11 January, 2025
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Si aggiunge un altro tassello al progetto di valorizzazione del cuore del centro storico di Sant’Antioco, Piazza De Gasperi, luogo di attrattive storico-culturali con la Basilica e le Catacombe e di servizi consacrati alla cultura con il Palazzo del Capitolo. Ed è proprio su questo versante che si concentra l’ultima azione della Giunta comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci: la messa in sicurezza e il ripristino della facciata del Palazzo del Capitolo, edificio attiguo alla Basilica di Sant’Antioco Martire (anch’essa interessata da importanti lavori), in cui trovano spazio la Biblioteca Comunale, una sala convegni e un’ampia sala mostre. A queste opere strutturali, inoltre, si sommano l’installazione di tre condizionatori negli spazi interni e di nuovi computer nei locali dedicati alla biblioteca comunale.

«Stiamo portando avanti il nostro lungo e impegnativo percorso per ridare la centralità che merita alla culla del centro storico antiochense – commenta il sindaco Ignazio Locci – il Palazzo del Capitolo mostrava evidenti segni di usura del calcestruzzo e dei cornicioni. Da qui la decisione di mettere mano interamente alla facciata, recuperando le parti ammalorate e provvedendo anche alla ritinteggiatura. Ma non solo: nei giorni scorsi abbiamo avviato l’installazione di tre condizionatori nelle sale interne del Palazzo: due dei quali nella sala convegni. Un intervento, questo, atteso da tempo: quella sala, infatti, viene utilizzata dalle associazioni culturali, dalle scuole e da liberi cittadini e purtroppo era sprovvista di condizionatori che rendessero gli spazi accoglienti soprattutto nella stagione invernale, quando il freddo si fa pungente.»

Esprime soddisfazione anche l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau: «La ristrutturazione del Palazzo del Capitolo è un passaggio importante nel nostro programma di riqualificazione del centro storico – spiega l’assessore – non dimentichiamo che la struttura è collegata alla Basilica, sulla quale attualmente sono in corso importanti opere di restauro e adeguamento, in parte finanziate dal Comune, in parte dalla Conferenza Episcopale Italiana. Nel frattempo si porta avanti anche il progetto che prevede la “cancellazione” definitiva del cosiddetto “buco” di Piazza De Gasperi, dove sorgerà una nuova piazza, restituendo, di conseguenza, quelle aree ai cittadini».

 

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Nel prendere atto delle considerazioni critiche espresse dal primo cittadino Ignazio Locci sul paventato commissariamento dell’appalto del nuovo ponte, pubblicate mezzo stampa mercoledì 4 settembre, non possiamo esimerci dal significare quanto segue.

È utile evidenziare, preliminarmente, che il deputato Pino Cabras, citato dal sindaco Locci, è stato l’unico parlamentare che abbia sollevato all’interno dell’assemblea più importante d’Italia, la vertenza ponte-circonvallazione di Sant’Antioco. Ciò occorre ammetterlo al di là delle aderenze politiche e partitiche vantate dagli attori della vita politica rispetto alle quali Genti NOA – come è noto – ha sempre dimostrato totale neutralità.

È da dire, infatti, che, prima dell’interrogazione parlamentare dell’onorevole pentastellato, la vicenda del ponte a noi cara non era mai entrata nel dibattito politico fuori oltre i confini territoriali della nostra ex provincia. Ciò nonostante la questione più generale del porto di Sant’Antioco abbia sempre avuto rilevanza strategica per lo sviluppo della Sardegna sud occidentale.

Nessuno tra le eminenti personalità politiche cui ha fatto sempre fatto capo il nostro sindaco – e nemmeno il sindaco stesso quando ha rivestito la carica di consigliere regionale e vice presidente del Consiglio regionale – prima della suddetta interrogazione, aveva posto all’attenzione del dibattito politico, nemmeno in regione, la oramai annosa questione del progetto di un ponte mastodontico e di una circonvallazione probabilmente inutili.

L’importanza dell’argomento risiede nella circostanza che queste opere tanto costose quanto – si ribadisce – inutili, potrebbero assorbire una parte considerevole delle risorse che invece potrebbero meglio investirsi in un porto polifunzionale moderno, sempre a Sant’Antioco e quindi sullo sviluppo economico di tutto il Sulcis.

