22 November, 2024
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Si fa ogni giorno più duro, in Consiglio comunale, a Carbonia, lo scontro tra le due anime del Partito Democratico, la prima costituita dalla maggioranza che sostiene la Giunta di Giuseppe Casti, la seconda dai tre consiglieri (il presidente dell’Assemblea, Ignazio Cuccu, l’ex assessore Luisa Poggi e il consigliere Francesco Cicilloni) che hanno votato contro il Bilancio e due settimane fa sono stati sospesi dal partito. Se n’è avuta conferma l’altra sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale, convocato dal presidente Ignazio Cuccu, per l’esame di un nutrito ordine del giorno, nel quale figuravano l’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni; la variazione al Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni; la variazione n. 2 al Bilancio di previsione per l’Esercizio 2015 – parziale applicazione dell’Avanzo di amministrazione; il nuovo regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di trattenimento e svago, sale giochi, sale bingo ed agenzie di scommesse; e, infine, l’approvazione del Piano di risanamento urbanistico nella frazione di Medadeddu.

Il “fuoco” si è acceso in avvio di seduta, quando il presidente Ignazio Cuccu ha annunciato che i tre consiglieri Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu hanno ricevuto dal capogruppo del Partito Democratico Pietro Morittu, la comunicazione di avvenuta sospensione dal gruppo e, a seguito di questa comunicazione, hanno deciso di costituire un nuovo gruppo consiliare, denominato “Carbonia Rinasce”, con capogruppo la consigliera Luisa Poggi. Le comunicazioni del neo capogruppo, che ha affermato che i tre consiglieri sospesi non sono mai stati convocati dagli attuali dirigenti del Partito Democratico per ragionare sui temi sollevati e sono stati quindi costretti, in quanto accusati di remare contro, a costituirsi in nuovo gruppo consiliare. Luisa Poggi ha poi ricordato quelle che sono le argomentazioni sollevate negli ultimi mesi, in particolare sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e in aula si è creato un acceso scontro verbale tra alcuni consiglieri di maggioranza e la stessa consigliera Luisa Poggi e sono poi intervenuti anche i consiglieri di opposizione Tore Mascia e Roberto Gibillini. Quest’ultimo ha chiesto se il nuovo gruppo si sia collocato in maggioranza o all’opposizione e, in questa seconda ipotesi, ha detto al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, che dovrebbe dimettersi. Ignazio Cuccu ha replicato affermando che il presidente dell’Assemblea non ha vincoli né di maggioranza né di opposizione e tantomeno di partito o di gruppo. Lo spettacolo decisamente poco decoroso è proseguito, con un durissimo scontro verbale tra il consigliere Vittorio Macrì e il presidente del Consiglio Ignazio Cuccu.

Nel link https://youtu.be/T6BVV6JD-1o è possibile visionare la prima parte dei lavori, nella registrazione effettuata da Antonio F. Rossi.

Lo scontro è stato solo temporaneamente interrotto dal passaggio all’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni. Di lì a poco, infatti, la contrapposizione si è riaccesa quando si è passati all’esame delle variazioni di bilancio inserite all’ordine del giorno.

L’Aula si è incendiata ancora sulle dichiarazioni del neo capogruppo di “Carbonia Rinasce” Luisa Poggi, su una variazione al Bilancio di previsione per l’Esercizio 2015. Per rendersi conto del clima vissuto nell’Aula consiliare, è possibile visionare la registrazione integrale della seconda parte della seduta, effettuata da Antonio F. Rossi, al seguente link: https://youtu.be/hZbG_VC5iWU .

Nell’intera seduta è emersa in maniera chiarissima la contrapposizione tra le due componenti del Partito Democratico che stanno creando evidente disagio anche tra le altre componenti della maggioranza di centrosinistra che amministra la città, a meno di un anno dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del nuovo sindaco.

La campagna elettorale è già iniziata e, su queste basi, si profila ad altissima tensione, con sviluppi al momento assolutamente imprevedibili.

