22 November, 2024
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La cultura della poesia, non solo a Seneghe e non solo a settembre, ma diffusa nel territorio e in tutte le stagioni dell’anno. In attesa della tredicesima edizione del “Cabudanne de sos poetas” proseguono le attività dedicate alla poesia, nelle biblioteche, nelle scuole e nelle antiche dimore di pietra, tra laboratori, cene letterarie, presentazione di novità editoriali e libri di recente uscita. Incontri e degustazioni con le prelibatezze dei sapori locali per promuovere ed esportare lo spirito della manifestazione più attesa nel Montiferru. Dal 24 maggio al 9 giugno partono così le “Anteprime di primavera del Cabudanne de sos poetas”, una serie di iniziative organizzate da Perda Sonadora in collaborazione con la Biblioteca comunale e l’Amministrazione comunale di Seneghe, l’Istituto Comprensivo di Santulussurgiu, la Cooperativa Sociale CTR, il Liceo Classico De Castro di Oristano e il Centro Servizi Culturali di Oristano.

Il 24 e il 25 maggio si terrà la seconda fase del laboratorio di poesia guidato dalle poetesse Azzurra D’Agostino e Francesca Matteoni nella Casa Famiglia di Santa Giusta. Dopo i risultati positivi del workshop di poesia della prima edizione, il cui esito ha visto la pubblicazione del libro “Un ponte gettato sul mare” curato dalle due poetesse e presentato nel programma Fahrenheit su Radio 3 Rai in occasione della Giornata Mondiale del Disagio Mentale 2017, questa seconda parte si caratterizza con l’apertura del laboratorio a partecipazioni esterne. Questa volta saranno gli studenti del Liceo classico De Castro di Oristano che hanno già avuto l’occasione di incontrare i “poeti” delle case famiglia nella prima fase del laboratorio.

Il 25 maggio Azzurra D’Agostino, una delle voci più originali ed autorevoli della nuova poesia italiana, presenterà alle 19.00 nella Biblioteca Comunale di Seneghe la sua nuova raccolta di poesie “Alfabetiere privato”, pubblicata nella Collana Gialla edita da LietoColle e Fondazione Pordenonelegge. Introdurrà l’incontro, inserito all’interno delle iniziative del Maggio dei Libri promosse dalla Biblioteca Comunale di Seneghe, la poetessa Francesca Matteoni.

Da maggio a giugno si terrà il laboratorio di poesia “C’è poesia in questa casa?” in alcune classi della Scuola Media di Seneghe. L’iniziativa, curata da Maria Mastinu e Antonella Desogus, prevede il coinvolgimento degli studenti e dei loro familiari. Un percorso di ricerca e di riflessione sulla poesia e sui versi di canzoni e canti tradizionali, con l’obiettivo di approfondire le tecniche e gli strumenti della comunicazione poetica.

L’8 giugno Cena letteraria e presentazione del volume “La Sardegna contemporanea” a Casa Addis, Seneghe. L’opera, pubblicata da Donzelli Editore nel 2016, propone una serie di saggi scritti da importanti studiosi delle Università di Cagliari e Sassari sull’economia, la politica, la cultura nella Sardegna di oggi. La presentazione vedrà la partecipazione dei curatori Luciano Marroccu, Francesco Bachis e Valeria Deplano. Introduzione e coordinamento a cura di Mario Cubeddu e Guido Tendas. L’incontro avrà inizio alle ore 19.00 nella cornice di un’antica e suggestiva casa seneghese e sarà seguita da una cena con prodotti locali curata da Mattea Usai. Per l’occasione verrà riproposta l’esperienza delle cene letterarie intitolate Pimpirias all’interno delle quali è nata nel 2004 l’idea di realizzare a Seneghe il festival di poesia Cabudanne de sos poetas.

Il 9 giugno sempre alle 19.00 al Centro Servizi Culturali di Oristano verrà presentato il libro di Tonino Casula “Una festa per gli occhi”, pubblicato dall’editore Liguori nel 2017. Un racconto autobiografico e un trattato sulle arti visive in cui il protagonista, un ragazzo nato con difetti di vista che gli impediscono di distinguere i contorni delle cose, diventa uno dei maggiori artisti contemporanei e un esperto di teoria della percezione artistica fino a pubblicare una serie di volumi sull’argomento per l’Editore Einaudi. Dialogherà con l’autore lo studioso Simone Cireddu.

