3 December, 2024
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I tavoli tecnici cui sono seguiti sopralluoghi congiunti sugli immobili scolastici che si sono svolti venerdì 29 novembre e lunedì 2 dicembre tra l’Amministrazione comunale, la dirigenza scolastica di Sant’Antioco, l’Ufficio Scolastico Regionale e il suo direttore, Francesco Feliziani, si sono chiusi mettendo tutti d’accordo, all’insegna del dialogo. Un confronto che ha sancito il rispetto delle esigenze di ciascuna istituzione, da quelle del mondo della scuola a quelle dell’Amministrazione comunale, chiamata a razionalizzare gli spazi, produrre economie dal loro utilizzo e, soprattutto, dare le giuste risposte alle istanze del mondo dell’associazionismo e della Scuola Civica di Musica Don Tore Armeni, un’istituzione musicale sempre più in crescita e desiderosa di nuove superfici.

«L’istituto Globale di Sant’Antioco si conferma eccellenza di questo territorio, la nostra istituzione musicale avrà gli spazi di cui necessita per realizzare la sua missione e il Comune potrà esercitare liberamente le funzioni politiche, sociali e culturali che gli competonospiega il sindaco Ignazio Locci -. Dopo un’attenta riflessione sulle esigenze generali, abbiamo raggiunto un equilibrio sull’utilizzo condiviso delle strutture, sia per quanto attiene la scuola Antioco Mannai di via Salvo D’Acquisto, sia per il padiglione B di via Virgilio, sia, infine, per la Enrico Fermi di via della Pineta: edifici scolastici che saranno utilizzati in maniera condivisa al fine di soddisfare le esigenze di tutti. E possiamo dire con assoluta certezza che il Liceo non subirà alcuno spostamento, esattamente come la Enrico Fermi, grazie al lavoro della Giunta comunale, della Dirigenza dell’Istituto Globale, del Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale e della Provincia del Sulcis Iglesiente. Un grande risultato che ci consente di guardare avanti: la nostra visione sul mondo della scuola è sempre stata assunta come esempio da seguire, così come è un esempio il modello organizzativo dell’Istituto Globale Sant’Antioco Calasetta, per il cui riconoscimento ho lottato anni fa. Ringrazio tutti coloro che ci hanno consentito di raggiungere questo importante traguardo, frutto del dialogo e dell’ascolto reciproco.»

«Nella discussione franca e ragionevole fatta al tavolo tecnico, con la presenza di tutte le istituzioni con potere decisionale sulla questionecommenta l’assessore della Pubblica istruzione Luca Mereusi è preso il “principio responsabilità” come stella polare e si è trovata una soluzione equilibrata che rispettasse tutti i legittimi interessi in campo: l’autonomia delle scuole di Sant’Antioco, il diritto allo studio degli studenti, un miglior uso delle risorse e degli spazi scolastici così da tutelare e dare piena rappresentanza a importanti corpi di intermediazione cittadini come la Scuola Civica di Musica e gli enti del terzo settore. Una nuova partenza, insomma, con rinnovata capacità di dialogo e collaborazione tra amministrazione comunale e dirigenza scolastica dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, che fa ben sperare per il futuro.»

Occorrono un nuovo approccio e un nuovo metodo che conducano a un modello di dimensionamento scolastico che salvaguardi i “territori di provincia” e si ponga contro il depauperamento  della presenza istituzionale nei piccoli centri della Sardegna. A seguito della preconferenza scolastica della Provincia del Sulcis Iglesiente svoltasi martedì 26 novembre presso la sala riunioni della Provincia, sede di Carbonia, è emerso un dato che conferma la tendenza ormai consolidata di riduzione delle autonomie scolastiche in applicazione di criteri che risultano essere inadeguati e inadatti alla situazione scolastica generale che vede i “territori di provincia” sempre più poveri in termini di presenza istituzionale.

Nel documento, infatti, propedeutico al varo della nuova mappa scolastica provinciale, è stabilito che le autonomie del Sulcis Iglesiente ancora una volta vadano in riduzione, passando da 17 a 16. Questo accade in applicazione di criteri che tengono conto della demografia scolastica, dei “freddi” numeri in diminuzione su tutti gli indici di riferimento. Una riduzione e un’applicazione di principi che cozza con i presupposti messi nero su bianco dalla Regione Sardegna per l’anno scolastico 2025/2026, ovvero «procedere ad una distribuzione del contingente a livello provinciale che tenga conto non solo del mero dato numerico delle Autonomie ma anche delle caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio culturali esistenti a livello di ciascuna Città Metropolitana/provincia e della maggiore facilità nel trovare soluzioni riorganizzative più confacenti alla realtà locale interessata». Una volontà che evidentemente è rimasta solo sulla carta.

