11 January, 2025
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L’ingresso di Sant’Antioco ai tempi della Sardamag (poi Seamag).

Questo l’argomento del convegno che si terrà lunedì 25 novembre, alle 16.30, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, Piazzetta Italo Diana, 1. Organizzato dalla Cgil e dalla Filctem Cgil con il patrocinio del Comune di Sant’Antioco,  propone un focus sulle bonifiche e, in particolare, sul caso della Seamag di Sant’Antioco, le cui operazioni di risanamento ambientale non sono state ancora terminate, nonostante siano trascorsi parecchi anni dalla dismissione della fabbrica che sorgeva alle porte del centro abitato.

Il programma prevede la relazione introduttiva di Emanuele Madeddu, segretario Filctem SSO, i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e del segretario della Camera del Lavoro SSO Antonello Congiu. Seguiranno la relazione tecnica di Mario Cabriolu (“Bonifica e progettazione area Seamag”) e gli interventi degli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e dell’Ambiente, Gianni Lampis, nonché dell’amministratore unico di Igea, Michele Caria. Concluderà io lavori il segretario generale della CGIL sarda Michele Carrus. Coordina i lavori Francesco Garau, segretario regionale Filctem.

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Prosegue il lavoro di sistemazione e pulizia dei principali siti nuragici di Sant’Antioco, operato dal Cammino Minerario di Santa Barbara e mirato alla loro fruibilità ai fini turistici e culturali. Dopo gli interventi nel nuraghe “S’Ega e Marteddu” di Maladroxia e nel bacino nuragico di “Grutti’e Acqua”, le squadre di operai sono attualmente impegnate nel nuraghe “Femminedda”, in località Canai. C’è ancora tanto da fare, ma il grande lavoro fatto fino a oggi ha reso il nuraghe polilobato, fino a poco tempo fa letteralmente sommerso dalla macchia mediterranea cresciuta negli anni in maniera incontrollata, nuovamente visibile e ammirabile in tutta la sua bellezza. Non solo: i camminamenti sono stati liberati da erbacce e arbusti e, in generale, tutta l’area su cui sorge il nuraghe “Femminedda” è accessibile, consentendone la visione dalle diverse prospettive, tra palme nane, lentisco e altre essenze arboree tipiche della macchia Mediterranea.

«Questo è un altro passo in avanti verso la valorizzazione delle nostre attrazioni culturali – commenta il sindaco Ignazio Locci – con l’avvio del Museo diffuso, infatti, i siti di maggiore interesse avranno una nuova cartellonistica e saranno inseriti all’interno di un percorso “museale” che, finalmente, renderà loro giustizia, dandogli la visibilità che meritano.»

Negli anni Novanta erano stati realizzati i camminamenti per rendere accessibili e visitabili cinque siti nuragici antiochensi di maggiore pregio: appunto “Femminedda”, “S’Ega e Marteddu”, “S’Uttu de su Para”, il bacino nuragico di “Grutti’e Acqua”, e “Corongiu Murvonis”.

«L’obiettivo della nostra Amministrazione comunale – commenta Rosalba Cossu, consigliere comunale con delega alla Cultura – è rendere nuovamente godibili i cinque siti, non solo per le finalità turistiche e culturali, ma anche per riscoprire le nostre origini e rimettere in luce le impronte del nostro passato.»

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Nei prossimi giorni prenderanno il via, a Sant’Antioco, i lavori di isolamento termico e di impermeabilizzazione della copertura del padiglione A del plesso scolastico di “Via Virgilio”. La struttura negli anni è stata oggetto di numerose operazioni di manutenzione e ristrutturazione che allo stato attuale, tuttavia, non hanno riguardato l’efficientamento energetico delle pareti perimetrali.

