22 December, 2024
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Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne l’Amministrazione comunale di Villamassargia ha coinvolto il mondo della scuola e tutta la comunità con un doppio appuntamento che ha come protagonista Marianna Bussalai, figura femminile carismatica del primo novecento che da autodidatta fu scrittrice, poetessa e formatrice dei giovani in merito al pensiero sardista.
Stasera, alle ore 18.00, ha debuttato a Casa Fenu la rappresentazione “Marianedda de sos batoro moros”, incentrata sulla vita dell’attivista sarda originaria di Orani, la cui sceneggiatura firmata da Clara Farina è stata premiata come produzione originale di spettacolo in lingua sarda dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico.
Stamane, nella scuola secondaria di primo grado di Villamassargia, è stato organizzato un incontro con l’autrice e attrice Clara Farina, il regista Ignazio Chessa e la produttrice Tiziana Usai di Maldimarem, accolti dalla sindaca Debora Porrà e dall’assessora alla Cultura Sara Cambula, per raccontare la storia di Marianna Bussalai e riflettere insieme sulla violenza «come fenomeno trasversale che non ha genere e che è da condannare sempre: tutti i giorni è il 25 novembre», ha ribadito la prima cittadina.
«Oltre ad omaggiare una sarda che ha lasciato un segno significativo nella nostra storia – ha continuato la sindaca di Villamassargia abbiamo voluto concentrarci sulle nuove generazioni e porre l’accento su una testimonianza di vita caratterizzata da spirito di indipendenza ed emancipazione.»
«Come suggeriscono da tempo gli esperti, psicoterapeuti e pedagogisti ha spiegato l’assessora alla Cultura Sara Cambulaper avviare una efficace sensibilizzazione sul tema, che è diventato una vera piaga sociale, è necessario ripartire dai ragazzi e dalle ragazze, in alleanza con le scuole, perchè è una questione culturale ed educativa.»
Durante l’incontro con le classi di prima, seconda e terza media, una vulcanica Clara Farina ha recitato alcuni frammenti dello spettacolo, si è rivolta ai ragazzi in sardo per coinvolgerli e, come ulteriore richiamo alle radici, il regista Ignazio Chessa ha raccontato della sua originaria vocazione pastorale prima di abbracciare l’amore per il teatro.
«Grazie a Clara Farinaha sottolineato la sindaca tutta la comunità è invitata a scoprire la figura di Marianna Bussalai che risulta una portabandiera attualissima dell’empowerment femminile e portatrice di un messaggio di libertà attraverso l’imprescindibile arma della cultura.»
 

