22 December, 2024
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TV headed businessman with folded arms standing on concrete wall background. Mock up

Se pensate che il mondo dell’imprenditoria sia la vostra strada e volete arricchire le vostre conoscenze manageriali e aziendali, potete prendere spunto dall’evoluzione delle grandi imprese del passato e del nostro tempo, nonché dalle storie di imprenditori e manager nazionali e stranieri.

In questo articolo abbiamo raccolto per voi i 10 documentari che ogni aspirante manager dovrebbe guardare almeno una volta prima di lanciare il suo business. Buona visione!

  • Leopoldo Pirelli. Impegno industriale e cultura civile

Partendo dalla grande industria del nostro paese, i futuri imprenditori possono trovare illuminante e piacevole il documentario trasmesso da Sky che delinea la personalità di Leopoldo Pirelli e che ci lascia una sorta di decalogo del buon imprenditore. L’esperienza umana e professionale di questo capitano d’industria viene raccontata da chi lo conosceva e ha avuto la possibilità di lavorare con lui: dai familiari, come la compagna Rosellina Archinto e il figlio Alberto, a Marco Tronchetti Provera, ossia colui che lo ha sostituito nella guida del gruppo e che ancora oggi riveste il ruolo di Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli.

  • The Director

Rimanendo sempre in Italia, questo documentario apre una finestra su un altro settore industriale fondamentale nel nostro paese, ossia quello della moda. In maniera originale e interessante, il regista delinea la carriera di Frida Giannini, stilista e direttore creativo di Gucci, mostrando agli spettatori e ai futuri imprenditori il dietro le quinte di una grande casa di moda e quali sono gli step fondamentali per creare un brand di fama internazionale.

  • American Experience: Henry Ford

Chi ama i documentari dal taglio più biografico non può perdersi quello sulla vita di Henry Ford, che fa parte delle miniserie sulla storia americana prodotte dalla PBS. A questo grande industriale va il merito di aver rivoluzionato il nostro modo di lavorare e di aver aumentato la produttività delle grandi industrie, automobilistiche e non, rendendole moderne e competitive.

  • Steve Jobs: One Last Thing

Sempre la PBS ha prodotto un altro documentario su uno degli imprenditori più famosi e venerati del nostro tempo: Steve Jobs. In questo caso, più che ripercorrerne la vita e la carriera in maniera biografica, come fa forse meglio il film Steve Jobs di Danny Boyle uscito nel 2015, il documentario svela la formula vincente alla base del suo business, ossia la combinazione tra un buon prodotto e una sua buona presentazione sul mercato. Anche il marketing è fondamentale se si vuole costruire un’impresa di successo.

  • Downloaded

Al centro di questo film documentario del 2013 ci sono Napster e i suoi creatori, Shawn Fanning e Sean Parker. La nascita e lo sviluppo dell’azienda, fino all’acquisizione da parte di Rhapsody, viene narrata da diversi punti di vista, non solo quello dei fondatori e degli utenti, ma anche quello degli artisti del panorama musicale internazionale e dei giuristi, chiamati a confrontarsi sul tema della libera condivisione di file e contenuti incentivata dal web.

  • TED Talks: Life Hacks

Se poi siete in cerca di consigli utili e molto pratici, affidatevi a questa raccolta di lezioni del marchio di conferenze statunitense TED. Disponibili anche su Youtube, i video forniscono i consigli di diversi esperti che vi aiuteranno a trasformare la vostra vita, rivitalizzare il vostro business e incrementare gli affari e la produttività della vostra azienda.

  • Enron: The Smartest Guys in the Room

Per chi si preoccupa dei rischi e delle responsabilità derivanti dall’essere alla guida di una grande impresa, questo documentario del 2005 sulla caduta della compagnia energetica Enron può essere un utile ammonimento, perché mostra come anche un grande colosso industriale può essere toccato dal fallimento una volta imboccata la strada sbagliata.

  • Something Ventured

Alla base di un’impresa di successo non ci sono solo delle buone idee e un buon manager, ma spesso, soprattutto per il primo lancio sul mercato, è fondamentale il contributo di capitalisti e investitori spregiudicati. Questo documentario del 2011 mostra l’esempio di capitalisti geniali che hanno intuito il potenziale di aziende tecnologiche come Apple e Google e hanno collaborato con fondatori e imprenditori per portarle al successo.