In quanto Sindaco del Sulcis Iglesiente ritengo non si debba perdere una sola autonomia e di conseguenza respingo l’ipotesi profilata nel documento portato alla nostra attenzione: una proposta – che proposta in realtà non è, dato che non c’è alcun margine di discussione –  evidentemente scaturita senza alcun ascolto del territorio.

Ciò che appare evidente è che se la tendenza, negli anni, continuerà a confermarsi, le autonomie scolastiche del Sulcis Iglesiente andranno a scomparire, assistendo ad accorpamenti di istituti di città lontane, benché afferenti alla medesima provincia, rendendone complicato se non impossibile il lavoro di dirigenza e gestione, traducendosi inevitabilmente in una sempre più povera e scarsa offerta formativa. Oltre a non accettare alcuna ipotesi di riduzione delle autonomie, ritengo siano maturi i tempi per la rivisitazione dei criteri di dimensionamento, prevedendo che il maggior numero di accorpamenti avvenga nelle grandi città della Sardegna, come Cagliari, Sassari, Olbia, che per questioni prettamente geografiche renderebbero il lavoro di governo dell’autonomia scolastica ben più agevole e dunque più redditizio in termini di offerta formativa di qualità. Accorpare istituti scolastici di diverse città di una provincia come il Sulcis Iglesiente, invece, produce l’effetto scontato del decadimento della qualità della formazione dei nostri ragazzi, oltre che un progressivo allontanamento delle istituzioni statali dai piccoli centri della Sardegna.

Occorre rifuggire dalla “lotta” dei Comuni, delle scuole, dei dirigenti, nella salvaguardia della propria autonomia scolastica in base al mero numero di iscritti, lasciando spazio a criteri più adatti alla vera geografia della Sardegna, fatta di piccoli Comuni. Criteri, dunque, che, superando il concetto di demografia studentesca, salvino la scuola di qualità, presidio dello Stato, nei centri piccoli e medi della Sardegna. Criteri come detto in precedenza, già enunciati dalla Regione Sardegna ma che di fatto non vengono applicati.

Ritengo ci siano ancora i tempi utili per l’ascolto dei Sindaci di questo territorio e auspico che l’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, ne tenga conto.

Ignazio Locci

Sindaco del comune di Sant’Antioco

 

Sarà come sempre un Natale ricco di sorprese ma anche di gradite conferme: l’intramontabile e sempre più suggestivo “Villaggio di Natale” con tantissima animazione dedicata ai più piccoli, a cui faranno da contorno sfavillanti luminarie; il videomapping in piazza De Gasperi; il concerto gospel, nonché – grande novità di questo 2024 – tre spettacoli musicali di rilievo, eventi imperdibili grazie alla partecipazione al Bando della Regione di Capodanno: il 23 dicembre Giorgio Vanni più dj resident; il 29 DJ Jad e Wlady from Articolo 31 cui seguirà dj resident e il 30, infine, l’atteso concerto dei Tazenda. Spettacoli che andranno ad aggiungersi a un programma capace di far brillare il cuore di Sant’Antioco e i cuori dei visitatori che si attendono numerosi, tra tradizione, emozione e innovazione.

«Al centro della propostaracconta l’assessora del Turismo Roberta Serrenti il Villaggio di Natale, con la casa di Babbo Natale e le nuovissime installazioni luminose, pensato per i più piccoli ma ideale per tutte le famiglie: un luogo dove ogni angolo è studiato per far stare bene i nostri concittadini e i visitatori, creando un’atmosfera calda e accogliente che inviti tutti a vivere insieme il vero spirito del Natale. Nella nuova Piazza Umberto avrà spazio una piccola fiera con prodotti esclusivamente locali che offrirà un’opportunità per scoprire le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, facendo conoscere a tutti le meraviglie che la nostra terra ha da offrire. Sant’Antioco si propone come destinazione ideale per chi vuole trascorrere le vacanze natalizie all’insegna del divertimento, del buon cibo e della magia del Natale, ma anche per chi desidera scoprire e ammirare le nostre bellezze naturalistiche e culturali. È cosi che miriamo a incrementare l’indotto nelle nostre attività commerciali e turistiche in generale.»

