19 December, 2024
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Torna Aut Out Aut, il festival letterario, giunto alla seconda edizione, sulle diversità e l’abitare indipendente, organizzato dall’associazione Diversamente Odv – che ha come obiettivo principale quello di migliorare la qualità della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie – con la direzione artistica di Alessandro Muroni, musicista, compositore, scrittore. Un festival sui generis, perché parla di autismo senza parlarne, lo fa raccontando il disturbo autistico non trattandolo direttamente ma attraverso la letteratura e le arti in genere. Aut Out Aut è un progetto artistico itinerante che segue un suo percorso culturale e sociale, con l’intento di promuovere progetti di vita concreti per ogni singola persona autistica a sostegno e integrazione della legge sul Dopo di noi (112/2016), che ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento specifiche tutele per le persone con gravi disabilità, emanata per favorire il loro benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia: l’espressione “dopo di noi” si riferisce al periodo di vita dei disabili successivo alla scomparsa dei genitori/familiari.

Il festival – concepito per accogliere, per essere “casa” e composizione di ogni differenza – si svolgerà dal 10 al 15 dicembre fra Cagliari e Iglesias, principalmente, coinvolgendo anche Monserrato e Villaspeciosa: incontri con autori e autrici di livello nazionale e regionale, che con i loro libri non trattano, appunto, il tema dell’autismo ma ne raccontano indirettamente alcuni aspetti: Paolo Di Paolo, Silvia Bre, Stefano Dal Bianco, Ida Travi, Donatella Bisutti, Mauro Ermanno Giovanardi, Bianca Pitzorno, Daniele Serra, Aldo Nove, solo per fare alcuni nomi; poi, performance, laboratori di teatro, di lettura, di disegno nei licei e nelle scuole primarie e secondarie, concerti nelle residenze per anziani e progetti specifici fra i linguaggi dell’arte aperti a tutti. Una novità di quest’anno: le colazioni letterarie con gli autori e le autrici ospiti.

 

Anita Likmeta per la Narrativa e Ida Travi per la Poesia sono le vincitrici della trentanovesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì”.

La scrittrice di origini albanesi Anita Likmeta, in lizza con Deborah Gambetta ed Helena Janeczek, ha ottenuto il riconoscimento per la sezione Narrativa con il romanzo Le favole del comunismo (Marsilio) e la poetessa bresciana Ida Travi, giunta alla finale con Laura Accerboni e Donatella Bisutti si è aggiudicata la palma per la sezione Poesia, con I Tolki (il Saggiatore).

Sono stati assegnati anche i due riconoscimenti annunciati: il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato a un autore o a un’opera di vario genere culturale e letterario, andato ad Alessandro Bergonzoni; e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, destinato a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento, che quest’anno è stato attribuito a Dori Ghezzi.

La serata, presentata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, è stata inframezzata dagli interventi musicali dei Perturbazione tratti dal loro repertorio e dalla reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

«Questa cerimoniaha ricordato il sindaco di Villacidro, Federico Sollai chiude un’edizione del premio di altissimo profilo, che per numerose settimane ha posto la cultura al centro delle attività di Villacidro: un susseguirsi di appuntamenti di primo livello che si sono distinti per la qualità, la vivacità e l’eccellenza artistica dei partecipanti.»

La presidente della Fondazione Dessì, Deborah Aru, a margine dei ringraziamenti, ha ricordato «il percorso di modernizzazione imboccato dalla Fondazione Dessì con il consolidamento della sua struttura organizzativa, allo scopo di rafforzare i legami tra le attività proposte e il territorio, con particolare riferimento al coinvolgimento e alla partecipazione dei giovani». Presente alla cerimonia anche l’assessora regionale della Cultura, Ilaria Portas, che è così intervenuta: «”Siamo le storie che ci raccontiamo”, come hanno cantato poco fa i Perturbazione, e noi, come assessorato alla Cultura abbiamo il dovere di diffondere ciò che di bello e positivo avviene attorno a noi. Il premio Dessì rappresenta un gioiello per la Sardegna, e oggi il Paese d’ombre si è illuminato, grazie al faro della cultura».

