22 November, 2024
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Un centinaio di persone, sindaci, parlamentari in carica ed ex, amministratori locali, sindacalisti, lavoratori, hanno risposto all’invito del sindaco di Gonnesa, Hansel Cristian Cabiddu, che ha convocato un incontro negli spazi di S’Olivariu, a Gonnesa, per discutere della drammatica situazione socio-economica del territorio, alle prese con i tempi lunghi, lunghissimi, delle vertenze per il rilancio produttivo di Eurallumina e Sider Alloys (ex Alcoa), legate all’annosa questione degli elevati costi dell’energia e, da qualche mese, con il programma di dismissione delle centrali elettriche alimentate a carbone entro il 2015 che, in mancanza di alternative, rischia di decretare la parola fine a qualsiasi progetto di rilancio del polo industriale e una crisi senza vie d’uscita.

Nel corso dei numerosi interventi, è emersa la consapevolezza della gravità della situazione e, soprattutto, della necessità di avviare una grande mobilitazione popolare, per convincere da un lato il Governo a rivedere il progetto della dimissione della Centrale Grazia Deledda entro il 2025, e dall’altro a sostenere concretamente i programmi di rilancio dell’apparato industriale e le nuove iniziative per la creazione di un modello di sviluppo questa volta finalmente integrato, nel quale l’industria dovrà avere un ruolo ancora importante ma non totalitario, com’è avvenuto negli ultimi 50 anni.

Durante lo svolgimento dei vari interventi, abbiamo realizzato due interviste, con Luca Pizzuto, ex consigliere regionale e segretario regionale di Articolo Uno, e Roberto Puddu, ex segretario generale della Camera del Lavoro CGIl del Sulcis Iglesiente.

                          

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«Questa mattina abbiamo commemorato i moti del maggio 1906 a Gonnesa. Evento questo che richiama le forti radici della storia del nostro paese e del nostro territorio. Nel mio intervento ho sottolineato come quel passato importante sta diventando condizione prepotente per il presente e per il futuro di questo martoriato territorio. Oggi come allora pane, lavoro e dignità sono temi quotidiani. Temi che da amministratori locali viviamo ogni giorno e purtroppo ai quali possiamo fornire qualche magra risposta e palliativa soluzione.»

Inizia così un post pubblicato un’ora fa dal sindaco di Gonnesa, Hanesl Cristian Cabiddu, nel suo profilo facebook.

«Il futuro del polo industriale di Portovesme è oggi più che mai piombato nell’incertezza delle sue prospettive – aggiunge il sindaco di Gonnesa -. Nulla di certo sulla sua proiezione futura si può decisamente affermare. L’unico orizzonte pare essere quello delle riduzioni del personale e della ulteriore precarizzazione del lavoro. Eppure Eurallumina e Sideralloys, se rimesse in produzione secondo le decisioni già conquistate grazie alle lotte dei lavoratori, garantirebbero circa 2.800 lavoratori tra occupati in fabbrica e occupazione indotta nel territori. A questi bisogna aggiungere 420 lavoratori occupati per due anni nella ristrutturazione degli impianti.»
«I programmi già decisi sono oggi rimessi in discussione dal Governo a causa, in particolare, della confusione che regna in materia di politica energetica – sottolinea ancora Hansel Cristian Cabiddu -. Questioni ambientali di assoluta importanza, impongono l’abbandono dell’uso del carbone per la produzione di energia. Questo obiettivo, da perseguire anche nel Sulcis, richiederebbe però che sia assicurato l’approvvigionamento del gas a Portovesme, che si governi il passaggio dal carbone al gas senza contraccolpi sull’industria attuando le misure a suo tempo decise per il riavvio di Eurallumina e Sideralloys, che si preparino gli impianti alimentati a gas per produrre energia elettrica e vapore. Senza questo anche la centrale Enel chiuderà: questa centrale occupa 420 lavoratori tra diretti e contrattisti e genera un’occupazione indotta di oltre 800 unità. Ma anche la Portovesme srl, che ha faticosamente raggiunto l’equilibrio, verrebbe risucchiata nella precarietà.»
«La posta in gioco è dunque molto alta. Dobbiamo agire insieme con le organizzazioni dei lavoratori. Il territorio ha infatti necessità del comparto industriale compresa la metallurgia e l’energia così come ha necessità di agricoltura e turismo. 
Per questa ragione questa mattina ho lanciato la proposta di un’assemblea pubblica nella quale discutere di questi temi. Così come lo furono i moti del 1906 l’ incontro è autoconvocato e spontaneo sul “che fare” su una partita cosi delicata per il territorio. 
L’invito è aperto a tutti a partecipare e intervenire, e in particolare, i colleghi sindaci, tutte le organizzazioni dei lavoratori CGIL; CISL; UIL E CUB, auspicando che le iniziative di informazione e mobilitazione si moltiplichino di comune in comune. 
Per questo motivo – conclude Hansel Cristian Cabiddu –. vediamoci a S’Olivariu il 22 maggio, alle 17.00, a Gonnesa, in Via Don Minzoni. A tutti chiediamo di condividere l’informazione. Ripartiamo dalle idee e dal territorio.»