«Gli eventi natalizi del comune di Sant’Antioco sono sempre più numerosi e partecipati e sono divenuti un’attrattiva irrinunciabile per tutto il territoriocommenta l’assessore della Cultura Luca Mereucome amministrazione comunale sentiamo la responsabilità di essere all’altezza del compito e cerchiamo di offrire, anno dopo anno, un cartellone di eventi e manifestazioni per tutte le età anche grazie al contributo irrinunciabile delle associazioni culturali cittadine: dai suggestivi gospel alle proposte artistiche-musicali a tema natalizio sino ad arrivare a un’altra grande novità di questo Natale, lo scenografico spettacolo di videomapping che renderà Piazza De Gasperi un caleidoscopio di luci, colori e musica. Sant’Antioco è dunque pronta ad accogliere un mese ricco di appuntamenti imperdibili col fine di rivitalizzare il tessuto urbano e produttivo e far diventare il nostro paese il punto di ritrovo privilegiato per trascorrere momenti di svago e spensieratezza in questi giorni di festa.»

«Da ormai 8 anniaggiunge il sindaco Ignazio Locciper noi la programmazione di Natale, non  solo è un momento per vivere questa festa in comunità, ma anche un’occasione per continuare a crescere, perché la nostra attenzione verso la promozione del nostro territorio non si ferma mai. È anche attraverso questa azione che possiamo affermare che Sant’Antioco sta diventando sempre più un punto di riferimento nel panorama regionale ed è pronta ad accogliere i visitatori tutto l’anno con eventi e iniziative che ne valorizzino ogni angolo, invitando tutti a scoprire un’isola ricca di storia, cultura e bellezza. Ringrazio sin da adesso tutte le associazioni culturali e non solo che come ogni anno collaborano alla buona riuscita dei festeggiamenti natalizi. Nei prossimi giorni saremo più precisi con il cartellone dettagliato degli appuntamenti.»

Il Mab, Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, da oggi ancora più accessibile e fruibile. Sabato 23 novembre, a partire dalle 17.30, verranno inaugurati gli interventi relativi all’accessibilità fisica e digitale del Museo archeologico e dell’area tofet, azioni finanziate nell’ambito PNRR M1C3 – Investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura” – gestito dal Ministero della Cultura – Direzione generale Musei. L’investimento ammonta a 481mila euro.

Durante la serata, saranno presentate al pubblico le innovative installazioni multimediali e virtuali, le nuove guide dedicate a fruitori fragili e i nuovi percorsi del Museo archeologico Barreca e dell’area tofet.

Il programma prevede, alle 17.30, i saluti istituzionali del sindaco Ignazio Locci, dell’assessore della Cultura Luca Mereu e del funzionario SABAP, la dott.ssa Giovanna Pietra.

Alle 18.00, si procederà con l’intervento “Innovazione inclusiva al Mab” della direttrice del Parco Storico e Archeologico, dott.ssa Sara Muscuso.

Infine, alle 18.30, visita al tofet e al Museo per poi chiudere la serata, alle 19.00, con l’aperitivo a cura della Cantina Sardus Pater.

Stamane l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha intitolato l’area antistante la spiaggia all’onorevole Eusebio Baghino, ex sindaco del paese, oltre che ex consigliere e assessore regionale.
Nasce così il “Lungomare Eusebio Baghino” di Maladroxia, luogo simbolo dell’ex sindaco di Sant’Antioco: località balneare dove risiedeva e verso la quale nutriva un profondo affetto, nonché una grande considerazione.
Alla cerimonia hanno partecipato la moglie, i figli Filippo e Alessandro, amici e parenti, il sindaco Ignazio Locci e l’assessore Pasquale Renna.
La targa, una volta scoperta, è stata poi benedetta da don Elio Tinti.
«L’Amministrazione comunale ha così voluto rendere omaggio all’uomo e al politico Eusebio Baghino ha detto il sindaco Ignazio Locciche con il suo lungo impegno politico, culminato con la carica di primo cittadino della sua Sant’Antioco, ha fatto tanto per la città, per il territorio e per l’intera Sardegna. Oggi ne abbiamo celebrato il ricordo, scegliendo di intitolargli un luogo, il lungomare di Maladroxia, che siamo certi l’onorevole amasse nel profondo.»