La sceneggiatura di “Mariannedda de sos bàtoro moros” di Clara Farina è stata premiata dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico in questa annualità come produzione originale di spettacolo in lingua sarda. Prende quindi forma lo spettacolo omonimo che verrà portato in scena dalla stessa autrice con la regia dell’attore, autore e regista teatrale Ignazio Chessa, mentre la cura delle scenografie e dei costumi sarà affidata allo scenografo Fabio Loi. La produzione è di Maldimarem, organismo storico professionale in ambito teatrale il cui direttore artistico è lo stesso Ignazio Chessa.
Lo spettacolo verte sulla figura di Marianna Bussalai, nota per il suo pensiero politico sardista, amica di Lussu e Giacobbe e di tanti altri personaggi politici straordinari dell’area nuorese. Nonostante un grave e invalidante stato di salute, la mancanza di scolarizzazione, la marginalità del suo paese di origine, Orani, lontana dalle città, da autodidatta si è dedicata all’insegnamento, formando i giovani al pensiero sardista. Marianna Bussalai – di fede evangelica – si batté per l’affermazione dell’idea indipendentista, coerentemente e anche contro le scelte di Emilio Lussu, suo collega di partito. Fu poetessa e traduttrice delle poesie di Montanaru e affabulatrice affascinante.
Così il presidente dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico, ente promotore e produttore dell’iniziativa: «Attraverso il bando ISRE che coniuga valori come l’arte teatrale e la valorizzazione della lingua sarda, emerge una figura femminile straordinaria dell’entroterra del Nuorese, una coraggiosa eroina, che ha saputo difendere valori eterni dell’umanità, convinta e fervida amante della giustizia e della difesa della libertà. Parafrasando la Bussalai è importante sottolineare che la cultura è libertà, soprattutto per una donna».
Lo spettacolo vuole essere un piccolo omaggio alla sua figura e anche un contributo alla scrittura della storia dell’emancipazione femminile in Sardegna.
A simboleggiare l’importanza delle donne nella storia e non solamente di questa storia, lo spettacolo coinvolgerà attivamente il pubblico femminile presente in sala, che diverrà anch’esso, insieme all’autrice, attrice parte integrante del racconto.
Lo spettacolo debutterà il prossimo 25 novembre a Villamassargia, nella prestigiosa struttura di Casa Fenu, replicato il giorno 20 dicembre ad Oliena nell’auditorium delle scuole medie e il 24 gennaio 2025 ad Ovodda, nell’auditorium comunale. A Nuoro – presso l’Auditorium G. Lilliu nel Museo del Costume dell’Isre – si terrà a breve uno spettacolo, in data da definire.
Sono in programma ulteriori date nel mese di gennaio anche nel nord Sardegna in date da stabilire.

Cristoforo Puddu

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L’orrore della dittatura di Pinochet vista attraverso gli occhi di chi è stato costretto all’esilio per anni durante il regime: lunedì 11 marzo arriva a Sassari il circuito itinerante del “terre di confine filmfestival” per l’unica tappa del nord Sardegna, e porta al Cityplex Moderno una presenza straordinaria, quella del regista cileno Orlando Lübbert. Alle 20.30, in un aperto faccia a faccia con il pubblico sassarese, l’artista sudamericano presenterà al Multisala il suo bellissimo film “Cirqo”, vincitore nel 2013 della Miglior direzione artistica al Festival dell’Havana 2013. È la storia di due fuggitivi braccati dalla polizia segreta cilena che trovano riparo sotto il tendone di un circo itinerante, confortevole e amaro, nel quale si trasformano per caso in clown di successo.

Il “Terre di confine” – diretto per la seconda volta consecutiva da Marco Antonio Pani – quest’anno accoglie non a caso il Cile come paese ospite, avendo dedicato la XII edizione alla Libertà in tutte le sue forme. Orlando Lübbert è nato a Santiago nel 1945 e, a causa della dittatura, dal 1973 ha vissuto un lungo esilio prima in Messico e poi in Germania, dove ha insegnato alla Freie Universität Berlin e ha girato numerosi documentari. Nel 1995 è ritornato nella sua terra dove ora, oltre all’attività di regista, ha l’incarico di docente di cinema all’Istituto di Comunicazione e Immagine (ICEI) dell’Università del Cile. Al Cityplex il suo film sarà proiettato in spagnolo con sottotitoli in italiano. L’ingresso è libero e gratuito ed i presenti potranno dialogare con l’autore.

L’appuntamento sassarese del tdcf gode anche della collaborazione dell’Accademia delle Belle Arti Mario Sironi, dove Lübbert farà la sua comparsa alle 16.30, per presentare agli studenti un’altra sua opera drammatica, “Taxi para tres”, Premio Concha de Oro al Festival di San Sebastian e vincitore di altri riconoscimenti internazionali (un MTV Movie Award e Premio della giuria al Miami Film Festival).

