19 November, 2024
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Sette appuntamenti tra verde, storia e natura con particolare attenzione all’accessibilità: è “Passeggiate nella bellezza – Sette giardini per sette weekend”, un itinerario nella rete dei Giardini Storici di Sardegna che, grazie al progetto “Primavera accessibile 2018 – ITACA”, diventerà anche occasione di approfondimento sull’importanza della fruibilità di spazi ed informazioni per tutti. Primo appuntamento sabato 10 e domenica 11 marzo con la ormai tradizionale “Primavera in giardino” di Milis (Or): il Giardino degli agrumi dello stabilimento Pernis-Vacca e la Vega di Palazzo Boyl saranno lo scenario della mostra-mercato dedicata alla cultura del verde.
«Dopo la firma dell’intesa per la nascita della rete dei Giardini Storici di Sardegna avvenuta a ottobre – dice l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas -, “Passeggiate nella bellezza” è il primo tassello nella costruzione di una offerta di qualità che valorizzi le sette eccellenze botaniche e paesaggistiche coinvolte nella rete dei Giardini Storici. Rientra nelle politiche dell’assessorato del Turismo per la creazione di nuove stagionalità: il turismo botanico è un mercato di nicchia che coinvolge migliaia di appassionati in Italia e Europa con alta capacità di spesa e guardiamo con interesse a questo segmento.»
La due giorni di Milis, curata dall’associazione Landscape Sardinia, prevede un ricco programma di visite guidate, convegni, eventi, attività didattiche, presentazioni di libri, mostre e laboratori, anche con la collaborazione del presidio Slow Food della Sardegna (tutti i dettagli su www.primaveraingiardino.it e su www.sardegnaturismo.it). Di rilievo, nella mattina di sabato, il convegno “Verso il recupero dello stabilimento Pernis-Vacca”, che raduna architetti paesaggisti, esperti e giornalisti, e l’appuntamento della domenica mattina, alle 10,30: “Il network Giardini storici di Sardegna e il progetto ITACA, opportunità di turismo accessibile in Sardegna”.
“Passeggiate nella bellezza”, organizzata dall’Assessorato del Turismo con il Polo Museale della Sardegna – Mibact, l’Università di Cagliari, i Comuni coinvolti, l’Unione dei Comuni del Marghine e il supporto scientifico dell’agenzia regionale Forestas, dopo Milis prevede le seguenti tappe: l’Orto botanico Patrizio Gennari di Cagliari nel weekend 14/15 aprile, il Parco di Monserrato di Sassari nei giorni 28/29 aprile, il Giardino all’italiana di Ignazio Aymerich a Laconi il 12/13 maggio, il Parco inglese dell’ingegner Benjamin Piercy di Bolotana nel fine settimana 26/27 maggio, il 9/10 giugno sarà la volta dell’Isola giardino di Giuseppe Garibaldi a Caprera (La Maddalena) e l’ultima tappa sarà il 23/24 giugno al Parco di San Leonardo di Siete Fuentes di Santu Lussurgiu.
Il tema dell’accessibilità sarà il secondo filo conduttore di tutti gli appuntamenti nei Giardini storici. «La manifestazione – spiega l’assessore Argiolas – si inserisce nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliero Italia-Francia INTERREG Marittimo 2014-2020 ITACA: abbiamo ritenuto che la rete dei Giardini storici potesse essere la base giusta per la riflessione e l’implementazione di nuovi itinerari di turismo accessibile. Siamo un’isola che vuole essere accogliente nei confronti di tutte le categorie di viaggiatori e il progetto “Primavera accessibile 2018 – ITACA” ci aiuterà a esserlo sempre di più». 
Nel corso dei sette appuntamenti in calendario, infatti, oltre ai dibattiti e ai forum sull’accessibilità riservati ai partecipanti al progetto ITACA, verrà privilegiata la dimensione partecipativa: tutti i visitatori riceveranno una scheda di analisi motivazionale, che esplorerà l’accessibilità e fruibilità di spazi, servizi e ospitalità, quella culturale e dei contenuti, l’interazione con il territorio. Inoltre, nelle tappe di Cagliari, Sassari e Laconi, si terranno tre laboratori partecipativi dedicati, rispettivamente, alle disabilità sensoriali, fisiche e psichiche e dedicati agli operatori di settore. «L’obiettivo – conclude Barbara Argiolas – è sicuramente quello di coinvolgere visitatori e addetti e lavori, ma anche di trasformare i loro contributi in linee guida che possano diventare il punto di riferimento per gli standard qualitativi del turismo accessibile».

La sintesi dei risultati raccolti attraverso il coinvolgimento dei visitatori saranno presentati durante la tappa finale di Santu Lussurgiu.

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L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, è intervenuta a Santu Lussurgiu al workshop di presentazione del progetto che raccoglie sotto un unico marchio sette tenute e giardini isolani. 