Dopo un importante programma di riqualificazione, ammodernamento ed efficientamento dell’intero patrimonio scolastico di Sant’Antioco attuato in questi anni dall’Amministrazione Comunale, la Giunta comunale di Sant’Antioco guidata dal sindaco Ignazio Locci si concentra adesso sulla razionalizzazione degli spazi, alla luce di un monitoraggio sull’effettivo utilizzo dei plessi scolastici. Ciò che è emerso è un reale sbilanciamento tra numero degli alunni iscritti, corsi attivati e numero di immobili impiegati, nonché tra gli spazi realmente utilizzati per ciascuno di essi e i relativi costi sostenuti. L’obiettivo è, dunque, puntare a una corretta, efficace ed efficiente gestione delle risorse pubbliche adoperate, nonché ottimizzare i costi relativi al sostentamento degli immobili e la loro reale fruibilità da parte della collettività.

Per queste ragioni la Giunta ha deliberato una rimodulazione dell’utilizzo degli edifici “aprendo” nuovi spazi fisici per lo svolgimento di attività di interesse pubblico legate al welfare territoriale e al soddisfacimento di bisogni ecosociali in costante evoluzione, luoghi di incontro e dialogo tra settori e ambiti distinti: cultura, sociale, salute, scuola, ambiente. In particolare, la scuola secondaria di primo grado Enrico Fermi di via della Pineta e la sede staccata del Liceo Lussu di via Salvo D’Acquisto cambieranno destinazione: un’operazione che offrirà nuove aule didattiche alla Scuola civica di Musica Don Tore Armeni, che conta un numero sempre crescente di iscritti, spazi di aggregazione per la comunità e l’associazionismo, spazi protetti per le famiglie, spazi per misure di conciliazione ma anche luoghi dove studiare o sperimentare forme di arte e intrattenimento per puntare a modelli innovativi di centri culturali come presidi di welfare generativo.

Il sindaco Ignazio Locci spiega la “piccola” rivoluzione: «Avremo un’unica scuola secondaria di primo grado che unirà la Enrico Fermi e la Antioco Mannai e avrà sede in quest’ultima, di recente sottoposta a un poderoso progetto di efficientamento da oltre 2,3 milioni di euro di fondi PNRR e oggi in grado di accogliere tutti gli studenti antiochensi di quella fascia di etàillustra il sindaco -. Ma non solo: la sede staccata del liceo di via Salvo d’Acquisto, un tempo scuola media, la cosiddetta n° 1, verrà restituita al nostro comune e quelle classi transiteranno nella sede centrale del Lussu di via Bolzano. Avremo liberi pertanto gli stabili di via della Pineta e di via Salvo D’Acquisto, creando così le condizioni per realizzare tutti i nostri propositi in ambito sociale e culturale e dando il giusto riconoscimento anche alle associazioni e alla nostra istituzione musicale Don Tore Armeni. Infine, il padiglione B della scuola di via Virgilio, chiuso per tanti anni ma oggi, grazie al nostro impegno, completamente riqualificato, verrà consacrato all’attività didattica».

«La visione della nostra amministrazione è sempre stata quella di una scuola aperta e accessibile, che renda disponibili i propri spazi per la comunità intera, soprattutto in riferimento alla proposta didattica ed extra-curricolare, un ambito di competenza esclusiva dell’istituzione scolastica nel quale non ci permettiamo di sconfinarecommenta l’assessore della Pubblica istruzione e della Cultura Luca Mereu -. Noi ci siamo impegnati per un utilizzo razionale e intelligente degli immobili scolastici che, a parer nostro, dovrebbero divenire un luogo dove ospitare iniziative associazionistiche di natura sociale, culturale e ricreativa: anche a causa di un panorama cittadino fortemente penalizzato dalla scarsità di spazi immediatamente fruibili. Questa è la ratio della nostra deliberazione che traccia l’unica strada percorribile per avere un riscontro immediato in termini di impatto individuale e sociale e pone le basi per un sistema aperto agli studenti e alla cittadinanza, così da diventare un centro civico di coesione territoriale e di servizi alla comunità.»

L’Università di Cagliari partecipa alla VII edizione della Giornata delle Catacombe – Edizione d’Autunno, che si terrà sabato 12 ottobre nella catacomba di Sant’Antioco, l’unica esistente nell’Isola.

Per l’occasione sono previste visite guidate gratuite dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17, condotte anche da archeologi specialisti del periodo paleocristiano dell’Ateneo cagliaritano.