La giornata del festival prenderà il via fin dalle 10.00, a Lo Teatrì di Alghero, dove il regista cileno incontrerà i ragazzi delle scuole assieme all’attore sardo Ignazio Chessa per parlare di cinema e di libertà nel “teatro più piccolo del mondo”. Durante l’incontro, realizzato in collaborazione con la Società Umanitaria di Alghero, sarà proiettato il documentario “Cien niños esperando un tren” del pluripremiato cineasta Ignacio Aguero. Tutti gli appuntamenti saranno preceduti dalla proiezione del cortometraggio “La Libertà”, spot della XII edizione del festival, realizzato da Marco Antonio Pani con Paolo Carboni e gli allievi del laboratorio cinematografico di Asuni e Solarussa. Il festival proseguirà dal 15 al 17 marzo, ad Asuni, con un ricco calendario.

Chilean director Orlando Lubbert shows the Concha de Oro “Golden Shell”, for his film “Taxi para tres” (“Taxi for Three”) during the closing ceremony of the 49th San Sebastian Film Festival celebrated at Kuursal Palace in San Sebastian late 29 September 2001. AFP PHOTO/RAFA RIVAS

 

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Entrano nel vivo le attività culturali a Lo Teatrì, lo spazio teatrale nato ad Alghero all’interno di un box dall’intuizione di Ignazio Chessa, un’idea rivoluzionaria che ha fatto parlare di sé in tutta la Sardegna e nella Penisola. Mercoledì 9 e giovedì 10 maggio sono in programma due importanti iniziative, lo spettacolo “Caro Peppino…” e la cantante Franca Masu in prove aperte.

“Caro Peppino” è un omaggio teatrale per giovani e adulti dedicato alla memoria di Peppino Impastato, vittima di mafia che l’attore Ignazio Chessa e il musicista Claudio Gabriel Sanna vogliono ricordare nel quarantesimo anniversario della tragica morte avvenuta a Cinisi il 9 maggio 1978. Anche la città di Alghero quindi grazie all’associazione organizzatrice “il filo del discorso” parteciperà alle iniziative in memoria di Peppino Impastato che si svolgeranno in contemporanea in tutto il territorio nazionale. Lo spettacolo andrà in scena con ben tre repliche nella medesima giornata: ore 18.00, 19.30 e 21.00. Il giorno successivo sarà Franca Masu ospite del fascinoso spazio teatrale di via Manzoni. In vista del suo prossimo concerto la celebre cantante algherese ha scelto di omaggiare Lo Teatrí con una sessione di prove aperte al pubblico. Con lei, sul palco, il suo nuovo collaboratore, il giovane chitarrista ligure Luca Falomi insieme allo storico Salvatore Maltana al contrabbasso. Due ore di musica rigorosamente in acustico durante le quali il pubblico potrà assistere alle dinamiche creative e preparatorie del trio, che ha in animo di dare una veste e quindi una nuova vita anche ad alcuni brani inediti. Poter offrire la possibilità di assistere così da vicino a come nasce uno spettacolo, in questo caso un concerto, osservare con quale pazienza vengono studiati ogni passaggio, ogni soluzione armonica, scegliendo con attenzione i brani, la sua logica consequenzialità e le tonalità, è davvero un gesto di grande affetto e professionalità da parte della cantante e dei suoi musicisti.

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Domani, martedì 9 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – la Compagnia Marina Claudio presenta “Sola, sola, sola”, terzo appuntamento della rassegna “1 €uro festival”.

Le magie del flamenco, storie di cuore e culture, dramma e passione. Con al centro il talento immenso di Marina Claudio. Il dietro le quinte dell’arte teatrale con la compagnia che prende il nome dell’artista conosciuta in Europa come partner del maestro Antonio Gades. “Sola, sola, sola” è la cornice dello spettacolo che racconta cosa succede dietro le quinte. Marina Claudio, grande protagonista della serata, considerata il più grande talento del flamenco, fonde professione e teatralità. Esperienze che regalano sensazioni, amori, una danza che smuove l’animo. Con il nuovo partner Ignazio Chessa, Marina Claudio porta sul palco le emozioni di una ballerina e del suo assistente. Una lunga, attenta e sofisticata e riuscita fusione del flamenco e del teatro.