Ebbene, noi non vogliamo pensare che la improvvisa entrata in scena del sindaco con la critica summenzionata, sia da ascriversi a valutazioni opportunistiche legate al quadro politico appena mutato.

Non vorremmo che la ragione di questo tardivo e apparente scatto di orgoglio sia da imputarsi alla necessità di individuare un nemico da contrastare in modo aprioristico solo perché appartenente ad una fazione appena diventata totalmente avversa (Movimento 5stelle) rispetto alla parte politica del sindaco (Forza Italia – Sardegna Venti20, centro destra).

Non si deve sottacere che, nel merito, allo stato degli atti, non è dato sapere quali possano essere leconseguenze di questo temuto commissariamento.

Sul punto, a nostro avviso, sarebbe più saggio meditare, studiare e intervenire a livello politico istituzionale (non solo sulla stampa) dopo aver acquisto maggiori informazioni.

A ben vedere, potrebbe anche essere che, solo grazie alle eventuali procedure prevedibilmente più snelle, perché dipendenti da un’unica cabina di regia, appunto rappresentata dal commissario, qualcuno si accorga di noi e prenda atto della necessità di rimodulare definitivamente le risorse del Piano Sulcis con lo scopo di realizzare un grande porto con annesse bonifiche (quelle vere) e servizi, come d’altra parte, in ultimo, abbiamo chiesto tutti.

Ciò, naturalmente, al posto di un ponte e di una circonvallazione che, così come sono stati pensati in passato, potrebbero affossare definitivamente le velleità di sviluppo economico e sociale del nostro territorio.

Inoltre, proprio questo fantomatico commissario, potrebbe tenere conto delle determinazioni che il nostro consiglio comunale ha recentemente deliberato all’unanimità le quali hanno avuto ad oggetto proprio la necessità di mutare orientamento rispetto alla precedente visione di sviluppo, con la conseguente necessità di rimodulare i finanziamenti per fare vero sviluppo economico con le risorse del piano Sulcis.

Non è, dunque, il momento di dividersi, di creare contrapposizioni, di alimentare conflitti politici i quali rischiano di condizionare scelte che potrebbero riverberarsi sul futuro dei nostri figli.

Bisogna fare quadrato, oltre che con la politica e i politici di tutti i partiti che si dimostrino sensibili alla nostra vertenza, ciò a prescindere dal colore delle ideologie, dei contenitori e delle carriere personali.

Dobbiamo coinvolgere anche le formazioni sociali che dal basso possono condizionare la politica esprimendo qualità nascoste che il sindaco ha dichiarato di non avere per questioni di stile politico, come quella del coraggio di incatenarsi e urlare davanti alle sedi istituzionali, se fosse necessario.

Siamo certi che la stagione nella quale la maggioranza di Ignazio Locci non ha discusso, non ha votato e ha addirittura osteggiato la proposta unanime delle opposizioni sulla rimodulazione delle suddette opere, sia finita, almeno da quando, su tardiva proposta della maggioranza stessa – stavolta – il consiglio tutto, responsabilmente, con il voto congiunto di maggioranza e opposizione, ha approvato la stessa mozione.

Su questo tema, almeno su questo, il consiglio è oggi maturato e dopo le resistenze iniziali, la maggioranza ha dato seguito alle richieste delle opposizioni.

Occorre quindi unire le forze perché la vera battaglia per lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità non è ancora iniziata.

Proponiamo fin d’ora di istituire immediatamente un tavolo congiunto allo scopo di approntare una proposta che, coinvolgendo tutte le parti politiche e sociali del territorio, scriva una volta per tutte il progetto di un porto, di un ponte e complessivamente della viabilità terrestre che siano compatibili con lo sviluppo sostenibile del nostro territorio.

Soltanto con una voce sola possiamo sperare di avere potere contrattuale ed impedire che altri al nostro posto scrivano il nostro destino.