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Con l’apertura del cantiere archeologico del Nuraghe Seruci, in Comune di Gonnesa, avvenuta questa mattina dai lavoratori del progetto Parco Geominerario recentemente assunti dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara (rappresentata dal presidente Giampiero Pinna), è stata completata l’intera operazione rivolta alla valorizzazione dei principali siti archeologici presenti lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara. Anche nel più grande villaggio nuragico della Sardegna, riprendono la vita ed il lavoro, grazie alla volontà del comune di Gonnesa (rappresentata nell’occasione dal sindaco Hansel Cristian Cabiddu e dall’assessore del Bilancio, Turismo ed Attività produttive Simone Franceschi), alla determinazione del Consiglio e della Giunta Regionale e all’alta sorveglianza della Sovrintendenza Archeologica.

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La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara ha aperto oggi il primo cantiere nel comune di Carbonia, per migliorare la percorribilità lungo i 400 km del Cammino Minerario di Santa Barbara, con l’impiego di 20 lavoratori del progetto Parco Geominerario, come deliberato dalla Giunta regionale in attuazione della legge n° 30 del 2016.

All’apertura del cantiere, erano presenti il presidente della Fondazione, Giampiero Pinna; l’assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica Cristiano Erriu; il consigliere regionale Pietro Cocco; i sindaci di Carbonia Paola Massidda, di Iglesias Emilio Gariazzo, di Gonnesa Hansel Cristian Cabiddu, di Musei Antonello Cocco; l’ing. Fulvio Bordignon, dirigente della provincia del Sud Sardegna.

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Si è svolta questa mattina, presso la banchina n. 5 (cosiddetta nuova banchina traghetti) del porto di Portovesme, la cerimonia del passaggio di consegne al Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso. Il tenente di vascello Rocco Chiuri, arrivato due anni fa, per la precisione il 2 settembre 2015, e subentrato al capitano di corvetta Matteo Prantner, ha lasciato il comando della Guardia Costiera al tenente di vascello Paolo Renzi, alla presenza del capitano di fregata Fernando Fanari. Hanno partecipato alla cerimonia, il comandante della Guardia Costiera di Sant’Antioco, tenente di vascello Maria Teresa Ostuni; il comandante della Guardia Costiera di Carloforte Christian Amin; i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, di Gonnesa Hansel Cristian Cabiddu, di Buggerru Laura Cappelli; l’assessore del Bilancio del comune di Iglesias Gianfranco Montis; rappresentanze della Polizia locale di Portoscuso, di tutti i corpi delle Forze Armate, dei Vigili del Fuoco, delle Associazioni Nazionali Marinai d’Italia del territorio (con lo scambio di crest tra il presidente dell’ANMI di Portoscuso ed il comandante Rocco Chiuri), dell’Avis di Portoscuso e delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile.

Paolo Renzi è alla seconda esperienza in Sardegna, dopo aver ricoperto alcuni anni fa, dal 2011 al 2014, un incarico alla Direzione Marittima di Cagliari. Rocco Chiuri va a guidare la Guardia Costiera di Gallipoli, nelle Puglie.

 

                                  

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Sabato 13 domenica 14 maggio Gonnesa partecipa a Monumenti Aperti e apre 7 monumenti del suo patrimonio artistico e culturale.

