10 January, 2025
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Il comune di Sant’Antioco ha affidato i lavori del progetto di riqualificazione dell‘area P.I.P. – Piano Insediamenti Produttivi che conta su 1 milione di euro di investimento. L’obiettivo è mettere a norma e rendere più sicuro ed accogliente l’insediamento produttivo antiochense situato tra via Logudoro e via Rinascita.

«È un altro ampio progetto di riqualificazione che mandiamo in esecuzionecommenta il sindaco Ignazio Locciil nostro tessuto produttivo, dopo anni di abbandono, aveva bisogno di essere rassicurato con adeguati interventi urbanistici: del resto, non ci si può aspettare nuovi investimenti-insediamenti su aree non appetibili, non dotate di servizi indispensabili come, per citare un esempio banale, la linea internet veloce. Stiamo intervenendo per far crescere il P.I.P. e per dare impulso all’economia locale. Inoltre, recentemente abbiamo messo ordine nelle varie proprietà con tre bandi pubblici che hanno contribuito a sanare tutta una serie di situazioni poco chiare e anomale, oltre ad avere attribuito nuovi lotti. Adesso affrontiamo questo grande progetto di efficientamento e riqualificazione.»

Le lavorazioni prevedono una serie di interventi inseriti nell’ambito di un primo lotto funzionale che vanno dalla realizzazione di nuovi marciapiedi e nuove cunette per il deflusso delle acque, alla riqualificazione del manto stradale fino all’inserimento di nuovi lampioni per l’illuminazione.

«E non dimentichiamo anche la creazione di un ampio tratto di pista ciclabilesottolinea l’assessore dei Lavori pubblici e dell’Urbanistica Francesco Garau – la riqualificazione di via Rinascita restituisce un arteria funzionale per le attività produttive e per l’accesso alle zone umide e di balneazione del sud dell’isola. In tal senso la realizzazione della pista ciclabile è funzionale al progetto di programmazione della viabilità sostenibile che coinvolge le diverse località del Comune di Sant’Antioco, rafforzandone ulteriormente la vocazione turistica. Da evidenziare, inoltre, l’efficientamento energetico che, oltre a un riduzione dei consumi ottenuta mediante l’impiego di tecnologia LED, prevede un riassetto geometrico della disposizione dei pali in grado di garantire una distribuzione omogenea dell’illuminazione a terra. A questo si aggiungono, come detto, i lavori sulla carreggiata, dal bitume, alle cunette ai marciapiedi.»

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza accompagnato ad una nuova visione della medicina generale rappresentano l’occasione unica per favorire definitivamente il superamento dell’attuale modello sanitario offerto all’assistito, lasciando spazio ad una visione medica più prossima ai cittadini, capace di dare le giuste risposte alla legittima domanda di salute. Quelle che, allo stato attuale, il sistema non è più in grado di garantire a partire da una carenza di medici ormai cronica che, di questo passo, è destinata a degenerare. Ma le condizioni per rimettere in riga il “sistema salute” ci sono tutte. Non dobbiamo perdere un minuto: la Regione deve saper cogliere queste grandi opportunità.

«In Sardegna, infatti, l’occasione di “mettere mano” concretamente sulla sanità è rappresentata dal “Piano Regionale dei Servizi Sanitari” 2022-2024, ormai prossimo alla sua definitiva approvazionecommenta il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locciin esso sono contenute importanti novità che promuovono realmente un nuovo modello, più vicino ai cittadini, agli assistiti-pazienti. Mi riferisco, in particolare, agli Ospedali di comunità, cui si affiancano le Case della salute e le Case della comunità. Tutti strumenti di gestione delle cure vicini al cittadino, ovvero ciò di cui abbiamo estremamente bisogno. Alla Sardegna spettano 76 milioni di euro, di cui quasi 33 milioni  per gli ospedali di comunità. Dare gambe a questo progetto sarebbe un enorme passo in avanti. Le risorse non mancano, il PNRR è reale: ora occorre accelerare i tempi. Davanti abbiamo la possibilità di modificare radicalmente il sistema a favore dei cittadini. La Regione Sardegna chiarisca inoltre i ruoli che i vari soggetti istituzionali avranno in questo grande progetto, dando centralità ai Comuni.»

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha affidato la progettazione per il grande intervento di rifacimento dei marciapiedi della centralissima via Garibaldi, che può fare affidamento su una dotazione finanziaria da 700mila euro. Lavori attesi da tempo, per una strada particolarmente battuta, soprattutto, dai pedoni, in quanto raccordo tra il centro urbano e il Lungomare, ma zeppa di barriere architettoniche, a partire dal posizionamento dei lampioni.

Il progetto di via Garibaldi si inserisce in un programma più ampio che, avvalendosi di uno stanziamento di oltre 3 milioni di euro destinati al rifacimento dei marciapiedi e all’abbattimento delle barriere architettoniche in alcune arterie cittadine, si suddivide in tre lotti funzionali e ha preso avvio con il primo lotto dedicato a viale Trento, da via Fra Ignazio a via Risorgimento, per il quale anche in questo caso sono stati messi sul piatto 700mila euro. «Per viale Trento siamo a buon punto, in procinto di bandire la gara d’appalto per l’esecuzione delle operecommenta Francesco Garau, assessore dei Lavori pubblicitanto che gli uffici hanno potuto iniziare a concentrarsi anche sul secondo lotto di via Garibaldi, affidando i servizi di ingegneria. È un progetto generale a cui teniamo tanto: è venuto il momento di abbattere letteralmente quelle barriere architettoniche che ancora resistono, a partire dal centro urbano. Con questo ampio programma faremo un grosso passo in avanti.»

Viale Trento e via Garibaldi rappresentano due grosse criticità su cui, questa volta, si interviene in maniera risoluta e completa, senza apporre toppe provvisorie ma ristudiando il progetto in modo globale: «Abbattere le barriere architettoniche e riqualificare i marciapiedi delle principali strade cittadine è una prioritàaggiunge il sindaco Ignazio Locci iniziamo con queste due vie principali, ma il programma completo prevede un terzo lotto da oltre 1 milione e 600mila euro con il quale faremo importanti lavori in tante altre vie. E presto vedremo l’apertura dei cantieri».

A Sant’Antioco gli immobili comunali di via Giovanni Paolo II verranno riqualificati grazie ad un finanziamento di 2 milioni di euro, reso disponibile grazie alla sinergia tra Amministrazione comunale ed Ufficio Lavori Pubblici ed Appalti ed alla partecipazione al programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” bandito dalla Regione Sardegna nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) portando a casa ben 2 milioni di euro, di cui 300 mila di cofinanziamento comunale.

«Siamo arrivati secondi in Sardegnacommenta il sindaco Ignazio Locci a testimonianza del grande impegno che, in questi anni, abbiamo profuso nella progettazione e nella partecipazione ai bandi europei, nazionali e regionali. Con questo finanziamento siamo in grado di proseguire nel nostro ampio programma di riqualificazione degli immobili comunali a canone agevolato. Il patrimonio antiochense degli appartamenti pubblici da assegnare a canone agevolato è particolarmente vasto: “siamo sul pezzo” dal principio del nostro mandato e andiamo avanti su questa strada, avendo le idee ben chiare».

L’intervento riguarda il complesso edilizio residenziale pubblico costituito da 6 palazzine (civici 2, 3, 4, 5, 7, 9) ubicate in via Giovanni Paolo II, sulle quali realizzare interventi di manutenzione, mantenimento e valorizzazione con lo scopo di risolvere problematiche determinate da guasti o rotture e migliorare il livello qualitativo del servizio offerto agli inquilini e nel contempo attuare miglioramenti prestazionali in termini di sicurezza e risparmio energetico. 

«Abbiamo piena consapevolezza delle lavorazioni di cui necessitano le palazzine al centro del progetto – spiega l’assessore dei Lavori pubblici e dell’Urbanistica Francesco Garau ovvero, in primis, la messa in sicurezza delle componenti strutturali degli immobili mediante interventi di adegua- mento e di efficientamento energetico. È nostro obiettivo, inoltre, realizzare specifici piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Naturalmente non mancheranno opere di miglioramento e aggiornamento normativo della dotazione impiantistica delle parti comuni e riqualificazione o implementazione di aree scoperte comuni adibite a funzioni di socialità (aree verdi, cortili, gioco).»

 

Sant’Antioco piange Virginio Locci, sindaco dal 21 novembre 1993 al 24 aprile 2001, morto oggi all’età di 93 anni. Stimato avvocato, esponente di spicco della destra antiochense, Virginio Locci dopo alcune consiliature tra i banchi della minoranza, è stato eletto sindaco il 21 novembre 1993. Subentrò a Dino Gellon. Sono stati gli anni di maggiore crescita della destra, con Alleanza Nazionale, che portarono all’elezione di Gianni, figlio di Virginio, in Consiglio regionale, il 12 giugno 1994.

Nei quattro anni di consiliatura, Virginio Locci si è fatto molto apprezzare dalla comunità antiochense, tanto da essere rieletto il 16 novembre 1997, per un secondo mandato quadriennale.

La seconda consiliatura si è conclusa alcuni mesi prima della scadenza naturale con le dimissioni di 9 consiglieri su 16 (4 della maggioranza e 5 della minoranza) e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, il 24 aprile 2001. Il Comune è stato guidato per un anno dal commissario straordinario Paola Pani, nominata dal prefetto di Cagliari, fino alle nuove elezioni che il 26 e 27 maggio 2002 portarono all’elezione a Sindaco dell’ex assessore regionale Eusebio Isauro Baghino.

Il 31 maggio 2001 il figlio Gianni è tornato in Consiglio regionale, subentrando in qualità di primo dei non eletti alle elezioni del 1999, a Francesco Onnis, dimessosi dopo essere stato eletto deputato.

Il 19 marzo 2009, l’altro figlio Giorgio, medico cardiologo, è stato eletto consigliere regionale nelle liste del Popolo delle Libertà.

L’11 giugno 2017 il nipote Ignazio è stato eletto sindaco di Sant’Antioco.

Giampaolo Cirronis

In vista della ripresa scolastica fissata per venerdì 7 gennaio 2022, alla luce delle richieste che arrivano da famiglie ed insegnanti, questa mattina, a seguito di un confronto, i sindaci di Carbonia, Iglesias e Sant’Antioco, Pietro Morittu, Mauro Usai e Ignazio Locci, hanno concordato una posizione condivisa.
«In qualità di primi cittadini dei Comuni più popolosi del territorio e considerate le competenze dei soggetti istituzionali in campo hanno dichiarato – abbiamo stabilito di attendere le decisioni del Governo che, in accordo con le Regioni, verranno assunte entro questa sera. In assenza di tali determinazioni, nessun provvedimento restrittivo verrà emanato.»

 

Sono due i casi di positività al Covid-19 presenti oggi a Sant’Antioco. Lo ha comunicato stamane il sindaco Ignazio Locci.

«In attesa delle nuove misure che presto verranno varate dal Governo, teniamo a ricordare l’esigenza si rispettino le elementari norme di comportamento ha detto il primo cittadino antiochense -: utilizzo della mascherina nei luoghi al chiuso e là dove c’è il rischio di assembramento e continua igienizzazione delle mani.»

«Considerata la situazione nazionale e quella sarda ha concluso Ignazio Locci -, chiediamo a tutti la massima responsabilità.»

Il 2021 è l’anno “Deleddiano”, l’anno delle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda, scrittrice italiana nata il 27 settembre 1871 a Nuoro, premio Nobel per la letteratura nel 1926. Anche il comune di Sant’Antioco omaggia la scrittrice e la donna, trasmettendo alle nuove generazioni, alla comunità e ai visitatori l’importanza di una fine scrittrice che ha il merito di aver descritto in maniera magistrale la Sardegna. E lo fa con un murale a Lei dedicato, realizzato dalla street artist italo-spagnola Leticia Mandragora.

«Nell’anno delle celebrazioni dei 150 anni dalla sua nascita commenta il sindaco Ignazio Locci il comune di Sant’Antioco rende omaggio a Grazia Deledda, unica donna italiana premio Nobel per la letteratura. Le abbiamo dedicato un’opera di Street Art e abbiamo deciso di realizzarla proprio in via Grazia Deledda: il ritratto dell’orgoglio sardo guarderà sulla nuova area verde di via Fra Ignazio, al centro di un importante progetto di riqualificazione. Mi preme ringraziare i condomini della palazzina che hanno autorizzato la realizzazione dell’opera. È stato bello vedere i residenti del quartiere (e non solo) “partecipare” a questa importante iniziativa».

L’opera di Leticia Mandragora si aggiunge a quelle già realizzate dall’artista sardo Giorgio Casu (in arte Jorge) in via Belvedere “Is Nuus Nous” (I Nodi Nuovi) e da Francesco Camillo Giorgino (in arte Millo), apprezzato street artist di fama internazionale dai murales in bianco e nero con sprazzi di colore che, con la sua pittura, ha ornato un’ampia parete di una palazzina AREA di via Matteotti. Tutte rientrano nell’ambito del progetto Street Art e riqualificazione urbana (la cui direzione artistica è affidata proprio a Giorgio Casu), linea di azione del più ampio Museo Diffuso (sostenuto dalla Fondazione di Sardegna), progetto avviato da questa Amministrazione e ormai, a distanza di qualche anno, una certezza capace di mettere a sistema (e a frutto) tutti i punti di interesse presenti nel territorio comunale di Sant’Antioco, tanto nel centro urbano quanto nelle località costiere e nella periferia.

E’ stato consegnato ufficialmente oggi il cantiere per la realizzazione della nuova piazza che sorgerà sopra la “voragine” di Piazza De Gasperi, nata a causa dello smantellamento di un edificio disposto per motivi di sicurezza nel lontano 1994. Questa mattina, in Piazza De Gasperi, si è concretizzata la cosiddetta “immissione in possesso” dell’area (che in parte apparteneva a soggetti privati) e la contestuale consegna degli spazi alla ditta che nei prossimi giorni, meteo permettendo, avvierà i lavori. Presenti il sindaco Ignazio Locci e l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau, il responsabile dell’Ufficio Lavori pubblici ed appalti ed il comandante della Polizia municipale del comune di Sant’Antioco, due testimoni e la ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto per l’esecuzione di lavori da 380mila euro.

«Meteo permettendo, dopo 27 anni di attesa, nei prossimi giorni prenderanno avvio le operazioni per realizzare la nuova piazza al posto del “buco”commenta il sindaco Ignazio Locciavevamo preso un impegno con la città nel 2017 e oggi siamo qui a chiudere il cerchio. In tanti hanno provato a metterci i bastoni tra le ruote con obiezioni talvolta insensate o anche con ricorsi giudiziari. Ma abbiamo superato indenni tutte queste prove: sono stati, infatti, 4 anni di procedura complessa, e oggi portiamo a casa il risultato grazie alla nostra tenacia e grazie all’impegno dell’Ufficio Lavori pubblici ed appalti che ha fortemente perseguito questa strada. Ora è arrivato il momento di salutare con favore l’inizio del cantiere. Ci saranno disagi, anche per la modifica del traffico, obbligata, ma ne varrà la pena. L’augurio è che con l’inizio dell’estate l’opera possa essere conclusa. Siamo veramente felici per questa giornata.»

Nei prossimi giorni verrà resa nota l’ordinanza di modifica al traffico veicolare che si rende necessaria per la realizzazione delle opere.

«Questi sono atti concreticommenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garaudopo anni di attesa noi ci siamo impegnati, ci abbiamo creduto e ci abbiamo messo la faccia sin dal primo momento. E oggi siamo orgogliosi del percorso fatto e del risultato ottenuto. Grazie in particolare all’Ufficio Lavori pubblici ed appalti, perché non è stato semplice.»

«Era l’ottobre del 2017 quando l’Amministrazione comunale tutt’ora in carica muoveva i primi ma decisivi passi verso la soluzione della ferita di piazza De Gasperi, nota come il “buco” o la “voragine”. Erano trascorsi pochi mesi di distanza dal suo insediamento e la Giunta comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci approvava il progetto per gli “interventi di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area prospiciente piazza De Gasperi”, adottando specifica variante al PUC e apponendo il vincolo preordinato all’esproprio delle aree private interessate dal progetto di recupero. Da quel momento, dopo la successiva approvazione in Consiglio comunale, prese avvio un procedimento amministrativo lungo e articolato segnato dal coinvolgimento di svariati enti, compresa la Soprintendenza, giacché su quelle aree sono presenti alcune evidenze archeologiche. A distanza di quattro anni dai primi atti, oggi arriva la consegna del cantiere per l’esecuzione dei lavori: e così, al posto della “voragine”, sorgerà una nuova piazza che eliminerà una volta per tutte quello sfregio nel cuore del centro storico.»

 

Il comune di Sant’Antioco è stato premiato a Roma da AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport), organismo impegnato su tutto il territorio nazionale e su svariati fronti. Per l’AICS, il comune di Sant’Antioco si è distinto sul versante “Ambiente” e, per questo, gli è stato tributato il premio “E-Comuni” nell’ambito del premio nazionale AICS Ambiente 2021. Un evento nazionale nel quale annualmente vengono consegnati riconoscimenti a imprenditori, amministratori e rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno fatto dell’ecosostenibilità un impegno professionale e di vita.

Presente alla manifestazione svoltasi venerdì 26 novembre presso l’Hotel Colombo, il sindaco Ignazio Locci, che ha personalmente ritirato il prestigioso riconoscimento: «Siamo molto felici di essere finiti nel “mirino” dell’AICS – ha commentato il sindaco di Sant’Antioco evidentemente la strada intrapresa anni fa verso la tutela e la salvaguardia ambientale è quella giusta. Ma così come la Bandiera Blu o le alte percentuali di raccolta differenziata rappresentano per noi uno stimolo a fare sempre meglio, così è con il premio “E-Comuni”, un invito a migliorarci sempre più. Ci fa inoltre immensamente piacere che l’attenzione sia stata rivolta verso i progetti di efficientamento energetico sulle scuole e in generale sugli edifici pubblici, come il Municipio. Ringrazio l’AICS per questa grande opportunità».

Prima della premiazione del Sindaco è stato proiettato il video-spot “Visit Sant’Antioco”, che ha rappresentato un ulteriore momento di promozione dell’isola.

In merito è intervenuto anche Andrea Nesi, coordinatore nazionale di AICS – Sezione Ambiente, che ha moderato la serata: «L’Italia, con particolare riferimento al sudha commentato Andrea Nesirinuncia a somme enormi di finanziamenti disponibili, prevalentemente per incapacità progettuale. Eppure queste risorse oggi appaiono come sorgenti nel deserto. E dunque abbiamo deciso di premiare tra i comuni che monitoriamo quello di Sant’Antioco, che ha messo in evidenza una straordinaria capacità nel progettare ‘green’ ma anche nel cercare e trovare le risorse per realizzare. In particolare, ci riferiamo alle misure per efficientare le scuole o all’idea progettuale di una intermodalità con terminale completamente elettrico, e ancora alle soluzioni artistiche per migliorare edifici o singole facciate esteticamente sgradevoli. Il tutto in una provincia considerata tra le più povere d’Europa e dove quindi un’amministrazione capace fa davvero la differenza».