della Repubblica di Cagliari ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa dopo la messa in onda del servizio della trasmissione Report sull’apertura delle discoteche disposta la scorsa estate in Sardegna che avrebbe favorito la diffusione del Coronavirus. Finalità dell’indagine dei magistrati, è accertare se la Regione Sardegna abbia disposto l’apertura delle discoteche nonostante fosse a conoscenza dei rischi.

La procuratrice Maria Alessandra Pelagatti – riporta una nota dell’Ansa – ha affidato l’indagine all’aggiunto Paolo De Angelis, che guida il gruppo specializzato in colpe mediche composto dai sostituti Guido Pani, Daniele Caria e Diana Lecca. L’obiettivo verrà concentrato sul parere del Comitato tecnico scientifico che risulta allegato alla decisione del governatore Solinas ma che i consiglieri regionali intervistati dal programma di Rai 3, hanno dichiarato di non aver visto.

Anche la Procura di Tempio Pausania ha puntato l’obiettivo sulla vicenda e potrebbe aprire una seconda indagine.

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«Queste non sono sagome, ma sono dei segnavita: perché ciascuna di queste vite spezzate da mani mafiose e criminali ci indica la strada per costruire una società più giusta.»
Insieme a centinaia di studenti giunti da tutta l’isola, il presidente nazionale di Libera don Luigi Ciotti ha inaugurato stamattina, a Gergei, il Parco della Memoria”, un’installazione realizzata da Libera Sardegna con la collaborazione del Csv Sardegna Solidale per ricordare le oltre mille vittime innocenti delle mafie (1011, per l’esattezza) e i cui nomi vengono letti il 21 marzo in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata.

«Queste vite spezzate graffiano le nostre coscienze e ci danno il coraggio di avere più coraggio», ha aggiunto don Luigi Ciotti. Ricordando le parole di papa Francesco, il presidente di Libera ha ricordato che «il comandamento non uccidere non condanna solo la violenza diretta ma anche quella che si concretizza con le ingiustizie e con la povertà. Un comandamento che ci impegna ad essere più vivi».

Appena arrivato dal Guatemala, dove ha incontrato le associazioni che fanno capo a Libera in America Latina, don Luigi Ciotti ha quindi raccontato la realtà drammatica che si sta vivendo in alcuni paesi: «In Messico nell’ultimo anno le persone uccise dalla criminalità sono state novemila. Ho incontrato madri che chiedono giustizia per i loro figli, e Libera anche in America Latina è presente, grazie all’impegno di giovani come voi».

Il Parco della Memoria, unico in Italia, è stato allestito nell’ex pista di go-kart presso il bene confiscato a Su Piroi, uno delle centinaia di beni che, sottratti alla criminalità, grazie alla legge 109/96 promossa da Libera si è trasformato in luogo di lavoro, di formazione, di cultura, di accoglienza e servizio.

Ogni sagoma è alta circa un metro e ottanta e riporta i nomi ed una breve biografia di ognuna delle oltre mille vittime innocenti. Il progetto di Libera Sardegna è partito oltre un anno fa. Da luglio scorso è iniziata poi l’installazione delle sagome, che si è conclusa a fine ottobre. Nei giorni scorsi una decina di sagome erano state vandalizzate da ignoti, ma sono state ripristinate in occasione dell’inaugurazione di oggi.

«Grazie al Parco della Memoria il bene di Su Piroi sarà ancor di più un centro di riferimento per il volontariato sardo e per una serie di progetti che avranno al centro l’educazione alla legalità», ha affermato il presidente di Sardegna Solidale e referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Benché funestata da una pioggia battente, la mattinata è stata ricca di interventi. All’inaugurazione erano presenti infatti centinaia di giovani provenienti da tutta l’isola, protagonisti del progetto “Scuola & Volontariato”. I ragazzi hanno portato la loro testimonianza sulle decine di progetti di volontariato attivati grazie ad un accordo tra il Csv Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna.

Ma a su Piroi erano presenti anche il prefetto di Cagliari Bruno Corda e la prefetta di Nuoro Anna Abruzzese, i rappresentanti delle forze dell’ordine e del Corpo Forestale, insieme al sindaco di Gergei Rossano Zedda, a quello di Escolca Eugenio Lai, al magistrato della Direzione distrettuale Antimafia di Cagliari Guido Pani e al presidente del Comitato per la Marcia della Pace don Angelo Pittau.