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La definizione della vertenza per la gestione delle centrali idroelettriche Enel nella diga del Tirso, con la disponibilità del Consorzio di bonifica dell’oristanese a ritirarsi dal contenzioso lasciando così che Enas (l’ente acque della Regione) subentri ai diritti del consorzio, garantendo però a quest’ultimo i necessari corrispettivi per procedere con il definitivo risanamento finanziario dell’ente che ha oltre 11 milioni di euro di sbilancio.

È questa, in sintesi, la proposta avanzata dai sindaci dell’oristanese nel corso dell’audizione nella commissione Agricoltura, presieduta da Luigi Lotto (Pd), e all’indomani della riunione dei primi cittadini, tenutasi ad Oristano, per affrontare la difficile situazione creatasi nel comparto dell’agricoltura e dell’allevamento a seguito dell’emissione, da parte del Consorzio di bonifica, di ruoli aggiuntivi per i saldi dell’irrigazione 2006 – 2008, per un importo complessivo pari a 4,36 milioni di euro.

«È un costo insostenibile per le aziende del nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Arborea, Manuela Pintus – soprattutto in tempi in cui il prezzo del latte bovino è in calo e aumenta quello dell’energia e mentre si registra la drammatica crisi del mondo delle campagne in tutta la Sardegna.»

Il sindaco di Arborea, insieme con i primi cittadini di Oristano (Guido Tendas), di Terralba (Pietro Paolo Piras), di Santa Giusta e presidente dell’unione di comuni dei Fenici (Antonello Figus), con il presidente dell’unione dei comuni della Bassa valle del Tirso e del Grighine (Nicola Cherchi) e con l’assessore dell’Agricoltura del comune di Marrubiu (Antonio Urraci) ha rimarcato la strategicità del comparto agricolo nella provincia di Oristano («le coltivazioni e l’allevamento sono la nostra unica industria») ed ha invitato la Regione “a prendere in carico” il problema dell’indebitamento del Consorzio di bonifica, auspicando anche «interventi straordinari da inserire nella manovra finanziaria che tra qualche settimana approderà all’esame del Consiglio».

I consiglieri regionali Antonio Solinas (Pd), Oscar Cherchi (Fi), Mario Tendas (Pd) e Antonio Gaia (Upc) hanno riconosciuto la rilevanza delle problematiche esposte dai sindaci ed hanno, nel corso dei rispettivi interventi, auspicato un rapida definizione del contenzioso per la gestione delle centrali idroelettriche sulla diga del Tirso al fine di assicurare al Consorzio di bonifica i sostegni economici necessari per continuare ad operare al servizio delle aziende agricole dell’oristanese.

Il presidente della commissione, Luigi Lotto, nell’assicurare l’impegno del parlamentino dell’Agricoltura per la positiva risoluzione della vicenda, ha concluso i lavori preannunciando, sul tema, la convocazione in audizione degli assessori dei Lavori pubblici e del Bilancio. 

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Lunedì 5 dicembre si celebra la Giornata Internazionale del Volontariato. Una ricorrenza importante che Sardegna Solidale onorerà ad Oristano dove nel pomeriggio si terrà la premiazione del concorso di idee “Promuoviamo il Volontariato”. Appuntamento a partire dalle ore 16.00, presso l’Aula consiliare del Comune, in piazza Eleonora.

Il concorso, destinato tutte le associazioni presenti e operanti in Sardegna, è finalizzato alla promozione del volontariato in un’ottica di coinvolgimento, soprattutto, dei giovani. Alle associazioni è stato richiesto di raccontare la loro attività con uno scritto, un video, una foto, un manifesto o un gadget.

Gli elaborati giunti a Sardegna Solidale sono stati 91, presentati da 67 associazioni, a dimostrazione del successo che da anni il concorso riscuote. Negli ultimi mesi una apposita commissione ha visionato, esaminato e selezionato i lavori pervenuti, giungendo a stilare una graduatoria sulla base di tre indicatori: originalità, efficacia/impatto della comunicazione, qualità.

All’iniziativa parteciperanno il sindaco di Oristano Guido Tendas, il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del Coge Sardegna Bruno Loviselli, il presidente dell’Avis Sardegna Antonello Carta e i formatori Stefania Aru e Giuseppe Cosseddu.

Giampiero Farru, presidente di Serdegna Solidale.

Giampiero Farru, presidente di Sardegna Solidale.