Genti NOA

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Questa mattina il sindaco Ignazio Locci ha incontrato il consigliere regionale della Lega Michele Ennas, in visita istituzionale nel comune di Sant’Antioco. Nel corso dell’incontrosono stati affrontati svariati argomenti di interesse locale e territoriale, con lo scopo di portare all’attenzione del Consiglio regionale alcune tematiche che riguardano l’isola di Sant’Antioco e, più in generale, il territorio del Sulcis Iglesiente. A partire, appunto, dalla volontà dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco di caldeggiare il riordino degli enti territoriali, in previsione dell’istituzione di una Provincia del Sulcis iglesiente che riprenda realmente le competenze assunte un tempo dall’ex Provincia di Carbonia Iglesias.

«Il Consiglio regionale – commenta il sindaco Ignazio Locci – deve rimediare al disastro combinato dal centrosinistra con la legge di Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna. È impensabile, infatti, lasciare soli i Comuni a gestire tutte le emergenze create dalla mancanza di un ente intermedio funzionale e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini. Noi, infatti, auspichiamo la creazione di una Provincia che si occupi di questo pezzo di Sardegna e che sia eletta a suffragio, direttamente dal popolo. Tutto il resto è fumo negli occhi: i Comuni hanno bisogno di un governo locale con cui confrontarsi.»

Il tavolo di dialogo ha trattato anche altri argomenti, di grande importanza per Sant’Antioco: dalla riqualificazione del porto di Sant’Antioco, alle opere inserite nel Piano Sulcis (ponte e circonvallazione), fino alla Sanità: «L’attuale sistema sanitario, così come “riorganizzato” dal centrosinistra che ha governato la Regione per cinque anni – aggiunge il sindaco di Sant’Antioco – è incapace di dare le giuste risposte alla legittima domanda di salute. Ecco perché siamo favorevoli, così come prospettato dal presidente della Regione Christian Solinas, alla costruzione di un ospedale nuovo, moderno e funzionale. In questa occasione abbiamo anche ribadito la contrarietà del Comune di Sant’Antioco e della comunità antiochense alla costruzione di un nuovo ponte e della circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta. Apprezziamo molto la disponibilità manifestata dall’onorevole Michele Ennas – conclude Ignazio Locci – e lo ringraziamo per la visita istituzionale nel nostro Comune».

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Si è svolta questa mattina la seconda edizione di “Rifiu-Thlon, caccia al rifiuto a premi”, iniziativa di educazione ambientale organizzata dall’AICS Commissione Nazionale Ambiente (coordinata da Andrea Nesi) in collaborazione con il comune di Sant’Antioco ed inserita nell’ambito delle manifestazioni rientranti nel programma Bandiera Blu a Maladroxia. La prima manifestazione si era tenuta il 6 luglio scorso, nel litorale di Sa Barra, mentre oggi i giovani “amici dell’ambiente” si sono radunati nel Lungomare Cristoforo Colombo, dove armati di pettorine, sacchi e guanti hanno provveduto al recupero dei rifiuti abbandonati dai soliti incivili.

A conclusione della mattinata, il responsabile di AICS Andrea Nesi ed il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci hanno consegnato i premi ai partecipanti. Perché la manifestazione, allo scopo di invogliare i più giovani, prevede la “caccia” a determinati rifiuti speciali piazzati nelle aree dagli stessi organizzatori. A ciascun rifiuto “speciale” corrisponde un premio, in questo caso ecocompatibile: ovvero prodotti per l’igiene domestica rispettosi dell’ambiente.

In totale, la pulizia del Lungomare (lato mare e lato parco giardino) ha prodotto svariati sacchetti di indifferenziato, tra cartacce, cicche di sigaretta, bottiglie, lattine, eccetera. «Con il comune di Sant’Antioco – spiega Andrea Nesi – abbiamo affondato il coltello nel burro, perché c’è una grande sensibilità da parte di questa Amministrazione verso le tematiche ambientali. Vogliamo portare avanti questo progetto e per l’anno prossimo prevediamo di organizzare iniziative analoghe, magari puntando sulla salvaguardia del mare, con la caccia di rifiuti sia galleggianti, sia presenti nei fondali».

«Ringraziamo l’AICS per l’opportunità che ci ha dato, consentendoci di confrontarci con la nostra sensibilità – commenta il sindaco Ignazio Locci – e ringrazio i giovani e meno giovani che hanno aderito all’iniziativa: la questione ambientale riguarda tutti e deve coinvolgere tutti, anche con queste iniziative di raccolta di piccoli rifluiti. È importante sensibilizzare verso i comportamenti ecocompatibili, che hanno a che fare con la nostra vita e con il nostro futuro.»