A corredo delle visite del monumento è stata organizzata una mostra di fotografie e testi, che racconta gli scavi e le ricerche nella Catacomba di Sant’Antioco Martire, dalle prime scoperte del Seicento ai restauri attuali.

La mostra è promossa dalla Pontificia Commissione di Archeologia e organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari (cattedra di Archeologia cristiana e medievale), il comune di Sant’Antioco e la Basilica di Sant’Antioco.

Curatori della mostra sono i docenti Rossana Martorelli e Marco Muresu, con la collaborazione di un’équipe di specialisti e giovani studiosi: Silvia Arba, Erika Meloni, Valentina Notari, Maria Francesca Piu, Marcella Serchisu, Laura Soro, Sara Tacconi, Antonio Francesco Vacca.

La mostra sarà presentata ufficialmente sabato  alle 17.30, presso la sala mostre del Palazzo del Capitolo, con la partecipazione, oltre ai curatori, del sindaco Ignazio Locci e dell’assessore della Cultura Luca Mereu, della direttrice del Parco storico archeologico di Sant’Antioco Sara Muscuso e, in rappresentanza della Basilica di Sant’Antioco Martire, del suo rettore don Mario Riu.

L’esposizione sarà visitabile dal 12 al 26 ottobre e dal 15 dicembre al 6 gennaio 2025 con gli stessi orari delle visite in catacomba.

 

Il Sulcis fuori dalla Programmazione territoriale strategica della Sardegna; l’Unione dei Comuni dell’Arcipelago del Sulcis fuori anche dalla programmazione SNAI, benché le isole minori siano la 76esima zona SNAI nazionale. Un dato che evidentemente chi guida la Regione Sardegna ignora, come è evidente a questo punto la strategia per tenere fuori il nostro territorio dagli strumenti di sviluppo, di cui tanto parla l’Assessore alla programmazione, nonché vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni.

Perché mi spingo a dire questo? Perché il Comune che amministro, così come tutti gli altri della Sardegna, compresi quelli del Sulcis, è stato invitato tramite lettera a un appuntamento fissato il Ottobre ad Arborea con oggetto: “Programmazione Territoriale e Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) – Incontro con i Sindaci”. Tuttavia ho poi ricevuto la chiamata di un collaboratore del vicepresidente Meloni, il quale mi ha comunicato che quell’invito recapitato alla casella PEC del nostro Comune non era rivolto a Sant’Antioco. Ma presumo che anche gli altri sindaci dei Comuni del Sulcis abbiano ricevuto la stessa telefonata. Strano, almeno per quanto riguarda l’Unione dei Comuni che rappresento, dato che come detto siamo dentro la programmazione SNAI e in questo incontro se ne parlerà, stando all’oggetto.

Questo è un fatto scandaloso perché se pensano ancora una volta di rabbonire i Comuni con la storiella del JTF o con la storiella del Piano Sulcis, sbagliano di grosso. Si direbbe uno scandalo senza precedenti, ma in realtà ci sarebbero quelli della Pianificazione territoriale iniziata dai professori Pigliaru e Paci, che promettevano di ammettere anche il Sulcis, poi proseguita da Solinas e Fasolino, che sono rimasti nella linea dell’esclusione. Questo è il fil rouge che lega Todde e Meloni a chi li ha preceduti e vede il Sulcis, 8% della popolazione sarda, tagliato fuori dalla programmazione. Una fetta di isola che meriterebbe appunto l’8% delle risorse e, soprattutto, di essere ascoltato.

Restiamo ignorati e dobbiamo persino prenderci la beffa di chi ci chiama per dirci: «Scusate, ma voi non siete invitati». Ricordo bene i colori con cui vennero suddivise le aree della Sardegna in riferimento alla programmazione delle risorse ai tempi di Francesco Pigliaru: il Sulcis era grigio. E tale lo vogliono lasciare.

Ignazio Locci

Sindaco del comune di Sant’Antioco

 

 

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Ritorna a Sant’Antioco l’appuntamento con la “Giornata delle Catacombe”, edizione d’autunno: “dal ricordo alla preghiera”. Un evento che prevede le consuete visite gratuite ma che quest’anno si arricchisce di un’importante novità: una mostra del tutto eccezionale che propone una fitta carrellata di fotografie storiche che, anche con l’ausilio di testi, racconta gli scavi e le scoperte nella Catacomba di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna. La giornata all’insegna della cultura, organizzata dalla Pontificia Commissione di Archeologia sacra, è in programma giovedì 12 ottobre e prevede l’apertura della Catacomba al pubblico dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00. L’ingresso è gratuito e per le prenotazioni occorre inviare una e-mail all’indirizzo basilicasantantioco@tiscali.it .

