11 January, 2025
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Sì all’apertura degli esercizi commerciali di vendita di profumerie, gioiellerie, abbigliamento e calzature. No al riavvio anticipato delle attività inerenti servizi alla persona, saloni di parrucchieri ed estetisti. Questa sera il sindaco del comune di Sant’Antioco Ignazio Locci ha firmato l’ordinanza (n° 18 del 8/05/2020) con la quale si consente, a far data da lunedì 11 maggio, l’apertura di profumerie, abbigliamento, gioiellerie e calzature. Il provvedimento rientra nel solco dell’ordinanza n° 20 della Regione Sardegna che autorizza i Comuni con parametro dell’indice di trasmissibilità Rt (R con t) inferiore a 0,5 ad anticipare la riapertura di alcune attività comprese le barberie, i saloni di parrucchieri ed i centri estetici. Tuttavia, il comune di Sant’Antioco ha deciso, di comune accordo con gli operatori del settore dei servizi alla persona, di rimandare a nuova data il riavvio delle loro attività, seppur a malincuore.

«È una decisione maturata insieme agli addetti interessati – commenta il sindaco Ignazio Locci – in assenza di linee guida era impensabile mandare allo sbaraglio i nostri professionisti. Per ora non siamo in grado di garantire i livelli di sicurezza essenziali per le professioni che presuppongono un contatto diretto tra individui. Mancano regole certe e uguali per tutti. Abbiamo discusso e ragionato a lungo, arrivando a una decisione certamente sofferta ma allo stesso tempo ponderata. Tengo a ringraziarli per la comprensione, perché in questo momento di forte difficoltà la voglia di rimettersi al lavoro è tanta ed è difficile continuare a stare con le mani in manoconclude Ignazio Locci -. Sono certo che con la serietà dimostrata fino a oggi potremo presto ripartire.»

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Il comune di Sant’Antioco ha formalizzato con parere tecnico il proprio No, secco e deciso, alla realizzazione del nuovo ponte e della circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta, opere infrastrutturali inserite nel Piano Sulcis. Nell’ambito della Conferenza dei Servizi asincrona, nei giorni scorsi gli Uffici comunali competenti hanno trasmesso il parere negativo alla realizzazione delle opere, in ossequio a quanto deliberato all’unanimità dal Consiglio comunale in data 06/03/2018 in rappresentanza della comunità antiochense, decisamente contraria al nuovo ponte e alla circonvallazione. Una deliberazione che in ultima istanza proponeva la realizzazione di una “circonvallazione leggera e alterativa, più adeguata al contesto paesaggistico, sociale ed economico”, nonché la “ristrutturazione e la riqualificazione dell’attuale ponte esistente”. In tal modo, le economie derivanti dalla modifica progettuale devono essere destinate, tra le altre cose, al miglioramento e alla messa in sicurezza dell’accesso di Sant’Antioco, alla riqualificazione di Santa Caterina e ad un programma di lavori che metta in luce, dandole l’attenzione che merita, l’antica strada romana che costeggia l’istmo.

«Abbiamo trasmesso, avvalendoci delle possibilità concesse dal procedimento spiega il sindaco, Ignazio Locciil parere negativo alla realizzazione delle opere, motivandolo da un punto di vista tecnico. Si tratta, infatti, di opere in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti, che non possono essere considerate di “interesse nazionale” per evidenti vizi di cui non tengono erroneamente conto gli enti proponenti. Noi andremo avanti fino alla fine. Ovvero fino a quando non verrà bocciato questo progetto scellerato. Diamo per scontato che diverse Direzioni Generali della Regione Sardegna dicano No, esattamente come ha fatto il Comune che rappresento. Diversamente violerebbero la legge. Oltre agli aspetti tecnici, va considerato che queste opere, fastidiosamente calate dall’alto nonostante la contrarietà manifestata dalla popolazione antiochense, produrrebbero una serie di danni economico-sociali enorme, senza portare alcuna ricaduta e beneficio sia a Sant’Antioco, sia all’intero territorio – conclude il sindaco di Sant’Antioco -. Di un nuovo ponte e di una circonvallazione che distruggerebbero lo splendido contesto paesaggistico esistente non si è mai avvertita l’esigenza.»

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«Valorizzazione ai fini turistico ambientali dell’itinerario “Le Vie del Sale”, attraverso mobilità sostenibile e collegamento con le aree interne limitrofe quali il centro intermodale di Carbonia, il centro abitato di Calasetta e le aree marine del Comune di Sant’Antioco.»

