10 January, 2025
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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha approvato una delibera con la quale si dichiara “denuclearizzato il proprio territorio e si impone l’assoluto divieto allo stoccaggio e al transito di scorie nucleari, nonché  la totale contrarietà all’individuazione della Sardegna come sede di Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico”. La delibera di Giunta, che costituisce un atto di indirizzo, verrà proposta al Consiglio Comunale al fine di incassare sostegno unanime di tutte le forze presenti nella massima assemblea cittadina, espressione della comunità antiochense.

È la terza volta che il comune di Sant’Antioco si esprime con atti ufficiali contro l’ipotesi che la Sardegna possa diventare sito di stoccaggio delle scorie nucleari. La prima, nel 2003, su proposta dell’allora sindaco Eusebio Baghino; la seconda, nel 2015, su impulso dell’assessore dell’Ambiente della Giunta di Mario Corongiu, Massimo Melis. «E arriviamo ai giorni nostricommenta il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Loccicon un impegno solenne e formale che segue quello profuso dai nostri predecessori, per ribadire un concetto espresso a più riprese dagli anticohensi e dai sardi: la Sardegna non intende accettare rifiuti radioattivi, né oggi, né mai. E questa nostra sacrosanta posizione la recapiteremo al Presidente della Giunta regionale, al ministero della Difesa dell’Ambiente, al presidente del Consiglio dei ministri e a quello della Repubblica, Sergio Mattarella. È compito del Sindaco e dei singoli Consiglieri difendere con forza e senso di responsabilità il risultato referendario del 15-16 maggio 2011, come espressione massima della volontà dei cittadini e dell’intero popolo sardo».

Nel Referendum del 15-16 maggio 2011, infatti, il Popolo Sardo aveva sovranamente detto no alle scorie rispondendo al quesito “Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?” con il voto favorevole della quasi totalità dei votanti (il 97%): si è così dichiarata l’assoluta indisponibilità del territorio sardo all’installazione di centrali nucleari e allo stoccaggio di scorie radioattive.

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha annunciato questa sera che l’ATS ha comunicato quattro nuovi casi di positività al Covid-19 e due negativizzazioni. Gli attualmente positivi sono ventidue.

Ignazio Locci ha aggiunto che, in virtù dell’accordo tra i medici di base e l’ATS Sardegna, anche a Sant’Antioco si potranno svolgere i tamponi rapidi nei locali messi a disposizione dal Comune: è in via di programmazione tutta l’attività da parte dei medici di base.

A Sant’Antioco nasceranno due campi da padel, uno sport in forte ascesa, “democratico” perché accessibile a tutti e tra i nuovi attrattori turistici.

La Giunta comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di due campi da padel nel parco giardino (Lungomare Silvio Olla). E’ previsto un investimento di 87mila euro.

Anche il comune di Sant’Antioco registra nuovi casi di positività al Coronavirus, 9, a fronte di 12 cittadini già positivi che si sono negativizzati. Il numero degli attualmente positivi scende così a 20.

Lo ha comunicato il sindaco, Ignazio Locci, che ha rinnovato ancora una volta l’invito alla popolazione al rispetto rigoroso delle misure di contrasto e prevenzione della diffusione del Coronavirus:

  • utilizzo della mascherina;
  • frequente lavaggio e igienizzazione delle mani;
  • distanziamento sociale.

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha annunciato a fine mattinata che che «l’ATS Sardegna, nel corso dell’attività di individuazione e contenimento delle infezioni da Covid-19 tra i residenti del nostro Comune, ha riscontrato 6 nuovi casi di positività al virus. Dei 19 pazienti precedentemente risultati positivi, due sono stati dichiarati “negativizzati”. Pertanto, il totale degli attualmente positivi è di 23 cittadini».

«Questo è un momento delicatissimo – commenta il sindaco Ignazio Locci invito tutti i cittadini al rispetto delle regole, oggi più che mai. E mi rivolgo in particolare ai titolari di attività commerciali, affinché siano rigidi, rigorosi, e pretendano il rispetto delle prescrizioni. Non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. Grazie a tutti della collaborazione.

Lo ricordiamo, ancora una volta: utilizzare la mascherina (sempre!); provvedere al frequente lavaggio e igienizzazione delle mani; distanziamento sociale.»

Il sindaco Ignazio Locci oggi ha annunciato 7 nuovi casi di positività al Covid-19 tra i residenti nel comune di Sant’Antioco.

Dei 18 pazienti precedentemente risultati positivi, altri 6 sono stati dichiarati “negativizzati”. Pertanto, il totale degli attualmente positivi è di 19 cittadini.