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Welfare rurale, agrinido, agriasilo, progetti per i giovani e per l’assistenza degli anziani che garantiscano un presidio delle aree rurali d’Italia e, nello specifico, della Sardegna. Sono i temi centrali che hanno animato l’incontro “Agricoltura e impegno sociale”, tenuto ieri a Oristano, a cui hanno partecipato il vice ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero, l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, il sindaco di Oristano, Guido Tendas, l’arcivescovo della città giudicale, mons. Ignazio Sanna, e altri numerosi relatori fra studiosi e religiosi.

«L’agricoltura di qualità non può prescindere da un ambiente e da un territorio di qualità, che si accompagnino a interventi di welfare rurale con l’obiettivo di garantire il presidio del territorio – ha detto nel suo intervento l’assessore dell’Agricoltura – Il nuovo Programma di sviluppo rurale dedica due Misure, la 6 e la 16, proprio per sostenere le attività di recupero, attraverso l’agricoltura, di persone disoccupate, disagiate o con disabilità. Si tratta di interventi di welfare locale che mirano alla creazione di nuovi posti di lavoro e a fare in modo che i nostri giovani trovino le condizioni più favorevoli per non abbandonare le campagne.»

L’incontro è servito anche per illustrare le novità legislative elaborate dal governo nazionale proprio sul piano dell’Agricoltura sociale. Il vice ministro ha spiegato che, nella nuova legge approvata la scorsa estate sull’Agricoltura sociale, tutte le attività sociali svolte dalle imprese agricole sono parte integrante e riconosciuta delle attività delle imprese stesse. Nella norma sono state individuate figure, come per esempio la “tata rurale”, o idee come l’agriasilo o l’agrinido che oltre a dare integrazione al reddito delle aziende possono dare servizi alla comunità per fare in modo che le famiglie rimangano nelle zone rurali.

Carciofi

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha partecipato stamane a Oristano, ad un incontro sui temi della riforma degli Enti locali che si è tenuto nella sala consiliare.
«Questa è una riforma che attribuisce notevole peso alle municipalità e alle Unioni di Comuni, a prescindere dalle loro dimensioni – ha detto Cristiano Erriu –. È una responsabilità in più, ma anche la consapevolezza di avere nuovi poteri e strumenti che devono essere gestiti.»
L’iniziativa, organizzata dal sindaco Guido Tendas, ha visto il coinvolgimento dei primi cittadini di tutta la provincia.
«Altri temi rilevantissimi – ha aggiunto Erriu – sono quelli delle dotazioni organiche delle Unioni di Comuni e il processo di trasferimento del personale delle Province. Vanno governati con molta sagacia e intelligenza, con il pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.»
Sulla dimensione minima dei nuovi enti intermedi, l’assessore Erriu ha ricordato che «in Sardegna ci sono tre Unioni di Comuni con una popolazione complessiva al di sotto dei diecimila abitanti. L’evoluzione della discussione ha portato al prevalere dell’opinione di quanti affermano che, se noi diamo alle Unioni un peso e una rappresentanza molto forti, se trasferiamo personale e competenze anche da parte della Regione, questa scelta non è compatibile con il mantenimento delle Unioni di dimensioni troppo piccole, perché esse non sarebbero in grado di gestire funzioni di quella portata. Il limite organizzativo – ha aggiunto l’assessore Erriu – sarebbe dei territori, non della Regione. Piuttosto, è molto importante che le Unioni rispettino una certa omogeneità geografica e l’appartenenza a una realtà storica, perché solo in questo modo sarà possibile gestire le funzioni associate in un ambito ottimale.»
Sul tema dell’equilibrio a favore delle zone interne a rischio di spopolamento, Erriu ritiene che «il luogo in cui ricercare un rapporto equilibrato è la Conferenza Regione-Enti locali. L’attenzione per le ragioni dei piccoli Comuni è un valore che va garantito e presidiato, e mi batterò perché ci sia un confronto aperto».
La programmazione territoriale, altra colonna portante del testo di riforma presentato dalla Giunta. «Spetta a ciascun territorio – ha sottolineato Cristiano Erriu – perché ogni area conosce le proprie peculiarità e potenzialità economiche e di sviluppo. Ambito strategico significa mettere ogni territorio nelle condizioni di poter negoziare da solo con la Regione risorse e politiche di sviluppo. Spetta alla politica andare oltre gli steccati e i campanili, guardando a obiettivi ambiziosi ma raggiungibili».
Cristiano Erriu

 

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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e i capigruppo di tutte le forze politiche rappresentante nell’Assemblea sarda, hanno incontrato nel pomeriggio una delegazione di sindaci e sindacalisti della provincia di Oristano.