«Interveniamo in maniera definitiva – commenta l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau – esclusivamente sui prospetti esterni, con lavori finalizzati alla ristrutturazione e all’efficientamento energetico dell’immobile che non costituiranno alterazione dell’estetica, della sagoma e del volume edilizio preesistente. Nello specifico, si tratta di opere di manutenzione straordinaria che prevedono la realizzazione di una coibentazione a capotto delle pareti esterne, a tutt’oggi semplicemente intonacate e tinteggiate. Con questa operazione, solo l’ultima di una serie che, da quando ci siamo insediati, abbiamo avviato nelle scuole della città, procediamo sulla strada del risparmio energetico.»

E proprio in merito al grande impegno che Amministrazione comunale e Uffici stanno profondendo sulle scuole cittadine, si esprime il Sindaco Ignazio Locci: «Il plesso di via Virgilio – spiega il sindaco di Sant’Antioco – è uno degli edifici storici di Sant’Antioco. Qui proseguiamo con il programma di risparmio ed efficientamento energetico e il prossimo passaggio sarà predisporre il fotovoltaico in tutti gli edifici della città. Questi lavori si sommano a una lunga serie di progetti già realizzati e in corso di realizzazione nelle scuole antiochensi. Attualmente, infatti, si avviano a conclusione i lavori di costruzione ex novo della copertura della scuola di “Via Manno”, al fine di mettere la parola fine alle continue infiltrazioni di acqua, fonte di disagio per gli alunni durante la stagione delle piogge. Ma non solo: abbiamo già messo mano sulle scuole “Mannai”, “Enrico Fermi”, “Via Lazio”, e nell’edificio di “Via Bologna”, dove a breve procederemo con la conclusione della palestra e dei locali adibiti a mensa scolastica».

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La sala consiliare del comune di Sant’Antioco ha ospitato questa sera il terzo ed ultimo incontro organizzato dall’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente, per dibattere i temi legati alla riforma del Servizio sanitario nella XVI legislatura del Consiglio regionale. All’invito dell’OPI hanno risposto gli amministratori del comune di Sant’Antioco, guidati dal sindaco Ignazio Locci, che ha messo a disposizione la sala consiliare, come in precedenza avevano fatto i comuni di Calasetta e Carbonia; il sindaco di Carbonia Paola Massidda, presidente della conferenza dei sindaci dei comuni del Sulcis Iglesiente; l’assessore della Sanità del comune di Carloforte Gianfranco Grosso; il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai; alcuni sindacalisti e cittadini sensibili alle tematiche della sanità.

Nel corso del dibattito, aperto dagli interventi del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, del presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente Graziano Lebiu, del sindaco di Carbonia e presidente della Conferenza socio-sanitaria del Sulcis Iglesiente Paola Massidda, sono emerse tutte le problematiche del sistema sanitario pubblico nel territorio, acuitesi negli ultimi anni dopo la cancellazione delle ASL e l’istituzione dell’ATS Sardegna, emergenze determinate principalmente dalla carenza di personale che ha portato all’accorpamento di alcuni servizi, al depotenziamento di altri; e ancora del mancato superamento dell’emergenza delle liste d’attesa lunghissime, della crescente mobilità passiva, della vertenza dei lavoratori AIAS che ha raggiunto livelli drammatici per 1.200 lavoratori che rivendicano ben dieci mensilità arretrate.

Diversi gli interventi, tra i quali quello dell’assessore di Carloforte Gianfranco Grosso, che ha evidenziato l’emergenza del servizio dialisi che, a causa della mancanza di personale, ha rischiato la sospensione, scongiurata solo dal fermo intervento del sindaco Tore Puggioni; e di Mauro Puddu, lavoratore dell’AIAS, che ha esposto la situazione difficilissima che si trascina ormai da anni e che – ha sottolineato, rivolto al consigliere regionale Fabio Usai – risale ad un periodo precedente alla XV legislatura, nel corso della quale è stato approvato il piano di riordino della rete ospedaliera ed è stata istituita l’ATS Sardegna. Mauro Puddu ha aggiunto che i lavoratori sono arrivati al punto, in molti casi, di non poter garantire la loro presenza sul posto di lavoro, in quanto non hanno neppure i soldi per coprire i costi di trasporto ed ha lanciato un appello perché si arrivi finalmente a sbloccare la situazione di stallo che si trascina ormai da troppo tempo ed ha evidenziato la preoccupazione per gli sviluppi che potrebbe prendere l’istanza di fallimento che pende sul capo dell’Azienda.