Il sindaco Hansel Cristian Cabiddu considera Monumenti Aperti «uno degli eventi più importanti della primavera con nuovi siti da scoprire, mostre tematiche, valorizzazione dell’artigianato locale, degustazione di prodotti tipici, associano fascino e tradizione di un paese che ha nella sua storia millenaria, nelle sue profonde radici culturali e nel suo suggestivo paesaggio, i tratti essenziali di questo villaggio in riva al mare». Inoltre per l’assessore della Cultura Roberta Boi «“Monumenti Aperti” rappresenta la trasmissione della memoria. Racconta di luoghi, volti e sapori del nostro paese e grazie alle associazioni, alle scuole e ai numerosi volontari, che con grande senso civico accompagnano sardi e turisti in luoghi di cultura, permettendogli di conoscere più a fondo il territorio di Gonnesa e Nuraxi Figus, la loro storia e le loro meraviglie».

Questi i siti visitabili con le 3 novità della Chiesa campestre di San Rocco, della Funtana Morimentu un sito di interesse archeologico, sulla statale 126, che deve la sua importanza ai ritrovamenti fossili di fine ottocento del “Mammuthus lamarmorae” risalenti all’era quaternaria e del Cimitero comunale.

S’Olivariu un parco urbano situato al centro del paese di che in  origine era un’antica masseria di fine ottocento; Pozzo Baccarini un esempio di archeologia industriale del territorio, segno di un passato glorioso dell’attività mineraria, il Complesso nuragico di Seruci, nel quale i lavori di scavo hanno consentito di portare alla luce un nuraghe complesso, un antemurale, numerose capanne e almeno una tomba di giganti; il Museo Etnografico di Nuraxi Figus un’abitazione risalente al 1800 restaurata dal Comune conservando l’aspetto e gli ambienti tipici della casa campidanese.

Gonnesa aderisce a Gusta la città con trentadue attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole e godibile.

Al Museo Etnografico – Nuraxi Figus Sabato alle 19.00 e nel Corso Matteotti Domenica alle 18.00 ci sarà Sulcis Iglesiente in fiore: una degustazione di prodotti tipici locali, una mostra di espositori, hobbysti e di artigiani locali. Il tutto accompagnato da un Intrattenimento musicale.

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Sindaci ed amministratori dei 7 comuni del Sulcis Iglesiente interessati alla vertenza Ati-Ifras si sono riuniti questa mattina nella sala riunioni della Torre civica di Carbonia, su sollecitazione del primo cittadino di Carbonia, Paola Massidda, per affrontare i problemi legati alla prosecuzione della collaborazione con i lavoratori ATI-IfrasAll’incontro hanno partecipato anche gli archeologi responsabili dei cantieri archeologici. Dopo un approfondito esame delle problematiche che interessano 250 lavoratori nel Sulcis Iglesiente, 550 nei 101 comuni sardi complessivamente coinvolti nei cantieri archeologici, come nei cantieri verdi ed edili, la riunione si è conclusa con la sottoscrizione di una lettera aperta al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, firmata da tutti i presenti, che chiedono di garantire la prosecuzione di questo modello di lavoro virtuoso e produttivo, che ha raggiunto notevoli risultati.

Data l’imminente scadenza della convenzione fra Regione e ATI-Ifras, la preoccupazione concreta dei lavoratori e, conseguentemente, dei loro amministratori, è che questo modello, costruito negli anni, possa subire un periodo di interruzione, che causerebbe seri danni sia al patrimonio archeologico, sia negli altri settori in cui i lavoratori sono stati impiegati con innegabili risultati, come la cura del verde e in generale vari lavori pubblici..

La soluzione proposta è la prosecuzione delle attività finora svolte, senza alcun licenziamento o messa in cassa integrazione dei lavoratori, già formati e dotati di grandi competenze e specializzazioni.

Gli amministratori dei 7 comuni interessati hanno chiesto anche un incontro, in tempi brevi, con il presidente Pigliaru per avviare una discussione costruttiva sul futuro di questi lavoratori e dei cantieri in cui sono impiegati.  

Vediamo ora un’intervista realizzata questa mattina, al termine della riunione, con Angelo Deidda, vicesindaco di Domusnovas.

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«Nei prossimi giorni convocherò i massimi organismi provinciali per analizzare il momento che vive il nostro partito, come ho sempre fatto mi assumerò le responsabilità della situazione, lo farò insieme a tutto il gruppo dirigente, compagni e amici che negli anni mi hanno accompagnato in questo impegnativo percorso di crescita umana e politica.»

Sono le prime parole di Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico, due giorni dopo la pesantissima sconfitta subita dal sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, nel ballottaggio con il candidato del Movimento 5 Stelle Paola Massidda, eletta con 9.129 voti, il 61,60%.