Teatro giovane, nuove matrici espressive, vivacità drammaturgica ed estetica, sperimentazione e contaminazioni: questo il cuore pulsante di “1 €uro Festival” che si svolge nella preziosa cornice del Teatro delle Saline di Cagliari. Un evento di prestigio nel panorama artistico organizzato dall’Akròama «a favore della promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo, spesso del teatro nazionale e con alcune incursioni nel teatro internazionale. Una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Un fresco spaccato – dice il direttore artistico della compagnia, Lelio Lecis – volto a promuovere e divulgare le produzioni emergenti del teatro sardo». 1 €uro festival”, prosegue con “Sola, sola, sola” (Compagnia Marina Claudio), “My Italy” (Asmed), “Delirio di una trans populista” (Teatri di vita), “Quando il marito va a caccia” (Teatro Sassari), “Yesterday” (Teatro scientifico di Verona), “Intrecci concerto per chitarra e sax” (Palmas e Alberton duo), “Voglio farti piangere” (Teatro impossibile), “Bisogna stare karmi” (Origamundi), “Gap generation” (Talenti stravaganti) e “Iliade elettrica” (La casa di Prometeo).

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Apertura a Monserrato per Il Grande Teatro dei Piccoli, alla sua quattordicesima edizione ospitata al MoMoTI (in via 31 marzo 1943). Domani,domenica 12 marzo, alle 18.00, il regista e attore Ignazio Chessa porta in  scena lo spettacolo  di magia “I sogni di Gigio”, coproduzione delle compagnie di Tempio Pausania Ilfilodeldiscorso e Malemarem sulla fantasia, sulla realizzazione dei sogni e sull’importanza dei quattro elementi della natura.

La stagione targata Is Mascareddas prosegue con altri sette spettacoli fino alla fine di maggio, con rappresentazioni la domenica, alle 18.00, per le famiglie (e il lunedì alle 10.30 per le scuole). I padroni di casa sono di scena con i burattini e le marionette degli spettacoli “Oscar va in città” (domenica 26 e lunedì 27 marzo), “Eppur si muove” (domenica 2 e lunedì 3 aprile), “Soglie” (domenica 14 e lunedì 14 maggio) e “Becket-Tino”, al debutto domenica 21 e lunedì 22 maggio. Domenica 9 aprile e lunedì 10 spazio alla compagnia di Pisa Habanera Teatro con i pupazzi animati in gommapiuma della pièce “Azzurra Balena”. La domenica del 7 maggio (e lunedì 8 per le scuole) è con “Alice”, una coproduzione della formazione di Nuoro Bocheteatro con la compagnia di Mogoro Teatro Tragodia. Unica eccezione alla programmazione domenicale del cartellone è la serata di sabato 29 aprile con la compagnia di Carbonia La Cernita nello spettacolo “Iqbal”, anticipata dalla replica per le scuole venerdì 28 aprile.

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Riparte a Monserrato Il Grande Teatro dei Piccoli, la stagione di teatro per l’infanzia alla sua quattordicesima edizione consecutiva ospitata al MoMoTI. Domenica (12 marzo) si inaugura un nuovo capitolo dell’appuntamento di rito con lo storico cartellone ideato da Is Mascareddas nel 2001 come progetto per la città di Cagliari, che taglia quest’anno il traguardo delle 24 edizioni complessive.

In arrivo fino al 22 maggio, nel teatro di via 31 marzo 1943, un ricco cartellone con protagonisti burattini, marionette, pupazzi ed attori. In scena i padroni di casa con quattro spettacoli, compresa in chiusura di stagione una nuova produzione per marionette ispirata ad un testo beckettiano, con la quale la compagnia di Monserrato ci cimenta per la prima volta nel teatro rivolto ai bambini molto piccoli, a partire da un anno di età. Accanto a loro altre quattro compagnie ospiti: due – Ilfilodeldiscorso Maldimarem di Tempio Pausania e La Cernita di Carbonia – hanno fatto esordio al MoMoTI lo scorso novembre, nella vetrina di teatro ragazzi Peripiccoli; la terza, Habanera Teatro,  arriva da Pisa; la quarta è una formazione storica isolana, quella dei nuoresi Bocheteatro.