Ma l’evento clou sarà l’inaugurazione della mostra, curata dai professori dell’Università degli studi di Cagliari Rossana Martorelli e Marco Muresu, che verrà allestita presso la sala mostre del Palazzo del Capitolo, in piazza De Gasperi (ingresso biblioteca) con apertura al pubblico alle 9.30, in contemporanea con le visite alla Catacomba, e la presentazione ufficiale a partire dalle 17.30. L’esposizione sarà visitabile dal 12 al 26 ottobre e dal 15 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.

La mostra, come detto, è promossa dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (presieduta da mons. Pasquale lacobone; segretario dott.ssa Raffaella Giuliani; Membro e Ispettore locale per la Sardegna prof.ssa Rossana Martorelli) ed è organizzata in collaborazione con il comune di Sant’Antioco, la Basilica di Sant’Antioco e l’Università degli Studi di Cagliari – Cattedra di Archeologia Cristiana e Medievale. Alla presentazione parteciperanno, oltre ai curatori Rossana Martorelli e Marco Muresu, il sindaco Ignazio Locci e l’assessore della Cultura Luca Mereu; la direttrice del Parco storico archeologico di Sant’Antioco Sara Muscuso, e, in rappresentanza della Basilica di Sant’Antioco Martire, il suo rettore don Mario Riu. I testi della mostra sono a cura di: Silvia Arba, Rossana Martorelli, Erika Meloni, Marco Muresu, Valentina Notari, Maria Francesca Piu, Marcella Serchisu, Laura Soro, Sara Tacconi, Antonio Francesco Vacca.

Era il 6 giugno del 2008 quando il tenente dell’Arma dei carabinieri Marco Pittoni si trovava casualmente in un ufficio postale di Pagani, cittadina della Campania, all’interno del quale improvvisamente fece irruzione una banda di rapinatori. Marco Pittoni, originario di Giba, al momento non era in servizio ma non esitò a contrastare l’azione delittuosa intimando ai tre malviventi di arrendersi. Riuscì persino a immobilizzarne e disarmarne uno, non utilizzò la pistola di ordinanza che portava con sé per evitare di colpire accidentalmente i cittadini presenti nell’ufficio e venne raggiunto da due proiettili che ne provocarono la morte poco dopo. Una storia di eroismo vero che gli è valsa la medaglia d’oro al valor militare e da oggi anche l’intitolazione della biblioteca del Liceo Scientifico Emilio Lussu di Sant’Antioco, dove Marco aveva condotto e concluso con successo il suo percorso di studi.

La cerimonia di intitolazione è stata promossa dall’associazione nazionale carabinieri di Sant’Antioco, che peraltro porta il nome del tenente sulcitano, ed è stata preceduta dallo scoprimento della targa posta all’ingresso dell’aula ad opera dei genitori del tenente, presenti alla cerimonia insieme al fratello e alla sorella, a ex docenti ed ex compagni di classe, nonché a una delegazione di studenti iscritti al liceo. Ancora, hanno partecipato le più alte cariche dei carabinieri territoriali e il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, oltre a un’ampia presenza dei componenti delle associazioni nazionali dei carabinieri di Sant’Antioco e Calasetta. Tanti gli interventi, dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia a un compagno di corso di formazione dell’Arma, fino a ex docenti ed ex compagni di classe, che hanno tracciato il ricordo di un uomo, oggi eroe, che all’epoca degli studi sapeva eccellere senza mai mettersi in mostra.

«La scuola che l’ha formato come studente oggi lo ricorda e lo celebra come eroecommenta il sindaco Ignazio Locciun servitore dello Stato, un moderno Salvo D’Acquisto che, con il suo gesto eroico, sarà per sempre da esempio alle nuove generazioni. Ringrazio la famiglia per avere partecipato alla cerimonia e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Sant’Antioco per avere proposto l’intitolazione della biblioteca, un luogo simbolo e ricco di significato in una scuola dove Marco – hanno raccontato stamane ex docenti ed ex compagni di classe – eccelleva per dedizione, preparazione e, soprattutto, per umiltà.»