Gianluca Lindiri, ex amministratore del comune di Tratalias, dializzato all’ospedale Sirai di Carbonia, ha evidenziato la scarsa presenza di amministratori dei Comuni del territorio, ad un incontro su un tema così importante qual è quello del Servizio sanitario pubblico.

Il consigliere regionale Fabio Usai ha replicato rimarcando quanto fatto dalla nuova maggioranza in pochi mesi dall’insediamento, con l’istituzione della commissione d’inchiesta che è arrivata ad accertare finalmente l’entità dei crediti vantati dall’AIAS nei confronti della Regione, circa un milione e mezzo di euro, una cifra nettamente inferiore ai crediti vantati ai lavoratori, complessivamente circa 10 milioni di euro, e quanto pagato dalla Regione all’AIAS negli ultimi cinque anni, oltre 100 milioni di euro. Fabio Usai ha assicurato il massimo impegno sia per cercare di chiudere, finalmente, in un modo o nell’altro, la vertenza AIAS, sia per dare risposte alle legittime richieste avanzate dai sindaci per assicurare ai cittadini del Sulcis Iglesiente, servizi sanitari adeguati.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Sergio Lai, delegato del comune di Calasetta in materia sanitaria; Efisio Aresti UIL Fpl e Giovanni Zedde Fp CGIL; Raffaele Pistis, direttore del reparto Dialisi di Iglesias; Peppino La Rosa, ex consigliere regionale; e, infine, Eleonora Spiga, vicesindaco del comune di Sant’Antioco.

L’appuntamento è ora fissato per il 16 novembre, quando in piazza Roma, a Carbonia, si terrà una manifestazione territoriale per rivendicare risposte adeguate alle emergenze denunciate a più riprese e rilanciate nell’incontro odierno.

   

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha emesso un’ordinanza che vieta il varo e l’alaggio di imbarcazioni a mezzo carrello in tutto il territorio comunale. Sono esclusi da tale ordinanza le operazioni eseguite a mezzo gru da parte degli operatori professionali. È altresì vietata la sosta di auto con carrelli a traino e di carrelli immatricolati come rimorchi nei pressi di tutti gli accessi a spiagge e litorali dell’intero territorio comunale.

Il provvedimento si è reso necessario per ragioni di sicurezza, considerato che nelle aree pubbliche dell’intero territorio di Sant’Antioco non esistono scivoli sia artificiali che naturali che, per morfologia e caratteristiche strutturali, possano garantire il varo e l’alaggio delle imbarcazioni, in particolare a mezzo di carrelli destinati al trasporto delle stesse, in condizioni di sicurezza. Inoltre, con l’ordinanza si intende prevenire il possibile verificarsi di incidenti e lo sprofondamento di carrelli e autoveicoli in zone rese fangose e instabili dalla pioggia.

 

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Il Consiglio comunale di Sant’Antioco, nella seduta di venerdì 11 ottobre, ha approvato all’unanimità la “Presa d’atto della Variante al Piano Regolatore del Porto”, che prevede la suddivisione delle aree portuali salvaguardando l’attività della pesca, la produzione commerciale (la banchina del sale), e concedendo ampi spazi sia alla cantieristica da diporto (ben 50 mila metri quadrati a disposizione, ovvero lo sviluppo su cui si intende principalmente puntare) sia ai posti barca da diporto (500), a questi ultimi intimamente legati, nonché ai servizi che faranno dal collegamento al centro urbano. Senza dimenticare la possibilità di poter accogliere piccole navi da crociera. Una rivoluzione, che pone Sant’Antioco al centro del Mediterraneo.