Ignazio Locci, ancora una volta, invita i cittadini a non abbassare la guardia e a rispettare le norme in vigore: utilizzare la mascherina (sempre!); provvedere al frequente lavaggio e all’igienizzazione delle mani; osservare il distanziamento fisico.

La Giunta Comunale di Sant’Antioco ha stanziato oltre 90mila euro a sostegno delle famiglie in difficoltà. 18mila euro verranno affidati ai banchi alimentari parrocchiali e Caritas locali, che si occuperanno di supportare in sinergia con il Servizio Sociale Comunale i nuclei familiari che si sono improvvisamente ritrovati in una situazione di povertà o difficoltà socio-economica a causa della perdita del lavoro o della fuoriuscita dal circuito dei contributi socio-assistenziali nazionali e locali, che attualmente non beneficiano di contributi o di ammortizzatori sociali.E

I restanti 75mila euro verranno erogati tramite bando pubblico rivolto ai lavoratori autonomi e ai possessori di Partita Iva locali, per l’assegnazione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari negli esercizi commerciali di Sant’Antioco.

«Una misura, quest’ultima, che da una parte assicura ristoro a cittadini in difficoltà, e dall’altra garantisce aiuti indiretti agli esercizi locali, giacché i buoni potranno essere spesi esclusivamente a Sant’Antioco – commentano congiuntamente gli assessori alle Politiche sociali e alle Attività produttive, Eleonora Spiga e Renato Avellinol’unione di queste due esigenze, ovvero aiuto ai cittadini e agli esercizi commerciali, ci ha infatti consentito di mettere in campo una misura che, in questo particolare momento, ambisce proprio a sostenere contemporaneamente entrambe le categorie.»

Tra i cittadini in stato di sofferenza socio-economica per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 figurano lavoratori autonomi e possessori di Partita Iva, che hanno subito una sospensione o una forte riduzione dell’attività professionale. Sono i cittadini coinvolti in attività artigianali (officine meccaniche, parruccherie, centri estetici), di somministrazione alimenti e bevande (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.), commerciali diverse (negozi di abbigliamento, empori, ecc.), Servizi (Centri dati commerciali, di consulenza, altro).

«Gran parte dei nuclei familiari ricadenti in queste fattispeciecommenta il sindaco Ignazio Locci sono culturalmente non avvezzi agli aiuti socio-assistenziali comunali e regionali: in questo momento storico delicato, ci rivolgiamo a loro in via prioritaria, in quanto meritevoli di particolare attenzione e supporto.»

Nelle prossime ore verrà reso noto il bando pubblico, in cui saranno indicati modalità di accesso e tipologia di soggetti beneficiari.

Programma riqualificazione scuole Sant’Antioco, interventi adeguamento edifici “Generale Carlo Sanna” e “Via Lazio”

Procede, a Sant’Antioco, il programma di riqualificazione delle scuole avviato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci. Nei giorni scorsi, gli Uffici hanno dato il via alle procedure per l’affidamento dei servizi di ingegneria relativi a due importanti interventi in altrettanti edifici scolastici di Sant’Antioco, che possono contare su una dotazione finanziaria complessiva di 225mila euro. Si tratta delle scuole “Generale Carlo Sanna” di via Massimo D’Azeglio, dove attualmente sono attivi i servizi “Nido” e “Sezione primavera” (il finanziamento ammonta a 75mila euro), e “Via Lazio”, nella quale si svolge la scuola dell’infanzia, alla quale sono destinati 150mila euro.

Entrambe le operazioni prevedono adeguamento strutturale (statico e sismico) e alla normativa antincendio, rifacimento dei servizi sanitari, ammodernamento della rete dati e, infine, miglioramento dell’efficienza energetica. «Il nostro piano di interventi dedicato alle scuole della cittàcommenta l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – è vasto e ambisce ad adeguare, ammodernare, rendere sicuri e accoglienti tutti gli edifici scolastici antiochensi, nessuno escluso. In alcuni i lavori sono piuttosto evidenti, come nella primaria di “via Bologna”, rimessa completamente a nuovo e dotata di una palestra le cui mura, fino a un anno fa, erano utilizzate come deposito comunale; o ancora nella primaria di “via Manno”, dove, esattamente come in via Bologna, tra le altre cose abbiamo realizzato la copertura ex novo, mettendo la parola fine alle continue infiltrazioni di acqua. Senza dimenticare via Virgilio, con le opere di efficientamento energetico del plesso A e l’adeguamento totale della Direzione didattica. E ancora: nella secondaria di primo grado “Enrico Fermi”, nella quale hanno preso il via importanti lavori di efficientamento energetico. E adesso “via Lazio” e “Carlo Sanna”: opere proiettate principalmente sull’adattamento alle norme attualmente in vigore. Insomma, un lavoro ampio e articolato, sinonimo della nostra attenzione verso il mondo della scuola».