Il comune di Sant’Antioco si è aggiudicato un finanziamento della Regione Sardegna di 600mila euro che consentirà l’attuazione di alcune azioni di salvaguardia ambientale previste nei Piani di Gestione dei SIC (“Stagno di Santa Caterina”, “Stagno di Porto Botte” e “Promontorio, Dune e Zona Umida di Porto Pino”), finalizzate a garantirne la fruizione, la tutela e la valorizzazione. Questo avverrà preservando le specificità ecologiche ed ambientali delle aree attraverso una gestione delle risorse coerente con gli usi tradizionali, creando i collegamenti funzionali tra le zone umide, le spiagge dell’isola, il Centro Intermodale di Carbonia, Calasetta e, ovviamente, il Centro urbano di Sant’Antioco. In sostanza, utilizzo di mezzi di trasporto alternativi e sostenibili e non più solo viabilità tradizionale, bensì anche l’alternativa, quali percorsi e sentieri esistenti, ciclovie e vie d’acqua.

L’intervento prevede l’acquisto di mezzi di locomozione come biciclette a pedalata assistita, auto elettriche e microcar da affidare con servizio di Car Sharing e Car Pooling (condivisione dei tragitti), realizzazione di stazioni e/o colonnine di ricarica per biciclette a pedalata assistita e auto elettriche, tutti necessari per l’attuazione di adeguati programmi mirati alla diffusione di conoscenze e comportamenti sostenibili finalizzati alla tutela dell’ambiente.

«Nei giorni scorsi commenta il sindaco Ignazio Locciabbiamo approvato la fattibilità tecnica ed economica di un importante progetto di sostenibilità ambientale, che coinvolgerà anche il comune di Calasetta, frutto della collaborazione avviata con la Regione Sardegna. Costruiremo un modello di mobilità alternativa ed ecologica all’interno dell’isola che, insieme al progetto sulla connettività già avviato, rappresenta una delle linee strategiche per la ripresa, nonché la conferma di un’isola verde proiettata verso il futuro.»

    

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La Giunta del comune di Sant’Antioco delibera il “Piano Operativo per la Gestione della stagione turistica 2020-2021”. Nasce una “Cabina di regia e coordinamento” finalizzata principalmente alla garanzia della sicurezza nel territorio dei residenti e dei turisti, composta dal sindaco e dall’assessore del Turismo, dai responsabili dei servizi al cittadino, della Polizia municipale e dei Servizi tecnici ed ambientali, dal medico competente del comune di Sant’Antioco dott. Gianfranco Agati, dal presidente della Confcommercio Sud-Sardegna, il dott. Alberto Bertolotti, e dall’esperto di destinazioni turistiche, Josep Ejarque, che ne prenderanno parte a titolo gratuito. E ancora, la delibera prevede di adeguare il Piano strategico di sviluppo turistico, già ampiamente avviato ma ancora in fase redazionale, alle nuove norme comportamentali rese necessarie dalle misure di contenimento del virus che potranno rimanere valide anche nelle fasi successive a quella di emergenza, nell’ottica di una fase di rilancio 2021 che vede Sant’Antioco configurarsi come meta “Covid free”. Infine: una strategia di comunicazione e promozione online basata sul turismo trasformativo che pone al centro la persona, per mantenere vivo il contatto con il cliente fedele e rilanciare l’immagine di Sant’Antioco quale meta turistica “Covid free” già da giugno 2020, individuando un soggetto con esperienza pluriennale nel settore del Social media marketing inserito nei circuiti del mercato turistico nazionale.

L’isola di Sant’Antioco si prepara ad accogliere i vacanzieri, in questa stagione turistica diversa, segnata da un’emergenza sanitaria che metterà alla prova il comparto turistico con nuove regole, protocolli e limitazioni. Ma il comune di Sant’Antioco c’è ed è pronto ad affrontare la nuova sfida: «Questa è la nostra risposta al “post pandemia” sul versante del turismo, a noi tanto caro commenta il sindaco Ignazio Locci la Ccabina di regia dovrà interfacciarsi con i nostri operatori turistici, da chi si occupa di ricettività a chi offre servizi vari, compresa la ristorazione o la balneazione. Adottiamo questa strategia per mettere le basi, quando Stato centrale e Regione comunicheranno quali misure dovranno essere adottate. Intendiamo, dunque, avviare un percorso condiviso con tutta la nostra rete di attività produttive. L’Isola di Sant’Antioco è costellata di ampi spazi all’aria aperta, numerose spiagge, cale e calette, molteplici percorsi naturalistici di pregio. Puntiamo a fare di Sant’Antioco una destinazione turistica“Covid free”  sicura ed alla portata di tutti»

 

 

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E’ stata una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnate da “traccas”, cavalieri ed amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola e niente manifestazioni religiose e laiche, ma la comunità antiochense ha voluto celebrare ugualmente la festa per il Santo patrono della Sardegna, con la concelebrazione di una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica don Mario Riu, con al loro fianco don Carlo Cani, don Elio Tinti, don Giulio Corongiu e don Carmine Mura, a “porte chiuse”, trasmessa in diretta tv su Videolina.