Particolarmente toccanti sono state le parole dei familiari di due vittime della criminalità organizzata. «Per me è stata una emozione fortissima venire in questo Parco e vedere la sagoma dedicata a mia sorella», ha detto Claudia Loi, sorella di Emanuela, l’agente di scorta al giudice Borsellino e morta nella strage di via D’Amelio. »Emanuela era una ragazza normale ma ci ha lasciato in eredità un messaggio fortissimo: non è necessario sacrificare la propria vita per difendere i valori della giustizia e della legalità.»

Per Pino Tilocca, figlio del sindaco di Burgos Bonifacio Tilocca ucciso da un ordigno nel 2004, “quando ho visto la sagoma di mio padre ho capito che ora non siamo solo noi familiari a ricordarlo, e questo per noi è molto importante”.

 

 

 

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Sette giorni di incontri e laboratori nel segno della legalità e dell’antimafia. Da domenica 14 fino al 21 luglio una ventina di ragazze e ragazzi provenienti da tutt’Italia parteciperanno a Gergei al campo di volontariato e formazione “E!state Liberi!”, organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Nella struttura di Su Piroi, confiscata anni fa alla criminalità e ora diventata un centro propulsivo del volontariato isolano, i ragazzi parteciperanno ad incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, approfondendo il tema “La memoria diventa impegno”.

Tra gli esperti con i quali i ragazzi si confronteranno e che saranno protagonisti del campo, ci saranno anche il magistrato Guido Pani e il rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime delle Mafie Pino Tilocca. Il 19 luglio inoltre, in occasione del ventisettesimo anniversario della strage 
di via D’Amelio, i ragazzi si recheranno a Sestu per rendere omaggio alla memoria
 di Emanuela Loi, l’agente di scorta del giudice Paolo Borsellino, e incontrare Claudia Loi, sorella dell’agente uccisa dalla mafia.

Il programma delle attività prevede anche l’impegno dei giovani partecipanti nella sistemazione del bene confiscato, la visita ad alcune realtà associative del territorio e l’incontro con le comunità di Gergeie Isili. Il campo verrà allestito grazie all’impegno di Libera Sardegna, associazione La Strada, 
Mo.VI. Sardegna, Avo di Isili, Croce Verde e Protezione Civile Sarcidano di Isili, Volontari Senza Frontiere di Meana Sardo, associazione di volontariato Protezione Civile di Gadoni.

Il campo “E!state Liberi!” si aprirà domenica 14 alle ore 17.30 con l’accoglienza e, a seguire, con i saluti e la presentazione delle attività da parte del referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del parroco di Gergei don Pasquale Flore, di Claudia Loi dell’Associazione Familiari Vittime di Mafia, del comandante della stazione dei Carabinieri di Gergei e del comandante della Stazione Forestale di Isili Paolo Deidda. Interverranno anche Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Paola Aresu (responsabile logistica), Marco Demara (referente della formazione di Libera Sardegna), Carlo Veglio (referente della comunicazione) e l’operatrice del campo Stefania Deiana.

Nella giornata di lunedì 15 l’attività del campo entrerà nel vivo, con la costituzione dei gruppi di lavoro. Nel corso della mattinata verranno messe a dimora nuove piante e si procederà all’inizio dell’allestimento del Parco della Memoria, mentre di pomeriggio si terrà il laboratorio dal tema “Legalità, giustizia e corresponsabilità” e Marco Demara animerà un momento di formazione sull’associazione Libera.

Il laboratorio su Libera proseguirà nella mattinata di martedì 16 e nell’incontro nel primo pomeriggio con il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. La giornata continuerà poi ad Isili, dove i ragazzi faranno visita alla Colonia penale, incontreranno il sindaco Luca Pilia e visiteranno la biblioteca comunale.

Intensa anche la giornata di mercoledì 17 luglio, il cui programma si aprirà alle 11 con un laboratorio sulla legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati. Lo stesso tema sarà al centro di un seminario che nel pomeriggio vedrà confrontarsi il magistrato Guido Pani, il sindaco di Gergei Rossano Zedda, un rappresentante della locale stazione dei carabinieri, il comandante della Stazione Forestale di Isili Paolo Deidda ed il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. La serata proseguirà poi con l’illustrazione del progetto di rilancio della struttura di Su Piroi “Le trame del mondo” da parte di Elena Frau, Mor Sow e Nanda Sedda, e con i lavori di allestimento del Parco della Memoria.