«L’approvazione del PRP è un momento storico – commenta il sindaco, Ignazio Locci – una grande opportunità che ci consente di guardare al futuro con ottimismo: adesso abbiamo le basi concrete per dare gambe allo sviluppo tanto agognato dagli antiochensi. In Sardegna siamo i primi ad aver adottato preliminarmente il Piano Regolatore del Porto, e lo abbiamo fatto con il consenso di tutte le forze politiche presenti nell’assemblea civica, a testimonianza che la strada imboccata è quella giusta e risponde alle esigenze della città e del territorio: con questo piano di lavoro guardiamo al Mediterraneo, guardiamo all’Europa. Nel frattempo – conclude il sindaco Ignazio Locci – lavoriamo alla ricerca di risorse per realizzare questo grande progetto battendo su più fronti: abbiamo, infatti, presentato anche una scheda progettuale nell’ambito del “Contratto di Istituzionale di Sviluppo” del Governo centrale per un totale di 50 milioni di euro.»

«La Pianificazione portuale era ferma dal 1967 – spiega l’assessore dell’Urbanistica, Francesco Garau – ecco perché nel 2019, con gli scenari economico-sociali profondamente mutati, possiamo parlare di fatto storico. Portare a compimento il lavoro di pianificazione avviato nel 2009 è stato uno dei primi atti messi in campo dalla nostra Giunta. Oggi possiamo dire di aver fatto un passo importante verso lo sviluppo di Sant’Antioco e del Sud Sardegna.»

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Venerdì 11 ottobre, prima della riunione del Consiglio comunale di Sant’Antioco, il Comitato Porto Solky terrà un sit-in sulla piazzetta antistante la sala consiliare. Per lo stesso venerdì 11 ottobre, sempre nella sala consiliare, il comitato Porto Solky aveva richiesto l’autorizzazione per effettuare un incontro pubblico per l’illustrazione «di tutte le recenti incongruenze derivanti dall’improvviso cambio di rotta della Giunta Locci che sta mettendo in pratica tutta una serie di azioni che porteranno alla realizzazione del nuovo ponte». Il comitato Porto Solky invita la cittadinanza a partecipare ad un sit-in sulla piazzetta antistante la sala consiliare, alle ore 18.00, un’ora prima dell’avvio dei lavori del Consiglio comunale previsto per le ore 19.00, «quale forte segno di protesta e di disapprovazione nei confronti dell’operato della Giunta comunale guidata da Ignazio Locci»

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha convocato il Consiglio comunale in seduta straordinaria – prima convocazione – per venerdì 11 ottobre alle 19.00, presso la Sala Consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

  • Variazione N° 7 al bilancio di previsione 2019-2021;
  • Adozione della variante al Piano regolatore del porto;
  • Delibera del Consiglio comunale N° 22 del 19/04/2016 avente ad oggetto – Piano Sulcis –  S.S. 126 Dir Sud Occidentale Sarda – realizzazione del nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’isola di Sant’Antioco – Bando di gara Anas Spa pubblicato G.U. 5 serie speciale – contratti pubblici N° 42 del 13/04/2016 – REVOCA;
  • Mozione presentata dal gruppo “Sant’Antioco Attiva” su: problematiche emerse durante l’estate 2019;
  • Mozione presentata dal gruppo “Genti Noa” su: servizio di raccolta differenziata.

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Piazzale Pertini ed i suoi 107 parcheggi gratis tutto l’anno, abbonamenti mensili per rendere più funzionale in centro la sosta di residenti e operatori economici e soste agevolate per i residenti nelle località balneari. Sono queste le principali novità inserite nella nuova gara d’appalto per l’affidamento della gestione (per tre anni) dei parcheggi a tariffa nel centro urbano e nelle località balneari (Maladroxia, Coe Quaddus, Cala Sapone, Su Portixeddu e Cala Lunga).