Un evento inedito, unico, che resterà sicuramente nella storia della Festa e di tutta la comunità, al quale ha presenziato il sindaco, Ignazio Locci.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222623402281676/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222623481763663/

 

 

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Sarà una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire: lunedì 27 aprile 2020 ricorre la Festa di Sant’Antioco (come da tradizione 15 giorni dopo la Pasqua), la più antica della Sardegna, giunta quest’anno alla 661ª edizione. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnati da “traccas”, cavalieri e amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola. E non si terranno nemmeno le varie manifestazioni religiose e laiche che annualmente si svolgono in occasione della Festa in onore del Patrono della Sardegna.

L’emergenza Coronavirus e le misure di contenimento, infatti, obbligano a compiere scelte difficili ma ponderate, che tuttavia non impediranno ai fedeli di stringersi in un abbraccio ideale, in un momento di pura devozione: lunedì 27 aprile, infatti, a partire dalle 17.00, verrà concelebrata una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), dal vescovo della Diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica don Mario Riu, a “porte chiuse” ma trasmessa in diretta tv sull’emittente Videolina: «Questo momento di emergenza sanitariacommenta il sindaco Ignazio Loccici invita, con maggiore forza e fede, a rinnovare la nostra Devozione nei confronti di Sant’Antioco Martire, patrono di Sant’Antioco e di tutta la Sardegna. La 661ª Festa ricade in un periodo fortemente delicato, che ci vede costretti a rinunciare alle abitudini, alla socialità, alla “normalità” quotidiana. E, purtroppo, anche alle usuali celebrazioni che ogni anno ci permettono di avvicinarci al Santo Martire. Questo, però, non ci impedirà di abbracciarci idealmente in preghiera insieme al nostro amato Patrono. La Santa Messa rappresenta l’occasione per sentirci uniti, accanto al protettore degli antiochensi e dei sardi, rivolgendoci a Lui, medico e guaritore, affinché sostenga la nostra Comunità e l’intera Sardegna. Per ora è prematuro parlare di un’ipotesi di uscita della Statua del Santo anche per una breve processione, su un mezzo a motore, per le strade di Sant’Antioco: con responsabilità dobbiamo essere consapevoli che non dipende da noi, né dalla diocesi. Ci sono delle interlocuzioni in corso e attendiamo sviluppi. Ciò che conta è che il Voto nei confronti di Antioco verrà sciolto anche quest’anno».

Oltre alla Messa trasmessa in diretta Tv, per ricordare questa edizione tristemente “speciale” e diversa, verranno distribuiti ai cittadini un’immagine celebrativa e i “Coccois del Santo” benedetti, tra i simboli della tradizione e della devozione intimamente legati alla Festa di Sant’Antioco Martire.

 

 

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Il comune di Sant’Antioco ha reso già disponibile la modulistica per l’accesso all’avviso pubblico per l’erogazione delle “Misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SARS-COV-2”, che può contare su una dotazione finanziaria di 800mila euro. Le indennità previste sono cumulabili con altre forme di sostegno al reddito, anche connesso all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Si tratta di 800 euro mensili per due mesi ai nuclei familiari, destinati anche ai titolari di partite IVA delle attività sospese a causa dell’emergenza e ai lavoratori precari. Per le famiglie con più di tre componenti è prevista una somma aggiuntiva di 100 euro per ogni persona.

Il comune di Sant’Antioco riceverà dalla Regione Sardegna 520.000 euro complessivi, con un acconto immediato del 20%, pari a 104.000 euro.

La domanda di accesso alle indennità avviene sotto forma di AUTOCERTIFICAZIONE e deve essere presentata via PEC all’indirizzo: protocollo@comune.santantioco.legalmail.it; al Protocollo Generale tramite il centralino del comune di Sant’Antioco (dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13,00). Per ogni informazione o chiarimento è possibile contattare il servizio tramite e-mail all’indirizzo servizisociali@comune.santantioco.ca.it o tramite telefono mobile, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00, ai numeri: 366 318 0370/ 351 122 4013.

Tutta la modulistica è reperibile al link: https://www.comune.santantioco.ca.it/articolo/emergenza-covid-19-pubblicato-bando-244mila-euro-contributi-solidarieta

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La Giunta del comune di Sant’Antioco ha deliberato lo stato di crisi comunale, così come hanno fatto Stato e Regione Sardegna, mettendo a disposizione circa 600mila euro di strumenti finanziari per affrontare la difficile situazione economica e sociale dovuta all’emergenza coronavirus. Per la precisione 595mila euro, di cui 242mila euro subito per buoni alimentari.