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Il comune di Sant’Antioco si oppone al fenomeno dei veicoli abbandonati e avvia un piano che ne prevede il prelievo, la custodia e, nell’ipotesi in cui non vengano reclamati entro i termini previsti, l’eventuale radiazione e demolizione, cui si aggiunge, in tal caso, la sanzione di 1.666,67 euro. Oggi, mercoledì 7 agosto, il programma ha avuto inizio con il ritiro delle prime due automobili.

«Non possiamo continuare a tollerare questo atteggiamento di menefreghismo e di disprezzo delle regole – commenta il sindaco Ignazio Locci – che negli anni ha prodotto, nel territorio comunale, circa 80 automobili in stato di abbandono. Auto che, oltre a rappresentare uno sberleffo alla legge e al decoro urbano, spesso diventano luoghi dove gli incivili danno il meglio di sé e lasciano ulteriore spazzatura, contribuendo alla creazione di vere e proprie discariche abusive. Abbiamo, dunque, deciso di usare la linea dura. Auspichiamo, tuttavia, che i legittimi proprietari dei veicoli provvedano da sé alla rimozione e all’eventuale demolizione, evitando di incorrere nella sanzione di 1.666,00 euro.»

La procedura, nel dettaglio, prevede che, contestualmente alla redazione del verbale di constatazione da parte della Polizia Municipale, il veicolo venga prelevato e affidato al centro di raccolta convenzionato con il comune di Sant’Antioco, al fine di custodirlo fino alla conclusione dell’iter amministrativo. Il verbale verrà notificato al proprietario dell’automobile che, entro 60 giorni, dovrà provvedere a reclamarne la proprietà, contestualmente al pagamento delle spese di rimozione e deposito. Diversamente, il veicolo verrà considerato “cosa abbandonata” e rifiuto. A quel punto il Comune procederà alla demolizione con addebito al proprietario di tutte le spese sostenute, nonché all’irrogazione di una sanzione per l’omesso conferimento del veicolo di 1.666,67 euro.

«È evidente – conclude il sindaco Ignazio Locci – che risulta molto più conveniente provvedere da sé alla rimozione dell’auto, piuttosto che lasciare l’onere al Comune: noi, comunque, non siamo disposti ad accettare passivamente questo atteggiamento. Percorreremo, dunque, tutte le strade affinché a pagare siano i legittimi proprietari delle auto abbandonate, e non i contribuenti.»

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Al via, a Sant’Antioco, i lavori di ristrutturazione ed adeguamento dello stadio comunale di via Amerigo Vespucci.

Si parte con i lavori di manutenzione e messa a norma della struttura. Un progetto importante che, grazie a un investimento totale di oltre 300mila euro (di cui 200mila frutto della partecipazione ad un bando su fondi europei, promosso dalla Regione) risolverà definitivamente alcune emergenze di vecchia data.

«Si tratta di opere non più rinviabili – commenta il sindaco Ignazio Locci – per gravi ragioni di sicurezza: non potevamo temporeggiare e, per questo, concluse le procedure di affidamento abbiamo immediatamente dato avvio ai lavori. Siamo soddisfatti di essere riusciti a intervenire finalmente su una struttura che manifestava, in maniera evidente, l’esigenza di essere messa in sicurezza».

«Nello specifico – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Garau – gli interventi riguarderanno le “torri faro”, ovvero le strutture che danno luce al campo (in erba sintetica) e alle tribune. Queste verranno sostituite integralmente e saranno dotate di moderni impianti di illuminazione, che ridurranno al minimo i disturbi visivi e porteranno i livelli di “luce” a quanto previsto dalla disciplina. Inoltre, il progetto prevede anche la sostituzione dei due portoni delle uscite di emergenza, via Montello e via Rovereto, e saranno entrambe munite di maniglione anti panico. E sempre sulle vie di uscita, è prevista la sostituzione del portone scorrevole dell’ingresso principale sul lungomare Amerigo Vespucci. Tutte le vie di esodo saranno adeguatamente illuminate per consentire la loro percorribilità in sicurezza.»