Narrativa. Likmeta racconta nel suo potente romanzo d’esordio il periodo di tumultuosa transizione politica, economica e sociale nell’Albania di fine Novecento, dopo i quarant’anni del regime di Enver Hoxha. La protagonista è Ari, che narra in prima persona i suoi anni da bambina cresciuta – a cavallo tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta – in un villaggio rurale albanese, descrivendo in modo sinceramente ingenuo i disagi che lei e i suoi compaesani si trovano ad affrontare, sullo sfondo delle contraddizioni di un sistema illiberale.

Poesia. Con la saga poetica premiata oggi, Travi ha portato a termine un vasto ciclo poetico cui ha lavorato ininterrottamente per quindici anni. I Tolki (un’invenzione linguistica giocata sulla sonorità del verbo inglese to talk) sono esseri parlanti e la loro esistenza è marchiata dal linguaggio, il loro mondo parallelo ha molti punti di contatto con il mondo reale, ma allo stesso tempo è un universo “altro”. Nella poesia di Travi, la parola viene riportata alla sua essenza più pura e semplice, grazie a un processo di spoliazione che dona al linguaggio una nuova trasparenza.

Bilancio. Nell’anno che precede il traguardo della quarantesima edizione il Premio ha confermato il successo della nuova formula che differisce gli eventi in cartellone distribuendoli su tre settimane diverse, gradita dal pubblico e in grado di tenere più a lungo i riflettori accesi sugli appuntamenti culturali del Paese d’ombre.

Domani, domenica 6 ottobre), l’appuntamento con i finalisti e i vincitori che incontreranno il pubblico, a partire dalle 10.00 nel cortile di Casa Dessì, chiuderà il sipario dell’edizione 2024 del Premio.

 

Saranno svelati sabato 5 ottobre i nomi delle vincitrici della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Con inizio alle 18.00, a Villacidro, nella Palestra di via Stazione, si terrà la cerimonia di proclamazione e premiazione delle vincitrici e la consegna dei Premi speciali.

Un’edizione tutta al femminile quella di quest’anno, che vede sei finaliste donne, come mai si era verificato prima nella storia del Premio. Ad ambire al premio per la sezione Narrativa sarà la terna composta da: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); mentre per la sezione Poesia si contenderanno il riconoscimento: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).
Alle vincitrici andrà un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuna delle altre finaliste) oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Letterario Dessì.

Le due terne delle finaliste sono state individuate, tra le 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia), dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

La cerimonia di premiazione sarà guidata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, che dialogherà con le finaliste e con Alessandro Bergonzoni e Dori Ghezzi, i due vincitori dei già annunciati premi speciali, anch’essi consegnati durante la serata. A inframezzare la serata culturale ci saranno interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Il Premio speciale della Giuria è stato attribuito ad Alessandro Bergonzoni dalla giuria che ha così «[…]voluto mettere in risalto il lavoro da lui condotto sul linguaggio, segnalandolo così ai giovani e ai meno giovani come un prezioso maestro di libertà, inventività e intelligenza», mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, è stato tributato a Dori Ghezzi per «[…]ribadire e consolidare il legame con la Sardegna con orgoglio e con la gratitudine che si deve a chi ha saputo andare oltre gli “incidenti della felicità” per riconoscere in questa terra “un ritaglio di paradiso”.

È giunto alla terza settimana di proposte il variegato programma di spettacoli, incontri con autori e concerti a corollario alla XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Tutti gli appuntamenti si terranno a Villacidro e saranno aperti al pubblico e gratuiti.

Si parte giovedì 26 settembre – alle 18.00, al Mulino Cadoni – con Benedetta Tobagi che presenterà Le stragi sono tutte un mistero (Laterza & Figli), in dialogo con Vito Biolchini, giornalista, esperto di comunicazione, autore teatrale e operatore culturale.
Nel suo libro, Benedetta Tobagi oppone alla diffusa convinzione che i colpevoli delle stragi della stagione delle bombe in Italia non sono mai stati trovati né puniti, la verità emersa grazie al lavoro, negli anni, di giudici, giornalisti e storici che tra mille ostacoli e difficoltà, sono riusciti a ricostruire, sulla base di testimonianze e atti processuali, l’origine politica della matrice eversiva che ha ispirato la cosiddetta “Strategia della tensione”.