  • Somm

Il motore di un grande imprenditore è la passione e la convinzione in quello che fa e nel proprio prodotto, nonché l’ambizione di poterlo rendere il fulcro centrale di un business di successo. La visione del documentario Somm, attraverso il racconto della storia di quattro uomini che si preparano all’esame di sommelier per trasformare la loro passione in una professione, vi ispirerà a perseguire le vostre ambizioni a tutti i costi.

  • Freakonomics

Un aspirante manager deve essere un abile conoscitore non solo delle leggi del mercato, ma anche dei desideri, delle ambizioni e delle motivazioni scientifiche ed economiche che stanno alla base del comportamento umano, e in particolare di quello dei propri collaboratori, investitori e clienti. In questo può aiutarvi il film del 2010 Freakomics, ispirato al libro di Steven Levitt e Stephen Dubner, assolutamente da vedere.

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La tavola rotonda “Making it happen: start up, tech transfer, and the real world”, tenutasi al Crea UniCa (Centro servizi di ateneo per innovazione e imprenditorialità, Università di Cagliari) di via Ospedale 121, ha ospitato Mark Coticchia (vice presidente e chief innovation officer sistema sanitario, Fondazione Henry Ford, Detroit, Michigan), Marzia Cillocu (assessore comunale attività produttive), Federica Todde (referente asse III: Competitività del sistema produttivo – Regione Sardegna) ed è stato coordinato da Mario Mariani (The Net Value). A fare gli onori di casa, Annalisa Bonfiglio (prorettore Innovazione, Università di Cagliari). L’incontro – strategico per rafforzare i contatti e promuovere opzioni anche occupazionali con le principali realtà statunitensi – è stato organizzato dal Crea con l’ambasciata degli Stati Uniti in Italia. Ai lavori ha preso parte una folta rappresentanza di ricercatori, studenti e dottorandi.

«Forniamo know how e supporto a nuove imprese dotate di un team brillante e creiamo collaborazioni strategiche nel sistema sanitario. Queste collaborazioni producono benefici di sviluppo congiunto che consistono nella creazione di dispositivi medici innovativi. La nostra logica? Offrire al cittadino – ha spiegato Mark Coticchia – servizi uguali a quelli che verrebbero riservati alla famiglia Ford. C’è un trasferimento di conoscenza in questa nuova compagnia che entra a far parte di un grande sistema gestito e coordinato dalla Ford. In questo modo, attraverso le istituzioni, creiamo un ecosistema sanitario.»

Mario Mariani ha sottolineato il ruolo delle startup: «Iniziano a fiorire anche in Sardegna: il governo regionale ha investito denaro e risorse umane supportando il settore ricerca e sviluppo dell’Università di Cagliari. Dobbiamo coinvolgere gli studenti e le autorità nell’economia circolare.»

Per la professoressa Annalisa Bonfiglio «L’Università sta iniettando spirito imprenditoriale nei giovani. Le startup nate nel CLab UniCa hanno ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali». Ma non solo. «Siamo stati i primi a inserire nello statuto una terza categoria di spin off denominate junior spin off per venire incontro alle nuove esigenze dei nostri studenti. I frutti che sta dando questa strategia stanno apportando un valore aggiunto non indifferente al nostro operato e ai risultati ottenuti», ha concluso il pro rettore.

«Cagliari è la nostra Sylicon Valley e ne siamo fieri. Il comune aiuta le compagnie digitali durante il loro percorso di crescita all’interno e all’esterno dei confini regionali. La municipalità è coinvolta in questa tipologia di progetti. Ricerca e know how sono importanti, così come la nostra collaborazione col CLab UniCa» ha aggiunto Marzia Cillocu. «Abbiamo pensato a una struttura circolare, che inizia con una semplice idea da sviluppare su più livelli per essere appetibile per gli investitori. L’Unione Europea ha dato il via a strategie specifiche per la crescita, l’innovazione e la sostenibilità» ha rimarcato Federica Todde. In definitiva, un tassello di pregio, con relazioni e intuizioni determinanti su scenari in continuo sviluppo. In particolare, la tavola rotonda ha fornito occasioni ed approcci di forte interesse per la popolazione dell’ateneo del capoluogo sui mercati europei e statunitensi.