In merito interviene anche l’Assessore allo Sport Renato Avellino: «Finalmente saremo in grado di dare alle nostre società sportive uno stadio a norma e funzionale. La ASD Antiochense 2013 e la ASD Isola di Sant’Antioco, tuttavia, per parte di questa stagione calcistica dovranno pazientare e svolgere le partite casalinghe nell’impianto del comune di Calasetta. Questo grazie all’accordo con i cugini calasettani che formalizzeremo nei prossimi giorni. Siamo certi che i numerosi tifosi antiochensi accompagneranno le squadre di Sant’Antioco anche nello stadio della vicina Calasetta. Un ringraziamento speciale agli amministratori del comune di Calasetta e un augurio alle nostre società sportive, affinché la stagione 2019/2020 sia ricca di soddisfazioni».

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Il gruppo consiliare di minoranza Genti Noa interviene sul progetto del nuovo teatro di Sant’Antioco nei locali dell’ex mercato.

«Tutti noi siamo lieti del fatto che si procurino nuovi spazi per la cultura, ma ci chiediamo da tempo come sia stato possibile rinunciare alla possibilità di far rinascere il celebre CineTeatro Savoia famoso per l’acustica e per tante altre peculiarità, per fare spazio ad un teatrino di appena trecento posti, come quello che dovrà ancora essere progettato all’interno dei locali dell’ex mercato civico – sostiene Genti Noa -. Quello che tuttavia preme evidenziare all’opinione pubblica, è che Ignazio Locci il quale ha agito senza la minima sensibilità e senza consultare i cittadini – i quali per quarant’anni hanno atteso invano di riappropriarsi di uno dei teatri più belli e capienti della Sardegna, il Savoia – ha gettato all’aria la proposta di una donazione per il suo acquisto, senza dirlo a nessuno e senza tenere conto che per la prima volta, grazie ai lasciti delle amministrazioni precedenti, ci fossero tutte le condizioni per restituire davvero il Savoia agli antiochensi.»

«Vi era la disponibilità di una nota fondazione per donare al comune di Sant’Antioco i soldi per l’acquisto del glorioso Cine Teatro Savoia – aggiunge Genti Noa -. c’erano i soldi per la ristrutturazione (finanziamenti Isole minori) -; c’era un progetto per la realizzazione del teatro Savoia polifunzionale, già pronto, che è costato al Comune circa 90.000,00 euro. Nonostante questo, l’Amministrazione guidata da Ignazio Locci preferisce spendere altri soldi per pagare il progetto di un nuovo teatrino nell’ex mercato civico, che potrà essere appena più capiente dell’Aula consiliare – conclude Genti Noa -. Tutto questo non è logico ed è frutto di una cultura amministrativa priva di valori.»

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Ha preso il via nei giorni scorsi il cantiere che punta alla valorizzazione del settore Nord della Necropoli Punica di Sulky, una delle più vaste del Mediterraneo e tra le aree archeologiche di maggiore pregio di Sant’Antioco.

«Il nostro obiettivo – spiega il sindaco Ignazio Locci – è rendere fruibile il sito, attraverso un percorso di visita protetto, sia nell’area esterna, sia nelle suggestive e ricche tombe che compongono gli spazi sotterranei. Il progetto, a cui si legano concrete ricadute turistiche, è il risultato della collaborazione tra la Soprintendenza, il comune di Sant’Antioco e la Fondazione di Sardegna.»

L’intervento, grazie anche alla accurata scelta dei materiali, oltre ad essere caratterizzato da una totale reversibilità, è in grado di garantire la completa fruibilità delle aree e delle tombe del settore Nord, restituendo al sito l’adeguato decoro che gli compete. Con questo progetto, infatti, si intende risolvere immediatamente la situazione in cui versa il sito archeologico di Is Pirixeddus, salvaguardandolo tramite tecniche non invasive e rispettose del contesto. I lavori si concentrano sul ripristino, la regolarizzazione e la stabilizzazione dei piani dei camminamenti interni al settore nord, con particolare attenzione alla sistemazione del tratto d’ingresso di via Castello, dove verrà posizionato il blocco servizi, info-point e biglietteria (struttura in legno di dimensioni contenute). Si procederà, inoltre, con la predisposizione dell’impianto di illuminazione segna passo del percorso di visita, interno ed esterno, e sempre lungo il percorso verranno collocati, in lingua italiana e inglese, pannelli didattici e informativi.