 

Si fa ogni giorno più duro, a Carbonia, lo scontro tra le due anime del Partito Democratico, la prima costituita dalla maggioranza che sostiene la Giunta di Giuseppe Casti, la seconda dai tre consiglieri (il presidente dell’Assemblea, Ignazio Cuccu, l’ex assessore Luisa Poggi e il consigliere Francesco Cicilloni) che hanno votato contro il Bilancio e due settimane fa sono stati sospesi dal partito. Se n’è avuta conferma ieri sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale, convocato dal presidente Ignazio Cuccu, per l’esame di un nutrito ordine del giorno, nel quale figuravano l’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni; la variazione al Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni; la variazione n. 2 al Bilancio di previsione per l’Esercizio 2015 – parziale applicazione dell’Avanzo di amministrazione; il nuovo regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di trattenimento e svago, sale giochi, sale bingo ed agenzie di scommesse; e, infine, l’approvazione del Piano di risanamento urbanistico nella frazione di Medadeddu.

Il “fuoco” si è acceso in avvio di seduta, quando il presidente Ignazio Cuccu ha annunciato che i tre consiglieri sospesi hanno deciso di costituire un nuovo gruppo consiliare. Durissimo lo scontro verbale tra la segretaria cittadina Cinzia Grussu e la consigliera Luisa Poggi e per mezz’ora si è assistito ad uno spettacolo decisamente poco decoroso, solo temporaneamente interrotto dal passaggio all’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni. Di lì a poco, infatti, lo scontro si è riacceso quando si è passati all’esame delle variazioni di bilancio inserite all’ordine del giorno.

Al di là dei contenuti delle argomentazioni che hanno acceso lo scontro, sui quali torneremo in un successivo articolo, emerge in maniera chiarissima la contrapposizione delle due componenti del Partito Democratico che stanno creando evidente disagio anche tra le altre componenti della maggioranza di centrosinistra che amministra la città, a meno di un anno dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del nuovo sindaco.

La campagna elettorale è già iniziata e, su queste basi, si profila ad altissima tensione, con sviluppi al momento assolutamente imprevedibili.

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Si allungano, a Carbonia, le distanze tra la maggioranza del Partito Democratico e i consiglieri comunali Ignazio Cuccu (presidente dell’assemblea consiliare), Luisa Poggi e Francesco Cicilloni, da mesi su posizioni molto critiche sia in seno al partito sia in Consiglio comunale, in particolare sulla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

«Prendiamo atto ancora una volta, lo abbiamo già fatto lo scorso 19 marzo – si legge in una nota firmata dalla segretaria cittadina Cinzia Grussu -, che con la votazione contraria dei tre consiglieri ai documenti contabili e delle successive votazioni nelle scorse settimane, dunque bilancio di previsione 2015, disavanzo straordinario di amministrazione e variazione n. 1 al bilancio di previsione per l’esercizio 2015, viene meno qualunque argomentazione. E che, di fatto, si sono estromessi da un ragionamento di partito cittadino che sostiene e governa la nostra città, dal progetto amministrativo che i cittadini hanno votato e del quale anche loro hanno fatto parte per un tratto di percorso e che adesso hanno deciso, loro, di abbandonare.»

«Rammentiamo che i consiglieri appartenenti al gruppo del Partito Democratico – aggiunge Cinzia Grussu – sono tenuti a rispettare il mandato elettivo, unitamente agli orientamenti del partito e alle indicazioni del gruppo, con particolare riferimento all’espressione di voto nelle deliberazioni consiliari, all’espressione di pareri che impegnino il gruppo, alla presentazione di ordini del giorno, mozioni o atti di sindacato ispettivo, fatte salve le prerogative istituzionali di ogni consigliere eletto.»

«L’assemblea cittadina lo scorso 25 giugno ha espresso pertanto la volontà di avviare la procedura di verifica delle posizioni assunte negli ultimi mesi in Consiglio comunale dai consiglieri Poggi, Cicilloni e Cuccu, ai sensi dello Statuto nazionale e del regolamento delle commissioni di garanzia – conclude Cinzia Grussu – e dato mandato al capogruppo di comunicare in autotutela la sospensione dal gruppo consiliare del Partito Democratico nelle more del procedimento di valutazione della commissione di Garanzia provinciale.»