Nella giornata di giovedì 18 i ragazzi prenderanno parte al laboratorio in preparazione alla commemorazione della strage di via D’Amelio e nel pomeriggio incontreranno Pino Tilocca dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie.

Venerdì 19 i ragazzi raggiungeranno il cimitero di Sestu per rendere omaggio alla memoria di Emanuela Loi e delle altre vittime della strage di via D’Amelio. In mattinata incontreranno anche la sorella di Emanuela, Claudia Loi, oggi rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie. Una giornata intensa, che proseguirà nel pomeriggio a Gergei con l’incontro “La memoria diventa impegno” tenuto dal referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, e che si concluderà in serata ad Isili con l’incontro con le organizzazioni di volontariato che operano nel territorio.

Sabato 20 luglio la mattinata si aprirà con la storia del Centro di incontro del volontariato
di Su Piroi (a cura di Libera Sardegna) e proseguirà nel pomeriggio con il laboratorio “Sui sentieri delle parole” che culminerà con l’incontro con la comunità di Gergei. Ultimo atto, prima della chiusura ufficiale del campo prevista nella mattina di domenica 21.

 

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«Abbiamo il dovere di non farci sopraffare dalla rassegnazione e credere che il bene può prevalere. Perché questa è l’eredità che ci ha lasciato Emanuela: la storia può cambiare solo se gli uomini sono disposti a cambiare. La strage di via D’Amelio ha segnato nei familiari delle vittime solchi profondi di sofferenza. Ma noi non vogliamo vendetta, perché siamo animati solo da un desiderio di giustizia, legalità e memoria.»

Le parole di Claudia Loi, la sorella dell’agente di scorta del giudice Paolo Borsellino, morta a Palermo, sono risuonate forti oggi in piazza del Carmine a Cagliari in occasione della manifestazione regionale della 24a Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata dall’associazione Libera in collaborazione con Sardegna Solidale. 

Oltre quattromila tra studenti provenienti da tutta l’isola, volontari e rappresentanti delle istituzioni si sono incontrati nel capoluogo per leggere e ascoltare i nomi delle 1012 vittime innocenti delle mafie, un elenco nel quale sono presenti anche quattro sardi. Insieme alla giovane agente di Sestu, nelle piazza di Cagliari e in quelle di tutt’Italia sono risuonati anche i nomi di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos e ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998, e del carabiniere di Nuxis Antonio Pubusa, caduto nella strage di Bellolampo nel 1949 per mano del bandito Salvatore Guliano.

«Nel nostro paese diminuiscono i morti ma non diminuisce l’illegalità, e anzi aumenta la commistione tra economia legale e illegale – ha affermato Pino Tilocca, esponente di Libera Memoria e figlio di Bonifacio Tilocca, ucciso da una bomba piazzata nella sua abitazione nel 2004 a Burgos -. Proprio per denunciare questa commistione che dilaga nelle aree più ricche del nostro paese, come quel nord-est in cui avanzano idee di società escludenti ed egoiste, non di rado razziste e fasciste, Libera ha voluto organizzare la manifestazione nazionale di quest’anno a Padova. Ma noi di Libera non ci occupiamo solo di mafia, perché abbiamo una idea di società solidale, dove i porti sono sempre aperti.»

La giornata si era aperta in piazza dei Centomila dove i giovani dell’Istituto Nautico hanno scoperto un pannello in ricordo di Emanuela Loi e dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La breve cerimonia ha preceduto l’inizio del corteo, conclusosi in piazza del Carmine dove i giovani cagliaritani si sono uniti agli studenti provenienti dal resto dell’isola.

Sul palco, prima della lettura dei nomi, si sono susseguiti gli interventi di saluto da parte degli organizzatori e delle autorità. «C’è un’Italia che si ribella all’indifferenza, all’illegalità, alle mafie e alla corruzione e si riunisce oggi, il primo giorno di primavera, giorno nel quale la vita ricomincia e in cui vogliamo ricordare tutte le vittime innocenti perché tutte hanno pari dignità», ha affermato Giampiero Farru, referente regionale di Libera. 