La “storica” sconfitta di Carbonia, città che fino a domenica era stata da sempre amministrata dalla sinistra e/o dal centrosinistra, è arrivata due settimane dopo altre due sconfitte, sicuramente meno “fragorose” ma ugualmente molto pesanti, maturate a San Giovanni Suergiu e Gonnesa, dove se è vero che in competizione c’erano delle liste civiche, è altrettanto vero che i candidati alla carica di sindaco erano, nel primo caso il segretario cittadino del PD, Antonio Fanni (Elvira Usai è stata eletta con il 55,18% dei voti, Antonio Fanni s’è fermato al 30,61%), nel secondo il vicesindaco uscente Piergiorgio Lenzu, scelto dalle primarie del PD, con capolista Pietro Cocco, capogruppo del PD in Consiglio regionale e sindaco negli ultimi 10 anni (Hansel Cristian Cabiddu, sconfitto di misura alle primarie, ha vinto con una lista alternativa ottenendo il 45,10% dei voti, Piergiorgio Lenzu s’è fermato al 42,23%).

Daniele Reginali 2

 

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Si è insediato questa sera, in una sala consiliare strapiena (alcune decine di cittadini hanno dovuto seguire i lavori dai corridoi del Municipio) il nuovo Consiglio comunale di Gonnesa, scaturito dalle elezioni del 5 giugno 2016. Il nuovo sindaco, Hansel Cristian Cabiddu, dopo la convalida degli eletti, ha prestato giuramento ed ha quindi presentato la squadra degli assessori, quattro, ai quali ha assegnato ufficialmente le deleghe. Assessore dell’Ambiente, Viabilità e Sport, con delega da vicesindaco è Enrico Pistis, già vicesindaco nella prima Giunta Cocco e nell’ultima consiliatura candidato sindaco non eletto della lista avversaria di quella di Pietro Cocco. Gli altri tre assessori sono Paola Delussu, con deleghe al Turismo, Attività produttive e Spettacoli; Roberto Tiddia, con deleghe ai Lavori pubblici e Servizi tecnologici; Federica Olla, con deleghe ai Servizi sociali, Pubblica istruzione e Politiche giovanili. Nell’ordine i quattro neo assessori sono stati i consiglieri più votati.

Il Consiglio ha eletto i componenti, effettivi e supplenti, della commissione elettorale.

Hansel Cristian Cabiddu ha quindi presentato, visibilmente emozionato, le linee programmatiche. Il nuovo sindaco ha detto che, dopo un’accesa campagna elettorale, è arrivato il tempo di mettersi tutti a lavorare per il bene del paese, sottolineando di aver trovato i conti in ordine ma, al tempo stesso, un apparato comunale non adeguato e bisognoso di interventi urgenti, per poter affrontare al meglio le varie emergenze. Il neo sindaco si è soffermato sui vari settori, rimarcando il pieno sostegno al rilancio produttivo delle industrie che però – ha aggiunto – non possono rappresentare il futuro del paese e del territorio. Ha poi evidenziato le potenzialità nel campo del turismo, da sostenere per la valorizzazione dello straordinario patrimonio naturale di cui Gonnesa dispone. E poi ancora scuola, servizi sociali, piccola impresa… Una sottolineatura particolare l’ha dedicata alle frazioni, in principal modo a Nuraxi Figus, con la quale – ha detto – non ho un buon rapporto ma alla quale intendo dedicare le massime attenzioni, mettendomi a disposizione periodicamente, ogni dieci giorni, per ascoltare le esigenze dei cittadini e mettere in campo gli interventi necessari per soddisfarle.

Una volta completata l’esposizione delle linee programmatiche da parte del sindaco, è iniziato il dibattito.

Il Consiglio è convocato anche per la giornata di domani, alle ore 17,30, in 1ª e lunedì 20 giugno 2016, sempre alle 17.30, in 2ª convocazione, in seduta straordinaria, per discutere la ratifica della deliberazione di Giunta n° 34 del 20 aprile scorso in materia di Bilancio finanziario 2016/2018 – variazione d’urgenza al Bilancio di previsione n° 2 (art. 175, comma 4, del d.lgs. n° 267/2000).