Figlia del giornalista Walter Tobagi, assassinato in un attentato terroristico della Brigata XXVIII marzo, Benedetta Tobagi è scrittrice e storica. Collabora con “la Repubblica” ed è stata conduttrice radiofonica Rai. Si occupa di progetti sulla storia del terrorismo con la Rete degli archivi per non dimenticare.

Alle 21,30 – a Casa Dessì – spazio alla comicità, con OmeoPhonie – Favole omeopatiche per adulti, di e con Arianna Porcelli Safonov. Otto radiografie ciniche di persone che non vorremmo mai essere, impreziosite dalle musiche dal vivo di Renato Cantini e Michele Staino. Le Omeophonie sono fiabe per adulti in cui la morale risorge dalla sofferenza altrui, quando diviene selvaggia, quando si libera dal senso civico. Arianna Porcelli Safonov è una scrittrice, comica e performer dall’umorismo pungente e satirico: nelle sue performance dal vivo, unisce monologhi comici a riflessioni sociali. Il suo stile sarcastico e dissacrante è riscontrabile anche nei suoi libri, Fottuta campagna e Storie di matti (Fazi editore), dove traccia una critica alla società contemporanea attraverso una vena di intelligente comicità.

Venerdì 27 settembre – alle 18.00, al Mulino Cadoni – si terrà A&C Anima e Cuore, a cura di Is Mascareddas, compagnia teatrale viaggiante di burattini e marionette. Lo spettacolo per tutti, bambini e adulti, è un omaggio all’arte dei burattini, un tributo simbolico al lavoro svolto dalla Compagnia in quarant’anni di attività. Anima e cuore sono gli ingredienti che un burattinaio deve trasferire nel corpo del burattino perché possa verificarsi il prodigio tutto peculiare in cui un oggetto inanimato agli occhi del pubblico, prenda vita.

Alle 21,30 – a Casa Dessì – musica, con Francesco Tricarico (voce e flauto traverso) e Michele Fazio (pianoforte). La serata di Villacidro è inserita nel Faccio di Tutto Tour, un concerto-reading intimo, vero e contemporaneo che il cantautore sta portando in giro per i palchi di tutt’Italia.

Francesco Tricarico nelle sue canzoni offre uno spaccato di vita con lo sguardo, al contempo, lucido e amaro, che è la sua cifra stilistica fino dai suoi esordi. Il debutto discografico di Tricarico avvenne nel 2000, con Io sono Francesco, brano spiazzante quanto illuminante che lo portò alla popolarità come uno dei cantautori più originali. Nel corso della sua carriera, ha scritto brani, tra gli altri, per Adriano Celentano, Zucchero, Gianni Morandi, Malika Ayane. Non solo cantautore ma anche pittore: collabora dal 2016 con la Galleria Fabbrica Eos di Giancarlo Pedrazzini.

Sabato 28 settembre – alle 18, al Mulino Cadoni – Giovanni Succi presenta Amaro Succi (Valigie Rosse) in dialogo con Duilio Caocci, ricercatore e docente di letteratura all’università di Cagliari. Narrato in prima persona come un diario di confessioni, Amaro Succi apre il sipario sul dietro le quinte di un musicista rock alle strette, che, ripercorrendo alcune tappe delle proprie scelte, escogita un modo per sbarcare il lunario.

Alle 21,30 – a Casa Dessì – l’autore porterà in scena il suo spettacolo poetico-musicale Leopardi Dark Ambient, una lettura integrale sonorizzata de La ginestra di Giacomo Leopardi, su colonna sonora originale di Giovanni Succi.