Le rappresentazioni serali per le famiglie sono in programma sempre la domenica alle 18.00, ad eccezione della serata di sabato 29 aprile. Le repliche per le scuole sono tutte il lunedì, alle 10.30, eccetto un matinèe in programma venerdì 28 aprile.

Mattatore della serata di apertura della stagione, domenica (12 marzo), è l’attore Ignazio Chessa de Ilfilodeldiscorso Malemarem, in scena con “I sogni di Gigio”,  spettacolo di teatro magia sulla fantasia, sulla realizzazione dei sogni e sull’importanza dei quattro elementi della natura.

La serata del 26 marzo è con Is Mascareddas nello spettacolo di burattini a guanto, animati da Tonino Murru, “Oscar va in città”. Qui il tema della sicurezza stradale viene proposto in modo diretto, divertente, ma al tempo stesso rigoroso, tra cartelli stradali e semafori colorati, brusche frenate e impeccabili marescialli in divisa.

Il 2 aprile Is Mascareddas apre di nuovo il suo teatro per la visita guidata e conferenza spettacolo “Eppur si muove”: un percorso nella storia ultratrentennale della compagnia attraverso i pupazzi, burattini e marionette della sua mostra permanente e un momento di spettacolo con Tonino Murru sulle capacità espressive e teatrali del burattino.

Spazio, poi, il 9 aprile a Habanera Teatro, in scena nello spettacolo per pupazzi animati in gommapiuma e attore su nero “Azzurra Balena”, di e con Patrizia Ascione e Stefano Cavallini, liberamente tratto dal libro “Nel blu di Azzurra” di Leila Corsi, edito da Campani.

Sabato 29 aprile spazio alla compagnia La Cernita con lo spettacolo “Iqbal”. In scena la regista  Monica Porcedda e Daniele Pettinau vestono i panni di due clown con una missione: raccontare ai bambini la storia di Iqbal Masih, un bambino operaio, sindacalista e attivista pakistano, diventato un simbolo della lotta contro il lavoro infantile.

A maggio la domenica del 7 è con “Alice”, lo spettacolo proposto da Bocheteatro, ispirato al celebre romanzo di Lewis Carroll. La coproduzione con Teatro Tragodia diretta da Virginia Garau vede sul palcoscenico la stessa regista con Giulia Carta, Monica Corimbi, Caterina Peddis, Carmen Porcu e Ulisse Sebis.

Chiudono il cartellone Is Mascareddas con due spettacoli: il primo è il 14 maggio “Soglie”, con Tonino Murru impegnato nella narrazione e nell’animazione dei burattini creati da Donatella Pau, e con la musica dal vivo di Mauro Palmas al liuto cantabile. Liberamente tratta dalla fiaba di Massimo Carlotto “La via del pepe”, la pièce diretta da Marco Sanna narra la storia di un migrante, uno dei i tanti invisibili che sbarcano sulle coste Italiane; il secondo, al debutto assoluto la serata del  21 maggio, è  “Becket-Tino”, di e con Donatella Pau. Liberamente ispirato all’opera di Samuel Beckett “Atto senza parole 1”,  lo spettacolo  è una rappresentazione senza parole con marionette mosse a vista su musiche originali di Maurizio Corda. Il suo protagonista è l’orso Tino, la cui esperienza richiama la fatica necessaria per raggiungere ciò che si vuole, con ingegno e perseveranza, capacità necessarie per crescere e capire sin dai primi anni di vita.