Ricordiamo che Hansel Cristian Cabiddu, candidato sindaco della lista civica “Noi per il Bene Comune”, è stato eletto con 1.460 voti, il 45,10%, ed ha preceduto il principale avversario, Piergiorgio Lenzu, candidato sindaco della lista civica “L’Unione per Gonnesa”, di 93 voti, essendosi quest’ultimo attestato a quota 1.367 voti, il 42,23%; Giuseppe Piga, candidato sindaco del “Movimento 5 Stelle”, s’è fermato a 410 voti, il 12,66%. Il nuovo sindaco sarà sostenuto da una maggioranza di 11 consiglieri, 4 quelli della lista di minoranza di Piergiorgio Lenzu, mentre il Movimento 5 Stelle sarà rappresentato da 1 consigliere.

Di seguito i nuovi consiglieri comunali:

Lista “Noi per il Bene Comune”: Enrico Pistis 343 voti, Paola Delussu 238, Roberto Tiddia 235, Federica Olla 165, Milena Frau 156, Marzia Puddu 143, Fabio Marras 128, Amanda Lodde 119, Aldo Sirigu 118, Roberta Boi 96, Massimo Giglio 92.

Lista “L’Unione per Gonnesa”: Piergiorgio Lenzu (candidato sindaco non eletto), Pietro Cocco 259 voti, Cristiano Gabriele Meloni 199, Gianni Cadoni  182.

Lista “Movimento 5 Stelle” : Giuseppe Piga (candidato sindaco non eletto).

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Emilio Gariazzo copia

A Iglesias le dimissioni degli assessori Alessandra Ferrara e Melania Meo sono il primo atto di un rimpasto annunciato da tempo nella Giunta Gariazzo. Le forze politiche che sostengono la Giunta Gariazzo hanno sottoscritto un accordo per un rimpasto, con l’ingresso di 4 nuovi assessori politici, che dovrebbero essere espressi 2 al Partito Democratico, 1 da Sinistra Ecologia e Libertà e 1 dalla lista civica Gariazzo. L’accordo prevede anche l’allargamento della Giunta da 5 a 7 componenti e l’assegnazione ai 4 nuovi assessori delle deleghe lasciate libere dalle dimissionarie Alessandra Ferrara e Melania Meo (salutate con parole di ringraziamento per il lavoro svolto nei tre anni di consiliatura sia dal sindaco Emilio Gariazzo, sia dal segretario cittadino del PD, Ubaldo Scanu), e di un paio tra le diverse attualmente assegnate al vicesindaco Simone Franceschi e di quella dell’Urbanistica, fin dall’inizio della consiliatura tenuta ad interim dal sindaco Emilio Gariazzo.

Il sindaco, nella nuova composizione, vorrebbe mantenere la parità di genere, nominando almeno 2 dei 4 assessori donne e questa condizione sta creando qualche problema nella scelta. Altro problema posto dagli alleati è un riequilibrio con il Partito Democratico, partito di maggioranza relativa, che esprime il sindaco, il presidente del Consiglio e 2 assessori. Recentemente era stato il consigliere del PDCI Alberto Cacciarru a sollevare il problema. Le quattro nomine dovrebbero essere ufficializzate entro la prossima settimana.

Il rimpasto nella Giunta Gariazzo, come già sottolineato, era previsto fin dall’inizio della consiliatura e sarebbe dovuto avvenire già lo scorso anno. Oggi arriva in una fase particolarmente delicata per il centrosinistra, uscito malconcio dalle elezioni amministrative del 5 giugno, che hanno registrato, in particolare, due pesantissime sconfitte a San Giovanni Suergiu (dove il candidato sindaco Antonio Fanni, segretario cittadino del PD, è stato travolto dalla lista che ha eletto sindaco Elvira Usai, primo sindaco donna del paese, con il 55,18% contro il 30,61%) e Gonnesa (dove la lista che aveva come candidato sindaco un esponente del PD, Piergiorgio Lenzu, vicesindaco uscente, e capolista il sindaco uscente Pietro Cocco, capogruppo del partito in Consiglio regionale, è stata battuta dalla lista che candidava a sindaco Hansel Cristian Cabiddu, sconfitto di misura alle primarie del PD e sostenuto da varie componenti del centrosinistra, con il 45,10% contro il 42,23%) ed un risultato inferiore alle attese al primo turno a Carbonia (la lista del PD s’è fermata, a 2.952 voti, il 17,57%), dove il sindaco uscente Giuseppe Casti affronterà il candidato del Movimento 5 Stelle, Paola Massidda, nel ballottaggio del 19 giugno, tutt’altro che scontato (Giuseppe Casti parte dal 36,15%, Paola Massidda dal 21,95%).

Giampaolo Cirronis