Giovanni Succi, piemontese, classe 1969, è irregolare di lungo corso del rock in italiano dagli anni Novanta a oggi. Autore di canzoni, voce e chitarra dei Bachi Da Pietra, affianca a quella del gruppo la produzione cantautorale in solo e l’attività letteraria, proponendo eventi dal vivo come performer e come direttore artistico.

In caso di pioggia gli spettacoli programmati nel cortile di Casa Dessì si terranno al teatro Don Bosco, in via Asproni.

Gli appuntamenti successivi

Il programma di presentazioni, concerti e spettacoli che accompagna il Premio Dessì prosegue giovedì 3 ottobre – a Casa Dessì, alle 21,30 – con Presto saprò chi sono, reading di e con Nicola Lagioia. Gran finale il 5 ottobre, con la cerimonia di premiazione del concorso letterario. In lizza tra i finalisti, nella categoria Narrativa Deborah Gambetta, con Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, Il tempo degli imprevisti (Guanda); Anita Likmeta, Le favole del comunismo (Marsilio); nella sezione Poesia Laura Accerboni, con Il prima e il dopo dell’acqua (Einaudi); Donatella Bisutti, con Erano le ombre degli eroi (Passigli); Ida Travi, con I Tolki (il Saggiatore). Nel corso della serata saranno consegnati anche il Premio speciale della Giuria ad Alessandro Bergonzoni e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna a Dori Ghezzi.

La trentanovesima edizione Premio letterario Giuseppe Dessì è promossa e organizzata dalla Fondazione Giuseppe Dessì, con il contributo dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Villacidro e della Fondazione di Sardegna, con il Patrocinio di Rai Sardegna e la Media Partner di TGR,  del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.

Sei donne finaliste della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì, che si concluderà il 6 ottobre dopo avere offerto per quattro fine settimana, a partire dal 12 settembre, spettacoli, concerti, presentazioni editoriali, incontri con gli autori e rappresentazioni teatrali, a corollario della Cerimonia finale. Tutti gli appuntamenti si terranno a Villacidro, cittadina del Sud Sardegna, dove ha sede la Fondazione che porta il nome di Giuseppe Dessì (1909-1977).

Finaliste 2024

Sezione Narrativa: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio).

Sezione Poesia: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).

Le sei finaliste sono state selezionate fra gli autori delle 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia) dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì. Agli stessi giurati spetterà il compito di eleggere, durante la cerimonia finale del 5 ottobre, le due vincitrici, alle quali andrà il premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuno degli altri finalisti).

Premi Speciali 2024

Il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato a un autore o a un’opera di vario genere culturale e letterario, quest’anno  è attribuito ad Alessandro Bergonzoni.

Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, destinato a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento quest’anno è attribuito a Dori Ghezzi.

La conduzione della cerimonia di premiazione, in programma dalle 18.00, a Villacidro, in via Stazione, è affidata al giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, con interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de “La buona novella”, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Un variegato programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti (tutti aperti al pubblico gratuitamente) accompagnerà Villacidro nelle settimane precedenti.

Il Programma degli eventi

Giovedì 12 settembre – alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì – con Luca Barbarossa, cantautore e conduttore radiotelevisivo, in “Parole e Musica” che presenta il suo libro “Cento storie per cento canzoni” (La nave di Teseo) , in dialogo con Giacomo Casti.

Giovedì 19 settembre, doppio appuntamento: alle 18.00 al Mulino Cadoni, “Ricordando Gigi Riva”, con la partecipazione di Nicola Riva e la conduzione di Gianluca Scroccu, con ospiti del Cagliari Calcio di ieri e di oggi; alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì andrà in scena lo spettacolo teatrale “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame, proposto da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri.

Venerdì 20 settembre, sarà la volta di Francesca Agus, che presenterà, alle 18.00, al Mulino Cadoni, “Un raro esemplare” (Condaghes) in dialogo con Valentina Frau; alle 21,30, a Casa Dessì, spazio alla musica, con il concerto della cantautrice sassarese Bianca Frau, accompagnata alle tastiere e alla batteria elettronica da Jean Prat, finalisti, assieme, all’ultima edizione del Musicultura Festival.