«Non si tratta di elemosina, ma di uno strumento messo a disposizione della città commenta il sindaco Ignazio Loccianche di una nuova platea di beneficiari e, al riguardo, non accetteremo che qualcuno approfitti di questa situazione: abbiamo ben chiaro quali sono i soggetti che potranno usufruirne. Su questa misura possiamo fare affidamento su una dotazione di 90mila euro concessa in via straordinaria dallo Stato mentre i restanti 150mila sono attinti dal bilancio comunale. Già nei prossimi giorni l’ufficio delle Politiche sociali emanerà gli avvisi pubblici necessari per accedere alla misura.»

A tutto ciò si aggiungono 201mila euro per il nuovo bando Reis che verrà pubblicato a breve, altri 80mila per iniziative sociali e un primo fondo di 70 mila euro per la compensazione dei tributi locali dedicato a una serie di cittadini e imprese che potranno beneficiarne in base a criteri che verranno stabiliti nei prossimi giorni, dopo attente valutazioni.

«Siamo certi che già mercoledì o al massimo giovedìprosegue il sindaco di Sant’Antioco saremo in grado di operare concretamente: questo è un piano importante, una reazione immediata alla crisi che attanaglia anche il nostro Comune. Lo facciamo con grande senso di responsabilità, sapendo che non si tratta di un obolo, di un insulto ai cittadini bisognosi: saranno, infatti, strumenti di “passaggio”, un ausilio temporaneo che cercheremo di dare soprattutto laddove esistono “nuove necessità”. Nei prossimi giorni metteremo a disposizione anche un numero di conto corrente per raccogliere donazioni di chi vorrà contribuire a dare una mano di sostegno a chi oggi soffre più di altri. Infine, tengo a ringraziare gli uffici delle Politiche Sociali, delle Finanze, dei Servizi al cittadino – conclude Ignazio Locci – per il grande lavoro compiuto per la stesura di questo Piano Straordinario.»

 

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«Il Servizio di Igiene Pubblica dell’ATS ci ha confermato due nuovi casi di Covid-19 a Sant’Antioco: stanno bene, sono asintomatici e si trovano in isolamento sociale. A loro va la vicinanza di tutta la comunità, in modo univoco e sincero.»

Lo ha annunciato questo pomeriggio il sindaco di Sant’Antioco, in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune.

«L’ATS ed il Comune stanno mettendo in pratica tutti i protocolli previsti dal caso – ha aggiunto Ignazio Locci –. Diciamo basta alle comunicazioni fornite da taluni a mezzo social, in maniera ignobile: non facciamoci prendere dal panico o ancora peggio dalla corsa ai messaggini o alle catene su Facebook. Restiamo a casa e presto sarà tutto finito. E’ necessario concentrarci sul restare a casa, occorre avere la mente libera, ferma e lucida, per continuare tutti quanti noi l’isolamento sociale. Non si esce da casa per motivi inutili ma solo per comprovate necessità. Tutto, prima o poi, speriamo nel più breve tempo possibile, andrà bene. Torneremo tutti a festeggiare le nostre giornate, nel mondo del lavoro, dello sport, nelle nostre uscite quotidiane, arriverà quel tempo, Ora è ancora il momento di stare a casa, di difenderci da questo virus e di stare uniti in un momento davvero delicato per la nostra Nazione».

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Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci ha prorogato fino al 3 aprile 2020 la validità dell’ordinanza del 17/03/2020 con la quale si vietano le passeggiate e l’attività sportiva all’aria aperta, fatti salvi i casi di non rinviabile e certificata necessità terapeutica e sempre con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri. La precedente ordinanza, infatti, aveva validità fino al 25 marzo 2020.

Fino al 3/04/2020, dunque, su tutto il territorio comunale di Sant’Antioco, è fatto obbligo a tutti i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. Sono consentiti esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono considerate situazioni di necessità quelle correlate ad esigenze primarie delle persone (acquisto generi alimentari, medicinali), per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora.

È consentita la presenza di un accompagnatore esclusivamente nei seguenti casi:

– Spostamento per motivi di salute, ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità;

– Nel caso di spostamento per motivi di lavoro, purché si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare e in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi.

È espressamente vietato praticare attività sportive e motorie all’aperto, fatti salvi i casi di non rinviabile, seria, rigorosa, comprovata e certificata necessità terapeutica e sempre con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri. È consentito spostarsi dalla propria residenza, dimora o domicilio per consentire agli animali domestici l’espletamento dei loro bisogni fisiologici ma sempre ad una distanza massima di mt. 200 dal portone di ingresso della propria abitazione o della struttura condominiale nella quale è inserita e, in ogni caso, con il rispetto di una distanza interpersonale di almeno 1,5 metri.