In merito interviene anche il sindaco Ignazio Locci: «I lavori tutti destinati al panorama scolastico cittadino fanno affidamento su un piano finanziario complessivo di circa 7 milioni di euro, tra interventi in gran parte realizzati e altri in divenire. Dopo anni di attese, le scuole cittadine stanno cambiando volto, diventando belle, accoglienti e, soprattutto, più sicure. Va inoltre precisato che accanto alle opere strutturali si colloca anche l’ammodernamento degli arredi scolastici che, anche in questo caso, tra adeguamento alle norme anti-covid e miglioramento generale, non ha lasciato indietro nessuna scuola».

Il sindaco Ignazio Locci ha firmato l’accordo di collaborazione con l’assessorato regionale del Turismo che prevede azioni di valorizzazione e promozione nel segmento del Turismo identitario, culturale e religioso. Sant’Antioco diventa luogo di “Destinazione e Pellegrinaggio” insieme a Galtellì, Luogosanto, Laconi, Gesturi, Dorgali Orgosolo, ed entra ufficialmente nel “Registro dei Cammini e luoghi di pellegrinaggio della Sardegna”. Questa mattina, nell’aula consiliare di Sant’Antioco, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, si è tenuto un incontro convegno dal titolo “Cammini e luoghi di pellegrinaggio della Sardegna, Orientamenti nazionali e prospettive regionali”, nel corso del quale è stato sottoscritto un protocollo di “rete” che prevede una serie di azioni capaci di rilanciare questo importante segmento turistico (presentato anche il Marchio che contraddistingue la rete). Presenti i sindaci dei sette Comuni coinvolti, il rettore della Basilica di Sant’Antioco don Mario Riu, il cancelliere della diocesi di Iglesias, don Carlo Cani, Renato Tommasi, referente RAS assessorato regionale del Turismo, Ornella D’Alessio, giornalista e dottoranda in Paesaggio e Territorio all’Università di Tor Vergata, Vincenzo Serra, direttore servizio marketing e Comunicazione assessorato regionale del Turismo e, in collegamento streaming, don Gionatan  De Marco, Direttore Ufficio Nazionale per la pastorale del Turismo della CEI.

«Con l’Accordo di collaborazione sottoscritto con la RAS commenta il sindaco Ignazio Locci Sant’Antioco Martire viene ufficialmente riconosciuto quale driver regionale per le destinazioni di pellegrinaggio. Aspettavamo da circa un anno questa giornata ma la pandemia ha rimandato, solo rimandato, questo momento, che garantisce il giusto riconoscimento al patrono della Sardegna, Sant’Antioco Martire, e alla sua Basilica, recentemente sottoposta a importanti lavori di restauro. La città di Sant’Antioco entra così nel registro dei Cammini religiosi di Sardegna insieme ad altri sei comuni. Finalmente riusciamo a suggellare, con l’incontro di oggi, questo accordo che avrà importanti e decisive ricadute turistiche per la nostra città. Mi preme ringraziare la Regione Sardegna e l’assessore Gianni Chessa, per la vicinanza dimostrata verso le nostre comunità, e tutta la Direzione Generale dell’Assessorato. Ringrazio, altresì, la diocesi di Iglesias e i sindaci che insieme a noi rappresentano la rete».

«Si tratta del giusto riconoscimento tributato a Sant’Antiococommenta l’assessore del Turismo Roberta Serrenti che giunge dopo anni di attesa: ci siamo arrivati grazie a un lavoro scientifico e di collaborazione con l’assessorato del Turismo e con la Presidenza della Giunta regionale. Siamo finalmente protagonisti con il valore culturale e religioso di questo grande patrimonio immateriale che è Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna. Questa è un’opportunità che garantirà importanti ricadute positive in termini turistici ed economici.»

L’organismo metterà in campo tutta una serie di interventi che avranno lo scopo di valorizzare gli aspetti culturali, religiosi, naturalistici e storici delle destinazioni di pellegrinaggio. Per fare ciò si impegnerà per mettere in “rete” e rendere fruibile l’itinerario dei Cammini, dalla segnaletica dei sentieri ai servizi di supporto al camminatore lungo tutte le tappe. Menzione a parte per la strategia di comunicazione, che sarà di stampo europeo, e sfrutterà tutti i canali disponibili, dal sito internet all’app, fino ai canali social.