«Abbiamo l’obiettivo – ha detto Barbara Argiolas – di rendere il patrimonio culturale materiale ed immateriale un motivo di viaggio al di fuori della stagione estiva, con una declinazione di offerte di qualità: il progetto “Giardini storici di Sardegna”, insieme a quelli della rete dei borghi, dei cammini religiosi e minerari, della rete escursionistica regionale, è un altro passo in questa direzione.»
“Giardini storici di Sardegna” riunisce, infatti, in un percorso di eccellenza il parco di San Leonardo di Siete Fuentes (Santu Lussurgiu), il Parco inglese dell’ingegner Benjamin Piercy (Bolotana), l’Orto botanico Patrizio Gennari (Cagliari), il Giardino all’italiana di Ignazio Aymerich (Laconi), l’Isola giardino di Giuseppe Garibaldi a Caprera (La Maddalena), il Giardino degli agrumi dello stabilimento Pernis-Vacca e la Vega di Palazzo Boyl (Milis), il parco di Monserrato (Sassari). «Il progetto inizia con questi sette giardini – ha spiegato l’assessore –, ma è aperto e contiamo di inserire altre tappe in questo itinerario delle eccellenze botaniche e paesaggistiche della Sardegna».
La firma dell’intesa tra i sette Comuni coinvolti, l’Unione dei Comuni del Marghine, il polo Museale della Sardegna, l’Università di Cagliari e l’agenzia regionale Forestas è, secondo Argiolas, «un punto di arrivo importante per una iniziativa nata grazie alla passione e alla lungimiranza di amministratori e comunità. Ma – ha aggiunto – è anche un nuovo punto di partenza, perché questo protocollo non finisca per rimanere sulla carta: vogliamo invece mettere a sistema e valorizzare questi luoghi e farli diventare un vero prodotto che possa inserirsi nel mercato del turismo botanico, che interessa e muove tanti appassionati in Italia ed Europa. In questo senso, è importante il contributo dell’agenzia Forestas, che farà da supporto scientifico e tecnico determinante per la fruibilità e la valorizzazione dei giardini».
La nascita del circuito dei giardini storici si inserisce delle politiche della Regione e dell’assessorato del Turismo per la creazione di nuove stagionalità che trovino nelle zone interne il loro punto di forza. «Progetti come “Primavera nei borghi di eccellenza” e “Territori del vino e del gusto” sono già avviati – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – ma siamo al lavoro su altri fronti: venerdì scorso a Galtellì abbiamo firmato un protocollo d’intesa sulle destinazioni religiose e ieri a Meana Sardo abbiamo ribadito che attività millenarie come la viticoltura contribuiscono alla valorizzazione turistica dei territori». 
Il fulcro dell’azione regionale è costituita dalla legge sul turismo, approvata a luglio: «Con la nuova legge – ha ribadito Barbara Argiolas – abbiamo ridato forza al partenariato e stiamo introducendo un modello di governance che la Sardegna aspettava da tempo: la nascente DMO regionale servirà a dare dignità alle progettualità che arrivano dal basso, perché il compito della Regione è quello di creare le condizioni affinché i progetti che arrivano dalle comunità, vere detentrici del nostro patrimonio culturale, abbiano gambe e possano diventare prodotti che attirano nuovi viaggiatori». 
«La nostra forza è il valore riconosciuto del marchio Sardegna – ha concluso Barbara Argiolas – perché evoca mare e paesaggi incontaminati, ma anche una storia millenaria e antica e la capacità di rinnovare la tradizione in chiave contemporanea. Non siamo solo una foto del mare e la ricchezza culturale dei territori non può essere soltanto qualcosa da proporre ai turisti quando in spiaggia soffia troppo vento. La sfida delle iniziative che stiamo mettendo in campo è la capacità di valorizzare il nostro patrimonio, con lo scopo di creare nuove stagionalità e un’offerta che sia autonoma e complementare al balneare, ed è una sfida culturale al modello che abbiamo seguito negli ultimi cinquant’anni.»
Al workshop hanno partecipato, oltre agli amministratori dei Comuni partecipanti, anche: il ricercatore di AGRIS Antonino Soddu Pirellas, che ha tratteggiato il contesto storico-botanico del progetto (di cui è ideatore); la direttrice di Bell’Italia e Gardenia Emanuela Rosa-Clot, che ha sottolineato l’importanza della creazione di servizi nei giardini; il docente di Economia del Turismo Carlo Marcetti, che ha auspicato la creazione di un percorso di gestione del network che favorisca l’autonomia economica; la direttrice del Polo museale della Sardegna Giovanna Damiani, per la quale la rete dei giardini storici è un passo avanti che rafforza il sistema culturale sardo e favorisce la sua conoscenza al di là dei confini isolani.