Per Paola Dessì, delegata del prefetto di Cagliari, «come ci insegna don Luigi Ciotti, la memoria deve diventare impegno e non riempire solo vuote parole di circostanza. E voi ragazzi, dovete tramandare questa memoria». Parole riprese dalla rappresentante del Comune di Cagliari, l’assessora Claudia Medda, secondo cui «gli orizzonti di giustizia sono orizzonti di libertà. Come amministratori testimoniamo ogni giorno che una alternativa è possibile». 

Lungo e appassionato è stato l’intervento del questore di Cagliari Pierluigi D’Angelo, che ha ricordato gli anni bui delle stragi di mafia. «Questa giornata nasce perché la madre di uno degli agenti morti a Capaci fece notare che non sentiva mai il nome di suo figlio nel corso delle cerimonie di commemorazione. Invece è giusto ricordare tutti i nomi. Le immagini delle stragi di Capaci e di via D’Amelio sono per noi indelebili e se non avete percezione di ciò che accadeva in quegli anni non potete capire il senso di questa giornata – ha detto rivolgendosi ai ragazzi -. Questa giornata serve per creare in voi giovani il ricordo di quanto è accaduto. Perché voi siete il futuro e vi dovete battere perché la piaga della criminalità organizzata venga definitivamente sconfitta».

In piazza del Carmine, in rappresentanza della procura di Cagliari, è intervenuto anche il magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia Guido Pani. «Contro le mafie lo stato negli anni ha creato una struttura straordinaria, unica al mondo per professionalità. Questo ci dà la speranza di ottenere dei risultati positivi. Ma solo con l’appoggio dei cittadini noi possiamo combattere veramente la criminalità organizzata».

La mattinata è poi proseguita con gli interventi di don Roberto Piredda, delegato dell’arcivescovo di Cagliari (“Lo spettacolo di questa piazza dà ragione a Borsellino, che fino alla fine ha sempre avuto fiducia nei giovani”), dei Comandanti provinciali della Guardia di Finanza Patrizio Verzoli (“Il silenzio è complice e va spezzato”) e dei Carabinieri Luca Minniti (“L’impegno di tutti noi prosegua per tutto l’anno, nel segno della legalità”).  

A Cagliari non ha voluto mancare l’amministrazione algherese, che lo scorso anno ospitò la Giornata della Memoria e dell’Impegno. «In Italia non c’è territorio immune da infiltrazioni criminali – ha affermato l’assessore dei servizi sociali Angela Cavazzuti -. Per questo l’impegno di Libera va affiancato e sostenuto. La partecipazione dei giovani è un segnale incoraggiante. Con loro e per loro, quella della memoria e della legalità è una battaglia che non può essere perduta».

Parole riprese da Bruno Loviselli, presidente del Co Ge Sardegna. «Come disse don Ciotti nel 2002 a Nuoro, in Sardegna la mafia non ha né storia né radicamento. Ma il fenomeno che dobbiamo combattere è quello degli attentati agli amministratori. Le nostre 1.700 associazioni di volontariato sono in campo anche per contrastare la non-cultura che genera questo fenomeno». 

Dopo gli interventi del dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari Giancarlo Della Corte (“Ciò che ci unisce è la voglia di lottare contro le mafie, gli abusi e le prevaricazioni”) e della rappresentante della Città Metropolitana di Cagliari Michela Mura (“La mafia muore ogni volta che uno di noi sceglie la legalità, muore con la cultura. Ognuno faccia la propria parte”), sono stati gli alunni dell’Istituto comprensivo di Suelli a concludere in poesia la lunga parte della mattinata che ha preceduto la lettura dei 1012 nomi delle vittime. 

Una lettura che ha coinvolto decine di giovani, rappresentanti delle istituzioni, studenti e volontari e semplici cittadini. Insieme, uniti dalla voglia di non dimenticare. «È stato quasi un momento sacro», ha commentato al termine don Angelo Pittau, presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale, che ha sollecitato i giovani a prendere esempio dalle vite di chi ha sempre creduto nei valori della giustizia e della legalità.

Al termine della lettura dei nomi piazza del Carmine si è collegata con Padova (città dove si è tenuta la manifestazione nazionale della Giornata) per seguire l’intervento di don Luigi Ciotti e ha chiuso in musica, con gli interventi della Carovana Folk e di Mor e la sua band, una mattinata di impegno, entusiasmo e commozione.