La precedente gara d’appalto è stata dichiarata dagli Uffici “non affidata” e, per questo, si è proceduto alla predisposizione di una nuova procedura che, oltre ad essere più appetibile per i potenziali gestori del servizio, va incontro il più possibile alle esigenze di cittadini e operatori economici. «Abbiamo predisposto un nuovo capitolato d’appalto – commenta il sindaco Ignazio Locci – che, anche dopo un confronto con il Sulki CCN, tiene conto di alcune esigenze degli operatori economici del centro urbano. Tra le principali novità, siamo riusciti ad escludere le “strisce blu” dal più ampio parcheggio del centro cittadino, Piazzale Pertini, che resterà a disposizione gratis per tutto l’anno. Questa operazione ci consentirà anche di valutare eventuali modifiche della circolazione stradale nelle strade limitrofe al centro. Naturalmente recuperiamo qualche stallo di sosta blu in via XXIV Maggio: una soluzione, questa, che garantisce anche l’indirizzamento delle auto verso il parcheggio di Piazzale Pertini, alleggerendo il carico della sosta in Via XXIV Maggio. Confermiamo gli abbonamenti mensili per residenti e operatori economici e nel Corso Vittorio Emanuele, dal 15 giugno al 31 agosto, prevediamo una maggiore flessibilità al fine di modularne l’apertura e la chiusura secondo le principali esigenze».

Quanto alle tariffe, vengono confermate quelle in vigore per i parcheggi nel centro urbano, stabilite in 0,60 euro per un’ora e 0,40 per mezz’ora. Mentre per i parcheggi nelle località balneari vengono modificate le precedenti tariffe, introducendo, a partire dal 01.01.2020, un’agevolazione nelle località balneari per i residenti: 1,50 euro per la sosta inferiore alle 4 ore giornaliere per i residenti e 2,00 per i non residenti, 2,50 euro per l’intera giornata per i residenti e 4.00 euro per i non residenti. 4,00 euro per i camper per la sosta fino a 4 ore e 8,00 euro per l’intera giornata.

 

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha concluso i lavori avviati nei due campi di gioco (uno di calcio a cinque, rionale e a ingresso libero, e l’altro di calcio a sette, affidato alle società sportive antiochensi) situati in via Matteotti, quartiere periferico di Sant’Antioco ma densamente popolato, dove pian piano crescono i servizi al cittadino. Con i lavori appena conclusi, dunque, il campetto di calcio a cinque di via Matteotti è finalmente in sicurezza, grazie alla costruzione di una recinzione di delimitazione del campo di gioco. La struttura, collocata accanto alla battutissima via Matteotti, era dotata di porte da calcetto ma era sprovvista di qualsiasi tipo di recinzione. Il pallone, infatti, non di rado finiva nella carreggiata, mettendo a rischio la sicurezza sia dei giovani sportivi, sia degli automobilisti. «Da qui – commenta il sindaco Ignazio Locci – la decisione di risolvere un problema di vecchia data: con lo stanziamento delle risorse necessarie, abbiamo piazzato una recinzione e una rete “parapalloni” nuove di zecca. Il campo, oggi, è in sicurezza e pronto ad accogliere i giovani antiochensi per le partitelle di calcio a cinque. Nell’augurare ai ragazzi buon divertimento, li invito ad averne rispetto e a non abbandonare le bottiglie di plastica all’interno o all’esterno del campo: in prossimità del parcheggio, infatti, c’è un cestino dove poter riporre i contenitori di bevande utilizzate durante l’attività sportiva». La costruzione del campo di calcio a sette, invece, dotato anche di spogliatoi e di una piccola tribuna, era stato avviato dalla precedente amministrazione comunale. «Abbiamo atteso a lungo per poter vedere i ragazzi che si allenano nel campo di calcio di via Matteotti – commenta l’assessore dello Sport Renato Avellino -. Oggi, finalmente, dopo una serie di lavori effettuati dalla nostra Amministrazione, possiamo assistere ai piccoli calciatori che praticano attività nel campo sterrato: le società sportive antiochensi, infatti, possono utilizzare la struttura, sia il rettangolo di gioco, sia gli spogliatoi. C’è ancora qualche ritocco da fare, qualche piccolo lavoretto, ma possiamo dire che il campo è fruibile e a disposizione dei sodalizi sportivi di Sant’Antioco. Il “grosso” del lavoro, insomma, è ormai fatto».