La posizione assunta dall’assemblea cittadina, al termine di un iter lungo e tormentato, pare destinata a concludersi con un divorzio definitivo e a breve i tre consiglieri potrebbero costituire un nuovo gruppo autonomo, sarà poi interessante verificare se in maggioranza o all’opposizione.

Oggi il gruppo consiliare del Partito Democratico è composto da 18 consiglieri e, qualora venisse ufficializzato il divorzio dei tre consiglieri sospesi, scenderebbe a 15: Pietro Morittu (capo gruppo), Maria Luisa Poggi (sospesa), Federico Fantinel, Fulvio Cabiddu, Cinzia Grussu, Antonio Luigi Caggiari, Ivonne Fraternale, Francesco Cicilloni (sospeso), Ignazio Cuccu (sospeso), Efisio Aru, Orlando Meloni, Amedeo Matteu, Matteo Fenu, Giancarlo Podda, Roberta Angioni, Roberto Cotza, Marco Murru, Vincenzo Panio. Rispetto all’inizio della consiliatura, quando i componenti erano 19, hanno lasciato il gruppo del Partito Democratico Alessandra Tresalli e Massimo Usai, passati rispettivamente al gruppo Iniziativa Democratica e al gruppo Misto, mentre ha aderito Vincenzo Panio, consigliere eletto nella lista dell’UDC.

Ignazio Cuccu, presidente del Consiglio comunale di Carbonia, è rimasto vittima di un attentato incendiario, alle prime luci dell’alba. Ignoti, intorno alle 5.00, hanno messo fuoco con del liquido infiammabile alla serranda del garage della sua abitazione, in via Caprera, alla periferia di Carbonia. E’ stato lo stesso Ignazio Cuccu ad accorgersi dell’accaduto e a presentare denuncia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Carbonia e i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia che hanno avviato le indagini per risalire agli autori.

Numerosi gli attestati di solidarietà ricevuti da Ignazio Cuccu, 67 anni, ex assessore ed ex consigliere regionale per due legislature.

«Quanto accaduto nella notte, ai danni del presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Ignazio Cuccu, è di una gravità inaudita e non può in alcun modo essere tollerato – sono le prime parole di Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, accorso in mattinata sul posto, subito dopo aver appreso la notizia -. Episodi di violenza come questo – ha aggiunto Casti, che è anche presidente del Cal, il Consiglio delle autonomie locali – non fanno parte della cultura della nostra città e vanno respinti nella maniera più categorica. Il dissenso non può mai essere espresso con la violenza. Le forze dell’ordine, nelle quali si ha la massima fiducia, sono al lavoro per individuare i responsabili. A nome del comune di Carbonia e in qualità di presidente del Consiglio delle autonomie locali, esprimo solidarietà al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, per il vile gesto subito e una dura condanna per quanto accaduto.»

Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico, ha espresso «ferma e dura condanna per il gesto e solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu. Quanto è accaduto oggi va condannato fermamente e respinto».

«Sono molto preoccupato per un altro atto intimidatorio contro un amministratore locale del Sulcis, il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu – sono le parole del deputato del Partito Democratico Francesco Sanna -. Mi sembra sinistramente simile a quello subìto qualche settimana fa dal suo omologo di Iglesias, Mauro Usai. Ad Ignazio la solidarietà di tutti i democratici, con da oggi la responsabilità in più di isolare qualsiasi anche lontano tentativo di giustificazione di ogni forma di violenza nella competizione politica.».

«A nome del Pd e della segreteria provinciale del Partito democratico – ha detto Daniele Reginali, segretario del PD di Carbonia Iglesias – esprimo solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu e dura condanna per quanto accaduto. Simili episodi non sono ammessi in un paese civile. Auspichiamo che le forze dell’ordine arrivino a individuare in tempi rapidi i responsabili di quanto accaduto.»