Primi cittadini e rappresentanti delle parti sociali hanno chiesto un pronunciamento unanime dell’Aula contro la chiusura della Prefettura di Oristano. «L’auspicio è che si arrivi a una unificazione delle due mozioni che nel pomeriggio saranno esaminate dal Consiglio – ha detto il sindaco di Oristano, Guido Tendas – la nostra non è una battaglia di retroguardia, siamo favorevoli all’abbattimento dei costi della pubblica amministrazione ma questo si può fare garantendo i servizi».

Giudizio condiviso da Andrea Sanna, membro della segreteria della Cgil di Oristano: «Chiudere la sede della Prefettura si tradurrebbe in una fuga dello Stato dal territorio. La provincia di Oristano conta 88 comuni, la sua conformazione geografica è tale da non permettere la rinuncia a un servizio così importante».

Il presidente Ganau ha assicurato massima attenzione al problema da parte del Consiglio che tra poco discuterà le due mozioni presentata da centrodestra e centrosinistra sull’argomento.

Incontro delegazione sindaci oristanese 2

Domani a Oristano verrà presentato il Social Bus, l’ufficio multimediale itinerante che fornisce ai cittadini informazioni sui progetti realizzati in materia di occupazione, formazione, istruzione e inclusione sociale inseriti nel Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo. Il Social Bus sosterà in Piazza Eleonora mentre nella sala del Consiglio comunale, dalle ore 10.00, si svolgerà un dibattito sull’inclusione sociale con la partecipazione dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, del sindaco di Oristano, Guido Tendas, dell’Autorità di Gestione POR FSE Sardegna, Eugenio Annicchiarico, del consigliere regionale Mario Tendas e del senatore Ignazio Angioni.
L’incontro fa parte degli eventi territoriali promossi dalla Regione per far conoscere ai cittadini gli interventi realizzati attraverso i finanziamenti del Programma Operativo. Nel corso dell’incontro saranno discussi argomenti di stretta attualità legati ai bandi attivi, in particolare le Politiche attive in materia del lavoro, la flexicurity e la nuova Programmazione Regionale del FSE 2014/2020. Con il Piano Flexicurity/Sardegna 2015, l’assessorato del Lavoro interviene con soluzioni concrete di politiche attive per il lavoro, con l’obiettivo di reinserire i lavoratori espulsi dal sistema produttivo, attraverso incentivi alle imprese che operano nella nostra regione. I destinatari degli interventi sono i lavoratori disoccupati che nel corso del 2014 sono fuoriusciti dal bacino della mobilità in deroga.
La Sardegna, tra le prime in Italia ad aver ricevuto l’approvazione in via definitiva del Programma 2014-2020 da parte della Commissione Europea, si trova nelle condizioni di poter utilizzare in un arco di sette anni una somma pari a 444 milioni e 800mila euro. Particolare riguardo sarà dato all’accesso al lavoro per le persone inattive e in cerca di occupazione, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone ai margini del mercato del lavoro.
Social Bus copia

 

