Parte da Tempio Pausania, con un concerto in solo di Oren Marshall, la giornata del 28° festival Time in Jazz.
[bing_translator]
Un concerto in solo di Oren Marshall nella chiesa di San Pietro, ore 11.00, a Tempio Pausania la giornata odierna del 28° Time in Jazz, il festival internazionale diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, ma con appuntamenti sparsi in altri quattordici centri del nord Sardegna.
Sperimentatore della tuba e della tuba elettrica, il musicista inglese si muove abilmente fra jazz, world music, musica classica e improvvisata, come suggerisce l’elenco delle sue esperienze e collaborazioni con nomi come Derek Bailey, Charlie Haden, Sir Peter Maxwell Davies, Moondog, Radiohead, Hermeto Pascoal, The Pan-African Orchestra, la London Philharmonic, John Taylor, Bobby McFerrin, i beatboxer Adam Matta, Shlomo e Hobbit. Un eclettismo che trova un’originale incarnazione nella sua Charming Transport Band, progetto che riunisce musicisti del Ghana e della Nigeria insieme con improvvisatori e jazzisti della scena londinese. Classe 1966, il “Jimi Hendrix della tuba”, come l’ha ribattezzato John Fordham, critico del quotidiano The Guardian, ha suonato con tutte le maggiori orchestre di Londra ma anche con i solisti del Teatro Bolshoi, l’orchestra sinfonica della Radio di Francoforte e il Canadian Ballet. Con il London Brass, di cui è entrato a far parte nel 1987, Oren Marshall ha registrato diversi dischi e tenuto tournée mondiali, suonando anche per autorità come la Regina d’Inghilterra e il Papa.
Altro concerto solistico in programma nel pomeriggio, alle 18.00, nella chiesa di San Nicola a Bortigiadas, dove il pubblico di Time in Jazz ritrova Giovanni Guidi, già applaudito il giorno prima in duo con il sassofonista americano Dan Kinzelman. Miglior nuovo talento per la rivista Musica Jazz nel 2007, il pianista umbro, oggi trentenne, ha portato avanti in questi anni una carriera di alto livello, fitta di impegni e soddisfazioni: oltre settanta concerti all’anno, ospite dei palchi internazionali più importanti, leader di propri gruppi e co-leader di vari progetti (il duo Soupstar con Gianluca Petrella, il quartetto co-diretto con Mattia Cigalini, il trio con il trombettista Luca Aquino e il percussionista Michele Rabbia di scena anche a Time in Jazz, giovedì 13), sette album a suo nome, due dei quali per la ECM, e tante collaborazioni come sideman con grandi maestri, tra i quali il suo mentore, Enrico Rava.
A Berchidda la musica parte intorno alle 19,45 con la prima uscita per le strade dei The Rad Trads, la coinvolgente formazione newyorkese di quattro fiati e sezione ritmica, cui spetterà anche il compito di animare la consueta festa della sera di Ferragosto con la sua miscela di influenze che spaziano dal primo jazz delle brass band di New Orleans al Rythm & Blues, al blues di Chicago e al Delta Blues, fino al Rock & Roll.
Poi, alle 21,30, apre finalmente i cancelli l’arena allestita nella Piazza del Popolo, che per quattro serate sarà il “palco centrale” del festival.