«A nome del Gruppo del Partito Democratico del comune di Carbonia – ha scritto Pietro Morittu, capogruppo in Consiglio comunale, nel suo profilo Facebook – esprimo solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Ignazio Cuccu e alla sua famiglia. Un vile attentato, un gesto da condannare.»

«Abbiamo appreso del gravissimo attentato con il tentativo di incendio della sua abitazione – ha scritto Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, a Ignazio Cuccu – un atto vigliacco, grave ed inquietante che sappiamo non rispondere in alcun modo alla tradizione e alla cultura del nostro territorio, sul quale esprimiamo la più ferma condanna e la nostra totale solidarietà.»

Il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, ha espresso solidarietà al presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Ignazio Cuccu, «vittima di un atto incivile».

Attentato a Ignazio Cuccu copiaIgnazio Cuccu 3 copia

Il Consiglio comunale di Carbonia è stato convocato dal presidente, Ignazio Cuccu, in seduta straordinaria, per mercoledì 13 maggio, alle 17.30. I punti all’ordine del giorno sono sei: interrogazioni e interpellanze; approvazione del regolamento finalizzato al riordino dei procedimenti di accertamento di compatibilità paesaggistica e dei pareri sulle istanze di condono edilizio (art. 32 della legge 47/85); regolamento per la concessione di contributi ed altri benefici economici per lo svolgimento di manifestazioni sportive; mozione del protocollo n° 13486 del 23 aprile 2015 “Spesa dei fondi provinciali”; e, infine, due deroghe sulla distanza e sull’incremento volumetrico relative alla proposta progettuale per la realizzazione di un punto di ristoro a Bacu Abis.

Consiglio comunale Carbonia

Cinzia Grussu 1

La segretaria cittadina del Partito Democratico, Cinzia Grussu, replica al consigliere comunale Massimo Usai che con una comunicazione al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, al capogruppo del partito, Pietro Morittu e al sindaco, Giuseppe Casti, ha annunciato la sua autosospensione dal gruppo consiliare del Partito Democratico.

«Apprendiamo dalla stampa la notizia delle dimissioni del compagno Massimo Usai dal Gruppo Consiliare del PD – scrive Cinzia Grussu in una nota -. E, dunque, c’è solo da prendere atto di questa sua decisione. Ebbene sì, utilizzo ancora la parola “compagno”. Sarò nostalgica, forse, ma ha un significato e un peso. Ed è per questo che non si comprendono le sue argomentazioni.»
«Ritengo che siamo più noi di sinistra più noi consapevoli del disagio sociale più noi attenti alla protezione dei nostri concittadini compagni e amici la cui vita lavorativa familiare economica è legata alle nostre scelte amministrative – sottolinea Cinzia Grussu -. Scelte che hanno portato al mantenimento dei servizi, pur con i tagli radicali dei trasferimenti governativi, alla riduzione di alcune delle tariffe più sensibili per la famiglie della città, asilo nido, mensa scolastica. Nella rimodulazione del servizio di ritiro differenziato dei rifiuti abbiamo in primo luogo richiesto, come gruppo e come maggioranza, la riduzione del costo del servizio all’origine, pur esigendo il mantenimento del livello occupazionale vale a dire delle 47 persone che sono occupate nel medesimo servizio. Dunque, la tutela dei 47 dipendenti che operano nel servizio di raccolta dei rifiuti è stata una delle precondizioni, comunque prevista nella tipologia contrattuale, e tuttavia qualche esponente di centro destra si smarcava da questa posizione. Tutto questo ha un significato nella direzione dell’essere di sinistra del prestare attenzione a chi è in difficoltà e dunque vedersi garantire anche quell’esiguo contributo dell’amministrazione che aiuta le persone con le bollette. Però è chiaro che ci si deve prendere la responsabilità di votare gli atti, è chiaro che l’opinione e il punto di vista personale deve integrarsi e fondersi con quello collettivo, a volte prevale a volte è fagocitato dal collettivo.
«Mi permetto di mutuare una formula molto efficace, che fa parte del patrimonio espressivo dei numerosi lavoratori delle industrie del nostro territorio ancora in lotta. Negli striscioni che portano in corteo con tanta grinta, emerge questo “Ogni Operaio Una famiglia” questo vale anche per i 47 lavoratori occupati nel servizio di raccolta dei rifiuti e vale anche per i 33 lavoratori della Somica, la partecipata dell’Amministrazione, come vale per gli operatori della piscina comunale. Noi – conclude la segretaria del PD di Carbonia -, di queste cose ci stiamo occupando.»