Giovedì 26 settembre, alle 18.00, Benedetta Tobagi che presenta “Le stragi sono tutte un mistero” (Laterza & Figli), in dialogo con Vito Biolchini. Alle 21,30, “Omeophonie”, spettacolo di e con Arianna Porcelli Safonov.

Venerdì 27 settembre al Mulino Cadoni, alle 18.00, si terrà “A&C Anima e Cuore”, con Is Mascareddas, uno spettacolo pensato per i più piccoli e adatto a tutte le età. Alle 21,30, a Casa Dessì, musica, con “Faccio di tutto tour” di e con Francesco Tricarico (voce e flauto traverso) e Michele Fazio (pianoforte).

Sabato 28 settembre, al Mulino Cadoni alle 18.00, Giovanni Succi presenta “Amaro Succi” (Valigie Rosse) in dialogo con Duilio Caocci, successivamente, alle 21,30, a Casa Dessì, l’autore porterà in scena il suo “Leopardi Dark Ambient”, spettacolo poetico-musicale.

Giovedì 3 ottobre da “Presto saprò chi sono”, reading di e con Nicola Lagioia, alle 21,30, a Casa Dessì.

Sabato 5 ottobre, alle 18.00, via Stazione, Cerimonia Finale.

Domenica 6 ottobre, alle 10.00, a Casa Dessì, si terrà il consueto incontro con gli autori finalisti e vincitori del Premio Dessì 2024.

Previsti anche gli abituali appuntamenti dedicati alle scuole: 25 novembre, “Le 60 avventure da vivere nella natura” (Piemme), Marco Priori e Alice Centioni incontrano gli alunni della scuola primaria; 26-27 novembre “Scintilla” (Mondadori), Nadia Terranova incontra gli studenti della scuola secondaria di primo grado.

 

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Il 5 settembre 2019, a Seneghe, prende il via la XV edizione del Cabudanne de sos poetas.

Oltre sessanta gli ospiti in arrivo: Ida Travi, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Rachel Falchi, Franc Ducros, Serge Pey, Valerio Magrelli, Claudio Pozzani, Nanni Falconi, Anna Cristina Serra, Azzurra d’Agostino, Pinar Selek, Lea Nocera, Antonia Arslan, Siobhan Nash-Marshall, Chiara Mulas, Michael Raji, Antonella Puddu Gaviano, Giangavino Costeri, Gisele Pierra, Nicola Melis, Giovanni Salis, Manuela Ennas, il Teatro delle Albe, Alessandro Renda, Marcello Anselmo e Pietro Marcello di Rai Radio3 Zazà, Nicola Muscas, Marco Menon, Raimondo Cubeddu, Marco Santagata, Sebastiano Pilosu, Davide Melis, Machina Amniotica, Andrea Melis, Raul Moretti, il musicista italo-algerino (tuareg) Faris Amine, Antonio Cubadda e Marcello Marras, Fabio Pillonca, Pier Sandro Pillonca, Tonino Oppes, Bachisio Bandinu, Andrea Tramonte, Carlo Gianbarrese, Giulio Piscitelli, Paola Atzeni, Antonio Bove, i rapper Joz, Ale Zin ed Alessio Mura (Balentia) e tanti altri.