 

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Alle ore 12.30 di giovedì 28 febbraio 2019, presso la Caserma Brigadiere M.O.V.M. Enrico Zuddas, sede del Comando Legione Carabinieri Sardegna, il Generale di Brigata Maurizio Ferla, comandante dei carabinieri per la Tutela ambientale in Roma, al termine del proficuo incontro avuto con il Procuratore Capo della Repubblica di Cagliari, dott.ssa Maria Pelagatti e con il dottor Guido Pani, magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia, illustrerà le peculiari attività e competenze della speciale articolazione dell’Arma, posta alla dipendenza funzionale del ministro dell’Ambiente, nonché, con particolare riguardo alla Sardegna, l’opera quotidianamente svolta sul territorio dai dipendenti Nuclei Operativi Ecologici, finalizzata a tutelare l’immenso patrimonio ambientale, naturalistico e paesaggistico dell’Isola.

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Il personale della Stazione Forestale di Isili ha svolto nei giorni scorsi un’accurata attività investigativa, a seguito della quale è emerso che in agro di Nurri, presso alcuni caseggiati a servizio di un’azienda agricola in località Funtana Culoru, sono risultate custodite illegalmente armi clandestine, utilizzate anche per attività di bracconaggio.

Con la collaborazione delle Stazioni Forestali di Escalaplano e Senorbì, il Reparto ha proceduto quindi ad eseguire un’accurata perquisizione. Nell’ambito di tale attività gli inquirenti del Corpo Forestale hanno rinvenuto, bene occultato in mezzo a presse di foraggio, un fucile calibro 12 con matricola abrasa.

Nella perquisizione sono stati rinvenuti inoltre 3 sacchi contenenti foglie ed infiorescenze di cannabis per un totale di circa 6 kg e due passamontagna. Infinenei terreni dell’azienda agricola, è sta rinvenuta anche una coltivazione di 35 piante di  Cannabis, le quali avevano raggiunto uno sviluppo di circa 1,80 cm.

L’arresto

A seguito di tali rinvenimenti l’allevatore C.L., 33 anni pregiudicato di Nurri, è stato quindi dichiarato in arresto per reati di detenzione di arma clandestina e per coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente (pena prevista sino ad 8 anni di detenzione).

L’arrestato, su disposizione del Pubblico Ministero dott. Guido Pani della Procura della Repubblica di Cagliari, è stato tradotto presso il Carcere di Uta ove è a disposizione del Giudice per essere sottoposto a interrogatorio di garanzia.

L’attività posta in essere, che ha condotto al risultato odierno, si inquadra nella attività di capillare controllo e presidio del territorio extraurbano operato dal Corpo Forestale per contrastare gli illeciti di bracconaggio, detenzione e porto di armi clandestine e coltivazione di sostanze stupefacenti.

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Da tutt’Italia a Gergei nel segno della legalità e dell’antimafia. Da domenica 15 luglio e per sette giorni una ventina di ragazze e ragazzi parteciperanno al campo di volontariato e formazione “E!state Liberi!”, organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Nella struttura di Su Piroi, confiscata anni fa alla criminalità e ora un centro propulsivo del volontariato isolano, i ragazzi parteciperanno ad incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, approfondendo il tema “La memoria diventa impegno”. Tra gli esperti con i quali i ragazzi si confronteranno e che saranno protagonisti del campo ci saranno anche il magistrato Guido Pani edil rappresentante dell’Associazione Familiari Vittime delle Mafie Pino Tilocca. 

Il 19 luglio inoltre, in occasione del ventiseiesimo anniversario della strage
di via d’Amelio a Palermo, i partecipanti al campo si recheranno a Sestu per rendere omaggio alla memoria di Emanuela Loi e incontrare Claudia e Marcello Loi, sorella e fratello dell’agente uccisa dalla mafia. 

Il programma delle attività prevede l’impegno dei giovani partecipanti nella sistemazione del bene confiscato (pulizia terreno, messa a dimora di nuove piante, manutenzione ex pistino e manutenzione piantagione fichi d’India), ma anche la visita ad alcune realtà associative del territorio sardo e l’incontro con la comunità di Gergei.