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Massimo Usai si è autosospeso dal gruppo PD del Consiglio comunale di Carbonia. Lo ha fatto con una comunicazione al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, al capogruppo del partito, Pietro Morittu e al sindaco, Giuseppe Casti.
«Sento un profondo disagio a far parte di questa politica, dove non di capisce quale sia la destra e la sinistra – scrive Usai – non ci si sofferma troppo ad ascoltare la disperazione della gente, non si ha ben chiara la situazione drammatica in cui versano il nostro territorio e la nostra città. Spesso non si cerca il bene altrui ma ci si ingarbuglia in beghe interne e lotte di appartenenza. Un modo di far politica al cui interno sono i soliti pochi a decidere, mentre invece si dichiara di attuare un percorso di “partecipazione democratica”. Spinto unicamente da un’esigenza di coerenza, che in questi anni ho personalmente perseguito, continuerò a svolgere con il medesimo impegno la mia attività istituzionale e politica, incalzando l’Amministrazione comunale sui temi del governo cittadino, rispettando la collocazione nel centrosinistra, unica collocazione in cui credo. Disagio nei confronti di un partito che a mio parere pian piano sta perdendo la cultura e l’etica della sinistra in cui ho sempre creduto, ma piuttosto sposa il motto “vincere a qualunque costo e a qualunque prezzo.»
«Intendo inoltre denunciare, come faccio da tempo, da parte del sindaco e della sua Giunta la mancanza di rispetto della figura dei consiglieri e del lavoro svolto nelle commissioni, una sofferenza che mi ha portato a rassegnare le dimissioni da presidente della commissione Finanze e Attività produttive.»
Da questo momento – ha concluso Massimo Usai – libero da ogni vincolo del mio gruppo, voterò in piena coscienza tutti gli atti che andranno in direzione del buon governo della città, sempre ed esclusivamente in favore dei cittadini.»

Il presidente Ignazio Cuccu ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia, in seduta straordinaria, per martedì 31 marzo, alle 18.00. All’ordine del giorno figurano due soli punti: l’esame di interrogazioni e interpellanze e l’approvazione del Piano di razionalizzazione delle società partecipate del comune di Carbonia.

E’ la prima riunione dopo quella che ha visto l’approvazione del bilancio, in occasione della quale è maturata una profonda divisione all’interno del gruppo del Partito Democratico con il voto contrario al bilancio di tre consiglieri: Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e lo stesso presidente del Consiglio, Ignazio Cuccu.

