22 November, 2024
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Domani 10 novembre la Consulta Ambiente e Territorio terrà un incontro seminariale all’Hotel Mistral 2 di Oristano, finalizzato a fare il punto sul dibattito attorno al Ddl sul governo del territorio, sul quale attende ancora oggi risposte nel merito delle numerose domande e osservazioni poste. Nel corso dell’intera giornata, la discussione si concentrerà sulle altre vertenze in corso, nelle quali le associazioni aderenti alla Consulta sono attualmente impegnate, e sulle azioni da svolgere per definire il campo di azione della Consulta nel prossimo biennio. La relazione introduttiva sarà volta da Enrico Deplano con alcune proposte per dare alla Consulta una forma organizzativa insieme a una visione originale della questione ambientale in Sardegna. La Consulta valuterà come darsi una struttura organizzativa, eventualmente con la nomina di un coordinatore e un referente per la comunicazione e i rapporti con gli organi di informazione.

La Consulta Ambiente e Territorio, attiva da alcuni mesi, può contare sull’ apporto tecnico di esperti in diverse discipline che concorrono alle iniziative di WWF, Italia Nostra, GRIG, Federparchi. Fanno parte del gruppo di lavoro i rappresentanti delle associazioni Carmelo Spada (WWF), Stefano Deliperi (GRIG), Graziano Bullegas (Italia Nostra), Tore Sanna (Federparchi) e Daniela Addis (avvocato esperto in diritto dell’ambiente e del mare), Giuseppina Angioni (chimica farm. spec. Scienza dell’Alimentazione), Maria Laura Cadeddu (geologa), Ignazio Camarda (botanico), Roberto Corbia (urbanista, gruppo G124/2014 a supporto del sen. Renzo Piano), Paola Correddu (medico), Massimo Dadea (medico), Enrico Deplano (dottore in Lettere-Storia e critica dell’Arte, PhD in Ing. – Sostenibilità Arch. e Planning), Salvatore Dessena (architetto), Mauro Gargiulo (ingegnere, responsabile energia Italia Nostra Sardegna), Antonietta Mazzette (dir. del dipartimento Scienze politiche, della comunicazione e ingegneria dell’informazione – Uniss) , Giuseppe Melis (docente Marketing Turistico – UniCA), Maria Paola Morittu (giurista dei BBCC, vicepres naz.le Italia Nostra), Sandro Roggio (architetto), Alessio Satta (ingegnere ).

La Consulta può contare su un rapporto di collaborazione con il FAI. La Consulta ringrazia Gesuino Muledda (RossoMori) e Thomas Castangia (Possibile) per il loro contribuito al progetto di cooperazione tra le associazioni e i movimenti ambientalisti sardi e alla organizzazione di iniziative della Consulta. 

Il Palazzo Boyl di Milis ospiterò sabato sera, dalle 15.00 alle 20.00, un convegno sull’energia organizzato dal FAI, #Fondo Ambiente Italiano in Sardegna.

Da quando i primi fuochi illuminarono le notti senza elettricità i nostri antenati costruirono il mito che un giorno sarebbero stati affrancati dal lavoro e che l’energia sarebbe stata inesauribile. La realtà è stata diversa. Il lavoro è una chimera per troppi e qualunque scelta sull‘energia necessita di valutazioni che oltrepassino il qui ed ora.

Per tale ragione il ¶FAI Sardegna s’interroga su quale energia per quale Sardegna? L’energia è tema sensibile da affrontare col massimo di partecipazione perché i decisori non siano lasciati soli ad assumersi responsabilità che riguardano la comunità regionale ed i territori per i decenni a venire.

La progressiva dismissione delle industrie energivore e la crescita delle fonti rinnovabili avrebbero dovuto produrre in Sardegna una diminuzione del consumo di energia ed un minor costo. E‘ diminuito il consumo ma non il costo. E‘ tempo allora di riflettere sulle diverse fonti di produzione e sul loro impatto nei territori. In troppi casi devastante. E‘ il caso di molte fonti energetiche che hanno occupato i territori a destinazione agricola.

E‘ necessario coordinare le fasi di pianificazione, di erogazione dei contributi, di costruzione e di gestione del #Piano Energetico Regionale. Chiedersi se non sia il caso di creare un’Agenzia Energetica Regionale che risponda alle molteplici esigenze di natura pubblica o privata da parte di singoli o società. Promuovere l’autonomia energetica delle comunità locali ed una diffusa pedagogia del risparmio e del riuso specie nelle aziende agricole e zootecniche messe in grado di “autoprodurre”.

Nei mesi scorsi il FAI ha sollecitato il governo regionale sulla sottrazione – a tratti spregiudicata – della terra alle colture agricole con le fonti rinnovabili. Sono stati distrutti paesaggi, divorati preziosi suoli agricoli, disseminati i territori di cattedrali nel deserto, creato ulteriori servitù. Dopo l’eolico, il fotovoltaico e il termodinamico solare a terra ad altissimo impatto ambientale l’ultima frontiera è il cosiddetto MINIeolico.

Non risultano ad oggi disposizioni ostative alla realizzazione di impianti di 60 kW potenza. Pertanto, per il FAI, è urgente che si disponga che, anche gli impianti eolici di potenza inferiore ai 60 kw, si possano realizzare in aree agricole, a patto che siano destinati all’autoconsumo energetico per l’azienda che lo richiede; che il richiedente sia un  imprenditore agricolo professionale, e/o comunque una società agricola presente stabilmente nell‘isola; che siano assoggettati a V.I.A., ovunque localizzati, così come da ultimo ha stabilito la Sentenza della Corte Costituzionale (n. 188/2013 del 03.7.2013).

Interverranno: Antonia Fabiola Putzolu, sindaco di Milis; Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale FAI Sardegna; Nicolò Migheli, sociologo; Antony Muroni, direttore de L’Unione Sarda; Antonello Pazzona, agronomo dell’Università di Sassari; Andrea Vallebona, ingegnere elettrico; Alfonso Damiano, ingegnere elettrico ed elettronico dell’Università di Cagliari; Paolo Randaccio, fisico dell’Università di Cagliari; Giacomo Oggiano, geologo dell’Università di Sassari; Franco Meloni, fisico dell’Università di Cagliari; Luciano Burderi, fisico dell’Università di Cagliari; Sergio Vacca, geo-pedologo dell’Università di Sassari; Angelo Aru, agronomo dell’Università di Cagliari; Ignazio Camarda, botanico dell’Università di Sassari; Chiara Rosnati, naturalista dell’Università di Sassari, Pietro Ciarlo, costituzionalista dell’Università di Cagliari; Ottavio Castello, direttore di Confservizi Sardegna; Michele Gutierrez, economista agrario dell’Università di Sassari; Fausto Pani, geologo; Pietro Tandeddu, esperto di politiche agricole; don Ettore Cannavera, responsabile della comunità La Collina; Giuseppe Pulina, agronomo dell’Università di Sassari; Mauro Mura, procuratore capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.