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Ieri sera si è svolta la cerimonia di inaugurazione della stagione “Bandiera Blu”, che dal primo luglio al 31 agosto prossimo vedrà il prestigioso riconoscimento internazionale fare bella mostra di sé nell’arenile di Sant’Antioco. Un successo rilevante, che proietta l’isola sulcitana tra le mete turistiche di qualità. Prima il sindaco Ignazio Locci ha consegnato le bandiere blu agli stabilimenti balneari presenti nell’arenile (che a loro volta potranno esporre la bandiera fino a conclusione della “Blue Flag Season”, il 31 agosto), poi ha innalzato ufficialmente il vessillo, accompagnato dall’Inno di Mameli intonato dalla banda musicale “Giuseppe Verdi”.

Dopo la cerimonia e la benedizione della Bandiera Blu ad opera del parroco della Basilica di Sant’Antioco Martire, don Mario Riu, cui hanno partecipato anche la Guardia Costiera, la Protezione Civile, i Vigili Urbani ed una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Carbonia, è seguito un rinfresco nelle aree dello stabilimento dedicato ai pazienti gravi e gravissimi, “L’Isola del Cuore”, al quale ha fatto da cornice l’intrattenimento musicale degli allievi della Scuola Civica di Musica “Don Tore Armeni”.

Ad avviare la festa, l’intervento del consigliere comunale con delega all’Ambiente Pasquale Renna: «La Bandiera Blu – ha commentato – è un traguardo importantissimo per la città di Sant’Antioco, che mette in risalto il nostro inestimabile patrimonio paesaggistico ed ambientale: un tesoro che ci è stato regalato dalla natura. Il lavoro che dobbiamo fare oggi è impegnarci per conservare questo vessillo».

Il sindaco Ignazio Locci ha ricordato quando nel 2017, durante la campagna elettorale, aveva annunciato di voler puntare alla Bandiera Blu, come punto di partenza per la valorizzazione delle bellezze antiochensi: «Oggi possiamo dire di avercela fatta – ha evidenziato il primo cittadino – grazie anche a un momento storico decisivo: nel giugno nel 2018, infatti, abbiamo inaugurato lo stabilimento “Isola del Cuore”, un esempio in Sardegna e in Italia che ci ha dato quel qualcosa in più per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo fissati. Grazie all’associazione di volontariato “Le Rondini”, dunque, ai pazienti gravi e gravissimi è garantita l’accessibilità piena alla spiaggia di Maladroxia. Tuttavia, occorre migliorarci e potenziare i servizi, a partire dall’illuminazione e dalle strade».

Ignazio Locci, infine, ha ringraziato tutte le associazioni e i gestori di servizi che da anni operano a Maladroxia, dalla sicurezza alla balneazione, alla ristorazione.

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Si svolgerà lunedì primo luglio, a partire dalle 19.00, la cerimonia di innalzamento della Bandiera Blu a Maladroxia. Contestualmente, verranno consegnate le bandiere blu anche agli stabilimenti balneari presenti nel litorale di Maladroxia. L’evento si terrà inizialmente nella piazza principale, dove verrà issata la Bandiera Blu, che farà bella mostra di sé fino al 31 agosto, giorno in cui terminerà la “Blue Flag Season” (stagione Bandiera Blu). Alla cerimonia, saranno presenti il sindaco Ignazio Locci, la Giunta e i consiglieri comunali, il comandante del Porto di Sant’Antioco, T.V. Francesco S.M. D’Istria, una rappresentanza della Protezione Civile, del Corpo Forestale e dell’Arma dei Carabinieri, nonché la banda musicale che intonerà l’Inno di Mameli.

La manifestazione proseguirà accanto allo stabilimento balneare dedicato ai pazienti gravi e gravissimi, “Isola del Cuore”, dove si terrà un rinfresco accompagnato dall’intrattenimento degli allievi della Scuola Civica di musica “Don Tore Armeni”.