Consiglio comunale Carbonia 17 copia

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Non si placano le tensioni nel PD di Carbonia dopo il NO di tre consiglieri, Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu, presidente del Consiglio comunale, al bilancio di previsione 2015.
L’Assemblea Cittadina del Partito Democratico si è riunita ieri sera con all’ordine del giorno “la relazione della segretaria sugli incontri tenuti nelle frazioni della città, la programmazione delle attività del partito e l’analisi politica alla luce degli ultimi avvenimenti, segnatamente la votazione contraria al bilancio di previsione 2015 da parte di tre consiglieri del Gruppo del Partito Democratico”.
«Abbiamo rilevato negli incontri tenuti nelle frazioni maggiori di Cortoghiana e Bacu Abis e nell’ultima tenutasi a Is Gannaus – si legge in una nota del presidente Rita Vincis e del segretario Cinzia Grussu – l’esigenza di confrontarsi con gli amministratori, e recuperare attraverso il partito cittadino, il dialogo diretto con i rappresentanti istituzionali. I cittadini intervenuti hanno posto sul tavolo della discussione temi inerenti nella maggior parte dei casi la viabilità, dunque strade e marciapiedi da sistemare, ponevano quesiti sui temi più sensibili all’economia delle famiglie quali tributi e tariffe, ai quali sono stati dati chiarimenti, rassicurazioni e presi impegni per la riqualificazione viaria che potranno essere mantenuti, vista la disponibilità di risorse con le quali definire le priorità di interventi nella città nel suo complesso.»
«Per quanto riguarda la programmazione delle attività – aggiungono Rita Vincis e Cinzia Grussu – abbiamo preparato un nutrito programma di incontri, tra i quali ne segnaliamo due: le riunioni nelle frazioni storiche di Serbariu e Barbusi, nelle quali, oltre chiaramente lasciare libera interlocuzione con gli amministratori, vorremmo finalizzare il ragionamento e la discussione con una presentazione dettagliata circa le novità del nuovo appalto di raccolta dei rifiuti che dalla rimodulazione del servizio hanno permesso la riduzione di circa il 15% della bollettazione alle utenze con un consistente risparmio per le famiglie.
Nella seconda riunione pensiamo di accompagnare il dialogo tra cittadini e Amministrazione, con la condivisione di quella parte di bilancio che traduce in numeri e quantità i servizi offerti nelle politiche sociali con particolare riferimento alle risorse utilizzate. È un lavoro politico e amministrativo importantissimo che porta ad una analisi delle misure introdotte quest’anno, ad una comparazione del contesto attuale con le situazioni precedenti e dove verranno verificate le dinamiche delle situazioni di disagio sociale e delle persone che purtroppo contraggono patologie gravi. Sarà un lavoro di ampio respiro, dunque, che rifletterà uno spaccato della nostra comunità che ci permetterà anche di capire e approfondire quale politica di intervento sia più efficace e far fronte in questo modo alle situazioni di estremo disagio e quali infine possono essere le più opportune misure di sostegno.»
La nota di Rita Vincis e Cinzia Grussu si conclude con «qualche considerazione sulla situazione politica del dopo Bilancio». «L’analisi politica non richiede troppe energie da spendere verso chi non ha votato il bilancio. Visione diversa che su dati oggettivi è però difficilmente comprensibile. I dati oggettivi quali la riduzione certificata della TARI; una riduzione delle tariffe sensibili alle famiglie quali quella sul servizio mensa o quella dell’asilo nido. Anche l’azione di recupero di crediti evasi è stata criticata adducendo argomenti deboli quali l’azione indiscriminata dell’amministrazione sugli evasori. Completamente fuorviante, poiché è già in atto l’azione di sostegno dell’amministrazione alle famiglie che hanno difficoltà nel pagamento delle bollette, nel contempo è necessario stanare chi non lo fa perché non vuole farlo e non perché non può. Dunque il Gruppo del Partito Democratico cittadino è stato responsabile di fronte alla città che ha il suo strumento contabile e sul quale può contare per ricevere i sussidi economici per avere aperti gli impianti sportivi per fruire della stagione culturale per essere amministrata con serietà e responsabilità. Di tutto il resto a noi non resta che prendere atto, vale a dire, con la votazione contraria al bilancio di previsione viene meno qualunque argomentazione, mai proposta peraltro nelle sedi di Partito o di maggioranza. Di fatto – concludono Rita Vincis e Cinzia Grussu senza mai nominare Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu – si sono estromessi da un ragionamento di partito cittadino che sostiene e governa la nostra città, dal progetto amministrativo che i cittadini hanno votato e del quale anche loro hanno fatto parte per un tratto di percorso e che adesso hanno deciso, loro, di abbandonare.»

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Si acuisce lo scontro interno al Partito Democratico di Carbonia. Tre consiglieri, Luisa Poggi, ex assessore del Turismo della Giunta Cherchi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu, presidente del Consiglio comunale, hanno votato NO al Bilancio di previsione 2015, approvato lunedì dal Consiglio comunale con 22 voti favorevoli.