Cristiano Erriu  11 copia
La Regione ha aperto il confronto con le istituzioni coinvolte per il riordino degli enti locali. L’assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica, Cristiano Erriu, ha parlato ieri mattina, con i presenti alla Conferenza permanente Regioni-Enti locali, della definizione dei criteri per la ripartizione delle risorse a favore delle Province e del trasferimento del personale di Province e rispettive società in house.
«Abbiamo cercato di condividere un parere sullo schema del protocollo d’intesa – ha spiegato l’assessore Erriu – per il monitoraggio e la qualificazione delle funzioni del personale coinvolto, per individuare quale sia l’approdo finale dei lavoratori di questi enti che, sottolineo ancora una volta, non rischiano nulla dal punto di vista lavorativo. Mi pare un ottimo avvio del ragionamento condiviso sulla Riforma degli Enti locali, nel quale coinvolgeremo per osservazioni e integrazioni tutte le parti, comprese le organizzazioni sindacali.»
Alla riunione erano presenti Piersandro Scano Presidente regionale dell’Anci, l’Ups, Salvatore Sanna Presidente AICCRE Sardegna, Rodolfo Cancedda per l’Asel, il sindaco di Oristano Guido Tendas, Alessandra Giudici Presidente della Provincia di Sassari, il vice sindaco di Cagliari Luisanna Marras, il sindaco di Sestu Aldo Pili e di Orani Franco Pinna.
«Durante la riunione – ha aggiunto l’assessore Erriu – si è concordato sulla necessità di supportare i processi di mobilità tra Enti per favorire i percorsi di riqualificazione professionale dei lavoratori, garantire la continuità del lavoro del personale interessato al riordino con l’applicazione delle norme contrattuali vigenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ci sarà inoltre il monitoraggio dei lavoratori precari e della situazione del personale delle società in house degli enti coinvolti nel processo di riforma.»
Per ciò che concerne la ripartizione di 5 milioni di euro stanziati dalla legge regionale 24 ottobre 2014, n°19 per le Province, la conferenza permanente ha individuato dei criteri oggettivi per affrontare le attuali criticità finanziarie che vivono le amministrazioni provinciali.
«Le risorse – ha concluso l’assessore Erriu – saranno destinate per mantenere il livello qualitativo dei servizi gestiti dalle società in house e ad affrontare gli squilibri di bilancio sopportati dalle Province. Le priorità sono il funzionamento degli edifici scolastici, la manutenzione delle strade, la sicurezza e prevenzione ambientale (derattizzazione, prevenzione e lotta insetti, prevenzione danni e malattie), e il trasporto e l’assistenza dei disabili.»

 

Palazzo Regio Cagliari 1

E’ stato costituito lo scorso 7 luglio, a Cagliari, l’#Osservatorio Sardo Riforme Istituzionali.

Alla costituzione dell’organismo si è pervenuti a seguito dell’iniziativa delle associazioni culturali #Fondazione Sardinia, #Carta di Zuri e #Sardegna Soprattutto, che hanno promosso a Cagliari, palazzo viceregio, il recente seminario-convegno “Est ora, move(m)us”, nelle due giornate del 9 e del 23 giugno u.s.

All’Osservatorio aderiscono liberamente singoli cittadini, tra i quali parlamentari sardi, consiglieri regionali, operatori politici, sociali e culturali di diverse associazioni e gruppi.

L’Osservatorio si propone di monitorare costantemente quanto accade nel Parlamento italiano in materia di riforme istituzionali, paventando e contrastando il pericolo della perdita della nostra specialità sarda e dello svuotamento del nostro statuto autonomistico.

I partecipanti opereranno informandosi e informando su quanto sta avvenendo, valutando le possibili conseguenze e decidendo le eventuali iniziative di contrasto.

Il lavoro dell’Osservatorio, senza preclusioni di sorta, giacché riguarda tutti i sardi, corrisponde e dà seguito all’urgenza segnalata dalla commissione regionale Autonomia nel documento del 26 giugno 2014 e intende fornire uno strumento utile alle finalità da esso proposte.

Già nella prima riunione costitutiva sono state segnalate alcune iniziative possibili:

• riunione solenne dei parlamentari sardi tra loro e con il Consiglio regionale;

• riunione solenne dei parlamentari e consiglieri sardi coi parlamentari e coi consiglieri delle altre regioni a statuto speciale;

•creazione di una rete tra tutti i soggetti interessati, compresi i canali informatici;

• diffusione dell’informazione in materia sia attraverso la stampa e i media locali, come avviene in altre regioni a statuto speciale, e attraverso internet;

• riunioni periodiche dell’Osservatorio e promozione di incontri pubblici.

All’Osservatorio hanno aderito al momento i parlamentari Roberto Cotti, Michele Piras e Pierpaolo Vargiu, i consiglieri regionali Gavino Sale e Paolo Zedda, i sindaci Piersandro Scano (Villamar) e Guido Tendas (Oristano), insieme a operatori politici, sociali e culturali di diverse associazioni e gruppi come Gianluca Argiolas, Bachisio Bandinu, Vito Biolchini, don Pietro Borrotzu, Mario Carboni, Nello Cardenia, Salvatore Cubeddu, Bustianu Cumpostu, Federico Francioni, Enrico Lobina, Piero Marcialis, Pierluigi Marotto, Piero Marras, Monica Mascia, Valerio Medda, Mario Medde, Franco Meloni, Giacomo Meloni, Vincenzo Migaleddu, Nicolò Migheli, Luigi Mossa, Giancarlo Nonnis, Fabrizio Palazzari, Lorenzo Palermo, Oreste Pili, Vindice Ribichesu, Michele Schirru, Carlo Serra.