Il campo verrà allestito grazie all’impegno di Libera Sardegna, Mo.VI Sardegna, Sos Quartu, Oratorio Giovanni Paolo II di Gergei, Avo Isili, Croce Verde Isili e Protezione Civile Sarcidano Isili.

Il campo “E!state Liberi!” si aprirà domenica 15, alle ore 18.00, con l’accoglienza e i saluti da parte del referente regionale di Libera Sardegna Giampiero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del parroco di Gergei don Pasquale Flore, di Claudia Loi dell’Associazione Familiari Vittime di Mafia e del comandante della stazione dei Carabinieri di Gergei. Interverranno anche Nanda Sedda (referente del campo di volontariato e di formazione sui beni confiscati), Gianluca Ardu (responsabile del campo) e di Isa Saba (referente della formazione di Libera Sardegna). 

Nella giornata di lunedì 16 i ragazzi parteciperanno ad un incontro di formazione su Libera, tenuto dal referente regionale Giampiero Farru e dal responsabile della formazione dell’associazione Isa Saba.

Martedì 17 si aprirà con un laboratorio sulla legge 109/96 sull’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità, che proseguirà nel pomeriggio con un seminarioa cui prenderanno il magistrato Guido Pani, il sindaco di Gergei Rossano Zedda, il referente di libera Sardegna Giampiero Farru, un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri nel territorio e il comandate della Stazione Forestale di Isili. Sempre nel pomeriggio verrà inoltre presentato da Elena Frau, Nanda Sedda e Mor Sow il progetto “Le trame del mondo”, che prevede un rilancio della struttura di Su Piroi. 

Mercoledì 18 luglio i giovani saranno protagonisti di un momento di formazione riguardante il ventiseiesimo anniversario della strage di via D’Amelio e nel pomeriggio parteciperanno a Donigala Fenughedu al seminario organizzato da Sardegna Solidale dal tema “Privacy: adeguare la tua associazione al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”.

 Nella giornata di giovedì 19 i ragazzi ricorderanno la giovane agente Emanuela Loi, morta a Palermo nella strage di via D’Amelio. Dopo la messa in suffragio in programma al cimitero di Sestu, i giovani incontreranno Claudia Loi, la sorella della agente. Di pomeriggio è invece previsto un incontro a Gergei con la referente formazione di Libera Sardegna Isa Saba sul tema “La memoria diventa impegno”.

Intensa anche la giornata di venerdì 20, con l’incontro con Pino Tilocca dell’Associazione Familiari Vittime di Mafie, e la visita a Isili dei laboratori artigiani del tessuto e del rame, mentre sabato 21 i ragazzi faranno visita ad Alghero e in serata parteciperanno alla conferenza “Il gesto della legalità”, tenuta dal referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

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Ha da poco compiuto vent’anni la legge 109 che consente la confisca alla criminalità di beni che possono essere poi riaffidati alla collettività. Uno di questi beni, ora trasformato in un centro propulsivo per il volontariato isolano, si trova a Gergei in località Su Piroi, ed è qui che in questi giorni si sta svolgendo il campo di volontariato e di formazione sulla legalità e l’antimafia “E!state Liberi!”. Tema del campo, organizzato da Libera Sardegna insieme a Sardegna Solidale, è “La memoria diventa impegno”.

Il campo, che ospita circa venti ragazzi provenienti da tutt’Italia, prevede fino a venerdì attività laboratoriali e sul territorio, insieme a incontri e dibattiti. Uno di questi, in programma mercoledì 20 a partire dalle ore 16.00, riguarda proprio la legge 109 e i beni confiscati restituiti alla collettività All’incontro interverranno il vicepresidente nazionale di Libera e responsabile del settore beni confiscati Davide Pati, il magistrato Guido Pani, il vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai, il sindaco di Gergei Rossano Zedda, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru e Gianni Concas dell’associazione La Strada,

Al dibattito seguirà un momento conviviale a cura dei Volontari Senza Frontiere e Anpas Sardegna con la pasta “Venti liberi”, e il concerto del gruppo musicale “Almamediterranea”.

Il programma di giovedì 21 prevede invece di mattina un momento di formazione guidato da Pino Tilocca dell’associazione dei familiari delle vittime delle mafie. Tilocca sarà anche protagonista nel pomeriggio di un incontro sul tema degli attentati agli amministratori pubblici. La giornata si chiuderà alle ore 19.00 con l’incontro “We Coop: per una nuova cultura economica”, con docente universitario e ideatore del gioco We Coop Vittorio Pelligra, e Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna.

