24 November, 2024
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Sicurezza alimentare ed energia pulita al centro dei due incontri di oggi a Pechino del vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, per avviare un percorso che consenta di rafforzare i rapporti commerciali fra Sardegna e Cina. Gli incontri sono stati organizzati dall’Ambasciata italiana a Pechino, anche in seguito al recente incontro a Cagliari fra l’ambasciatore Ettore Sequi e il presidente della Regione Francesco Pigliaru. In mattinata, la delegazione della Regione è stata ricevuta al China Food and Drug Administration dal Direttore generale del Dipartimento degli affari Legali Xu Jinghe e da He Li, direttore del Dipartimento della Divisione di Cooperazione Bilaterale.

La Food safety, ovvero la sicurezza del cibo in particolare di quello dei bambini, negli ultimi anni è diventata una vera e propria priorità per il governo cinese, tanto da aver varato una nuova legislazione in materia, entrata in vigore il 1 ottobre 2015, e della quale si stanno mettendo a punto le norme di attuazione come ordinato dal Consiglio di Stato. E’ proprio su questo filone che si può costruire e progressivamente rafforzare la collaborazione con la Sardegna, dove è stata riconosciuta una delle tre blue zone – le terre dei centenari – a livello internazionale.

Nel pomeriggio il vicepresidente Paci ha incontrato, nella sede dell’Ambasciata italiana in Cina, il vicedirettore del Cers (China Energy Research Society) Xin Mingyi e rappresentanti di società d’investimento private. Un’occasione per riprendere, in preparazione di una missione in autunno col presidente Pigliaru, i contenuti del protocollo d’intesa sottoscritto a novembre 2014 fra Sardegna e Cina, in particolare fra Sotacarbo e Cers, per potenziare l’attività di ricerca nei settori dell’energia e dello sviluppo sostenibile, soprattutto per l’uso di combustibili fossili. «La fase dell’estrazione del carbone in Sardegna, che così come era concepita finora è chiaramente chiusa, ha lasciato nella nostra terra competenze, esperienze e know how che ora dobbiamo utilizzare per stringere partnership tecnologiche con Paesi come la Cina che sul carbone puntano moltissimo, soprattutto in chiave di energia pulita per il futuro. Da parte nostra – ha concluso Paci – mettiamo a disposizione quelle competenze per studiare e sviluppare nuove tecnologie in sinergia con partner internazionali».