Gli itinerari poetici come dei viaggi nella letteratura e nelle storie altre, raccontate in versi, rappresentano un cardine dell’esperienza letteraria stessa, che ha costruito una ricca tradizione nella poesia come nella narrativa. Viaggiare serve a conoscere, a conoscersi, a liberarsi da vecchi pregiudizi, a mettersi in discussione. Attraverso il viaggio ritroviamo il più profondo senso di appartenenza all’umanità. In che modo e in quali mondi ci può far viaggiare la poesia? In quali ambiti di racconto viaggio e poesia si incontrano? “Viaggi. Itinerari di versi” è il tema centrale della quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas, il festival di poesia, letteratura e arte curata dall’Associazione Perda Sonadora che vedrà dal 5 all’8 settembre quattro giorni di incontri con la poesia sarda, italiana e internazionale, laboratori, mostre, teatro, concerti, attività culturali e laboratoriali, e un programma molto nutrito con oltre sessanta ospiti tra gli scorci più antichi e affascinanti di Seneghe, gioiello in basalto del Montiferru. Prentza de Murone, Campo della Quercia, Putzu Arru, Piazza dei balli, Bar Su Recreu, Casa Addis e Domo de sa poesia, i luoghi centrali del paese deputati all’incontro, allo scambio e all’ascolto, ospiteranno anche quest’anno i momenti più intensi con i versi letti da alcuni dei poeti contemporanei tra i più amati, ma anche artisti, attori, musicisti, registi, studiosi e intellettuali provenienti dalla Sardegna, dall’Italia, dalla Francia, dalla Turchia, Armenia, USA, Algeria, che porteranno le proprie opere e testimonianze al pubblico del festival e alla comunità seneghese nell’incantevole borgo, tra poesia, musica, arte, mostra fotografica, cinema, installazioni, colori, sapori, tradizioni e occasioni di degustazione con i migliori prodotti tipici locali.

Tra le novità il ritorno del Teatro delle Albe di Ravenna, sodalizio con il festival dei poeti inaugurato dodici anni fa attraverso la collaborazione con Roberto Magnani, stavolta con l’attore e regista Alessandro Renda che oltre alla conduzione insieme a Giuseppina Pintus e Mariano Mastinu dell’esito de “La non-scuola del Teatro delle Albe” in apertura del festival (giovedì 5, alle 18.00, al Campo della Quercia), il laboratorio con i giovanissimi interpreti seneghesi, porterà in scena venerdì 6 settembre, alle 21.30, il monologo scritto da Marco Martinelli “Rumore di acque” con le musiche di Guy Klucevsek.

In attesa della quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas come di consueto partono gli appuntamenti con le anteprime: il 25 agosto a Seneghe, nella località Perda Sonadora alle 18.00 “Imaginary Soundscape”, concerto per computer, tromba e voci di e con Francesco Medda Arrogalla e Francesco Bachis. Con la partecipazione de su Contrattu Seneghesu. Il 30 agosto al Campeggio Nurapolis di Narbolia, si terrà alle 19.00 la presentazione del libro “Harraga. In viaggio bruciando le frontiere”, di Giulio Piscitelli (le cui foto saranno esposte a Casa Addis). Dialoga con l’autore Luca Manunza. Il 31 agosto a Seneghe, alle 21.30, protagonista sarà l’arte dell’improvvisazione poetica in una gara a tema. I poeti estemporanei Salvatore Ladu e Celestino Mureddu si sfideranno a suon di versi in una gara poetica, accompagnati da Su Cuntrattu de Vincenzo Uda.  Il 1° settembre ancora a Seneghe, Casa Addis, presentazione della rivista di poesia S’Ischiglia, con Mario Cubeddu, Gavino Mameli, Duilio Caocci, Antonio Canalis, Luciana Onnis. Letture di Stefano Raccis, in collaborazione con la Fondazione Faustino Onnis. Il 4 settembre, alle 18.30, l’appuntamento con l’anteprima ufficiale che darà il via il giorno a dopo al festival dei poeti è ancora a Prentza de Murone (Seneghe), con “Poesie dagli Alberi: installazione audio sul “Festival dei poeti di Castel Porziano del 1979”, a cura di Nino Iorfino, sperimentatore multimediale, e Lidia Riviello di Rai Radio 3. Col progetto “Alberi Poeti”, Nino Iorfino innesta voci poetiche fra gli alberi di giardini e festival. Le registrazioni scelte per l’installazione di Alberi-Poeti nel giardino di Sa Prentza, furono realizzate da Radio Alice il 30 giugno 1979 sulla spiaggia di Roma, dove, nell’ultima giornata del festival internazionale dei poeti di Castel Porziano si alternarono senza sosta i più noti poeti della Beat Generation.