I tre consiglieri, molto critici in seno alla maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Casti ormai da diversi mesi, hanno scelto di rendere note le ragioni del dissenso, con la pubblicazione e distribuzione di un volantino e di una locandina.

«E’ vero che, a fronte di tagli dello Stato e della Regione per circa un milione e mezzo di euro, in questo bilancio vi sarà una riduzione del 10% del costo del servizio mensa (circa 40 centesimi a pasto in meno) e diminuirà del 10% la retta dell’asilo nido. Stando solo a questi dati, naturalmente, si sarebbe dovuto votare Sì – sostengono Poggi, Cicilloni e Cuccu -. Si pubblicizza pure un ribasso della TARI con il doveroso potenziamento del servizio ecocentro, dimenticandosi però di dire che, insieme al ribasso del 10-15%, vi sarà un dimezzamento di alcuni servizi, quali la raccolta di carta-cartone, plastica, vetro, alluminio e, soprattutto, ancora una volta si disconosce il diritto del cittadino a compartecipare agli utili derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati. Vi sarà pure una differenziazione del servizio, con l’istituzione delle isole ecologiche (cioè si potrà gettare i rifiuti quando si vuole, anche tutti i giorni) solo per 362 utenze a fronte di circa 13.000 utenze (cioè famiglie). Ma ci sono altri dati fondamentali che non solo non si pubblicizzano, ma addirittura vengono oscurati. In questo Bilancio si prevede (senza avere alcuna certezza) di recuperare € 2.700.000 di IMU evasa negli anni 2012-2013-2014.»

«Naturalmente è assolutamente giusti operare per recuperare l’evasione fiscale, ma si pongono alcune domande – aggiungono i tre consiglieri del PD -:

• ma davvero a Carbonia si è evasa l’IMU per € 2.700.000? … e se sì: si tratta di evasione o di impossibilità al pagamento data la terribile crisi economica?

• ma davvero siamo sicuri – senza che, al momento, esista neanche un progetto esecutivo, di poter recuperare in pochi mesi quello che non si è fatto in quattro anni? Anche per l’ICI è previsto un recupero di € 500.000 per l’anno 2011. Se oggi si è così certi del recupero di queste somme, perché non si è provveduto al recupero di anno in anno, anziché aumentare l’addizionale IRPEF come avvenuto in passato?

E’ noto che il Bilancio prevede le stesse cifre in Entrata e in Uscita, ciò significa che il 74% di € 2.700.000 (l’altro 36% va ad incrementare il Fondo Svalutazione Crediti) in Entrata vanno a coprire delle spese, quali? Se non si riuscirà a recuperare queste cifre in entrata, come si farà fronte alle spese? Si prevede oggi di restituire parte della TASI del 2014, ma non si dice che è già previsto un aumento della tariffa, che passerà dall’attuale 1,5 per mille al 3,50 nel 2016 e al 4,50 per mille nel 2017. Perché questo non si dice? C’è stata chiusura totale rispetto a richieste anche minime, ma simbolicamente importanti (vedi Centro Giovani e borse per supporto allo studio per i “figli della crisi”).»

«Infine – sottolineano Poggi, Cicilloni e Cuccu -, perché non si vuole rispondere a due semplici domande sul servizio raccolta rifiuti appena trascorso e che è costato tanti soldi ai cittadini:

1 – Perché, nonostante l’obbligo contrattuale di usare tutti mezzi nuovi di fabbrica (del resto ben remunerati anche per gli oneri di ammortamento) si sono usati a lungo, e ancora oggi se ne vedono, mezzi vecchissimi, presumibilmente non soggetti a oneri di ammortamento? E come sono stati pagati questi mezzi vecchi?

2 – Perché i mezzi in uso a Carbonia (e pagati dai nostri cittadini) possono essere usati anche in altri Comuni? Non è che i cittadini di Carbonia pagano anche un po’ del servizio svolto negli altri Comuni? Semplici domande alle quali non si è voluto rispondere, se non con la derisione e gli insulti. Per questi motivi abbiamo votato NO, non si possono avallare scelte improbabili derivanti da dati aleatori e davvero poco credibili per la nostra città.»