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“La memoria diventa impegno” è il tema del campo di volontariato e di formazione sulla legalità e l’antimafia “E!state Liberi!” che ha preso il via ieri a Gergei, organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Fino a venerdì 22 luglio nella struttura confiscata di Su Piroi si alterneranno incontri, dibattiti, attività laboratoriali e sul territorio, rivolte ad una ventina di giovani provenienti da tutt’Italia. Tra gli esperti che saranno protagonisti degli incontri ci saranno anche i magistrati Paolo De Angelis e Guido Pani, padre Salvatore Morittu, Claudia Loi (sorella di Emanuela Loi), il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il rappresentante dell’associazione familiari vittime delle mafie Pino Tilocca e l’economista Vittorio Pelligra.

Non mancheranno anche i momenti di confronto con le comunità locali e di lavoro nella tenuta di Su Piroi, diventata dopo la confisca un centro propulsivo del volontariato isolano. A Su Piroi ragazze e ragazzi saranno impegnati nella bonifica e pulizia del terreno per la prevenzione degli incendi, nella sistemazione e ripristino delle piante di fichi d’india, delle piante di mirto e delle piante di mandorlo, e nell’attività di cura e risistemazione del bene (casa e terreno).

Il campo si è aperto ieri con l’accoglienza e i saluti da parte del referente regionale di Libera Sardegna Gian Piero Farru, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai e del parroco di Gergei Salvatore Ruiu. 

Oggi sono in programma tre appuntamenti. Alle ore 9.40 a Su Piroi il sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari Paolo De Angelis interverrà sul tema della legalità. Sempre in mattinata verrà presentata l’attività di Libera, mentre nel pomeriggio spazio al laboratorio “Desideri, Diritti, Libertà”, con la lettura degli articoli della Costituzione.

Domenica 17 si aprirà con un laboratorio sulla legge Rognoni-La Torre. Di pomeriggio invece i partecipanti partiranno alla volta di Siligo per incontrare padre Salvatore Morittu e gli ospiti della comunità S’Aspru – Mondo X Sardegna.

Lunedì 18, all’attività di gruppo programmata la mattina sui temi cardine del campo, si alternerà nel pomeriggio il laboratorio dal tema “Antimafia, emergenza e normalità”, a cui seguirà la proiezione del film “La mafia uccide solo d’estate”. 

Martedì 19 i partecipanti si recheranno a Sestu; qui, in occasione del 24° anniversario della strage di via D’Amelio, parteciperanno in cimitero ad una messa in suffragio di Emanuela Loi e della altre vittime della strage, a cui seguirà un incontro con la sorella dell’agente ucciso, Claudia, e alle 12.00, con il sindaco Paola Secci e l’intera Giunta nell’aula consiliare del Comune. Di pomeriggio invece i partecipanti saranno a Guspini per visitare il cantiere di Levante e incontrare l’associazione “Sa Mena”, composta da ex minatori della miniera di Montevecchio.

Il laboratorio “Memoria. Volti, nomi” aprirà nella mattinata di mercoledì 20. A partire dalle ore 16.00 invece spazio al dibattito sul tema “BeneItalia. La legge 109 compie vent’anni” sui beni confiscati restituiti alla collettività. Interverranno Rossano Zedda (sindaco di Gergei), Gian Piero Farru (referente Libera Sardegna), Gianni Concas (associazione La Strada), Guido Pani (magistrato), Eugenio Lai (vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna) e Davide Pati (vicepresidente nazionale di Libera e responsabile del settore beni confiscati). Al dibattito seguirà un momento conviviale a cura dei Volontari Senza Frontiere e Anpas Sardegna con la pasta “Venti liberi”, e il concerto del gruppo musicale “Almamediterranea”.

Il programma di giovedì 21 prevede invece al mattino un momento di formazione guidato da Pino Tilocca dell’associazione dei familiari delle vittime delle mafie. Tilocca sarà anche protagonista nel pomeriggio di un incontro sul tema degli attentati agli amministratori pubblici. La giornata si chiuderà alle ore 19.00, con l’incontro “We Coop: per una nuova cultura economica”, con docente universitario e ideatore del gioco We Coop Vittorio Pelligra, e Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna.