7 May, 2025
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Nuovo appuntamento di approfondimento su una delle peculiarità, eccellenze dell’isola antiochense: la coltivazione della vite a “piede franco” nell’Isola di Sant’Antioco. Con questo tema, martedì 18 marzo 2025, alle 10.00, nell’aula consiliare di Sant’Antioco, si terrà un convegno promosso dall’Agenzia regionale Laore per lo sviluppo in agricoltura che, oltre alla partecipazione dei Comuni isolani, Sant’Antioco e Calasetta, vedrà il coinvolgimento dell’Università degli studi di Sassari, delle associazioni “Assoenologi” e “Città del vino” e di Cantine e Viticoltori del territorio.

Fitto il programma degli interventi: avvio dei lavori e saluti a cura di Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, cui seguiranno Roberta Serrenti, assessore del Turismo e Attività produttive del comune di Sant’Antioco, Antonello Puggioni, sindaco di Calasetta e, infine, Maria Ibba, direttore generale dell’Agenzia Laore Sardegna.

A seguire, si entrerà nel tema centrale del convegno con Renzo Peretto, Agenzia Laore Sardegna, che proporrà “La viticoltura eroica in Sardegna”, e Luca Mercenaro, Università di Sassari – Dipartimento di Agraria, con “I risultati della caratterizzazione del “Vigneto” dell’isola di Sant’Antioco”. Ancora spazio all’Università di Sassari – Dipartimento di Agraria, con Damiano Muru, esperto sistemi GIS-SIT, che parlerà di “Tutela e valorizzazione dei paesaggi viticoli: strumenti ed opportunità”.

Il ruolo del Comitato italiano per la tutela del “piede franco” sarà invece il titolo della relazione proposta da Mariano Murru, referente regionale Comitato italiano per la tutela “piede franco” e presidente Assoenologi Sardegna. Seguirà il dibattito con la partecipazione delle cantine e dei viticoltori del territorio mentre le conclusioni saranno affidate a Gian Franco Satta, assessore dell’Agricoltura della Regione Sardegna.

Modererà i lavori Marcello Giovanni Onorato, Direttore Servizio sviluppo attività agricole Laore Sardegna.

Il comune di Sant’Antioco adotta “Il Piano delle azioni per la sostenibilità” (Action Plan), un piano triennale con monitoraggio annuale che individua le azioni che l’Ente intende adottare a livello locale allo scopo di assicurare uno sviluppo che preservi salute, sostenibilità e prosperità del pianeta, ricorrendo ad un insieme di misure sociali, ambientali ed economiche. Un progetto ambizioso, articolato, elaborato e adottato per la partecipazione al Programma Bandiera Blu 2025, novità introdotta da Fee Italia – organismo con ramificazione internazionale che cura il progetto Bandiera Blu – a partire da questa annualità. Fino agli anni scorsi, infatti, le scadenze da rispettare per l’accesso al Programma erano due e si concludevano entro il 18 dicembre, giorno in cui i Comuni partecipanti avrebbero dovuto inviare tutta la documentazione richiesta. Ma da quest’anno è stata introdotta una nuova “prova” che rende ancora più delicato e impegnativo restare nell’élite delle mete sostenibili e di qualità, che annovera anche il comune di Sant’Antioco dal 2019 con Maladroxia e dal 2022 con la sfavillante spiaggia di Coa Cuaddus.

«Non ci siamo fatti intimorire da questo ulteriore impegno, non certo di poco contocommenta il sindaco Ignazio Locciperché fin da quando ci siamo proiettati sul progetto Bandiera Blu abbiamo lavorato con la consapevolezza che non si sarebbe trattato di ottenere un semplice vessillo da sventolare durante la stagione estiva, quanto piuttosto di un impegno concreto ad adottare azioni sempre più sostenibili e rispettose dell’ambiente. Una sfida che dal 2019 ci spinge a fare di più e meglio: questa nuova scadenza, poi, ci impone un salto di qualità decisivo che da un certo punto di vista ci inorgoglisce perché ci dà lo stimolo a rendere ancora più concreta, con azioni mirate  e dettagliate, la salvaguardia del nostro ecosistema. La Bandiera Blu, dunque, non è una mera bandiera da esibire, bensì un impegno reale che ci porta a offrire il nostro contributo verso la sostenibilità. Con gli Uffici ci siano rimboccati le maniche e abbiamo perseguito il nostro scopo: adesso ci auguriamo che questo lavoro venga premiato anche quest’anno e che nelle nostre due spiagge candidate possano muovere all’aria le Bandiere, sinonimo internazionale di salubrità delle acque, di accessibilità e sostenibilità.»

Nello specifico, all’interno dell’Action Plan sono indicate tutte le misure che verranno adottate o che sono già state adottate al 2024 in termini di sostenibilità, così come indicato dall’Unione EuropeaIl Piano di Sostenibilità Ambientale accoglie al proprio interno le scelte dell’amministrazione comunale e le traduce in strategie generali della Transizione Ambientale, secondo priorità dettate attraverso indirizzi definiti in sede politica. Più nel dettaglio, gli obiettivi individuati per il triennio 2025-2026-2027 sono cinque: Mobilità sostenibile; Città e comunità sostenibili; Vita sulla terra, Vita sott’acqua, Lotta contro il Cambiamento climatico e le azioni previste per la redazione del piano sono ben trentatré, a testimonianza di quanto sia complesso e delicato il processo di sostenibilità. Si va dalle piste ciclabili al trasporto sostenibile, dalle comunità energetiche alla produzione e uso delle energie rinnovabili, dalla gestione dei rifiuti alla gestione del demanio marittimo, fino al turismo sostenibile e all’educazione ambientale.

In merito interviene anche l’assessore Pasquale Renna, il quale sin dal principio affianca il Sindaco nel progetto Bandiera blu: «Ogni anno il nostro lavoro per preservare la Bandiera Blu ci spinge a fare qualche passo in avantispiega Pasquale Renna“pungolati” anche dal programma di Fee Italia, e lo facciamo con serenità consapevoli che questa sia la strada giusta, al fine di consegnare alle future generazioni un’isola sempre più rispettosa dell’ambiente. Ecco perché accogliamo con entusiasmo le associazioni e gli organismi che propongono iniziative di educazione ambientale e sosteniamo con convinzione anche il nostro Ceas, Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità, che in tal senso svolge un ruolo determinante. Tra le varie iniziative, tengo a menzionare quella che il 25 luglio di quest’estate abbiamo organizzato a Maladroxia, ovvero una dimostrazione sulla sicurezza in mare che ha visto la partecipazione della Guardia Costiera e delle associazioni che gestiscono il servizio di salvamento a mare. L’iniziativa, promossa nella Giornata Mondiale della Prevenzione dell’Annegamento, ha riscosso un notevole successo tra i bagnanti, molti dei quali turisti. Siamo felici di proseguire su questo percorso fatto di azioni reali e tangibili e ci auguriamo di mantenere la Bandiera anche per il 2025.»

 

Tutto pronto per la prima edizione della rassegna letteraria “Viaggiare attraverso le parole”, organizzata dal Circolo ARCI Il Calderone grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale di Sant’Antioco – Assessorato alla Cultura, e in collaborazione col MuseoDiffuso.exe – Centro Esperienze Creative, Arcat Sardegna e SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis). L’iniziativa inoltre persegue obiettivi analoghi al progetto BibliotecaDiffusa – Percorsi per nuove generazioni, in corso di svolgimento.

«Da un’idea del Laboratorio di Lettura attivo presso la sede del Circolospiega il presidente de Il Calderone Francesco Corgiolul’obiettivo della rassegna è creare uno spazio di dialogo e confronto tra autori, lettori e appassionati di letteratura, offrendo al pubblico l’opportunità di approfondire temi e opere attraverso la voce diretta di protagonisti della scena culturale sarda e nazionale. “Viaggiare attraverso le parole” vuole diventare un appuntamento fisso per la comunità, un’occasione per scoprire nuove prospettive e alimentare la passione per la lettura.»

«La lettura è lo strumento che utilizziamo quando vogliamo esercitare un accesso consapevole alla cultura e all’informazionecommenta l’assessore della Cultura Luca Mereu importante elemento di coesione e inclusione sociale perché capace di aggregare le persone e le comunità, all’insegna della letteratura, dell’arte e della cultura. Tra le attività principali di promozione alla lettura vi sono le rassegne letterarie, che come Amministrazione Comunale condividiamo da sempre con le associazioni cittadine e la biblioteca comunale: come “Viaggiare attraverso le parole”, in collaborazione con le associazioni Il Calderone e Arcat Sardegna, che permetterà di avvicinare alla lettura i lettori assidui e coloro che leggono un po’ meno, grazie alla presenza di importanti autori della scena sarda e nazionale. L’auspicio è che questa rassegna possa divenire, negli anni a venire, un appuntamento fisso della programmazione culturale “invernale” antiochense, per divenire un altro importante tassello della ricca e variegata offerta culturale della nostra cittadina.»

«E’ evidente che con il nostro impulso in qualità di Amministrazione comunale, e con la preziosissima collaborazione delle Associazioni culturali antiochensi, a Sant’Antioco si sta manifestando un vivo interesse verso la lettura e in più in generale verso il libro, inteso come strumento di conoscenza: si va dalle rassegne letterarie ai piccoli mercatini, cercando il più possibile di coinvolgere l’istituzione scolastica – ha detto il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci -. Le “fiere del libro”, in particolare, si pongono l’obiettivo del riciclo e di fare in modo che nulla vada perduto e che si promuova la diffusione della cultura e della conoscenza attraverso la lettura. Le rassegne, poi, sono un ottimo strumento che, oltre alle finalità propriamente legate alla cultura del libro, incoraggiano anche la socializzazione e l’aggregazione. Siamo certi che queste iniziative faranno da stimolo e cresceranno ulteriormente.»

“Viaggiare attraverso le parole” prevede un ciclo di incontri con scrittrici e scrittori del panorama culturale contemporaneo, come da seguente programma:

  • Sabato 1° marzo, Mia sorella è figlia unica di Cecilia Lavatore, Red Star Press
  • Sabato 15 marzo, Aria di Isabella Floris, La Zattera
  • Sabato 22 marzo, Bartolomeo Salazar. Il silenzio della peste di Stefano Obino, Camena Edizioni
  • Sabato 5 aprile, Un amore di contrabbando di Nicola Muscas, Mondadori
  • Venerdì 11 aprile, La statua nera di Nicola Mannai, Bookabook
  • Giovedì 17 aprile, Non mi giro dall’altra parte di Graziano Milia, Janus Editore
  • Sabato 26 aprile, Plumeria di Gennaio di Andrea Fanti e Simona Deiana, Messaggi Frontali
  • Sabato 10 maggio, Amare non basta di Vincenzo Cannova, Scritto Io
  • Venerdì 16 maggio, Mommotti di Luca Spissu e Mauro Fais, Amico Libro
  • Sabato 24 maggio, I bambini del treno di Luca Crippa e Maurizio Onnis, Libreria Pienogiorno
  • Sabato 31 maggio, I giorni del corvo di Eleonora Carta, Ischire
  • Sabato 7 giugno, Banditi e banditesse di Sardegna di Giulio Concu, Imago
  • Sabato 14 Giugno, Il primo giorno di scuola di Daniele Altieri, La Zattera
  • Sabato 21 giugno, Senza dirlo a nessuno di Giorgio Scianna, Einaudi
  • Sabato 5 luglio, Controstoria della Sardegna di Francesco Casula, Grafica del Parteolla
  • Sabato 12 luglio, Maetanna di Sandra Pisano, Ars Artium
  • Sabato 19 luglio, Apprendere dal passato, vivere il presente e prepararsi al futuro di Amadio Bianchi, Spazio Attivo

L’ingresso è libero e gratuito.

Gli incontri si terranno a Sant’Antioco, nei seguenti spazi:

–  MuseoDiffuso.exe – Centro esperienze creative, Ex Montegranatico, piazza Padre Bruno Orrù

–  Sala conferenze I Sufeti, Palazzo del Capitolo, Piazza De Gasperi 11

–  Aula Consiliare, Piazzetta Efisio Piria

–  Sala conferenze, Comando di Polizia Municipale, via Iglesias 3

E’ ormai tutto pronto per l’edizione annuale del “Carnevale Antiochense”, in programma domenica 23 febbraio a Sant’Antioco. Maschere tradizionali sarde, carri addobbati a festa e gruppi a piedi sfileranno per le strade della città, per poi concludere la giornata con una grande festa in Piazza Italia, all’insegna della musica, dei balli e del divertimento. La partenza è in programma alle 15.30 dalla piazza della chiesa di Bonaria: il percorso prevede via nazionale, il Corso Vittorio Emanuele e Piazza Umberto; si ruoterà infine attorno alla statua del Druso per poi riscendere in piazza Italia.

Il Carnevale Antiochense, dunque, si prepara a regalare un’edizione straordinaria con un programma ricco di tradizione e divertimento. Tra i protagonisti dell’evento ci saranno Is Scruzzonis di Siurgus e Donigala, Is Mustaionis e S’Orcu Forresu, che offriranno al pubblico la suggestiva esibizione dei riti della vestizione nella Casetta di Carnevale, allestita in piazza Italia. Ad arricchire la sfilata, anche il gruppo storico di Cagliari, Sa Ratantina, insieme a una dozzina di gruppi e carri in maschera, pronti a invadere il centro cittadino con colori e allegria.

«La giornata proseguirà alle 17.30 con la grande festa finale, dove tutti potranno divertirsi con il “Gioca con noi”, tra pentolacce finali e diversi giochi riservati alle mascherecommenta l’assessora del Turismo e delle Attività produttive Roberta Serrenti -. L’intero evento, ancora una volta, si svolgerà nella parte centrale della città, trasformandola nel cuore pulsante del Carnevale, da Piazza Italia al corso Vittorio Emanuele e Piazza Umberto. La vivacità e l’energia che il Carnevale porta nelle nostre strade si traducono in opportunità concrete per i piccoli imprenditori, offrendo loro una vetrina privilegiata per promuovere prodotti e servizi unici. Il Carnevale Antiochense è, e deve continuare a essere, un esempio virtuoso di come cultura, tradizione ed economia possano convivere e crescere insieme.»

«Torna la festa di Carnevale di Sant’Antioco commenta il sindaco Ignazio Loccie non poteva essere altrimenti, alla luce dello straordinario successo degli scorsi anni. L’appuntamento di domenica prossima, al pari di altri eventi con cadenza annuale, è particolarmente sentito dagli antiochensi e non soltanto, e appartiene alla categoria di quelli che, oltre ad offrire intrattenimento puro, rinsalda il senso di comunità. Da sempre, infatti, la nostra Amministrazione promuove e valorizza le diverse attività di socializzazione e di svago attraverso la programmazione e la realizzazione di iniziative ed attività culturali e sociali. In occasione del “Carnevale”, dunque, momento di allegria e svago per adulti e bambini, riproponiamo la sfilata con carri allegorici e intrattenimenti vari con lo scopo di rendere unico e indimenticabile l’evento carnevalesco. Vi aspettiamo numerosi e, naturalmente, buon divertimento!»

 

Trovo che le dichiarazioni del sindaco Ignazio Locci sulla situazione del commercio locale siano scontate e quasi dettate dall’esigenza di parlare dell’argomento senza parlarne. Sono intervenuta personalmente sull’argomento, sia a mezzo stampa che sui social, proprio per raccogliere il grido di aiuto del comparto e stimolare il più possibile il dialogo ma sopratutto le azioni di questa maggioranza. Temo che sindaco e assessore si stiano esprimendo quasi perché costretti dal fatto che l’argomento sia diventato dilagante, come anche il malcontento.

Il sindaco dichiara di conoscere benissimo la situazione ma da parte della sua maggioranza nessuna azione di supporto è emersa. E oggi le uniche idee che mette in campo sarebbero quelle di intervenire chiedendo alla Regione Sardegna di intervenire in riferimento ai tributi comunali? Non accetto questo qualunquismo in un momento di crisi economica così evidente e preoccupante.

Tra le azioni sostegno della situazione che vive il comparto, ho già elencato qualche giorno fa anche l’intervento sui tributi comunali.

Troppo facile scaricare la patata bollente sulla Giunta regionale! Equivale a dire che non me ne voglio occupare. E allora perché non impegnare somme del nostro bilancio comunale?

Voglio ricordare la recentissima iniziativa del sindaco di Sanluri, il quale senza troppi giri di parole, si è assunto la piena responsabilità di attivare misure quinquennali per la riduzione della TARI per le attività e ulteriori riduzioni IMU del 50%, appellandosi sicuramente anche ad azioni del governo regionale che possano però dare seguito a questa iniziativa, da lui attivate con le sole risorse comunali.

E allora ne abbiamo abbastanza delle parole, passiamo ai fatti. Ne abbiamo davvero bisogno.

Ester Fadda

Consigliera d’opposizione al comune di Sant’Antioco

«Le misure contro lo spopolamento promosse dalla Regione Sardegna a guida Solinas, funzionano? Quali sono i numeri che ci dicono quanto siano state utili fino a oggi? Perché sappiamo per certo che la Camera di Commercio gestisce una quantità importante di milioni di euro per attuare una serie di strumenti atti a contrastare il fenomeno dello spopolamento ma, considerate le cifre del continuo calo demografico e della crescente denatalità, sarebbe opportuno capire se hanno ancora senso o se forse è il caso di valutare strade alternative.»

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, interviene sul tema dello spopolamento, argomento di vecchia data in Sardegna – che tuttavia riguarda ogni comune italiano e più in generale il continente europeo, se ci si attiene all’indice della natalità – facendo un appello alla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde e all’assessore all’Artigianato, Commercio e Turismo Franco Cuccureddu, affinché si proceda a un’analisi ancora più attenta del fenomeno e alla verifiche delle misure attualmente in vigore, al fine di capire se sia opportuno cambiare registro. Tra gli obiettivi delle misure annunciate dalla Regione Sardegna nel 2022, infatti, figuravano: incentivare i residenti a non abbandonare il territorio e rilanciare economia e consumi attraverso un approccio che coniuga interventi di tipo infrastrutturale con interventi a sostegno dei servizi sociali e alla persona, nonché azioni ad hoc finalizzate ad incrementare le opportunità lavorative, anche attraverso la creazione di nuova impresa. «Tutti presupposti validi e meritevoliaggiunge Ignazio Loccima qual è stato il ritorno reale?».

Il sindaco del comune di Sant’Antioco, come ogni primo cittadino, fa i conti con una curva che segna un calo demografico costante, cui si sommano la denatalità e, in termini economici, anche le cosiddette “serrande abbassate”, un triste fenomeno che non lascia indenne nemmeno Sant’Antioco, benché cittadina turistica che, se durante l’estate produce numeri costantemente in crescita e picchi di prodotto interno lordo non indifferenti, a conclusione della stagione turistica fa i conti con attività commerciali che faticano a restare in piedi, strozzate dagli aumenti del costo dell’energia elettrica e delle materie prime, che si sommano ai tributi comunali, come Imu e Tari.

«Io credo che la soluzione sia a portata di manoconclude Ignazio Locciconosco molto bene i problemi che vive il commercio della mia città, e presumo siano gli stessi che riguardano anche quello delle restanti comunità sarde, e sono convinto che la Regione Sardegna, in vista di un probabile aumento del Fondo Unico da destinare agli Enti locali, debba riservarne una fetta a favore del piccolo commercio, per quelle vetrine che faticano a rimanere accese. Ma non solo: occorre che dica quanto intende investire, perché sappiamo bene che i commercianti hanno bisogno di aiuto per pagare Imu, Tari ed energia elettrica. Questo è un intervento concreto che si può e si deve fare. Mi appello alla Presidente Alessandra Todde e all’assessore Franco Cuccureddu affinché valutino seriamente di investire risorse del Fondo Unico per le misure di sostegno, piuttosto che misure spot che, come abbiamo visto in passato, lasciano cittadini e commercianti con un pugno di mosche in mano.»

La Prefettura di Cagliari oggi ha celebrato Il “Giorno del Ricordo” a Sant’Antioco, nella palestra del Liceo Scientifico Emilio Lussu, tra centinaia di studenti, autorità politiche e militari. Una cerimonia solenne e partecipata, scandita da numerosi interventi e dalle note musicali della Scuola Civica di Musica di Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu, “Don Tore Armeni”. Il momento più toccante della commemorazione di questa mattina è stata la consegna delle medaglie alla memoria ai parenti di Andrea Serra, vicebrigadiere della Guardia di Finanza, in servizio presso la caserma di Campo Marzio a Trieste, catturato il 2 maggio del 1945 da truppe titine, deportato verso chissà quale destinazione e probabilmente infoibato i giorni successivi alla cattura.

La mattinata è stata aperta dalle bimbe e i bimbi della scuola primaria di Sant’Antioco, che hanno intonato l’inno nazionale con in mano le bandierine dell’Italia, sventolate a conclusione dell’esibizione. Successivamente si è proseguito con gli interventi della dirigente scolastica dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, Tiziana Meloni, del Sindaco Ignazio Locci e dell’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, in rappresentanza della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Hanno poi preso la parola il prefetto Giuseppe Castaldo e a seguire si è proceduto con la consegna delle due distinzioni onorifiche ai famigliari del vicebrigadiere. Infine, altra sessione di interventi: del comandante della Guardia di Finanza in Sardegna, generale Claudio Bolognese, e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani. A chiudere, le rappresentazioni a tema dei ragazzi del liceo: altro momento intenso, particolarmente sentito dagli ospiti in sala.

«Per il comune di Sant’Antioco è stato un vero privilegio ospitare le celebrazioni del “Giorno del ricordo” promosse dalla Prefettura di Cagliari nello storico Liceo Emilio Lussucommenta il sindaco Ignazio Locci -. Per l’occasione sono state consegnate due medaglie ai parenti di Andrea Serra, vicebrigadiere della Guardia di Finanza originario di Thiesi, infoibato dalle truppe titine nel maggio del 1945. La figlia del vicebrigadiere, Maria Domenica Serra, rimasta orfana, ha sempre vissuto a Sant’Antioco con la sua famiglia. Oggi, lei e la figlia, Emma Fois, hanno ricevuto le distinzioni onorifiche alla memoria del padre e del nonno. Ed è stato bellissimo vedere bimbe e bimbi della scuola primaria aprire l’evento con l’intonazione dell’inno nazionale e, al termine, sventolare le bandiere italiane. Così come è stato emozionante assistere alla chiusura della manifestazione con le toccanti messe in scena degli elaborati di ragazze e ragazzi del Liceo Lussu. Gli studenti, ai quali è affidato il compito di perpetuare il ricordo, protagonisti assoluti, dunque, di questa mattinata, per un’esperienza altamente formativa. Ringrazio quanti hanno partecipato e in particolare la Prefettura per avere scelto Sant’Antioco e la Dirigenza dell’Istituto Globale di Sant’Antioco per avere accolto questo importantissimo evento.»

 

Una nuova tribuna, meno capiente ma coperta e con gli spettatori al riparo dalle intemperie. Nuovi spogliatoi e nuovi spazi, sia per le società sportive, sia per il pubblico. E ancora: sistemazione degli accessi, delle uscite di sicurezza e in generale delle aree libere da dedicare agli allenamenti. Lo stadio comunale di Sant’Antioco del Lungomare Amerigo Vespucci va incontro ad un programma di riqualificazione e adeguamento che lo rimetterà completamente a nuovo, dopo la recente sostituzione del manto in erba sintetica e delle torri faro. Nei giorni scorsi si è conclusa la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori con l’individuazione della ditta che si occuperà di dare corso alle opere da 1 milione e 240mila euro, di cui 1 milione frutto della partecipazione al bando regionale rivolto agli Enti locali della Sardegna per la realizzazione di interventi di riqualificazione degli impianti sportivi e 240mila di cofinanziamento comunale.

«Siamo estremamente soddisfatti del grande lavoro svolto fin qui e dall’impegno degli ufficicommenta il sindaco Ignazio Loccimettere mano sul nostro storico stadio comunale era un obiettivo che ci eravamo posti già da tempo e che in parte avevamo realizzato con la sostituzione del manto e delle torri faro. Anche in quel caso si era trattato di un investimento importante. Adesso siamo in grado di riqualificare il resto della struttura per restituire alla città e alle associazioni sportive uno stadio moderno e sempre più accessibile. Con le somme stanziate, siamo inoltre in grado di intervenire  sulle coperture dei bagni e degli spogliatoi dei campi da tennis e calcetto poco distanti, che saranno alimentati da un impianto fotovoltaico. Naturalmente ci siederemo al tavolo con le associazioni sportive per cercare di limitare il più possibile i disagi concordando tempi e modalità di esecuzione dei lavori. Ma sono certo che saremo in grado di scegliere le finestre temporali migliori e di vigilare affinché le operazioni si svolgano in tempi congrui.»

L’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau spiega nel dettaglio il progetto: «Innanzitutto, le operazioni prevedono la demolizione della tribuna in cemento armato attualmente presente dalla capienza di oltre 1000 posti e in gran parte inibita, sotto la quale sorgono gli spogliatoi e altri locali e servizi in parte chiusi perché in stato di degrado e con impianti obsoleti e non più a norma. Successivamente si procederà con il posizionamento di una nuova tribuna di ridotta capacità, sino a 500 spettatori, coperta e in struttura metallica. Mentre nella restante area libera, dopo la demolizione delle vecchia tribuna, verranno realizzati nuovi spogliatoi e, inoltre, nasceranno aree giochi all’interno degli spazi dedicati al pubblico mentre un impianto fotovoltaico alimenterà il complesso sportivo. Infine, chiuderemo con la sistemazione degli accessi e delle uscite di sicurezza. Presto saremo in grado di avere un cronoprogramma in mano e di dare avvio ai lavori sui quali vigileremo per ridurre all’osso i disagi».

Arianna Sabiu è stata confermata segretaria della Cisl Scuola del Sulcis Iglesiente, al termine del congresso “Diamo forma al futuro” svoltosi stamane nella sala riunioni dell’Hotel Perda Rubia, al km 2 della strada provinciale 75, a San Giovanni Suergiu. Hanno partecipato ai lavori il segretario nazionale della Cisl Scuola Roberto Calienno, la segretaria generale della Cisl Scuola Sardegna Maria Luisa Serra, il segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente Antonello Saba e i sindaci dei comuni di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, di Carbonia Pietro Morittu e di Sant’Antioco Ignazio Locci.

Con Arianna Sabiu sono state elette le altre due componenti della segreteria, Cosetta Pambianco ed Ombretta Falqui.

In serata pubblicheremo le interviste con il segretario nazionale della Cisl Scuola Roberto Calienno e la confermata segretaria della Cisl Scuola del Sulcis Iglesiente Arianna Sabiu.

 

Una pinna nobilis in acciaio corten, a simboleggiare in forma artistica uno degli elementi identitari di Sant’Antioco e, in particolare, della laguna. Ci sono tutti i richiami alla cultura del mare antiochense, dal bisso ai maestri d’ascia, all’educazione ambientale e alla sostenibilità, nell’opera realizzata dalle mani dell’artista sardo Giorgio Casu, installata ieri mattina (29/01) nel lungomare Cristoforo Colombo, lì dove si suggella lo stretto legame tra la laguna, la pinna nobilis e Sant’Antioco. Proprio quel lungomare che poco distante ospita un’altra installazione in acciaio creata ancora una volta da Giorgio Casu: “Le vele”, altro elemento che caratterizza la storia più profonda di Sant’Antioco e il suo legame interiore con il mare.

«Ho voluto ricreare la pinna nobilis in grande scala con segni grafici semplici e decorativiracconta l’autore Giorgio Casui  suoi tagli daranno all’alba di Sant’Antioco contorni e prospettive nuove proprio nel mezzo, tra la piazza Ferralasco, le barche e il mare. Al suo fianco ho sognato uno scudo, un compagno, quasi un protettore bianco che le farà compagnia per tanti anni. Per me è un grande onore essere parte degli scorci che rappresentano questa terra unica con una seconda opera in acciaio. Mi sento particolarmente responsabilizzato, impegnato a dare sempre il meglio perché per me quest’isola occupa un posto speciale e intimo del mio cuore.»

Il progetto rientra nell’ambito delle attività di collaborazione tra il Comune e il Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità di Sant’Antioco ed è stato finanziato grazie all’annualità 2023 del Bando per il supporto di progetti finalizzati alla cura e valorizzazione di beni comuni, destinato agli enti pubblici titolari di Ceas. Il Ceas di Sant’Antioco ha una sede non casuale, il MuMa del Lungomare, museo del mare che custodisce gli antichi saperi antiochensi annodati con il mare, tra i quali appunto le vele delle imbarcazioni costruite dai maestri d’ascia e la pinna nobilis, detta anche “nacchera”, il bivalve che offre il bisso, il pregiato filamento setoso, l’oro del mare apprezzato in tutto il mondo. Il MuMa è dunque anche punto di “raccordo” delle due opere di Giorgio Casu, posizionate poco distanti.

«La collaborazione ormai stabile con l’artista di fama internazionale Giorgio Casu è un orgoglio per tutta la comunitàdice il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci -. Quest’opera è l’ulteriore dimostrazione della sua capacità di saper raccontare Sant’Antioco e le sue tradizioni attraverso un’espressione artistica contemporanea che riesce a guardare nel più profondo dell’animo antiochense. Confido possano esserci ulteriori occasioni per consentire all’artista sardo, amico di Sant’Antioco, di poter raccontare la nostra isola attraverso la sua arte.»

Con questa ulteriore creazione, il Museo diffuso di Sant’Antioco annovera una nuova attrattiva che arricchisce i molteplici circuiti culturali urbani ed extraurbani: «L’ormai consolidato progetto “Museo Diffuso – Isola di Sant’Antioco” è uno strumento culturale fondamentale per la nostra cittadina perché permette di valorizzare, coordinare e integrare l’insieme delle risorse archeologiche, culturali e ambientali presenti a Sant’Antioco – commenta l’assessore della Cultura Luca Mereu -. Un concetto che si estende anche all’arte figurativa in tutte le sue forme e declinazioni, con una predilezione naturale per le tradizioni, il retaggio culturale e l’identità di Sant’Antioco. E la millenaria arte della tessitura del bisso, meravigliosamente rappresentata dalla creatività di Giorgio Casu, non poteva certamente fare eccezione.»